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Sistemi e mezzi informatici per il rilievo, la catalogazione e la gestione del patrimonio edilizio

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Academic year: 2021

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presentazioni

Fausto PUGNALONI Marco GAIANI

relazioni e contributi

IL RILIEVO CON SCANNER LASER DEL TEMPIO "G" DI SELINUNTE. ELABORAZIONE DELLE SCANSIONI E METODO PER L'ANASTILOSI VIRTUALE DI UNA COLONNA.

Fabrizio AGNELLO, Germana LO MEO

METADATA FOR ARCHITECTURAL CONTENT IN EUROPE (MACE): INTEGRATION OF ARCHITECTURAL

DATABASES IN THE WEB

Roberta ANSUINI, Manuela DE ANGELIS, Mario DE GRASSI, Alberto GIRETTI

IL MUSEO DELLE ARCHITETTURE DI C. N. LEDOUX Fabrizio Ivan APOLLONIO, Simona TALENTI,

Anna Maria MANFERDINI, Stefano DI CENSO

PER UN DDM DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO DI ASCOLI PICENO: LA PROGETTAZIONE DELL'INTERFACCIA Emiliano AURIEMMA

PROCEDURE PER L'OTTIMIZZAZIONE DEL NUMERO POLIGONI NELLA RAPPRESENTAZIONE DIGITALE DELL'ARCHITETTURA

Giuseppe AZZARO

RILIEVO CON LASER SCANNER 3D DI QUINTE EDILIZIE IN CONTESTI URBANI: IL CENTRO VECCHIO DI QUARTU SANT'ELENA Vincenzo BAGNOLO

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Contributo selezionato per la sessione orale

Contributo selezionato per la sessione digitale

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IL SISTEMA INFORMATIVO DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLA REGIONE MARCHE

Elisa BALDASSARRI, Roberto BRASCUGLI, Laura GIULIANELLI, Paola LEOCANI, Federico RANUZZI, Rosanna VIGIANI

L'ARENA DI GRUMENTUM: MISURA, GEOMETRIA, FORMA Caterina BALLETTI, Francesco GUERRA, Micol PILLON,

Luisa SARTORELLI

L'ARCHIVIO MORFOMETRICO TRIDIMENSIONALE DELLE ARCHITETTURE DI LEON BATTISTA ALBERTI

Marcello BALZANI, Daniel BLERSCH, Federico FERRARI, Guido GALVANI, Alessandro GRIECO

ANALISI PER UN CATALOGO DELL'HOUSING TRAMITE LA RICOSTRUZIONE DI MODELLI TRIDIMENSIONALI IN COMPUTER GRAFICA

Marcello BALZANI, Gabriele TONELLI

VERSO UN SISTEMA UNICO DI RIFERIMENTO PER LA DOCUMENTAZIONE DI RESTAURO: STORIA E SVILUPPI DI SICAR W/B

Clara BARACCHINI, Francesca FABIANI, Paola PONTICELLI, Andrea VECCHI ARCHITETTURE DI PIETRA

RILIEVO DELLA FORTIFICAZIONE DI CALATABIANO (CT) Linda BARNOBI, Alessia GIUFFRIDA

TUTELA, COMUNICAZIONE E PROMOZIONE DEL PATRIMONIO DEI FARI ITALIANI

Cristiana BARTOLOMEI, Giuseppe AMORUSO STRUMENTI E METODOLOGIE PER LA

VISUALIZZAZIONE E LA CONDIVISIONE DELLA CONOSCENZA NELLA DOCUMENTAZIONE DEI BENI ARCHITETTONICI E AMBIENTALI

Carlo BATTINI, Michele CORNIETI

RILIEVO E PIANO DI GESTIONE: G.I.S. 3D PER IL CENTRO STORICO DI MONTEPULCIANO

Stefano BERTOCCI, Sandro PARRINELLO

STRUMENTI DI GESTIONE NELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE: LA VALLE DI SUSA IN PIEMONTE

Alessia BERUTTO, Maurizio Marco BOCCONCINO, Cristina BOIDO UN SISTEMA INFORMATIVO PER LA TUTELA E LA

PROMOZIONE DEL TERRITORIO: LA VALLE DI SUSA IN PIEMONTE

Cristina BOIDO

UN SISTEMA INFORMATIVO PER IL PROGETTO DEL TERRITORIO: LA VALLE DI SUSA IN PIEMONTE Alessia BERUTTO

UN SISTEMA INFORMATIVO PER LA COMUNICAZIONE DEL TERRITORIO ATTRAVERSO LA RETE: LA VALLE DI SUSA IN PIEMONTE

Maurizio Marco BOCCONCINO

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L'IT NELLA GESTIONE DEL PROGETTO DI ARCHITETTURA: QUALE DIDATTICA? Carlo BIAGINI

VEDERE DENTRO, VEDERE ATTRAVERSO, VEDERE INSIEME. PER UNA LETTURA SINTETICA DI ARTE, ARCHITETTURA E ASTROLOGIA NEL PALAZZO DELLA RAGIONE DI PADOVA Malvina BORGHERINI, Emanuele GARBIN

IL DISEGNO VIRTUALE COME STRUMENTO PER LA RICERCA E PER LA COMUNICAZIONE DI PERDUTE SCENOGRAFIE Fausto BREVI, Flora GAETANI, Christian SILVA

QUANDO LA MUSICA INTERPRETA L'ARCHITETTURA Antonino CALDERONE, Maria Gabriella MARIANI

IL SISTEMA INFORMATIVO GEOGRAFICO COME STRUMENTO PROGETTUALE: IL CASO DI STUDIO DEL MASTERPLAN DELLA MEDINA DI COSTANTINA

