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Trainspotting: analisi delle problematiche traduttive e linguistiche Traduzione di K.Ashley, Welsh in Translation, in B.Schoene, The Edimburgh Companion to Irvine Welsh, Edimburgh, Edimburgh University Press, 2010, pp.113-125. R.Morace, Trainspotting: A

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2.2Trainspotting e la fonologia

Come abbiamo visto in precedenza, la Scozia presenta vari dialetti: quello di Edimburgo, nonostante appartenga alla contea degli Scottish Borders, nella zona meridionale della Scozia (Dumfriesshire, Roxburghshire, Selkirshire), appartiene al SE (Central Scots).

Andy Eagle, in un noto saggio, mostra, dal punto di vista fonetico, che ogni dialetto scozzese è caratterizzato da peculiarità che distinguono gli uni dagli altri.1 Per quanto riguarda la fonologia, il lettore sin dalla prima pagina si trova di fronte ad una lingua completamente diversa dallo standard: “The sweat wis lashing oofay SickBoy; he wis trembling. Ah wis jist sitting thair, focusing oan the telly, tryin no tae notice the cunt” (p.3). In questa frase, solo 1A.Eagle, A Phonological Comparison of Scots Dialects,

http://www.scots-online.org/airticles/phonology.pdf I

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it è in Standard English, e ciò ci fa capire che siamo di fronte ad un romanzo

complesso anche per i parlanti non anglofoni. Per comprendere Trainspotting, è necessario affrontare il modo in cui Welsh usa il dialetto di Edimburgo. La tabella 2 rappresenta il sistema vocalico dello SSE:

Trudgill e Hughes individuano alcune caratteristiche tipiche della parlata di Edimburgo (si notano in particolare nell'idioletto di Spud): l'assenza del dittongo centrale /iə/, /eə/, /uə/, la neutralizzazione di /ae/ e /a:/, di /u/ e /u:/, /r/, l'elisione della /g/ nella ing form, i minimal pairs come pull and pool sono omofoni, la /r/ viene pronunciata in posizione finale (lo scozzese è “a rhotic

language”), to be viene spesso usato al posto di to have come ausiliare.

Altre caratteristiche del sistema fonetico scozzese sono: /ai/ in posizione finale > /i/, ee (eye), dee (die), lee (lie), /ou/ > /e/, ake (oak), bate (boat), hame (home), stane (stone), gae (go), /au/ > /u/, /o/ > /a:/, saut (salt), /ou/ >

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/a:/ auld (old), cauld (cold), /a/ > /i/, wis (was), /u/ > /i/, jist (just)2. Il sistema vocalico scozzese presenta una regola principale: “vowels are long when they are in morpheme-final position”: long vowel: sea [si:], short vowel: seed [sid], lay [le:], late [let]. Tuttavia, di fronte a /v, z, r, d/ e alcuni suffissi presentano irregolarità: live [laev], life [ləif] Leight [Ləit]. A causa del sistema vocalico, spesso il lettore può incorrere in numerose difficoltà di comprensione: le preposizioni off, of e on, contratte, divengono “o” (nonostante venga usata anche oaf). Come abbiamo visto in precedenza, le preposizioni sono uno dei campi maggiormente esposti al rischio di mutamenti fonetici: “words beginning in English with be have frequently a in Scots: afore, aside”. Nella tabella tre si può notare il modo in cui Welsh impiega le vocali: ho preso come esempio gli ausiliari to be e to have e parole come got e for: /o/ e /З/. L'uso di /З/ prima di /r/ è caratteristico, in particolare, del dialetto di Edimburgo. Inoltre ricorre frequentemente il fonema /o/, tipico dello scozzese scritto, e l'omissione di /f/ in myself.

Tab.3 Trainspotting e l'ortografia Elemento lessicale Pronuncia Standard Pronuncia di Welsh Categoria di appartenenza:

I /ai/ /ae/ Pronome personale

was /w z/ /wɜz/ Verbo, passato

for /f r/ /fɜr/ Preposizione

have /h v/ /hʌv/ Verbo, infinito

got /ga:t/ /got/ Verbo, passato, participio

on /on/ /on/ Preposizione

him /him/ /ʌm/ Pronome personale

myself /mai self/ /mae sel/ Pronome personale

2Hughes A., Trudgill.P, p.18.

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Per comprendere il dialetto di Edimburgo di Trainspotting, le caratteristiche del TP e le devozioni dallo SE e dal SSE, è necessario comprendere anzitutto le corrispondenze vocaliche tra lo Standard English e lo Standard Scottish English, esemplificate da questa tabella3:

tabella 3 SSE RP bead I I bid I I bay e e bed ɛ ɛ bad a a balm a: a: not ɔ ɒ nought ɔ ɔ no o əu pull u u: poll u u bud ʌ ʌ side əi ai sighted ae ai now əu ai boy ɔ ɔi

Se prendiamo Trainspotting, si nota che quanto riportato all'interno di questa tabella non sempre è valido. Irvine Welsh non ricorre come detto al SSE, ma al SEC. La regione dell'East Central South Scots presenta dei suoni 3Millar, 17

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che sono diversi da quelli impiegati nello standard. Parole come whae (p.126), twae presentano negli altri dialetti una resa grafica differente da quella adoperata nel dialetto di Edimburgo: wha and twa sono quelli che ricorrono con più più frequenza. Il pronome him solo in SEC compare nella forma yin “Aye, but that wis before ah went tae him” (p.154). Per quanto riguarda il sistema vocalico, in Trainspotting, quasi sistematicamente, dove in inglese standard compare la /a/, in SEC compare la /i/, wis (p.3). Se si segue la tabella, ci si aspetterebbe che /Gla:s/ venga reso in SEC con /glas/ (la forma dello Standard), mentre il dialetto di questa regione presenta

/glɛs/-gless (p.79) (invece nel titolo Welsh mantiene glass). Un altro esempio a

giustificare questa mancanza di corrispondenza tra SE, SEE e SEC si può notare nell'ausiliare does. Dato che in inglese standard la sua trascrizione fonetica è /dɅz/, in scozzese ci immagineremmo di trovare altrettanto, /Ʌ/-/ Ʌ/. Tuttavia, in SEC, viene adottato il passaggio da /i />/ae/: /dis/ diviene /daes/. Lo stesso fenomeno vale per dae (p.133), tae (33), gled (p.57), etc … Come si può vedere, Welsh non solo prende le distanze dall'inglese standard, ma anche dallo Scots. Il perché Welsh usi il SEC e non il SSE non è chiaro. Forse, è proprio Renton, nel suo messaggio di protesta verso la società scozzese, ad indicarcelo: “Ah hate being scotland” […] (p.121).

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2.3 Esempi di linguaggio gergale

Elisa Matiello, in un saggio che affronta le differenze tra Standard English e non Standard prende in esame Trainspotting che, come visto in precedenza, si distacca dai canoni normativi dell'inglese4. Questo è il primo passaggio che prende in considerazione:

Swanney: you'll need one more hit Renton: no, I don't think so

Swanney: To see you through the night lies ahead

Renton: We called him the mother superior on account of the length of his habit. He knew all about it. On it, off it, he know it all. Of course i'd have another shot after all, I had work to do it. (p.6)

Qui lo scrittore ricorre a molte parole che appartengono alla parlata colloquiale (“habit”, “hit”, “shot”), con particolare riferimento al mondo della droga. La prima cosa che si nota è che habit viene usato in un contesto ben differente da quello abituale. Habit, che ha come primo significato “something that you regullarly or usually do” (p.6) qua diviene “a strong physical need to keep drug”. Hit (tiro) diviene “la dose”, e shot (sparare), acquista un significato più ristretto, ovvero spararsi in vena (bucarsi). Anche nel secondo esempio si ritrova l'uso di questo lessico colloquiale:

Sick Boy: There's a mate of Swanney's Mike Forrester-you know the guy. He's come into some gear. A lot of gear.

Renton: How much?

Sick Boy: About four kilos. So he tells me. Got drunk by the docks last week, where he met two russian sailors. They are fuckin carrie the sniff. (p.6)

4E. Matiello, The Pervasiveness of Slang in Standard and Non Standard English,

http://www.ledonline.it/mpw/allegati/mpw0506Mattiello.pdf VI

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Gear e Stuff stanno ad indicare che ci si trova di fronte ad un lessico colloquiale, in particolare si rifà al mondo della droga. Gear e stuff sono la roba, merce che viene portata in seguito allo spaccio5.

