Lo ione idrogeno
Lo ione idrogeno
• [H
+] 36-43 nEql/L
• [Na
+] 142 mEq/L
• E’ > di circa 3,5 milioni di volte
• Gli ioni H
+sono dotati di un’attività
biologica molto elevata
0.00004 mEq/L
piccolo raggio
alta densità di carica
grande campo elettrico
Lo ione idrogeno
Lo ione idrogeno
• Interagendo con i siti negativi di varie molecole,
ne modificano la conformazione e l’eventuale
attività biologica
• legame ad idrogeno ubiquitario
• reazioni biochimiche
• legami di ormoni e farmaci con le proteine
plasmatiche o con i recettori di membrana
• performance cellulare alterando sia il legame
intracellulare del calcio che la carica elettrica
delle proteine
Peter Stewart
Brown University, Rhode Island
How to understand acid-base
A quantitative acid-base primer for
biology and medicine
1981
Stewart
Stewart
• I first confronted the confusion surronding
biological uses of term “ph” and “buffer”
• What is that determines hidrogen ion
concentration in a solution
Strong Ion Difference (SID)
Na
++ K
++ Ca
+++ Mg
++- Cl
-- Lat
-Acidi deboli [A
tot
] (Albumina e
fosfati
)
AH A
-+ H
+pCO
2
H
2CO
3 HCO
3-+ H
+Approccio di Stewart
all’Equilibrio Acido-Base
LE VARIABILI INDIPENDENTI
LE VARIABILI INDIPENDENTI
CHE DETERMINANO IL pH
CHE DETERMINANO IL pH
Le variabili indipendenti di
Le variabili indipendenti di
Stewart
Stewart
• Il loro valore non viene alterato primariamente da nessun
altro, sono piuttosto le modificazioni delle variabili
indipendenti
che
influiscono
sulla
dissociazione
dell’acqua e che, quindi, alterano la concentrazione di
idrogenioni [H+].
• pH e [HCO3-] sono variabili dipendenti, infatti, né l’uno e
né
l’altro
possono
variare
primariamente
e
individualmente.
• Le variabili dipendenti variano (tutte simultaneamente) se
e solo se mutano una o più delle variabili indipendenti.
• Pertanto l’interpretazione delle alterazioni dell’equilibrio
acido-base basata su parametri dipendenti (H+,OH-,
HCO3-, A-) osserva quello che è un effetto piuttosto che
la causa dell’alterazione dell’equilibrio acido-base
Fisica chimica dell’acqua
Fisica chimica dell’acqua
• In accordo con la legge di azione di massa, la costante di equilibrio
della ionizzazione dell’acqua per una data temperatura è: Ke=[H+]
[OH-]/[H2O] che a 25°C vale circa 1,8·10-16 mol/L.
• solo
due molecole su circa 1 miliardo
sono presenti in forma
dissociata.
• L’acqua è la più importante componente inorganica degli esseri
viventi, di cui costituisce mediamente oltre il 60% del peso corporeo.
In pratica tutte le soluzioni del corpo umano contengono acqua e
questa costituisce una fonte praticamente inesauribile di H+
• In queste soluzioni, la concentrazione d’idrogenioni [H+] è
determinata dalla dissociazione dell’acqua in ioni H+ e OH-. In altre
parole le alterazioni nella concentrazione di idrogeno derivano non
da quanto H+ è addizionato o sottratto, ma sono conseguenza della
dissociazione dell’acqua.
Leggi della chimica fisica
• Elettroneutralità – in una soluzione la concentrazione totale delle cariche positive deve essere uguale alla concentrazione totale della cariche negative
• Conservazione di massa – in una reazione chimica la massa delle sostanze rimane invariata; la materia può trasformarsi ma, non può essere, né creata, né distrutta.
• equilibrio di dissociazione di tutte le sostanze debolmente ionizzate
• cambiamenti di temperatura- l’acqua diventa alcalina con il diminuire della temperatura (0°C, pH=7,5) e acida con l’aumentare della
temperatura (100°C, pH=6,1).
• Dobbiamo inoltre considerare che quasi tutte le soluzioni di interesse biologico condividono due importanti caratteristiche: la prima è che praticamente tutte sono soluzioni acquose, la seconda è che la maggior parte sono alcaline
Legge della elettroneutralità nel plasma
Legge della elettroneutralità nel plasma
Na
+ Alb- Cl 2Cl
-LactateSO
4--, OH
-, others
PO4K
+K
+Mg
Mg
++++,Ca
,Ca
++++H
+H
+La legge della elettroneutalità afferma: In una soluzione acquosa la somma di tutte le cariche positive (cationi) deve equivalere alla somma di tutte le cariche negative (anioni). Nota che tutti i cationi nel plasma sono ioni forti tranne H+: solo questo può variare in
risposta alle variazioni degli anioni. Invece molti degli anioni mostrati sono ioni deboli e qindi la loro carica puo cambiare.
