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GEOmedia
No.1
2004
La sfera armillare di
Amerigo Vespucci
Nell'affresco staccato di Botticelli con oroscopio tolemaico antesignano
dell'orolo-S.Agostino (fg1,2) nella Chiesa di Ognissanti gio, la cui invenzione
e
attribuita ad Ipparcoa Firenze
e
raffigurato nella libreria sullo sfon- di Nicea, celebre quello di Volpato conserva-do un manoscritto con figure pitagoriche, to a Firenze. II significato della frasee
chiuso una delle opere del vescovo di Ippona. La mi- nella scrittura monastica abbreviata, che hasteriosa frase che vi compare appena leggibi- dato adito ad ipotesi sull'iconografia del San-Ie, evidenziata da una croce, ha sconcertato to raffigurato e sugli oggetti usati nell'anti-per secoli studiosi e filosofi della scienza lad- chita nelle misurazioni terrestri e astronomi-dove il codice
e
vicino a due strumenti geo- che:" Do{mjus Sa{mjmartino (praej d{ictajdetici legati aile contemporanee scoperte est in arno p{ejr dove andate difuori dela
geografiche di Cristoforo Colombo e Ameri- porta al prato.", che vuol dire: "Nel conven-go Vespucci: la sfera armillare di Proclo e il to di San Martino, che
e
in Arno per dove an-congegno ad alidada a ruote dentate di un date di fuori della Porta a Prato." Secondo laastrolabio contrassegnato dalle ore, I'antico biografia di Vasari Sant'Agostino e non Mar-tino di Tours
e
il Santo raffigurato.L'assonan-za con la cantilena del
frate Martino della
frase ha fatto pensare ad un visitatore del
passato poco
riveren-te della sua identita di
opera d'arte:
docu-mentando invece una donazione dei com-mittenti al Convento di San Martino a Mu-gnone, non molto
di-stante da Ognissanti, del manoscritto e dei
preziosi strumenti di navigazione riferiti alia gnosi di Agostino e
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gliando la parete. II distacco ricorda nella
sto-ria del restauro Ie tecniche di anastilosi del XIX e XX secolo, cioe la costruzione 0 la par-ziale ricostruzione dei templi greci abbattuti e I'intervento su piu larga scala del taglio dei blocchi dell'egizia Philae.
Cosl ne parlava Vasari nelle 'Vite de' piu eccellenti pittori, scultori e architetti', sapen-do di stupire nell'esaltarne la tecnica: " ... e in Fiorenza, nella chiesa d'Ognissanti,
a
concor-renza di Sandro di Botticello, dipinse
a fresco
un San Girolamo, che oggie
allato alia portaforse appartenuti ai che va in coro,' intorno al quale fece
un'infi-Vespucci: 'termine nita d'instrumenti e di libri da persone
stu-post quem non' al diose. Questa pittura, insieme con quella di
completamento del- Sandro di Botticello, essendo occorso a' frati
I'affresco, che Vasari collocava invece al principio della biogra-fia di Botticelli, I'anno
1529 in cui il Conto del Mugnone ven-ne demolito. Ma Ie
sorprese che riserva
non sono finite: il di-pinto venne fatto
staccare nel quart'ulti-mo decennio del '500 e trasportato dal coro in cui si trovava,
ta-levare il coro delluogo dove era,
e
stataal-lacciata con ferri e traportata nel mezzo
del-Ia chiesa, senza lesione, in questi proprj gior-ni che queste Vite la seconda volta si stam-pano."
In alto, sopra I'iscrizione agostiniana,
I'af-fresco conserva infatti