Altre parole che ricorrono frequentemente nel testo e che appartengono al linguaggio gergale sono: gadge, swedge, weedje, soapdodger. Gadge è un espressione usata per rivolgersi ad una persona, in genere di sesso maschile, in modo né amichevole né troppo dispregiativo6. Il Concise Scots Dictionary dà come significato “a sponger” (profittatore). Tuttavia, la parola acquisisce altre sfumature a seconda del contesto: in Na Na and other nazists Dode, malmenato e preso pesantemente in giro, è un poverocristo (p.135) sempre nello stesso capitolo, l'espressione “the gadge once told” viene tradotta semplicemente con “una volta uno mi disse”(p.134). In altri contesti, gadge acquista il significato ancora una volta di poveraccio e poverocristo, “The gadge could only huv been in the thirties, like. Anywey, this gadge sortay blew it likes, kinday tell he the top-flair windae ay a tenement” (p.125).

Swedge,“A tool for making the grooves and nail-noles in a horseshoe, now

commonly a kind of die or mould with the appropriate indentations”7. Swedge, tuttavia, viene usato nel romanzo con un altro significato: fight.

Un'altra parola di difficile comprensione è Weedjie “Ah've never met one

Weedjie whae didnae think that they are the only genuinely” (p.191). Questo

termine viene usato dai parlanti di Edimburgo per riferirsi in modo dispregiativo agli abitanti di Glasgow. Giuliana Zeuli, la traduttrice itaiana del romanzo, di fronte a questa parola ostica e di difficile comprensione sceglie di

5www.ledonline.it/mpw/.../mpw0506 M atti ello.pdf

6Dictionaty of the Scots Language: http://www.dsl.ac.u k/dsl/ 7Ibidem

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essere chiara, traducendola, appunto, con Glasgow.8 La parola invece che viene maggiormente usata per offendere in modo indiretto gli scozzesi è

soapdodger “Ah'i-e never really been too much intae personal hygiene;

probably the soapdodger in us, or the junky” (p.219). In SSE la parola significa: “one who is thought to lack personal hygiene”9. La Zeuli dà un'interpretazione dal carattere fortemente religioso: “sporco protestante” (p.233). La traduttrice conferisce, facendo riferimento al background storico-culturale della città di Glasgow, un significato assente nel TP: a differenza di Edimburgo, “la più grande città della Scozia” è prevalentemente cattolica. Il campo semantico di maggior importanza è senza dubbio quello della droga e del sesso e: collies (p.121), c-oke (p.79), junky (p.6), dealer (p.6), shooting

gallery (p.7), cookin (p.7), casual user (p.7), heroin (p.8), score (p.8), to be into smack (p.8), works (p.9), armamentario, a shot (p.9), needle (p.9), syringes (p.9), injection (p.9), cocktail (p.9), sharing (p.10), beatiful heroine's tender caresses (p.10), to take a shot (p.11), a world ay his ain (p.13), the metaphor of the sea (p.14), doses (p.15), trip, un modo di chiamare l'eroina,

(p.15), opium suppositories (p.23), white capsules (p.23), sniffer (p.25)

overdrive (p.27), sniggering (p.35), joint (p.35), black hole (p.39), shite

(p.54), to be fucked (p.54), essere strafatto, speed (p.74), anfe, overdose (p.95), the magic high (p.86), smack (p.90), eroina, doop (p.91), acid (p.91), E (p.91), mushies (p.91), nembies (p.91), valley (p.91), smack (p.91), spac-cake (p.92), poppy (p.97). Come si può vedere, i personaggi si riferiscono alla droga con un lessico estremamente vario. Secondo Elisa Matiello, “drugs addicts appear to exhibit three main stable associative patterns: drugs addict are named after their drug or the substance they are addicted to, they are named after the precise action they perform when taking the drug, substance, 8I.Welsh, Trainspotting, Parma, Guanda, p.102. Di seguito, nel testo, i riferimenti alle pagine della

traduzione italiana saranno riportati tra parentesi.

9http://www .com/encyclopedia/List-of-British-words-not-widely-used-in-the-United-States

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after the instrument to perform the action”10. Il lessico rientra principalmente nella prima categoria: junkie ricorre frequentemente nel testo e viene usato in modo amichevole per riferirsi ad un drogato. Il tossicodipendente viene differenziato da chi non si buca abitualmente, a casual user. Per quanto riguarda le sostanze, ancora una volta Elisa Matiello categorizza il lessico in quattro settori: “concernig the prominent features which characterize the external aspect of drug, concerning the constitutive elements of the drug, related to the way the drug is taken or to the instrument used for its taking, related to the effects produced upon the drug addict by thre drug inhalation or injection”11. Rientrano nella prima categoria line, a dose of cocaine, pill, tablet, a tab, capsules e suppositories. Anche la seconda è molto produttiva: coke, acid, morph (ricorre numerose volte in Bad Blood), needle, poppy, smack, nembies, mushes, E, heroin, trip, valley. La terza categoria fa

riferimento all'effetto che la droga produce sulle persone. I tossicodipendenti, in genere, tendono a guardare gli effetti benefici delle sostanze stupefacenti e non quelli negativi: Mark, per esempio, dopo essersi bucato chiama la droga a

shite, un termine apparentemente negativo il cui senso invece è “an

euphoriant drug”12. Che la droga abbia un effetto positivo (euforia, felicità, alienazione) si può notare dal significato stesso delle parole: “ecstasy is the state of being beside oneself, thrown into a freezy or a stupor”, essere in overdrive significa get hyper-active due to being over-tired13 (secondo me in

questo contesto Welsh crea un gioco di parole con to be in overdose). L'espressione di Sick Boy dopo una dose è “innocent and full of wander, like a bairn thit's come through oan Christmas morning tae a pile ay gift-wrapped presents stacked under the tree” (p.9) or “that beats any fuckin cocks in the word” (p.9). Sono molto ricorrenti anche i termini per riferirsi al corpo, in 10Matiello, 171

11Ibid, 179 12Matiello, 182 13Ibid, 184

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particolare alle parti anatomiche: arsehole, bowel, stomach, intestines, spleen, cunt (p.28) (fregna), migne (p.28) (vulva), cock, watermelons (p.92), fanny

(p.110) (fessa), pubes (p.140), to get hard (p.140), vagina (p.140), arse (p.140), water pistol (p.141), bollocks, choc-box, knob (p.88) (cazzo), tattie (patata), sausage (p.219), prick (cazzo). Ad eccezione di melons e

watermelons, usate da Mark per fare un apprezzamento al seno di Dianne,

tutte le altre espressioni sono legate agli organi genitali. Il lessico legato all'apparato genitale femminile è piuttosto vario e volgare (in tutto il romanzo

vagina, il termine più neutro, compare solo una volta), mentre per quanto

riguarda quello maschile, Welsh adotta sempre cock al posto di penis.

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CAPITOLO III

L'idioletto dei singoli personaggi:

Sick Boy:

i dialoghi immaginari e l'uso del linguaggio come marcatore gerarchico

Per quanto riguarda l'idioletto dei personaggi, a prima vista si può notare che Rents e Sick Boy sono in grado di padroneggiare, perfettamente, due idiomi: lo scozzese di Edimburgo e, quando ne hanno bisogno, lo Standard

English (vedi Courting disaster). Simon, l’amico più vicino ma allo stesso

tempo sempre in competizione con Mark, è il più simile a lui quanto a ricchezza di vocabolario e complessità del linguaggio. Tuttavia, il suo idioletto è più marcato, nel senso che ci sono modi di esprimersi e peculiarità linguistiche che ricorrono spesso nel suo linguaggio, e che lo rendono più caratteristico di quello del suo amico14. Una delle peculiarità più evidenti, anche perché marcata grafologicamente, è rappresentata dai dialoghi immaginari che Sick Boy intraprende con Sean Connery. È come se 14Si veda Girau.S, Trainspotting: un'analisi linguistica, Università degli Studi di Cagliari, 2004

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all'improvviso, nel romanzo, ci troviamo di fronte ad uno sdoppiamento della personalità da cui scaturiscono due voci, quella del celebre attore e quella di Simon. Quest'ultima viene resa, da una parte, mediante il corsivo e, dall'altra, da un uso decisamente “vistoso” del dialetto scozzese. Nel capitolo The First day to Edimburgh's Festival, Simon critica in un primo momento Renton e, in seguito, fa una considerazione sugli omosessuali, sugli etero e sulle donne compare. In questo passo compare, per la prima volta, lo sdoppiamento della personalità: “Now Rents is gibbering oan aboot Galileo and Mother Courage aw that shite. The bitches seem quite impressed n aw. Why fuck me insensible! This doss cunt actually does have his uses. It's amazing world. Yes,

Shimon, the more I shee, the less I believe. Yoy an me boash, Sean” (p.30).

