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Design su Misura
Atti dell’Assemblea annuale
della Società Italiana di Design
18,19 maggio 2017
Società Italiana di Design
Microstorie di didattica del progetto
Società Italiana di Design
Design su Misura
Atti dell’Assemblea annuale della Società Italiana di Design A cura di
Luisa Chimenz Raffaella Fagnoni
Maria Benedetta Spadolini
Microstorie di didattica del progetto Società Italiana di Design
A cura di Silvia Ferraris Andrea Vallicelli
Progetto grafico e impaginazione Plurale Visual Design pluralevisualdesign.it Copyrights
CC BY-NC-ND 3.0 IT
È possibile scaricare e condividere i contenuti originali a condizione che non vengano modificati né utilizzati a scopi commerciali, attribuendo sempre la paternità dell’opera all’autore. Marzo 2018
Società Italiana di Design, Venezia societaitalianadesign.it
ISBN 978-88-943380-8-9
Questa pubblicazione promossa dalla Società Italiana
di Design raccoglie contributi di docenti e ricercatori delle
diverse sedi in cui sono attivi corsi di studio e dottorati
di ricerca in design. Si tratta di un modo concreto
di contribuire alla costruzione della “Identità culturale
e scientifica del design italiano” così come indica
il sottotitolo della nostra Società scientifica che ci siamo
dati al momento della ricostituzione nell’Assemblea
di Torino del febbraio 2014.
A ben vedere, le nostre assemblee hanno giocato un ruolo fon-damentale per il raggiungimento di questo risultato e si sono rivelate essere importanti momenti di produzione culturale. In quella di Napoli del marzo 2015 ci siamo organizzati in gruppi di lavoro tematici che hanno avuto un seguito di discussione a Fer-rara nell’aprile 2016 e i cui risultati sono qui pubblicati. Infine, nell’assemblea di Genova del maggio 2017 sono stati presentati ulteriori contributi che, dopo una rielaborazione da parte degli autori, trovano posto in questo volume.
Quello che emerge è un panorama stimolante e variegato di in-teressi e temi di ricerca che consente di individuare specificità delle singole sedi connesse a peculiarità del tessuto istituzio-nale, socio-economico e produttivo di riferimento. Ciò rafforza l’immagine di una realtà policentrica del design universitario italiano e la presenza di numerosi contributi di docenti e ricerca-tori giovani e “diversamente giovani” da l’idea di una comunità scientifica vivace e in crescita culturale.
Credo che dobbiamo un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno condiviso con noi le loro riflessioni e a coloro che, col loro impegno nell’organizzazione delle assemblee e con la cura del volume, hanno reso possibile questa pubblicazione. È un vero piacere per me assolvere a questo obbligo come atto conclusivo del mio mandato.
c/o DAD Scuola Politecnica Stradone Sant’Agostino 37 16123 Genova
Design
su misura
Design su Misura
Atti dell’Assemblea annuale
della Società Italiana Design
18,19 maggio 2017
t 02 — Innovazione | Sistemi | Servizi
“Inclusive design – sustainable design”: unità di ricerca dell’Università di Ferrara
G. Mincolelli, S. Imbesi, G. A. Giacobone, A. Tursi, M. Marchi
Design parametrico e processi di realizzazione in ambito digitale
Annalisa Di Roma
Design per la prevenzione e il monitoraggio di utenti affetti da disfagia. Caso studio: il progetto DayD
Claudia Porfirione
Il progetto della performance luminosa
Alessandra Scarcelli, Vincenzo Minenna
Sul metodo: un’indagine laboratoriale tra design e biologia
Chiara Scarpitti
Il Design per la Moda e l’industria culturale. Nuove strategie per il made in italy
Roberto Liberti
Il design pensato ad hoc per i bambini. Studi progettuali e ipotesi applicative
Laura Giraldi
Design e ricerca su misura delle imprese
Luca Casarotto
Su Misura? Prospettive del ‘design for kids’
Benedetta Terenzi
(Video)giocare con il Design. Un’esperienza estetica significativa nel gioco di simulazione applicata
Isabella Patti
Le misure dei servizi
Chiara Olivastri 147 157 167 175 185 195 207 219 229 241 251
t 01 — Cultura | Linguaggi | Territori
Plug Social TV. Un esperimento su misura di collaborazione e narrazione di comunità
Mariana Ciancia, Maria Luisa Galbiati, Francesca Piredda
MATeriali per il design. A misura di progetto
Beatrice Lerma
Strumenti e metodi del design strategico per la valorizzazione degli itinerari culturali e dei percorsi tematici transfrontalieri tra Italia e Svizzera: il caso studio della “Via Regina”
Roberto de Paolis
Il Design per il museo su misura
Claudio Germak, Luca Giuliano, Sara Khan
Maestria artigianale avanzata e sistemi di customizzazione del prodotto moda di alta gamma
Elisabetta Cianfanelli, Gabriele Goretti
Design e territorio: un rapporto in evoluzione
Marina Parente
Fashion Design Networking. Il modello decentralizzato della Moda
Maria Antonietta Sbordone
Design “su misura” per il nautical heritage.
