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4. L’applicazione dell’analisi bibliometrica e della peer review nell’ambito degli eserciz

4.2. Il sistema della valutazione della ricerca in Italia: la VQR

4.2.2. Il processo di valutazione della ricerca

4.2.2.1. La valutazione della terza missione

Con la VQR 2011 – 2014, anche in Italia viene introdotto nel processo di valutazione della ricerca scientifica la valutazione delle attività di “terza missione”45 delle Università e degli

Enti di ricerca, definita come “la propensione delle istituzioni all’apertura verso il contesto socio-economico, esercitato tramite la valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze” (ANVUR, 2015b, p. 3). Nello specifico, l’art. 2, c. 6 del DM 458/2015 afferma quanto segue: “Nell'ambito del processo di valutazione e a fini conoscitivi sarà inoltre considerato, anche

utilizzando le informazioni della Scheda unica annuale della ricerca dipartimentale, il profilo di competitività delle Istituzioni per le attività di "terza missione””.

Dunque, è importante sottolineare fin da subito che allo stato attuale la valutazione della terza missione non concorre alla determinazione degli indicatori per la allocazione della quota premiale del FFO ma, come indicato nel Manuale, concorre al processo di valutazione periodica e rappresenta uno strumento di autovalutazione per gli atenei e i dipartimenti, come pure di informazione e trasparenza sulle numerose attività che gli atenei svolgono a vantaggio della società.

La Terza missione è stata riconosciuta a tutti gli effetti come una missione istituzionale delle Università, accanto alle tradizionali missioni di insegnamento e ricerca, solo di recente a

45 Tale aspetto della valutazione fa riferimento alla dimensione “impatto” della ricerca al di fuori

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seguito del decreto legislativo 19/2012, che definisce i principi del sistema di Autovalutazione, Valutazione Periodica e Accreditamento, e del successivo DM 47/2013 che identifica gli indicatori e i parametri di valutazione periodica della ricerca e della terza missione. Questo processo di istituzionalizzazione ha avuto come primo effetto la creazione di un sistema informativo solido su cui fondare la valutazione tramite la predisposizione della Scheda Unica Annuale (SUA) – Terza missione46, all’interno della Scheda Unica

Annuale della Ricerca Dipartimentale (SUA-RD), che ha consentito la possibilità di avere un base di dati standardizzati e comparabili su tutti i 95 atenei italiani.

Per quanto riguarda la valutazione di tale dimensione, l’ANVUR ha predisposto un apposito Manuale - Manuale per la valutazione della “Terza Missione” - allo scopo di guidare la valutazione dei dati riguardanti la Terza Missione, soprattutto dal punto di vista dei criteri e delle domande valutative. Nello specifico, la VQR prevede che la valutazione della terza missione avvenga secondo le linee guida indicate nel Manuale, utilizzando una commissione di esperti apposita, ovvero la Commissione di Esperti della valutazione della Terza Missione (CETM).

Tale commissione, è costruita a partire da un albo di Esperti della Valutazione della Terza Missione istituita dall’ANVUR mediante l’apertura di due chiamate pubbliche, a cui hanno partecipato candidati provenienti sia dal mondo scientifico, che dall’insieme dei soggetti che interagiscono con le università e gli enti di ricerca nell’ambito delle molteplici attività di terza missione47. Tuttavia, vale la pena menzionare chetali commissioni sono composte

prevalentemente da accademici e, solo in minima parte, anche da i cosiddetti practitioners.

46 Tale scheda raccoglie una serie di informazioni riguardanti sia l’attività di valorizzazione della ricerca

(brevetti, spin-off, contratti conto-terzi e convenzioni, intermediari), che l’attività di produzione di beni pubblici sociali e culturali (public engagement, patrimonio culturale, formazione continua, sperimentazione clinica).