La legge della elettroneutalità afferma: In una soluzione acquosa la somma di tutte le cariche positive (cationi) deve equivalere alla somma di tutte le cariche negative (anioni).
Nota che tutti i cationi nel plasma sono ioni forti tranne H+: solo questo può variare in
risposta alle variazioni degli anioni. Invece molti degli anioni mostrati sono ioni deboli e qindi la loro carica puo cambiare.
Le variabili indipendenti di Stewart ([SID
+], [A
TOT
] e PCO
2con
la costante di dissociazione dell’acqua (K'
w), determinano le
variabili dipendenti [H
+] e [HCO
3-]
Le variabili indipendenti di Stewart ([SID
+], [A
TOT
] e PCO
2con
la costante di dissociazione dell’acqua (K'
w), determinano le
variabili dipendenti [H
+] e [HCO
3-]
HCO
3-H
+OH
-A
-HCO
3-H
+OH
-A
-[SID
+]
[SID
+]
K'
wK'
wPCO
2Elettroneutralità nel plasma
Elettroneutralità nel plasma
HCO
3-Alb
-Pi
XA
-Cl
-SIDe
SIDe
150
100
50
mEq/L
XA- =anioni non misurati
XA- =anioni non misurati
Na
+ K+, Ca2+,Mg2+Cations
Cations
lactateSIDa
SIDa
SIG = SIDa -SIDe
SIG = SIDa -SIDe
Anions
Anions
-SID
ACIDI DEBOLI
CO
2
+
+
-0
0
Elettroneutralità
0 ?
0 ?
Strong Ion Gap (SIG)
SID
SID
• Il valore normale è di
40-42 mEq/L
nell’individuo sano. Può mutare in due
situazioni: primo, se varia la
concentrazione di uno ione forte; secondo,
tramite eccesso o deficit d’acqua nel
plasma che determina un equivalente
diluizione o concentrazione di cationi e
anioni forti (acidosi diluizionale, alcalosi
concentrazionale).
2
2
3
'
pCO
sCO
HCO
log
pK
pH
Approccio di Stewart
all’Equilibrio Acido-Base
pH = pK + log [SID+] - Ka[ATOT]/ Ka + 10-pH
S x PCO2
Se SID = [HCO3-] e ATOT = 0
pH = pK + log [HCO3-]
S x PCO2
Approccio di Stewart
Biochimica dell’Acqua
Quasi tutte le soluzioni d’interesse biologico condividono
duecaratteristiche:
1)sono soluzioni acquose 2)la maggior parte sono alcaline
Biochimica dell’Acqua
Quasi tutte le soluzioni d’interesse biologico condividono
duecaratteristiche:
1)sono soluzioni acquose 2)la maggior parte sono alcaline
[H
+]
O
H H
H
2O
H
++ OH
-I fattori che determinano la dissociazione dell’acqua sono le
leggi
fisico-chimiche
I fattori che determinano la dissociazione
dell’acqua sono le
leggi
fisico-chimiche Elettroneutralità Conservazione di massa Elettroneutralità Conservazione di massa •SID •PCO2 •ATOT • i 3 determinanti la [H+] •SID •PCO2 •ATOT • i 3 determinanti la [H+]
Dissociazione dell’acqua
Dissociazione dell’acqua
Queste variabili hanno unarelazione di causa sulla concetrazione degli H+
non una semplice correlazione
Queste variabili hanno una relazione di causa sulla concetrazione degli H+
Soluzione Neutra Soluzione acida + 10 mmol/L Na+Cl- +10 mmol/L H+Cl -H+ 100nmol/L OH- 100nmol/L Na+ 10mmol/L Cl- 10mmol/L H+ =10mmol/L OH- = 4.4x10 -9 nmol/L Na+ 10mmol/L Cl- 20mmol/L
Soluzione Alcalina Soluzione Alcalina + 10 mmol/L Na+OH- +5 mmol/L H+Cl -H+ =4.4x10 -9 nmol/L OH- =10 mmol/L Na+ =20mmol/L Cl- =10mmol/L H+ = 8.8x10 -9 nmol/L OH- =5 mmol/L Na+ =20mmol/L Cl- = 15mmol/L
Paziente Critico
Paziente Critico
•
Disturbi complessi dell’equilibrio
acido-base
•
La patologia di base
•
I trattamenti terapeutici
