Il rischio sanitario
Il rischio sanitario
connesso all’utilizzo dei
prodotti fitosanitari
Giovanni Moro
direttore SPISAL ULSS 7
Marco Bellomi
Regolamento (CE) n 1107/2009
considerando quanto segue:
…
(6) La produzione vegetale occupa un posto assai importante nella
Comunità.
Uno dei principali modi di proteggere i vegetali e i prodotti
vegetali contro gli organismi nocivi, comprese le erbe infestanti, nonché di
migliorare la produzione agricola, è l’impiego di prodotti fitosanitari.
(7) I prodotti fitosanitari possono tuttavia anche avere effetti non benefici
sulla produzione vegetale.
Il loro uso può comportare rischi e pericoli per gli
esseri umani, gli animali e l’ambiente
, soprattutto se vengono immessi sul
mercato senza essere stati ufficialmente testati e autorizzati e se sono
utilizzati in modo scorretto.
L’ impiego di
prodotti
fitosanitari è
diffuso e
consistente
L’ impiego di
prodotti
fitosanitari è
diffuso e
consistente
La Regione
è a forte
sviluppo
agricolo
La Regione
è a forte
sviluppo
agricolo
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 molto tossico 270.703 273.907 246.164 267.926 355.144 262.631 141.057 139.220 162.368 112.118 99.903 128.724 tossico 662.415 852.613 572.104 876.822 1.016.935 1.374.766 1.388.726 893.970 655.041 376.612 488.272 650.736 nocivo 1.634.294 1.417.557 1.251.802 1.426.517 1.558.491 2.508.034 2.421.194 2.853.645 2.549.159 2.429.525 2.603.249 2.617.364 irritante 5.388.318 6.007.877 5.358.633 5.179.645 5.248.251 7.959.525 6.783.370 7.264.675 6.663.538 5.736.248 5.691.817 6.878.700 altro 7.456.344 6.822.240 5.975.996 5.878.092 6.757.364 5.062.718 5.520.429 5.857.304 5.937.707 6.121.444 6.950.562 7.209.743 0 1.000.000 2.000.000 3.000.000 4.000.000 5.000.000 6.000.000 7.000.000 8.000.000 kg - litri
Andamento delle vendite di prodotti fitosanitari Veneto 2003 - 2014
0,7% 3,7% 15,0%
39,3% 41,2%
Distribuzione delle vendite di prodotti fitosanitari per "classe di
pericolosità"- anno 2014 Molto tossici Tossici Nocivi Irritanti Altro
I
A
. . . per classe di pericolo
0 4000 8000 12000 16000 20000 24000 28000 32000
Kg-litri
0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000 50.000Kg-litri
ULSS 19, 20, 21
ULSS 21, 22, 18
. . . per classe di pericolo
Molto tossici – 2014
0,1
6,9
6,5
22,9
8,6
48,0
6,8
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
BL
PD
RO
TV
VE
VR
VI
%
provincia
Vendite di sostanze attive (totali) - anno 2014
La vendita di sostanze attive
zolfo
fungicida
2.052.818
mancozeb
fungicida
423.438
olio di paraffina
insetticida
353.183
glyphosate
erbicida
329.382
rame-ossicloruro di rame
fungicida
281.778
metam-sodium
insetticida
250.213
folpet
fungicida
216.758
zolfo
fungicida
2.278.469
glyphosate
erbicida
460.719
mancozeb
fungicida
372.351
1,3 dicloropropene
nematocida
298.546
rame-ossicloruro di rame
fungicida
287.588
fosetyl-aluminium
fungicida
266.710
folpet
fungicida
240.172
zolfo
fungicida
3.106.713
1,3 dicloropropene
nematocida
472.428
glyphosate
erbicida
440.747
mancozeb
fungicida
383.591
rame-ossicloruro di rame
fungicida
343.286
folpet
fungicida
243.501
2013
63%
2012
63%
2014
63%
http://www.dsa.minambiente.it/SITODESC/
ANNO
SOSTANZA ATTIVA
(totali)
CLASS.
FUNZIONALE
QUANTITA'
(kg)
% RISPETTO
ALLE VENDITE
TOTALI
Tutti insieme costituiscono il prodotto commerciale
(chiamato anche miscela o formulato)
COMPOSIZIONE DI UN PRODOTTO
FITOSANITARIO
SOSTANZA
ATTIVA
SINERGIZZANTE
COADIUVANTE
COFORMULANTE
ANTIDOTO
AGRONOMICO
CLASSIFICAZIONE
DI PERICOLO
ESSENDO IN COMMERCIO SINO AL 31
MAGGIO 2017 PRODOTTI
CON CLASSIFICAZIONE DPD
FRASI DI RISCHIO R
CONSIGLI DI PRUDENZA S
CON CLASSIFICAZIONE CLP
INDICAZIONI DI PERICOLO H
CONSIGLI DI PRUDENZA P
IN BASE ALLA
STRUTTURA
CHIMICA
Inorganici
(Zolfo, …)
Organici
Di origine minerale
Di origine animale
Di origine vegetale
Organici di sintesi
Organo-clorurati
Organo-fosforici
Carbammati e ditiocarb.
