Aneurismi Intracranici:
Studio e Trattamento
Aneurismi Intracranici:
Studio e Trattamento
Dott.ssa Daniela Gabrielli, Ph.D
candidate Istituto di Tecnologie Avanzate BiomedicheDipartimento delle Scienze Cliniche e delle Bioimmagini Università “G. D’Annunzio”- Chieti
Dott.ssa Daniela Gabrielli, Ph.D
candidate Istituto di Tecnologie Avanzate BiomedicheDipartimento delle Scienze Cliniche e delle Bioimmagini Università “G. D’Annunzio”- Chieti
1761,
1761, Morgagni Morgagni – Descrizione autoptica di aneurisma intracranico non rotto– Descrizione autoptica di aneurisma intracranico non rotto 1778,
1778, Biumi Biumi – Descrizione di emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma cerebrale– Descrizione di emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma cerebrale 1792,
1792, HunterHunter – Prima ipotesi di correlazione aumento dimensioni aneurisma/modificazioni della PA – Prima ipotesi di correlazione aumento dimensioni aneurisma/modificazioni della PA 1808,
1808, Cooper Cooper – Primo tentativo di legatura di carotide aneurismatica – Primo tentativo di legatura di carotide aneurismatica 1885,
1885, HorsleyHorsley – Prima craniotomia per il trattamento di aneurisma cerebrale – Prima craniotomia per il trattamento di aneurisma cerebrale 1923,
1923, SymondsSymonds – Descrizione dei sintomi clinici correlati ad ESA e aspetto emorragico del liquor – Descrizione dei sintomi clinici correlati ad ESA e aspetto emorragico del liquor 1927,
1927, MonizMoniz– Angiografia Cerebrale– Angiografia Cerebrale 1933,
1933, DottDott; 1936, ; 1936, TTÖÖnnisnnis; 1938, ; 1938, Dandy Dandy 1967,
1967, Yasargil Yasargil – Microneurochirurgia– Microneurochirurgia 1974,
1974, SerbinenkoSerbinenko – Trattamento Endovascolare – Trattamento Endovascolare
Sir Astley Cooper 1768-1841
L’incidenza degli aneurismi intracranici nella popolazione è stimata variabile
L’incidenza degli aneurismi intracranici nella popolazione è stimata variabile
tra 1.5 e 8 casi/100 persone
tra 1.5 e 8 casi/100 persone 5-6 membri della famiglia
5-6 membri della famiglia
soggetti affetti da malattie genetiche familiari (S. di Marfan, S.
soggetti affetti da malattie genetiche familiari (S. di Marfan, S.
Ehlers-Danlos, Malattia di Rendu-Osler) Trasmissione Autosomica Dominante
Danlos, Malattia di Rendu-Osler) Trasmissione Autosomica Dominante
Epidemiologia
Epidemiologia
> prevalenza
> prevalenza nel sesso Fnel sesso F dopo i 40 anni dopo i 40 anni Familiarità?
Familiarità?
Si manifestano clinicamente in età adulta Si manifestano clinicamente in età adulta
Incidenza di emorragia da rottura
Incidenza di emorragia da rottura
* di natura infiammatoria o traumatica spesso associati * di natura infiammatoria o traumatica spesso associati
a malformazioni (es. coartazione aortica e rene a malformazioni (es. coartazione aortica e rene
policistico) policistico)
Il
Il 70%70% circa degli aneurismi va circa degli aneurismi va incontro a sanguinamento incontro a sanguinamento tra 50 e 70 anni tra 50 e 70 anni nella I decade: 0.6-1%* nella I decade: 0.6-1%* nella II decade: 2-3% nella II decade: 2-3%
nella III decade: 3-4%
nella III decade: 3-4%
nella IV decade: 15%
Aneurismi Sacculari (più frequenti)
Aneurismi Sacculari (più frequenti)
Estroflessioni sacculari §
Estroflessioni sacculari § difetto congenito/stress emodinamico difetto congenito/stress emodinamico (biforcazioni e curvature vasali)
(biforcazioni e curvature vasali)
Caratteristiche Morfo-Strutturali
Caratteristiche Morfo-Strutturali
In base alle dimensioni: In base alle dimensioni:
piccoli (< 6 mm) piccoli (< 6 mm) medi (6-15 mm) medi (6-15 mm) grandi (15-25 mm) grandi (15-25 mm) giganti (> 25 mm) giganti (> 25 mm)
In base alla morfologia In base alla morfologia
della base di impianto della base di impianto
an. con colletto stretto an. con colletto stretto
an. privi di colletto an. privi di colletto
Nel lume della sacca aneurismatica (max se di cospicue dimensioni), si possono
Nel lume della sacca aneurismatica (max se di cospicue dimensioni), si possono
riscontrare trombi che ne occupano il fondo – protezione alla rottura