• Una classificazione delle alterazioni dei
disturbi dell’equilibrio acido base, basata
sull’ approccio di Stewart, è rappresentata
nella Figura
Applicazioni Cliniche
Classificazione delle alterazioni acido-base
Classificazione delle alterazioni acido-base
Acidosi
Alcalosi
I° Respiratoria
PCO
2PCO
2II° Non respiratoria (metabolica)
1. SID anormale
a. Eccesso/Difetto di acqua
SID, [Na
+]
SID, [Na
+]
b. Alterazione di anioni forti
i. Eccesso/Difetto di Cloro
SID, [Cl
-]
SID, [Cl
-]
ii. Eccesso di anioni non
identificati
SID, [SIG]
2. Acidi deboli non volatili
a. Albumina sierica
[Alb]
[Alb]
Caso Clinico
Caso Clinico
Parametri Caso 1 pH 7.30 PaCO2 (mmHg) 30 HCO3- (mmol/L) 14.72 Na+ (mmol/L) 139.8 K+ (mmol/L) 4 Cl- (mmol/L) 115 Ca2-(mmol/L) 1.0 Mg (mg/dL) 2 Pi (mg/dL) 3.5 Lattato(mmol/L) 1 Albumina(g/dL) 4.4 SBE (mEq/L) -10.85 AG (mEq/L) 14.6 SIDa (mEq/L) 31.46 SIDe (mEq/L) 28.49 SIG (mEq/L) 2.97 Caso 2 7.30 30 14.72 139.8 4 115 1.0 2 3.5 1 1.5 -10.85 14.6 31.46 20.75 10.71“acidosi metabolica parzialmente
compensata con AG normale”
“acidosi metabolica
parzialmente compensate, con
basso SIDe e SIG alto”
“acidosi metabolica
parzialmente compensata con
basso SIDe e SIG nella norma”.
“acidosi metabolica parzialmente
compensata con AG normale”
“acidosi metabolica
parzialmente compensata con
basso SIDe e SIG nella norma”.
Diagnosi differenziale:
RTA, TPN, perdita di succo
pancreatico, acidosi da resine a
scambio ionico, diarrea.
Diagnosi differenziale:
ketoacidosi, acidosi lattica,
intossicazione da salicilati, metanolo,
formati.
Diagnosi differenziale:
RTA, TPN, perdita di succo
pancreatico, acidosi da resine a
scambio ionico, diarrea.
Acidosi Metabolica
Acidosi Metabolica
Basso SID alto SIG
Basso SID basso SIG
ketoacidosi, acidosi lattica,
intossicazione da salicilati, metanolo,
formati.
RTA, TPN, perdita di succo
pancreatico, acidosi da resine a
scambio ionico, diarrea.
Alcalosi Metabolica
Alcalosi Metabolica
Ipoalbuminemia
Sindrome Nefrosica, cirrosi epatica
Alto SID
Carico di Sodio,perdita di Cloro,
vomito, drenaggio gastrico, diuretici,
eccesso d mineralcorticoidi, Sindrome
di Chushing, corticosteroidi esogeni
Materiali e metodi
Materiali e metodi
BE con l’equazione di Siggaard-Andersen
AG=([Na+]+[K+])-([Cl-]+[HCO3-])
AG
CORRETTO=AG
CALCOCLATO+2,5(4.3-albumina
OSSERVATA)
SID
a=([Na
+]+[K
+]+[Mg2
+]+[Ca2
+])-([Cl
-]+[Lattato
-])
SID
e=([2,46*10-8x([PCO2]/10-pH)]+[10x[Alb]x(0,123xpH-0,469)]+[([Pi]x10/30.97)x(0.309x[pH]-0.469)])SID
e=
[HCO
3-] + [Alb-] + [Pi- ]
SIG= SIDa-SIDe.
Fisiologia secondo
Fisiologia secondo
l’approccio di Stewart
l’approccio di Stewart
L’importanza del cloro
• Na+ e Cl- sono gli elettroliti principali nel determinare le
variazioni del SID. Un aumento della concentrazione di
sodio rispetto a quella del cloro o una diminuzione della
concentrazione del cloro rispetto a quella del sodio
aumentano il SID e di conseguenza il pH. Variazioni nel
senso opposto diminuiscono il SID ed il pH.
• Dal momento che la concentrazione del sodio è
strettamente regolata per mantenere la tonicità e la
volemia, è il cloro che assume il ruolo principale nel
controllo del SID e di conseguenza del pH.
