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DEI VINI PIEMONTESI

Nel documento Cronache Economiche. N.001, Anno 1985 (pagine 85-89)

Bruno Cerrato

Il Piemonte, leader in Italia e in Europa nell'industria più avanzata, è terra rinoma-ta nel m o n d o anche per le sue produzioni agricole e in particolare per il vino. Nel 1984, quest'area d'avanguardia dell'auto-mobile e dell'informatica, dei robot e della meccatronica, dei laser di potenza e delle biotecnologie ha prodotto oltre 5 milioni di quintali di ottime uve da vino. Ma ciò che è più significativo rilevare, a conferma della particolare capacità di specializzazio-ne della regiospecializzazio-ne anche specializzazio-nel settore prima-rio, è l'alta percentuale di terre investite ad uve D.O.C. (Denominazione d'origine

con-trollata), la cui estensione supera i 15.000 ettari, tra l'altro tutti in zone collinari, dove la coltivazione presenta caratteristi-che tali da favorire una produzione di qua-lità scontatamente superiore a quella delle migliori vigne di pianura. Non è infatti proprio dalle molli ondulazioni delle Lan-ghe e del Monferrato che provengono quei vini, che da secoli sono universalmente ri-conosciuti ed apprezzati rendendo famosi i nomi delle località con cui si identificano, come ad esempio il Barolo e l'Asti Spu-mante?

VÌpl85

La nobiltà dei vini piemontesi non è però frutto esclusivo delle peculiarità dei vitigni (per la maggior parte autoctoni): fonda-mentale è la radicata maestria professiona-le dei produttori, prima nella coltivazione delle vigne e poi nel delicato sviluppo del processo di vinificazione, per il quale san-no saggiamente far ricorso alla tradizione dei procedimenti empirici e all'apporto

delle tecnologie più m o d e r n e , con il risul-tato di ottenere, assieme ai vini d a l l ' a n t i c o sapore, p r o d o t t i più fruttati e delicati, adatti a soddisfare i più diversi orienta-m e n t i eorienta-mergenti nel gusto dei c o n s u orienta-m a t o r i italiani e stranieri.

Per presentare al m e r c a t o n a z i o n a l e e in-ternazionale la p i ù prestigiosa p r o d u z i o n e enologica p i e m o n t e s e è n a t a a T o r i n o la la

Borsa dei Vini del P i e m o n t e , VI.PI. 85 in sigla, organizzata dal 23 al 27 gennaio da T o r i n o Esposizioni, con il p a t r o c i n i o della Regione P i e m o n t e e la c o l l a b o r a z i o n e dell ' U n i o n e regionadelle dedelldelle C a m e r e di c o m -mercio e delle A m m i n i s t r a z i o n i provincia-li della regione e il s u p p o r t o tecnico della rivista di enologia « B a r o l o & C o . » .

La rassegna è stata voluta p e r creare un p u n t o d ' i n c o n t r o professionale dedicato esclusivamente al p r o d o t t o p i e m o n t e s e , in-v i t a n d o a p a r t e c i p a r e le più qualificate aziende vinicole o p e r a n t i sul territorio re-gionale nei settori dei vini tranquilli, vini s p u m a n t i , vini a r o m a t i c i , vini liquorosi, distillati a base di vinacce, aceti da vini. L ' a d e s i o n e delle i m p r e s e è stata massiccia. 2 2 8 sono stati i p r o d u t t o r i presenti, che h a n n o r a p i d a m e n t e s a t u r a t o l'area esposi-tiva disponibile. È piaciuta l'iniziaesposi-tiva e la f o r m u l a a d o t t a t a di ospitare tanti piccoli stand tutti uguali e senza concessione alcu-na alla scenografia, è p i a c i u t a l'intensa c a m p a g n a p r o m o z i o n a l e e pubblicitaria svolta in E u r o p a e negli Stati U n i t i , d o v e s o n o state inviate parecchie decine di migliaia di carte d ' i n v i t o a o p e r a t o r i c o m m e r -ciali, tecnici e giornalisti specializzati, esponenti della ristorazione e della de-gustazione.