Marco CANCIANI

DAL VIRTUALE AL MATERIALE (METODI DI COMPOSIZIONE CON SISTEMI INFORMATICI)

Alessio CARDACI

RAPPRESENTAZIONE VIRTUALE PER LA CITTÀ E IL TERRITORIO

Mauro CECONELLO

PER UN DDM DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO DI ASCOLI PICENO

DDMM: UNA NUOVA PAGINA DELL'ATLANTE DELLE MARCHE Francesco CERVELLINI

Vi.Sy.T.A.: DAL LABORATORIO PER GLI ARCHIVI E LE COLLEZIONI DIGITALI AL SISTEMA INFORMATIVO

TERRITORIALE. I MAESTRI DEL NOVECENTO NELLE MARCHE Paolo CLINI, Anna Paola PUGNALONI, Ramona QUATTRINI

DOCUMENTARE IL PASSATO PER GESTIRE IL FUTURO: UN SISTEMA INFORMATIVO DEGLI STRUMENTI DI GESTIONE E RAPPRESENTAZIONE DELLA CITTÀ

Dino COPPO, Paolo PIUMATTI GLI ALBERI DI GAUDÍ

MULTIMEDIALITÀ PER LA COMPRENSIONE DELLA GEOMETRIA DELL'ARCHITETTURA

Carmela CRESCENZI, Andrea CAPRARA, Giulia GORI, Francesca NESI, Andrea PAGANO, Silvia PILIA, Francesca POGGIANI, Tommaso RAFANELLI, Simone SCORTECCI, Fabrizio SICHI, Francesco GIANNINI

ARCHITETTURE DEL NOVECENTO IN LOMBARDIA E LORO FONTI DOCUMENTARIE.

CONTRIBUTI E CRITICITÀ DI UNA RICERCA Maria Antonietta CRIPPA, Roberto GRASSI, Elisabetta SUSANI

PER UN DDM DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO DI ASCOLI PICENO. GLI SPAZI DELLA MAPPA

Mariateresa CUSANNO

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EUROPEAN NETWORK_CITTÀ IN COMPETIZIONE. IDENTIFY, CONNECT, ELEVATE DELL'ARCHITETTURA MODERNA A NAPOLI

Alessandro DE MASI

CARLO SCARPA: L'ARCHIVIO DIGITALE Alba DI LIETO, Paola MARINI, Corrado LOSCHI, Michele ZANNONI, Ketty BERTOLASO, Eva DI LORENZO ANALISI E GESTIONE DI TOPOLOGIE 3D

Naida DI NINO, Luigi MUSSIO

OPERAZIONI DI RILEVAMENTO DIGITALE PER IL PROGETTO MUSEOGRAFICO: IL PREMIO PIRANESI A VILLA ADRIANA Sergio DI TONDO, Filippo FANTINI, Federica FIORI, Francesco LEONI, Giorgio VERDIANI

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI MODELLI

SEMPLIFICATI DELL'ORGANISMO EDILIZIO ANTICO Giorgio DOMENICI

LA VARIABILE TEMPORALE NELLA RAPPRESENTAZIONE DEL PROGETTO, L'ESPERIENZA "NOT For Food"

Enzo EUSEBI, Yuri CONSORTI, Matteo CLEMENTI PER UN ARCHIVIO DIGITALE DEI DISEGNI DI INGEGNERIA CIVILE IN TOSCANA

Michelangelo FABBRINI

RILIEVO, RESTITUZIONE 3D E TEXTURIZZAZIONE DELLE MURA CINQUECENTESCHE DI PADOVA

Massimo FABRIS, Vladimiro ACHILLI, Denis BRAGAGNOLO, Andrea MENIN, Crizia MUNARI, Giuseppe SALEMI

GEOMETRIA E INFORMATICA PER UNA NUOVA ARCHITETTURA Franca FAEDDA

PATRIMONIO ARTISTICO: NOTE PER UNA COMUNICAZIONE PARTECIPATA

Maria Linda FALCIDIENO GENOVA… È PODCAST Ruggero TORTI

MODELLI SEMPLIFICATI E MANTENIMENTO

DELL'APPARENZA: STRATEGIE DI COMUNICAZIONE E NUOVI SISTEMI DI MAPPATURA BASATI SU NORMAL E RELIEF MAP Filippo FANTINI

UN SISTEMA INFORMATIVO PER IL PATRIMONIO EDILIZIO SCOLASTICO DEL COMUNE DI PARMA: CATALOGAZIONE PER LA GESTIONE: LAVORI IN CORSO.

Ilaria FIORETTI

COMUNICARE UN PERCORSO TRA PRESENTE E PASSATO Federica FIORI

NUOVE VALENZE DELLA RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Raffaello FRASCA, Daniela GUARNERI,

Francesco Paolo TRISCARI

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MEMORIA STORICA E PERCORSI RITROVATI Raffaello FRASCA, Daniel GURALUMI

SCAVO, RICOSTRUZIONE E MUSEALIZZAZIONE DEL SITO ARCHEOLOGICO DI SANTA MARIA DI TERGU

Fabrizio GALEAZZI, Marco DI IOIA, Nicolò DELL'UNTO, Domingo DETTORI, Giovanna LISCIA

IL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA E IL

GÖTTERDAMMERUNG DI PIER'ALLI. L'ESPLORAZIONE DEI MODELLI DIGITALI DEL TEATRO E DELLE SCENE.

