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VECCHIO UNIVERSO

Ma che vuol questo vento che riempie l’oscuro della notte, quasi voce disperata

del vecchio universo. Collera implacabile dramma primitivo, senza parole, schiaffeggio notturno delle cose. I l sonno è fuggito scacciato dal flato grosso che fa la terra inquieta. T u tti dormono, 10 ascolto e soffro 11 tuo ruggito vecchio universo. COSM O GALARDO

A L L A T E R R A

Terra, piccolo pugno maledetto, eterno concerto

di voci dolenti,

ti guardano stelle infinite da cieli infiniti,

eppur fai male;

terra, sorriso a chi vince, crucifige a chi cade, pur volesti sangue divino al tuo riscatto.

A R C H E O L O G I A

I_______________________ j

La ricerca

archeologica nel

salernitano

di Mario N a p o li

Quella di Salerno è, sia p e r la ricchezza di centri di scavo, che p er la v arietà dei problem i sto rici e cu ltu rali che i rinve­ nim enti pongono a ll’attenzione degli studiosi del m ondo antico, u n a tr a le più im p o rtan ti provincie archeologiche. Paestum , che p e r secoli è stato il grande ed unico cen tro archeologico del salernitano, viene oggi a tro v arsi nell’am b ito di a ltri centri, m eno fam osi ancora, m a n o n p e r questo m eno im p o rtan ti, rica­ vandone interessi nuovi e p ro p o nend o nuove soluzioni ai problem i com plessi ed insoluti su i più an tich i secoli di storia del salernitano.

E ’ o p p ortu no p rem e tte re la constatazione che il te rrito rio oggi occupato dalla provincia di Salerno n on costituisce u n a u n ità sto rica o cu ltu rale (del resto se n o n co stitu ì u n ità in antico non la co stitu irà n ep p u re nei successivi secoli, nè nei tem pi p resen ti), m a p er lo m eno bisogna dividerlo in due grandi p arti, rispettivam en te al di qua e al di là del Seie, aventi ciascuna asp etti partico lari. E n tro qu esta p rim a grande divisione, che tien conto di fa tto ri storici ed archeologici, è possibile en u ­ cleare zone archeologiche con c a ra tte ri b en definiti : la p rim a è quella della co stiera am alfitana, ove sono p resen ti due m om enti di p artico lare interesse : il m o m en to preistorico, docum entato da alcune g rotte in p artico la re in to rn o a d Amalfi, ed il m om ento nel quale sulla co stiera viene a co stitu irsi u n a serie di ville ru stich e di notevole in teresse e d atabili alla fine dell’età repubblicana e ai p rim i due secoli im periali : di queste ville ne conosciam o due, la p rim a a P ositano che non può p e r p artico lari condizioni am bientali essere esplorata, e la seconda a M inori. Q uest’ultim a, largam ente esplorata, necessità di u lterio ri scavi e di opere di sistim azione p artico larm en te onerose. La seconda zona, è quella d ell’agro nocerino : qui abbiam o docum enti di vita d all’età p ro to sto ric a sino alla ta rd a

età rom ana, m a sono le fasi di p iù an tica datazione quelle che rivestono u n p artico la re interesse, p erch è l’agro n o cerino segna il p u n to di co n tatti e di tra n s iti cu ltu rali tr a la p ian a cam pana ed il salern itan o : g ran p a rte della civiltà fo rm a ta si in età p ro to sto ric a e nella p rim a e tà sto rica è sta ta condizionata dagli antichi ab itan ti dell’agro nocerino, dove, com e ad esem pio a N ocera, sono p resen ti c en tri di fondazione etrusca.