Sick Boy è invidioso di Renton: le ragazze, anziché ascoltare lui, rimangono affascinate dalle parole di Mark su Galileo. Sean sembra rincuorare Simon e, allo stesso tempo, capirlo. Poco più avanti, invece, Sean è come se aiutasse Simon a trovare la risposta alla richiesta delle ragazze, che in quel momento sembra sfuggirli: “Simple Simon sais, put your hands on your feet” (p.30). Sean Connery, per quanto sia l'alter ego di Simon, ci viene detto che lui “shee

parallesh wish myshelf ash a young man” (30) è diverso da Sick Boy in una

cosa: “One ares in which wi differ is looks. Sean is completely out-Sean in that department by Simone” (p.31). In questo passo viene rimarcata la vanità di Sick Boy; egli si sente più bello di Sean, e il gioco di parole basato sulla corrispondenza tra il suono outshone e outsean rende perfettamente questo contrasto. Nel TA, invece, quest'effetto si perde: “Un punto in cui siamo diversi è l'aspetto fisico: “Sean passa completamente in secondo piano rispetto a Simone, da questo punto di vista” (p.37).

Nel capitolo in cui Sick Boy si diverte a sparare e uccidere cani, aizzandoli in modo che essi si ribellino ai loro padroni, Death Dogs, si ripresenta lo sdoppiamento della personalità: “good shooting Shimon. Why shank you

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Sean” (p.179). La versione italiana di Trainspotting, sebbene mantenga il corsivo per mettere in evidenza il “dialogo interiore” di Sick Boy, non riesce a riprodurre in maniera fedele questo marcato accento scozzese: “Bel colpo, Simon. Grazie, Sean” (189). Il corsivo compare inoltre quando le considerazioni di Simon sono mischiate a quelle della canzone Twist and

Shout. Questo uso del corsivo non è un fenomeno isolato, ma si ritrova, con la

stessa funzione, in tutto il testo: questa ricorrenza indica che ci si trova di fronte ad un processo mentale. Tuttavia, quando in alcuni casi il lettore si aspetta di trovare il corsivo, esso non compare. Quando Sick Boy risponde mentalmente alla proposta di Mark Renton di passare il pomeriggio da lui, Welsh usa parole non marcate grafologicamente e non usa il corsivo: “Well, no, no, non, Monsieur Renton, Simone is not cut out to sit in darkened rooms with Leith plebs and junkies rabbitting shite aw affie” (p.28). Questa frase racchiude buona parte delle caratteristiche linguistiche di Sick Boy: il riferirsi a se stesso, il ricorso ai francesismi, che indica che ci si trova di fronte ad una lingua colta e ad una sintassi che, da elegante e raffinata, viene spostata nella realtà referenziale di Leith15. Nella prima parte della frase, oltre alla terminologia francese, Sick Boy ricerca un linguaggio “alto”, ad esempio contrassegnato da darkened, mentre nella seconda la lingua è decisamente meno elaborata: plebs, affie, rabbitting, shite. In questo passaggio, la traduzione italiana rimane fedele al TP: tutte le sfumature presenti nel testo di partenza vengono riportate nel TA.

Un'altra peculiarità presente nella lingua di Sick Boy è la resa grafologica di parole sillabate come “LI-MI-TE-D (p.30) (usato per riferirsi ai compagni) o il ricorso al tondo maiuscolo “NUMERO UNO” per mettere in evidenza la propria superiorità di fronte al resto del gruppo: “It'me me, fuckin ME, Simon David Williamson, NUMERO FUCKIN UNO, VERSUS the world, and it's a 15J. Mullan, http://www.theguardian.com/books/2008/may/31/irvinewelsh

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one-sided edge” (p.31). Se nel primo caso l'uso delle maiuscole serve per mettere in evidenza un concetto rendendolo ancora più chiaro, e nell'altro le maiuscole sono accompagnate da un espediente grafologico, l'inserimento del trattino tra una sillaba e l'altra, nell'esempio sottostante l'uso del tondo maiuscolo potrebbe richiamare un altro significato: nella dichiarazione in cui Sick Boy ammette che l'unica cosa che lo fa sentire vivo è essere con una donna “ah've the fucked all else, ZERO, tae fill this big, BLACK HOLE like a clenched fist in the centre ay my fucking cheast” (p.31) le due parole in maiuscolo richiamano una forma circolare, il vuoto e il nulla. Questa idea di avere un buco da riempire potrebbe assumere il significato opposto, il senso di Simon di debolezza e di sconfitta16. Sempre in Death Dogs SickBoy si offre volontario per aiutare uno skinhead: strangolano con una mazza da baseball un pit-bull di una povera malcapitata, Shane, e stringono il collare in modo da soffocarlo: "fir aw the bairns (it has) slaughtered, faces (it has) disfigured and shite (it has) deposited in our streets” (p.179) Il “testarasata” dice

HELP US! HELP US! The skinhead squeals. He's younger than ah thought. Sick Boy: “awright mate. Stay cool, ah tell um. Have no fear, Simone's here” (p.179)

Quando arriva la polizia, e domanda a Sick Boy perché gira in quel posto con una mazza da baseball, questi risponde “ah tell him it's for home security, as there have been a lot of break-ins in the area. Not that Simone, I explain, would ever dream of taking the law into his own hands, but, well, it gives one a certain peace of mind” (180). Questo esempio mostra come Sick Boy sia in grado di cambiare codice, passando dall'idioletto di Leith all'inglese standard. Se in questo contesto Simon avesse usato il dialetto di Edimburgo, probabilmente non sarebbe stato creduto, ed è solo grazie all'uso di questo 16Si veda S.Girau, p.46.

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codice “normale” che le sue parole acquistano un tocco di veridicità. Il cambio di codice, dunque, ha un valore salvifico e serve per districarsi da situazioni complesse. Il poliziotto dice a Sick Boy che gli conferirà un riconoscimento ufficiale, e Sick Boy è talmente vanitoso che finisce per credere che il gesto dello sbirro sia del tutto naturale e normale. Il passo si chiude con le parole di Sick Boy che afferma di essersi divertito e di avere trascorso una giornata piacevole: "It has been a fucking beautiful day" (p.181). Simon si sente superiore a tutti gli altri, IL NUMERO UNO, e questo linguaggio autoritario si nota in particolare nel modo in cui si rivolge a Mark Renton: usa parole dispregiative “doss bastard" (p.29) "radge" (p.28) o "cunt" (p.28) nonostante Rents sia uno dei suoi migliori amici17. In questo caso Sick Boy ricorre al turpiloquio e ad uno dei casi di aggravation “that it is not a speech act but a regulative discourse operation which may affect any type of speech act” […] “Challenging speech acts like insult, disapproval, etc ...”18. Simon, grazie al turpiloquio, riesce a controllare la conversazione. Solo una volta usa l'espressione “mates”: "Mates are a waste of fucking time. They are always ready to drag you down tae their level of social, sexual and intellectual mediocrity” (p.28).

Un'altra peculiarità dell'idioletto di Sick Boy è di parlare in continuazione a se stesso in terza persona: a volte si autodefinisce Simone, altre “The Sick Boy”(p.181).

Il fatto che Simon cerchi di riempire il vuoto della sua esistenza (Black Hole) solo attirando donne ci porta ad osservare un'altra caratteristica della sua parlata. Sick Boy si rivolge alle belle ragazze con un lessico molto vario:

17John Mullan, http://www.theguardian.com/books/2008/may/31/irvinewelsh 18E.Matiello, Discourse Analyis, Lingua Inglese III, cap 6 p.8

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attractive women are often called by bizzarre, curious names. The terms used by young men to define a woman's attractiveness mainly belong to: The Attitude pattern: connected to some feature of their behaviour, The Effect Pattern, connected to the effects they can produce upon men, The Appearance Pattern: connected to some feature of attractive women's physical appearance19.

Sick Boy ricorre in particolare al campo dell'apparenza: per conquistare donne, turiste, in modo da sedurle, utilizza una parlata “sofista” e un lessico molto vario: “chicky” (p.28) “mantovani” (p.45) “lassie”, distingue le belle

donne, “lemon” (p.28) da quelle brutte, “houd” (p.28) e anche il loro fondoschiena viene definito in base al grado di bellezza, “subliminal rear” (p.26) e “obese arse” (p.26). Usa anche delle sigle per riferirsi a delle particolarità delle ragazze, “visibile panty lines” (p.27). Per quanto riguarda invece le ragazze orientali le chiama “dolls” (p.29) “oriental mantos” (p.30) “bitches” e “chinky chinkies”. Quando invece le donne sembrano dare attenzione a Mark e non ha lui, diventano tutte delle bitches (p.29).

