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Aphros. Drone a scopo umanitario

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Academic year: 2021

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Aphros

Drone a scopo umanitario

Corso di Laurea Magistrale Design del Prodotto per l’Innovazione

Politecnico di Milano Scuola del Design A.A. 2016/2017 Relatore: Massimo Facchinetti A cura di: Ilaria Conti

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3

{

“Il contenuto precede

il design. Il design

senza contenuto

non è design

, è

decorazione.”

Jeffrey Zeldman

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4

Indice

Introduzione

Dall’idea al prodotto

Abstract

Nanotecnologie per il futuro

Vision 2025

Pet Factors

Personas

Scenario della società futura

Focus

Luoghi estremi

Sahara, vivere in condizioni estreme

L’era dei robot

Il futuro dei droni

I nuovi droni

La ricerca d’acqua nella storia

Rabdomanti

Concept

A place in the sun

Moodboard

Sketches

Concept finale

Scenari futuri

L’utente del 2025

La nuova era tecnologica

Ascoltare il cibo

Il rabdomante hi-tech

Condizioni estreme

Conclusioni

Futuri possibili

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70

72

82

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5

7.

Ambientazione

Rapporto con l’utente

Ambientazioni tipiche

Bibliografia

Sitografia

Ringraziamenti

5.

Progetto

Aphros

Accessorio

Multifunzionalità

Componenti

Funzionamento

Utilizzo

Materiali

Finiture e colori

Produzione

Modello

Ciclo di vita

6.

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Introduzione

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Dall’idea al prodotto

Un prodotto non è soltanto ciò che si disegna.

Esso racchiude in sè tutto ciò che lo circonda, l’insieme di tutti quei dettagli che costituiscono il suo ciclo vita, dal primo sketch fino alla vendita. Attorno al progetto si sviluppa inevitabilmente una rete di processi che lo caratterizzano e lo rendono unico. Controllare quindi ogni step della filiera è al giorno d’oggi molto importante per la figura del Designer, che non si limita più a progettare il singolo prodotto ma si occupa del sistema che si instaura attorno ad esso. Da queste considerazioni si comprende quindi come un prodotto non può prescindere da una serie di ricerche; esse interessano non soltanto la realizzazione dell’artefatto in sè, ma anche lo scenario di fondo che si instaura attorno all’oggetto. A partire da questi approfondimenti sorge quindi un insieme di molteplici idee, che andranno poi selezionate per trovare quella più adatta al problema iniziale, da cui è iniziata la ricerca. Sulla base di questo principio si è deciso di intraprendere un percorso a partire da un unico e generale tema iniziale: Le Nanotecnologie. Il tema è sicuramente tutt’altro che semplice ma trova vari spunti interessanti in più campi diversi. Essendo un ramo troppo vasto per esplorarlo nella sua totalità, sono stati scelti alcuni sottotemi cardine, che serviranno come spunto per la costruzione del tema di tesi.

A product isn’t only what you draw.

It includes everything that surrounds it, the set of all those details that make up its life cycle, from the first sketches up to the sale. Around the project it will inevitably develops a network of processes that characterize it and make it unique. Thus check each step of the supply chain is nowadays very important today for the figure of the designer, which is no longer limited to designing the individual product but takes care of the system you order established around it. From these considerations it thus includes as a product can not be separated by a series of searches; They affect not only the realization of the artefact itself, but also the basic scenario that order established around the object. From these insights so is a set of multiple ideas, which can then be selected to find the one best suited to the initial problem, from which the search began. On the basis of this principle it was decided to take a course from a single, initial general theme: Nanotechnology. The theme is certainly not simple, but located several interesting ideas in the most diverse fields. Being a branch too vast to explore it in its entirety, some key sub-themes have been chosen, which will serve as a starting point for the construction of the theme of the thesis.

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1. Schizzi su carta e foto della lampada “Atollo”, Vico Magistretti, 1977

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Il concept progettato è un rabdomante tecnologico, un drone indossabile a scopo umanitario. E’ in grado di assolvere diversi compiti che riguardano quattro principali categorie: lavoro, società, soccorso, connessione. Le funzioni che può soddisfare sono molteplici: rilevare i dispersi nelle valanghe, assistere gli anziani e i disabili, tracciare sostanze nocive nelle industrie alimentari e nelle colture, individuare incendi nei boschi e nelle abitazioni, fornire sicurezza e vigilanza nelle strade, raggiungere zone inaccessibili, cercare risorse utili alle popolazioni in difficoltà, riconoscere volti, rilevare esplosivi nei luoghi pubblici e molto altro. Il drone punta ad essere un’estensione delle capacità dell’uomo, per agevolarlo ed assolvere le difficoltà o le emergenze che si possono incontrare nella quotidianità.

Aphros

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Nanotecnologie per il futuro

Uno dei pionieri dell’applicazione industriale delle

nanotecnologie, Albert Franks, definì tali scienze come “quell’area della tecnologia dove le dimensioni e le tolleranze tra i 0,1 nm e i 100nm giocano un ruolo critico”. Operare a tali livelli di definizione significa riuscire a studiare, assemblare e modificare i materiali a livello molecolare; un nanometro corrisponde infatti a un miliardesimo di metro, ovvero una misura 80000 volte inferiore al diametro di un capello. Attraverso l’uso delle nanotecnologie è possibile creare nuovi materiali funzionali, strumenti e sistemi con straordinarie proprietà derivanti dalla loro struttura ed implementare qualità e caratteristiche di processi e prodotti esistenti . Le nanotecnologie e i nanomateriali sono entrati già da tempo nelle applicazioni di uso comune e negli oggetti che si usano tutti i giorni. Molte innovazioni raggiunte nel settore dell’automotive, dell’elettronica, della medicina e nei materiali da costruzione non sarebbero state possibili senza l’impiego delle nanotecnologie. Il potenziale che offrono nell’immediato futuro è immenso: sviluppo di nuovi metodi per migliorare il rilascio dei farmaci, elementi fotovoltaici ad altissimo rendimento, materiali intelligenti per l’accumulo di energia, batterie al litio più efficienti e di lunga durata. Il segreto di questo straripante successo sta in un semplice concetto: raggiungere il massimo obiettivo con il minor impiego di materiale possibile. I materiali nanostrutturati possono essere creati attraverso due approcci fondamentali: “bottom up” e “top

down”. Il primo si riferisce alla capacità di assemblare il materiale nanostrutturato a partire dalle nanoparticelle che lo costituiranno. In biologia, biomedicina e chimica si usa per lo più questo tipo di approccio. Il secondo consiste invece nella costruzione di micro e nanostrutture a partire dal blocco massiccio di materiale con tecniche di tipo litografico, oppure, riducendo con metodi fisici, le dimensioni delle strutture iniziali portandole a livello nanometrico. Questo metodo è quello più comunemente utilizzato per la creazione di materiali e trova i principali impieghi in applicazioni elettroniche e metallurgiche. Essendo delle scienze multidisciplinari, le nanotecnologie possono essere applicate trasversalmente ai più svariati settori industriali. Alcuni esempi di applicazioni di materiali nanostrutturati: tessuti antimacchia, superfici antigraffio o autopulenti, cosmetici contenenti nanopolveri, aerogel nanostrutturati per l’isolamento termico. Attualmente, come si può intuire, lo scenario delle nanotecnologie è molto ampio. Si possono elencare quindi alcuni filoni d’interesse che raggruppano le principali applicazioni delle nanotecnologie: materiali innovativi, sistemi biologici e biomedici, tecnologie dei dispositivi elettronici e dei circuiti integrati, tecniche di fabbricazione e lavorazione su scala inferiore ai 100 nm, caratterizzazione e manipolazione della materia.

