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LO STATO DELL’ARTE DEI MUSEI SOSTENIBILI [1.5.1]
Esistono realtà del settore culturale che si stanno interrogando su quale trasformazione l’attuale stato di crisi ambientale, sociale ed economica li stia portando; alcuni già propongono strategie ben strutturate per favorire il raggiungimento di obiettivi sosteni-bili, definendo quindi per primi i nuo-vi ambiti in cui la loro azione possa e debba concentrarsi.
Queste istituzioni diventano casi stu-dio fondamentali per chiunque desi-deri intraprendere azioni di stampo sostenibile.
Diverse associazioni internazionali, createsi per riunire musei ed opera-tori culturali, si sono impegnate nella strutturazione di linee guida e best practices per intraprendere un nuovo percorso, suggerendo nuove policy e nuove pratiche.
Questa unificazione di precetti ha portato ad una nuova attività museale comune a realtà molto ampie, addirit-tura nazionali.
Esempi brillanti di questa situazione sono i musei inglesi e americani.
British Museum - Londra
Capitolo 1 — Da museo a museo sostenibile 1.5.1 — Lo stato dell’arte dei Musei Sostenibili
1.5.1 — Lo stato dell’arte dei Musei Sostenibili
Capitolo 1 — Da museo a museo sostenibile
Per quanto riguarda la sostenibilità energetica invece, si giunge ad incitare ad un sostanziale cambio di rotta teoricamente impensabile data la funzione prima del museo: la tutela. I musei infatti tendo-no ad impiegare una quantità di energia massiva per garantire una conservazione ottimale delle opere che custodiscono, rientrando nei diversi standard di conservazione e comfort per gli utenti.
Tuttavia non sempre tale utilizzo si ritiene necessario, considerate le pesanti conseguenze sul benessere ambientale. Spesso infatti l’im-piego immotivato di energia è dovuto unicamente al disinteresse dell’argomento, specialmente dove le spese degli impianti non ri-cadono sull’istituzione stessa ma su altri enti.
Questi primi due punti mostrano come la strada verso sostenibili-tà offra soluzioni a problemi che paiono contingenti alla questione, come la crisi economica: il minor utilizzo di risorse energetiche può sbloccare nuove risorse impiegabili in attività altre.
Altri temi trattati dal MA riguardano la riduzione di rifiuti, un mi-glioramente della loro gestione, a cui si collega conseguentemente l’avvio di contratti di fornitura per prodotti ecosostenibili.
Viene inoltre indicata la nuova possibilità di fruizione virtuale online delle collezioni come nuovo servizio e settore di sperimentazione.
Infine si pone l’accento sull’importanza di creare nuove e forti con-nessioni con la comunità, i pubblici, potenziali e reali, e la società, raggiungibili attraverso azioni di coinvolgimento sul territorio.
Per fare ciò il museo deve rinnovare il suo ruolo di centro di appren-dimento e di fucina creativa di contenuti culturali, di facilitatore nella mediazione tra le diverse componenti culturali presenti nella comunità, nonché presentarsi come luoghi esemplari nell’applica-zione di good practices in ambito di sostenibilità, che comunicano attraverso i propri mezzi e linguaggi, come mostre o attività ludi-co-didattiche.
Dall’esperienza inglese, vista l’estrema varietà che caratterizza la realtà museale in tutto il mondo, emerge come un’eccessiva auto-nomia nella pianificazione delle proprie azioni potrebbe portare alla frammentarietà e duplicazione degli sforzi necessari, ecco quindi la necessità di un piano condiviso o di una generale amministrazione dall’alto, come si è realizzato nel caso analizzato.
I MUSEI INGLESI 51
In Inghilterra già dal 2008 diverse organizzazioni hanno trattato l’argomento della sostenibilità, tra le quali il Department for Digi-tal, Culture, Media and Sport (DCMS), l’Arts Council e la Museums Association (MA).
Quest’ultima in particolare ha redatto un Position paper per il coin-volgimento ed il dialogo degli operatori museali sulle responsabilità ed i punti di contatto tra i musei e la sostenibilità.
Ciò che ha portato a questa particolare situazione è dovuto ad un pe-riodo di crisi energetica ed economica che ha colpito l’Inghilterra e spinto dunque i musei a trovare soluzioni alternative alla loro attuale modalità di gestione. Queste condizioni hanno portato ad un’altissi-ma partecipazione delle istituzioni museali nazionali, permettendo di amplificare l’azione e farne comprendere nell’immediato la rilevan-za. Una prova della nuova sensibilità all’argomento e dell’impegno instauratisi nel settore culturale britannico, si riscontra nel 2012, con il successo dell’iniziativa Sustaining great art and culture, che ha portato alla diminuzione delle emissioni di CO2 del 35% e dei con-sumi energetici del 23%, con un risparmio di 16,5 milioni di sterline.