In altri t e r m i n i , VI.PI. ha i n c o n t r a t o vasti consensi p e r c h é si è d i m o s t r a t a m a n i f e s t a zione all'altezza delle aspettative delle i m -prese, r i s p o n d e n d o nelle giuste p r o p o r z i o n i alle esigenze s t r e t t a m e n t e c o m m e r c i a l i e a quelle di m a t r i c e più culturale, m i r a n t i co-m u n q u e a n c h e queste a r e n d e r e protagoni-ste le p r o d u z i o n i dei t r e n t o t t o vini D O C p i e m o n t e s i , c o m e ad e s e m p i o le c i n q u e cene d ' a u t o r e p r e p a r a t e nelle cucine del ri-storante « L a R o t o n d a » del c o m p l e s s o fie-ristico da altrettanti C h e f s di r i n o m a t a arte, riservate agli o p e r a t o r i , tecnici ed esponenti dei mezzi di i n f o r m a z i o n e accre-ditati, per d i m o s t r a r e le s t r a o r d i n a r i e pos-sibilità di a b b i n a m e n t o del gotha dei vini p i e m o n t e s i ai piatti di ogni tradizione culi-naria.

DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE AZIENDE PRODUTTRICI DI VINO IN PIEMONTE

Le province di Cuneo e Asti — rispettivamente con 6291 e 5620 ettari — raggruppano oltre l'80% delle terre destinate alla produzione di uve DOC, mentre la circoscrizione di Alessandria registra in senso assoluto il maggiore numero di ettari destinati alla produzio-ne di uve da vino in geproduzio-nere.

Le aree coltivate a viti DOC costituiscono circa un sesto del totale e danno una resa me-dia di circa 8 0 / 1 0 0 quintali per ettaro.

La disciplina di regolamentazione dei vini a DOC prevede che siano le Camere di commer-cio a curare la tenuta degli Albi dei vigneti per i rispettivi territori di competenza. Gli istitu-ti camerali rilasciano inoltre ogni anno le ricevute delle uve, che consentono alle aziende vitivinicole interessate di qualificare a denominazione d'origine i propri prodotti.

CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE PER SUPERFICIE COLTIVATA A VITE (in Ha) province < 0 . 4 0 0.40-1 1-2 2-3 3 - 5 5 - 1 0 > 1 0 Totale ALESSANDRIA 1 1.943 7.079 3.290 1.307 9 2 2 411 111 25.063 di cui DOC 489 868 819 399 347 195 59 3.176 ASTI 10.136 6.389 4.391 1.480 1.006 346 51 23.799 di cui DOC 4.034 1.51 1 1.595 778 4 9 0 175 37 5.620 CUNEO 13.222 4.120 2.631 1.029 758 2 5 0 58 22.068 di cui DOC 1.257 1.613 1.758 829 586 206 42 6.291 NOVARA 3.901 747 203 54 2 0 1 1 3 4.939 di cui DOC 72 59 19 2 8 3 2 165 TORINO 14.812 2.220 4 7 3 58 26 5 2 17.596 di cui DOC 152 59 2 0 7 5 1 0 2 4 4 VERCELLI 2.623 558 134 2 4 19 6 3 3.366 di cui DOC 147 3 0 13 6 2 5 2 206 PIEMONTE 56.637 21.1 13 1 1.122 3.952 2.751 1.028 228 96.831 di cui DOC 3.151 4.140 4.224 2.021 1.438 586 142 15.702 Fonte: 3' censimento generale dell'agricoltura, 1982.

Vini Con quali cibi Come servirli ASTI SPUMANTE BARBARESCO BARBERA d'ALBA BARBERA d'ASTI BARBERA DEL MONFERRATO BAROLO BOCA BRACHETTO d'ACQUI BRAMATERRA

vino da dessert, costituisce in qualsiasi momento una be-vanda gradevole e delicata si sposa egregiamente con gli arrosti di carni bianche e con la selvaggina da piuma si armonizza con piatti forti di selvaggina, di carne e con formaggi piccanti

particolarmente indicato per arrosti, cacciagione di pelo, piatti di carne robusti, formaggi a pasta dura ed invecchiati

si armonizza ottimamente con piatti di selvaggina, ar-rosti, carni suine, salumi vari, lessi e formaggi pic-canti

ottimo con carni rosse arro-stite, allo spiedo, alla griglia e con la cacciagione, specie se di pelo

cacciagione, arrosti di carni rosse

vino da dessert, delizioso con le confetture, la frutta secca, le macedonie si accosta ottimamente ad arrosti e selvaggina CALUSO PASSITO dessert CALUSO PASSITO dessert LIQUOROSO CAREMA COLLI TORTONESI BARBERA COLLI TORTONESI CORTESE CORTESE DELL'AL-TO MONFERRADELL'AL-TO

valorizza i piatti di carne bianca, le grigliate, i funghi si accompagna con mine-stre asciutte, risotti, salumi e formaggi piccanti ottimo come aperitivo, si serve con antipasti di mare e freddi, vitello tonnato, pe-sce

ottimo come aperitivo, ac-compagna bene antipasti di mare, antipasti freddi in ge-nere