Emanuele GARBIN

LO SPAZIO E LE PIETRE DEL TEMPIO G DI SELINUNTE: ELEMENTI PER UNA RICOSTRUZIONE VIRTUALE

Gian Marco GIRGENTI

IMMAGINE AZIENDALE E PROGETTAZIONE GRAFICA Ghisi GRÜTTER

ACQUISIRE-COMUNICARE-CREARE. UNA RETE DI LABORATORI VIRTUALI DI ARCHITETTURA

Igor HANTUC, Daniele CARLONI, Giovanni ISSINI

PER UN DDM DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO DI ASCOLI PICENO. IL PLUSVALORE DELL'INFORMAZIONE GEOGRAFICA Elena IPPOLITI

APPLICAZIONI DI STRUMENTI DI ANALISI

DELL'ARCHITETTURA STORICA NELLE COOPERAZIONI INTERNAZIONALI

Giovanni ISSINI, Nam DANG MINH

UN PROGETTO DI CATALOGAZIONE COMPUTERIZZATA DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO ISLAMICO:

ESPERIENZE E PROBLEMI Maria Adelaide LALA COMNENO

MUSEO DELL'EDIFICIO DEI BENEDETTINI Rosangela LAMAGNA

LA FORNACE VOLPONI. STRUMENTI PER LA CONOSCENZA E LA DOCUMENTAZIONE DELL'ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE Noemi LANCIONI, Ramona QUATTRINI,

Grazia SABBATINI

VALORIZZAZIONE DELLA CINTA MURARIA ANGIOINA E DELLE PORTE URBICHE DI MARTINA FRANCA

Massimo LESERRI

ARCHITETTURA E STRUTTURA. LA CONDIVISIONE DEI DATI MEDIANTE L'UTILIZZO DI SOFTWARE INTEROPERABILI Massimiliano LO TURCO

LA COMUNICAZIONE DELLA CONSISTENZA E DELLE

EVOLUZIONI DEL TESSUTO URBANO DEL CENTRO STORICO DI BOLOGNA

Anna Maria MANFERDINI

NOTE SU ALCUNI ASPETTI DELLA RAPPRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Mario MANGANARO, Alessio ALTADONNA,

Claudio MARCHESE, Antonio NASTASI, Nicola SIRAGUSA

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TECNICHE INTEGRATE PER IL RILEVAMENTO DEI BENI ARCHEOLOGICI: IL WORKSHOP SUL TEMPIO G DI SELINUNTE Nunzio MARSIGLIA

MODELLI REALI, MODELLI VIRTUALI: PROGETTI PER IL BALLATOIO DELLA CUPOLA DI SANTA MARIA DEL FIORE A FIRENZE

Elisa MARTINI, Leonardo PALANTI, Marcello SCALZO

UN SISTEMA INFORMATIVO UNIFICATO PER LA GESTIONE, CONSERVAZIONE E DIVULGAZIONE DEL PATRIMONIO

ARCHEOLOGICO: IL PROGETTO "FORTUNA VISIVA DI POMPEI" Maria Emilia MASCI

CANALETTO E LE TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE DELLO SPAZIO URBANO VENEZIANO: UN PERCORSO DIDATTICO MULTIMEDIALE

Marco MASON, Luciano COMACCHIO

MODELLI DIGITALI PER LA CONOSCENZA E IL PROGETTO DEL COSTRUITO

IL CASTELLO DI MALOSCO IN VAL DI NON. Giovanna A. MASSARI, Fabio BERNARDI, M. Cristina BONORA, Katia SVALDI

SISTEMI DI GESTIONE DEGLI ELEMENTI DI GOVERNO DI UN TERRITORIO

Sara MATTEI

GLI ARCHIVI PRIVATI IN AMBITO ARCHITETTONICO E DECORATIVO. METODOLOGIE DI CATALOGAZIONE E DI DIVULGAZIONE

Michela MAZZUCCHELLI

SISTEMI E MEZZI INFORMATICI PER IL RILIEVO,

LA CATALOGAZIONE E LA GESTIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO Alessandro MERLO, con Duccio TROIANO e

Massimo ZUCCONI

PER UN DDM DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO DI ASCOLI PICENO.LA CATALOGAZIONE DEI DATI DOCUMENTALI

Alessandra MESCHINI

TECNICHE E METODOLOGIE INNOVATIVE PER LA

RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO. IL CASO DELL'UP1 "DEI SERRAGLI" NELLA PROVINCIA DI FERRARA

Roberto MINGUCCI, Francesco ALBERTI, Moreno PO, Alice TAMBURINI

METODOLOGIA PER LA RICOSTRUZIONE 3D DEL PAESAGGIO ARCHEOLOGICO

Alessia MORO, Lola VICO, Valentina VASSALLO FOLDING DESIGN

Marco NARDINI

FROM AN EUROPEAN E-LEARNING PROJECT METHODS AND TOOLS FOR TECHNICAL AND NON TECHNICAL INFORMATION AND COMMUNICATION

Giuseppa NOVELLO MASSAI, Maurizio Marco BOCCONCINO

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DOCUMENTI E MONUMENTI: DAL SISTEMA INFORMATIVO ALLA GUIDA VIRTUALE

Carmen NUZZO, Simone RICCARDI

UN PORTALE INTERNAZIONALE DEDICATO ALL'E-LEARNING E ALLA CONDIVISIONE DELL'INFORMAZIONE IN RETE: AUTODESK STUDENT COMMUNITY & AUTODESK CAMPUS Anna OSELLO, Giuseppe MOGLIA,

Massimiliano LO TURCO, Paolo ZAMBON

MODELLI VIRTUALI. RICERCHE E SPERIMENTAZIONI ANALITICHE PER GLI ARCHIVI DI ARCHITETTURA Caterina PALESTINI

LA GESTIONE DELLA CONOSCENZA PER LA TRASFORMAZIONE DELLA CITTA'