riscontrare trombi che ne occupano il fondo – protezione alla rottura
Il tipo di flusso nella sacca aneurismatica è turbolento (ristagnante/formazione di
Il tipo di flusso nella sacca aneurismatica è turbolento (ristagnante/formazione di
trombi – vorticoso/> rischio di rottura spontanea)
Aneurismi Sacculari (più frequenti)
Aneurismi Sacculari (più frequenti)
Estroflessioni sacculari §
Estroflessioni sacculari § difetto congenito/stress emodinamico difetto congenito/stress emodinamico (biforcazioni e curvature vasali)
(biforcazioni e curvature vasali)
Caratteristiche Morfo-Strutturali
Caratteristiche Morfo-Strutturali
Aneurismi Fusiformi (3-13% di tutti gli aneurismi)
Aneurismi Fusiformi (3-13% di tutti gli aneurismi)
Dilatazioni che interessano l’intera circonferenza del vaso § Dilatazioni che interessano l’intera circonferenza del vaso §
alterazioni aterosclerotiche, dissezione, cause infettive, invasione alterazioni aterosclerotiche, dissezione, cause infettive, invasione
neoplastica della parete arteriosa
neoplastica della parete arteriosa (sistema vertebro-basilare/cerebrale media e carotide interna)
Caratteristiche Morfo-Strutturali
Caratteristiche Morfo-Strutturali
Aneurismi Intracranici Congeniti (90% circa dei casi)
Aneurismi Intracranici Congeniti (90% circa dei casi)
Dilatazione nel punto di minore resistenza (sacculari) § fattori Dilatazione nel punto di minore resistenza (sacculari) § fattori
emodinamici § difetto congenito della parete arteriosa emodinamici § difetto congenito della parete arteriosa
Lamina elastica interna/tunica media
Lamina elastica interna/tunica media
Difetto di rimodellamento della matrice
Difetto di rimodellamento della matrice
extracellulare (collagene ed elastina)
extracellulare (collagene ed elastina)
…
…ridotto collagene…ridotto collagene… …
…aumentata elastasi (enzima di aumentata elastasi (enzima di degradazione di elastina e collagene)…
degradazione di elastina e collagene)…
Meccanismo apoptotico (perdita di cellule muscolari lisce della parete
Meccanismo apoptotico (perdita di cellule muscolari lisce della parete
aneurismatica)
aneurismatica)
Stehbens WE et al. Stroke 1998:29;1478-1480 Sakaki T et al. Acta Neurochir 1997:139;469-474
Eziopatogenesi
Eziopatogenesi
Eziopatogenesi
Eziopatogenesi
Intrinsic Pathway-Mediated Apoptosis in Elastase-
Intrinsic Pathway-Mediated Apoptosis in
Elastase-Induced Aneurysms in rabbits
Induced Aneurysms in rabbits
Kadirvel R et al. Am J Neuroradiol 2010:31;165-169 20 rabbits by using the rabbit elastase model
20 rabbits by using the rabbit elastase model
Procedure:
Procedure: • anesthesia (intramuscular injection of ketamine, xylazine, acepromazine)anesthesia (intramuscular injection of ketamine, xylazine, acepromazine)
• exposed RCCA (Right Common Carotid Artery)exposed RCCA (Right Common Carotid Artery)
• 5F vascular sheath (3 cm cephaled to tha origin of RCCA)5F vascular sheath (3 cm cephaled to tha origin of RCCA)
• 3F Fogarty balloon (at the origin of the RCCA)3F Fogarty balloon (at the origin of the RCCA)
• Porcine Elastase (incubated within the RCCA lumen above the inflated balloon for 20’)Porcine Elastase (incubated within the RCCA lumen above the inflated balloon for 20’)
• Aneurysm samples and unoperated LCCA were harvested at 2 and 12 weeks Aneurysm samples and unoperated LCCA were harvested at 2 and 12 weeks
TUNEL staining (to detect apoptotic cells – final stages)
TUNEL staining (to detect apoptotic cells – final stages)
Expression of Caspases (cysteine proteinases of apoptotic cascade
Expression of Caspases (cysteine proteinases of apoptotic cascade--Western blotting)Western blotting)
Expression of bcl-2 and Phospho-Bad (antiapoptotic proteins)
Eziopatogenesi
Eziopatogenesi
Intrinsic Pathway-Mediated Apoptosis in Elastase-
Intrinsic Pathway-Mediated Apoptosis in
Elastase-Induced Aneurysms in rabbits
Induced Aneurysms in rabbits
Kadirvel R et al. Am J Neuroradiol 2010:31;165-169