DOLCETTO d'ACQUI vino da tutto pasto, partico-larmente indicato per le mi-nestre, i lessi e le carni bianche

DOLCETTO d'ALBA minestre, lessi misti di ogni tipo, piatti di carne non ec-cessivamente elaborati, verdure stufate, formaggi dolci o lievemente piccanti DOLCETTO d'ASTI vino da tutto pasto. DOLCETTO DELLE

LANGHEMONRE-G ALESI

DOLCETTO DI DIANO d'ALBA

minestre, lessi misti di ogni tipo, piatti di carne non ec-cessivamente elaborati, verdure stufate, formaggi dolci o lievemente piccanti con minestre, lessi misti di ogni tipo, piatti di carne non eccessivamente elaborati, verdure stufate, formaggi dolci o lievemente piccanti

5" - 7"

18" - 22', sturando la botti-glia qualche ora prima 18' se giovane; 20' - 22° se invecchiato

18" - 20', sturando la botti-glia qualche ora prima

18" - 20", sturando la botti-glia qualche ora prima

1 8* se giovane; 20" - 22" se invecchiato, sturando la bot-tiglia qualche ora prima

18" - 20° 10"- 12'

16* - 18', sturando la botti-glia qualche ora prima

18'- 20" 18" - 20" 18" - 20' 18' - 20° 8 " - 1 0 -8*- 10" 1 5" - 16° a temperatura di cantina se giovane; a temperatura di 16' - 18" se invecchiato 16' - 18' od a temperatura di cantina a temperatura di cantina a temperatura di cantina se giovane; a temperatura di 1 6' - 18' se invecchiato

Vini Con quali cibi Come servirli

DOLCETTO DI DOGLIANI DOLCETTO DI OVADA ERBALUCE DI CALUSO FARA FREISA d'ASTI FREISA DI CHIERI GATTINARA GAVI GHEMME GRIGNOLINO d'ASTI GRIGNOLINO DEL MONFERRATO CASALESE LESSONA MALVASIA DI CASORZO d'ASTI MALVASIA DI CASTELNUOVO DON BOSCO

con minestre, lessi misti di ogni tipo, piatti di carne non eccessivamente elaborati, verdure stufate, formaggi dolci o lievemente piccanti vino da tutto pasto, partico-larmente indicato con gli agnolotti, le minestre, le carni bianche

si accompagna piacevol-mente agli antipasti ed ai piatti di pesce; ottimo servi-to come aperitivo carni rosse, arrosti, selvag-gina

ottimo da dessert e dolci il tipo amabile; se secco è piacevolissimo a tutto pa-sto

biscotti, panettone, dessert (amabile); carni bianche, agnello, capretto (secco) si accosta felicemente con arrosti di carni rosse, cac-ciagione e piatti saporiti in genere

ottimo come aperitivo, ac-compagna antipasti di mare, pesci, minestre in brodo

cacciagione, arrosti di carni rosse

si serve con antipasti, con minestre e, se invecchiato, si accompagna magnifica-mente agli arrosti ottimo da tutto pasto, parti-colarmente indicato con minestre, agnolotti, griglia-te di pesce e carne

si serve ottimamente con arrosti e selvaggina accompagna perfettamen-te dessert di ogni qualità e macedonie di frutta si accompagna egregia-mente con ogni genere di dessert

MOSCATO d'ASTI con il dessert

NEBBIOLO D'ALBA

RUBINO DI CANTAVENNA

SIZZANO

trova ottimo accostamento con antipasti robusti, mine-stre, risotti, fonduta, umido, con piatti di carne bianca e ai ferri

accompagna gradevolmen-te le minestre, le carni bian-che

piatti forti a base di carne: arrosti, selvaggina, bollito

a temperatura di cantina 15"- 18* 8'- 10' a temperatura ambiente 8" - 1 2 ' se amabile; 16* - 18' se secco 8 ' - 10'amabile; 15" - 16* secco 16" - 18", sturando la botti-glia qualche ora prima