Daniela PALTRINIERI

RILIEVO TRAMITE TECNOLOGIA LASER SCANNER 3D DELLO SCAFO DI UN'IMBARCAZIONE A VELA E

DETERMINAZIONE DELLE SEZIONI TRASVERSALI TIPICHE DELLE COSTRUZIONI NAVALI

Giorgio PARRA, Daniele BARTOLUCCI UN PATRIMONIO DIMENTICATO. LE AREE INTERNE DELLA CAMPANIA

Maria Ines PASCARIELLO, Annalisa ERRICHIELLO, Vincenzo GUADAGNO

INTERAZIONE TRA STRUMENTI D'INDAGINE

GEOCARTOGRAFICA E TECNOLOGIE DI COMUNICAZIONE. IL DISEGNO DEI PAESAGGI RURALI

Rocco PASTORE, Carla Maria SCIALPI

PROCESSI INTEGRATI PER L'ARCHITETTURA: METODOLOGIE E SISTEMI INFORMATIVI Alberto PELA, Roberta OCCORSO, Anna OSELLO UN PERCORSO DAI PRINCIPI TEORICI ALLE SPERIMENTAZIONI PROGETTUALI

Giulia PELLEGRI

MODELLO VIRTUALE E MODELLO FISICO, ANDATA E RITORNO

Maria PIGNATARO, Mattia SARTORELLO, Andrea VANOSSI APPLICAZIONI DI RILIEVO INTEGRATO NEL CENTRO VECCHIO DI QUARTU SANT'ELENA

Andrea PIRINU

TIPOLOGIE EDILIZIE STORICHE NEL CENTRO VECCHIO DI QUARTU SANT'ELENA

Claudia PISU, Elisabetta LOBINA

VLFFI: LA LIBRERIA VIRTUALE EUROPEA PER LA

CONOSCENZA E LA DIVULGAZIONE DELL'ILLUSTRAZIONE DI MODA Paola PUMA

LE TECNOLOGIE INFORMATICHE AL SERVIZIO DI UN NUOVO MODO DI COMUNICARE L'ARCHITETTURA.

LA RAPPRESENTAZIONE GIS ESTESA AI CATASTI STORICI: IL CASO DI MONDOVI' PIAZZA

Daniela RESTAINO, Lorenzo RUBINI

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PER UN DDM DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO DI ASCOLI PICENO. INTERROGARE LE IMMAGINI

Daniele ROSSI

TERRE NUOVE SALENTINE? TRACCIATI URBANI REGOLARI NEL TERRITORIO SALENTINO

Gabriele ROSSI

PROCESSI PROGETTUALI DINAMICI: ESPERIENZE A CONFRONTO

Pasqualino SACCHETTI, Leonardo PETETTA CONSERVARE L’ARCHITETTURA

Stefania SANSEVRINO, Anna M. SARDELLA

COSTRUIAMOCI PER NOI UNA CITTÀ E UNA TORRE E LA SUA TESTA NEI CIELI E FAREMO PER NOI UN NOME Salvatore SANTUCCIO, Nicolò SARDO, Annalisa FRATTARELLI DAL DISEGNO "STORICO" AL MODELLO "3D": ALCUNE OPERE DI GIULIANO DA SANGALLO

Marcello SCALZO, Francesca GRILLOTTI

"PROMENADES ARCHITECTURALES VIRTUELLES":

RAPPRESENTARE ARCHITETTURE NON REALIZZATE CON LE NUOVE TECNOLOGIE

Alberto SDEGNO

LA TECNOLOGIA QTVR APPLICATA ALLA TUTELA E ALLA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E CULTURALE

Dario SIGONA

ARCHIVI A CONFRONTO: IL PROGETTO DI ARCHITETTURA FRA RIVISTE E SITI WEB Roberta SPALLONE

USO DI CONTENUTI 3D PER LA DOCUMENTAZIONE DEI BENI ARCHITETTONICI NEI SIT

A. SPANÒ, C. FIERRO

DAL RILEVAMENTO ALLA "CONOSCENZA AMPLIATA" DI UN BENE ARCHITETONICO: IL PARCO DI VILLA TORLONIA IN FRASCATI

Rodolfo Maria STROLLO, Leonardo DONATO

RIQUALIFICARE L'ALTRA CITTA': UN SISTEMA

INFORMATIVO PER IL CIMITERO MONUMENTALE DI PARMA Cecilia TEDESCHI

GIS E VULNERABITÀ SISMICA DEI CENTRI STORICI. IL CASO DI SALÒ (1901-1970)

Gian Paolo TRECCANI, Carlotta COCCOLI, Barbara SCALA ESPLORAZIONE INTERATTIVA DI MODELLI DIGITALI PROGETTO DI UNA STAZIONE MONOUTENTE

STEREOSCOPICA MULTIMODALE E MULTIMEDIALE Camillo TREVISAN

MODELLI PROCEDURALI COME VERIFICA PROGETTUALE Maria Rosaria TRINCONE, Dario CANDIDA,

Gennaro PALUMBO

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DALLA MATITA AL MODELLO DIGITALE: LINGUAGGI E STRUMENTI DELLA RAPPRESENTAZIONE, VERSO UN SISTEMA COMUNICATIVO DEL RILIEVO ARCHITETTONICO Williams TROIANO