Piretroidi
Triazine
Altri
D’USO
ANTIPARASSITARI
•
Insetticidi
•
Acaricidi
•
Fungicidi
•
Nematocidi
DISERBANTI
FITOREGOLATORI
FISIOFARMACI
REPELLENTI
GLI EFFETTI AVVERSI DEI PRODOTTI FITOSANITARI
DIPENDONO DA:
•
Proprietà fisiche, chimiche e tossicologiche
•
Entità e durata dell’esposizione
EFFETTI ACUTI
(infortuni sul lavoro)
CONOSCIUTI
EFFETTI CRONICI
(malattie professionali)
GLI EFFETTI AVVERSI DEI PRODOTTI FITOSANITARI
POSSONO ESSERE CONDIZIONATI DA:
•
Stato di salute e terapie mediche
•
Sensibilità individuale
•
Età
•
Gravidanza
LE ESPOSIZIONI AI PRODOTTI FITOSANITARI:
•
Non sono continuative e non si limitano a poche sostanze
EFFETTI ACUTI
OSSERVAZIONI EFFETTUATE DAL SIN-SIAP: ITALIA 2007 - 2011
CASI DI
ESPOSIZIONE
TOTALE
CIRCOSTANZA DI ESPOSIZIONE
ACCIDENTALE
INTENZIONALE
NON NOTA
4.897
4.400
391
106
Distribuzione per classe
chimica delle esposizioni
accidentali nel 2007 - 2011
EFFETTI ACUTI
GRAVITA’ DELL’INTOSSICAZIONE E CIRCOSTANZA
DELL’ESPOSIZIONE A PRODOTTI FITOSANITARI NEL 2008 –
2011: DATI SIN-SIAP
GRAVITA’
CIRCOSTANZA DI ESPOSIZIONE
ACCIDENTALE
INTENZIONALE
NON NOTA
TOTALE
LIEVE
1.570
119
33
1.722
MODERATA
268
55
22
334
ELEVATA
23
99
8
130
DECESSO
1
7
0
8
EFFETTI CRONICI:
IL CANCRO
DIFFICOLTA’ NELL’INDIVIDUARE SOSTANZE
CANCEROGENE
•
Manca la
relazione dose-risposta
•
L’intervallo tra inizio esposizione ed insorgenza
dei sintomi è molto lungo
•
Sono presenti
fattori di confusione ambientali
(inquinamento ambientale) e voluttuari (fumo
di tabacco)
Nella popolazione agricola il tasso di mortalità per
cancro (tumori nel loro complesso) è inferiore a quello
della popolazione generale (dati ISTAT)
Tuttavia
alcuni tumori mostrano un’incidenza superiore
rispetto all’atteso
:
•Cute e labbra
•Linfomi
•Leucemie
•Mieloma multiplo
•Adenocarcinoma della prostata
•Carcinomi spinocellulari
GRUPPO IARC
COMPOSTI
Gruppo 1
Certamente cancerogeno per l’uomo
Arsenico e molecole contenenti arsenico
Gruppo 2A
Probabilmente cancerogeno per l’uomo
Captafol
Dimethyl carbamyl chloride
Ethylene bromide
Gruppo 2B
Possibilmente cancerogeno per l’uomo
Aramite
Chlordane/eptachlor
Chlorofenoxy acid
Chlorophrnols
Chlortalonil
DDTe
Dibromochloropropane
Dichloropropene
Dichlorvos
Hexachlorobenzen
Hexachlorocyclohexanes
Mirex
Orto-phenylphenate
Toxaphene
Trifluralin
IARC: Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro
• L’erbicida
glyphosate
e gli insettici malathion e diazon sono
stati classificati come probabilmente cancerogeni per l’uomo
(GRUPPO 2A)
• Per il
glyphosate
è stata giudicata limitata l’evidenza di
cancerogenicità per l’uomo (linfoma non-Hodgkin), con
evidenza convincente di cancerogenicità per gli animali da
esperimento
IARC (marzo 2015)
EFSA (novembre 2015)
• Ha concluso che è improbabile che l’erbicida
glyphosate
sia cancerogeno
EFFETTI CRONICI:
IL SISTEMA ENDOCRINO
Alcuni antiparassitari possono
interferire con il
sistema endocrino
(inibizione o stimolazione di
funzioni)
L’alterazione endocrina potrebbe causare
alterazioni ormonali (per es. sulla
tiroide
), ed effetti
Effetti acuti conosciuti
Sottostima di casi lievi e di media entità
Effetti cronici parzialmente conosciuti
Sottostima del fenomeno
Gruppi vulnerabili
Necessità sempre di
interventi preventivi
ARPAV
MINISTERO DELLA
SALUTE
MINISTERO DELLE
POLITICHE AGRICOLE
ISPRA
VENETO
AGRICOLTURA
24
Fonte: la mortalità
nel Veneto
2000-2007 SERV
25
Fonte: la mortalità nel
Veneto 2000-2007
Esposizione ai ditiocarbammati
Esposizione ai ditiocarbammati
negli abitanti delle zone viticole
negli abitanti delle zone viticole
dell
dell
’
’
ULSS 7 del Veneto:
ULSS 7 del Veneto:
uno studio pilota
uno studio pilota
(Indicatore di
esposizione)
Campione effettivo
Campione effettivo
COMUNI
COMUNI
BAMBINI
BAMBINI
ADULTI
ADULTI
Farra di Soligo
18
34
S. Pietro di Feletto
20
38
Refrontolo
16
31
Pieve di Soligo
18
36
Susegana
16
32
Vittorio Veneto
16
32
Cison di Valmarino
18
34
Follina
16
32
TOTALE
138
(126)
269
(260)
Conclusioni in sintesi:
Conclusioni in sintesi:
adulti
adulti
nella popolazione degli adulti dell’ULSS 7, sia la
percentuale di soggetti con ETU rilevabile (
