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Sindrome da Disfunzione Cognitiva (SDC) del cane anziano e Acidi Grassi Omega-3: osservazioni clinico-nutrizionali e comportamentali

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Academic year: 2021

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Riassunto

Parole Chiave: sindrome da disfunzione cognitiva, cane, acido docosaesaenoico, terapia.

Negli ultimi anni lo standard di vita dei nostri animali domestici si è notevolmente innalzato, riflettendosi, analogamente a ciò che è accaduto per l’uomo, in un aumento della durata della loro vita media. Parallelamente, un’aspettativa di vita più lunga ha incrementato l’incidenza di patologie degenerative legate all’invecchiamento, che possono colpire vari organi e apparati, tra cui il Sistema Nervoso Centrale, causando l’insorgenza di condizioni patologiche neurodegenerative che sfociano nella Sindrome da Disfunzione Cognitiva del cane, nella demenza senile e nella malattia di Alzheimer dell’uomo. Tra le strategie terapeutiche per il trattamento di queste patologie, è stato valutato recentemente l’impiego degli acidi grassi -3, utili al mantenimento delle funzioni cognitive in fase preventiva e al miglioramento del quadro clinico comportamentale in fase conclamata. Nell’ambito di questo studio, abbiamo somministrato acido docosaesaenoico (DHA) a un gruppo di 6 cani anziani che presentavano sintomi di Disfunzione Cognitiva, accertati attraverso colloqui con i proprietari, osservazione dell’animale durante la visita, assegnazione di punteggi in base al numero dei comportamenti patognomonici di questa sindrome e alla frequenza con cui essi si presentavano. Un follow up della durata di 3 mesi ha riscontrato miglioramenti nella sintomatologia comportamentale legata alla neurodegenerazione, con una diminuzione di numero e frequenza dei comportamenti patologici presentati a inizio trattamento. L’azione anti-flogistica del DHA si è estesa anche agli apparati tegumentario, gastroenterico e articolare, con un miglioramento della condizione generale dei soggetti. Questi risultati indicano il DHA come nuova frontiera tra le possibilità terapeutiche per le patologie neurodegenerative legate all’invecchiamento, con il vantaggio di rallentare la progressione dei danni cerebrali e poter essere somministrato per lunghi periodi senza compromettere il delicato equilibrio metabolico dell’animale anziano.

Abstract

Keywords: cognitive dysfunction syndrome, dog, docosahexaenoic acid, therapy.

Over the past few years, our pets’ life standard raised significantly, having repercussions, similarly to what happened with humans, for prolonging the mean life-span. At the same time, a longer life expectancy raised up the incidence of degenerative age-related pathologies, which can affect a range of organs and systems, among which Central Nervous System, originating neurodegenerative diseases onset: Cognitive Dysfunction Syndrome in the dog, senile dementia and Alzheimer’s Disease in humans. Among therapeutic strategies for the treatment of these pathologies, Poly Unsaturated Fatty Acids -3 have been recently evaluated, because of their usefulness in maintaining cognitive capacities in preventive stage, and improving the behavioural clinical situation in full-blown stage. In this study, we administered docosahexaenoic acid (DHA) to 6 aged dogs with Cognitive Dysfunction Syndrome symptoms, determined through owners interviews, pet observation during the visit, scores allocation based on number of pathognomonic symptoms and their frequency. In a 3-months follow-up, we noticed improved neurodegeneration-related behavioural signs and decreased number and frequency of pathologic behaviours, which were present in the beginning of trial. The DHA anti-inflammatory action spread to integumentary, gastrointestinal and articular systems, ameliorating patients’ general health conditions. These results indicate DHA as a new frontier among therapeutic options treating neurodegenerative age-related pathologies, with the benefits of slowing down the brain damage progression and being potentially administrated for a long span of time without compromising the fragile metabolic balance typical of the aged dog.

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