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Grafene. Fra le molte applicazioni,

vi sono quelle elettroniche

che consentono di ridurre le

dimensioni dei componenti in

scala nanometrica

Finiture.

Grazie alle nanotecnologie anche il campo delle finiture si è ampliato notevolmente. Troviamo vernici che rendono idrorepellenti le superfici, eliminano l’inquinamento, sono autopulenti, termoriflettenti o battericida.

Tecnologie indossabili.

Un gruppo di ricerca del Texas ha sviluppato micro-particelle che possono essere iniettate sotto la pelle, come un tatuaggio, in grado di monitorare i processi vitali e le funzioni del corpo dalla superficie della pelle.

Schermi flessibili.

Con l’utilizzo dei sempre più innovativi materiali, si potranno vedere in un futuro non molto lontano, schermi che si possono arrotolare come fossero carta. Questo è possibile grazie anche all’invenzione dei circuiti e batterie flessibili.

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L’obiettivo è immaginare una visione di come sarà il 2025, analizzando aspetti sociali, economici, culturali ma anche tecnologici, per produrre una serie di idee e di scenari che potrebbero verosimilmente verificarsi entro una decina d’anni. Ciò che si andrà ad ipotizzare sarà quindi un nuovo modello di società, con caratteristiche evolute rispetto all’odierna ed un nuovo modello di abitante (personas). Lo scenario che si svilupperà entro il 2025 sarà coerente con la società attuale e seguirà l’andamento di dati e fonti concreti, per riuscire ad avere un’immagine credibile oltre che visionaria. Ciò che caratterizzerà il 2025 può essere racchiuso in alcune parole chiave. Fra tutti i Megatrends, è opportuno selezionarne alcuni per direzionare la Vision.

Vision 2025

Come cambieremo nel futuro

Prevede un ribilanciamento dell’economia per far fronte ai diversi problemi relativi alla crescita demografica e all’esaurimento imminente di risorse. Il capitalismo ha sottovalutato che le risorse di cui disponiamo non sono infinite e dovranno essere gestite diversamente. Nel prossimo futuro sarà importante un utilizzo migliore di ciò di cui disponiamo e verrà lasciato spazio ad una economia basata sullo sharing, una condivisione che riguarderà più aspetti (cibo, spazi pubblici, trasporti, produzione, servizi, …). Tutti saranno eticamente responsabili del futuro dell’intera comunità, poiché ognuno coinvolgerà l’intero sistema.

Mira al design progettato da utenti in collaborazione. Questo tipo di co-design genera dei vantaggi rispetto alla produzione tradizionale, cioè l’arricchimento personale di informazioni e l’accumulo di esperienza ed interesse verso contenuti sociali ed etici. Non si tratta di collaborazioni a scopo di lucro ma a scopo di migliorare l’intera comunità che partecipa alla sharing economy. La rete di scambio si estenderà in vari campi e coinvolgerà un numero sempre più elevato di co-designers.

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CAPITALISM AT CROSSROADS

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SOCIAL PRODUCTION AND CO-CREATION

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DEMOCRATIZATION OF CREATIVITY

Descrive come la creatività si possa estendere su tutta la comunità, in modo che tutti possano partecipare attivamente nella creazione di servizi o prodotti e produrre uno scambio di idee che contribuiranno a migliorare la società. L’esperienza, l’informazione e la conoscenza sono il bagaglio culturale che si riceve da queste collaborazioni, oltre a prodotti e servizi utili per la comunità. La creatività diventa quindi un’attitudine fondamentale e gli utenti si potranno esprimere grazie alle sempre più numerose piattaforme digitali come il web, pc o smartphones. Ogni utente può essere considerato designer e i designers vengono a loro volta ispirati dagli utenti.

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CAPITALISM AT CROSSROADS

Ricerca continua di risorse rinnovabili ed energie green, per far fronte ad un problema ambientale che trova soluzione nello sharing.

Si affronta il problema del numero sempre maggiore degli abitanti che affollano le gradi città.

Coinvolge una serie di nuove concezioni del benessere, modificate dalle continue scoperte scientifiche e tecnologiche.

DIGITAL DISRUPTION

Si tratta dell’evento del digitale che ha cambiato i nostri comportamenti, il nostro stile di vita, la velocità delle nostre azioni.

Esprime come in una natura ciclica ogni azione sia incisiva e coinvolga direttamente un’infinità di altri livelli.

dove si può ritrovare la creatività ovunque e dove tutti possono incarnare la figura del designer.

Nuova concezione di società che contribuisce a realizzare progetti utili e senza scopo di lucro.

Rivalutazione sicurezza per terrorismo, guerre, e malattie ma anche web, cellulari e pc.

Megatrends

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SILVER MEGAPOLIS

NEW WELFARE

PLANET UNDER STRESS

DEMOCRATIZATION OF CREATIVITY

SEARCH FOR SAFETY

SOCIAL PRODUCTION AND

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negli altri casi i materiali verranno riutilizzati dandogli nuova vita. Le Biotecnologie saranno fondamentali per raggiungere livelli importanti come la diminuzione del consumo di risorse e dell’inquinamento ambientale.

Per quanto riguarda la categoria “Technology” le parole chiave scelte riguardano l’Ethical value exchange e la Sharing economy: alla base di quest’ultima troviamo sempre lo scambio e la condivisione di beni, servizi o conoscenze e si può dire sia contro il consumismo. Mentre esso invoglia al continuo acquisto e consumo per incentivare le vendite, la sharing economy si pone l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, grazie ad una equa ridistribuzione di risorse. Si può trovare questo tipo di economia in molti settori, come nei trasporti, nel cibo, nello scambio di conoscenze, nel car sharing, nel park sharing, ect.

Dalla seguente tabella si può evincere la diversa concezione di economia, dall’economia della conoscenza a quella della trasformazione. Come si può notare, la società cambia notevolmente il modo di pensare, partendo dall’attenzione verso tutto ciò che è “locale” fino ad arrivare allo sharing comunitario, che connette molteplici attori in un unico grande sistema condiviso.

PET Factors

In base a questi Megatrend sono stati selezionati i PET Factors, cioè le parole chiave associate ad essi, che trovano spazio in tre specifici ambiti: People, Environment, Technology.

All’interno del contesto “People” sono stati selezionati i criteri di Meaningful contribution ed Empathy & Cooperation. In un’ottica di sharing è infatti fondamentale l’empatia verso il resto della comunità e la cooperazione come punto cardine dell’organizzazione. Lo sharing non può chiaramente prescindere da questi valori; alla base di una comunità in condivisione c’è sicuramente una grande componente di aggregazione, di apertura verso nuovi ideali, culture e tradizioni, di spirito di collaborazione.