19Matiello, pp.176-177.

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3.2 L'idioletto di Spud: i fillers, la sintassi lineare e il campo semantico dei gatti

Spud, a differenza di Mark e Sick Boy, data la sua cultura limitata e le sue grosse difficoltà linguistiche, presenta un linguaggio particolarmente semplice e un vocabolario molto limitato. Non è capace di argomentare, e il più delle volte si ritrova a ripetere gli stessi concetti, spesso privi di senso. L'idioletto di Spud è caratterizzato dall'uso dei “fillers”: likesay, you know.

Le tag constructions servono in particolare per “encode a complete

message”20. Discutendo con la Fraser sullo statuto di “oh”, “look” e “you know” come discourse markers, la Schiffrin conferma che questi termini sono parole al cento per cento e che hanno un valore riempitivo “sequentially dependend elements that brackets units of talks”. Anche Leech and Short sostengono che abbiano questa funzione21. In Easy money for the Professionists è possibile riscontrare queste peculiarità del linguaggio di

Spud: “it was a piece ay pish, a total piece ay pish, but, likesay, Begbie so's fucking uncool man; ah'm tellin ye, likes” (p.283). In questo enunciato è possibile vedere che i DM possono assumere anche un'altra funzione: quella di coordinator. A conferma del valore riempitivo dei DM, nell'esempio citato in precedenza si può constatare che queste particelle potrebbero essere omesse senza alterare il senso della frase: ah'm tellin ye, likes non conferiscono alla frase nessun significato aggiuntivo. L'autore utilizza i DM per mostrarci la 20B. Fraser, Towards a theory of discourse marker, Amsterdam, Benjamins, p.191.

21Leech G. and Short M.H, Style in fiction, London, Longman, 1996, p.162.

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personalità di Spud e per mettere a nudo la scarsa padronanza dell'inglese. Il fatto che David Mitchell ricorra sempre alle stesse costruzioni, che non sia capace di fare una frase di senso compiuto, sono chiari segnali di una scarsa padronanza linguistica. Altre caratteristiche di questa frase sono: la ripetizione di a piece ay pish, la seconda volta rafforzato dal premodificatore total, e l’uso di un’espressione volgare (ancora una volta a piece ay pish) per rafforzare il concetto di "easy" (p.283). Questa ripetizione, insieme all’uso di espressioni che non sono utili dal punto di vista del significato, rendono il discorso di Spud estremamente ridondante. La versione italiana, di fronte a questa frase, mitiga la forza locutiva del TP, evitando la ripetizione: a total

piece ay pish in italiano sarebbe “veramente una cazzata”, e tradurre “non ci

era voluto niente” non conferisce totalmente il senso del testo di partenza. Come si può dunque ben vedere, la lingua di Spud, più di qualsiasi altro personaggio, riflette il linguaggio orale: uso dei fillers, corrections,

repetitions. Tutte queste caratteristiche si possono notare nel seguente

passaggio: “The fit ay Leith Walk is really likes, mobbed oot man. It's too hot for a hair-skinner punter, likesay, ken? Some cats drive in the heat, but they likes ay me, ken, we jist cannae handle it. Too severe a gig man” (p.119). La sintassi non è lineare e le parole fanno parte chiaramente del linguaggio orale. Il DM ken (viene usato due volte nella stessa frase, dunque una ripetizione) ha lo stesso significato del you know inglese. Anche il ricorso a general words, ad esempio gig, un termine generico per indicare cose o situazioni, l'uso del registro informale, cannae e di varie espressioni colloquiali indicano che ci si trova di fronte alla lingua parlata22. Nel passaggio in cui Leslie scopre che Wee Dawn è morta nella culla “Ehi, Les … likesay, Mark's cookin up eh … ye ken likesay eh …”(p.51) o in Speedy Recruitment, “Ah suppose man, ah'm too much ay a perfectionist, ken? It's likesay, if things go a bit doggy, ah jist 22Ibid, p.45.

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cannae be bothered, you know? Ah git good vibes aboot this interview the day through man, you know?(p.67). In questi due esempi siamo di fronte ad una sintassi non strutturata (assenza di subordinate, pause, frasi incomplete, assenza di frasi passive, correttori, ripetizioni, colloquialismi). Questo passo, inoltre, in cui Spud cerca di trovare una scusa per non ottenere il posto di lavoro, è un chiaro esempio della scarsa consapevolezza linguistica di Daniel Murphy: “It’s cool man. Ah’m relaxed. It’s jist that ah really want this job, likesay. Couldnae sleep last night though. Worried ah’d sortay blow it likesay, ken? Its jist when cats see ‘Craigroyston’ oan the form, they likesay think, well everybody thit went tae Craigie’s a waster, right? Be eh, ye ken Scott Nisbet, the fitba player likesay? He’s in the Huns…eh Rangers first team, haudin his ain against aw they expensive international signins ay Souness’s, ken? Hat cat wis the year below us at Craigie’s, man” (p.66.). Mentre Renton e Sick Boy sono in grado di addottare diversi registri, Spud “speaks in his unique dialect and written accent to demonstrate his character traits as well the conflict between different voices in the novel”23.

Spud non è un personaggio come tutti gli altri; a differenza di Begbie e degli altri compagni è molto sensibile e ha una forte passione per i felini: “Spud and his blubbering speeches make his particular stories stand out from the rest. There is something special about Spud, something genial and innocent about him. Spud and his personal dialect achieve not only entertainment value, but symbolic meanings embedded in his speaking. In the story, Spud represents the child—even though he is as addicted to drugs as the other characters in the novel, he represents the innocent”24. Questa sensibilità si nota, in particolare, nel capitolo Strolling through the Meadows: Sick Boy, Secondo Premio, Begbie, Matty e Renton si divertono a lanciare sassi a degli scoiattoli “there's a fuckin squirrel at hir feel! Kill the cunt!” (p.159) e vengono accusati da 23Mankoff

24Ibidem.

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Spud di non avere sensibilità e di essere senza cuore. Daniel Murphy non solo minaccia di andarsene di fronte a quelle barbarie: “ah m getting away fae they people (p.160), ma cerca di far valere il proprio punto di vista: “It's mibble nse mair vermin thin you or me, likesay … whae's tae sat what's vermin … they posh wifies think people like s ur vermin, does that make it right thit they should kill us, ah, goes (p.160). Di fronte alle parole di Mark, che afferma che gli scoiattoli sono degli esseri insignificanti, dei parassiti, e pertanto oggetto di scherno e divertimento, Spud sostiene che sono loro ad essere vili. Spud dunque, a differenza dei suoi compagni, è dotato di una fortissima umanità, e non è un caso che la parola più interessante e mutevole all'interno del suo sia cats. un termine usato generalmente per riferirsi in modo amichevole ai propri compagni.

Elisa Matiello, a proposito della polisemia di cat, scrive: “in slang the cat applies to woman beings: an itinerant worker, a fellow man, a spiteful or backbiting woman, a prostitute or an expert in jazz”25. In Trainspotting si ritrovano tutti questi significati: il significato di cat cambia a seconda del contesto: la parola che Spud usa maggiormente è “catboy” (gattoni): questa espressione viene usata per “rivelarsi” agli amici. “Fat-cat” (p.65 ) in Speedy

Recruitment indica un grassone, “spotted-catboy” (p.67) indica un ragazzo

pieno di brufoli, uno “squeaky-voiced kitten” (p.67) un gattone con la voce a trombetta (viene ripreso il senso italiano di stridulo-gracchiante)26. La versione italiana tende generalmente a non fare distinzione tra cat e catboy, e vengono tradotti con il termine gattoni. Per quanto riguarda l'espressione

Fat-cat l'italiano gioca sulla semantica di fat (qualcosa di grasso, un senso

accrescitivo) e ricorre alla morfologia derivazionale e al suffisso “one”. Altri appellativi utilizzati da Spud sono: “sexicatgirl” (p.121) e “nasty young black 25E.Matiello, An Introduction to English Slang, A Description of its Morphology, Semantics and Sociology, Polimetrica, Milano, 2008, p.205.

26http://www.wordreference.com/

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cat” (p.126) per indicare una bella ragazza, “hibs top cat” (p.157) sta ad indicare l'allenatore degli Hibs, la squadra preferita di Mark mentre “young nephew kitten” (p.127) non solo altro che i nipotini della famiglia Renton.