Our results indicated an increase in apoptotic activity and a decrease in antiapoptotic activity early after aneurysm creation…It is possible that ongoing aneurysm growth is promoted by apoptotic activity within the vessel wall, activity that diminishes with time and explains late stability of aneurysm size
Our results indicated an increase in apoptotic activity and a decrease in antiapoptotic activity early after aneurysm creation…It is possible that ongoing aneurysm growth is promoted by apoptotic activity within the vessel wall, activity that diminishes with time and explains late stability of aneurysm size
Eziopatogenesi
Eziopatogenesi
Aneurismi Intracranici Aterosclerotici (rari)
Aneurismi Intracranici Aterosclerotici (rari)
Dilatazione progressiva della parete arteriosa § lesioni Dilatazione progressiva della parete arteriosa § lesioni
aterosclerotiche (degenerazione ialina, fibrosi della membrana aterosclerotiche (degenerazione ialina, fibrosi della membrana
elastica, emorragia subintimale) - fusiformi elastica, emorragia subintimale) - fusiformi
Intracranial Fusiform Aneurysm: it’s pathogenesis, clinical characteristics and managementIntracranial Fusiform Aneurysm: it’s pathogenesis, clinical characteristics and management
Seong-Ho P et al. J Korean Neurosurg 2008:44;116-123
22 patients (mean 45.1 years) with fusiform aneurysm among 2458 patients
Eziopatogenesi
Eziopatogenesi
Aneurismi Intracranici Traumatici (rari)
Aneurismi Intracranici Traumatici (rari)
Pseudo-aneurismi (piccoli ematomi perivasali, delimitati da collagene in
Pseudo-aneurismi (piccoli ematomi perivasali, delimitati da collagene in
assenza di parete vasale )
assenza di parete vasale )
Aneurismi (danno della sola lamina elastica interna con erniazione dell’intima)
Aneurismi (danno della sola lamina elastica interna con erniazione dell’intima)
Traumi aperti o chiusi;
Traumi aperti o chiusi;
lesioni iatrogene in corso di
lesioni iatrogene in corso di
interventi neurochirurgici e
interventi neurochirurgici e
maxillofacciali (basicranio)
maxillofacciali (basicranio)
Clint W et al. Radiographics 2008:28;1689-1710
Eziopatogenesi
Eziopatogenesi
Aneurismi Intracranici Micotici (rari)
Aneurismi Intracranici Micotici (rari)
Localizzazione di embolo settico a livello della parete arteriosa Localizzazione di embolo settico a livello della parete arteriosa
(max vasi distali della cerebrale media) (max vasi distali della cerebrale media)
Degenerazione settica della lamina elastica e degli
Degenerazione settica della lamina elastica e degli
strati muscolari della parete arteriosa
strati muscolari della parete arteriosa
Wai-Kit Lee et al. Radiographics 2008:28;1853-1868
Eziopatogenesi
Eziopatogenesi
Aneurismi Intracranici Micotici (rari)
Aneurismi Intracranici Micotici (rari)
Localizzazione di embolo settico a livello della parete arteriosa Localizzazione di embolo settico a livello della parete arteriosa
(max vasi distali della cerebrale media) (max vasi distali della cerebrale media)
Degenerazione settica della lamina elastica e degli
Degenerazione settica della lamina elastica e degli
strati muscolari della parete arteriosa
strati muscolari della parete arteriosa
Aneurismi secondari ad Affezioni Vasali
Aneurismi secondari ad Affezioni Vasali
Displasia fibro-muscolare
Displasia fibro-muscolare
Sindrome di Marfan
Sindrome di Marfan
Arterite a cellule giganti
Arterite a cellule giganti
Angioite granulomatosa
Angioite granulomatosa
LES
Eziopatogenesi Eziopatogenesi Fattori di Rischio e Fattori di Rischio e Patologie Associate Patologie Associate
Malattia policistica renale Dispalsia fibro-muscolare Coartazione aortica
Sindrome di Ehlers-Danlos tipo IV Pseudoxantoma elastico
Teleangectasia emorragica ereditaria Neurofibromatosi di tipo I
Deficit di alfa-1-antitripsina Deficit di alfa-glucosidasi Feocromocitoma
Sindrome di Klinefelter Anomalie vascolari cerebrali
Malformazioni arterovenose e Moya-Moya
Infezioni della parete vasale (batteri o miceti) Traumi cranici
Embolo neoplastico e neoplasia cerebrale Fumo Uso di cocaina Ipertensione Pillola contraccettiva Abuso di alcool Ipercolesterolemia Fattori di Fattori di Rischio Congeniti Rischio Congeniti Fattori di Fattori di Rischio Acquisiti Rischio Acquisiti