La Circular Economy è inoltre alla base del contesto ambientale nel quale la società dovrà collocarsi. Essa prevede un sistema economico che sia in grado di rigenerarsi da solo; nel caso si abbia a che fare con prodotti biologici, essi ritorneranno in natura, mentre

P

CONTRIBUTO, EMPATIA E COOPERAZIONE

E

ECONOMIA CIRCOLARE E BIOTECNOLOGIE

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Contextual

Individual empowerment

Develop potential

Pursue aspiration

Biodiversity

Renewable energy

Green economy

Digital blows

Enabling creativity

Enabling open-tools

Enable self-development

Systemic

Address collective issues

Meaningful contribution

Empathy&cooperation

Biomimetics

Bitechnology

Circular economy

Crowd sourcing

Enhancing meaning

Inclusive value networks

Ethical value exchange

Sharing economy

Quest

Effect

Approach

Policy

Resources

Value proposition

Finance

Focus

Qualities

Value proposition

Approach

People

Environment

Technology

Captivating idea

Self actualization

Meaningful living

KNOWLEDGE

Economy

TRANSFORMATION

Economy

Approach

Development

Blue economy

Economic driver

Knowledge platforms

Value networks

View

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Personas

In questo contesto si evidenzia una nuova figura di utente, più riflessiva, con valori etici e sociali diversi dalla figura contemporanea, di condivisione e comunione. La personas immaginata sarà chiamata “Prosumer in Sharing” e a seconda del suo essere attivo o passivo nella società o che abbia a disposizione parecchie o poche risorse, avrà dei precisi comportamenti. La nuova figura di Prosumer, sarà portata a preferire l’utilizzo di beni e servizi anziché l’acquisto; in un’ottica di sharing non ci sarà posto per il consumismo e lo spreco di risorse verrà limitato a ciò che veramente servirà alla comunità. Tutto ciò che prevede una continua sostituzione di un bene, non può essere contemplata in un periodo che esige austerità rispetto a tutto ciò che è superfluo. Ci sarà infatti un riequilibrio nel concetto di proprietà, moltissimi beni e servizi saranno free e condivisi da tutti; si avrà meno disparità economica. Ovviamente non si può dire che arriveremo a possedere tutti gli stessi beni in maniera equa, ma grazie al nuovo modo di concepire l’economia si arriverà ad abbassare la disparità all’interno della società, con moltissimi beni e servizi in condivisione. La moda, non intesa in senso stretto ma più ampio, cambierà la sua essenza: tutto ciò che concerne il cambio continuo di un oggetto per uno nuovo avrà minore importanza, poiché in una società in cui si cerca di ridurre il consumo di risorse, tutto ciò che viene spesso sostituito (come cellulare, automobili, vestiti, e molto altro) non trova più spazio. Si parla quindi di una battaglia contro il consumismo, in cui le idee per un futuro più sostenibile sono largamente condivise dagli

utenti. Nell’ottica passiva di personas “pull”, si avrà un utente che preferirà cibi locali, a km zero e biologici; sceglierà di utilizzare trasporti elettrici o che inquinino il meno possibile, e farà parte di gruppi di utenti, piccole comunità che condivideranno beni come cibo, spazi, servizi. Nel caso di personas “push” verrà messa in primo piano l’autoproduzione, che potrebbe riguardare in primo piano la tecnologia di 3d printing, la quale andrà a diminuire la produzione di massa per fare spazio a quella su misura dell’utente. Il prosumer futuro potrà sostituire parti di un oggetto che risultano inutilizzabili, usurate o rotte, con ricambi creati dalla propria stampante. Anche in questo senso la moda sarà costretta a reinventarsi, poiché ogni prodotto sarà diverso da un altro, essendo realizzato ad hoc e quindi su misura dell’utente, che incarnerà anche la figura del designer. Inoltre gli utenti vivranno, lavoreranno e passeranno il loro tempo libero in edifici sostenibili, che utilizzeranno nuove tecnologie e materiali per il risparmio ed il recupero di energia e risorse. Ciò che sarà importante per il nuovo modello di società, sarà l’aumento delle connessioni, che svilupperanno relazioni soprattutto virtuali ma anche reali; si potrà pensare di avere connessioni che congiungono più comunità e che col tempo potranno portare ad un enorme rete in cui le più importanti e grandi comunità, potranno essere totalmente in connessione fra loro. Gli utenti “push” e con poche disponibilità economiche, diventeranno co-producer di servizi per la comunità. Grazie allo sharing di beni e servizi si avranno quindi meno rifiuti domestici.

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COndivisione degli spazi

COndivisione delle risorse

Connessione con gli altri utenti

Tecnologie all’avanguardia

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Il seguente scenario sarà lo sfondo in cui vivrà la personas sopra descritta, un contesto attinente alle caratteristiche dei suoi utenti, che rispecchierà l’empatia, la cooperazione, una nuova etica sociale e lo sharing come base dell’organizzazione economica. Innanzitutto è importante inquadrare lo scenario geografico; ogni continente ha le sue personalissime condizioni, dettate da diversi fattori quali abitanti, ambiente, cultura e tradizione, demografia, qualità della vita, politica, organizzazione sociale, ecc. La scelta geografica verte in questo caso sull’Europa, in quanto è un paese già molto sviluppato, consapevole del problema imminente del recupero delle risorse e che si sta già muovendo verso cambiamenti importanti per diminuirne il consumo. Ciò che caratterizzerà la società europea fra una decina d’anni, sarà certamente un aumento delle spese famigliari e in particolar modo di quelle online. Già al giorno d’oggi moltissimi prodotti si trovano solo online, specialmente quelli personalizzabili, e gli utenti preferiscono acquistare online anche ciò che è già presente nei negozi, per varie motivazioni fra cui comodità, maggiore scelta o semplici sconti. Se da una parte ci saranno effettivamente molti servizi e beni in condivisione, dall’altra la scelta dell’autoproduzione, dei prodotti su misura e del rifiuto della produzione di massa, avrà sicuramente influenze sul portafoglio degli utenti. Ciò che andrà a diminuire è quindi il potere dei supermarket, che lasceranno il posto a mini market, orti comunitari e autoproduzione. In questo tipo di società verranno a meno quindi le disuguaglianze

Scenario della società futura

sociali; anche se seguendo i dati odierni, sembrerebbe si stia affermando sempre di più una disparità sociale, in una società basata sullo sharing, la disuguaglianza non può sopravvivere. Si avrà invece un’affermazione dell’ambientalismo e dell’utilizzo di energie sostenibili. Lo scenario che quindi si propone per i prossimi anni, ribattezzato “Connected cities”, prevede un’organizzazione particolare, che si propone di creare una grande ed unica comunità. Essa, per comodità, coinciderà con la città. Non è escluso che in un futuro ancora più inoltrato, potrebbero esserci delle altre connessioni basate sulla congiunzione di più città, anche molto lontane. Per i prossimi anni la questione sarà però temporaneamente limitata. Si avrà quindi una città totalmente connessa, autogestita, che condivide tutte le risorse di cui dispone, eliminando la disuguaglianza, creata dal capitalismo e dalla proprietà. Saranno utilizzate per la maggior parte dei casi solo energie rinnovabili, dispositivi e tecnologie in grado di accontentare questo nuovo bisogno di risparmio energetico e di risorse. Per lo stesso motivo i mezzi di comunicazione sapranno condividere spazi (come si può vedere dal nuovo bus inaugurato in Giappone che può passare sopra il traffico) e servirsi di energie alternative (saranno per lo più bus elettrici o a bassa produzione di inquinamento). La scoperta e sperimentazione di nuovi materiali e tecnologie sarà in favore di nuove soluzioni per abbattere la scarsezza delle risorse disponibili. Aumenteranno chiaramente le connessioni, per consentire una comunicazione adeguata, che porterà alla crescita esponenziale di relazioni virtuali

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domestiche onlineSpese

Scelta dei supermercati 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 ‘15 ‘15 ‘20 ‘16 ‘20 ‘15 ‘20 ‘20 ‘15 ‘20 ‘15 ‘20 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 ‘20 ‘20 ‘20 North America South America Europe Africa Far Asia Australia East Inequità sociale

Etica per l’ambiente

Scelta energie alternative 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 ‘15 ‘15 ‘20 ‘16 ‘20 ‘15 ‘20 ‘20 ‘15 ‘20 ‘15 ‘20 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 ‘20 ‘20 ‘20 North America South America Europe Africa Far Asia Australia East

ECONOMIA

SOCIETÀ

GEOGRAFIA

ma anche reali. Queste serviranno principalmente per condividere, cibo, servizi, trasporti. Una grande parte dei prodotti verrà scambiata o utilizzata in comune, si avrà un costante aumento di servizi quali Food Sharing, Car Sharing, Park Sharing. Non ci saranno solo scambi di beni materiali ma anche scambi di conoscenze ed informazioni, che saranno a disposizione di tutti e circoleranno ad una velocità superiore rispetto alla contemporaneità. I sensori saranno alla base dei dispositivi futuri, saranno alla base di tutti ciò che ci circonda, creando un maggiore controllo e sicurezza. Come detto in precedenza i supermarket perderanno potere a favore dei minimarket, degli orti comunitari, della diminuzione di spreco.

