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Academic year: 2021

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(1)

Suppletiva Ordinamento 2002 –

Problema 1 1/ 5

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ORDINAMENTO 2002 - SESSIONE SUPPLETIVA -

PROBLEMA 1

Se il polinomio 𝒇(𝒙) si divide per π’™πŸβ€“ 𝟏 si ottiene x come quoziente e x come resto.

a)

Determinare 𝒇(𝒙). Risulta: 𝑓(π‘₯) = π‘₯(π‘₯2βˆ’ 1) + π‘₯ = π‘₯3

b)

Studiare la funzione π’š = 𝒇(𝒙)

π’™πŸβˆ’πŸ e disegnarne il grafico G in un piano riferito a un sistema di assi cartesiani ortogonali (Oxy), dopo aver trovato, in particolare, i suoi punti di massimo, minimo e flesso e i suoi asintoti.

La funzione da studiare ha equazione: 𝑦 = 𝑓(π‘₯) π‘₯2βˆ’ 1= π‘₯3 π‘₯2 βˆ’ 1= π‘₯(π‘₯2βˆ’ 1) + π‘₯ π‘₯2 βˆ’ 1 = π‘₯ + π‘₯ π‘₯2βˆ’ 1

N.B. Notiamo che la funzione Γ¨ nella forma 𝑦 = π‘šπ‘₯ + π‘ž + 𝑔(π‘₯) π‘π‘œπ‘› 𝑔(π‘₯) β†’ 0 𝑠𝑒 π‘₯ β†’ ±∞ possiamo quindi affermare che ammette l’asintoto obliquo di equazione 𝑦 = π‘₯ (per la dimostrazione di questa proprietΓ  si veda su matefilia la pagina

http://www.matefilia.it/argomen/asintoti/asintoti.htm) Studiamo la funzione nella forma

𝑦 = π‘₯

3

π‘₯2βˆ’ 1 Dominio:

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Problema 1 2/ 5

www.matefilia.it Intersezioni con gli assi cartesiani:

Se x=0: y=0; se y=0: x=0.

Simmetrie notevoli:

𝑓(βˆ’π‘₯) = βˆ’π‘₯3

π‘₯2βˆ’1= βˆ’π‘“(π‘₯): la funzione Γ¨ dispari; il suo grafico Γ¨ simmetrico rispetto

all’origine.

Segno della funzione:

𝑦 = π‘₯ 3 π‘₯2βˆ’ 1> 0 N>0 se x>0 D>0 se π‘₯2 βˆ’ 1 > 0 , π‘‘π‘Ž 𝑐𝑒𝑖 π‘₯ < βˆ’1 𝑣𝑒𝑙 π‘₯ > 1 Quindi: y>0 se βˆ’1 < π‘₯ < 0 𝑣𝑒𝑙 π‘₯ > 1 Limiti: lim π‘₯β†’Β±βˆž π‘₯3 π‘₯2βˆ’ 1= limπ‘₯β†’Β±βˆž π‘₯3 π‘₯2 = limπ‘₯β†’Β±βˆžπ‘₯ = Β± ∞

(abbiamo giΓ  evidenziato la presenza dell’asintoto obliquo).

lim π‘₯β†’1Β± π‘₯3 π‘₯2βˆ’ 1 = ±∞ = limπ‘₯β†’(βˆ’1)Β± π‘₯3 π‘₯2βˆ’ 1

Abbiamo gli asintoti verticali di equazioni π‘₯ = Β±1 .

Derivata prima: D ( π‘₯ 3 π‘₯2βˆ’ 1) = π‘₯4βˆ’ 3π‘₯2 (x2 βˆ’ 1)2 β‰₯ 0 𝑠𝑒 π‘₯4βˆ’ 3π‘₯2 β‰₯ 0, π‘₯2(π‘₯2βˆ’ 3) β‰₯ 0

La derivata prima si annulla per π‘₯ = 0 𝑒 π‘₯ = ±√3 , Γ¨ positiva se π‘₯ < βˆ’βˆš3 𝑣𝑒𝑙 π‘₯ > √3 Quindi la funzione Γ¨ crescente se π‘₯ < βˆ’βˆš3 𝑣𝑒𝑙 π‘₯ > √3 e decrescente altrove:

π‘₯ = 0 Γ¨ un punto di flesso a tangente orizzontale; π‘₯ = βˆ’βˆš3 Γ¨ punto di massimo relativo, con ordinata 𝑦(βˆ’βˆš3) = βˆ’3√32 ; π‘₯ = √3 Γ¨ punto di minimo relativo, con ordinata

𝑦(√3) =3√32 . Derivata seconda: 𝑦′′ = 2π‘₯3+6π‘₯ (x2βˆ’1)3 β‰₯ 0 𝑠𝑒 2π‘₯(π‘₯2+3) x2βˆ’1 β‰₯ 0 𝑠𝑒 π‘₯

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Problema 1 3/ 5

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coincide con quello della funzione, quindi la concavitΓ  Γ¨ verso l’alto dove la funzione Γ¨ positiva (βˆ’1 < π‘₯ < 0 𝑣𝑒𝑙 π‘₯ > 1), verso il basso altrove. In x=0, come giΓ  trovato con lo studio della derivata prima, abbiamo un flesso (di ordinata 0).