La te rz a zona che vogliam o ind ividuare è quella che da F ra tte sino al Seie com prende tu tta la regione sulla riv a d e stra di questo fium e : se n ell’agro nocerino dobbiam o p a rla re di u n a fusione cu ltu rale e politica etrusco-cam pana, con u n a p resen za greca che n o n fu stre tta m e n te d eterm in an te se n o n in certi p artico la ri m om enti, p e r tu tta la zona tr a F ra tte ed il Seie lo in co ntro tr a l’am biente V illanoviano ed etru sco e quello greco fu più intenso e p iù ricco di ferm enti, anche p erch è in q u esta a rea si affacciano c o rren ti com m erciali, a p p o rta tric i di fatti cu ltu rali autonom i, provenienti d all’in tern o e dalla co sta adria- tica. Gli scavi di F ratte , quelli p iù recenti di P ontecagnano, le ricerch e condotte lungo tu tto il pendio dei colli Picentini, a S e rra d ’Arce, ad Oliveto C itra, sino al passo d i Conza docu ­ m entan o la presenza attiv a e storicam ente d eterm in a n te di cen tri archeologici, in alcuni casi risalen ti alm eno al non o secolo avanti C risto. Le esplorazioni sino ad o ra co n d o tte h an n o consen tito di ch iarire o di p o rre so tto nuova angolazione p ro sp ettica grandi fatti storici : i ra p p o rti tr a l’Ita lia m erid io ­ nale e quella cen trale si p resen tan o oggi so tto d iversa luce, e si chiarisce che q u esta regione n o n solo h a fatto d a fro n tie ra m a anche da cern iera fra due m ondi diversi. Oggi n o n vi è alcun dubbio sulla p resen za della cu ltu ra villanoviana ed e tru ­ sca nell’a re a di Pontecagnano, così com e non vi è dub b io alcuno su ll’im p ortanza che q u e st’a rea h a avuto p e r i ra p p o rti tr a la civiltà greca e la civiltà etrusco-villanoviana, ra p p o rti che d ialetticam ente artico la ti nel tem po, h an n o dato u n volto ed un significato a ll’Italia tr a l’ottavo e il sesto secolo a. C.

D iversa è la situazione storica del salern itan o a su d del Seie : il te rrito rio è p o sto tu tto n ell’am b ito del m o nd o greco, e qui la grecità, che si esprim e in m odo p u ro e n o n m ediato, viene in co n tatto p rim a ed in lo tta in u n secondo m om ento, con il m ondo lucano, che, arro ccato si nelle zone m o n tu o se intern e, p rem e m inaccioso sulle c ittà greche che, p o ste sul m are, con­ tro llan o la fascia costiera.

In q u esta u n ità del m ondo greco di co sta la ricerca ancheo- logica h a individuati tre p u n ti focali : P aestum , Velia e B usento ( l’od ierna P olicastro ). A P aestu m la ricerca archeologica tende a rip o rta re su di u n piano storico i rico rd i m itici che ci tram an d an o l’eco di u n a presenza preellenica alle foci del Seie già in to rn o al quattordicesim o secolo avanti C risto e tendono, ancora, a spiegarci le condizioni e le cause sto rich e che hanno d eterm in ato la n ascita della città, su l’origine della quale le fonti sto rich e sono largam ente lacunose e le fonti archeologiche erano quasi assenti.

Ma è a Velia che si è lavorato con m aggior in ten sità in q u e st’u ltim o quinquennio, con risu lta ti di in sp erato valore e significato. E ’ a Velia che si sono avuti rinvenim enti di estrem o interesse spettacolare, e b a ste rà ric o rd a re il po rto , le m ura, P o rta Rosa e, su ll’acropoli, il villaggio prefoceo; m a al di là della im ponenza dei rep erti archeologici c ’è il grande interesse storico di q uesti rinvenim enti, p erch è a ttra v e rso gli scavi di Velia si va illum inando il più d ram m atico m om ento della più antica sto ria d ’Italia, si va illum inando, cioè, e si va ponendo in u n a nuova p ro sp ettiv a sto ric a quel sesto secolo aventi Cristo, d u ran te il quale il m ondo greco, quello cartaginese e quello italico si sco n tran o in una d ram m atica lo tta in difesa di in teressi eco­ nom ici e com m erciali : il risu ltato di q u esta lo tta condizionerà l’asp etto cu ltu rale d ell’Italia antica.