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Meno mezzi di trasporto ma più veloci e più tecnologici, ma soprattutto una scelta di veicoli “green”, che utilizzano energie innovative e creano quindi meno inquinamento. Si sceglie quindi un veicolo in comune, per eliminare l’inquinamento ed il traffico.

Maggior incremento delle tecnologie nella produzione, che apre la strada a prodotti sempre più personalizzati ed unici. Anche la moda risente di questi cambiamenti, lasciando spazio a indumenti non più dozzinali, bensì studiati appositamente per ogni acquirente.

Le città sono un enorme sistema interconnesso, dove la società vive in grandi comunità. Vi è un mutamento radicale all’interno della società, si assiste all’annullamento delle proprietà per un drastico cambiamento che avrà positive influenze sull’ambiente.

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I supermarket diminuiscono a favore dei piccoli “farmers’ markets”, orti comunitari e prodotti a kilometro zero. Il packaging è disegnato per avere un basso impatto ambientale, riciclabile, per attenuare il problema dello smaltimento dei rifiuti.

Le connessioni si moltiplicano e creano un’enorme rete di condivisione, le relazioni aumentano, sia reali che virtuali e molti servizi diventano gratuiti. Gli smartphone, i computer e i tablet diventano parte del nostro corpo, poichè è grazie a essi che siamo connessi agli altri. Lo sviluppo continuo della tecnologia è di reale importanza per un futuro migliore. Ogni giorno la scienza compie grandi progressi e si hanno continui aggiornamenti.

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Scenari futuri

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Come si comporterà l’utente nel futuro prossimo? Quali aspetti della sua vita nella società dovranno cambiare? Quali caratteristiche avrà la nuova concezione dell’economia? Il grafico seguente cerca di fornire uno schema che cerca di rispondere a questi quesiti, utilizzando più indicatori: Society ed Economy, che indicano il punto di vista dell’utente verso la società in cui è integrato e verso quale tipo di realtà economica incontrerà; Pull e Push (passività ed attività) identificano invece due modalità di partecipazione al cambiamento della società e due situazioni da affrontare; ed infine Prosperity e Scarcity. Partendo dai Megatrends precedentemente scelti e dai PET Factors, è stata rilevata una zona geografica di riferimento, in questo caso l’Europa. Consultando vari dati statistici che ipotizzano il futuro prossimo, si è potuto constatare che le spese famigliari saliranno nei prossimi anni, così come gli acquisti online, sempre più apprezzati poichè si accorciano i tempi e si può scegliere fra una gamma più assortita di prodotti. Ciò che invece caratterizzerà il mercato sarà una decrescita dei supermarkets, a favore di piccoli artigiani ed imprenditori. Per quanto riguarda invece la società, in un’ottica di sharing, non si può pensare che ci siano ancora inequità e disparità nella società. Si lascerà spazio quindi alla condivisione, anzichè limitarsi alla proprietà. Ecco perchè maturerà anche un atteggiamento attivo nella lotta anti-spreco. Ecco quindi come si comporterà l’utente del 2025.

Partendo dalla sfera degli utenti passivi (pull), i quali più che avere un ruolo determinante nella società, si limitano a seguirne le caratteristiche, adattandosi alla nuova società. L’utente “pull”, in un ambiente di prosperità economica, preferirà scegliere dei prodotti locali e biologici, spostandosi per la città attraverso mezzi pubblici assolutamente elettrici, che avranno ormai sostituito pienamente i mezzi privati. Inoltre sarà un membro della comunità, con la quale condividerà beni e servizi. In un ambito di scarsezza economica, sceglierà di nuovo, ma questa volta per necessità, la condivisione anzichè l’acquisto di nuovi prodotti. Questo porterà ad una diminuzione del consumismo e alla condivisione di soluzioni utili all’utilizzo di minori risorse. L’utente attivo assumerà un ruolo più determinante nella società e quello che avrà più disponibilità economiche, diventerà un autoproduttore, sperimentado nuovi materiali che abbiano delle buone caratteristiche ma più economici, riciclabili e realizzato con tecnologie all’avangardia ma soprattutto sostenibili. L’utente che invece dovrà fare i conti con meno risorse economiche, parteciperà alla co-produzione di servizi volti al bene della comunità. In ambito domestico, cercherà di produrre meno rifiuti possibili e, dato il moltiplicarsi delle connessioni all’interno della società grazie allo sharing, si creerà nuove relazioni, sia reali che virtuali.

L’utente del 2025

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SCEGLIE PRODOTTI BIO E LOCALI

PREFERISCE I MEZZI ELETTRICI PUBBLICI

È PARTE DI UNA COMUNITÀ CHE CONDIVIDE CIBO, SERVIZI E SPAZI PUBBLICI

AUTOPRODUCE

VIVE, LAVORA E PASSA IL SUO TEMPO IN EDIFICI ECOSOSTENIBILI SPERIMENTA NUOVI MATERIALI E TECNOLOGIE SOSTENIBILI PREFERISCE CONDIVIDERE ANZICHÈ COMPRARE COMBATTE IL CONSUMISMO

CONDIVIDE SOLUZIONI PER USARE MENO RISORSE

PARTECIPA ALLA CO-PRODUZIONE PER LA COMUNITÀ

PRODUCE MENO RIFIUTI GRAZIE ALLO SHARING

CREA NUOVE RELAZIONI REALI E VIRTUALI

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In questo secondo workshop si è trattato di particolari utenti, i cosiddetti “soggetti sensibili”, che occupano la fascia d’utenza di bambini, anziani, disabili e di tutti quei soggetti a cui va riservato un occhio di riguardo durante la progettazione. Per questo tipo di soggetti si creano prodotti più specifici, pensati su misura, che toccano vari ambiti come l’abitazione, la mobilità e il servizio. Questo tipo di approccio al Design parte da una necessità, da un bisogno alternativo, per arrivare a ipotizzare vision e quindi soluzioni. Nel bacino d’utenza appena descritto, si è posta particolare attenzione agli anziani. Negli ultimi decenni l’aspettativa di vita è cresciuta notevolmente, specialmente nei paesi sviluppati come l’Europa, l’Australia e l’America, in cui mediamente un uomo può arrivare fino agli 80 anni. Meno longevi sono invece i paesi dell’Africa e alcuni paesi dell’Asia. I dati ricavati dall’ultimo anno, in realtà, non suggeriscono un ulteriore incremento dell’aspettativa di vita, ma rispetto a molti anni fa, si è comunque molto più longevi e questo porta a pensare che la società dovrà pensare alla sempre più imponente presenza di anziani. La figura del designer, dal canto suo, inizia quindi a pensare a come facilitare, stimolare, e rendere possibile la mobilità per i soggetti della terza età; a come l’abitazione del futuro può rispondere alle loro esigenze quotidiane e come renderle autonome. Partendo da questo viene spontaneo chiedersi cosa va oltre alla terza età, se ne può esistere una quarta e quale vision potrebbe prevedere. Pensando agli anziani del futuro, ciò che si può subito constatare, è come