COMUNICARE VIA INTERNET. IL RILIEVO DI DIECI CHIESE MEDIOEVALI IN ROMA

Pasquale TUNZI

HYSPACE: SPAZIO VIRTUALE PARAMETRICO PER LA FRUI-ZIONE INTERATTIVA DI MODELLI DIGITALI

Graziano Maria VALENTI

MODELLAZIONE DIGITALE 3D DELLA GROTTA DEI CERVI Virginia VALZANO, Adriana BANDIERA,

J.-Angelo BERALDIN, François BLAIS, Luc COURNOYER, Michel PICARD, Daniel GAMACHE,

Mariantonia GORGOGLIONE

DISEGNO ARCHITETTONICO COME FORMA RETORICA Laura VELATTA

LA CONOSCENZA INTEGRATA DELL'ARCHITETTURA STORICA MONUMENTALE COME STRUMENTO PRIMARIO DELLA SUA TUTELA

Chiara VERNIZZI

RAPPRESENTAZIONE DIGITALE DELLA TRASFORMAZIONE URBANA. IL COMPLESSO DI PORTA PALAZZO A TORINO Marco VITALI

SIPE - IL SISTEMA INFORMATIVO DEL PATRIMONIO EDILI-ZIO DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA

Andrea ZERBI

"FOTOGRAFARE" LA SCENA URBANA: IL RILIEVO DEL CENTRO DI CESENA

Massimo BALLABENI, Donato RICCIOTTI ANGELILLO, Eleonora MODDE

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contributi del comitato scientifico

DOTTORATO IN "RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE,

CONSERVAZIONE E RESTAURO": L'INTERDISCIPLINARITÀ COME VALORE

Bruno ASTORI, Roberta SPALLONE, Danila ATTIVISSIMO, Alessia BERUTTO, Domenico GURZÌ, Francesca LUPO, Giulia MACCARONE, Leonardo PERETTI, Vittoria TODISCO, Mariapaola VOZZOLA

SISTEMI INFORMATIVI PER L'ARCHITETTURA E PER IL TER-RITORIO. ATTIVITÀ DEL LABORATORIO DART

DELL'UNIVERSITÀ DI CASSINO

Michela CIGOLA, Assunta PELLICCIO, Sara MATTEI L’INTERROGAZIONE DIGITALE DI PLASTICI URBANI Gabriele GUIDI, Bernard FRISCHER, Michele RUSSO

LA DOCUMENTAZIONE DI OPERE DECORATIVE TRA DIMENSIONE SPAZIALE, LINGUAGGIO SIMBOLICO E COMUNICAZIONE. ALCUNI MODELLI DI RIFERIMENTO OPERATIVO.

Ciro ROBOTTI

relazione a invito

Kim H. VELTMAN

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SISTEMI E MEZZI INFORMATICI PER IL RILIEVO,

LA CATALOGAZIONE E LA GESTIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO

Alessandro Merlo (*) con Duccio Troiano (**) e Massimo Zucconi (***)

(*) Facoltà di Architettura di Firenze, Dipartimento di Progettazione dell’Architettura, Sezione Architettura e Disegno, tel. 055 200071, fax 055 20007236, e-mail: [email protected]

Riassunto (*)

Nel campo del rilievo mediante scansione laser si è assistito negli ultimi anni ad un enorme progresso dal punto di vista operativo (strumentazioni sempre più veloci e precise) e di gestione dei dati acquisiti (ottimizzazione dei software). Tale miglioramento ha allargato la sfera di utilizzo degli scanner laser rendendo possibile il rilevamento di intere porzioni di città in tempi contenuti e con risultati di estrema precisione. Si assiste dunque ad un fenomeno di ‘realtà virtuale’ per il quale interi quartieri cittadini possono essere misurati in ogni dettaglio attraverso il semplice utilizzo di un personal computer. L’estrema precisione di detti rilievi dà però scarse informazioni sulla qualità degli oggetti rilevati - intendendo per qualità il loro valore storico, architettonico e urbano - il cui riconoscimento passa ancora attraverso l’uomo che deve discernere, interpretare, e infine sintetizzare la realtà attraverso delle operazioni sistematiche di lettura e schedatura.

L’esperienza svolta sull’abitato di Aramo (Pescia, Pistoia) si propone di analizzare, tramite lo studio di un caso concreto, le possibilità di dialogo tra queste due sfere del rilievo informatizzato: la prima quantitativa in senso stretto (modellazione tridimensionale misurabile), la seconda qualitativa in senso lato (creazione di database). Tale tema appare di estrema attualità in quanto rappresenta la base di un corretto approccio alla conoscenza e alla tutela del patrimonio architettonico storico, nonché fondamento per un restauro e una nuova progettazione che possano definirsi ‘consapevoli’.

Abstract

The experience on the ‘castle’ of Aramo (Pescia, Pistoia) is included in the wider research on the survey of minor settlements in the ‘svizzera pesciatina’. By means of the peculiar tools of draw and computerised representation, it has the purpose of pointing out the urban and environmental qualities of this small settlement. These qualities absolutely have to be evaluated and preserved.

Due to its limited extension, the built up area of Aramo has been chosen as a ‘pilot’ example to test the actual scanner laser technologies. Then, the application and the efficacy of these technologies have been verified on the whole walled centre.

The interest for this kind of study and the final results has brought the confirmation of the authorities which manage and protect the architectural and environmental heritage.

During the campaign, the whole pattern of the ‘castle’ has been surveyed by means of a panoramic laser scanner (FARO, model 8080), and the formal, typological and material qualities of the building have been filed in proper forms. More, the two churches and the bell tower (a real tower?) on the top of the village have been surveyed in detail. The obtained data have allowed to integrate the 3D model of the built up (which was reconstructed by means of a proper software through the elaboration of the laser scan data) with a data base containing information on its architectures. An innovative data processing tool allows the direct interrogation of the point clouds, in order to obtain quantitative (especially metric) and qualitative data. This helps the administrative necessities for the knowledge and conscious evaluation of this marginal reality with undoubted historical and environmental value.

