• Non ci sono risultati.

2012 Vegetali Zootecnia

Nel documento L'agricoltura lombarda conta. 2013, (4. ed.) (pagine 113-127)

MULTIfUNzIONALITà E AGRICOLTURA

2012 Vegetali Zootecnia

numero % numero % Bergamo 88 10,9 22 10,3 Brescia 173 21,5 32 15,0 Como 29 3,6 18 8,4 Cremona 30 3,7 15 7,0 Lecco 24 3,0 18 8,4 Lodi 6 0,7 1 0,5 Mantova 97 12,1 23 10,7 Milano 48 6,0 16 7,5 Monza e Brianza 6 0,7 2 0,9 Pavia 251 31,2 52 24,3 Sondrio 24 3,0 8 3,7 Varese 28 3,5 7 3,3 Lombardia 804 100,0 214 100,0

(11,2%) e Bergamo (11%). Con riferi- mento ai soli produttori la provincia di Pavia raggiunge il 30,6%, seguita da quelle di Brescia (21,1%) e Mantova (11,%). Milano detiene il primato dei preparatori biologici con il 29,3%. Il 96% dei produttori biologici lom-

bardi ha ottenuto la certificazione per le produzioni vegetali; la zootecnia biologica interessa, invece, il 25,5% dei produttori. Sia relativamente alle produzioni vegetali che alla zootecnia, Pavia conferma il proprio ruolo di pro- vincia leader, con il 31,2% dei produt-

tori vegetali e il 24,3% dei produttori zootecnici.

La superficie agricola utilizzata desti- nata all’agricoltura biologica in Lom- bardia rappresenta circa il 2% di quel- la complessiva regionale e oltre il 61% della superficie biologica si concentra Superficie destinata ad agricoltura biologica in Lombardia (ha), 2012

Superficie Superficie in Totale Ripartizione

biologica conversione superficie %

Bergamo 766 59 825 3,6 Brescia 1.178 560 1.738 7,5 Como 382 51 433 1,9 Cremona 682 36 718 3,1 Lecco 155 17 172 0,7 Lodi 928 - 928 4,0 Mantova 1.772 131 1.903 8,2 Milano 1.141 100 1.241 5,4 Monza e Brianza 254 39 293 1,3 Pavia 13.302 878 14.179 61,2 Sondrio 93 98 191 0,8 Varese 489 67 557 2,4 Lombardia 21.142 2.036 23.178 100,0

Fonte: DG Agricoltura Regione Lombardia.

Numero di capi allevati con metodo biologico in Lombardia, 2012

Bovini Suini Ovicaprini Avicoli

Bergamo 232 93 68 16 Brescia 305 203 172 1.736 Como 254 - 107 6.299 Cremona 733 37 759 10.100 Lecco 4 3 208 - Lodi 1.242 1.930 - - Mantova 112 2.158 77 87.256 Milano 1.110 100 5 1.400 Monza e Brianza 207 - 27 - Pavia 5.610 41 70 706 Sondrio 126 - - - Varese 79 - 205 - Lombardia 10.014 4.565 1.698 107.513 Fonte: DG Agricoltura Regione Lombardia.

nella provincia di Pavia. La superficie delle aziende agricole biologiche regio- nali mostra una contrazione dell’8,6% fra il 2011 e il 2012, dovuta soprattut- to al deciso calo delle superfici in con- versione. Il fenomeno appare partico- larmente evidente nelle province di Sondrio e Cremona, mentre in quella di Lecco è in controtendenza.

La ripartizione della SAU biologica mostra una prevalenza dei cereali (48,4%), seguiti dalle foraggere avvi- cendate (23,7%) e dalle colture indu-

striali (9,2%). Minore è il peso delle legnose agrarie e delle orticole pari, rispettivamente, al 7,5% e al 3,2%. Va sottolineato come il 62% della super- ficie cerealicola biologica sia rappre- sentata dal riso, seguito dal mais da granella (21%). Nell’ambito delle fo- raggere avvicendate si evidenzia l’er- ba medica (27,9% delle superfici). Fra le colture permanenti prevale la vite (4,9% della SAU biologica regionale), seguita dall’olivo.