Nelle dichiarazioni dell’ MA, in linea con quanto sostenevano le agende di altri enti culturali come il DCMS e l’Art Council si possono estrapolare le principali conclusioni raggiunte:
«La sostenibilità riguarda il ruolo a lungo termine dei musei ed il loro rapporto con le comunità ed il futuro del pianeta. La MA ritiene che il concetto di sostenibilità abbia il potenziale per aiutare i musei a migliorare il loro servizio alla società, a prendere decisioni sulla gestione delle collezioni, a garantire stabilità a lungo termine e a servire le generazioni future in modo appropriato.»
Riguardo la sostenibilità economica, considerando la scarsezza di fondi dovuta alla crisi, si evidenzia la necessità di un impiego più effi-ciente delle risorse, invitando alla creazione di partnership con altre istituzioni per fare pooling, pratica poi auspicata nel report ICOM del 2019 precedentemente trattato (vedi 1.3.1), di risorse e servizi.
89 - Revisione dei parametri ambientali;
- Educazione e comunicazione degli utenti;
- Gestione dei ristoranti con prodotti lcali;
- Adozione di piani strategici programmatici.
Dal 2018 è stato creato un programma affiancato negli intenti all’Accordo di Parigi del 2015, dedicato alle istituzioni culturali ed ai musei, sostenuto dall’
AAM e dal Climate Network, con l’obiettivo di ottenere ricadute positive nel territorio per quanto riguarda la salute, la giustizia e la cultura, incoraggiando la ricerca ed il settore educativo nell’attivazione di pratiche creative nella pro-mozione di azioni locali.
1.5.1 — Lo stato dell’arte dei Musei Sostenibili
88 I MUSEI AMERICANI52
L’interesse per la sostenibilità ambientale in ambito museale in america ha avuto inizio nel 2006 con la pubblicazione di un artico-lo intitolato “It’s easy being green. Museums and the green move-ment”, di Sarah Sutton ed Elizabeth Wylie.
Nel documento il focus riguarda principalmente la sfera ambientale, come si evince dalla derivazione di green museum direttamente col-legabile al concetto di green building, che da maggiore attenzione agli aspetti energetici ed al proprio impatto sull’ambiente.
In una seconda fase si è passati a considerare il coinvolgimento del-lo staff nella comunicazione e sensibilizzazione ai temi ambientali verso il proprio pubblico.
La tendenza all’impegno in questo settore ha avuto da subito gran-de seguito da parte di numerose istituzioni, tra queste l’American Alliance of Museums (AAM), la California Association of Museums, lo Smithsonian Institution, la American Association for State and Local History’s Standards, nonché moltissime realtà museali sem-pre in aumento.
Tra i primi musei si annoverano quelli di scienze naturali, che deten-gono un ruolo di leadership, ma anche quelli per i bambini, quelli di arte, storia e design.
Inoltre essi si impegnano nel redigere accordi per rendere pubblico il proprio operato volto al costante miglioramento, in una sfida re-ciproca per essere riconosciuti “campioni di sostenibilità”, aiutando contemporaneamente altre realtà attraverso la diffusione di good practices.
Nelle proprie azioni virtuose i temi trattati riguardano:
- Gestione e la leadership;
- Strutture e gli impianti;
- Uso di fonti energetiche rinnovabili;
- Bilancio di sostenibilità;
- Contratti di fornitura e servizi;
- Progettazione di allestimenti con materiali certificati;
Capitolo 1 — Da museo a museo sostenibile
1.5.1 — Lo stato dell’arte dei Musei Sostenibili
Climate Change Conference - Praigi, 2015
Capitolo 1 — Da museo a museo sostenibile 1.5.3 — Il manifesto
LA MISSION [1.5.2]
I musei sono tenuti a definire una carta costituiva o un regolamento interno che sia in linea con la definizione di museo in modo da avere una guida per orientare le attività e creare un punto di riferimento per l’organizzazione e funzionamento della struttura. La definizione di questo Statuto costituisce un requisito minimo per il codice Etico dell’ICOM, che fissa gli standard di condotta e di prestazioni per i musei e il loro personale, condivisi dal network museale internazio-nale. I musei sono quindi tenuti nello specifico a indicare all’interno di questo documento, finalità e funzioni, definendo ordinamento e assetto finanziario, stabilendo norme di gestione amministrativa, di gestione e cura delle collezioni e di erogazione di servizi al pubbli-co. In Italia solo la metà dei musei è dotata di uno Statuto interno, e questo determina la necessità di incrementare le attività affinché questa pratica venga messa in atto. Questa situazione può esse-re un’opportunità per i musei che non hanno ancora provveduto, in quanto possono da subito inserire tematiche di sostenibilità all’in-terno dei loro regolamenti, facilitando così l’avvio di un percorso con dichiarazioni ufficiali.