Oggetto e finalità del rilievo (*)

Il lavoro svolto sul ‘castello’ di Aramo (Pescia, Pistoia)1 - che rientra nella più ampia ricerca che ha per oggetto il

rilievo dei nuclei insediativi minori della ‘Svizzera Pesciatina’ - ha il fine di evidenziare, tramite gli strumenti peculiari del disegno e della rappresentazione informatizzata, le qualità urbano-ambientali di questo piccolo nucleo insediativo, che devono essere in assoluto avvalorate e preservate.

L’abitato di Aramo, per la sua limitata estensione, è stato infatti scelto come esempio ‘pilota’ sul quale testare la possibilità di una reale integrazione tra le odierne tecnologie scanner laser - verificandone l’applicabilità e l’efficacia su di un intero centro ‘murato’ - e i tradizionali strumenti di analisi dello spazio antropico.

Due sono stati i momenti operativi: una prima fase di ‘campagna’ e una successiva di lavoro ‘a tavolino’ riservata alla elaborazione dei dati. Durante la fase di ‘campagna’ è stato rilevato mediante un laserscan panoramico l’intero tessuto edilizio del ‘castello’ e sono state compilate delle apposite schede inerenti le qualità formali, tipologiche e materiche dell’ambiente urbano e degli edifici che ne fanno parte. Con procedure e strumentazioni tradizionali sono state, inoltre, rilevate in dettaglio le due chiese presenti nel borgo e il campanile (torre?) posto alla sommità del paese.

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I dati desunti hanno consentito di integrare il modello tridimensionale dell’abitato, ottenuto elaborando le prese laserscan, con un database contenente informazioni sulle sue architetture, dando così vita ad un innovativo strumento informatico capace di interrogare direttamente le ‘nuvole di punti’ desumendone dati sia di tipo quantitativo (in specie metrico) che qualitativo.

L’interesse per questo tipo di studio e, soprattutto, per gli esiti finali che il progetto si era prefisso, ha avuto ampio riscontro presso gli organi preposti alla gestione e salvaguardia del patrimonio architettonico e ambientale, in primo luogo l’Amministrazione comunale pesciatina interessata alla conoscenza e valorizzazione consapevole di questa realtà marginale di indubbio valore storico-ambientale.

Due le problematiche che in questa sede è opportuno far emergere: una squisitamente concettuale relativa alla vexata questio del ‘modello per il rilievo’ e l’altra più tecnica inerente ai metodi e alle procedure per ottemperare agli scopi del progetto ‘pilota’.

Il ‘modello per il rilievo’ (*)

La raffigurazione digitale tridimensionale per punti di Aramo può a tutti gli effetti essere considerata una versione ‘portatile’ dell’ambiente urbano rilevato, un suo ‘modello’ preciso nella misura in cui lo sono stati il rilievo stesso e la messa a registro dei dati. La misurabilità degli enti che ne fanno parte è ciò che lo qualifica rispetto a tutti gli altri modelli che oggi vengono realizzati, tanto da renderne pertinente l’appellativo di modello ‘per il rilievo’. E’ possibile infatti comprovare che il modello che meglio adempie alle esigenze del rilevatore è proprio quello fornito dall’insieme delle nuvole di punti generate direttamente dagli scanner laser2; una qualunque sua successiva elaborazione, sia essa

finalizzata alla redazione di elaborarti grafici bidimensionali di tipo tradizionale, oppure alla creazione di un ulteriore modello 3D per superfici (mesh o NURBS)3, richiede una discretizzazione dei dati con conseguente perdita di

attendibilità nelle misurazioni.

La sperimentazione condotta sull’abitato di Aramo consiste proprio nell’aver utilizzato il suo modello digitale tridimensionale ‘a nuvola di punti’ come ‘rilievo di base’ su cui operare per la gestione, in primo luogo, dell’‘ambiente urbano’ (di tutti quegli elementi cioè che concorrono a definire lo spazio pubblico) e, secondariamente, del suo patrimonio edilizio ed architettonico. Così come i rilievi tradizionali bidimensionali, infatti, anche la nuvola di punti - opportunamente ‘trattata’ - può offrire innumerevoli possibilità applicative, comunque dipendenti dal fine per cui il rilievo è stato condotto.

Fino ad oggi, gli esempi a cui è stato possibile riferirsi per questo genere di operazioni mostrano il limite di aver utilizzato in maniera impropria i dati forniti dalle prese laserscan. Il più delle volte, infatti, la mancanza sul mercato di un software in grado di interrogare efficacemente il modello ‘a nuvola di punti’ ha fatto propendere per una restituzione dell’oggetto indagato attraverso disegni bidimensionali che lo descrivono per mezzo di piante, prospetti e sezioni. Le successive analisi sul manufatto stesso in genere vengono realizzate su questi ultimi elaborati - ricavati con procedimenti manuali di ribattitura di punti da screenshot oppure, restando in ambiente vettoriale, con soluzioni semiautomatiche a partire da sezioni della stessa nuvola di punti - prescindendo dai dati sorgente4.

Si è cercato, pertanto, di utilizzare il modello per ‘il rilievo’ del paese come strumento digitale interattivo5 che oltre a

rispondere alle esigenze di misurabilità degli organismi architettonici, fosse anche in grado di fornire informazioni Figura 1 - Il versante occidentale del ‘castello’ di Aramo Figura 2 - Le 29 postazioni scanner laser

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(implementate all’interno di un database) sul loro stato di conservazione, sulle qualità formali, materiche, coloristiche, etc.

