UNIVERSITÀ DI PISA
FACOLTÀ DI ECONOMIA
C
ORSO DIL
AUREA INE
CONOMIAA
ZIENDALEDipartimento di Economia Aziendale “Egidio Giannessi”
TESI DI LAUREA
OPPORTUNITÀ E LIMITI DELL’OUTSOURCING.
IL CASO LOCMAN S.P.A.
Relatrice:
Chiar.ma Prof. Lucia Talarico
Candidato: Lorenzo Arnaldi
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Indice
Introduzione ... 7
Capitolo 1: Opportunità e limiti dell’outsourcing
1.1 Esternalizzazione o Outsourcing... 131.2 Attività e processi da esternalizzare... 19
1.3 La stima di costi e qualità... 29
1.4 I vantaggi... 33
1.5 Le figure dell’outsourcing... 37
1.6 Service providing e outsourcing ... 39
1.7 Modelli di outsourcing ... 41
1.8 L’outsourcing del core business... 47
1.9 Il partner nell’outsourcing... 51
1.10 Da partner a controparte... 55
1.11 Monitorare l’outsourcer ... 59
1.12 Le difficoltà del monitoraggio ... 65
1.13 Le difficoltà con le risorse umane... 69
1.14 I limiti dell’outsourcing... 79
1.15 Insourcing e Switching Cost ... 89
1.16 Il futuro dell’outsourcing ... 95
Capitolo 2: Caratteristiche e prospettive del mercato
dell’outsourcing in Italia
2.1 La nuova organizzazione delle imprese italiane ... 1012.2 L’evoluzione del mercato... 107
2.3 L'outsourcing in un contesto dinamico ... 111
2.5 L'innovazione e le reti informatiche ... 119
2.6 I servizi in outsourcing ... 123
2.7 Il processo decisionale ... 129
2.8 Le novità nell’amministrazione del personale ... 131
2.9 Il valore aggiunto e le reti ... 137
2.10 Human resource outsourcing ... 141
2.11 L’outsourcing per l’utente finale ... 145
2.12 La gestione innovativa delle risorse umane... 151
Capitolo 3: Il Caso Locman S.p.a.
3.1 Il Gruppo LOCMAN ... 1553.2 Un fiorente marketing ... 157
3.3 Un’azienda solida e promettente... 163
3.4 Introduzione all’outsourcing nel 2002 ... 173
3.5 L’affermazione dell’outsourcing nel 2003 ... 185
3.6 Gli eventi del 2004... 193
3.7 Conclusioni ... 197
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Introduzione
L’evoluzione dei mercati, il progressivo abbattimento delle barriere locali e nazionali alla circolazione di beni, servizi e capitali e la conseguente globalizzazione, hanno profondamente modificato e ampliato il contesto di riferimento in cui operano le imprese.
Questa espansione dei mercati, assieme alla relatività assunta dai concetti di tempo e spazio, grazie alle nuove tecnologie, ha avuto importanti conseguenze dirette, tra cui la crescita del numero dei potenziali consumatori e l’aumento della concorrenza.
Cambiano, di conseguenza, la domanda, i gusti e i comportamenti degli attori del mercato, e, quindi, devono cambiare, evolversi, anche le idee e le regole.
Flessibilità, qualità e customer satisfaction: questi sono i cardini attorno cui ruota, oggi, il successo di un’azienda.
La flessibilità è un elemento fondamentale per rispondere ai repentini mutamenti della domanda: un’impresa deve essere in grado di adattarsi velocemente alle novità senza subire gli effetti dell’obsolescenza.
La ricerca della qualità ha una duplice valenza: offrire prodotti e servizi migliori per aumentare le vendite e creare l’immagine dell’azienda, valorizzandone il marchio.
Ormai da tempo, in Economia Aziendale, si è affermato il concetto della centralità del cliente, tanto che si può considerare l’unico elemento su cui sono basate le scelte imprenditoriali, e la sua soddisfazione è l’obiettivo principale cui mira il management.
Questi tre elementi spingono la gestione aziendale ha cercare un continuo miglioramento e nuove soluzioni: strategie e politiche vengono decise e pianificate in base alle esigenze e ai gusti del consumatore.
In risposta alle dinamiche mutazioni del mercato, sta prendendo sempre più piede un noto strumento manageriale, che, dagli anni ’80, ad oggi ha conquistato sempre maggiori consensi e ottenuto proficui risultati: l’esternalizzazione o outsourcing. Il concetto alla base di questa strategia è tanto semplice quanto efficace: affidare a terzi specializzati, o ad operatori nati appositamente, attività, processi o interi rami aziendali, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azienda. Il rapporto con questi operatori esterni, che, in ottica di outsourcing, prendono il nome di outsourcer, è l’elemento essenziale su cui si basa l’applicazione di questa strategia: raggiungere una solida intesa, fino a stringere vere e proprie partnership, è la chiave del suo successo.
Naturalmente, questo strumento a disposizione della gestione aziendale non è esente da difetti e conseguenti critiche fondate, tanto che alcuni degli aspetti magnificati da chi se ne fa convinto promotore, sono stati proprio il freno maggiore alla sua diffusione di massa, specialmente in Europa, in particolar modo in Italia.
Questo lavoro si pone l’obiettivo di dare maggiore chiarezza al concetto di outsourcing, spiegandone i fondamenti e delimitandone opportunità e limiti teorici ed applicativi. Infatti, l’unico modo per poter condividere l’entusiasmo che sta attorno a questa strategia o per poterla definire pericolosa e, quindi, meno allettante, è essere coscienti dei vantaggi e degli inconvenienti che può apportare al sistema azienda, valutandone il conseguente miglioramento o meno del rapporto costi/benefici.
Il primo capitolo tratta specificatamente del concetto di esternalizzazione o outsourcing. Nella prima parte si parla della nascita e dell’evoluzione di questa strategia, dopodiché, si passa ad analizzarne gli aspetti peculiari, quali le attività, processi o rami esternalizzabili, le figure coinvolte, i vantaggi e i limiti, i modelli applicativi e, aspetto forse più importante, la figura dell’outsourcer come partner. Dopo aver affrontato la necessità del monitoraggio degli outsourcer e le difficoltà nella gestione delle partnership, il capitolo si conclude con il concetto di
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insourcing, cioè del rientro, e switching cost, cioè il cambio di fornitore, e un’analisi delle prospettive future.
Il secondo capitolo affronta la recente evoluzione del mercato italiano e gli effetti dell’applicazione dell’outsourcing da parte delle aziende che vi operano. L’analisi è riferita, in special modo, all’evoluzione e all’innovazione che le nuove tecnologie hanno apportato al sistema gestionale, con particolare riferimento alle reti informatiche. Vengono affrontati specificatamente i riflessi di questi cambiamenti nella gestione delle risorse umane e i vantaggi che le aziende traggono da esternalizzazione sempre più spinte di servizi e attività.
Nel terzo capitolo viene analizzata l’applicazione pratica e i risultati di una strategia di outsourcing, commentando il caso di una promettente azienda italiana: la Locman S.p.a., nota impresa impegnata nel campo dell’orologeria. Dopo una presentazione della società, del suo marketing e una breve disamina dei suoi bilanci dal 2001 al 2004, vengono inquadrate ed analizzate le esternalizzazioni messe in opera dal 2002 al 2004, in modo da rendersi conto di come funzioni l’outsourcing nella realtà operativa.