Sexicatgirl viene tradotto letteralmente come gattina supersexy: la Zeuli

mediante il prefisso sexy conferisce un valore accrescitivo assente nel TP,

nasty young black cat viene nella versione italiana molto “addolcito” (nasty

indica una persona spregevole, disgustosa, nauseante e sporca, mentre black fa riferimento in questo contesto al colore della pelle). La resa “gattaccio nero” non solo rende ambigua la frase (si potrebbe riferire ad un animale), ma allo stesso tempo il suffisso “accio” non ha la stessa forza di nasty. Infine,

nephew young kitten divegono i gattini: viene usato un suffisso diminutivo al

posto di young. Lavinia Merlini Barbaresi sostiene che mentre nella lingua inglese il modo più comune di esprimere il diminutivo è la costruzione analitica con little, l'italiano ricorre invece alla morfologia derivazionale e mantiene il significato denotativo della base27. I gatti tuttavia non ricorrono solo nell'onomastica. Spud, infatti, usa delle metafore per riferirsi ai compagni in modo da parlare, indirettamente, di loro. L'espressione usata da Begbie “have, likesay, blinders tae slash open, n rubbish tae rummage through” (p.120) rappresenta i loschi affari in cui sono coinvolti. Se inizialmente Begbie è un highcatboy (p.120), un gattone, subito dopo Spud tenta di attenuare, in modo non convincente, l'immagine negativa di Begbie che si è creata nella metafora: Well … likesay … he's not a bad punter … Pure jungle cat, ken, but evn jungle cats sit doon n huv a wee purr tae themselves now and again, likesay, usually after they've likes, devoured somebody” (p.120). Franco diviene un jungle cat (p.120) (acquistando un immagine positiva); tuttavia l'immagine che si è creato viene subito smorzata: “Jungle cats 27L. Merlini Barbaresi , "Morfopragmatica: due paradigmi morfologici a confronto", in G.

Porcelli, M. L. Maggioni, P. Tornaghi (a cura di), Due codici a confronto, Brescia, La Scuola, 2002, pp. 109-139.

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devoured somebody” (p.120). L'uso dei punti di sospensione e dei DM, well,

likesay, indicano la mancanza di convinzione da parte di Spud. L'immagine

del “gatto” viene usata, infine, per differenziare Begbie dal resto del gruppo: mentre loro sono dei gatti normali, Begbie è un gattaccio, un gatto selvatico e dunque irascibile. Come nell'esempio precedente, Spud cerca di mitigare le parole: “That's Begbie, man, it's likesay … that's fuckin jungle cat. We're just ordinary funky feline types. Domestic cats, likesay” (p.157). Ancora una volta compaiono il filler likesay e i punti di sospensione ad indicare un certo grado di incertezza. I puntini di sospensione indicano che ci si trova di fronte ad un caso di attenuation, “an unwelcome speech act can express the speaker's positive feelings towards the hearer and the speaker”28. La metafora del “felino” si chiude poche pagine più avanti, in cui “The Beggar Boy is one feline whae wiilnae jist curl up in a nicewarm basket n purrrrrr...” (p.283). È interessante vedere purr, fare le fusa, subire un processo di allungamento sillabico, passando da un verbo ad un suono onomatopeico (la versione italiana si discosta dalla forma onomatopeica per recuperare il significato originario). Spud utilizza il campo semantico dei gatti per riferirsi anche a sua zia: […] Auld cats have been markin oot their territory, so tae speak, for likesay, donks, and ggit attached tae it. Sure as fuck, they arenae gunnae gie it up withoot a scrap. Clows come oot, and fur flies, man” (p.123). La metafora in questo caso indica che ogniqualvolta i gatti marcano il territorio, essi non vogliono abbandonarlo. Spud identifica le persone anziane con dei vecchi gatti. Tuttavia questo lessico, fatto di metafore e giochi di parole, non viene usato solo per riferirsi a Rents e compagni. Daniel Murphy lo usa anche per rivolgersi a sua figlia Moon e al musicista Frank Zappa. Per esempio, Spud chiama la droga di ottima qualità zappaesque (p.156). L'italiano ricorre a “zappiana”, anche se il suffisso “ana” evoca un'idea non tanto qualitativa 28E. Matiello, The Persasiveness of Slang in Standard and Non-Standard English

http://www.ledonline.it/mpw/allegati/mpw0506Mattiello XXII

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quanto di temporalità. Per quanto rigurda Moon si crea una contrapposizione: da una parte desidera la figlia, dall'altra fantastica sulle Jewish Princess n

Catholic girls (p.156) (ammette tuttavia che preferisce la prima perché è “the daughter of Frank Zappa”. Moon diviene una fantasia solo perché è legata a

Frank Zappa. Questo accostamento non è un caso isolato, ma ricorre numerose volte nel romanzo. Nella scena in cui Spud immagina di voler vivere in un ospizio uguale a quello in cui vive sua nonna, Daniel Murphy accosta nuovamente sua figlia Moon al cantante rock (p.127). Inoltre, sempre in questo passaggio, la parola peachy sta ad indicare, secondo Spud, qualcosa di fantastico, da sogno, uguale a quello che sta vivendo in quel momento. Nel passaggio “Don't you-ho be te-heh-heh-rified, it's just a token of my extreme … as the other, Franco, one Mister Zappa, would say” (pp.283-284) compare nuovamente la “deviazione grafologica” che era apparsa in precedenza nei discorsi di Sick Boy. Mentre nei pensieri immaginari di Simon il corsivo veniva usato per discernere i suoi pensieri da quelli di Sean, qui ha la funzione di distinguere il testo della canzone dai pensieri di Spud. Anche in questo passo si possono notare alcuni giochi di parole: le lineette sembrano indicare il ritmo della scansione musicale, you si allunga in “you-ho” proprio come terrified in te-her-her-rified. “You-ho” diviene in italiano un'espressione che indica meraviglia, “uahuu”, mentre in terrified l'allungamento viene adattato parzialmente alla sintassi italiana, te-e-rri-fied. Il linguaggio di Spud è strettamente connesso a quello di Rents: infatti, i due personaggi compaiono spesso insieme in alcune scenette in cui le loro abilità linguistiche sono messe a confronto.

Nel capitolo Speedy Recruitment compaiono tre voci narrative: Renton, Spud e il narratore onnisciente. In una scena divertentissima, Spud e Renton vengono chiamati, anche se loro non hanno alcun interesse ad ottenere il posto, a fare un colloquio di lavoro. Prima della “prova orale”, i due giovani

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scapestrati discutono su quale sia il modo più adatto per perdere il lavoro (non deve trasparire che non sono interessati … se non ci provano, non possono ricevere i benefici legati alla disoccupazione. Tutti e due scrivono nel loro C.V di avere frequentato il George Heriots, una scuola snob, in cui vanno solo i figli di gente borghese (in verità Renton ha frequentato l'università di Aberdeen, ma solo per pochi mesi). Renton crede che ad una persona con una buona educazione non possa essere assegnato il posto di portiere in un hotel. Rents risponde a tutte le domande degli esaminatori in inglese standard, mentre Spud opta per lo scozzese. I due ragazzi di fronte ai quesiti dei membri della commissione “I see from your application form that you attended George Heriots" (p.64) danno risposte molto diverse: Renton: "Right... ah, those halcyon school days. It seems like a long time ago now” (p.64); Spud: "Actually man, ah've goat tae come clean here. Ah went tae Augie's, St. Augestine, likesay, then Craigy, eh Craigroyston, ken. Ah jist pit doon Heriots because ah thoat it wid likes, help us git the joab” (p.65). Le parole di Renton colpiscono l'esaminatore, ma alla fine rifiuta il posto: "I've had a long-standing problem with heroin addiction. I've been trying to combat this, but it has curtailed my employment activities. I feel it is important to be honest and mention this to you, as my future employer." "They cannae say ah didnae try..." (Spud, invece, teme di ricevere il posto di lavoro, mentre in realtà fa una pessima figura. Rivela di non avere compiuto alcun tipo di studio, di non avere frequentato il George Heriots e di aver dunque mentito nel C.V Il suo modo di parlare “spaventa” l'esaminatore. Spud è consapevole di usare una parlata che si discosta dall'inglese standard: "Ah'll huv tae stoap sayin' 'ken' sae much. These dudes might think ah'm a sortay pleb" (p.67). Questo capitolo è interessante perché Spud vorrebbe usare una varietà vicina allo standard, ma non è in grado di padroneggiarla. Renton invece, senza difficoltà, cambia codice: a differenza di Danny Murphy, Mark avrebbe potuto

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ottenere il posto di lavoro senza nessun problema; grazie allo Standard

English e ad un idioletto colto sembra appartenere ad uno status sociale

superiore a quello di Spud. Danny Murphy, a causa del suo idioma, viene identificato come un mentitore. E mentre lui non ottiene il lavoro come portiere, e viene scartato dalla commissione, Renton perde il posto perché è lui a non volerlo. In Courting Disaster Spud viene condannato a 10 mesi di prigione, mentre a Rents viene revocata la pena:

- You stole the books from Waterstone's bookshop, with the intent of selling them, he (the judge) states. Sell fuckin books. Ma fuckin erse.

