Appunti di Algebra Lineare - 1
Mongodi Samuele - s.mongodi@sns.it
10/11/2009
Le note che seguono non vogliono, n´e possono, essere il sostituto delle lezioni frontali di teoria e di esercitazione; anzi, il loro scopo `e di richiamare e integrare quanto svolto in classe. Preciso fin d’ora che non metter`o online le soluzioni di questi esercizi, che potrete controllare venendo a ricevimento. Infine, gli esercizi con il simbolo ? sono pi`u complicati degli altri e il loro svolgimento non `e necessario, ma sono presenti in queste note per chi avesse interesse per la materia.
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Numeri complessi
Il campo dei numeri complessi C `e l’insieme di coppie di numeri reali {a + ib | a, b ∈ R}
con le seguenti operazioni
(a + ib) + (c + id) = (a + c) + i(b + d) (a + ib)(c + id) = (ac − bd) + i(ad + bc)
L’elemento neutro per la somma `e 0 = 0 + i0 e l’elemento neutro per la molti-plicazione `e 1 = 1 + i0; dato un numero a + ib, il suo inverso per la somma `e il numero complesso −a − ib. Dato poi un numero complesso a + ib non nullo, il suo inverso per la moltiplicazione `e
1 a + ib = a a2+ b2 − i b a2+ b2
Dato il numero z = a + ib, i numeri reali a e b si dicono rispettivamente parte reale e parte immaginaria di z e si indicano con a = <(z) e b = =(z).
Possiamo interpretare ogni numero complesso come un punto del piano car-tesiano, associando a a + ib il punto (a, b); per questo l’espressione a + ib si dice forma cartesiana. Ad ogni numero complesso z = a + ib possiamo associare la distanza del punto (a, b) dall’origine, ovvero la quantit`a
ρ =pa2+ b2= |z|
detta modulo del numero complesso z; inoltre, possiamo anche considerare l’an-golo orientato (positivo in senso antiorario) che la semiretta dei reali positivi forma con la semiretta dall’origine a (a, b), ovvero1
θ = arctanb a = arcsin b √ a2+ b2 = arccos a √ a2+ b2 = arccot a b
1Le formule con tangente e cotangente possono essere usate solo quando a 6= 0 (o risp.
quando b 6= 0), mentre le formule con seno e coseno non sono univoche (ad esempio, esistono due angoli diversi il cui seno `e 1/2).
Tale angolo si dice argomento (o anomalia) del numero complesso z e si indica con arg(z). La scrittura ρ(cos θ + i sin θ) si dice forma polare di un numero complesso.
Osserviamo che la scrittura polare ha una singolarit`a per ρ = 0. Questo dato basta univocamente a determinare il numero complesso z = 0. Inoltre l’argomento θ `e periodico di periodo 2π.
Si hanno le seguenti relazioni:
|zw| = |z||w| arg(zw) = arg(z) + arg(w) e quindi in particolare |zn| = |z|n e arg(zn) = n arg(z).
Esempio Calcoliamo il cubo del numero complesso z = 1 − 2i, con lo sviluppo del cubo del binomio:
z3= (1−2i)3= 13+3·12·(−2i)+3·1·(−2i)2+(−2i)3= 1−6i−12+8i = −11+2i Esempio Le potenze dell’unit`a immaginaria i sono periodiche di periodo 4, infatti
i0= 1 i1= i i2= −1 i3= −i i4= 1
e dunque, se h ≡ k mod 4, si avr`a ih = ik. Ad esempio, i2010 = i2 = −1; similmente i−1= i3= −i.
Esempio Cerchiamo le radici quadrate del numero z = 1 + i√3; per farlo, proviamo a risolvere l’equazione
(a + ib)2= 1 + i√3 Sviluppando, otteniamo
a2− b2+ i2ab = 1 + i√3
ed eguagliando parte reale e parte immaginaria otteniamo
a2− b2 = 1
2ab = √3
Per risolvere tale sistema non c’`e un metodo univoco. In questo caso, nella seconda equazione possiamo supporre a, b 6= 0 (altrimenti il prodotto sarebbe nullo) e quindi porre, ad esempio
a = √
3 2b da cui, sostituendo nella prima,
3 4b2 − b
2= 1
ovvero, posto t = b2,
che ha come soluzioni
t1,2 =
−2 ± 4 4
di cui solo t1 = 1/2 `e accettabile, in quanto t = b2. Dunque b = ±1/
√ 2 e a = ±√3/√2, ovvero le radici quadrate di z sono
√ 3 √ 2+ i √ 2 − √ 3 √ 2 − i √ 2
Esempio Portiamo in forma polare il numero z = 2 + 2i. Per farlo calcoliamo innanzitutto il modulo:
ρ =p22+ 22= 2√2
ed ora, per calcolare l’argomento θ, abbiamo vari metodi: ad esempio sappiamo che deve essere
tan θ = 1 oppure che z |z| = 1 √ 2 + i √ 2 = cos θ + i sin θ da una di queste due `e facile ricavare che θ = π/4.