Il grafico della funzione Γ¨ il seguente:

c)

Trovare l’equazione della retta t tangente a G nel suo punto di ascissa 𝟏

𝟐 . La retta t ha equazione: 𝑦 βˆ’ 𝑦 (1 2) = 𝑦 β€²(1 2) (π‘₯ βˆ’ 1 2); risulta: 𝑦 (1 2) = ( π‘₯3 π‘₯2βˆ’1) π‘₯=12 = 1 8 1 4βˆ’1 = βˆ’1 8βˆ™ 4 3 = βˆ’ 1 6 ; 𝑦 β€²(1 2) = ( π‘₯4βˆ’3π‘₯2 (x2βˆ’1)2) π‘₯=1 2 = βˆ’11 9 Quindi: 𝑑: 𝑦 +1 6= βˆ’ 11 9 (π‘₯ βˆ’ 1 2) , 𝑦 = βˆ’ 11 9 π‘₯ + 4 9

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Problema 1 4/ 5

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d)

Determinare le coordinate dei punti comuni alla retta t e alla curva G.

Dobbiamo risolvere il seguente sistema:

{ 𝑦 = βˆ’11 9 π‘₯ + 4 9 𝑦 = π‘₯ 3 π‘₯2βˆ’ 1 ; π‘₯ 3 π‘₯2βˆ’ 1= βˆ’ 11 9 π‘₯ + 4 9 ; 9π‘₯ 3 = (π‘₯2 βˆ’ 1)(βˆ’11π‘₯ + 4); 20π‘₯3βˆ’ 4π‘₯2βˆ’ 11π‘₯ + 4 = 0

Tale equazione ha la soluzione doppia π‘₯ =1

2 , poichΓ© t Γ¨ tangente a G nel punto di

ascissa 1

2 .

Quindi possiamo abbassare di grado due volte l’equazione mediante la regola di Ruffini, ottenendo:

20π‘₯3βˆ’ 4π‘₯2βˆ’ 11π‘₯ + 4 = (5 π‘₯ + 4)(2 π‘₯ βˆ’1)2

L’equazione quindi ha la soluzione doppia π‘₯ =1

2 e la soluzione semplice π‘₯ = βˆ’ 4

5 . G e t ha

quindi le seguenti intersezioni:

𝐴: { π‘₯ =1 2 𝑦 = βˆ’1 6 ; 𝐡: { π‘₯ = βˆ’4 5 𝑦 =64 45

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Problema 1 5/ 5

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e)

Dopo aver determinato i numeri a, b tali che sussista l’identitΓ :

𝒙 π’™πŸβˆ’ 𝟏= 𝒂 𝒙 + 𝟏+ 𝒃 𝒙 βˆ’ 𝟏

calcolare una primitiva della funzione π’š = 𝒇(𝒙)

π’™πŸβˆ’πŸ . Da π‘₯ π‘₯2βˆ’1= π‘Ž π‘₯+1+ 𝑏 π‘₯βˆ’1 segue: π‘₯ π‘₯2βˆ’1= π‘Ž(π‘₯βˆ’1)+𝑏(π‘₯+1) π‘₯2βˆ’1 π‘‘π‘Ž 𝑐𝑒𝑖 π‘₯ = π‘₯(π‘Ž + 𝑏) βˆ’ π‘Ž + 𝑏

e per il Principio di identitΓ  dei polinomi deve essere:

{ π‘Ž + 𝑏 = 1 βˆ’π‘Ž + 𝑏 = 0 ; { 𝑏 =1 2 π‘Ž =1 2 Quindi: π‘₯ π‘₯2βˆ’1= 1 2 π‘₯+1 + 1 2 π‘₯βˆ’1 𝑓(π‘₯) π‘₯2βˆ’1= π‘₯ + π‘₯ π‘₯2βˆ’1= π‘₯ + 1 2 π‘₯+1 + 1 2

π‘₯βˆ’1 ; cerchiamone una primitiva:

∫ 𝑓(π‘₯) π‘₯2 βˆ’ 1 𝑑π‘₯ = ∫ (π‘₯ + 1 2 π‘₯ + 1 + 1 2 π‘₯ βˆ’ 1) 𝑑π‘₯ = π‘₯2 2 + 1 2𝑙𝑛|π‘₯ + 1| + 1 2𝑙𝑛|π‘₯ βˆ’ 1| + 𝐢 = = π‘₯ 2 2 + 1 2𝑙𝑛|π‘₯ 2βˆ’ 1| + 𝐢

Riferimenti

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