• Na+ e Cl- sono gli elettroliti principali nel determinare le
variazioni del SID. Un aumento della concentrazione di
sodio rispetto a quella del cloro o una diminuzione della
concentrazione del cloro rispetto a quella del sodio
aumentano il SID e di conseguenza il pH. Variazioni nel
senso opposto diminuiscono il SID ed il pH.
• Dal momento che la concentrazione del sodio è
strettamente regolata per mantenere la tonicità e la
volemia, è il cloro che assume il ruolo principale nel
controllo del SID e di conseguenza del pH.
L’importanza del cloro
• molti dei disturbi dell’equilibrio acido base sono
causati da alterazioni nella omeostasi del cloro.
Ad esempio l’alcalosi metabolica ipercloremica,
causata dalla perdita di succhi gastrici, o
l’acidosi da diluzione, determinata dall’infusione
di soluzione fisiologica, non sono determinate
dalla perdita o aggiunta di idrogenioni(o
diluizione del bicarbonato), ma dalla variazione
del SID determinata dalla perdita o aggiunta di
Cloro
L’importanza del cloro
SID=50 SID=25 Na+ 150mmol/L Cl- 100mmol/L Na+ 300mmol/2L Cl- 250mmol/2L Na+ 150mmol/L Cl- 150mmol/L Na+ 150mmol/L Cl- 125mmol/L
pH plasmatico
[SID]
PCO
2[A
TOT]
Plasma
UPSETTERS
Tratto GI
Dieta
Circolazione
tissutale
REGULATORS
Rene
Polmone
Fegato
RBC………..Fluido interstiziale
Fluido intracellulare
MODIFIERS
Fisiologia secondo Stewart
Rene
Rene
• E’ il più importante regolatore del SID. La concentrazione di ioni forti nel plasma può essere alterata regolandone la secrezione o il riassorbimento dall’ultrafiltrato glomerulare. L’omeostasi del K+ è strettamente controllata per assicurare la funzione cardiaca e neuromuscolare, la concentrazione del Na+ per il controllo del volume intravascolare, quindi la regolazione dell’equilibrio acido base da parte del rene è generalmente mediata dalla
escrezione del cloro
• Ogni ione cloro filtrato e quindi non riassorbito nel plasma causa un aumento del SID.
• La teoria classica focalizza il ruolo del rene nel mantenimento dell’Equilibrio acido base tramite escrezione di idrogenioni ed enfatizza l’importanza della ammoniaca e dello ione ammonio ad essa correlato, come un meccanismo atto ad aumentare l’escrezione di H+.
• L’escrezione di H+ è di per se irrilevante perché l’acqua corporea è una fonte virtualmente inesauribile di idrogenioni liberi. La funzione del catione debole ammonio, quando rivalutata secondo l’approccio fisico-chimico, è quella di accompagnarsi con l’escrezione dell’anione forte Cl-, senza la perdita di nessun catione forte come Na+ o K+. Lo ione ammonio arriva al rene preformato dal fegato, l’escrezione del quale da parte del rene ha come risultato l’aggiunta netta di HCO3- al liquido extracellulare. Questo schema differisce notevolmente da quello classico che (erroneamente) prevedeva la rimozione di un H+ derivato dall’ H2CO3 e unito
Fegato
• Il nuovo approccio comporta l’assunzione di un importante ruolo da parte del fegato nella regolazione dell’equilibrio acido-base. L’ammoniogenesi epatica, come anche la formazione di glutamina, è importante per
l’omeostasi acido-base ed è strettamente controllata da meccanismi sensibili al pH
• In particolare la sintesi epatica della glutamina è stimolata dall’acidosi
• L’azoto a livello epatico è utilizzato per la produzione di urea, glutamina e NH4+. La produzione epatica di urea o di glutamina determina effetti diversi a livello renale. La glutamina è utilizzata dal rene per la ammoniogenesi, quindi facilita l’escrezione di ioni cloro. In questo senso la produzione di glutamina ha un effetto alcalinizzante sul plasma. Gli epatociti che sono meglio predisposti alla produzione di urea sono quelli più vicini alle venule portali e possono utilizzare più facilmente l’ammonio. L’acidosi inibisce la produzione dell’urea e quindi più ammonio è a disposizione degli epatociti più lontani dalle venule portali che sono, invece, predisposti alla sintesi di glutamina. In questo modo l’ammonio è utilizzato per la sintesi di glutamina che, a sua volta, è utlizzata dal rene per facilitare l’escrezione di cloro e determinare un aumento del SID.