Nonostante la spiccata caratterizza-

zione zootecnica del settore agricolo lombardo, l’incidenza del biologico all’interno del comparto è decisamen- te contenuta e inferiore a quella delle produzioni vegetali. In particolare i capi bovini, che comunque crescono del 3,3% su base annua, si collocano poco al di sopra delle 10.000 unità, mentre quelli suini e ovicaprini sono, rispettivamente, 4.565 e 1.698. Di poco superiori alle 107.000 unità, in- vece, sono i capi avicoli, che scontano un calo del 33% rispetto al 2011.

agriturismo

La Lombardia, con il 6,6% delle strut- ture nazionali, si presenta come una delle più affermate realtà agrituristi- che italiane, preceduta in termini nu- merici solo da Toscana e Trentino-Alto Adige. Con riferimento ai soli agrituri- smi autorizzati alla ristorazione, la Re- gione si colloca al secondo posto, con un’incidenza sul totale nazionale del 9,8%, percentuale che sale al 21,6% se si considerano le aziende autorizzate esclusivamente alla ristorazione. Pur meno vocato di altre regioni all’attivi- tà di alloggio, il comparto agrituristico lombardo offre, in ogni caso, il 4,3% delle strutture e il 5,1% dei posti letto nazionali (ISTAT, 2011).

Nonostante la presenza di numerosi operatori il trend di crescita del feno- meno agrituristico in Lombardia non mostra segni di cedimento, tantoché anche nel 2012 il bilancio fra attiva- zioni e cessazioni ha comportato una crescita netta delle aziende (55 unità

Agriturismi attivi in Lombardia

2011* 2012** var. % Ripartizione %

Province 2012/11 per area (2012)

Bergamo 128 139 8,6 9,8 Brescia 290 297 2,4 21,0 Como 96 104 8,3 7,3 Cremona 68 71 4,4 5,0 Lecco 61 70 14,8 4,9 Lodi 27 30 11,1 2,1 Mantova 214 218 1,9 15,4 Milano 93 97 4,3 6,9 Monza e Brianza 11 11 0,0 0,8 Pavia 213 212 -0,5 15,0 Sondrio 87 94 8,0 6,6 Varese 72 72 0,0 5,1 Fascia altimetrica 0,0 Montagna 374 404 8,0 28,6 Collina 444 453 2,0 32,0 Pianura 542 558 3,0 39,4 Aree rurali 0,0

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo 119 125 5,0 8,8

Aree rurali intermedie 407 435 6,9 30,7

Aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata 545 558 2,4 39,4

Poli urbani 289 297 2,8 21,0

Totale Lombardia 1.360 1.415 4,0 100,0

Totale Italia 20.413 n.d n.d

Lombardia/Italia (%) 6,66 n.d n.d

loggio in camere, mentre il 35,4% in abitazioni indipendenti. Si segnala, inoltre, la presenza di 421 piazzole per la sosta all’aperto. Il servizio di

pensione completa è offerto dal 51,6% delle strutture, mentre il 31,3% si limi- ta al solo alloggio; quest’ultima attività è praticata soprattutto in montagna e pari al +4% rispetto al 2011), che di-

venta addirittura un +8% nelle aree montane. L’incremento delle strutture agrituristiche presenta variazioni su- periori al 10% nelle province di Lecco e Lodi. Al contrario, la situazione ri- mane statica nelle province di Pavia, Varese e Monza e Brianza.

Le aree maggiormente vocate all’a- griturismo sono rappresentate dal lago di Garda, dalle colline Moreni- che Mantovane e dall’Oltrepo Pavese e dalla fascia prealpina e pedemon- tana in genere. La maggior parte dei 1.415 agriturismi lombardi è situa- to nelle province di Brescia (21%), Mantova (15,4%) e Pavia (15%), con una distribuzione bilanciata fra fasce altimetriche.

Il 53,1% degli agriturismi lombardi offre possibilità di alloggio con una disponibilità di 11.380 posti letto (+6,2% rispetto al 2011). Il 77% degli agriturismi residenziali dispone di al-

Distribuzione degli agriturismi in Lombardia, 2012

Tipologia delle aziende agrituristiche in Lombardia, 2012

% aziende N. posti letto N. piazzole % aziende N. posti % aziende % aziende autorizzate di sosta autorizzate alla a sedere autorizzate alla autorizzate ad

all’alloggio all’aperto ristorazione degustazione altre attività

Province Bergamo 36,7 703 0 88,5 4.578 4,3 38,8 Brescia 59,9 3.727 103 77,1 8.419 8,4 43,8 Como 49,0 560 18 74,0 2.305 9,6 33,7 Cremona 60,6 651 7 78,9 2.167 15,5 73,2 Lecco 35,7 303 34 81,4 2.650 7,1 35,7 Lodi 40,0 239 0 36,7 685 16,7 63,3 Mantova 66,1 1.902 122 67,0 5.489 9,2 61,9 Milano 37,1 630 30 52,6 3.494 3,1 63,9 Monza e Brianza 45,5 134 0 81,8 457 0,0 54,5 Pavia 59,0 1.598 26 50,9 4.628 5,7 37,3 Sondrio 59,6 643 67 89,4 2.800 7,4 27,7 Varese 36,1 290 14 86,1 2.274 16,7 69,4 Fascia altimetrica 0,0 - 0 0,0 - 0,0 0,0 Montagna 55,2 2.753 195 80,7 10.503 6,4 33,9 Collina 61,1 5.000 103 69,8 13.615 11,0 41,5 Pianura 45,2 3.627 123 66,5 15.828 7,2 62,4 Aree rurali 0,0 - 0 0,0 - 0,0 0,0