47 Si tratta di docenti, ricercatori, dirigenti e stakeholder con competenze diversificate e afferenti a istituzioni

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I componenti della Commissione, selezionati dal Consiglio Direttivo dell’ANVUR tra coloro che risultano iscritti nell’Albo degli Esperti della valutazione della Terza Missione, vengono scelti sulla base dei criteri previsti dal Regolamento stesso48. La Commissione

finale, composta da un numero di esperti compreso tra 25 e 30, viene ripartita poi in due sotto-commissioni “Valorizzazione della ricerca” (sotto-CETM A) e “Produzione di beni

pubblici di natura sociale, educativa e culturale” (sotto-CETM B), ciascuna competente

per la valutazione delle attività di Terza missione riconducibili a una data macro-Area49

(ANVUR, 2015c).

La valutazione della terza missione avviene attraverso il metodo della peer review informata, che combina in modo articolato il giudizio esperto con l’analisi dei dati quantitativi.Nello specifico, la Commissione valuta tutti i dati e gli indicatori raccolti nelle seguenti fonti:

 la Scheda Unica Annuale della Ricerca Dipartimentale (SUA-RD), parte Terza Missione, e gli indicatori prodotti dall’ANVUR sulla base del Manuale di valutazione della Terza Missione;

 Informazioni presenti nei siti web richiamati esplicitamente nella SUA-Terza Missione;

 Eventuali informazioni presenti nei portali istituzionali delle Strutture;

48 L’ANVUR prevede che all’interno delle Commissioni gli esperti siano in grado di esprimere competenze e

capacità nel lavoro collegiale e competenze di valutazione delle attività di terza missione maturate nei seguenti campi (Regolamento per la formazione e l’attività delle commissioni di esperti della valutazione della terza missione (CETM), 2015):

 nella ricerca relativa alla terza missione o in tematiche direttamente riconducibili ad essa;

 in attività di programmazione, direzione e gestione di attività finalizzate in modo esclusivo o prevalente alla terza missione;

 in ruoli direttivi o di rappresentanza in istituzioni o organizzazioni della società, pubbliche e private, che si pongono come destinatari e fruitori della terza missione (stakeholder) o come partner e collaboratori delle università e enti di ricerca nello svolgimento della terza missione.

49 Il ruolo della commissione, oltre alla valutazione dell’attività di Terza missione, è quello di redigere la

Relazione Finale sulla valutazione delle attività di Terza Missione delle Università, la Relazione Finale sulla valutazione delle attività di Terza Missione degli Enti di ricerca e i Report di struttura.

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 Altre fonti istituzionali (per esempio, siti web e banche dati ministeriali, banche dati ISTAT, ecc.);

 Documentazione ulteriore richiesta alle singole Istituzioni relativamente a specifici aspetti da chiarire o da approfondire;

 Audizioni dirette dei rappresentanti delle Strutture.

Costituiscono l’oggetto della valutazione le seguenti attività, raggruppate in due Macro- Aree50:

valorizzazione della ricerca, definita come “l’insieme delle attività attraverso le quali la conoscenza originale prodotta dalle Istituzioni tramite la ricerca scientifica viene trasformata in conoscenza produttiva, suscettibile di applicazioni economiche e commerciali”. Nello specifico, l’oggetto della valutazione è rappresentato dalla capacità delle istituzioni di gestire questi processi di appropriazione, esprimendo appieno il potenziale conoscitivo della ricerca e generando al tempo stesso nuove opportunità economiche e occupazionali.

attività di produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale, che ha per oggetto “la capacità delle Istituzioni di mettere a disposizione della società i

50 Inoltre, la valutazione deve riguardare anche le seguenti dimensioni:

Strategia, in riferimento alla chiarezza negli obiettivi, all’orizzonte temporale adeguato, all’analisi realistica dei propri punti di forza e debolezza, e alla fissazione di obiettivi intermedi e indicatori;

Risorse e processi, in riferimento alla messa in campo di strutture organizzative adeguate e di personale qualificato a livello di ateneo, alla collaborazione attiva del personale ricercatore e alle procedure di livello professionale;

Risultati, riguardanti:

- l’impatto della valorizzazione in termini di risorse economiche acquisite direttamente (contratti conto terzi, cessione di brevetti, licenze), o acquisite dai soggetti generati dalla ricerca (occupazione, fatturato, valore aggiunto delle imprese spin-off e loro processi di exit), o generate indirettamente a vantaggio del sistema economico;

- l’impatto della produzione di beni pubblici sociali, culturali ed educativi in termini di ampiezza e profondità della interazione diretta con la società, attraverso l’analisi di obiettivi e risultati attesi.