Arteria Carotide Interna 40% Intrapetroso rari Intracavernoso 5% Carotido-oftalmico 5% Carotido-comunicante posteriore 20% carotido corioideo 3% Biforcazione carotidea 7%
Arterie cerebrale ant-comunicante anteriore 30%
Comunicante anteriore 24%
Pericallosa 5%
Cerebrale anteriore prossimale (A1) 1%
Arteria Cerebrale media 15%
Prossimale (M1) 1.5% Biforcazione 13% Distale 0.5% Arteria basilare 12% Biforcazione (apice) 8% Cerebrale posteriore 2% Basilare-cerebellare posteriore 1% Basilare-cerebellare media 1% Arteria vertebrale 3%
Tronco arteria vertebrale 1%
Cerebellare postero-inferiore 2%
Distribuzione Topografica
Distribuzione Topografica
Inquadramento Clinico
Inquadramento Clinico
Fisiopatologia della rottura aneurismatica
Fisiopatologia della rottura aneurismatica
La sede della rottura è generalmente il punto più sottile della La sede della rottura è generalmente il punto più sottile della parete aneurismatica (fondo)/> azione delle pulsazioni del sangue parete aneurismatica (fondo)/> azione delle pulsazioni del sangue
Fissurazione della sacca/ stravaso di piccole quantità di
Fissurazione della sacca/ stravaso di piccole quantità di
sangue/coagulo di fibrina sulla fissurazione ed esternamente alla sacca
sangue/coagulo di fibrina sulla fissurazione ed esternamente alla sacca
Breccia di maggiori dimensioni/emorragia di discreta entità che invade
Breccia di maggiori dimensioni/emorragia di discreta entità che invade
gli spazi cisternali
gli spazi cisternali
Ampia lacerazione della sacca/emorragia intracranica massiva
Ampia lacerazione della sacca/emorragia intracranica massiva
Fattori Biomeccanici
(rottura di aneurisma)
Aumento dimensioni dell’aneurisma Aumento PA ( P)
Ulteriore degenerazione parietale Ulteriore diminuzione spessore par.
Fattori a rischio per
emorragia
Diametro aneurisma > 10 mm Aneurismi multipli/lobulati
Aumento dimensioni indagini seriate Ipertensione arteriosa
Inquadramento Clinico
Inquadramento Clinico
Fisiopatologia della rottura aneurismatica
Fisiopatologia della rottura aneurismatica
La sede della rottura è generalmente il punto più sottile della La sede della rottura è generalmente il punto più sottile della parete aneurismatica (fondo)/> azione delle pulsazioni del sangue parete aneurismatica (fondo)/> azione delle pulsazioni del sangue
Emorragia successiva a rottura:
Emorragia successiva a rottura:
• Emorragia subaracnoidea (a)Emorragia subaracnoidea (a)
• Emorragia cerebro-meningea (b)Emorragia cerebro-meningea (b)
• Emorragia ventricolare (c)Emorragia ventricolare (c)
a
a cc bb
La rottura di verifica generalmente in coincidenza di sforzi
La rottura di verifica generalmente in coincidenza di sforzi
fisici/in assenza di eventi scatenanti
fisici/in assenza di eventi scatenanti
Quadro Clinico tipico:
Quadro Clinico tipico: cefalea violentacefalea violenta (frontale/occipito-nucale), (frontale/occipito-nucale), vomito, malessere, vertigini, pallore, sudorazione
Inquadramento Clinico
Inquadramento Clinico
Valutazione neurologica
Valutazione neurologica
Grado 0 Assenza di emorragia
Grado 1 Assenza di sintomi o minima cefalea e lieve rigor nucale
Grado 2 Cefalea moderata/severa, rigor nucale marcato, no deficit neur Grado 3 Sonnolenza, stato confusionale, deficit neurologico focale
Grado 4 Coma, emiparesi moderata o grave, turbe vegetative
Inquadramento Clinico
Inquadramento Clinico
Sintomi “Premonitori” di rottura aneurismatica
Sintomi “Premonitori” di rottura aneurismatica
Aumento improvviso di volume dell’aneurisma Aumento improvviso di volume dell’aneurisma
• improvviso deficit di un nervo cranico, dolore improvviso deficit di un nervo cranico, dolore
facciale e periorbitario, cefalea focale
facciale e periorbitario, cefalea focale
Paralisi improvvisa del III n.c. con midriasi Paralisi improvvisa del III n.c. con midriasi
da aneurisma della comunicante
da aneurisma della comunicante
posteriore/cerebrale posteriore/aneurisma
posteriore/cerebrale posteriore/aneurisma
gigante del tratto intracavernoso della
