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3.3 Percezione e caratteristiche dello spazio

3.3.1 Variabili e domande

Variabili dipendenti:

Come variabili dipendenti possiamo trovare misure del grado di soddisfazione per l’ambiente urbano (Van Dyck et al. 2011; Jensen, 2007), la percezione della sua qualità (Hanák et al. 2015; Ewing et al. 2006), la percezione del LOS per il pedone nei segmenti stradali (Kang et al. 2013) e negli attraversamenti (Ling et al. 2014, Muraleetharan et al. 2004), la disponibilità a pagare per miglioramenti dello spazio (Ng et al. 2015), la facilità di attraversamento (Muraleetharan et al. 2005), l’accessibilità pedonale (Nakamura et al. 2015), la percezione di sicurezza e confort (Landis et al. 2001), la percezione dei genitori riguardo la sicurezza dei bambini nel percorso casa-scuola (Evers et al. 2014; Galliforme et al. 2011) e la relazione tra la scelta dei percorsi tra genitori e figli (Nasar et al. 2015).

Quando l’obiettivo è di acquisire misure oggettive e comportamenti osservati – piuttosto che percezioni qualitative e giudizi valutativi dichiarati – gli studiosi hanno impiegato dati sull’attività (e inattività) fisica (Cerin et al. 2007; Gauvin et

al. 2005), sull’uso dei trasporti pubblici (Spears et al. 2013), sulle frazioni di

“Is also recommended to evaluate additional ‘environmental’ factors that influence the walking

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experience, such as comfort, convenience, safety, security, and attractiveness” (Khisty, 1994), traduzione propria.

viaggi a piedi (Lamíquez e López-Domínguez, 2015), sulle scelta dei percorsi (Koh e Wong, 2013), sulla loro praticabilità (Guo e Loo, 2013) e sulla relazione con le caratteristiche personali (Ramezani et al. 2015).

Variabili indipendenti:

Tra le variabili indipendenti, assunte come predittori di camminabilità, nella letteratura si incontrano tre tipi di variabili lungo l'asse oggettivo-soggettivo: (1) le caratteristiche fisiche e funzionali dello spazio urbano; (2) le pratiche di uso dello spazio (frequenze, densità, flussi, tassi di utilizzo, ecc.); e infine (3) le percezioni individuali dello spazio (es. Noria et al. 2013).

- Il primo tipo di variabili comprende le caratteristiche di progettazione fisica e le funzioni dello spazio. Queste misure possono essere strettamente quantitative su scala cardinale, o qualitative generalmente espresse su scale ordinali.

Le misure quantitative sono indicative della presenza o assenza di elementi che rendono lo spazio più o meno confortevole, come le indicazioni sull’illuminazione, sulla presenza di ostacoli o barriere architettoniche, alberi, elementi di protezione, trasporto pubblico e servizi o negozi; questi ultimi sono spesso misurati anche secondo la densità. Le caratteristiche geometriche dello spazio sono ugualmente espresse su scala quantitativa, come le indicazioni sulle dimensioni della carreggiata, del marciapiede, degli attraversamenti e delle intersezioni o le distanze dal centro o da vari tipi di servizi.

Quando si misurano le caratteristiche dello spazio su scala qualitativa ci si riferisce al livello di attrattività ambientale, al livello di qualità dello spazio pedonale o dell’ambiente circostante e al livello di separazione tra pedoni-veicoli e tra pedoni-biciclette, che può però anche essere misurato dalla presenza di elementi di separazione.

- Il secondo tipo di variabili descrive i fenomeni legati all’uso dello spazio, principalmente sono considerati i valori di flussi e frequenze per veicoli, biciclette e pedoni. Dei primi due si analizza spesso la velocità rilevata o limite di legge, mentre per i pedoni un importante elemento analizzato è il tempo di attesa alle intersezioni o la durata del semaforo. Altre variabili, individuate nella letteratura di riferimento, sono indicative del livello di rumore, della densità d’uso del suolo e dell’interazione tra biciclette e pedoni.

- Infine, il terzo tipo di variabili è quello costituito dalle percezioni e reazioni allo spazio, alle sue caratteristiche e uso. Nel primo caso si tratta di variabili che misurano: percezione della capacità d’accesso nello spazio, sensazione di facilità degli spostamenti, qualità percepita dello spazio, livello di sicurezza percepita e varietà dello spazio. Nel secondo caso la percezione è relativa a: camminabilità, ciclabilità e frequenza d’uso dello spazio. La tassonomia completa e la lista delle variabili è mostrata in Tabella III. Negli esperimenti in questo testo le variabili appartengono alla prima categoria per i segmenti ed alle prime due per gli attraversamenti.

Domande:

A seconda dell’obiettivo della ricerca, quando la variabile dipendente è stimata a partire da preferenze dichiarate, in letteratura si incontrano diverse domande sintetizzabili a seconda di ciò che si chiede:

- importanza diretta dei criteri (es. “what is the relative importance of criteria”, “rate the level of importance for each attribute”, “ask your opinion on each

indicator importance”),

- percezione di qualità (es. “evaluate each alternative and give their assessment of

sidewalk LOS”, “score the crosswalks”, “how satisfied were you as a pedestrian on the road shown?”),

- scelta del percorso (es. “would you choice this route?”, “would you like to use

this street?”),

- scelta tra due alternative (choice modeling, es. “which one is the best?”, “choice

the best alternative”),

- percezione di sicurezza o difficoltà (es. “how do you perceive crossing:

difficult? safety?”, “how safe/comfortable you feel traveling the segment?”) e

- sensazione di attraversamento (es. “i would feel comfortable letting an

unsupervised 8-year-old child travel along/across this street/intersection”, “rate your familiarity with the pedestrian”, “how do you feel when you use this crosswalk?”).

Riportare la lista (semplificata) delle domande incontrate in letterature ci aiuta a capire quanto sia ampio lo spettro delle possibili ricerche e quanto la domanda influisca sull’obiettivo dell’analisi. Possiamo infatti affermare che la scelta della

domanda – nella costruzione di un disegno sperimentale – debba essere ritenuta l’elemento cardine dell’indagine. A diverse domande corrispondono infatti differenti obiettivi della misura, tra i più comuni troviamo: l’analisi della correlazione tra le caratteristiche dello spazio, la misura del senso di appartenenza alla comunità, dell’inattività fisica, della soddisfazione per il quartiere, della sicurezza percepita dai genitori per i loro figli, della scelta del percorso o la definizione della relazione d’importanza tra gli attributi dello spazio.

Nel nostro caso l’obiettivo è di misurare la percezione generale di camminabilità come base di dati per inferire l’importanza dei criteri e per la costruzione del modello di predizione. Le domande del caso studio (descritte nei paragrafi successivi) puntano a carpire la sensazione di sicurezza, comodità, piacevolezza, attrattività e attraversabilità di segmenti e attraversamenti . 51

Risposte:

Le risposte – nelle indagini di preferenze dichiarate – sono prevalentemente indicate su scala Likert , da 3 a 7 punti, solo in alcuni casi la risposta è di scelta 52

binaria (sì, no) o di preferenze (accordo, nessuna, disaccordo). Nel nostro caso, le risposte sono su scala Likert a 5 punti ma con precise indicazioni per rendere la valutazione il più omogenea possibile (si veda paragrafo 4.1.1).