Dunque z = 2√2(cos π/4 + i sin π/4).
Esempio Calcoliamo la quarta potenza del numero z = 3 +√3i. Innanzitutto portiamolo in forma polare; si ha
ρ =√3 + 9 = 2√3 e tan θ = 1/√3, da cui θ = π/6. Ora
|z4| = |z|4= ρ4= 16 · 9 = 144
arg(z4) = 4 arg(z) = 2π/3 quindi z4= 144(cos 2π/3 + i sin 2π/3) = −72 + i72√3.
Esercizio 1 Calcolare le seguenti espressioni nei numeri complessi, esprimendo il risultato nella forma a + ib
i. (1 + i)(1 − i)2+ (2 + 3i) − (4 − 4i)
ii. (2 − i)i + (3 +√2)i/(2 − i) iii. (i − 1/2)3+ (i + 1/2)3
iv. (1+2i)(2+i)−2i(2−3i)(i+1)(i−1)−2i
Esercizio 2 Portare in forma polare (eventualmente aiutandosi con la calcola-trice) i seguenti numeri complessi
i. z = −1 + i√3 ii. z = −2 − 2i iii. z = −9
iv. z = 3i
v. z = (√6 +√2) + i(√6 −√2)
Esercizio 3 Calcolare z2009in ognuno dei seguenti casi:
i. z = −i
ii. z = (√2 + i√2)/2 iii. z = (1 − i√3)/2 iv. z = i − 1
Esercizio 4 (?) Osserviamo che, se z = cos θ+i sin θ, allora z2= cos 2θ+i sin 2θ;
d’altra parte, se z = a + ib, si ha z2= (a2− b2) + i2ab, quindi
cos 2θ = a2− b2= cos2θ − sin2θ
sin 2θ = 2 sin θ cos θ
Allo stesso modo si provi a ricavare le formule di triplicazione e quadruplicazione di seno e coseno.
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Radici n−esime
Se vogliamo calcolare le radici n−esime di un numero complesso possiamo sfrut-tare le stesse relazioni: se, ad esempio, vogliamo le radici terze del numero complesso z =√2 + i√6.
Innanzitutto notiamo che |z| = 2√2 e arg(z) = π/3; ora, noi vogliamo trovare i numeri complessi w tali che w3= z ovvero tali che
|w|3= |z| = 2√2 e dunque |w| =√2 ed inoltre tali che
3 arg(w) = arg(z)
Ora, osserviamo che questa uguaglianza ha, da entrambi i lati dell’uguale, degli angoli; dunque essa deve valere a meno di multipli di 2π, in quanto gli angoli α e α + 2π sono uguali. Dunque l’equazione precedente deve pi`u correttamente essere scritta come
3 arg(w) ≡ arg(z) mod 2π oppure come
3 arg(w) = arg(z) + 2kπ = π/3 + 2kπ a questo punto, abbiamo che
arg(w) = π/9 + 2kπ/3
e questo deve essere valutato per ogni k ∈ Z. Per`o, notiamo che se k0 = k + 3 si ha
e dunque mettere k o k0 non cambia, a livello di angoli. Dunque gli unici angoli che dobbiamo considerare come argomenti di w sono
π/9, π/9 + 2π/3, π/9 + 4π/3 per k = 0, 1, 2. In generale se ho l’equazione mθ ≡ α mod 2π avr`o le soluzioni θk = α m + 2kπ m k = 0, . . . , m − 1
Le soluzioni dell’equazione zm = 1 sono m numeri complessi di modulo 1 detti radici m−esime dell’unit`a e si scrivono come
zk= cos
2kπ 7 + i sin
2kπ
7 k = 0, 1, . . . , m − 1
Nei numeri complessi esiste un’operazione detta coniugio, che agisce come segue: se esprimiamo il numero complesso z in forma cartesiana come a + ib, allora il suo coniugato z avr`a la forma a − ib. In forma polare, |z| = |z| e arg(z) = − arg(z). Ad esempio, se z = 1 + i, allora z = 1 − i; inoltre, si hanno i due seguenti fatti:
z ∈ R ⇔ z = z z ∈ iR ⇔ z = −z Notiamo inoltre che, se z = a + ib, si ha