gigante del tratto intracavernoso della
carotide interna
carotide interna
Trasudazione ematica dalla sacca aneurismatica, senza rottura Trasudazione ematica dalla sacca aneurismatica, senza rottura
• cafalea frontale o occipitale dopo sforzi fisici, cafalea frontale o occipitale dopo sforzi fisici,
associata a nausea/vomito
Inquadramento Clinico
Inquadramento Clinico
Complicanze Neurologiche
Complicanze Neurologiche
Risanguinamento
Risanguinamento (frequente nelle prime ore e giorni)(frequente nelle prime ore e giorni)
• evento spesso fatale evento spesso fatale
• prevenzione (trattamento precoce prevenzione (trattamento precoce
dell’aneurisma, stato di assoluto riposo)
dell’aneurisma, stato di assoluto riposo)
Vasospasmo cerebrale
Vasospasmo cerebrale (40-50% dei casi/4ª-5ª giornata-II settimana)(40-50% dei casi/4ª-5ª giornata-II settimana)
• fenomeno reattivo al sanguinamentofenomeno reattivo al sanguinamento
• restringimento vasale localizzato o diffusorestringimento vasale localizzato o diffuso
Prodotti di degradazione del sangue innescano una contrazione della Prodotti di degradazione del sangue innescano una contrazione della
muscolatura liscia della parete vasale mediata da ioni Ca e prostaglandine (E2)
muscolatura liscia della parete vasale mediata da ioni Ca e prostaglandine (E2)
La gravità del quadro neurologico varia a seconda del territorio interessato La gravità del quadro neurologico varia a seconda del territorio interessato
(asintomaticità, cefalea intensa, sonnolenza, emiparesi, turbe fasiche, exitus)
Inquadramento Clinico
Inquadramento Clinico
Complicanze Neurologiche
Complicanze Neurologiche
Risanguinamento
Risanguinamento (frequente nelle prime ore e giorni)(frequente nelle prime ore e giorni)
• evento spesso fatale evento spesso fatale
• prevenzione (trattamento precoce prevenzione (trattamento precoce
dell’aneurisma, stato di assoluto riposo)
dell’aneurisma, stato di assoluto riposo)
Vasospasmo cerebrale
Vasospasmo cerebrale (40-50% dei casi/4ª-5ª giornata-II settimana)(40-50% dei casi/4ª-5ª giornata-II settimana)
Idrocefalo
Idrocefalo (15-20% dei casi)(15-20% dei casi)
• acuto: in pazienti con cospicuo sanguinamento acuto: in pazienti con cospicuo sanguinamento subaracnoideo e in caso di emoventricolo/occlusione
subaracnoideo e in caso di emoventricolo/occlusione
acuta dell’acquedotto (prime ore dopo l’ESA)
acuta dell’acquedotto (prime ore dopo l’ESA)
• cronico: dovuto ad aracnoidite delle cisterne e cronico: dovuto ad aracnoidite delle cisterne e
alterazione del riassorbimento liquorale (a distanza di
alterazione del riassorbimento liquorale (a distanza di
qualche settimana dall’ESA)
Iter Diagnostico
Iter Diagnostico
Obiettivi Obiettivi Identificare la lesione Identificare la lesioneValutare la sede dell’aneurisma/il numero di aneurismi Valutare la sede dell’aneurisma/il numero di aneurismi
Valutare il diametro del colletto (rapporto sacca/colletto) Valutare il diametro del colletto (rapporto sacca/colletto)
Valutare i rapporti con il vaso d’origine e con i vasi vicini Valutare i rapporti con il vaso d’origine e con i vasi vicini
Valutare l’eventuale presenza di vasospasmo Valutare l’eventuale presenza di vasospasmo
Trattamento Endovascolare
Trattamento Endovascolare
Trattamento Chirurgico
Iter Diagnostico
Iter Diagnostico
Metodica di riferimento per lo studio degli aneurismi intracranici Metodica di riferimento per lo studio degli aneurismi intracranici
Esame Angiografico (DSA)
Esame Angiografico (DSA)
Limiti Limiti
• esame invasivoesame invasivo
• elevate quantità di mdc iodatoelevate quantità di mdc iodato
• > durata del tempo d’esame> durata del tempo d’esame
• RX (pz/operatore)RX (pz/operatore)
• Rischio di complicanzeRischio di complicanze
Angio-TC
Angio-TC
Angio-RM
Angio-RM
“
Iter Diagnostico
Iter Diagnostico
Angio-TC
Angio-TC
Metodica di pianificazione terapeutica, soprattutto in fase acuta Metodica di pianificazione terapeutica, soprattutto in fase acuta
• rapidità di esecuzionerapidità di esecuzione
• informazioni tridimensionaliinformazioni tridimensionali
MIP, MPR, SSD, VRT (post-processing)