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo 65,6 1.004 69 76,8 3.217 5,6 25,6

Aree rurali intermedie 60,5 3.504 189 72,4 11.194 8,5 37,7

Aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata 51,6 5.034 120 71,9 15.784 8,4 55,4

Poli urbani 40,1 1.838 43 67,7 9.751 8,4 56,6

Totale Lombardia 53,1 11.380 421 71,6 39.945 8,2 47,6

collina rispetto alla pianura. La pro- vincia maggiormente vocata all’attivi- tà di alloggio risulta Mantova (66,1% delle strutture); sul versante opposto si colloca quella di Lecco (35,7%). La ristorazione risulta l’attività più praticata; infatti il 71,6% delle aziende agrituristiche lombarde sono autoriz- zate alla somministrazione di pasti, con punte di oltre l’80% nelle aree montane e una concentrazione maggiore nelle province di Sondrio, Bergamo, Varese, Monza e Brianza e Lecco. All’opposto,

la ristorazione è offerta dalla metà degli agriturismi pavesi e milanesi e da poco più di un terzo di quelli lodi- giani. I posti a sedere autorizzati, nel 2012, sfiorano le 40.000 unità (+3,7% rispetto al 2011). Va segnalato come l’8,2% degli agriturismi lombardi prati- chi la degustazione in azienda, attività piuttosto rilevante nelle zone collinari (11% delle aziende).

La gamma dei servizi offerti dagli agri- turismi lombardi comprende anche attività sportive, ricreative e cultu-

rali, offerte soprattutto dalle aziende collocate nelle zone periurbane e in pianura. Fra queste attività rivestono rilievo l’equitazione e i corsi (entram- bi praticati nel 12,7% delle aziende), le attività sportive (6,6%) e l’escursio- nismo (3,7%).

Circa il 36% degli agriturismi lombardi è condotto da donne, dato in linea con la media nazionale, anche se si segna- lano incidenze superiori al 40% nelle province di Como, Lecco e Monza e del 50% in provincia di Varese.

La vendita diretta al consumato- re, che è la forma più diffusa di fi- liera corta in Italia, viene praticata in Lombardia, secondo i dati del 6° Censimento dell’agricoltura, da oltre 12.000 aziende agricole, pari al 27,8% del totale regionale delle aziende che commercializzano, contro il 26,1% del dato nazionale.

Nelle province di Como, Lecco e Va- rese la vendita diretta è praticata da oltre il 70% delle aziende agricole che commercializzano, mentre all’oppo- sto le province di Lodi, Cremona e Mantova si attestano su livelli del 10%. La densità abitativa e, di conseguen- za, l’ampiezza del mercato, rappre- sentano un’importante determinante della diffusione della vendita diretta; nei comuni ricadenti nei poli urbani tale attività è praticata dal 50% delle imprese, ad eccezione della provincia di Milano (27,2%). Uno sviluppo ana- logo a quello delle aree metropolitane

vendita

diretta

Aziende con vendita diretta al consumatore in Lombardia, 2010 Aziende con % aziende con vendita vendita diretta diretta sul totale aziende con vendita Province Bergamo 1.847 44,5 Brescia 2.896 28,4 Como 1.173 72,6 Cremona 369 8,8 Lecco 782 75,6 Lodi 129 10,0 Mantova 894 10,7 Milano 558 27,2 Monza e Brianza 316 49,0 Pavia 1.399 21,8 Sondrio 952 35,7 Varese 871 74,7 Fascia altimetrica Montagna 4.240 59,9 Collina 3.988 45,4 Pianura 3.958 14,2 Aree rurali

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo 1.055 35,8

Aree rurali intermedie 4.176 55,7

Aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata 3.711 13,9

Poli urbani 3.244 49,4

Totale Lombardia 12.186 27,8

Totale Italia 270.579 26,1

Tipologia delle aziende con vendita diretta al consumatore in Lombardia, 2010

% con vendita % con vendita diretta % con vendita diretta % con vendita diretta % con vendita diretta Province diretta in azienda fuori azienda di prodotti vegetali prodotti animali prodotti trasformati