Inoltre, va precisato che la CETM valuta le strutture esclusivamente in riferimento alle aree sulle quali queste hanno evidenziato attività in corso e non su tutte le otto aree. Tuttavia, per le aree per le quali non sono evidenziate iniziative, viene chiesto agli atenei di esplicitare la motivazione.

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risultati della propria ricerca e specifiche attività di servizio, con riferimento alle attività che producono prevalentemente beni pubblici”.

Nello specifico, la macro area “valorizzazione della ricerca” comprende le seguenti attività: - gestione della proprietà intellettuale, dove l’oggetto della valutazione è rappresentato dalle attività delle Istituzioni in relazione ai brevetti di invenzione e dai

diritti di privativa su varietà vegetali;

- imprenditorialità accademica (imprese spin-off), in cui l’oggetto della valutazione è rappresentato dalle imprese spin-off accreditate presso le Strutture sottoposte a valutazione in almeno uno degli anni in esame;

- attività conto terzi, sono oggetto di valutazione le attività conto terzi condotte dalle strutture in valutazione nel periodo in esame, ovvero gli importi dei contratti di ricerca/consulenza con committenza esterna che non rientrano fra le entrate derivanti da progetti competitivi. Rientrano in tale categoria:

- Attività commerciali;

- Entrate finalizzate da attività convenzionate; - Trasferimenti correnti da altri soggetti;

- Trasferimenti per investimenti da altri soggetti.

- Strutture di intermediazione, sono oggetto di valutazione le strutture di intermediazione con il territorio, in particolare quelle dedicate allo svolgimento di attività di valorizzazione della ricerca (es. trasferimento tecnologico, liaison industriale e rapporti con imprese), di incubazione di nuove imprese e di placement dei laureati. Rientrano in tale categoria:

- Incubatori;

- Consorzi e associazioni per la terza missione; - Parchi scientifici;

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- Uffici di trasferimento tecnologico; - Uffici di placement:

Nella Tabella seguente sono riportati in maniera sintetica i criteri e gli indicatori alla base della valutazione di tali attività, come indicato nel Manuale per la valutazione della Terza Missione.

Tabella 9: Criteri di valutazione Macro area “attività di valorizzazione della ricerca” Gestione della proprietà intellettuale

Criteri di valutazione Indicatori disponibili

Capacità inventiva:

“La capacità dei soggetti affiliati all’istituzione, in particolare dei soggetti nelle discipline scientifico tecnologiche (aree CUN 1-9) di generare invenzioni”.

- Numero di domande di brevetto pubblicate (famiglie) / Numero di unità di personale affiliato all’ateneo nelle aree 1-9;

- Numero domande di brevetto pubblicate (famiglie) nell’area CUN j-esima / Numero di unità di personale affiliato all’ateneo nell’area j-esima;

- Numero di privative di varietà vegetali depositate / Numero di unità di personale affiliato all’ateneo nell’ area CUN 7;

Capacità di gestione della proprietà intellettuale:

“La capacità degli organi di governo delle istituzioni di valorizzare opportunamente le invenzioni prodotte dai propri ricercatori attraverso la protezione della proprietà intellettuale”.

- Numero di brevetti di titolarità dell’ateneo/ Numero di brevetti pubblicati da inventori accademici

- Numero di brevetti concessi a livello nazionale/ Numero di brevetti pubblicati da inventori accademici (inoltre: Numero di brevetti di titolarità dell’ateneo)

- Numero di brevetti concessi a livello internazionale/ Numero di brevetti pubblicati da inventori accademici (inoltre: Numero di brevetti di titolarità dell’ateneo) - Numero di brevetti con estensione internazionale/ Numero di brevetti pubblicati da inventori accademici (inoltre: Numero di brevetti di titolarità dell’ateneo)

Valorizzazione economica del portafoglio della proprietà intellettuale:

“La capacità dell’istituzione di scegliere in modo oculato le invenzioni da valorizzare tramite brevetti di proprietà e di valorizzare in modo adeguato i brevetti di proprietà tramite cessione degli stessi, concessione in licenza (esclusiva e non) e/o costituzione di società spin- off”.