- No, ah sais.

- Aye, Spud sais, at the same time. We turn around n look at each other. Aw the time it took gittin oor story straight n it takes the doss cunt two minutes tae blow it... - Mr Renton, you did not intend to sell the books?

- Naw. Eh, no, your honour. They were for reading.

- So you read Kierkegaard. Tell us about him, Mr Renton, the patronising cunt sais. - I'm interested in his concepts of subjectivity and truth, and particularly his ideas concerning choice; the notion that genuine choice is made out of doubt and uncertainty, and without recourse to the experience or advise of others... The magistrate snorts derisively...

- And you, Mr Murphy, you intended to sell the books, like you sell everything else that you steal, in order to finance your heroin habit?

- That's spot on man...eh...ye goat it likesay, Spud nodded, his thoughtful expression sliding into confusion. (pp.166-167)

Mentre Renton, grazie alla propria padronanza linguistica, riesce ad impressionare il giudice, mostrando di avere un'ottima base culturale (parla di Kierkegaard), Spud a malapena riesce a comprendere cosa stia succedendo.

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Danny Murphy sembra un pesce fuor d'acqua; quando riceve il verdetto finale confusamente risponde: Thanks . . . eh, ah mean . . . nae hassle, likesay . . ." (p.167). Infine Spud, rispetto ai propri compagni, sembra mostrare maggior rispetto: li chiama per nome: "Mark" al posto di "Renton", "Franco" invece di "Begbie" o "the Beggar". I compagni spesso li chiama "cats", "okay gadges" o "no bad punters".

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3.3 L'idioletto di Begbie

Begbie è un personaggio per certi versi diverso dagli altri: non si droga e ha un figlio. Queste caratteristiche fanno di lui in apparenza un “uomo per bene”: di fronte alla società appare un modello da seguire, mentre in realtà è un fallito come gli altri. Begbie, a differenza dei compagni, manifesta la propria personalità attraverso la violenza e non tramite la competenza linguistica. In questo episodio, in cui Mark e Beggar sono seduti sul treno, l'inferiorità sociale di quest'ultimo è particolarmente evidente:

- Whair's it yis come fae then?

- Sorry, I can't really understand you . . . These foreign cunts've goat trouble wi the Queen's fuckin English, ken. Ye huv tae speak louder, slower, n likesay mair posh, fir the cunts tae understand ye.

- WHERE . . . DO . . . YOU . . . COME . . . FROM?

That dis the fuckin trick. These nosey cunts in front ay us look roond. Ah stares back at the cunts. Some fucker's oan a burst mooth before the end ay this fuckin journey, ah kin see that now.

- Ehm . . . we're from Toronto, Canada.

- Tirawnto. That wis the Lone Ranger's mate, wis it no? ah sais. The birds jist look it us. Some punters dinnae fuckin understand the Scottish sense ay humour.

- Where are you from? the other burd sais...

- Edinburgh, Rents goes, tryin tae sound aw fuckin posh, ken. Fuckin smarmy rid-heided cunt. He's aw ready tae steam in now, aw Joe-fuckin-Cool, once

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Franco breks the fuckin ice. (p.115)

Renton, a differenza del “Generalissimo”, è assolutamente in grado di parlare con le turiste, mentre Begbie, a causa della scarsa padronanza linguistica e della propria presunzione, non comprende le canadesi, sostenendo che sono loro a non parlare "The Queen's English"29. In questo passo si nota anche un'altra peculiarità del carattere di Begbie: il cercare a tutti i costi uno scontro. Anche in questo episodio, il linguaggio di Beggar è tagliente, scortese, pieno di parolacce e imprecazioni, divenendo sin dalle prime pagine un personaggio sgradevole al lettore. In questo passaggio Frank ricorre numerose volte al turpiloquio: "Ah wis the cunt wi the fuckin pool cue in ma hand, n the plukey cunt could huv the fat end ay it in his pus if he wanted, like […] Deek the fat radge" (p.85). In questo passo si può notare "Radge", un termine che ricorre molte volte nel romanzo, e parole caratteristiche dell'Inghilterra del sud: "buftie" (gay), "swedge" (scontroso), "poppy" (soldi), "flunkies" (preservativi).

Un'altra caratteristica di Begbie è la mancanza di coerenza: beve e si ubriaca in continuazione ma odia tutti coloro che prendono sbornie, nega di fare a botte con chiunque e ed è “peggio di Rambo”. Tuttavia, i genitori di Rents vedono in lui non solo un modello da seguire e il prototipo di scozzese. Questa mancanza di coerenza viene messa in evidenza dagli amici, elencando ciò che è vero di lui, e cosa invece è solo leggenda:

Myth: Begbie has a great sense of humor

Reality: Begbie sense ay humor is solely activated at the misfortuns, setbackd and weaknesses ay others, usually friends.

Myth: Begbie is a hard man

29J.Mullan, http://www.theguardian.com/books/2008/may/31/irvinewelsh

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Reality: Ah would not personally rate Begbie that highly in a square-go, withoot his assortment ay stanley knives, basebaw bats, knuxkledusters, beer glesses, sharpened knitting needles, etc .. […]

Myth: Begbie's mates like him

Reality: They fear him […] (pp.82-83)

Begbie, nonostante sia solo il narratore di due capitoli, è sempre presente all'interno del romanzo: gli altri personaggi parlano spesso di lui, sospeso tra mito e realtà: picchia la sua ragazza incinta perché tanto “it’s probably no even ma fuckin bairn anywey” (p. 110). Gli amici hanno paura di lui, e quando provano a contraddirlo, diviene estremamente temibile (si può notare nella “scena del libro” in cui Mark non esegue quello che gli viene imposto. Mark parla di lui come “a habit” (p. 83): si sono conosciuti alle elementari e da lì le loro strade non si sono mai divise. Anche Spud, a proposito di Beggar, dà un giudizio molto negativo.30 Tutti però lo temono, hanno paura di lui, e finiscono per seguirlo, alimentando il mito di Begbie come uomo forte, che vuol bene ai suoi amici e li protegge (quando in realtà dentro di loro sanno che è l'esatto contrario)31.

Tornando al capitolo Intershitty, è evidente come la personalità violenta di Begbie si ripercuota inevitabilmente sul linguaggio: “Oh ya cunt ye! My heid's fuckin nippin this mornin, ah kin fuckin tell ye [...]”(p.109). Basta questa frase per entrare in contatto con il “mondo del turpiloquio” usato dal “Generalissimo”. Sin dalla prima espressione, “oh ya cunt ye!”, l'esclamazione rimanda al suo modo scontroso di approcciarsi agli amici. In queste pagine, a prova del suo carattere aggressivo e violento, la parola fuckin 30[N.d.t]Come affermato in precedenza, Spud con la metafora del Jungle Cat dà una visione

estremamente negativa del suo amico Begbie. Quest'ultimo viene paragonato ad una gatto selvatico, difficile da controllare.

31Kelly, p.60.

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compare tre volte (altre quattro nelle frasi subito a venire) mentre cunt due. Tornando alla lamentela di Begbie: “ah make straight fir the fuckin fridge. Yes!. Two bottals ay Becks. That'll dae me. Ah down the cunts in double quick time. Ah feel better right away. Huvtae fuckin watch the time, but” (p.109) si può notare ancora una volta la forte frequenza di parolacce, il ricorso ad una sintassi particolarmente semplice (SO) o (VC) e il fenomeno della assimilazione: huv e tae divengono huvtae.