zz = (a + ib)(a − ib) = a2+ b2
e dunque |z|2= zz; infine, si ha
z = 1
z ⇔ |z| = 1 Infine, notiamo che si ha
<(z) = z + z
2 =(z) =
z − z 2i Esempio Risolviamo l’equazione
z3= z4
Possiamo procedere come segue: confrontiamo i moduli e gli argomenti dei due membri, determinando modulo e argomento di z. Confrontando i moduli si ha
|z3| = |z4| da cui
e quindi |z| = 0 oppure |z| = 1. Confrontando gli argomenti si ottiene arg(z3) ≡ arg(z4) mod 2π
ovvero
3 arg(z) ≡ −4 arg(z) mod 2π ovvero
7 arg(z) ≡ 0 mod 2π da cui
arg(z) = 2kπ
7 k = 0, 1, . . . , 6 Dunque le soluzioni sono
z = 0 z = cos2kπ
7 + i sin 2kπ
7 k = 0, 1, . . . , 6
Metodo alternativo: Partendo dall’equazione z3= z4, possiamo moltiplicare entrambi i membri per z4, ottenendo
z7= (zz)4
ovvero
z7= |z|8
Uguagliando i moduli si nota che le soluzioni possibili sono |z| = 0 che porta a z = 0 oppure |z| = 1; in quest’altro caso si ha
z7= 1
e dunque le soluzioni saranno le radici settime dell’unit`a, ovvero z = cos2kπ
7 + i sin 2kπ
7 k = 0, 1, . . . , 6 Esempio Risolviamo l’equazione
z2= (1 + i)z
eguagliando i moduli si ha
|z|2−√2|z| = 0
da cui |z| = 0 oppure |z| =√2. Eguagliando gli argomenti si ha 2 arg(z) ≡ arg(1 + i) − arg(z) mod 2π ovvero
3 arg(z) ≡ arg(1 + i) ≡ π/4 mod 2π da cui
arg(z) = π 12+
2kπ
3 k = 0, 1, 2 e dunque le soluzioni sono
z = 0 z =√2 cos π 12+ 2kπ 3 + i sin π 12+ 2kπ 3 k = 0, 1, 2
i. z = 1 ii. z = 1 + i iii. z = −1 + i√3 iv. z = i
Esercizio 6 Determinare per quali z ∈ C valgono le seguenti equazioni i. z + z = 0
ii. z + 2z = 1 + i iii. zz2= 0
iv. z3+ z = 0
Esercizio 7 Determinare le soluzioni delle seguenti equazioni i. z2= z3 ii. (z + 1)3= (z + 1)4 iii. z5= 4z3 iv. (z + i)2= z − i v. z5= |z|2 vi. z3= (1 + i)2z2
Esercizio 8 (?) Consideriamo l’equazione zn = 1 con n ≥ 1 intero e le sue n soluzioni complesse. Dimostrare che
i. tutte le soluzioni dell’equazione hanno modulo 1; ii. se ζ `e una soluzione, anche 1/ζ lo `e;
iii. se ζ `e una soluzione, anche ζ lo `e;
iv. se ζ `e una soluzione di zn = 1 e ω `e una soluzione di zm= 1, allora ζω `e una soluzione di znm= 1.
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Esponenziale complesso
Nel campo dei numeri complessi possiamo definire un’operazione di esponenzia-zione, come nei numeri reali, ottenendo una funzione
exp : C → C \ {0} data da
ez= exp(a + ib) = ea(cos b + i sin b) Osserviamo quindi che
dove <(z) e =(z) sono la parte reale e la parte immaginaria di z (ovvero a e b). Quindi, l’equazione ez = 1 ha come soluzioni tutti i numeri della forma
z = i2kπ con k ∈ Z. Infatti serve che |ez| = 1, quindi ea = 1 quindi a =
0 e arg(ez) ≡ 0 mod 2π, quindi b = 2kπ; questa volta per`o non abbiamo
un’equazione tra due angoli, come nel caso dei problemi precedenti, ma tra un angolo e un numero reale, quindi non possiamo limitare i k da scegliere. Dunque le soluzioni di ez= 1 sono infinite:
. . . , −i6π, −i4π, −i2π, 0, i2π, i4π, i6π, . . .