- Numero di contratti di licenza attivi/ Numero cumulato di brevetti di titolarità dell’ateneo (inoltre: Numero di brevetti di titolarità dell’ateneo pubblicati dal 2011 al 2013)

- Numero di cessioni di brevetti/ Numero cumulato di brevetti di titolarità dell’ateneo (inoltre: Numero di brevetti di titolarità dell’ateneo pubblicati dal 2011 al 2013) - Numero di opzioni di brevetti/ Numero

cumulato di brevetti di titolarità dell’ateneo (inoltre: Numero di brevetti di titolarità dell’ateneo pubblicati dal 2011 al 2013) - Volume di entrate/ Numero cumulato di

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Numero di brevetti di titolarità dell’ateneo pubblicati dal 2011 al 2013)

- Numero di società spin off che utilizzano brevetti di ateneo / Numero cumulato di brevetti di titolarità dell’ateneo (inoltre: Numero di brevetti di titolarità dell’ateneo pubblicati dal 2011 al 2013)

- Volume di entrate/Numero cumulato di diritti di privativa su varietà vegetali (inoltre: Numero di privative vegetali registrate dal 2011 al 2013).

Imprese spin-off

Criteri di valutazione Indicatori disponibili

Impatto occupazionale:

“La capacità delle imprese spin-off di generare opportunità di lavoro qualificato per i propri soci e per i collaboratori”.

- Numero di addetti ETP alle imprese spin- off/ Numero di soggetti affiliati all’ateneo - Numero di addetti ETP alle imprese spin-

off/ Numero di soggetti affiliati all’ateneo nelle aree 1-9

- Numero di addetti ETP con titolo di laurea/Numero di soggetti affiliati all’ateneo - Numero di addetti ETP con titolo di laurea/Numero di soggetti affiliati all’ateneo nelle aree 1-9

- Numero di addetti ETP con titolo di dottorato/Numero di soggetti affiliati all’ateneo

- Numero di addetti ETP con titolo di dottorato/Numero di soggetti affiliati all’ateneo nelle aree 1-9

Impatto economico:

“La capacità delle imprese spin-off di generare volumi di fatturato e di valore aggiunto tali da garantire la sostenibilità economico-finanziaria a medio termine”.

- Fatturato totale imprese spin-off/ Numero di soggetti affiliati all’ateneo

- Fatturato totale imprese spin-off/ Numero di soggetti affiliati all’ateneo nelle aree 1-9 - Valore aggiunto totale imprese spin-off/

Numero di soggetti affiliati all’ateneo - Valore aggiunto totale imprese spin-off/

Numero di soggetti affiliati all’ateneo nelle aree 1-9

Uscita dal capitale attraverso operazioni di acquisizione o di quotazione in borsa:

“La capacità delle imprese spin-off di generare valore economico tale da attrarre l’attenzione di investitori industriali o finanziari, i quali rilevino quote del capitale o acquisiscano il controllo, o tale da condurre ad una quotazione sul mercato finanziario”.

- Numero di spin-off acquisite, anche parzialmente, da altro soggetto economico o quotate in borsa/ Numero di imprese spin- off

- Valutazione della società spin-off al momento della acquisizione di quote o della quotazione in borsa/Numero di spin-off acquisite da altro soggetto economico o quotate in borsa

Demografia delle imprese spin-off:

“La dinamica demografica delle imprese spin- off nei primissimi anni di vita”.