Tratto gastrointestinale
Tratto gastrointestinale
Cl- H+ Cl- H+ H2O H2O CO2 + OH -CO2 + OH -H+ H+ 3HCO3 3HCO3Post-prandial
“alkaline tide”
Post-prandial
“alkaline tide”
HCO3 -HCO3OH- + CO 2 H2O HCO3 -CA
HCO
3 -H+HB
Cl
-The chloride shift
The chloride shift
Capillary system
Capillary system
Red cell
Red cell
CO
2
CO
2
H+ + K+Hb- H+Hb- + K+ + O 2 H+ + K+Hb- H+Hb- + K+ + O 2O
2
O
2
Globulo Rosso
Globulo Rosso
L’importanza dell’Albumina
[Atot]
Albumina
Albumina
• Nell’ambito di pH compreso tra valori di
6.8 e 7.8, l’albumina ha una carica
negativa netta di 21 mEq/L, quindi la sua
diminuzione ha un effetto alcalinizzante.
• Nel plasma con una bassa concentrazione
sierica di albumina il SIG può essere
elevato (indicando la presenza di anioni
non misurati), anche se i valori di AG e
SBE possono essere normali.
Albumina
Albumina
•
Le variazioni dalla norma dello SBE sono
considerate equivalenti a quelle del SID
•
Tuttavia questo avviene solo se la
concentrazione plasmatica dei tamponi diversi
dal bicarbonato (albumina e fosfati) è nella
norma.
•
In queste situazioni il SIG può essere un
miglior indicatore della presenza di anioni non
misurati rispetto al AG e allo SBE
Schlichtig R. [Base excess] vs [Strong ion difference]: which is more
helpfull? Adv Exp Med Biol 1997;411:91-95
•
Gli approcci tradizionali all’equilibrio
acido-base quali la valutazione dello
SBE e dell’AG non consentono di
apprezzare la presenza di acidosi
metabolica, quando questa è
mascherata dalla ipoalbuminemia
Salem MM, Mujas SK: Gaps in the anion gap. Arch.Intern.Med. 1992; 152: 1625-2
Wilkes P: Hypoproteinemia, strong-ion difference, and acid-base status in critically ill patients. J. Appl.Physil 1\998; 84: 1740-48
Sia il deficit di basi (BE) che il gap anionico (AG)
sottostimano frequentemente la presenza di
acidosi metabolica sopratutto nel malato critico
Fencl V, Jabor A, Kazda A, Figge J: Diagnosis of metabolic acid-base
disturbance in critically ill patients. Am J. Respir Crit Care Med.
2000; 162: 2246-51
Benché ci sia stato un energico dibattito
riguardo l’accuratezza e l’utilità di ogni
approccio, tutti danno un risultato
praticamente identico quando vengono
impiegati per quantificare lo stato
acido-base di un campione di sangue. I tre
approcci si distinguono invece nella
comprensione del meccanismo su cui si
fondano le variazioni di pH
Kellum JA: Determinants of blood pH in health and disease.
Critical Care 2000; 4: 6-14
Valutare l’incidenza di acidosi
Valutare l’incidenza di acidosi
metabolica con i metodi tradizionali e
metabolica con i metodi tradizionali e
quello di Stewart
Anioni non misurati
Anioni non misurati
• Gli anioni non misurati possono essere
rappresentati da composti organici o
inorganici come lattato, salicilato,
penicillina, metanolo e glicole etilenico e
altri non ancora conosciuti (presenti ad
esempio nella sepsi).
The Stewart’s approach to acid-base
chemistry
The Stewart’s approach to acid-base
chemistry
• Compared with the Henderson Hasselbalch approach, the
Stewart approach has a number of appealing features
• 1
the control of acid base and water homeostasis can be
explained in terms of both sodium and chloride regulation
• 2
acid base status is partly controlled by a number of plasma
electrolytes, notably sodium and chloride. These electrolytes
can be manipulated in the clinical setting to optimize acid
base status
• 3
the factors controlling acid base status are independent.
PaCO2 , SID (strong ion difference), ATOT (total weak acid concentration)
• Criticism of the Henderson Hasselbalch approach include a
lack of interdependence between carbon dioxide and
bicarbonate
• 4
the Henderson Hasselbalch approach does not allow
assessment of non volatile buffers, whereas the Stewart
approach explicitly includes assessment of weak acids
• Compared with the Henderson Hasselbalch approach, the
Stewart approach has a number of appealing features
• 1
the control of acid base and water homeostasis can be
explained in terms of both sodium and chloride regulation
• 2
acid base status is partly controlled by a number of plasma
electrolytes, notably sodium and chloride. These electrolytes
can be manipulated in the clinical setting to optimize acid
base status
• 3
the factors controlling acid base status are independent.