Operazione preliminare a tutto questo è stata comunque quel ‘trattamento’ critico della nuvola di punti a cui si è fatto cenno in precedenza; per poter collegare un database ai singoli oggetti o enti geometrici definiti da porzioni di nuvole, non è possibile infatti prescindere dal loro riconoscimento sulla nuvola stessa, intervento che consiste nel raggruppare tali punti e associare loro un identificativo ID. Questa è la strada intrapresa di recente grazie ad una convenzione in atto tra il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura di Firenze e la società Topotek di Brescia, che utilizza Aramo come ‘banco di prova’ per apportare ad un software esistente quelle modifiche necessarie a gestire in modo complementare nuvole di punti e informazioni contenute in un database.

Il “trattamento” delle nuvole di punti (**)

Per il rilievo del castello di Aramo è stato utilizzato uno scanner laser Faro HE 8080 a variazione di fase col quale è stato possibile rilevare la quasi totalità del patrimonio costruito (fronti edilizi, cortine murarie e piani stradali) in una campagna di soli due giorni. La logica con la quale sono state distribuite le 29 stazioni all’interno del paese (Fig. 2) è stata quella di ottenere, per ogni oggetto, un densità omogenea di punti. A questo proposito alcune difficoltà si sono presentate al momento di rilevare strade dalle ridotte dimensioni; in questi casi lo scanner ha dovuto infatti operare in ambienti con un asse trasversale molto contenuto (larghezza della strada) e uno longitudinale molto allungato (sviluppo della medesima), nei quali il veloce incremento dell’angolo tra la normale alla superficie da rilevare (ad esempio la muratura di un edificio prospiciente ad una strada) e il raggio laser, abbinato al passo angolare costante del laser medesimo, hanno fatto si che la densità dei punti raccolti degradasse molto velocemente allontanandosi dalla stazione di presa. Per ovviare a questo inconveniente è stato deciso di aumentare, laddove ritenuto necessario, il numero delle stazioni.

Figura 5 - Virtual scan di uno dei fronti di piazza San Frediano Figura 3 - Operazione di messa a registro di una nuvola di punti sul rilievo topografico

Figura 4 - Porzione del tessuto di Aramo composta da nove nuvole di punti

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Altro inconveniente legato a questa tipologia di spazi è prodotto alle estese zone d’ombra generate da corpi aggettanti dalle pareti (come balconi, fioriere, o lampioni) che si trovano molto vicini alla sorgente del laser. Anche in questo caso si è ritenuto opportuno, per ovviare al problema, aumentare il numero delle stazioni di rilevo.

Per quanto riguarda le fasi di elaborazione del dato acquisito, i software utilizzati sono stati essenzialmente due: Faro Scene e Reconstructor 2; ognuno dei quali ha dato risposta a problematiche di ordine diverso come meglio illustrato in figura 6.

Software Descrizione della funzionalità Utilizzo per il rilievo integrato di Aramo Faro Scene Gestione del laser durante la campagna

di rilievo, visualizzazione e primo trattamento delle nuvole di punti

1. Gestione della scansione in fase di campagna. 2. Controllo della qualità dei dati acquisiti in fase di

campagna.

3. Primo trattamento di filtratura automatica in fase di rielaborazione delle nuvole per eliminare il ‘rumore’: sono stati applicati due filtri, uno di distanza e l’altro cromatico.

4. Eliminazione manuale di punti non desiderati rilevati al di sopra dell’edificato.

G.R.C. Reconstructor 2

Elaborazione avanzata di nuvole di punti

5. Importazione e preprocessing delle nuvole. 6. Messa a registro del rilievo (Figg. 3 e 4) 7. Calibrazione della camera.

8. Elaborazioni di virtual scan6 (Fig. 5).

9. Associazione alle scansioni virtuali di chiavi Access.

La schedatura delle qualità: il database Access (***)

Il rilievo delle qualità relative al contesto costruito di Aramo è stato organizzato analizzando il ‘castello’ nelle sue componenti edilizie e urbane. Alla prima componente fanno capo tutti gli edifici, sia ‘speciali’ (chiese, oratori) che di ‘base’ (case in linea, a schiera, etc.) e le emergenze (rocca, torri); alla seconda fa invece riferimento il sistema dei percorsi (di impianto, di collegamento, matrice, etc.) e dei luoghi nodali/polari (quali le piazze). Per ognuna di queste categorie è stata poi riconosciuta l’unità minima che le costituisce: unità minime urbane (U.M.U.) e unità minime edilizie (U.M.E.). La struttura della schedatura è stata progettata secondo questa stessa logica duale; le schede tipo, compilate prima su carta e successivamente digitalizzate, sono state poi inserite in due database di Access fisicamente separati ma relazionati tra loro. Molto si è discusso sul criterio identificativo delle unità minime e, dopo aver formulato varie ipotesi, è stato stabilito che questo dovesse discendere di volta in volta dall’analisi dei caratteri propri dell’oggetto. L’individuazione delle unità minime, che pertanto non coincide necessariamente con le particelle catastali, ha richiesto un’analisi preventiva del contesto e mira in definitiva ad alleggerire le operazioni di schedatura da un lato e ad ottimizzare il database dall’altro.

Per quanto riguarda le informazioni schedate, esse fanno nella maggior parte riferimento alla qualità dei manufatti e al loro stato di conservazione così come sono percepibili dallo spazio pubblico: si hanno, quindi, campi legati ad esempio al tipo di paramento murario, agli infissi o ai sistemi di oscuramento per il database edilizio, e agli elementi di arredo o alla qualità delle pavimentazioni per quello urbano; tutti questi aspetti vanno a formare, considerati nel loro insieme, l’immagine complessiva del paese, rappresentando un dato di sicuro interesse per l’Amministrazione comunale e per tutti i soggetti preposti alla salvaguardia e alla tutela del medesimo7.