Notiamo poi che exp(z) = exp(z) e che valgono tutte le regole che gi`a conoscevamo sui reali:
exp(z + w) = exp(z) exp(w) exp(z − w) = exp(z)/ exp(w)
exp(nz) = (exp(z))n
Esempio Risolviamo l’equazione
e2z= 1 − i
Come prima, uguagliamo moduli e argomeni: |e2z| =√2 da cui e2a=√2 ovvero a = log 21/4 Inoltre
arg(e2z≡ arg(1 − i) ≡ −π/4 mod 2pi quindi 2b ≡ −π/4 mod 2π ovvero b = −π 8 + kπ k ∈ Z Dunque z = log 21/4− iπ 8+ ikπ per k ∈ Z.
Esempio Dato il numero complesso z = log 2 + iπ/4, vogliamo calcolare ez. Si ha
ez= e<(z)(cos =(z) + i sin =(z)) = elog 2(cos π/4 + i sin π/4) =
= 2 1 √ 2+ i √ 2 =√2 + i√2
Esempio Risolviamo l’equazione
Possiamo riscriverla come
e2z−z−1= 1 e dunque
2z − z − 1 = i2kπ k ∈ Z da cui, scrivendo z = a + ib, otteniamo
2a + i2b − a + ib − 1 = i2kπ k ∈ Z
ovvero il sistema (o meglio, la famiglia di sistemi, al variare di k ∈ Z) a − 1 = 0 3b = 2kπ che ha soluzioni a = 1, b = 2kπ 3 e dunque le soluzioni cercate sono
z = 1 + i2kπ
3 k ∈ Z
Esercizio 9 Calcolare ez nei seguenti casi
i. z = iπ ii. z = 1 + iπ/3 iii. z = −1 + iπ/3 iv. z = log 2 + i121π/6
v. z = − log 3 − iπ/4
Esercizio 10 Risolvere le seguenti equazioni i. ez= −1
ii. ez= i
iii. ez+z= 1
iv. √2e4z = 1 + i
Esercizio 11 Risolvere le seguenti equazioni i. ez2
= ez
ii. e2z= −8iez+i
iii. ez+1= 4ez+1
iv. ez2= e−iz2
Esercizio 12 (?) Risolvere l’equazione emz= ewesprimendo z in funzione di w
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Diseguaglianze tra moduli
Le disugiaglianze tra moduli si possono ridurre, di solito, a disuguaglianze tra parte reale e parte immaginaria, oppure a disuguaglianze del tipo |z| < 1. Esempio Trovare per quali numeri complessi vale |z + i| ≥ |z − i|.
Riscrivendo la richiesta in forma cartesiana, si ha p a2+ (b + 1)2≥p a2+ (b − 1)2 elevando al quadrato si ha (b + 1)2≥ (b − 1)2 ovvero b ≥ 0
Quindi vanno bene tutti i numeri complessi z tali che =(z) ≥ 0. Esempio Trovare per quali numeri complessi vale |e−iz| < 1.
Sappiamo che |exp(w)| = e<(w), quindi
|e−iz| = e−<(iz)= eb
e dunque vogliamo che eb < 1, ovvero che b < 0. Quindi cerchiamo i numeri complessi z tali che =(z) < 0.
Esempio Trovare per quali numeri complessi vale 12|z + 1| ≤ 11|z − 1|. Riscrivendo tutto in forma cartesiana, si ha
12p(a + 1)2+ b2≤ 11p(a − 1)2+ b2 da cui 144(a2+ b2+ 2a + 1) ≤ 121(a2+ b2− 2a + 1) ovvero 23a2+ 23b2+ 530a + 23 ≤ 0 che `e equivalente a 23((a +p530/23)2+ b2) ≤ 507 ovvero |z +p503/23| ≤p507/23
Esempio Troviamo per quali numeri complessi vale |ez| > |eiz|.
Sappiamo che |ez| = e<(z) e |eiz| = e−=(z), quindi si ha
e<(z) > e−=(z)
ovvero
<(z) > −=(z) Esercizio 13 Risolvere il sistema
(1 + i)z = z2
Esercizio 14 Risolvere il sistema
z = z3
|z + i| > |z − i| Esercizio 15 Risolvere il sistema
e2z = 2ez
|z − log 2| < 4
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Interpretazione grafica dei numeri complessi
Come gi`a detto, ogni numero complesso pu`o essere pensato come un punto del piano cartesiano; il passaggio da forma cartesiana a forma polare `e allora il passaggio dalle coordinate cartesiane alle coordinate polari.