PaCO2 , SID (strong ion difference), ATOT (total weak acid concentration)• Criticism of the Henderson Hasselbalch approach include a
lack of interdependence between carbon dioxide and
bicarbonate
• 4
the Henderson Hasselbalch approach does not allow
assessment of non volatile buffers, whereas the Stewart
approach explicitly includes assessment of weak acids
STUDIO CLINICO
STUDIO CLINICO
Studio
prospettico,
non
Studio
prospettico,
non
randomizzato,
osservazionale
randomizzato,
osservazionale
con lo scopo di confrontare gli
con lo scopo di confrontare gli
approcci diagnostici all’equilibrio
approcci diagnostici all’equilibrio
acido
base
attualmente
acido
base
attualmente
disponibili nei pazienti Critici
disponibili nei pazienti Critici
Obiettivi dello studio
Obiettivi dello studio
• Valutare l’incidenza di acidosi metabolica con i metodi
tradizionali e quello di Stewart
•
Confrontare la differente capacità di BE, SIG e AG
nel porre diagnosi di acidosi metabolica
•
Valutare le variazioni dell’equilibrio acido base e
dell’equilibrio idroelettrolitico nel tempo
•
Valutare una possibile correlazione tra i parametri
classici e alternativi con la mortalità dei pazienti
osservati
Materiali e metodi
Materiali e metodi
BE con l’equazione di Siggaard-Andersen
AG=([Na+]+[K+])-([Cl-]+[HCO3-])
AG
CORRETTO=AG
CALCOCLATO+2,5(4.3-albumina
OSSERVATA)
SID
a=([Na
+]+[K
+]+[Mg2
+]+[Ca2
+])-([Cl
-]+[Lattato
-])
SID
e=([2,46*10-8x([PCO2]/10-pH)]+[10x[Alb]x(0,123xpH-0,469)]+[([Pi]x10/30.97)x(0.309x[pH]-0.469)])SID
e=
[HCO
3-] + [Alb-] + [Pi- ]
SIG= SIDa-SIDe.
Materiali e metodi
Materiali e metodi
340 osservazioni
114 pazienti
prelievi giornalieri tra le ore 6 e le ore 8
un tempo massimo di 5 giorni
1°,2°,3°,5°
variabili incluse
caratteristiche demografiche, SAPS II,SOFA, PaO2/FiO2,
elettroliti, albumina, pH,PCO2, tHb,lattato
58 pazienti
Caratteristiche dei pazienti
Media±DS (Min-Max)
Età (anni)
66.2 ±17 (17-93)
Sesso
M=71(62%) F=43(38%)
SAPS II
43.2± 16.6 (10-85)
SOFA
5.7±3±2.74 (0-12)
PaO2/FiO2
259±98 (58-560)
Caratteristiche popolazione
Caratteristiche popolazione
Diagnosi
Numero pazienti (%)
Insufficienza respiratoria
17 (15%)
Insufficienza cardiocircolatoria
14 (12%)
Insufficienza cerebrale
6 (5%)
Trauma
15 (13%)
Postchirurgici
45 (40%)
Sepsi
10 (9%)
Altro
7 (6%)
Caratteristiche popolazione
Caratteristiche popolazione
Caratteristiche popolazione
Caratteristiche popolazione
Parametri Misurati
Media±DS
Min-Max
pH 7.442±0.06 7.19-7.7 PaCO2(mmHg) 39.96± 0.07 24.6-71.6 HCO3- (mmol/L) 29.9±4.4 14-60 Ca2- (mmol/L) 27.2±4.8 16-63 Na+ (mmol/L) 138.5±4.9 123-168 K+ (mmol/L) 3.83±0.57 2.37-7.11 Cl- (mmol/L) 104.5±6.7 57-132 Ca2+ (mmol/L) 1.13±0.14 0.62-1.59 Mg2+ (mmol/L) 1.59±0.09 0.83-3 Pi (mmol/L) 2.1±0.85 0.6-6.7 Lattati(mmol/L) 1.47±1.23 0.6-11.3 Albumina(g/dL) 2.45±0.57 1-4.5 tHb (g/dL) 9.99±2.04 5.6-18.6
Caratteristiche popolazione
Caratteristiche popolazione
Parametri calcolati
Media±DS
Min-Max
AGcalcolato(mEq/L) 10.9±4.8 -4.19-25 AGcorretto(mEq/L) 15.6± 4.9 -1.8-27.5 BE 2.88±4.85 -10-30 SBE 2.87±4.60 -9.8-37.2 SIDa(mEq/L) 40.22±5.04 24.1-76.6 SIDe(mEq/L) 36.2±5.4 23.4-81.6 SIG(mEq/L) 3.99±4.7 -8.8-17.4
Risultati
Risultati
Risultati
