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14. Ciclo dello zolfo e del fosforo

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Academic year: 2021

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(1)

Il ciclo dello zolfo

• Lo zolfo è un componente essenziale delle

proteine

• La biosfera contiene relativamente poco zolfo

• Le riserve più abbondanti di zolfo sono

contenute nelle rocce sedimentarie e

nell’oceano

• Presenta delle analogie con il ciclo dell’azoto e

del fosforo

(2)

Aerobiosi

Anaerobiosi

SO

42-

S

H

2

S

Gruppi SH

delle proteine

Gruppi SH

delle proteine

Beggiatoa

Thiothrix

Thiobacillus

batteri

fotosintetici

batteri

fotosintetici

Desolforilazione

Riduzione

assimilativa

Desolforilazione

Beggiatoa

Thiothrix

Thiobacillus

Sulfolobus

S

Riduzione

assimilativa

Riduzione dissimilativa del solfato

Desulfovibrio

(3)

Il ciclo dello zolfo

• I solfobatteri chemiosintetici sono comuni sia in

ambiente acquatico che in ambiente terrestre

• I solfobatteri fotosintetici si trovano in ambiente

acquatico

• La riduzione dissimilativa del solfato (respirazione

anaerobica) avviene nei sedimenti e produce H

2

S che

si sposta in superficie e viene utilizzato nella

(4)

Riduzione disassimilativa

Mineralizzazione

H

2

S + CO

2

(CH

2

O) + S0

42-

H

2

S + CO

2

composti organici solforati

Fotoautotrofi

H

2

S + CO

2

S

+ (CH

2

O)

S + CO

2

+ O

2

(CH

2

O) + S0

42-

H

2

S + CO

2

+ O

2

(CH

2

O) + S0

42-

(5)

zolfo organico riduzione assimilativa dello zolfo (piante e microrganismi) +4 - 2 0 +6 desolfidratazione (anossica) solfuro (S2-, H 2S, FeS) ossidazione disassimilativa (diffusa) solfato (SO42-) solfito (SO32-) più ridotto più ossidato numero (stato) di ossidazione riduzione endoergonica ossidazioni esoergoniche in ambiente ossico

riduzioni in ambiente anossico

Thiobacillus riduzione disassimilativa dello zolfo; accettore di elettroni (Desulfovibrio, Desulfomonas) zolfo elementare (S) donatore di elettroni al posto di H2O; batteri fotoautotrofi

batteri chemioautotrofi ossici (Thiobacillus)

(6)

Il ciclo del fosforo

• Contrariamente al ciclo del C, N e S, il ciclo del

fosforo non implica alcuna forma gassosa

• Non ci sono cambiamenti dello stato di

ossidazione del P dovuti alle reazioni

microbiche

• Il fosforo nel suolo deriva dall’alterazione dei

minerali grazie all’azione delle micorrize e

(7)

Microrganismi che operano la solubilizzazione dei fosfati

insolubili

• Batteri:

Pseudomonas, Aerobacter,Micrococcus,

Arthrobacter (50%)

• Funghi:

Penicillium, Aspergillus

Microrganismi che operano la mineralizzazione del

fosforo nei composti organici

• Batteri:

Bacillus, Proteus, Arthrobacter

(8)

Il ciclo del fosforo

• pH acido del suolo

Il fosfato forma composti

insolubili con Fe ed Al

• pH basico del suolo

Il fosfato forma composti

insolubili con Ca

Il fosforo è disponibile a

valori di pH del suolo

(9)

Il ciclo del fosforo

Il fosforo, che non presenta una

componente atmosferica, tende a

circolare localmente (frecce

gialle). Generalmente, le piccole

perdite dai sistemi terrestri,

causate dalla lisciviazione, sono

bilanciate dalle aggiunte dovute

all’erosione delle rocce. Il fosforo

circola attraverso le reti trofiche.

Una parte del fosforo viene persa

attraverso la precipitazione

chimica e la sedimentazione dei

detriti sui fondali. Su scala

temporale più lunga, questo

fosforo può diventare

nuovamente disponibile

(10)
(11)
(12)
(13)

Marea rossa delle acque del porto Grande di Siracusa dovuta alla

proliferazione anormale di dinoflagellati dovuta all’immissione di milioni di

metri cubi di acqua proveniente da un depuratore urbano, contenente

percentuali molto alte di nitrati e di fosfati

(14)

Fonte Regione Toscana

Un indicatore adatto a valutare la

presenza del fenomeno

dell’eutrofizzazione è rappresentato dal

carico trofico potenziale, in grado di

fornire una stima delle quantità di azoto

e fosforo potenzialmente immesse

nell'ambiente, in conseguenza di attività

civili, agricole e industriali.

(15)
(16)

Misure di trasparenza effettuate con il disco di Secchi sul lago d’Iseo in due cicli annuali: 1971-72 e 1976-77. Nel secondo ciclo la trasparenza risulta notevolmente ridotta (Da Cordella, 1981)

(17)

Ossigeno disciolto nelle acque del lago d’Iseo alla profondità di 150 m nel 1972 e nel 1977. La diminuzione di ossigeno osservata nel 1977 è un indice del livello di trofia (Da Cordella, 1981)

(18)

Relazione tra concentrazioni primaverili di fosforo totale e concentrazioni medie estive di clorofilla a, entrambe riferite agli strati di acqua superficiale.

I punti si riferiscono a misure effettuate in diversi laghi; il triangolo si riferisce a

valori raccolti sul lago di Iseo nel 1977 (Da Cordella, 1981).

(19)

Relazione tra trasparenza dell’acqua e concentrazioni di clorofilla a nel lago d’Iseo negli anni 1972 e 1977 (Da Cordella, 1981)

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