La nuova era tecnologica

Workshop 2

potranno essere diversi dagli anziani di oggi; quali limiti potranno superare o con quali ostacoli avranno invece a che fare. In base ad ipotesi e dati relativi al tema, la vision stabilita crea un nuovo modello di anziano. L’anziano del futuro sarà in grado di coltivare le proprie passioni ed attività, che saranno importanti per la sua integrazione nella società. Sarà un soggetto attivo, contribuendo grazie alla propria esperienza a realizzare servizi utili alla comunità. Inoltre sarà al passo con la tecnologia e la robotica aiuterà i gesti quotidiani che l’utente non riuscirà a compiere, ma senza sostituirlo. I prodotti per loro pensati avranno delle caratteristiche su misura, che andranno ad eliminare i prodotti di massa. Si è ipotizzato quindi un possibile prodotto che possa risiedere in tutte le case dei soggetti della terza età nel 2025. Si tratta di una cucina rivoluzionaria, che punta a creare un prodotto attraverso una stampante 3d, che ricorda i sapori e l’aspetto tradizionali della propria cucina di casa, ma dalla consistenza su misura per l’utente. Il cibo avrà le proprietà che soddisfano quelle richieste dall’utente (come l’assenza di sale o di zucchero) ma conserverà il medesimo sapore tradizionale. L’utente potrà inoltre scegliere una consistenza adeguata alla propria masticazione, senza dover rinunciare al proprio piatto preferito. In sostanza si otterrà un piatto che assomiglia per gusto, odore e vista a quello tradizionale ma con caratteristiche adatte all’anziano.

(29)

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5.1 Senior citizens in movement Il Design rivolge una

particolare attenzione verso i bisogni degli utenti della terza età, pensando prodotti che siano attenti alle loro esigenze e alla loro portata

Il nuovo utente della terza età è al passo con la tecnologia e può sviluppare attraverso il 3d prodotti adatti alle proprie esigenze, in ambiti che spaziano dalla moda al cibo. Nella società gli anziani sono una parte attiva, contribuiscono infatti con la loro esperienza a realizzare servizi pensati per la comunità, in cui lo sharing ha un ruolo fondamentale Le attività sono parte

integrante della vita dei nuovi anziani, per sentirsi ancora in grado di coltivare le proprie passioni

La robotica aiuta i gesti quotidiani di chi non può fare da sè, ma non prescinde dall’utente. In questo modo l’anziano si sente aiutato ma non sostituito totalmente nelle sue azioni

Living

Relations

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L’utente del futuro, grazie alle nuove tecnologie, potrà scegliere il proprio pasto attraverso uno schermo, che propone varie opzioni. Esse ovviamente saranno personalizzabili ad hoc a secondo delle proprie esigenze.

Dopo aver scelto la pietanza, una stampante 3d, produrrà il piatto scelto, utilizzando ovviamente materia prima alimentare, in linea con la dieta dell’utente.

1

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Questo scenario è pensato per aiutare gli utenti anziani del futuro, che non avranno problemi ad utilizzare queste tecnologie seppur molto avanzate, e saranno facilitati durante la preparazione del cibo.

Il prodotto che ne risulterà avrà inoltre lo stesso sapore ed odore del piatto scelto, ricordandone la tradizione ma avrà diversa consistenza e diverse proprietà per far fronte all’esigenza di avere una dieta personalizzata, idonea al proprio stato di salute.

3

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Questo concept ha a che fare con i cinque sensi (e oltre). Come le tecnologie possono aiutare il nostro corpo? Il prodotto deve essere credibile, veritiero ma pur sempre visionario e può lavorare direttamente sul corpo o essere in stretto contatto con esso. I sensi coinvolti non devono essere necessariamente i cinque più conosciuti ma possono essere integrati anche altri sensi secondari, come il senso dell’equilibrio, il senso di vertigini, di verticalità... . Il concetto di “senso” è molto ampio ed è stato oggetto di dibattito per lunghi anni, dai buddhisti che ritengono esista il sesto senso, agli steineriano che sostengono siano addirittura dodici. Il concetto di corpo è cambiato nel corso dei secoli, e lo possiamo notare dalle rappresentazioni degli artisti che si sono susseguiti nelle varie correnti artistiche. Ricordiamo Klimt, che realizza corpi che diventano materia (presenza dell’oro), Man Ray che fa diventare il corpo uno strumento, Le Corbusier che propone un concetto di corpo totalmente reinventato, fino ad estremizzare il concetto come Stelarc che usa la tecnologia integrata al corpo per suscitare stupore. Partendo da questi presupposti, si è cercato quindi di ragionare sui cinque sensi e cercare un modo per combinarli e realizzare un’estensione del corpo, dandogli un’attitudine in più. SoundsGood è in grado di rilevare se nel cibo che si sta per mangiare è presente la sostanza di cui siamo allergici, anche in minima parte. In natura, specialmente negli animali, sono già presenti recettori naturali che fungono da nanosensori. I pipistrelli utilizzano la propagazione del suono per vedere intorno a sè ed essa dà informazioni

non solo delle distanza degli oggetti ma anche di che tipo sono e che caratteristiche hanno. Spostando questo concetto all’interno dell’uomo e nell’ambito del cibo, si può pensare ad un dispositivo indossabile che invii segnali acustici al cibo che ci troviamo di fronte e che siano in grado di rilevare le sostanze presenti non idonee al nostro corpo. Lo stesso segnale acustico verrà poi rimandato indietro in modo da identificare l’alimento da evitare. Questo dispositivo può essere utile quando si frequentano bar e ristoranti, in cui possono esserci contaminazioni più frequenti. Utilizzando questo dispositivo si è certi al 100% di mangiare un prodotto sicuro; esso è stato pensato soprattutto per i bambini che non possono identificare da soli le sostanze presenti nel cibo che viene loro offerto.

Stelarc, Ear On Arm

Ascoltare il cibo

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6.1 Sounds Good

CONCEPTS

SCENARIOS

. Connected Cities

.

MEGATRENDS

.

Capitalism at Crossroads

.

MINDSET

. Prosumer in Sharing

. Technological Senior Citizen

TRENDS

. Empathy and cooperation

.

GEOGRAPHY

North America South America Europe Africa Far East Asia Australia

ECONOMICS

1 2 3 4 5 1 2 3 4 5

Household spend Online Spend

‘16 ‘16 ‘20 ‘16 ‘20 ‘16 ‘20 ‘20 ‘16 ‘20 ‘16 ‘20 Supermkt power Social inequity 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | Attitude to environmentalism 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

Choice for green energy

0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

SOCIETY

V ISI O N O F THE FU T U R E | G uidelines towards I nnovation

840521

Ilaria Conti

Democratization of creativity

.

Social Production and Co-creation

Healthy 3D

Biotechnology

. Sharing economy

“Sounds Good” is a glove able to detect if the food you are

eating is free from some allergic substances, even minimally.

In nature, especially in animals, there are already natural

receptors that serve as nanosensors. The bats use sound

propagation to see around them and it gives information of

distance of objects but also of their characteristics. Moving

this concept in the context of food, we can think of a device

for sending acoustic signals to the food. Then the signal will

come back and tell us if there are some substances unfit for

our body. If the food is healty, the glove will sound in a way, if

the food is dangerous it will sound in a different way. This

device can be useful when attending bars and restaurants,

where you can find more frequent contaminations. By using

this device you are 100% sure to eat a safe product. It is

designed especially for children who can’t identify

them-selves harmful substances in food.