Dialoghi e considerazioni critiche con Stefano Faggioni
Maria Carola Morozzo della Rocca con il contributo di Giulia Zappia
La variabile e la sua misura. Ragione, sostanza e tema per l’oggetto immaterialmente materiale
Niccolò Casiddu, Luisa Chimenz
Handmade in Italy. Il design dei territori italiani
Claudio Gambardella 21 31 41 51 61 73 85 97 115 131
t 01
t 02
t 03 — Produzione | Processi | Sostenibilità
Design per un diverso presente
Benedetto Inzerillo
Design per un mondo migliore, con eudaimonia
Sabina Martusciello, Maria Dolores Morelli
Servizi di eco-design su misura per un’innovazione sostenibile
Jacopo Mascitti, Lucia Pietroni
Design per la post-industria: processi, conoscenze, professioni
Loredana Di Lucchio, Lorenzo Imbesi, Viktor Malakuczi
Protesi funzionali per arti superiori in stampa 3D.
Osservazioni progettuali sulle nuove tecniche di produzione singolare
Lorenzo Secco
Design ibrido su misura
Carla Langella
Gli yacht e gli interni: la progettazione ad hoc
Mariateresa Campolongo
Tecnologie digitali per la moda: da prodotti a esperienze su misura
Alba Cappellieri, Livia Tenuta, Susanna Testa
Misurata apparenza. Propulsioni innovative in vesti convenzionali
Mario Ivan Zignego
La cultura del design tra tradizione e innovazione
Mauro Ceconello 261 273 283 295 307 319 333 341 353 361
t 03
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Design per la prevenzione e il monitoraggio
di utenti affetti da disfagia
Claudia Porfirione
Università degli Studi di Genova, DAD Scuola Politecnica
Caso studio: il progetto DayD
Nel 2016, un team di ricerca interdisciplinare con competenze in design, ingegneria e medicina ha avviato una ricerca volta allo sviluppo di un’applicazione e di un dispositivo per la prevenzione e il monitoraggio della disfagia.
Membri del gruppo di ricerca sono: il Prof. Niccolò Casiddu (Pro-fessore Ordinario in Design – DAD Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova), la Dott.ssa Claudia Porfirione (Ricercatore in Design – DAD Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova), la Dott.ssa Giulia Massazza (logopedi-sta), il Prof. Bruno Fattori (Professore Associato di Otorinolarin-goiatria – Unità di Audiologia e Foniatria, Dipartimento di Medi-cina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa), la Prof. Cecilia Laschi (Professore di Biorobotica, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), il Prof. Marco Raggio (Professore di strumentazione elet-tronica – Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica, Eletelet-tronica e delle Telecomunicazioni, Università di Genova).