Lo stock delle spin-off viene classificato sulla base dei dati Infocamere, confrontando la situazione a inizio e fine periodo, nelle seguenti categorie:

a) Status invariato

b) Imprese cessate e/o inattive c) Imprese acquisite da altro soggetto

economico

d) Imprese che nel periodo hanno avuto cambiamenti nella composizione del capitale sociale per acquisizione parziale

126 Dinamica di crescita:

“Viene valutata la crescita delle imprese spin-off a livello di Struttura tra l’inizio e la fine del periodo di valutazione (2011-2013), considerando la crescita dimensionale in termini di personale, fatturato e valore aggiunto”.

- (Numero di addetti ETP 2013 – Numero di addetti ETP 2011)/ Numero di addetti ETP 2011

- (Fatturato 2013- Fatturato 2011)/ Fatturato 2011

- (Valore aggiunto 2013- Valore aggiunto 2011)/ Valore aggiunto 2011

- Numero di imprese con fatturato 2013 superiore a Euro 4 milioni

- Numero di imprese con valore aggiunto 2013 superiore a Euro 2 milioni

- Numero di imprese con numero di addetti ETP 2013 superiore a 20 unità

Collaborazione con le strutture:

“Viene valutato il grado in cui le imprese spin- off possono contare su attività e infrastrutture di supporto a livello di Struttura e il grado in cui la Struttura valorizza la propria proprietà intellettuale attraverso le imprese spin-off, utilizzando propri brevetti e sviluppandoli insieme alle imprese”.

- Numero di brevetti a titolarità congiunta con l’ateneo/ Numero di imprese spin-off - Numero di spin-off che utilizzano altri

brevetti dell’ateneo/ Numero di imprese spin-off

- Uso di infrastrutture e servizi dell’ateneo/ Numero di imprese spin-off

- Numero di coinvolgimenti in progetti di ricerca ottenuti da bandi competitivi/ Numero di imprese spin-off

- Numero di coinvolgimenti in commesse conto terzi stipulate dalle strutture universitarie/ Numero di imprese spin-off

Attività conto terzi

Criteri di valutazione Indicatori disponibili

Intensità di ricerca conto terzi:

“La propensione della Struttura a svolgere attività di ricerca su commessa, secondo gli schemi contrattuali di cui all’art. 66 DPR 382/80.”.

- Ammontare totale ricerca c/terzi ex art. 66 (ricerca commissionata)/ Numero di soggetti affiliati all’ateneo

- Ammontare totale ricerca c/terzi ex art. 66 (ricerca commissionata)/ Numero di soggetti affiliati all’ateneo nelle aree 1-9

Intensità di servizi e prestazioni conto terzi:

“La propensione della Struttura a svolgere attività di servizi, prestazioni e attività commerciali diverse dalla ricerca e dalla didattica”.

- Ammontare totale (entrate art. 49 + altre entrate)/Numero di soggetti affiliati all’ateneo

- Ammontare totale (entrate art. 49 + altre entrate)/Numero di soggetti affiliati all’ateneo nelle aree 1-9

Intensità di didattica conto terzi:

“La propensione della Struttura a svolgere attività di formazione per pubblici esterni paganti”.

- Ammontare totale per didattica conto terzi, seminari e convegni/Numero di soggetti affiliati all’ateneo

Intensità di relazioni istituzionali:

“La capacità della Struttura di ricevere finanziamenti e trasferimenti a vario titolo da soggetti istituzionali ulteriori rispetto a quelli interessati al conto terzi, con modalità di natura convenzionale (esente IVA)”.

- Totale (Entrate finalizzate da attività convenzionate + Trasferimenti correnti da altri soggetti + Trasferimenti per investimenti da altri soggetti)/Numero di soggetti affiliati all’ateneo

127 Finanziamento da parte di soggetti privati:

“La capacità della Struttura di mobilitare un supporto finanziario, in varie forme, da parte di soggetti diversi dalla pubblica amministrazione”.