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Il punto di partenza è un viaggio nel 2025, attraverso il deserto, senza strade, senza case, senza cibo. La visione, che sembra apocalittica, è invece la realtà in alcune parti del mondo. Il tema è quindi quello di immaginare nuovi servizi da sviluppare per il nostro corpo, cercando di estendere o accrescere le proprie capacità di adattamento in situazioni estreme. Gli strumenti da utilizzare si trovano nel campo delle nanotecnologie e possono includere lo sviluppo di dispositivi e strumenti che utilizzano i materiali disponibili, come sabbia, acqua non potabile, e sole. L’ambiente di ricerca in cui dovrebbe essere sviluppata la visione del progetto dovrebbe essere preferibilmente sahariana. Il concept che è stato immaginato per questa esercitazione è quello di un sistema di droni in grado di rilevare acqua nel deserto. Il sistema funziona sia per i viaggiatori che si trovano in stato di pericolo e hanno bisogno di trovare urgentemente una riserva d’acqua, sia per le popolazioni locali, che grazie a questo sistema saranno in grado di rilevare la presenza di acqua con più facilità e potranno iniziare la costruzione di pozzi. Nel primo caso il sistema funziona in questo modo: 1) l’utente invia le proprie coordinate alla centrale che gestisce i droni;

2) La centrale rileva il drone più vicino all’utente e lo invia secondo le coordinate ricevute;

3) il drone cerca una fonte d’acqua nei pressi dell’utente; 4) l’utente lo segue nella ricerca e una volta trovata l’acqua può recuperarla mediante i propri strumenti e dissetarsi o immagazzinarla per eventuali bisogni futuri.

Nel caso in cui invece ne usufruiscano gli utenti locali, i droni viaggiano attraverso il deserto alla ricerca di tracce d’acqua. Una volta identificate, il drone trasmette le coordinate alla centrale, che conserva questi dati e li può utilizzare per costruire pozzi in posizioni sicure. Le tecnologie utilizzate sono dei pannelli solari nanotech, capaci di assorbire energia anche su qualsiasi tipo di superficie, poichè sono stampate direttamente su di essa. Le braccia del drone sono invece i rilevatori d’acqua che funzionano rintracciando l’“odore” dell’acqua. Attraverso sensori che reagiscono alla molecola responsabile del tipico odore dell piogge, alcuni animali come i cammelli, riescono a rintracciare tracce di acqua “annusando” l’aria. I materiali con cui si progetta di costruire il telaio del drone è il mater-bi, leggero e riciclabile. Tutto ciò che riguarda invece i componenti elettronici, la batteria, e il motore, sono parti riciclate di altri droni o di altri dispositivi e altri materiali di scarto.

Il rabdomate hi-tech

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W4.1 Project Brief : Drone Water Radar

Ilaria Conti

1. Scenario and utilization. 2. 3. Technology, structure and mechanism.

V ISI O N O F THE FUT U R E | G uidelines towards I nnovation

Life cycle of the project including dismantling or recycling

The user sends a signal to the center which iden�fies the coordinates of his loca�on

The center contacts the drone closer to the user

The drone inspects places around the user and finds water underground.

The user can find water for him and other users and can collect it with the equipment

A nanotecnologic solar panel moves the drone. This panel is printed on surfaces, so it can be very lightweight.

OH Br Br

Arms detect traces of water underground. They work through sensors that react to vola�le compounds reponsable of the typical smell of the rains.

Frame:

Mater-Bi, light and recyclable

Engine, propeller, ba�ery and electronic components: recycled materials and other waste products.

GOAL Give water to those who need it

USER, SCENARIO & NEEDS People who live in desert areas, who need to find water SOLUTION (RISK & BENEFIT)

This is a service that can solve the problem of water in desert areas. The service sends a drone to a user who needs water in few �me. People in danger can warn the center that controls all the drones, and send them coordinates. So the center chooses a drone and send it near the user. The drone can iden�fy the right posi�on, checks the areas around and gives informa�ons to the user about

where he can find water. So, users can use them equipment to collect water. The materials used for this project are two: Mater-Bi, that can be used for the frame; recycled materials and other waste product for engine, propeller, ba�ery and electronic components. The nanotechnologies are used to create some parts of this project. The solar panels are printed directly on a curved surface, in the center of the drone. Nanotechnologies are important for iden�fy the smell of water in the air. Some animals can do it (camels for example) thanks to them nose. This is because there are a par�cular molecules (geosmin e

2me�lisoborneolo), producted by a bacterium that spreads the smell in the air. Sensor detect these molecules and signal the presence of water.

References:

-Francesca Mancuso, (2011). Nanotecnologia: i pannelli solari saranno verniciabili,

Greenme.it. Testata Giornalis�ca, reg. Trib. Roma.

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Lo scenario di riferimento saranno le condizioni estreme, quelle situazioni particolari in cui il nostro corpo si ritrova a dover superare i propri limiti per la sopravvivenza. In queste situazioni si sviluppano delle potenzialità superiori per far fronte alle condizioni difficili in cui ci si può trovare. Si è scelto di pensare alle zone in cui le temperature sono molto rigide e non si hanno a disposizione grandi mezzi per fronteggiare le temperature molto basse. Parecchi luoghi sono ancora inabitati per l’impossibile adattamento dell’uomo e per l’inesistenza di forme di vita. L’utenza sarà legata quindi alle popolazioni native delle zone limitrife a quelle descritte. Il tema legato al corpo umano è quello del potenziamento di una funzione che già abbiamo nel nostro corpo. Ecco come. Una delle caratteristiche dell’ipotalamo è quella per cui se la temperatura cala al di sotto dei 36 °C, le cellule reagiscono ed attivano il nucleo posteriore che crea un innalzamento della temperatura. Grazie a nanotecnologie stampabili, si potrà inserire in un tatuaggio temporaneo con delle componenti necessarie alla mutazione delle cellule dell’ipotalamo: in questo modo, rilevando le temperature rigide, le cellule reagiranno di conseguenza e ci daranno la possibilità di abitare alcune zone del pianeta ed a eliminare le difficoltà delle popolazioni native o di chi vi lavora.

Funzionamento:

1) l’utente posiziona il tatuaggio temporaneo;

2) attraverso la pelle e grazie alle nanotecnologie, vengono modificate le cellule dell’ipotalamo che regolano la temperatura corporea;

3) l’utente può vivere in condizioni estreme senza subire danni al proprio corpo;

4) il tatuaggio smette di funzionare nel momento in cui le cellule rilevano che la temperatura esterna è di nuovo regolare e sostenibile per il corpo umano. Si attacca e si rimuove semplicemente come se fosse un adesivo.

Condizioni estreme

Workshop 5

Canada

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6.1 Sounds Good

CONCEPTS

SCENARIOS . Connected Cities . MEGATRENDS . Capitalism at Crossroads . MINDSET . Prosumer in Sharing . Technological Senior Citizen

TRENDS

. Empathy and cooperation . GEOGRAPHY North America South America Europe Africa Far East Asia Australia ECONOMICS 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5

Household spend Online Spend

‘16 ‘16 ‘20 ‘16 ‘20 ‘16 ‘20 ‘20 ‘16 ‘20 ‘16 ‘20 Supermkt power Social inequity 0 | 1| 2| 3| 4| 5| Attitude to environmentalism 0 | 1| 2| 3| 4| 5|

Choice for green energy

0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | SOCIETY

V ISI O N O F THE FU T U R E | G uidelines towards I nnovation

840521

Ilaria Conti

Democratization of creativity

.Social Production and Co-creation

Healthy 3D Biotechnology . Sharing economy

“Sounds Good” is a glove able to detect if the food you are eating is free from some allergic substances, even minimally. In nature, especially in animals, there are already natural receptors that serve as nanosensors. The bats use sound propagation to see around them and it gives information of distance of objects but also of their characteristics. Moving this concept in the context of food, we can think of a device for sending acoustic signals to the food. Then the signal will

come back and tell us if there are some substances unfit for our body. If the food is healty, the glove will sound in a way, if the food is dangerous it will sound in a different way. This device can be useful when attending bars and restaurants, where you can find more frequent contaminations. By using this device you are 100% sure to eat a safe product. It is designed especially for children who can’t identify them-selves harmful substances in food.