Definendo la propria Missione il museo può quindi rappresentare lo scenario e gli obiettivi a cui tendere, evidenziando gli attori impe-gnati e le risorse necessarie al mantenimento e allo sviluppo strate-gico futuro. Per la stesura di questo regolamento è necessario com-prendere le modalità di gestione, di governance e il soggetto gestore dell’edificio, che rendono possibile l’attuazione della mission, oltre a stabilire quali attori coinvolgere, e quali attività svolgere. Que-sta operazione è particolarmente rilevante, sia per comprendere la distribuzione delle responsabilità nei vari ambiti, ed anche per com-prendere i diversi soggetti che contribuiscono al processo di soste-nibilità in maniera più efficiente.
È particolarmente consigliata la stesura di un piano strategico per la sostenibilità o comunque di un documento scritto che individui come il museo intende mettere in pratica le azioni di sostenibilità e in quanto tempo:
Capitolo 1 — Da museo a museo sostenibile
1.5.2 — La mission
a quale aspetto della sostenibilità si intenda da priorità (cul-turale, sociale, ambientale, economica) e a quale/i obiettivi SDG’s;
quali obiettivi di sostenibilità si intendono raggiungere nei vari ambiti, prestando attenzione alle esigenze delle collezio-ni, del pubblico, del personale, dell’edificio e all’ambiente;
quali strumenti, quali forme di governance e di gestione si intendano utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità;
quali e quante risorse economiche si intendono dedicare e dove vengano allocate;
quali tempistiche di programmazione sul breve, medio, lungo periodo;
che dotazione di personale o di volontari si intende dedicare;
in che modo si intende coinvolgere il personale, il pubblico e il territorio di riferimento.
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IL MANIFESTO [1.5.3]
Dall’analisi svolta, basando le nostre conclusioni con l’incrocio dei contenuti esposti nell’Agenda 2030 e nelle linee guida indicate dall’ICOM con i parametri degli standard e delle certificazioni, siamo arrivati a definire quali siano i caratteri fondamentali ed identificati-vi di un museo che vuole agire in favore della sostenibilità.
Il nuovo museo, con le sue nuove azioni, i suoi nuovi impegni e la sua nuova visione del futuro ancora non trova una chiara struttura a cui potersi ispirare nell’intraprendere la propria trasformazione in ri-sposta alle sfide che il nostro tempo ci sottopone; un identikit di ciò
93 che deve appartenere al core operativo dell’istituzione può essere un
primo passo per indicare la via di tale trasformazione.
Abbiamo quindi stilato quello che verrà presentato come un manife-sto in undici punti. Il Museo Sostenibile deve:
ESSERE ACCESSIBILE - consentire la fruizione di spazi e contenuti a tutti, intendendo l’accessibilità nella sua accezione più ampia, non quindi legata esclusivamente a quelle fasce deboli portatrici di han-dicap, ma considerando anzi, quante più peculiarità e necessità pos-sibili nell’ampia varietà delle caratteristiche umane. In questa sfera viene considerato con importanza il concetto di comfort.
ESSERE INCLUSIVO - creare le condizioni adatte ad accogliere la comunità, considerata nella sua interezza, riconoscendone origine culturale, problematiche e sfide quotidiane, difficoltà di integrazione e comunicazione al suo interno; diventare dunque un luogo di ascol-to e dialogo per la città.
ESSERE ECOSOSTENIBILE - impegnarsi nel diminuire il proprio impatto ambientale, effettuando quindi scelte consapevoli nell’ap-provvigionamento e nel consumo di prodotti e risorse che non intac-chino il sistema naturale.
ESSERE COOPERATIVO - coinvolgere attivamente la comunità in progetti ed azioni, in questa maniera è possibile realizzare opere re-almente utili e desiderate nel contesto in cui si agisce, aumentando contemporaneamente un senso di appartenenza fondamentale nel-lo sviluppo di una comunità sana e propositiva.53
ESSERE TRASPARENTE - rendere pubbliche le proprie scelte di gestione. In questa maniera il museo accetta la responsabilità di co-municare tutte le sue azioni, aumenta così la fiducia del pubblico e allo stesso tempo il passaggio di informazioni tra istituzioni. In que-sto ambito diventa estremamente importante definire ed esplicitare una mission, un modo per:
«[...] dichiarare gli obiettivi e gli orientamenti e non dimenticare gli
Capitolo 1 — Da museo a museo sostenibile
1.5.3 — Il manifesto
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Capitolo 1 — Da museo a museo sostenibile
1.5.3 — Il manifesto
strumenti attraverso i quali raggiungerli in termini culturali, sociali, gestionali, organizzativi e finanziari.» 54
ESSERE INNOVATORE - ricercare nuove soluzioni utili a sé ed al territorio sfruttando la multidisciplinarietà che lo caratterizza e la propria vocazione alla ricerca. In questa maniera è possibile creare nuovi prodotti/servizi sul territorio.
CREARE RETI - collaborare con gli stakeholders locali, in modo da costituire nuove connessioni ed un intreccio di relazioni vantaggiose per tutto il territorio.
DIVULGARE I SUOI VALORI - portare avanti azioni di promozione