Un'altra caratteristica dell'idioletto di Begbie è la dislocazione a destra di but32 per dare maggiore forza ed enfasi ad un'enunciato. In questo caso la Zeuli modifica la struttura sintattica dell'inglese, manipolandola: l'italiano utilizza la forma interrogativa e traduce but con “però” (quest'ultimo significato è stato riconosciuto dagli studiosi Halliday and Hasan, che sostenevano che but potesse assumere il valore di concessivo, di coordinatore, di avversativo o di autocorrettivo33. La lingua di Begbie diviene ancor più violenta quando si trova di fronte a circostanze particolari: per esempio, sempre durante questa lamentela, inizia ad insultare dal niente le ferrovie britanniche, lamentandosi che i treni sono affollati e che i vecchi portano sul treno bambini che occupano posto inutilmente: “The London's train fuckin mobbed. This really gits ma fuckin goat, this. Ah mean, ye pay aw that fuckin dough fir ticket, they British Rail cunts urnae fuckin shy, n'then thir'nae fuckin seats! Fuck that!” (p.113). L'attacco qui è ancor più violento del normale: oltre al solito fuckin compare git come rafforzativo: “a rotter or a despicable person”34. Inoltre, ad indicare la collera di Begbie, ci sono: this usato in posizione di end-focus, il punto esclamativo a chiusura di frase e l'espressione

fuck that. Per quanto riguarda la traduzione italiana, di fronte alla forza

32J.Macafaee, Glasgow,, Glasgow, John Benjamin publishing company 1983, p.14.

33Halliday and Hasan, “Cohesion in English”, cit. in Peter Lang, (ed.) English Discourse Marker of Reformulation, A Classification and Description, Bern, Intenational Academic Publishers, 2007,

p.24

34http://www.urbandictionary.com/define.php?term=git

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locutiva di git (spregevole) la Zeuli ricorre all'avverbio “veramente” (p.121) per compensare il significato del TP. Sempre sul treno diretto per Londra, mentre discutono con delle signore sull'assegnazione dei posti, Begbie inizia a lamentarsi e dice: “the fuckin trouble is, aw they cunts thit uv booked seats […] London, capital fuckin cities n that, bit it's aw they cunts thit've booked fae Berwick aw they fuckin places [...]” (p.114). Un'altra peculiarità tipica dell'idioletto di Begbie è il pronome personale soggetto “they”35 usato al posto del pronome dimostrativo. Begbie insiste a lamentarsi delle ferrovie britanniche: secondo lui fanno troppe fermate e dovrebbero fare un unico scalo a Londra (p.114). Proprio a causa di questo carattere maleducato, rude, scontroso, Begbie viene chiamato dagli amici il “Generalissimo Franco”, con chiara allusione al dittatore spagnolo. Un'altra scena in cui è possibile notare l'atteggiamento scontroso di Begbie è quando Mark preferisce leggere un libro anziché fare quello che gli viene ordinato dal “Generalissimo” che, infastidito, gli risponde a tono:

That fuckin borin cunt start readin a fuckin book [...]See it wis up tae me, ah'd git ivray fuckin book n pit thum on a great big fuckin pile n burn the fuckin loat. Aw books ur fir is fir smart cunts ta show oaf aboot how much shite thuv fuckin read. Ye git aw ye fuckin need tae ken ootay yhe paper n fae the telly. Posin cunts. Ah'll gie thum fuckin books” (p.116).

Ancora una volta ci si trova di fronte ad un linguaggio aggressivo, violento, contrassegnato dall'alternanza di cunt e di fuckin. Compare l'accorpamento di due parole, huv e they che formano thuv, l'omissione di /g/ nella ing form, e un'offesa che suona come minaccia, poison cunts (già in precedenza era stato definito a posey cunt) collegato alla prospettiva che, se non gli si dà ascolto, pianterà un casino.

35H. Trudgill, English Dialects and Accents, London, Vintage,1996, p.19.

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Tuttavia, il passaggio in cui Begbie raggiunge l'apice della violenza è nel capitolo The Glass. Renton sin da subito sembra avvertire il lettore: “The problem wi Begbie wis … well, thirs that many problems wi Begbie. One ay the things thit concerned us maist wis the fact thit ye coudnae really relax in his company, especially if he'd hud a bevy […]” (p.75). Renton, a causa della tagliente parlata di Begbie, non è a suo agio, e inizia a lamentarsi: “Ah hate cunts like that. Cunts like Begbie” (p.78). E, proprio in questo passo, Mark per la prima volta prende le distanze non solo dai compagni, ma da Edimburgo e dal suo mondo:

Fuckin failurs in a country ay failures […] Ah don't hate the English. They are just wankers. We are colonised by wankers […] We are ruled by arsehole. What does that make us? By. No. The lowest of the fuckin low, the scrum of the earth. The most wretched, servile, miserable, pathetich trash that was intae creation. Ah don't hate English. They jist git oan wi the shite thuv goat. Ah hate the Scots” (p.78).

Begbie inizia a buttar giù un boccale dopo l'altro, “DOUBLE VOODY N COKE! DOUBLE FAAHKIN VOODY N COKE THEN CUNT”! (p.79). Per conferire al messaggio un senso di autorità, Welsh ancora una volta ricorre al tondo maiuscolo e al turpiloquio. Begbie, completamente ubriaco, scaglia un bicchiere in mezzo alla folla, fracassando la testa ad un malcapitato. E, non contento, cerca di provocare la rissa: “BOY'S BEEN FUCKIN GLESSED! NAE CUNT LEAVES HERE UNTIL AH FIND OOT WHAE FLUNG THAT FUCKIN GLESS!” (p.80). Begbie, come un investigatore, “a psychopatic detective”, si mette ad esaminare ogni individuo, prima di dare la colpa ad un povero malcapitato scatenando l'inferno.

Se tutti questi esempi di attacchi diretti alle persone, esplicitati da un linguaggio violento, sono facilmente percepibili e captabili dal lettore, altri sono molto sottili e resi mediante scelte linguistiche meno evidenti. Quando

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descrive la sua ragazza, June, afferma: “ah punches it in the fuckin mooth, n boots it in the fuckin fanny […]” (p.110). Oltre alla scena dal contenuto particolarmente violento, in cui la ragazza viene picchiata solo perché il bambino strilla, si può notare che Begbie usa il pronome it al posto di her come complemento oggetto, ad indicare che la donna viene svalutata. In italiano questa sfumatura si perde, in quanto viene usato il pronome personale femminile che fa riferimento a June. A confermare quel processo di “addolcimento” che si trova nella versione italiana, Fuckin viene omesso entrambe le volte. Anche poco più avanti, quando parla delle due turiste canadesi, si riferisce a loro come se fossero delle cose: “the big fuckin blonde piece or the dark-heided yin the maist” (p.118). In questo esempio si può notare una sostanziale differenza tra il sintagma nominale inglese e quello italiano: mentre nel primo la premodificazione della testa è particolarmente sfruttata, in italiano la struttura generalmente tende alla postmodificazione o ad altre strategie sintattiche36. L'ordine degli aggettivi inglesi segue un ordine rigido: zona precentrale, zona centrale, zona post-centrale e zona che precede la testa. Gli aggettivi italiani, invece sono molto più mobili di quelli inglesi (a causa della posizione prenominale) e possono avere una soluzione traduttiva particolarmente produttiva in italiano: in questo caso la Zeuli ricorre alla derivazione: “biondona” e “brunetta”: “Torno a sedermi e gliela rimetto dov'era. Dorme ancora il coglione, e anche una delle mignotte. L'altra tiene la testa infilata in quel libro del cazzo. Che chiavatone. Non so quale mi farei, la biondona del cazzo o la brunetta” (p.127).

36S.Masi, Linguistica contrastiva inglese-italiano per la traduzione II (strutture nominali ed enfasi delle strutture frasali) , 2008, p. 20.

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3.4 L'idioletto di Renton: un esempio di code switching

Mark, pur essendo il protagonista del libro, non ha un idioletto riconoscibile come quello degli altri personaggi. Il fatto che lui sia l'unico ad avere un'ottima padronanza della lingua fa sì che il suo stile sia molto più ricco e variabile degli altri. La capacità di padroneggiare lo Scots e l'inglese standard gli consente di passare senza difficoltà da un registro all'altro37. Renton è un personaggio che desta simpatia al lettore: riesce a superare l'immobilismo dei propri compagni, a staccarsi da Leith e a lasciarsi alle spalle Edimburgo. Il fatto che sia così amato dal pubblico è dovuto, da una parte, al modo scherzoso di relazionarsi ai compagni e, dall'altra, alla capacità di districarsi da situazioni estremamente intricate. Come ho mostrato in precedenza, Renton riesce grazie al proprio ingegno e alla propria padronanza linguistica a scampare alla pena di 10 mesi di reclusione. Rents e Sick Boy sono diversi nel modo di relazionarsi agli altri, e ciò si nota in particolare nel modo in cui usano il loro idioletto. Come Spud, Renton a volte chiama i compagni per nome, e la sua mancanza di vanità è dovuta alla consapevolezza del proprio status sociale. Nella scena giudiziaria, durante la “lezione” di filosofia sui concetti di verità e di moralità, Mark taglia corto e fa un importante riflessione: "They hate a smart cunt. It's easy to talk yourself into a bigger fine, or fuck sake, a higher sentence. Think deference, Renton, think deference" (p.166). Renton non fa né considerazioni sulla propria capacità di cambiare codice, né su cosa abbia fatto apparire Spud così stupido di fronte 37Ian Brown, The Edimburgh History of the Scottish Literature, Edimburgh, Edimburgh University

Press, 2006, p.242 XXXIV

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alla magistratura o agli esaminatori. Non si pone nemmeno il problema di cosa abbia causato la mancanza di comunicazione tra Begbie e le turiste canadesi. Come si può vedere dalla figura 3, sono Renton e Sick Boy coloro che ricorrono maggiormente all'inglese standard:

tab.4 di parole usate in inglese standard in un campione 100 parole Personaggi

Sick Boy 75 Righi 30-35, p.15

Riga 4, p.16

Begbie 53 Righi 11-20, p.179.

