Ipertensione
arteriosa
Ipertensione
arteriosa
LA PRESSIONE ARTERIOSA
Si definisce ipertensione arteriosa una
condizione in cui la pa sistolica è > 140 e
la pa diastolica è > 90 per un periodo
relativamente lungo e in cui i valori sono
riferiti alla media di 2 o più misurazioni
effettuate da personale sanitario in due
o più momenti dopo l avvio di uno
screening
Definizione e classificazione della
Definizione e classificazione della
pressione
pressione
arteriosa
arteriosa
Categoria Sistolica Diastolica
Ottimale <120 e <80
Normale 120-129 e/o 80-84
Normale-alta 130-139 e/o 85-89
Ipertensione 1° 140-159 e/o 90-99
Ipertensione 2° 160-179 e/o 100-109
Ipertensione 3° ≥180 e/o ≥110
Ipertensione sistolica isolata ≥140 e <90
Fattori di rischio che influenzano la
prognosi
• Sesso maschile
• Età (uomini ≥55 anni; donne ≥65 anni) • Fumo
• Dislipidemia
• Colesterolo totale >4.9 mmol/L (190 mg/dL), e/o Colesterolo LDL >3.0 mmol/L (115 mg/dL), e/o Colesterolo HDL: uomini <1.0 mmol/L (40 mg/dL), donne <1.2 mmol/L (46 mg/dL), e/o
• Trigliceridi >1.7 mmol/L (150 mg/dL)
• Glicemia a digiuno 5.6-6.9 mmol/L (102-125 mg/dL) • Test da carico al glucosio alterato
• Obesità [BMI ≥30 kg/m2 (altezza2)]
• Obesità addominale (circonferenza addominale: uomini ≥102 • cm; donne ≥88 cm)
Quali sono le cause di ipertensione?
Si parla di ipertensione secondaria ipertensione secondaria quando la causa è nota :
malattia del parenchima renale, stenosi dell’arteria renale , iperaldosteronismo primitivo , feocromocitoma ,
sindrome di cushing, coartazione aortica Assunzione di farmaci e gravidanza
Spesso si associa ad altri fattori di rischio come le
dislipidemie, l’obesità, il diabete, la sindrome metabolica e la vita sedentaria
Ipertensione da camice bianco, mascherata, anziano, giovani
Ipertensione da camice bianco, mascherata, anziano, giovani
adulti e donne
• Quando non è possibile individuare una causa
si parla di
IPERTENSIONE ARTERIOSA
IPERTENSIONE ARTERIOSA
“ESSENZIALE” O “PRIMARIA” O
“ESSENZIALE” O “PRIMARIA” O
“IDIOPATICA”
“IDIOPATICA”
, tutti termini che cercano di
rendere meno evidente la incapacità di
definire con esattezza i meccanismi che hanno
causato l'aumento pressorio ed è tipica nel
L’IPERTENSIONE HA UN TRIPLICE VALENZA
• SEGNO: P:A per la monitorizzazione delle condizioni cliniche di un paziente
• FATTORE DI RISCHIO PER LE CARDIOPATIE
ARTERIOSCLEROTICHE: contribuisce in maniera significativa alla velocità di sviluppo di lesioni aterosclerotiche nelle pareti arteriose
• PATOLOGIA: contribuisce in maniera significativa
all’incidenza di morti dovute a patologie cardiache, renali e vasculopatie periferiche
LE CONSEGUENZE DI UNA PROLUNGATA IPERTENSIONE NON CONTROLLATA E’ IL DANNO D’ORGANO: infarto del
miocardio, insufficienza renale, infarti cerebrali,problemi visivi, ipertrofia ventricolare
Accertamento e valutazioni diagnostiche
Anamnesi familiare e visita
Esami di laboratorio
Ecg
Ecocardiografia
Funzionalità renale(creatinina,microalbuminuria)
Stato dell’occhio (fundus oculi)
Arterie carotidi
tac brain
GESTIONE MEDICA
OBIETTIVO: GESTIONE DELLE COMPLICANZE E
DELLE CONSEGUENZE LETALI DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA
RICERCA DANNO D’ORGANO ASINTOMATICO,
PATOLOGIA CARDIOVASCOLARE E NEFROPATIA CRONICA ( CUORE, ARTERIE, RENE, CERVELLO,
Come si cura l'ipertensione arteriosa
OBIETTIVO: è la riduzione dei valori pressori e del rischio di ammalare di malattie cardiovascolari. La riduzione della pressione deve essere ottenuta
gradualmente per prevenire la fiacchezza che nei primi giorni la riduzione della pressione può causare
ed il rischio di compromettere la perfusione degli organi (cervello, cuore, reni..).
FARMACI: BETABLOCCANTI,DIURETICI,ACE INIBITORI, CALCIOANTAGONISTI.