Check your food and warn you when it has something not healty.

Conclusioni

Argomento di tesi

Dopo aver studiato attentamente ogni argomento proposto dai workshop ed averlo approfondito abbastanza da poter ipotizzare un’idea innovativa, occorre scegliere la strada più interessante da intraprendere come percorso di tesi. Ogni proposta ha in sè un elemento che contribuisce alla creazione del progetto: le condizioni estreme sono un buon punto di partenza da cui iniziare il progetto. Le tecnologie avanzate saranno utilizzate per spiegare il funzionamento del prodotto e l’indossabilità sarà una delle caratteristiche del progetto. Fra tutte le ramificazioni delle nanotecnologie, quella che ha suscitato più interesse è sicuramente quella riguardante i droni per la ricerca dell’acqua nel deserto. Sicuramente l’ambito dei droni è molto attuale ma è anche l’argomento del futuro. Se nella quotidianità siamo abituati a vedere droni che riprendono e scattano fotografie, nel futuro dei prossimi 10 anni, si può ipotizzare di vederli in azione anche e soprattutto a scopo sociale ed umanitario. L’argomento scelto è quindi “A place in the sun”; riflettere sulle problematiche dei luoghi in cui si vive in condizioni estreme, con problemi relativi al recupero di risorse primarie, come l’acqua. Nelle pagine successive verrà approfondito un luogo geografico a scelta per raccogliere informazioni circa le popolazioni che sono costrette ad abitarci e le soluzioni che si possono adottare per aiutarle. Verrà inoltre approfondito il tema dei droni del futuro e altri focus che porteranno alla realizzazione dei primi concept e sarà studiato il drone nei dettagli, forma e requisiti a cui dovrà rispondere.

Tecnologie avanzate

Indossabilità

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W4.1 Project Brief : Drone Water Radar

Ilaria Conti

1. Scenario and utilization. 2. 3. Technology, structure and mechanism.

V ISI O N O F THE FUT U R E | G uidelines towards I nnovation

Life cycle of the project including dismantling or recycling

The user sends a signal to the center which iden�fies the coordinates of his loca�on

The center contacts the drone closer to the user

The drone inspects places around the user and finds water underground.

The user can find water for him and other users and can collect it with the equipment

A nanotecnologic solar panel moves the drone. This panel is printed on surfaces, so it can be very lightweight.

OH Br Br

Arms detect traces of water underground. They work through sensors that react to vola�le compounds reponsable of the typical smell of the rains.

Frame:

Mater-Bi, light and recyclable

Engine, propeller, ba�ery and electronic components: recycled materials and other waste products.

GOAL Give water to those who need it

USER, SCENARIO & NEEDS People who live in desert areas, who need to find water SOLUTION (RISK & BENEFIT)

This is a service that can solve the problem of water in desert areas. The service sends a drone to a user who needs water in few �me. People in danger can warn the center that controls all the drones, and send them coordinates. So the center chooses a drone and send it near the user. The drone can iden�fy the right posi�on, checks the areas around and gives informa�ons to the user about

where he can find water. So, users can use them equipment to collect water. The materials used for this project are two: Mater-Bi, that can be used for the frame; recycled materials and other waste product for engine, propeller, ba�ery and electronic components. The nanotechnologies are used to create some parts of this project. The solar panels are printed directly on a curved surface, in the center of the drone. Nanotechnologies are important for iden�fy the smell of water in the air. Some animals can do it (camels for example) thanks to them nose. This is because there are a par�cular molecules (geosmin e

2me�lisoborneolo), producted by a bacterium that spreads the smell in the air. Sensor detect these molecules and signal the presence of water.

References:

-Francesca Mancuso, (2011). Nanotecnologia: i pannelli solari saranno verniciabili,

Greenme.it. Testata Giornalis�ca, reg. Trib. Roma.

-Isy, (2014). Riconoscere l’odore della pioggia, Greenme.it.

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Futuri possibili

I film che hanno immaginato scenari futuri

SHORT CIRCUIT, 1986

In questo film è presente un robot costruito per fini militari dell’esercito americano, dalla NOVA Robotics, autogestito e dotato di intelligenza artificiale. Un buon esempio di premonizione, se pensiamo che oggigiorno i robot di terra sono in grado di muoversi fra rocce e terreni dissestati, arrampicarsi e rimettersi in piedi dopo una caduta. Inoltre sono usati anche per lavori ad alto rischio, come l’uso nei reparti artificieri.

Total Recall, 1990

Esempio di ciò che oggigiorno molte aziende si apprestano a realizzare: auto guidate da computer, senza alcun intervento da parte dell’uomo. Aziende come Google stanno investendo molto nello sviluppo di auto prive di conducente.

2001 Odissea nello spazio, 1968

Un film così famoso che il nome suonerà familiare a chiun-que, il cui regista già nel lontano 1968 immaginava un futuro “stellare” con tablet, turismo spaziale, Siri, la Sta-zione Spaziale Internazionale, tutto questo senza che ov-viamente nulla fosse mai stato inventato.

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THE RUNNING MAN, 1987

E’ il film in cui Arnold Schwarzenegger affronta scene in cui si guarda attraverso gli occhi dei robot. Questo compito include una forma di realtà aumentata. Al giorno d’oggi, è possibile ottenere applicazioni di realtà aumentata su qualsiasi smartphone Android o iPhone.

L’UOMO BICENTENARIO, 1999

Il film ripercorre l’esistenza di Andrew, uno dei primi prototipi di robot positronico, acquistato dalla famiglia Martin come robot di servizio. Andrew dimostra ben presto di possedere emozioni e reazioni del tutto inaspettate per un robot. Il film ha preceduto la realizzazione dei robot di servizio che oggi sono l’ultima frontiera dell’assistenza domestica.

MINORITY REPORT, 2002

Minority Report predice diversi aspetti della vita quotidiana: dalla carta digitale alla pubblicità mirata, dai movimenti controllati con dispositivi informatici alle macchine che si auto-guidano, la tecnologia della telefonia mobile, le pistole stordenti e la videoconferenza sono solo alcune delle proposte del film di Spielberg.

TERMINATOR, 1984

Nel film appaiono delle macchine volanti che compiono uccisioni aeree. Le macchine sono comandate da un’intelligenza artificiale formata da un insieme di server. Evidentemente gli eserciti sognavano un’arma del genere, ed infatti gli scienziati ci hanno provato per anni, riuscendo alla fine a creare delle tecnologie molto simili: i droni.

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42 Termostati smart Sist.di sicurezza Dispositivi indossabili Orologi smart Aspirapolvere automatico Vestiti smart

Futuri possibili

Come vediamo oggi il futuro

TECNOLOGIE Percentuale dei clienti che acquisteranno dispositivi.

