Lezione 10 - Problemi tridimensionali con
l’equazione di Schr¨
odinger
Unit`
a 10.1 Potenziali separabili
Luca Salasnich
Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei”, Universit`a di Padova
Particella 3D in un potenziale separabile (I)
L’equazione di Schr¨odinger stazionaria per una particella che si muove in tre dimensioni `e data da
ˆ H φ(x , y , z) = E φ(x , y , z) , (1) dove ˆ H = −~ 2 2m ∂2 ∂x2 + ∂2 ∂y2+ ∂2 ∂z2 + U(x , y , z) (2)
`e l’operatore hamiltoniano di questo problema tridimensionale (3D). Assumiamo che il potenziale esterno U(x , y , z) sia separabile, cio`e del tipo
U(x , y , z) = U(1)(x ) + U(2)(y ) + U(3)(z) , (3) dove U(1)(x ) `e un potenziale che agisce sulla sola coordinata x , U(2)(y ) `e un potenziale che agisce sulla sola coordinata y , e U(3)(z) `e un
Particella 3D in un potenziale separabile (II)
Il problema in esame `e descritto dalla equazione di Schr¨odinger stazionaria −~ 2 2m ∂2 ∂x2+ ∂2 ∂y2 + ∂2 ∂z2 φ(x , y , z) +U(1)(x ) + U(2)(y ) + U(3)(z)φ(x , y , z) = E φ(x , y , z) . (4)
Il fatto che il potenziale sia separabile ci suggerisce la seguente fattorizzazione per la funzione d’onda
φ(x , y , z) = φ(1)(x ) φ(2)(y ) φ(3)(z) , (5) dove φ(1)(x ) `e un funzione della sola coordinata x , φ(2)(y ) `e una funzione della sola coordinata y , e φ(3)(z) `e una funzione della sola coordinata z.
Particella 3D in un potenziale separabile (III)
Assumiamo anche che
E = E(1)+ E(2)+ E(3), (6)
dove E(1)`e l’energia del moto lungo la coordinata x , E(2)`e l’energia del moto lungo la coordinata y , ed E(3)`e l’energia del moto lungo la coordinata z.
L’equazione di Schr¨odinger diventa φ(2)(y ) φ(3)(z) −~ 2 2m ∂2 ∂x2 + U (1)(x ) − E(1) φ(1)(x ) +φ(1)(x ) φ(3)(z) −~ 2 2m ∂2 ∂y2+ U (2)(y ) − E(2) φ(2)(y ) +φ(1)(x ) φ(2)(y ) −~ 2 2m ∂2 ∂z2+ U (3)(z) − E(3) φ(3)(z) = 0 . (7)
Particella 3D in un potenziale separabile (IV)
1 φ(1)(x ) −~ 2 2m ∂2 ∂x2+ U (1)(x ) − E(1) φ(1)(x ) + 1 φ(2)(y ) −~ 2 2m ∂2 ∂y2+ U (2)(y ) − E(2) φ(2)(y ) + 1 φ(3)(z) −~ 2 2m ∂2 ∂z2 + U (3)(z) − E(3) φ(3)(z) = 0 . (8)Abbiamo quindi la somma di tre termini: uno che dipende dalla sola variabile x , uno che dipende solo dalla variabile y , uno che dipende solo dalla variabile z. E la somma deve essere uguale a zero. Per consistenza matematica, ognuno dei tre termini deve essere uguale a zero.
Particella 3D in un potenziale separabile (V)
Quindi si trovano tre equazioni di Schr¨odinger indipendenti −~ 2 2m ∂2 ∂x2+ U (1)(x ) φ(1)(x ) = E(1)φ(1)(x ) , −~ 2 2m ∂2 ∂y2+ U (2)(y ) φ(2)(y ) = E(2)φ(2)(y ) , −~ 2 2m ∂2 ∂z2 + U (3)(z) φ(3)(z) = E(3)φ(3)(z) . (9)
In conclusione, se il potenziale `e separabile il problema 3D si riconduce a tre problemi 1D.
Applicazione: il potenziale armonico tridimensionale (I)
Consideriamo una particella quantistica sotto l’azione del potenziale armonico tridimensionale U(x , y , z) =1 2mω 2 1x 2+1 2mω 2 2y 2+1 2mω 2 3z 2. (10)
Il potenziale `e separabile, infatti
U(x , y , z) = U(1)(x ) + U(2)(y ) + U(3)(z) , (11) dove U(1)(x ) = 1 2mω 2 1x2 (12) U(2)(y ) = 1 2mω 2 2y 2 (13) U(3)(z) = 1 2mω 2 3z 2. (14)
Applicazione: il potenziale armonico tridimensionale (II)
Sulla base di quanto discusso precedentemente, il problema 3D si riduce a tre problemi 1D indipendenti di una particella in potenziale armonico. Per quanto abbiamo gi`a visto sul problema 1D di una particella in potenziale armonico ne segue che
−~ 2 2m∇ 2+1 2mω 2 1x 2+1 2mω 2 2y 2+1 2mω 2 3z 2 φn1n2n3(r) = En1n2n3φn1n2n3(r) (15) dove φn1n2n3(r) = φ (1) n1(x ) φ (2) n2(y ) φ (3) n3 (z) (16) ed inoltre En1n2n3 = ~ω1(n1+ 1 2) + ~ω2(n2+ 1 2) + ~ω3(n3+ 1 2) (17)
ricordando la formula di quantizzazione dei livelli energetici
dell’oscillatore armonico 1D. Qui n1, n2, n3sono tre numeri naturali: i tre numeri quantici che caratterizzano i livelli energetici.
Applicazione: il potenziale armonico tridimensionale (III)
Nel caso particolare ω1= ω2= ω3, indicando con ω le tre frequenze uguali si ha −~ 2 2m∇ 2+1 2mω 2(x2+ y2+ z2) φn1n2n3(r) = En1n2n3φn1n2n3(r) (18) dove φn1n2n3(r) = φ (1) n1(x ) φ (1) n2(y ) φ (1) n3 (z) (19) ed inoltre En1n2n3 = ~ω(n1+ n2+ n3+ 3 2) . (20)
Anche qui n1, n2, n3 sono i tre numeri quantici che caratterizzano i livelli energetici.
Lo stato fondamentale ha energia E000= 3~ω/2 mentre il primo stato eccitato ha energia E100= E010= E001= 5~ω/2. Il primo stato eccitato risulta essere degenere: ci sono tre funzioni d’onda indipendenti che producono la stessa energia.
Il formalismo di Dirac
In generale, lo stato quantistico stazionario di un problema 3D `e
caratterizzato da tre numeri quantici n1, n2, n3. Paul Dirac ha introdotto il simbolo
|n1n2n3i (21)
detto ”ket di Dirac” per rappresentare questo stato quantistico
stazionario.1 Inoltre, nel simbolismo di Dirac, l’equazione di Schr¨odinger stazionaria viene scritta come segue
ˆ
H|n1n2n3i = En1n2n3|n1n2n3i , (22)
dove ˆH `e l’operatore hamiltoniano del sistema in esame.
Questo simbolismo di Dirac evita di dover scrivere esplicitamente la funzione d’onda φn1n2n3(r) = φn1n2n3(x , y , z).