MIP, MPR, SSD, VRT (post-processing)
Bernd F et al. Radiographics 2004:24;637-655
Iter Diagnostico
Iter Diagnostico
Intracranial Aneurysm in patients with subarachnoid Intracranial Aneurysm in patients with subarachnoid
hemorrage: CT Angiography as a primary examination tool for
hemorrage: CT Angiography as a primary examination tool for
diagnosis-Systemic Review and Meta-Analysis
diagnosis-Systemic Review and Meta-Analysis
Westerlaan H et al. Radiology 2011:258;134-145 50 studies (4095 patients-homogeneous
50 studies (4095 patients-homogeneous
population)
population)
The majority of the studies (n=30) used a
The majority of the studies (n=30) used a
four-detector row CT scanner
Iter Diagnostico
Iter Diagnostico
Intracranial Aneurysm in patients with subarachnoid Intracranial Aneurysm in patients with subarachnoid
hemorrage: CT Angiography as a primary examination tool for
hemorrage: CT Angiography as a primary examination tool for
diagnosis-Systemic Review and Meta-Analysis
diagnosis-Systemic Review and Meta-Analysis
Westerlaan H et al. Radiology 2011:258;134-145 50 studies (4095 patients-homogeneous
50 studies (4095 patients-homogeneous
population)
population)
The majority of the studies (n=30) used a
The majority of the studies (n=30) used a
four-detector row CT scanner
detector row CT scanner
Factors influencing the accurancy of CT Angiography
Factors influencing the accurancy of CT Angiography
• the experience of the observer the experience of the observer
• small aneurysms (< 5mm) near the central skull base small aneurysms (< 5mm) near the central skull base
• surrounding arteries and fenestration of arteries surrounding arteries and fenestration of arteries
• vascular infundibula may be mistaken for aneurysm if a vessel cannot be identified arising vascular infundibula may be mistaken for aneurysm if a vessel cannot be identified arising
Iter Diagnostico
Iter Diagnostico
Angio-TC (
Angio-TC (Factor influencing its accurancy)Factor influencing its accurancy)
“
“Kissing vessel artifact”Kissing vessel artifact”: nel 10% dei casi, non è possibile dimostrare un : nel 10% dei casi, non è possibile dimostrare un margine di demarcazione netto tra aneurismi di maggiori dimensioni e arteria
margine di demarcazione netto tra aneurismi di maggiori dimensioni e arteria
adiacente (impressione di erronea connessione tra due strutture vascolari)
adiacente (impressione di erronea connessione tra due strutture vascolari)
Bernd F et al. Radiographics 2004:24;637-655
Iter Diagnostico
Iter Diagnostico
Angio-RM
Angio-RM
Metodica fondamentale nello studio di aneurismi di grandi dimensioni (> 15 mm)
Metodica fondamentale nello studio di aneurismi di grandi dimensioni (> 15 mm)
valutandone le differenti componenti del flusso endoluminale e l’entità del trombo
valutandone le differenti componenti del flusso endoluminale e l’entità del trombo
Cause di sintomi neurologici da compressione Cause di sintomi neurologici da compressione
RM Encefalo di base
RM Encefalo di base (localizzazione della lesione, edema, infarcimento (localizzazione della lesione, edema, infarcimento emorragico perilesionale, effetto massa)
emorragico perilesionale, effetto massa)
Angio-RM con tecnica TOF 3D
Angio-RM con tecnica TOF 3D (con ricostruzioni MIP visualizzazione di (con ricostruzioni MIP visualizzazione di aneurismi < 3 mm); possibili limiti sono la ridotta risoluzione spaziale e la
aneurismi < 3 mm); possibili limiti sono la ridotta risoluzione spaziale e la
ridotta sensibilità in caso di flusso lenti o particolarmente turbolenti
ridotta sensibilità in caso di flusso lenti o particolarmente turbolenti
Utile la valutazione delle partizioni (singole sezioni assiali sorgenti dalla TOF)
Utile la valutazione delle partizioni (singole sezioni assiali sorgenti dalla TOF)
Somministrazione di mdc (in T1) – CEMRA con tecnica al primo passaggio
Somministrazione di mdc (in T1) – CEMRA con tecnica al primo passaggio
…
Iter Diagnostico
Iter Diagnostico
Valutazione post-trattamento (endovascolare/chirurgico)
Valutazione post-trattamento (endovascolare/chirurgico)