In ambito medico, con il termine disfagia si indica una disfunzio-ne dell’apparato digerente, consistente disfunzio-nella difficoltà a deglu-tire e la conseguente possibile inalazione di sostanze estranee nell’albero broncopolmonare. Si tratta di un disturbo molto grave e frequente nell’ambito di diverse patologie, molto complesso da trattare e che richiede la cooperazione di un’ampia gamma di esperti sia in fase diagnostica che curativa.
L’applicazione (software) e il dispositivo indossabile smart svi-luppati dal team di ricerca sono indirizzati, sia ai sanitari che si occupano della gestione del paziente disfagico, che al paziente stesso o al suo cargiver. Obiettivo della ricerca è la realizzazione di un sistema interattivo, tramite il quale il paziente e i sanitari rimangono costantemente in contatto. Lo scopo finale è quello di sviluppare un’applicazione che consenta al medico, al logope-dista ecc., attraverso l’acquisizione di dati predittivi, di poter agire preventivamente e repentinamente.
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SID – Design su misura
Il design medicale a servizio degli utenti
Il connubio design medicale e nuove tecnologie è un ambito di ricerca ormai consolidato nel mondo del Design, come ampia-mente dimostrato dalle numerose pubblicazioni a riguardo (tra gli altri: Bandini Buti, 2008; Chiapponi, 2008; Lupacchini, 2010; Tosi, 2016). Sono in costante aumento i progetti e i prodotti di sempre più rilevante interesse caratterizzati dall’applicazione di tecnologie (in particolare robotica e tecnologie ICT) per l’innova-zione di prodotti medicali ad uso extraospedaliero.
Tale sviluppo è giustificato anche dagli alti costi ospedalieri gravanti sulla società che promuovono una nuova tipologia di servizi domici-liari, ove possibile, ed il ricovero solo nelle situazioni di acuzie. La corretta progettazione di questi dispositivi è fondamentale affinché l’utente possa vivere con sicurezza e comfort la pro-pria disabilità; per il design, perciò, l’efficienza tecnica unita alla funzionalità diventano priorità indispensabili ma non sufficienti: anche aspetti estetici come la forma, il materiale, il peso, il co-lore, l’ergonomia sono fondamentali per garantire l’accettazione psicologica ed emotiva dell’ausilio1.
Disfagia: eziologia dei disturbi della deglutizione e target di progetto
La deglutizione è un meccanismo complesso che richiede l’impie-go di circa cinquanta coppie di muscoli e di svariati nervi2.
Qualsi-asi alterazione nella regolarità di tale processo è causa di difficol-tà a deglutire alimenti liquidi e/o solidi.
La rilevazione epidemiologica dei disturbi di deglutizione non è ben definita e sicuramente sottostimata rispetto alla sua reale diffu-sione. Dati epidemiologici recenti relativi all’Europa ed in partico-lare all’Italia non sono disponibili in letteratura, come evidenziato dagli studi di Kuhlemeier, 1994; AHCPR, 1999; Reilly, 2005. È una patologia che può presentarsi a tutte le età ed essere cor-relata ad anomalie congenite, danni strutturali (post interventi chirurgici nei distretti interessati alla deglutizione) e/o patologie di varia origine (neurologiche, broncopolmonari, gastroenteriche, infettive, ect..)(Logemann, 1983).
Il rischio di aspirazione di cibi solidi o liquidi nelle vie aeree in-feriori, con possibilità di insorgenza di polmoniti ab ingestis ad elevata mortalità, rende la disfagia una problematica ad alta cri-ticità e di difficile gestione sia a livello sanitario che domiciliare. La disfagia è un vero e proprio handicap, altamente invalidante, che impatta fortemente sulle attività quotidiane, causando re-strizioni sociali e disturbi psicologici.