• 17 pazienti ipercloremia (Cl-≥110 mEq/L)
• 16 pazienti ipocloremia (Cl- ≤99 mEq/L)
• 4 pazienti ipernatriemia (Na≥148 mEq/L)
• 16 pazienti iponatriemia (Na≤135 mEq/L)
• 21 pazienti iperkaliemia (K≥4.5)
• 17 pazienti ipokaliemia (K≤ 3.5)
• 37 pazienti livelli di lattati elevati(Lattati≥2)
Valutare l’incidenza di acidosi
Valutare l’incidenza di acidosi
metabolica con i metodi tradizionali e
metabolica con i metodi tradizionali e
quello di Stewart
Risultati
Risultati
-10 0 10 20 30 40SBE
-9 -4 1 6 11 16 21S
IG
Y=5.26+0.44X
R=-0.43
R
2=0.18
Y=-5.19+ 0.84X
R=0.84
R2=0.71
Y=-9.75+0.88X
R=0.92
R2=0.84
Risultati
Risultati
58 pazienti
5 giornate Giorno 1° 2° 3° 5° pH 7.43±0.07 7.44±0.06 7.45±0.07 7.453±0.06 PaCO2 (mmHg) 38.5±6.9 39.5±5.8 40.7±7.7 39.7±7.0 HCO3 (mmol/L) 25.3±3.8 26.6±3.5 27.6±3.9 27.4±4.4 CO2- (mmol/L) 25.5±4.3 26.7±3.9 28.1±4.4 27.7±4.6 Na+ (mmol/L) 137.9±4.8 139.2±4.5 139.3±5.2 139.3±4.9 K+ (mmol/L) 3.95±0.7 3.80±0.5 3.76±0.5 3.71±0.5 Cl-(mmol/L) 104.8±6.7 105.7±6.5 104.6±7.0 104.4±5.8 Ca2+ (mmol/L) 1.13±0.13 1.14±0.12 1.15±0.13 1.15±0.13 Mg2+ (mmol/L) 1.54±0.32 1.58±0.29 1.62±0.36 1.63±0.35 Pi (mmol/L) 2.2±1.0 2.1±0.8 2.1±0.8 2.0±0.5 Lattati (mmol/L) 1.85±1.5 1.26±0.97 1.25±1.2 1.47±1.5 Albumina (gr/L) 2.36±0.6 2.35±0.5 2.37±0.5 2.43±0.6Risultati
Risultati
Giorno 1° 2° 3° 5° AG(mEq/L) 11.7±4.7 10.8±4.9 10.8±3.3 11.2±4.7 AGcorretto(mEq/L) 16.6±4.5 15.6±5.2 15.6±4.0 15.9.±4.8 SBE 1.3±4.0 2.6±3.8 3.7±4.2 3.6±4.4 SIDa(mEq/L) 39.0±4.2 39.9±4.0 41.1±4.4 41.1±4.4 SIDe(mEq/L) 34.4±4.8 35.5±4.2 36.9±5.0 36.7±5.0 SIG(mEq/L) 4.6±4.2 4.4±5.0 4.2±4.2 4.4±4.8Risultati
Risultati
• Sodio (P<0.036)
• Potassio (P<0.019)
• Acido Lattico (P<0.001)
• pH (P<0.028)
• Bicarbonato (P<0.001)
• SBE (P<0.001)
• SIDa(P<0.001)
• SIDe(P<0.001)
Risultati
Risultati
• PCO2
• Cloro
• Calcio
• Magnesio
• Fosfati inorganici
• Albumina
• AG
• AG corretto per albumina
• SIG
Confrontare la differente capacità di BE,
Confrontare la differente capacità di BE,
SIG e AG nel porre diagnosi di acidosi
SIG e AG nel porre diagnosi di acidosi
metabolica
metabolica
114
100
sopravvissut
14
i
Non
sopravvissuti
Risultati
Risultati
Parametri Sopravvissuti Non_Sopravvissuti
SAPS II 41.2± 16.1 57.4± 13.7 SOFA 5.36± 2.59 8.28± 2.30 PaO2/FiO2 269.1±114.1 228.6±97.0 pH 7.430±0.073 7.436-0.057 PaCO2 (mmHg) 39.46± 7.68 36.60±5.03 HCO3 (mmol/L) 25.9±5.3 24.8±4.0 Na+ (mmol/L) 137.6±4.9 137.9±6.6 K+ (mmol/L) 4.01±0.73 3.73±0.40 Cl-(mmol/L) 104.0±7.6 103.9±8.7 Ca2+ (mmol/L) 1.11±0.15 1.11±0.15 Mg2+ (mmol/L) 1.84±0.36 1.98±0.26 Pi (mmol/L) 3.83±1.64 3.56±1.82 Lattati (mmol/L) 1.63±0.93 2.70±2.67 Albumina (g/dL) 2.52±0.61 2.44±0.76 tHb (g/dL) 10.41±2.37 10.66±2.36 Glicemia(mg/dL) 145.4±110.1 145.5±41.2 Creatininemia 1.88±1.94 2.18±1.74 AGcalcolato(mEq/L) 11.77±4.64 12.99±5.62 AGcorretto(mEq/L) 16.21±4.56 17.65±5.98 SBE 1.83±5.50 0.86±4.28 SIG(mEq/L) 4.21±4.51 5.22±4.28 SIDa(mEq/L) 39.80±5.82 38.94±5.30 SIDe(mEq/L) 35.59±6.59 33.72±4.89
Risultati
Risultati
• Dal confronto tra i due gruppi emerge che
ci sono differenze significative per quanto
riguarda
• SAPSII(p<0.0005)
• SOFA(p<0.0001)
• Gli altri parametri non mostrano una
differenza significativa (p>0.05) tra
sopravvissuti e non sopravvissuti
.