DSA
DSA
Valutare la stabilità a lungo termine dell’esclusione
dell’aneurisma o documentare l’eventuale ricanalizzazione
della sacca (indicazione per ulteriore trattamento)
Valutare la stabilità a lungo termine dell’esclusione
dell’aneurisma o documentare l’eventuale ricanalizzazione
della sacca (indicazione per ulteriore trattamento)
Angio-TC
• artefatti da clips chirurgiche o spirali da embolizzazione
Angio-RM (TOF 3D)
• artefatti da clips chirurgiche o spirali da embolizzazione
• falsi-neg (rallentamento del flusso/turbolenza del flusso )
“
Iter Diagnostico
Iter Diagnostico
Intracranial Aneurysms treated with coil placement: test Intracranial Aneurysms treated with coil placement: test
characteristics of follow-up MR Angiography-Multicenter Study
characteristics of follow-up MR Angiography-Multicenter Study
Schaafsma JD et al. Radiology 2010:256;209-218
311 patients (343 aneurysms), treated
311 patients (343 aneurysms), treated
with coil placement
with coil placement
DSA/ 3.0 or 1.5-T TOF and contrast
DSA/ 3.0 or 1.5-T TOF and contrast
material-enhanced MR Angiography
Trattamento
Trattamento
Obiettivo
Obiettivo
Escludere la sacca aneurismatica dal circolo
Escludere la sacca aneurismatica dal circolo
• prevenire l’emorragia (aneurismi non rotti)prevenire l’emorragia (aneurismi non rotti)
• prevenire il risanguinamento (ESA)prevenire il risanguinamento (ESA)
Trattamento Endovascolare (occlusione con spirali/coils)
Trattamento Endovascolare (occlusione con spirali/coils)
Trattamento Chirurgico (craniotomia, clipping del colletto)
Trattamento Chirurgico (craniotomia, clipping del colletto)
Trattamento
Trattamento
Scelta del Trattamento
Scelta del Trattamento
Non esistono
Non esistono
CRITERI ASSOLUTI
CRITERI ASSOLUTI
• Caratteristiche del pazienteCaratteristiche del paziente
• Tipo di emorragiaTipo di emorragia
• Morfologia della lesioneMorfologia della lesione
pz anziano con patologie extracerebrali associate (> rischio chirurgico): TEV
pz anziano con patologie extracerebrali associate (> rischio chirurgico): TEV
Scelta d’equipe
Scelta d’equipe
Fattori Struttura-dipendenti
Fattori Struttura-dipendenti
pz con emorragia intracerebrale cospicua: T Chir
pz con emorragia intracerebrale cospicua: T Chir
pz con ESA: TEV/ T Chir in presenza di ESA cospicua (necessità di derivazione ventricolare)
pz con ESA: TEV/ T Chir in presenza di ESA cospicua (necessità di derivazione ventricolare)
pz con aneurisma del circolo posteriore: TEV (> difficoltà d’approccio chirurgico)
• Memorizzazione Immagine e posizione Arco • Memorizzazione Immagine e posizione Arco
Trattamento
Trattamento
Trattamento Endovascolare Trattamento Endovascolare3D Rotational Angiography (Arco Isocentrico) 3D Rotational Angiography (Arco Isocentrico)
• Dati acquisiti
Trattamento
Trattamento
Trattamento Endovascolare Trattamento Endovascolare Anestesia generale Anestesia generaleEparinizzazione generale mantenuta anche dopo 48
Eparinizzazione generale mantenuta anche dopo 48
h dalla procedura (in caso di aneurismi non rotti)
h dalla procedura (in caso di aneurismi non rotti)
Angiografia Diagnostica per la visualizzazione della
Angiografia Diagnostica per la visualizzazione della
lesione (sede/numero/MAV)
lesione (sede/numero/MAV)
Scelta della proiezione migliore per la visualizzaione
Scelta della proiezione migliore per la visualizzaione
del colletto/valutazione dei rapporti con vasi viciniori
del colletto/valutazione dei rapporti con vasi viciniori
Cateterizzazione di ICA distale/AV
Cateterizzazione di ICA distale/AV
Raggiungimento dell’aneurisma (Roadmapping) con
Raggiungimento dell’aneurisma (Roadmapping) con
microcatetere (2-2.5 F) e guida (0.014’’-0.010’’)
microcatetere (2-2.5 F) e guida (0.014’’-0.010’’)
Posizionamento del microcatetere nella
Posizionamento del microcatetere nella
sacca/rilascio di spirali
Trattamento
Trattamento
Trattamento Endovascolare Trattamento Endovascolare Microcatetere e guida Microcatetere e guida preformati/preformabili preformati/preformabili Rilascio di spirali Rilascio di spirali (GDC) intervallato da (GDC) intervallato da controlli angiografici controlli angiografici seriati seriati Complicanze: Complicanze: tromboembolismo e tromboembolismo erottura della sacca