- Totale (Contratti/Convenzioni/Accordi programma con altri Soggetti (1299) + Trasferimenti correnti da imprese private (3236) + Trasferimenti correnti da imprese pubbliche (3235) + Contributi e trasferimenti per investimenti da imprese private (3432) + Contributi e trasferimenti per investimenti da imprese pubbliche (3431)/Numero di soggetti affiliati all’ateneo

Strutture di intermediazione

Criteri di valutazione Indicatori disponibili

Intensità di collaborazione con soggetti intermediari:

“La propensione della Struttura a ingaggiare rapporti stabili di collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati, del territorio, allo scopo di promuovere la trasformazione produttiva della conoscenza e il suo utilizzo da parte del sistema delle imprese”.

- Partecipazione a incubatori (si/no)

- Partecipazione a parchi scientifici e tecnologici (si/no)

- Partecipazione a consorzi o associazioni per il trasferimento tecnologico (si/no)

- Numero complessivo di strutture a cui l’ateneo partecipa

Dinamismo dei soggetti intermediari:

“Sono esaminati i siti web dei soggetti intermediari (incubatori, consorzi e associazioni, parchi scientifici) segnalati come di maggiore rilievo dalle Strutture:

Viene valutato qualitativamente:

- operatività (il soggetto descrive attività effettivamente in corso o comunica/archivia attività precedenti);

- aggiornamento (data di ultimo aggiornamento del sito, presenza di informazioni recenti);

- attività (attività descritte, soggetti coinvolti); - stakeholder coinvolti (indicazione esplicita di soggetti terzi coinvolti o beneficiari delle attività)”;

- altri elementi utili.

Strutturazione organizzativa:

“Si valuta la predisposizione della Struttura a dotarsi di uffici dedicati con adeguata dotazione di personale per lo svolgimento delle attività di valorizzazione della ricerca”.

- Presenza di uffici dedicati di trasferimento tecnologico (TTO, inclusi ufficio brevetti e ufficio spinoff laddove presenti separatamente) (si/no)

- Numero di unità di personale ETP adibite alle funzioni di trasferimento tecnologico (somma di unità di personale nei vari uffici)/Numero di soggetti affiliati

- Numero di unità di personale ETP adibite alle funzioni di trasferimento tecnologico (somma di unità di personale nei vari uffici)/Numero di soggetti affiliati nelle aree 1-9

- Budget impegnato/Numero di soggetti affiliati

- Budget impegnato/Numero di soggetti affiliati nelle aree 1-9

Impatto occupazionale ed economico:

“Si valuta la capacità delle strutture di intermediazione in cui l’Istituzione partecipa di generare occupazione qualificata e fatturato attraverso le imprese che vengono ospitate/incubate”.

- Fatturato complessivo delle imprese incubate

- Numero di addetti ETP delle imprese incubate

- Numero di imprese incubate dall’inizio della partecipazione/ Numero di anni di partecipazione

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- Numero di imprese incubate nell’anno

Supporto al placement dei laureati:

“Con riferimento alle Università, si valuta la intensità con cui l’Ateneo supporta i laureati nella ricerca di lavoro e offre ai soggetti esterni servizi informativi utili alla identificazione di profili professionali richiesti”.

- Presenza di ufficio placement (si/no) - Numero di dipartimenti coinvolti/Numero

totale di dipartimenti presenti nell’ateneo - Budget impegnato/Numero di soggetti

affiliati

- Numero di addetti ETP/Numero di soggetti affiliati

Fonte: Manuale per la valutazione, La valutazione della terza missione nelle Università e negli Enti di Ricerca

Il processo di peer review informata, nell’ambito delle attività rientranti nel CETM A, prevede che i dati e gli indicatori sviluppati sulla base dei criteri sopramenzionati siano utilizzati in primo luogo per scopi informativi, con la presentazione di distribuzioni ordinate che permettano di individuare il posizionamento di ciascuna Istituzione rispetto alle altre, con riferimento ai singoli indicatori considerati. In particolare, tali indici di posizione dell’Istituzione, per i vari criteri utilizzati per area, permettono di delineare dei profili di attività di Terza Missione e di fornire una prima lettura prevalentemente qualitativa, in riferimento ai punti di forza e di debolezza dell’Istituzione per area. In secondo luogo, i dati e gli indicatori sviluppati vengono utilizzati per la classificazione delle Istituzioni. In