Inoltre, se fissiamo un numero complesso z0, l’applicazione che manda ogni
numero complesso z in z + z0`e una traslazione del piano; se infatti z0= a + ib,
la trasformazione `e data da
x 7→ x + a y 7→ y + b
Se invece fissiamo un numero reale k, la trasformazione che manda z in kz `
e un’omotetia di centro l’orgine; infine, se fissiamo un numero complesso ω tale che |ω| = 1 (e quindi tale che ω = cos θ + i sin θ), l’applicazione z 7→ ωz `e una rotazione di un angolo θ attorno all’origine.
Infine, il coniugio realizza la simmetria rispetto all’asse reale. Il modulo di un numero complesso |z| =√zz =√a2+ b2`e la distanza dall’origine del punto
as-sociato a z; allo stesso modo, il modulo della differenza tra due numeri complessi `
e la distanza tra i punti a loro associati: |z0− z1| =p(a0− a1)2+ (b0− b1)2.
Negli esempi che seguono vedremo i luoghi geometrici descritti da equazioni o disequazioni.
Esempio L’insieme dei numeri complessi che soddisfano l’equazione zz = r2
`
e la circonferenza di centro l’origine e raggio r; infatti zz = a2+ b2. Pi`u in
generale, l’insieme (z − z0)(z − z0) = r2 descrive una circonferenza di centro z0
e raggio r.
Esempio L’insieme dato da |z| ≤ r descrive l’interno del cerchio di raggio r e centro l’origine, unito alla circonferenza.
Esempio L’insieme |z + 1| = |z − 1| `e l’insieme dei punti z tali che la distanza di z dal punto −1 = (−1, 0) `e uguale alla distanza di z dal punto 1 = (1, 0), ovvero `e l’asse del segmento che unisce 1 e −1, ovvero `e l’asse delle ordinate, cio`e l’asse immaginario.
Dunque il luogo |z + 1| < |z − 1| `e il semipiano a sinistra (dalla parte dei reali negativi) dell’asse immaginario, mentre |z + 1| > |z − 1| descrive il semipiano destro (reali positivi).
Esempio Le soluzioni dell’equazione zm = 1 sono i vertici di un m−agono
regolare inscritto nella circonferenza unitaria con un vertice nel punto 1. Le soluzioni di zm = ω con |ω| = 1 saranno i vertici di un m−agono
regolare inscritto nella circonferenza unitaria, che sar`a ruotato di un angolo θ = arg(ω)/m rispetto al precedente.
Esempio Le soluzioni di z(1 + i) = (1 − i)z sono i numeri complessi a + ib tali che
(a + ib)(1 + i) = (a − ib)(1 − i) ⇔ a + ib + ia − b = a − ib − ia − b ⇔ a = b dunque sono i punti sulla diagonale del primo e del terzo quadrante.
Esercizio 16 Trovare i luoghi geometrici descritti dalle seguenti equazioni: i. z(1 − i) − z(1 + i) = 2i
ii. z2− z2= 2
iii. z(z − z + 2) = −z(z − z + 2) iv. |z − 1| = |z − i|
Esercizio 17 Trovare i luoghi geometrici descritti dalle seguenti disequazioni: i. |z2| < 4
ii. |z + 1| ≤ |z| iii. |z| + |z|/2 < 6
Esercizio 18 (?) Scrivere le seguenti trasformazioni del piano in termini di numeri complessi, (Ad esempio, la trasformazione rotazione di π/4 attorno al punto 1 `e z 7→ ω(z − 1) + 1 con ω = 1/√2 + i/√2).
i. Rotazione di centro i e angolo π/6. ii. Simmetria rispetto all’asse immaginario. iii. Simmetria centrale rispetto a −i.
Esercizio 19 (?) Dati tre punti nel piano (e quindi tre numeri complessi) z, w, v, trovare un’espressione per seno e coseno dell’angolo formato dalle rette da z a w e da v a w. Dimostrare che i due triangoli z, v, w e z0, v0, w0 sono simili se e solo se
z − w v − w =
z0− w0
v0− w0
Infine, dimostrare che tre punti fanno un triangolo equilatero se e solo se z + ωv + ω2w = 0 con ω = −1/2 + i√3/2.