≥
0.5 µg/l)
che la percentuale di soggetti che superano il limite di 5
µg/l di ETU, sono
sovrapponibili
a quelli rilevati da Aprea
et al. riguardanti le
popolazioni urbane
;
non emerge una correlazione statisticamente significativa
tra i livelli di ETU e il comune di residenza;
non emerge una correlazione statisticamente significativa
tra livelli di ETU e la distanza tra casa e vigneto, mentre
la
dimensione dei vigneti
circostanti, anche se in modo
non statisticamente significativo,
influisce sui livelli di
ETU
;
Conclusioni in sintesi:
Conclusioni in sintesi:
adulti
adulti
influiscono in modo statisticamente
significativo sui livelli di ETU i
trattamenti
con prodotti fitosanitari nel proprio orto
;
influisce
in modo statisticamente
significativo sui livelli di ETU l’assunzione
di
vino
;
l’assunzione di farmaci, anche se con
debole significatività statistica, è correlata
con valori di ETU più elevati;
influiscono in modo statisticamente significativo
sui livelli di ETU
i trattamenti con prodotti fitosanitari
effettuati dai genitori in tempi recenti nel
proprio orto
la distanza dell’abitazione a meno di 30 metri
dal vigneto
Conclusioni in sintesi:
Conclusioni in sintesi:
bambini
Cosa fare per ridurre l’inquinamento da
prodotti fitosanitari ?
32
Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
33
40
UNIVERSITA
’
DI PISA - banca dati delle tesi e dissertazioni accademiche
elettroniche
a cura del Sistema bibliotecario di ateneo
Tesi etd-04112010-180456
Tipo di tesi Tesi di laurea specialistica
Autore CAMBI, FRANCESCA
URN etd-04112010-180456
Titolo Effetti citotossici e genotossici indotti da nanoparticelle metalliche in colture di cellule RAW 264.7
Settore scientifico disciplinare SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI, FACOLTA'
Corso di studi SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Commissione Parole chiave •citotossicità •rame •nanoparticelle •genotossicità
Data inizio appello 2010-04-26
Disponibilità mixed
Data di rilascio 2050-04-26
Riassunto analitico
Con il termine nanoscienze si indica lo studio a livello atomico, molecolare e macromolecolare di materiali aventi dimensioni nanometriche: in virtù delle loro peculiari proprietà, i nanomateriali hanno destato e destano ancora oggi un grande interesse e rappresentano un campo di ricerca e di applicazione tecnologica molto vasto. Le nanoparticelle metalliche rappresentano i nanomateriali maggiormente utilizzati come catalizzatori industriali; poiché una delle principali vie di esposizione a queste sostanze è rappresentata dal tratto respiratorio, è importante riuscire ad evidenziare se l’inalazione di nanoparticelle metalliche può avere effetti citotossici o genotossici sull’organismo.
Lo scopo di questa tesi è quello di valutare il potenziale citotossico e genotossico di nanoparticelle di ossido di rame (CuO) su colture cellulari murine RAW 264.7. Il potenziale citotossico delle nanoparticelle di rame e di titanio è stato determinato mediante l’utilizzo del test MTT (3-4,5 dimetiltiazolo - difenil tetrazolio bromide).
Il potenziale genotossico delle nanoparticelle oggetto di studio è stato valutato invece mediante l’utilizzo del test del micronucleo e del test della cometa. In questo lavoro di tesi il test della cometa è stato eseguito con e senza l’utilizzo degli enzimi ENDO III e FPG, entrambi enzimi di restrizione. Il test della cometa è stato utilizzato per valutare il danno primario al DNA a singolo e a doppio filamento indotto dal trattamento delle colture cellulari con le nanoparticelle metalliche di rame mentre con il test della cometa con gli enzimi ENDO III e FPG è stato valutato il danno ossidativo al DNA.
Nell’ambito degli esperimenti condotti è stato testato un range di concentrazioni di nanoparticelle compreso fra 10-7 g/ml e 10-3 g/ml: i risultati ottenuti hanno evidenziato come il trattamento dei macrofagi alveolari con nanoparticelle di rame (CuO) determini un incremento del tasso di mortalità cellulare e del danno primario ed ossidativo al DNA.
Nome Commissario Qualifica