C ontem poraneam ente si va chiarendo, attrav erso la ricerca archeologica, la n a tu ra e l’estensione del re tro te rra di Velia : q u esta città, p o sta sul m are, è v issu ta sem p re esclusivam ente in funzione del m are e delle vie m arittim e, m a, co n tem p o ra­ neam ente, n on può no n aver avuti rap p o rti, pacifici e non pacifici, con le popolazioni deU’in tem o , le quali, d all’alto di quei m onti che circondano la c ittà greca, sem b rano g u ard are sospettosi o m inacciosi Velia sem pre più spendida e p iù ricca. E d è p ro p rio n ell’am bito della ricerca archeologica del re tro ­ te rra di Velia che vanno p o sti i recenti rinvenim enti della cinta fortificata di Moio della Civitella e gli scavi, già così ricchi di co n tu rb an ti rinvenim enti, che si vanno conducendo tr a i m onti del Cilento, ad Agropoli, a P erdifum o, a S. M aria di C astellabate.

Anche il resto della fascia co stiera co m presa tr a Palinuro ed i confini m eridionali della provincia rie n tra nell’am bito del m ondo greco, il quale ebbe in qu esta p a rte il suo centro di

m aggiore in teresse storico ed archeologico in B uxentum , Io attu ale P o licastro : questo cen tro ci è p erò n o to solo attrav erso le fonti le tte ra rie ed i rico rd i storici, n o n avendo sino a d oggi la ricerca ancheologica m ai affondato con decisione e sistem a­ ticam en te il piccone in questo terren o, che p u r ris e rb a all’a r ­ cheologo so rp rese di v asta p o rta ta . T u tta la zona è archeologi­ cam ente poco esp lorata, e P alin u ro e P o licastro sono al m om ento gli im pegni p iù u rg en ti della ricerca archeologica nel salernitano, im pegni che saran n o assolti tr a breve, o ra ch e la esplorazione di Velia, avendo d ati i suoi fru tti, d o v rà su b ire u n a pausa, d u ra n te la quale dovranno essere vagliati e rim ed i­ ta ti i risu lta ti sino ad o ra conseguiti.

In contrapposizione al m ondo greco di co sta c’è quello in tern o della Lucania : tr a Buccino e Lagonegro, a ttra v e rso il Vallo di Diano, la ricerca archeologica cerca di acco starsi a quel m ondo italico dell’intern o , del quale m olto si p a rla e poco si conosce. L’origine di q u e sta popolazione, il suo fluire ed asse­ ta rs i n ell’in tern o, il suo sc o n tra rsi p rim a con il m o n d o greco, poi con quello orm ano, p o tra n n o essere com presi solo a ttr a ­ verso u n a intensificata esplorazione archeologica : e se già si legge qualcosa di p iù ch iaro nelle oscure pagine della lo n tan a storia, se oggi il m ondo politico e cu ltu rale dei Lucani n o n è p iù com pletam ente avvolto nelle ten eb re dell’ign oran za ciò lo si deve ai ris u lta ti delle recenti ricerch e archeologiche ; m a p ro p rio ciò im pone che q u esta ricerca sia intensificata ed ap pro fo nd ita.

L’archeologia, che oggi p iù di ieri è scienza fo n d am en tal­ m ente storica, h a in p ochi anni ch iariti m olti p ro b lem i della più antica sto ria del salern itan o e m olti ne h a p o sti di nuovi : è nella con q u ista dei p ro blem i riso lti com e n ell’an sia dei p ro ­ blem i p ro p o sti il fascino della ricerca archeologica, la sua sem pre viva attu alità.

U M A N IS T I S A L E R N IT A N I I ______________ I

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