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Vendemmiatrici a scuotimento orizzontale

Attuale situazione di mercato e diffusione delle vendemmiatric

4.1 Principi di raccolta

4.1.1 Vendemmiatrici a scuotimento orizzontale

La tipologia di macchine a scuotimento orizzontale si divide in due gruppi: nel primo troviamo le vendemmiatrici trainate, che necessitano di una trattrice per poter operare (figura 33), nel secondo le vendemmiatrici semoventi, che hanno un proprio sistema di propulsione (figura 34).

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Figura 33. Vendemmiatrice trainata a scuotimento orizzontale.

Figura 34. Vendemmiatrice scavallante semovente a scuotimento orizzontale.

Le prime sono le più diffuse in Italia perché meno costose e per questo più adatte alla tipologia delle aziende nazionali. Quelle semoventi sono macchine specifiche, costituite da telai porta attrezzi polivalenti, sui quali è possibile montare nebulizzatori, potatrici, legatrici e quant’altro; hanno un costo doppio rispetto alle macchine trainate. Sono macchine più ingombranti delle trainate ma più produttive e più agili.

Le vendemmiatrici a scuotimento orizzontale sono costituite da un telaio scavallante e una “testa di raccolta”, formata da organi preposti all’intercettazione, al trasporto e alla pulizia e allo stoccaggio e scarico del prodotto (figura 35).

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Figura 35. Testata di raccolta di una vendemmiatrice a scuotimento orizzontale.

La testata di raccolta è posta in un tunnel che avvolge il filare con lo scopo di intercettare e raccogliere il vendemmiato. Tutto l’insieme della testata di raccolta è incernierato al telaio portante della macchina, in modo da poter pendolare ed essere auto allineante: la testata è cioè completamente libera nei movimenti, risultando sospesa rispetto al telaio portante della macchina, grazie a varie soluzioni costruttive. Ciò consente alla testata di adattarsi continuamente alla diversa disposizione dei ceppi, senza impuntamenti o danneggiamenti.

Gli organi preposti al distacco dell’uva sono “scuotitori” sagomati e vincolati (per evitare il “colpo di frusta”) che determinano il distacco degli acini e grappoli per impatto diretto contro la fascia produttiva (figura 36).

Le ditte costruttrici propongono scuotitori di svariate tipologie, più o meno curvate oppure lineari.

Le coppie di scuotitori possono essere regolate manualmente o automatizzate, con la possibilità di modificare i valori di alcuni parametri, come l’altezza di raccolta, il numero dei battitori, la loro ampiezza, frequenza, distanza e accelerazione in funzione delle diverse condizioni di raccolta.

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Le più moderne vendemmiatrici consentono di realizzare la quasi totalità delle principali regolazioni dal posto di guida, agendo semplicemente su pulsanti di comando che facilitano il controllo di processo e la qualità della vendemmia (figura 37).

Figura 36. Scuotitore sagomato ad arco.

Figura 37. Quadro di comando di una vendemmiatrice trainata di nuova generazione.

In tutte le vendemmiatrici il prodotto che si distacca viene lateralmente contenuto dalle pareti del tunnel e inferiormente da un apposito dispositivo di ricezione, che può essere costituito da “scaglie mobili” o da “panieri” (figura 38-39); questi permettono il passaggio dei ceppi e dei pali e allo stesso tempo sono preposti all’intercettazione del prodotto, che viene poi scaricato sui nastri trasportatori laterali ed infine nella tramoggia.

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Figura 38. Gruppo di intercettazione a scaglie.

Figura 39. Gruppo di intercettazione a “panieri”.

Le scaglie, in materiale plastico, possono essere rigide o morbide e possono avere disegno e forme differenti; sono dotate di ritorno automatico grazie ad un sistema di molle-ammortizzatore. L’inclinazione delle scaglie deve essere abbastanza accentuata, così da consentire al prodotto raccolto di riversarsi tempestivamente e con facilità sui nastri trasportatori.

Questi ultimi trasportano il vendemmiato, previo intervento di pulizia, ai recipienti di raccolta situati davanti, dietro o ai lati della macchina (soluzione più adottata). I nastri trasportatori possono essere realizzati con materiali e forme diverse; alcune ditte propongono sistemi di trasporto simili a catenaria, costituiti da norie a tazze,

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altre presentano nastri dotati di palette a tazze e rilievi trasversali che trattengono il prodotto nei canali di risalita.

La ditta Pellenc si è differenziata proponendo un singolo nastro trasportatore continuo (brevettato). I convogliatori bassi in acciaio inossidabile hanno una parte aperta posteriormente che consente l’estrazione e l’espulsione di corpi estranei lunghi (sarmenti, tutori, ecc). Il vendemmiato viene trasportato dai nastri continui a tasselli alti 70 mm, dotati di profili trapezoidali laterali che trattengono il prodotto nei canali di risalita preservandone la qualità.