8" - 10-18° - 20° 10' - 12' se giovane; 12* - 1,6' se invecchiato 15" - 1 f 1 6 ' - 18", sturando la botti-glia qualche ora prima

8' -

10-8'-10"

5° - 7' per meglio apprezzar-ne le caratteristiche di tipici-tà e finezza

16' - 18°, sturando la botti-glia qualche ora prima

16"- 18'

16' - 18' previo travaso in brocca di cristallo alcune ore prima di servirlo

Ecco i bicchieri che esaltano le caratteristiche dei vini eccellenti su una tavola elegante: (!) per vini bianchì freschi e fruttati; 12) per bianchi liquorosi e profumati; (3) per bianchi di buon corpo e nerbo; (4) per rossi ampi e generosi; 15) per rosati giovani e aromatici; (6) per rossi molto asciutti; 17) per rossi liquorosi; 18) per vini spumanti. Sono forme codificate dall'uso, per tenere il vino più o meno fresco, lontano o vicino al palmo della mano

H a n n o funzionato inoltre ottimamente le degustazioni p r o g r a m m a t e e a m p i o succes-so è stato decretato anche ai convegni e alle diverse tavole rotonde organizzate col-lateralmente, ancora perché concernenti temi pratici e/o direttamente riguardanti i vini piemontesi (Il prodotto vino nella mo-derna distribuzione organizzata. A propo-sito di packaging. Miglioramento dell'im-magine e della qualità dei vini piemontesi.

tolari di supermercati, catene di negozi, enoteche, proprietari di alberghi, ristoranti e pubblici esercizi), provenienti da quasi tutte le regioni italiane e per il 21% da pae-si stranieri (Australia, Belgio, Danimarca, G r a n Bretagna, G e r m a n i a Federale, Malta, Svizzera e Stati Uniti).

Molto significative sono state poi le pre-senze di giornalisti-enologi stranieri: dalla G r a n Bretagna sono giunti i redattori delle riviste specializzate « D e c a n t e r » (Stephen Hobley) e « H a r p e r s Wine and Spirit G a -zette» (Patrick Straker), dalla Svizzera Pierre De Muralt («Défense et Illustration des Vins d'Origine»), dalla G e r m a n i a Fe-derale H a n n a Hensler, redattrice delle due importanti testate « Weinwirtschaft» (Il commercio del vino) e « G e t r à n k e R e v u e » (Rivista delle bevande).

Particolarmente importante la presenza di giornalisti americani: Sheldon e Pauline Wasserman, che stanno scrivendo un libro sui vini rossi italiani in cui il posto d'onore spetterà ai « n o b i l i » piemontesi, Jane Ma-riani, Virgil Fassio del «Seattle Post Intel-ligencer», Harriet Lembeck, presidentessa del C o m i t a t o vino dell'Associazione inter-nazionale « W i n e and Food Society», inse-gnante del « Programma per il vino e le be-v a n d e » presso il prestigioso Hotel Waldorf Astoria di N e w York, ed autrice dell'im-portante Guida Grossman per i vini, le bir-re e gli alcoolici, largamente diffusa negli Stati Uniti.

Professionalità e tecnologia al servizio del-la qualità. Il vino e del-la promozione. Barolo e Barbaresco al polso dei mercati).

Certo in futuro ci p o t r a n n o essere aggiusta-menti migliorativi, c o m e quello magari di ridurre i giorni di apertura e ampliare l'a-rea espositiva, ma l ' a p p u n t a m e n t o non può che confermarsi l'occasione più valida per i viticoltori piemontesi per vendere bene, specie all'estero, sia vini di pronta beva dell'ultima vendemmia sia i D O C classici di lunga vita, entrambi o nella for-ma di vini etichettati o in quella di prodot-ti grezzi suscetprodot-tibili di ulteriore elaborazio-ne enologica.

Tutti i dati di questa p r i m a edizione sono positivi: VI.PI., la prima borsa del genere in Italia, è stata complessivamente visitata da 4.600 operatori qualificati (grossisti,

IL PORTO DI SAVONA AL SERVIZIO

Nel documento Cronache Economiche. N.001, Anno 1985 (pagine 85-89)