Modifiche stile di vita
Modifiche stile di vita
Restrizione sodica
Restrizione sodica
Cessazione fumo
Cessazione fumo
Riduzione consumo alcool
Riduzione consumo alcool
Calo ponderale
Calo ponderale
Esercizio fisico regolare
Esercizio fisico regolare
Consumo frutta e verdura
Consumo frutta e verdura
Introduzione al caso clinico
Introduzione al caso clinico
Definizione della patologia
Definizione della patologia
Fisiopatologia
Fisiopatologia
Manifestazioni cliniche
Manifestazioni cliniche
Accertamento e trattamento medico
Accertamento e trattamento medico
Processo infermieristico al caso clinico
Processo infermieristico al caso clinico
Accertamento diagnosi infermieristiche
Accertamento diagnosi infermieristiche
Pianificazione ed obiettivi
Pianificazione ed obiettivi
Interventi infermieristici
Interventi infermieristici
CASO CLINICO
CASO CLINICO
UOMO DI 60 ANNI SI PRESENTA IN AMBULATORIO
UOMO DI 60 ANNI SI PRESENTA IN AMBULATORIO
CON CEFALEA, NAUSEA, DESIDERIO DI
CON CEFALEA, NAUSEA, DESIDERIO DI
VOMITARE. LAMENTA RIDUZIONE DELLA VISTA,
VOMITARE. LAMENTA RIDUZIONE DELLA VISTA,
LIEVE DOLORE TORACICO. AFFERMA DI AVER
LIEVE DOLORE TORACICO. AFFERMA DI AVER
AVUTO LA PRESCRIZIONE DI SEGUIRE UNA
AVUTO LA PRESCRIZIONE DI SEGUIRE UNA
DIETA CON RIDUZIONE DI SALE MA DI NON
DIETA CON RIDUZIONE DI SALE MA DI NON
SEGUIRLA CONSTANTEMENTE POICHE’ HA
SEGUIRLA CONSTANTEMENTE POICHE’ HA
NOTATO CHE NON CI SONO STATI
NOTATO CHE NON CI SONO STATI
CAMBIAMENTI PRESSORI DOPO AVER
CAMBIAMENTI PRESSORI DOPO AVER
MANGIATO IN GRAZIA DI DIO; PADRE E
MANGIATO IN GRAZIA DI DIO; PADRE E
FRATELLO DECEDUTI PER INFARTO, FUMATORE
FRATELLO DECEDUTI PER INFARTO, FUMATORE
DI 40 SIGARETTE AL GIORNO,CON UNA STORIA
DI 40 SIGARETTE AL GIORNO,CON UNA STORIA
DI IPERTENSIONE LIEVE (150/90) DA ALMENO 20
DI IPERTENSIONE LIEVE (150/90) DA ALMENO 20
ANNI.
PROCESSO INFERMIERISTICO: LA PERSONA CON IPERTENSIONE
ACCERTAMENTO
MONITORAGGIO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA, dopo la diagnosi deve essere controllata con regolarità, a intervalli
programmati (standard), per valutare l’efficacia della terapia ANAMNESI COMPLETA per la valutazione degli organi
bersaglio
VALUTAZIONE DEI SINTOMI: dolore anginoso, tachipnea, alterazione della vista e della parola, alterazioni della parola, alterazione dell’equilibrio, epistassi, cefalea, vertigini, nicturia ESAMI FISICO: valutazione del polso apicale e dei polsi
periferici per determinare gli effetti dell’ipertensione sul cuore e sui vasi ( FREQUENZA E RITMO )
Misurazione della pressione arteriosa clinica
•• Consentire ai pazienti di sedersi per 3-5 min prima di iniziare le misurazioni.
•• Rilevare almeno due misurazioni della BP, in posizione seduta, distanziate tra loro da 1-2 min. Effettuare ulteriori rilevazioni se le prime due sono molto diverse.
Si consideri la BP media, se ritenuto opportuno.
•• Effettuare rilevazioni ripetute di BP per migliorare l’accuratezza in pazienti con aritmie, come la fibrillazione atriale.
•• Usare un bracciale di dimensioni standard (12-13 cm di altezza e 35 cm di lunghezza), ma disporre di bracciali più grandi o più piccoli nel caso rispettivamente di soggetti obesi o magri.
•• Avere il bracciale a livello del cuore, qualunque sia la
posizione del paziente.
•• Nell’adottare il metodo auscultatorio, utilizzare il I e V(scomparsa) tono di Korotkoff per identificare rispettivamente la BP sistolica e diastolica.
•• Misurare alla prima visita la BP ad entrambe le braccia per rilevare eventuali differenze pressorie. In questo caso,considerare il valore più alto come riferimento.• • Misurare alla prima visita la BP 1 e 3 min dopo
l’assunzione della posizione eretta in soggetti anziani, pazienti diabetici,e in altre condizioni in cui l’ipotensione ortostatica può essere frequente o sospetta.
•• rilevare la frequenza cardiaca al polso con metodica palpatoria (almeno 30 s) dopo la seconda misurazione in posizione seduta
Problema del paziente
Problema del paziente
•
Pressione arteriosa ?
Pressione arteriosa ?
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Alimentazione ?
Alimentazione ?
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Modificazione stile di vita ?
Modificazione stile di vita ?
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Terapia farmacologica ?
Terapia farmacologica ?
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Dolore ?
Dolore ?
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Nausea ?
Nausea ?
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Respiro ?
Respiro ?
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??????????
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DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
Insufficiente Conoscenza Della Relazione Tra la
terapia e la patologia
Non Adesione Al Regime Terapeutico Correlata Agli
Effetti Collaterali Della Terapia Prescritta
Rischio di riduzione della gittata cardiaca Intolleranza all’attività
Dolore acuto – cefalea
Nutrizione superiore al fabbisogno Coping inefficace