Bergamo 86,2 26,7 31,8 46,2 36,1 Brescia 88,3 23,4 35,0 31,0 48,0 Como 82,0 34,5 41,9 48,4 23,2 Cremona 72,1 46,9 67,5 22,5 15,2 Lecco 88,2 24,3 38,7 53,1 24,7 Lodi 78,3 31,0 46,5 30,2 29,5 Mantova 78,9 36,2 70,4 18,2 19,5 Milano 80,5 38,0 56,6 34,4 19,9 Monza e Brianza 75,0 45,3 70,9 23,4 13,0 Pavia 84,2 43,4 41,7 9,9 54,2 Sondrio 88,9 23,3 25,9 41,6 46,3 Varese 86,2 32,3 50,2 41,6 19,3 Fascia altimetrica Montagna 90,5 21,2 23,8 49,8 44,6 Collina 85,0 34,8 44,1 23,4 42,0 Pianura 78,4 37,5 60,1 28,8 18,7 Aree rurali

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo 88,1 24,5 29,6 38,5 43,3

Aree rurali intermedie 89,8 26,5 24,8 41,8 50,7

Aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata 80,9 33,7 53,8 25,2 28,5

Poli urbani 81,8 35,5 55,4 33,8 20,8

Lombardia 84,8 30,9 42,2 34,3 35,4

si riscontra nelle aree collinari e mon- tane, maggiormente interessate dai flussi turistici.

La vendita diretta, praticata esterna- mente all’azienda, interessa il 31% delle aziende, con punte di oltre il 40% nelle province di Cremona, Pavia e Monza e un’incidenza maggiore nel- le zone di pianura e nei poli urbani. Per quanto riguarda le tipologie dei prodotti offerti al consumatore, pre- valgono le aziende con vendita diretta di prodotti vegetali (42,2%), seguite dai prodotti trasformati (35,4%) e dai prodotti di origine animale.

Il commercio elettronico dei prodotti interessa, in Lombardia, il 4,4% delle aziende con vendita diretta al con- sumatore; un’incidenza in linea con quella delle ripartizioni del Nord e del Centro Italia, ma superiore alla media nazionale (2,4%), che risente del suo scarso utilizzo nelle regioni del Sud (0,9%) e nelle Isole (1,6%).

Aziende con vendita diretta al consumatore finale e utilizzo di commercio elettronico, 2010

Aziende con vendita Commercio elettronico Commercio elettronico diretta al consumatore finale per vendita di prodotti /vendita diretta

n. % e servizi aziendali (%) (%) Italia 270.579 100,0 100,00 2,4 Nord-Ovest 31.924 11,8 19,80 4,1 Lombardia 12.186 4,5 8,04 4,4 Nord-Est 28.220 10,4 21,13 5,0 Centro 45.539 16,8 31,06 4,5 Sud 120.767 44,6 17,12 0,9 Isole 44.129 16,3 10,90 1,6

Fonte: ISTAT - 6° Censimento generale dell’agricoltura.

Nelle aree di pianura ad agricoltura intensiva e nei poli urbani la vendita diretta riguarda soprattutto le pro- duzioni vegetali, mentre nelle aree di montagna prevale la commercia- lizzazione diretta di prodotti trasfor- mati e di origine animale. Pavia è la provincia con maggiore incidenza della commercializzazione di prodot- ti trasformati, trainata dal comparto

vino, mentre nelle province di Mon- za e Mantova predominano i prodotti vegetali, offerti da oltre il 70% delle aziende.

I dati censuari permettono una quan- tificazione degli operatori con offerta diretta al pubblico: i più numerosi sono i florovivaisti, che contano in Lombardia quasi 2.000 realtà, seguiti dalle cantine (1.511), dai produttori

di derivati del latte e da quelli di carni e salumi. La vendita diretta di ortive è praticata da oltre 1.000 aziende, quella di cereali da 572 aziende men-

tre quelle che vendono direttamente latte e olio si collocano, per entrambi i comparti, al di sotto delle 500 unità. Sul territorio lombardo, oltre all’e-

lenco ufficiale dei farmers’ markets basato sulle comunicazioni dei Co- muni alla Regione, sussistono nume- rose analoghe iniziative coordinate Numero di aziende con vendita diretta al consumatore per prodotto in

Lombardia, 2010

Fonte: ISTAT - 6° Censimento generale dell’agricoltura. 0

500 1.000 1.500 2.000

Cereali Ortive Florovivaismo Latte Vino Olio

1.146 572 1.046 1.949 1.329 430 427 1.511

Der. Latte Carni e salumi

Distribuzione dei farmers’ markets in Lombardia

Fonte: DG Agricoltura Regione Lombardia e Coldiretti - Campagna Amica, luglio 2012.