1 Accolla, A. (2009). Design for All. Il progetto per l'individuo reale. Milano, Franco Angeli.
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Design per la prevenzione e il monitoraggio di utenti affetti da disfagia. Caso studio: il progetto DayD
Obiettivi del progetto DayD
Il progetto, denominato DayD (Daily Dysphagy) con la volontà di essere un ausilio alla quotidianità, mira ad aumentare il livello di autonomia e sicurezza del paziente affetto da disfagia e a miglio-rare la sua qualità di vita. In particolare, si è cercato di realizzare un sistema smart, progettato secondo i criteri di massima fruibili-tà ed accettabilifruibili-tà; per questo motivo si è individuato nello studio e nella progettazione del dispositivo DayD una sfida alla quale la disciplina del Design potesse dare concretamente risposta. L’obiettivo del gruppo di ricerca è di assemblare un sistema che consenta al personale specializzato nel trattamento della di-sfagia (foniatra, otorinolaringoiatra, fisiatra, logopedista, fisio-terapista, ect) di seguire a distanza durante il pasto il paziente disfagico (sia esso autonomo, sia aiutato da un care-giver), con possibilità di individuare on-line criticità che possono essere an-che molto pericolose per il paziente.
I parametri che il sistema deve essere in grado di monitorare sono i seguenti:
• comportamentali: stato di vigilanza durante il pasto, collabo-razione, attenzione, capacità di gestire le secrezioni fisiologiche; • motori: controllo posturale, assunzione di posture e manovre di compenso, affaticabilità;
• tosse: presenza ed efficacia della tosse;
• diminuzione della saturazione di ossigeno (riduzione 2-3% al-lerta, 5% sospensione pasto);
• ariazioni del timbro della voce (voce gorgogliante indice di inalazione);
Per ogni parametro indicato dal team medico sono stati indivi-duati idonei sensori ed è stato elaborato un accurato studio sul loro opportuno posizionamento, in relazione anche a fattori di tipo ergonomico e percettivo.
Stato dell’arte: brevetti, tecnologie e Applicazioni mobile
Dopo aver affrontato uno studio sull’epidemiologia dei disturbi della deglutizione con il supporto del personale medico, la ricerca si è rivolta ad analizzare lo stato dell’arte dei brevetti per compren-dere l’effettiva realizzabilità del progetto. Questa parte di ricerca è stata svolta in collaborazione con l’Istituto Superiore Sant’Anna di Pisa, utilizzando la banca dati mondiale: www.worldwide.espa-cenet.com3. L’indagine ha preso in esame 35 brevetti aprendo la
strada alla concreta possibilità di sviluppare il progetto.
3 European Patent Office. Espacenet. Patent Search. https://worldwide.espacenet.com/ (01/12/17).
SID – Design su misura
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Design per la prevenzione e il monitoraggio di utenti affetti da disfagia. Caso studio: il progetto DayD
Parallelamente, si è provveduto ad analizzare i prodotti dedicati alla disfagia attualmente presenti sul mercato.
L’indagine conoscitiva condotta ha messo in luce l’assenza di dispo-sitivi per il monitoraggio della disfagia. È infatti emerso come tutti i dispositivi presenti siano finalizzati unicamente alla cura/terapia. Se ne individuano in particolare due tipologie specificatamente per l’alimentazione, che può essere effettuata attraverso sondino naso-gastrico (S.N.G.) o mediante gastrostomia percutanea (P.E.G.). Una terza tipologia è finalizzata alla rieducazione del disturbo disfagico, per il quale vengono talvolta impiegati dispositivi basati sulla stimo-lazione elettrica neuromuscolare (NME): alcuni studi (Humbert-Po-letto, 2006) riportano come la stimolazione elettrica neuromuscola-re transcutanea possa miglioraneuromuscola-re la deglutizione.
Anche Google Play Store e iOS App Store sono stati oggetto di in-dagine sullo stato dell’arte finalizzato al disturbo disfagico. Sono state individuate ed analizzate in totale quattordici applicazioni ritenute rilevanti, rilasciate tra il 2013 e il 2017. Sono invece sta-te escluse dall’indagine le applicazioni realizzasta-te per congressi o conferenze (ad es: ESSD Conference 2015, ESSD Conference 2017, Congreso Disfagia).