Predire il futuro: una pratica che da sempre affascina l’uomo. Da Nostradamus a Toffler, nel corso dei decenni economisti, accademici, matematici, sociologi e futuristi hanno cercato di dare un contributo per determinare in anticipo cosa ci aspetterà negli anni a venire. Internet, lo sbarco sulla luna, la bomba atomica, tutte le invenzioni e gli eventi che hanno cambiato il mondo sono stati in qualche modo anticipati negli anni precedenti alla loro effettiva esistenza. Recentemente Nicholas Negroponte, (fondatore del MIT Media Lab), ha affermato ad una conferenza al TED: “tra 30 anni ingeriremo le informazioni: inghiottirai una pillola e saprai l’inglese”. Un’affermazione che sa di fantascienza, ed in effetti viene raccontata in maniera alquanto semplicistica. Probabilmente non sarà esattamente così, ma una tecnologia simile potrebbe essere sviluppata nel prossimo trentennio. Al giorno d’oggi è però ancora possibile cambiare il mondo con invenzioni o innovazioni che vanno oltre la nostra immaginazione. Nel rapporto “The World in 2025: 10 predictions of innovation”, alcuni analisti hanno fornito una road map delle possibili innovazioni del futuro. Fra le innovazioni più probabili troviamo l’energia solare. Essa sarà disponibile per la massa di consumatori come la più grande fonte di elettricità al mondo per fornire energia ad abitazioni, uffici, per fornire acqua e molto altro. Tutto grazie al miglioramento degli impianti fotovoltaici che permetteranno un uso più intelligente di questa fonte di energia. Inoltre la mancanza di cibo e fluttuazioni di prezzo

Nel prossimo anno Fra 5 anni Fra più di 5 anni Aspettativa adozione totale

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saranno problemi del passato. I progressi nelle tecnologie d’illuminazione, insieme alla modifica genetica delle colture, forniranno un ambiente maturo per la raccolta indoor. Le colture si faranno quindi in casa, grazie a LED a basso consumo energetico. Un’altra delle prossime future applicazioni, sarà quella delle Smart Home. Il concetto di Smart Home fa riferimento a un ambiente domestico in cui device e elettrodomestici sono connessi e governati con l’obiettivo di ottimizzare tempi, costi, consumi ed energia. Da qui a pochi anni ci saranno oltre 6.4 miliardi di oggetti intelligenti, con una media di 5.5 milioni di nuovi oggetti connessi ogni giorno. Inoltre spostarsi potrebbe essere molto diverso nel 2025. Già oggi sono in fase di sperimentazione tecnologie innovative come l’aereo a energia solare, Solar Impluse. In futuro sia gli aerei che le automobili elettriche saranno più leggere, veloci e potranno immagazzinare più energia grazie a batteria al litio di nuova generazione. Nasceranno i micro-aeroplani commerciali e prendere una licenza di volo potrebbe segnare i 18 anni di molti ragazzi. Il mondo digitale come lo conosciamo oggi sarà visto come rudimentale nel 2025. Grazie a materiali quali il grafene e 5G, internet sarà ovunque, permettendo agli utenti di comunicare direttamente con i propri dispositivi. La plastica sarà man mano sostituita da cellulosa completamente biodegradabile, trasformata una sorta di pseudo-plastica, anche per i materiali di imballaggio. Si dovrà dire addio al classico packaging tossico per l’ambiente.

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Luoghi estremi

Vivere in condizioni critiche

L’uomo studia continuamente nuovi metodi per sopravvivere anche nelle zone ostili del nostro pianeta, lontano dalle grandi città e soprattutto dalla civiltà. Anche se non siamo stati creati per vivere in condizioni estreme, come quelle della zona Artica, circa 4 milioni di persone vivono lì e la loro sopravvivenza fa affidamento su una profonda conoscenza di questo ambiente, che è il più ostile sulla terra. Le popolazioni di queste zone lottano tutti i giorni per assicurarsi i viveri necessari. Per procurarsi il cibo, ad esempio, partono per spedizioni che possono durare giorni, attraverso distese di ghiaccio. Una volta trovato un punto ottimale per la pesca, rompono il ghiaccio, spesso anche più di un metro, e calano lenze che arrivano a catturare prede fino a 500 metri di profondità. Il loro nutrimento è a base di pesce, foche, balene e squali e vivono in simbiosi con i cani, loro mezzi di trasporto. Senza di essi non potrebbero sopravvivere. Le difficili condizioni non riguardano solo il clima ovviamente rigidissimo e le poche risorse di cui dispongono, ma anche le stagioni. Nei mesi estivi, per esempio, il sole non tramonta mai, e splende 24 ore su 24. In questo periodo è difficile riposare così come nei mesi invernali più rigidi, in cui il sole splende per poche ore e l’oscurità domina la giornata. Per superare i lunghi mesi invernali sono necessarie scorte di cibo molto consistenti, che vengono messe da parte attraverso una costante raccolta. In Groenlandia, l’insediamento più settentrionale dell’uomo, esistono

pattuglie di sorveglianza che garantiscono protezione agli abitanti da un pericolo non sottovalutabile: l’orso polare. Non è raro vedere un esemplare in queste zone e sono temibili per le popolazioni perchè si insediano nei paesi in cerca di cibo; in mancanza d’altro, anche l’uomo diventa una possibile preda. Molto diversi climaticamente ma simili per condizioni di vita estreme, sono invece i deserti caldi. Decine di migliaia di chilometri quadrati di distese di sabbia ardente e pochissima acqua da condividere. Le popolazioni che abitano nelle zone limitrofe al deserto, hanno sicuramente un problema enorme: la scarsezza di risorse d’acqua. Questo li costringe ad intraprendere numerosi viaggi alla ricerca di oasi, che possano rifornirli di una quantità d’acqua sufficiente per diversi scopi. Non esiste una strada da seguire per raggiungere i pozzi, ciò che guida le carovane sono le stelle di notte e alcuni punti di riferimento (come dei cespugli) che si tramandano di generazione in generazione, facendo imparare ai figli come arrivare ai pozzi e come raccogliere l’acqua. I pozzi non sono numerosi, ce ne può essere uno solo in un raggio di 80 km. Nel deserto del Gobi invece si ha un ulteriore cambiamento drastico di temperature dal giorno alla notte e si passa dalle dune torride di sabbia, alla neve soffiata dalla Siberia. Essa non rimane molto a lungo perchè il sole la scioglie subito, ma le carovane si impegnano ad intercettarla per ricavarne acqua per le mandrie. Anche il cibo non è facilmente reperibile; basta

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pensare che una volta all’anno, centinaia di persone si radunano presso il lago di Antoro, uno dei pochi laghi ricco di pesci. Dopo una preghiera per allontare gli spiriti maligni, tutti si gettano in mare e ogni uomo si batte per il poco cibo che rimane. Queste situazioni estreme non sono rare in queste zone, ogni giorno si lotta per la vita. Ecco perchè alcuni nativi delle zone desertiche si sono impegnati a trovare delle soluzioni per la loro quotidianità. Come le tende “acchiappanebbia” istallate nel deserto di Atacama, il luogo più secco del mondo. Si tratta di reti di polipropilene di pochi metri quadri appese tra due pali che, collocate sottovento, aspettano

pazientemente la nebbia, le cui gocce d’acqua resteranno bloccate nelle maglie per poi scivolare lentamente in alcuni recipienti. Questa è solo una delle idee che numerosi studiosi stanno prendendo in considerazione per dare un aiuto a queste zone particolarmente afflitte da problemi legati alle condizioni climatiche estreme. Il progetto che sarà affrontato ha a che fare con il tema della condizioni estreme ma si amplia anche in contesti simili, legati a situazioni pericolose o difficili e riscontrabili anche nella quotidianità.

Figura

Foto e disegni dimostrano come i rabdomanti utilizzino  lo strumento in modi diversi. In alcuni casi è tenuto con i  polsi rivolti verso il basso, in altri verso l’alto

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