Distributori di latte crudo in Lombardia*

Distributori di Ripartizione % Var.% latte crudo per fascia geografica 2013/2012

Province Bergamo 77 17,7 0,0 Brescia 54 12,4 -11,5 Como 45 10,3 -8,2 Cremona 2 0,5 -33,3 Lecco 46 10,6 2,2 Lodi 3 0,7 0,0 Mantova 15 3,4 -16,7 Milano 74 17,0 -10,8 Monza e Brianza 30 6,9 -18,9 Pavia 7 1,6 -12,5 Sondrio 16 3,7 6,7 Varese 66 15,2 -1,5 Fascia altimetrica Montagna 64 14,7 3,2 Collina 160 36,8 -3,6 Pianura 211 48,5 -11,3 Aree rurali

Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo 14 3,2 7,7

Aree rurali intermedie 50 11,5 0,0

Aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata 102 23,4 -11,3

Poli urbani 269 61,8 -6,6

Totale Lombardia 435 100,0 -6,7

*Situazione a luglio 2013. Fonte: DG Sanità Regione Lombardia.

Distributori di latte crudo in Lombardia

principalmente dalle organizzazioni professionali agricole. Secondo una stima ottenuta incrociando le autoriz- zazioni comunali con la lista dei mer- cati facenti capo a Campagna Amica- Coldiretti e con quelli organizzati dal Consorzio Agrituristico Mantovano, sono 142 i mercati contadini presen- ti in regione, concentrati soprattutto nelle province di Milano e Mantova.

Considerata la vocazione zootecnica della Lombardia, la distribuzione di latte crudo ai consumatori finali me- diante erogatori automatici rappre- senta una forma di filiera corta signifi- cativa. Dopo la rapida diffusione negli anni scorsi, ultimamente si è assistito ad una riduzione degli impianti, so- prattutto di quelli posizionati nelle aree meno densamente popolate. Nel

2012 il numero dei distributori auto- rizzati in Lombardia è calato del 6,7% rispetto all’anno precedente, soprat- tutto nelle aree di pianura ad agricol- tura intensiva specializzata.

Molto diffusa, ma difficilmente quan- tificabile, è la presenza dei Gruppi di acquisto solidale (GAS) in regione, di cui in ogni caso si stima un’incidenza sul totale nazionale di circa il 25%.

Distribuzione delle fattorie didattiche in Lombardia, 2012

Fonte: DG Agricoltura Regione Lombardia. Le fattorie didattiche sono azien-

de agricole/agrituristiche impegnate nell’educazione dei consumatori e in particolare di giovani e bambini at- traverso l’apprendimento e momenti ludico-ricreativi. Tale fenomeno ha trovato largo seguito in Lombardia, dove sin dal 2002 si è provveduto all’i- stituzione di un albo delle fattorie di- dattiche e alla definizione della Carta dei requisiti di qualità, che esplicita i requisiti necessari per il riconosci- mento delle aziende.

Nel 2012 sono state censite 184 fat- torie didattiche, particolarmente con- centrate nelle aree di pianura e nei poli urbani, dove si colloca la maggior parte dei potenziali fruitori.

La distribuzione territoriale delle strutture interessa soprattutto la pro- vincia di Bergamo, che raccoglie un quarto delle fattorie didattiche, se- guita da quelle di Brescia e Pavia, con oltre 20 unità ciascuna.

fattorie

didattiche

Fattorie didattiche in Lombardia, 2012 Fattorie Var. % Province didattiche 2012/2011 Bergamo 47 2,2 Brescia 23 9,5 Como 8 0,0 Cremona 13 0,0 Lecco 7 0,0 Lodi 11 -8,3 Mantova 16 0,0 Milano 15 7,1 Monza e Brianza 4 0,0 Pavia 23 -11,5 Sondrio 6 0,0 Varese 11 0,0 Fascia altimetrica Montagna 35 -5,4 Collina 56 3,7 Pianura 93 0,0 Aree rurali Aree rurali con problemi

complessivi di sviluppo 8 -20,0

Aree rurali intermedie 34 -2,9

Aree rurali ad agricoltura

intensiva specializzata 81 1,3

Poli urbani 61 3,4

Totale Lombardia 184 0,0

Nel documento L'agricoltura lombarda conta. 2013, (4. ed.) (pagine 113-127)

Documenti correlati