Un diverso dispositivo di intercettazione, proposto da New Holland-Braud, è costituito da nastri a “panieri deformabili” in movimento, che si accoppiano in modo da avvolgere gli ostacoli presenti e che funzionano anche da trasportatori per il prodotto raccolto. I panieri si muovono con velocità uguale e contraria rispetto alla velocità di avanzamento della vendemmiatrice, risultando fermi rispetto alla pianta; ciò consente di ridurre sia i danni per sfregamento sui ceppi delle viti, sia le perdite a terra dovute all’apertura delle scaglie in corrispondenza di pali e dei ceppi stessi. Nel contempo svolgono il compito di trasportare l’uva verso il sistema di carico (tramoggia). Il sistema a panieri inoltre consente di raccogliere a soli 150 mm di altezza, grazie alla regolazione che agisce sul sistema di sollevamento indipendente dalla testata di raccolta o sul sistema di sollevamento della macchina.

Questo gruppo di intercettazione e trasporto ha rivoluzionato la meccanizzazione della vendemmia ed è tuttora la soluzione ideale per garantire il massimo rispetto della vite e dell’uva trasportandola in modo delicato e senza abrasioni (figura 40).

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I dispositivi, destinati a separare quanto più possibile l’uva dalle foglie e altre impurità, sono generalmente costituiti da due aspiratori posizionati uno per lato o nella parte inferiore o in quella superiore (sulle vendemmiatrici di maggiori capacità di lavoro sono disposti quattro ventilatori, due inferiori e due superiori) (figura 41). Gli aspiratori possono essere collocati sui tappeti orizzontali oppure sul passaggio tra due tappeti orizzontali a diversa quota; in quest’ultimo caso l’aspirazione delle foglie viene fatta in caduta. Spesso la velocità di rotazione degli aspiratori può essere regolata in continuo dal posto guida durante il lavoro, essendo azionati da motori idraulici. La pulizia del prodotto vendemmiato è uno dei problemi più delicati e difficili da risolvere, in quanto gli aspiratori devono essere regolati adeguatamente in modo da non asportare acini o mosto-libero ma solo foglie e corpi estranei.

Figura 41. Schema dei dispositivi per la pulizia e il trasporto dell'uva.

Tenendo conto che un’aspirazione intensa toglie meglio le impurità ma aumenta le perdite di mosto, sono stati realizzati dispositivi come i separatori a griglia, gli sgranatori lineari, le diraspatrici, i tavoli di scelta a rulli o altri sistemi che permettono di eliminare la totalità dei corpi estranei (sarmenti, legni secchi e raspi). Le vendemmiatrici a scuotimento orizzontale dispongono di due tramogge ribaltabili di capacità variabile da 1 a 2 m3, ciascuna disposte quasi sempre ai lati della

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macchina in posizione da assicurare stabilità anche nei terreni in pendenza (figura 42). Appena sotto il livello massimo di capienza delle tramogge sono posizionate delle coclee orizzontali, che hanno il compito di distribuire il prodotto all’interno del contenitore, evitando pericolosi accumuli localizzati. Per evitare qualsiasi possibilità accidentale, anche remota, di inquinamento del prodotto con olio minerale, solitamente queste coclee sono azionate da motori elettrici e non idraulici.

La dimensione della tramoggia deve garantire la raccolta almeno di un filare; nel caso di filari molto lunghi le vendemmiatrici possono essere dotate di un braccio laterale che scarica il prodotto nel filare adiacente.

Figura 42. Scarico del prodotto raccolto dalle tramogge della vendemmiatrice.

In questa categoria possiamo inserire per similitudine le vendemmiatrici per i vigneti ad alberello (figura 43). Queste macchine scavallatrici sono dotate di pattini contrapposti, i quali sollecitano il ceppo con un moto oscillatorio trasversale (sistema a pulsazione), che viene trasmesso ai grappoli, provocando il distacco del prodotto.

Il prodotto vendemmiato in questa maniera in condizioni ottimali risulta poco contaminato da foglie e poco ammostato. Comunque, in certi casi, è necessaria la presenza di aste vibranti che esplorano la vegetazione e integrano il sistema a pulsazione del ceppo per completare la raccolta del prodotto pendente.

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L’effetto combinato di pulsazioni e avanzamento può provocare lo scortecciamento e le lacerazioni dei ceppi.

Queste particolari vendemmiatrici sono state adottate solo in California su vecchi alberelli con ceppo particolarmente grosso, sui quali peraltro l’effetto combinato della pulsazione e dell’avanzamento della macchina può produrre scortecciamento e lacerazioni, per prevenire i quali i ceppi vengono talora protetti da guaine di plastica o metalliche (Baldini et al, 2004).

Figura 43. Testata di raccolta a pattini contrapposti di una vendemmiatrice per vigneti ad alberello (fonte: Baldini-Intrieri).