Figura 6 - Descrizione dell’utilizzo dei programmi per la gestione del laserscan e delle nuvole di punti

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La digitalizzazione dei dati schedati prevede, inoltre, che questi siano filtrati, interrogati e suddivisi in categorie omogenee; attraverso queste operazioni è infatti possibile rintracciare con facilità i motivi ricorrenti e caratteristici che connotano l’ambiente urbano, i quali potranno diventare in futuro spunto normativo per eventuali piani di recupero. Per la definizione dettagliata di tutti i campi archiviati (sia per le U.M.E che per le U.M.U.) e la loro organizzazione logica si faccia riferimento alla struttura del database Access riportato nelle figure 7 e 8.

Note

1_Responsabile della ricerca: A. Merlo; coordinamento scientifico: A. Merlo, G. Verdiani; rilievo scanner laser a cura di: G. Verdiani, F. Gallo, in collaborazione con Faro Europe; rilievo topografico a cura di: F. Tioli, C. Battini; restituzione ed elaborazione dei dati a cura di: M. Zucconi, D. Troiano, in collaborazione con Topotek Brescia. 2_La nuvola di punti ammette infatti la possibilità di eseguire misurazioni direttamente all’interno dello spazio digitale definito dalla nuvola stessa con strumenti riconducibili a una sorta di rotella metrica che possiede però il vantaggio di essere infinitamente allungabile e di non ammettere errori dovuti, ad esempio, alla deformabilità del materiale con cui è stato realizzato lo strumento.

3_Nel primo caso questa è dovuta essenzialmente alla necessità di estrarre dalla nuvola di punti quei segmenti in grado di definire la geometria degli elementi che compongono l’oggetto indagato, in base, tra le altre cose, alla scala di rappresentazione che si intende adottare. Nel secondo è richiesta dall’impossibilità degli odierni software di gestire la quantità di informazioni contenute in una nuvola di punti; nel campo del rilievo architettonico non esistono infatti programmi in grado di generare in modo automatico - procedimento questo che, a differenza di quello manuale fondato sulla generazione di oggetti tridimensionali a partire da quelle primitive che definiscono le caratteristiche geometriche dei manufatti, meglio si confà con le prerogative della strumentazione impiegata - modelli per superfici che rispettino a pieno i caratteri morfologici dei manufatti, in particolare di quelli storici, e che al tempo stesso ne permettano la misurabilità. Anche i software che si basano sul reverse modeling, pur fornendo modelli accurati perfettamente conformi alla nuvola di punti, presentano una serie di difetti che ne compromettono l’utilizzo e ne minimizzano i vantaggi, quali la pesantezza dei dati da gestire che ne pregiudica la velocità in fase di elaborazione degli stessi e, soprattutto, la resa delle superfici degli oggetti modellati che poco si adatta, ad esempio, a paramenti murari in pietra. 4_Ovviamente la procedura per redigere tali disegni a partire dalla nuvola di punti è molto diversa rispetto a quella che in genere viene adottata per un rilievo di tipo tradizionale. In questo ultimo caso, infatti, la restituzione consiste nel ricostruire su di un supporto bidimensionale l’oggetto indagato grazie a quelle misurazioni effettuate direttamente sull’architettura che hanno permesso di localizzare nello spazio quei punti che il rilevatore ha ritenuto necessari e sufficienti per descrivere compiutamente la sua geometria (riconosciuta dallo stesso operatore ancor prima di effettuare le misurazioni). Partendo dalla nuvola di punti, invece, l’operazione è inversa: il riconoscimento della geometria dei manufatti avviene sul modello informatizzato ed è realizzata, pertanto, in fase di restituzione dei dati. L’eventuale identificazione di quei punti in grado di ricostruire la struttura dell’oggetto ha in questo caso solo uno scopo ‘descrittivo’ e non ‘ricostruttivo’ della sua geometria.

5_ Cfr. Baculo et al., 2002.

6_ Le operazioni associate ai virtual scan consentono di ricavare con semplici comandi prospetti, piante, sezioni, viste assonometriche e prospettiche, da un centro (scanner virtuale) posto nello spazio a discrezione dell’utente. Rispetto a Figura 8 - Relazioni tra tabelle Access nel database delle U.M.E.

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tale centro il software rielabora le nuvole di punti - operando proprio come un laserscan - conferendo loro delle nuove coordinate.

7_Analizzando la scheda relativa alle U.M.E si possono trovare, ad esempio, anche informazioni relative alla proprietà, ai dati catastali o agli aspetti legislativi legati al Piano Regolatore pesciatino.

Bibliografia

Baculo A. (2000), Napoli al 2000, Electa, Napoli.

Baculo A. (2002), Modelli interpretativi della città di Napoli, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Napoli. Bini M. (2005), Il castello di Gisors. Resoconto della campagna di rilievo per una ricerca tipologica e funzionale, Alinea, Città di Castello.

Cardini F. (1990), Incastellamento dei paesi nel primo Medioevo, in Aa.Vv., “I castelli in Valdinievole”, Comune di Buggiano, Buggiano, 23-27.

Gaiani M. (2006), La rappresentazione riconfigurata: un viaggio lungo il processo di produzione del progetto di disegno industriale, PoliDesign, Milano.

Verdiani G. (2003), Il Battistero di Pisa. Rilievo e rappresentazione digitale tra ricerca e innovazione, tesi di dottorato di ricerca - XV ciclo, stampato in proprio, Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Architettura.

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