Spud 50 Righi 25-33, p.115

Narratore Onnisciente 99 Righi 15-23, p.126

Renton 74 Righi1-10, p.325

Media 70

Le categorie grammaticali in cui è possibile riscontrare maggiormente delle differenze rispetto alla lingua standard sono gli articoli e i pronomi: the, in,

up, and a (vedi tab.2). Mentre Spud, Begbie e Second Prize adattano le parole

al loro modo di parlare, /n/ o <an> (for <and>), Sickboy e Renton optano per l'inglese standard. A differenza degli altri personaggi, Sick Boy e Renton usano pochissime interiezioni e un linguaggio meno legato al profano (parolacce, turpiloquio, imprecazioni contro Dio). Mark, a differenza di Spud, non usa formule fisse, di routine (per esempio “likesay … ken”) ed è capace di usare, a seconda delle circostanze, una sintassi semplice o complessa. Questo è particolarmente evidente nel dialogo con il dottor Forbes. Quando parla della riabilitazione, usa una costruzione SVO: “rehabilitation is shite; sometimes ah'd rather bannged up. Rehabilitation means the surrender ay the

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self” (p.181) (mentre quando parla della seduta, spiegando in cosa consiste, usa una sintassi strutturata:

this involved getting us tae talk aboot ma past life and focus on oan unresolved conflicts, the assumption presumably bein that the identification and resolution ay such conflicts will remove the anger which fuels ma self-deductive behaviour, the behaviour manifesting itself in ma use ay hard drugs (p.181).

La complessità di questa frase è dovuta sia alla lunghezza, che al tipo di costruzione. Alla proposizione principale e la coordinata, segue una subordinata lunga e complessa. Il linguaggio non è semplice, ma ricercato dal punto di vista verbale e lessicale: “self-deductive behaviour, unresolved conflicts, the assumption bein that, the anger which fuels ma-self destructive behaviuour”. Anche la scelta delle forme verbali indica questa ricercatezza: ci sono infatti due gerundi al posto del presente. “The assumption bein that” avrebbe potutao essere resa con una costruzione più semplice, ad esempio “because the assumption was that”. Come si può vedere, questa sintassi ricercata è dovuta alla ottima padronanza linguistica di Renton. La Zeuli, come Welsh, ricorre ad una sintassi lineare, non frammentata: “probabilmente l'idea era che se riuscivamo a identificarli e risolverli, questi conflitti, poi potevano anche eliminare la rabbia che alimentava il mio comportamento autodistruttivo che si manifestava nel fatto che usavano droghe pesanti” (p.192). Una scelta, dunque, che si adegua totalmente alla sintassi del TA. A proposito della scelta di frammentare la sintassi in brevi periodi, Franca Cavagnoli sostiene “che bisogna aderire allo stile dell'autore, non modificando il ritmo della scena, eliminando per esempio le frasi ellittiche o unendo frasi in un unico periodo o in una successione di periodi più articolati per rendere più chiara la lettura”38.

38F.Cavagnoli, La voce del testo, L'arte e il mestiere di tradurre, Milano, Universale Economica

Feltrinelli, 2012, p.67. XXXVI

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Questa sintassi complessa e questo linguaggio elaborato si nota anche in A

Counting Disaster; Rents qui mostra di possedere conoscenze filosofiche,

facendo una lunga dissertazione su concetti come la soggettività o la verità in Kierkegaard. Il fatto che a volte il lettore trovi difficoltà a comprendere quello che Renton cerca di dire è dovuto non solo all'aspetto lessico-sintattico ma anche “all'oscurità” del suo linguaggio. In alcune circostanze Mark sembra quasi che voglia dare delle cose per scontate, e usa giri di parole per esprimere un concetto banale e semplice. Per dire che sua madre eccede nel bere non usa una frase chiara come “mia madre è un'ubriacona” ma “her liberal consumption by Carlsberg Special” (p.190). In questo caso il gioco di parole viene parzialmente mantenuto in italiano “mandare giù lattine di Carlsberg”, cogliendo qualcosa della sfumatura che vuole conferire Welsh.

Contribuiscono a rendere il suo linguaggio indiretto anche le metafore: in “Junk Dilemmas 63” l'eroina viene paragonata al mare, “the internal see”, che pur essendo “a beatiful ocean” porta con sé “loads ay poisonous flotsam and jetsam” e quando rifluisce, “it leaves the shit behind, inside the body” (p.114). Newmark elenca sei possibili scelte per “tradurre” la metafora: riproduzione dell'immagine, sostituzione di un'immagine con un'altra immagine, similitudine conservando l'immagine, traduzione del senso, mantenimento dell'immagine e eliminazione della metafora39. La Zeuli opta per la prima soluzione, mantenendo al meglio l'immagine evocata dal TP. La Faini a tale proposito sostiene che, dato che il TP evoca un certo tipo di immagine, il compito del traduttore è quello, laddove possibile, di rendere la stessa immagine nel TA, facendo in modo che sia fruibile al pubblico40. La droga diviene nel romanzo un termine di paragone, un modo di mettere a confronto lo stato d'animo dei personaggi con questo mondo di sballo. Nella similitudine 39P.Newmark, “La traduzione. Problemi e metodi”, cit. in Paola Faini, Tradurre:Manuale teorico e pratico, Roma, Carocci Editore, 2010), p.87.

40Ibidem, p.77.

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“Bein in the army, it's like bein a junkie. The only difference is thit ye dinnae git shot at sae often bein a junky. Besides, it's usually you that does shootin” (p.131) si nota anche l'uso dei giochi di parole e della polisemia. Shoot da sparare diviene “spararsi” droga in vena. L' ironia viene usata da Mark anche per riferirsi ai suoi amici: quando tutti insieme vanno al pub li chiama like

junkies, quando in verità sono dei drogati a tutti gli effetti. Come detto in

precedenza, Sick Boy e Rents sono gli unici in grado di usare il code

switching. Tuttavia, in alcuni casi in cui avviene il cambio di codice, è

frequente l'alternarsi di termini standard e non standard; addirittura la stessa parola, in questo caso to know, viene usata prima nella forma “normata” e in seguito in quella “gergale”: “Ah kent. Christ, ah fucking knew awright. For a minute ah thought thit Spud wid touch her. Ah hoped he would” (p.151). Questo passaggio dalla forma standard a quella dialettale viene reso dalla Zeuli mantenendo il significato e perdendo il significante41. Nella prima frase (in cui c'è una forte alternanza tra inglese e scozzese), knew serve a rafforzare, e a riprendere, l'enunciato precedente. Questa “forza locutiva” deriva non solo dal vocativo Christ, dal premodificatore fuckin e dall'avverbio di intensificazione awright, ma anche dalla trasformazione di kent in knew, ovvero una deviazione dello Scots che serve a mettere in risalto il verbo. La versione italiana, per ricreare questo effetto, reduplica il verbo “capire” e pone Cristo in posizione di end-focus, anticipando l'interiezione “cazzo” in posizione iniziale. Lo stesso caso si presenta nella seconda frase: “ah thought diviene ah hoped”, e “wid” diventa “would”, usato in forma standard, collocato in posizione “end-focus” rafforza l'idea di desiderio (speranza) che Spud compia un gesto d'affetto verso Leslie, che ha appena scoperto che la sua bambina è morta nella culla (p.151). Nell'edizione Guanda si perdono due sfumature: would indica una possibilità, e forse sarebbe stato più opportuno 41G.Graffi, S.Scalise, Le lingue e il linguaggio, Bologna, Il Mulino, 2003, p.42.

Riferimenti

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