Concept: considerazioni generali
Dopo aver esaminato la letteratura scientifica, i brevetti, i di-spositivi e le applicazioni rivolte al trattamento dei disturbi della deglutizione, è stato messo in luce un divario tra necessità degli end-users e quanto disponibile sul mercato. Si è pertanto proce-duto alla progettazione di un dispositivo smart per il monitorag-gio della disfagia e un’applicazione mobile associata per aiutare il paziente durante i pasti in maniera sicura e discreta. Registrando e analizzando i dati raccolti, il sistema è inoltre in grado di adat-tarsi alle specifiche esigenze dell’utente, del caregiver e del per-sonale medico coinvolto nel monitoraggio.
Nella progettazione, che ha seguito l’approccio User Centered
Robo-tic Design teorizzato ed adottato da anni dal Dipartimento DAD di
Genova, sono stati inoltre seguiti i sette principi dello Universal De-sign4, con grande attenzione all’ergonomia, ai materiali, alla
manu-tenibilità ma soprattutto all’accettabilità delle soluzioni proposte.
DayD Hardware
Attraverso la combinazione di tre sensori (microfono, pulsos-simetro, giroscopio) opportunamente posizionati, il dispositivo indossabile smart DayD permette di monitorare la patologia in maniera autonoma e sicura. Può inoltre memorizzare i dati del paziente e trasferirli al medico per un monitoraggio nel tempo,
4 Center for Excellence in Universal Design.
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SID – Design su misura
utile a individuare possibili regressioni e/o progressioni e a va-lutare terapie mirate. A seguito di svariati schizzi e prototipi si è deciso di realizzare il dispositivo indossabile smart DayD ispi-randone la forma alle cuffie da running attualmente presenti sul mercato. Tale scelta soddisfa le esigenze di indossabilità, pulibi-lità e comfort di utilizzo e nel contempo ne riduce al minimo l’im-patto estetico e quindi l’invasività.
Il concept risulta essere versatile e capace di adattarsi ai diversi stili di vita, al differente tipo di utilizzo che varia in base alle abitu-dini degli utenti, all’età e alla loro condizione psicofisica.
DayD Software
Il dispositivo indossabile lavora in stretta collaborazione con l’ap-plicazione DayD che rappresenta l’interfaccia utente del sistema (sia medico che paziente). Viene settata al primo utilizzo (sezione: “configurazione dispositivo”) e si articola in: “dati paziente”, “esa-mi”, “protocollo”, “monitoraggio”.
Molti feedback utente vengono forniti attraverso l’applicazione: ad esempio, viene segnalata l’assunzione di una posizione scor-retta durante il pasto mediante alert sonoro.
Sviluppata in stretta collaborazione col personale medico, l’ap-plicazione segue le regole di usabilità: costante rimando al menù principale, chiarezza gerarchica, utilizzo di font (tipologia e gran-dezza) e colori appropriati/leggibili, utilizzo di icone ove possibile.
Sviluppi futuri
Sebbene ancora in fase embrionale (è stato sviluppato solo il primo prototipo funzionale), i prossimi passi nello sviluppo del progetto DayD includeranno il coinvolgimento diretto dei pazien-ti, arruolati in reparto dal personale medico, per testare la reale usabilità e fattibilità clinica del dispositivo. Tale fase, in ambiente controllato, permetterà l’implementazione del dispositivo al fine di sviluppare un protocollo idoneo per i test in sede domiciliare.
Ringraziamenti
Il progetto DayD è stato reso possibile dall’inestimabile aiuto del Dott. Bruno Fattori, dalla stretta collaborazione con la Dott.ssa Giu-lia Massazza e dal contributo scientifico del team di ricercatori del Dipartimento di Biorobotica dell’Istituto Superiore Sant’Anna di Pisa.
Didascalie immagini
1 Composizione del team di ricerca con competenze multidisciplinari alla base del progetto Dayd e concept di progetto.
2 Icona Android e Home page dell’Applicazione DayD (software).
Riferimenti bibliografici
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Società Italiana di Design societaitalianadesign.it ISBN 978-88-943380-8-9