Trattamento
Trattamento
Trattamento Endovascolare
Trattamento Endovascolare
Sluzewski M et al. Radiology 2004:231;653-658
Trattamento
Trattamento
Trattamento Endovascolare
Trattamento Endovascolare
Laurent P et al. Neuroradiol 2009:251;846-855
Trattamento Endovascolare
Trattamento Endovascolare
Ampliamento delle indicazioni al TEV di embolizzazione Ampliamento delle indicazioni al TEV di embolizzazione
Trattamento
Trattamento
aneurismi giganti, polilobulati, con ampia base d’impianto, aneurismi giganti, polilobulati, con ampia base d’impianto, con complessi rapporti “geometrici” con il vaso d’origine o con complessi rapporti “geometrici” con il vaso d’origine o
con vasi viciniori con vasi viciniori
Balloon-assisted Coiling (BAC) o
Balloon-assisted Coiling (BAC) o
Remodelling Technique (RT)
Remodelling Technique (RT)
Stent-assisted Coiling
Stent-assisted Coiling
Protezione del vaso d’origine durante il rilascio di coils
Trattamento Endovascolare
Trattamento Endovascolare
Trattamento
Trattamento
Balloon-assisted Coiling (BAC) o Remodelling Technique (RT)Balloon-assisted Coiling (BAC) o Remodelling Technique (RT) Indicazioni
Indicazioni
• Aneurismi ad ampia base d’impiantoAneurismi ad ampia base d’impianto
• Aneurismi con lobulature basali (anatomia complessa)Aneurismi con lobulature basali (anatomia complessa)
Rapporto sacca/colletto pari o < 1Rapporto sacca/colletto pari o < 1
(Indice sfavorevole di contenimento
(Indice sfavorevole di contenimento
endosacculare delle spirali)
endosacculare delle spirali)
Rapporto diametro colletto/diametro Rapporto diametro colletto/diametro
arteria d’origine < 1
arteria d’origine < 1 (Indice sfavorevole di (Indice sfavorevole di occlusione vascolare)
Trattamento Endovascolare
Trattamento Endovascolare
Trattamento
Trattamento
Balloon-assisted Coiling (BAC) o Remodelling Technique (RT)Balloon-assisted Coiling (BAC) o Remodelling Technique (RT) Indicazioni
Indicazioni
• Aneurismi ad ampia base d’impiantoAneurismi ad ampia base d’impianto
• Aneurismi con lobulature basali (anatomia complessa)Aneurismi con lobulature basali (anatomia complessa)
• Aneurismi rotti (no terapia antiaggreg vs stent)Aneurismi rotti (no terapia antiaggreg vs stent)
• Fallimento del coiling convenzionaleFallimento del coiling convenzionale
• Emostasi locale (clampaggio temporaneo) in caso di Emostasi locale (clampaggio temporaneo) in caso di
rottura intraprocedurale dell’aneurisma
rottura intraprocedurale dell’aneurisma
Trattamento Endovascolare
Trattamento Endovascolare
Trattamento
Trattamento
Balloon-assisted Coiling (BAC) o Remodelling Technique (RT)Balloon-assisted Coiling (BAC) o Remodelling Technique (RT)
Laurent P et al. Neuroradiol 2009:251;846-855
Trattamento Endovascolare
Trattamento Endovascolare
Trattamento
Trattamento
Stent-assisted CoilingStent-assisted Coiling
• Posizionamento dello stent (a coprire il Posizionamento dello stent (a coprire il colletto dell’aneurisma)
colletto dell’aneurisma)
• Rilascio di coils tramite il microcatetere Rilascio di coils tramite il microcatetere
inserito nella sacca aneurismatica
inserito nella sacca aneurismatica
• Posizionamento dello stent (a coprire il Posizionamento dello stent (a coprire il colletto dell’aneurisma)
colletto dell’aneurisma)
• Rilascio di coils tramite il microcatetere Rilascio di coils tramite il microcatetere inserito nella sacca aneurismatica
inserito nella sacca aneurismatica
Stent in nitinol (nickel e titanio)
Stent in nitinol (nickel e titanio)
Forma predeterminata, flessibile (vasi tortuosi)
Forma predeterminata, flessibile (vasi tortuosi)
Terapia antiaggregante (Clopidogrel/Ticlopidina)/ Terapia antiaggregante (Clopidogrel/Ticlopidina)/ Acido Acetilsalicilico per 30 gg dopo la procedura
Trattamento Endovascolare
Trattamento Endovascolare
Trattamento
Trattamento
Stent-assisted CoilingStent-assisted Coiling
Tahtinen O et al. Radiology 2009:253;199-208