Risultati
Risultati
Risultati
Parametro
R
P
SOFA
0.42
<0.0006
Discussione
Discussione
• Una caratteristica comune nel paziente critico è
rappresentata dall’
ipoalbuminemia
, rilevata nel
nostro studio in 108 pazienti su 114, ben il 95%
dei casi.
• Nel plasma con una bassa concentrazione
sierica di albumina il
SIG
può essere elevato
(indicando la presenza di anioni non misurati),
anche se i valori di
AG
e
SBE
possono essere
normali
Discussione
Discussione
• La correlazione molto forte ricavata tra AG
correttoe SIG
simile a quella rilevata da altri autori in casistiche più selezionate di pazienti,
può indurre a usare l’AG corretto in sostituzione
del SIG per la valutazioni delle acidosi
metaboliche
• Tuttavia nel singolo paziente la valutazione
tramite l’approccio fisicochimico permette una
migliore comprensione
dei meccanismi che
determinano l’acidosi, e quindi un più efficace
trattamento terapeutico
Conclusioni
Conclusioni
• IL SIG e l’AGcorretto discriminano meglio dello
SBE e dell’ AG l’acidosi metabolica
• I parametri che rilevano la presenza di anioni
non misurati come AG, AGcorretto , SBE E SIG
non predicono la mortalità, che,invece, è ben
evidenziata dagli indici di gravità
tradizionalmente usati
SAPSII e SOFA.
• i parametri esaminati nello studio sono quelli rilevati tra le 6 e le 8 del mattino e non all’ingresso del paziente
Risultati
Risultati
1 2 3 5 GIORNATA 137 138 139 140 141 N a 1 2 3 5 GIORNATA 3.6 3.7 3.8 3.9 4 4.1 K 1 2 3 5 GIORNATA 1.1 1.3 1.5 1.7 1.9 2.1 L 1 2 3 5 GIORNATA 7.42 7.43 7.44 7.45 7.46 7.47 pHRisultati
Risultati
1 2 3 5 GIORNATA 24 25 26 27 28 H C O 3 GIORNATA S B E 1 2 3 5 0 1 2 3 4 5 1 2 3 5 GIORNATA 38 39 40 41 42 S ID a 1 2 3 5 GIORNATA 33 34 35 36 37 38 S ID eUnmeasured anions identified by the Fencl-Stewart method predict mortality better than base excess, anion gap, and lactate in patients in the pediatric intensive care unit
Balasubramanyan N., Havens PL, Hoffman GM Critical Care Medicine. 27(8):1577-81, 1999 Aug.
Rapid Saline Infusion Produces Hyperchloremic Acidosis in Patients Undergoing Gynecologic Surgery
Stefan Scheingraber, M.D.; Markus Rehm, M.D.; Christiane Sehmisch; Udilo Finsterer, M.D. ANESTHESIOLOGY 1999;90:1265-1270
The strong ion gap does not have prognostic value in critically ill patients in a mixed medical/surgical adult ICU
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Diagnosis of Metabolic Acid–Base Disturbances in Critically Ill Patients
VLADIMIR FENCL, ANTONÍN JABOR, ANTONÍN KAZDA, and JAMES FIGGE Am J Respir Crit Care Med Vol 162. pp 2246–2251, 2000