COMUNICAZIONE E DIDATTICA
Ciro Scognamiglio
Progetto dell’ OMS “Infermiere
per l’Europa del 2000”
“Formazione di Infermieri esperti
nel management e nella
Indice cronologico della legislatura e
normativa professionale sugli infermieri
• Art. 2229 del Codice Civile
• Decreto legislativo Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946 n. 233
• D.P.R. 5 aprile 1950 n. 221
• Legge 29 ottobre 1954 n. 1049 • Legge 18 dicembre 1980 n. 905
Indice cronologico della legislatura e
normativa professionale sugli infermieri
• Legge 23 ottobre 1992 n. 421
• Legge 19 novembre 1990 n. 341 • Decreto 14 settembre 1994 n. 739 • Legge 26 febbraio 1999 n. 42
• Decreto legislativo 19 giugno 1999 n. 229 • Legge 10 agosto 2000 n. 251
Indice cronologico della legislatura e
normativa professionale sugli infermieri
• CCNL integrativo del CCNL area della dirigenza ruoli sanitario, professionale,
tecnico ed amministrativo del SSN stipulato l’8 giugno 2000
• Legge 8 gennaio 2002 n. 1 • Decreto 9 luglio 2004
• Decreto Ministeriale 1 ottobre 2004 • La nuova figura dell’OSA
Cronologia delle Scienze Sociali
• PSICOLOGIA - Scienza che studia i fenomeni dello spirito in relazione con la conoscenza. Conoscenza dell’animo umano in tutte le sue espressioni
(Cristiano Wolf 1679-1754)
• SOCIOLOGIA - Scienza che cerca di ricondurre i fenomeni della vita sociale a leggi generali (Auguste Comte 1798-1857)
Cronologia delle Scienze Sociali
• POSITIVISMO - Dottrina che rifiuta ogni
metafisica e pone come tema della conoscenza scientifica la realtà, spoglia di ogni pregiudizio (Auguste Comte 1798-1857)
• ANTROPOLOGIA - Scienza che si interessa dello studio dell’uomo come esemplare di una specie, dei suoi caratteri fisici e psichici
“Cognitivismo” (1960)
Consiste nella previsione, raccolta, selezione, organizzazione e uso dei dati disponibili nella
realtà ambientale che ci circonda.
Il suo nucleo centrale è “l’attività cognitiva” e il punto d’incontro tra l’attività del pregresso
sapere e la realtà (input arricchente) è la percezione: una interazione che avviene
TASSONOMIA
Sistema di individuazione,
descrizione, classificazione, gestione dei corpi organici ed inorganici
AZIENDA
• ISTITUTO ECONOMICO ATTO A PERDURARE NEL TEMPO
• INSIEME DI RISORSE UMANE, ECONOMICHE, STRUTTURALI E TECNOLOGICHE
Azienda Sanitaria
• “Portafoglio” di competenze in quanto “vita
mentale” ed espressione del comportamento dei professionisti
• Funzionale nella sua struttura e aperta alle nuove frontiere del sapere
• “Produttore di valore” perché la competenza dei soggetti operanti nell’azienda risulta essere la carta vincente della crescita aziendale
“Azienda setaccio”
• Vuole lavoratori che soddisfino le sue
esigenze e pertanto li sceglie in base al
pacchetto di competenze acquisite
.“Business Sistem” AZIENDALE
• Stay Codes (codici permanenti di valutazione) • Clienti • Fornitori • Azionisti • Personale
AZIENDA
PERSONALE
UTENTE
Comunicazione Interna Comunicazione Esterna
PROCESSO INTEGRATO
• PRODUZIONE • PRODURRE • PRODOTTO • PROCESSO • AZIONE • RISULTATOLA FIGURA DELL’ INFERMIERE NELLA CAPITALIZZAZIONE FORZATA Civiltà Asia Minore Cura della Persona (4 elementi ) _ _ _ _ _ _ _ Capitalismo Mercantile (Venezia) Nascita degli Ospedali (fine ‘400 iniz‘500) Servente Aiutante Capitalismo Ind. (Riv. Industr.) Malato Barelliere Aiut. di Corsia
Capitalismo Degente Infer. Gener.
LA FIGURA DELL’ INFERMIERE NELLA CAPITALIZZAZIONE FORZATA Capitalismo Avanzato Paziente !!! Caduta degli “ismi” (compreso il Socialismo) Utente Infermiere Specializzato Sistema della
Grande Impresa Cliente Infermiere
Management ??? (fase regressiva in cui l’infer. si smembra)
IL PROCESSO ANTROPOLOGICO DAL “MALATO” AL “CLIENTE”
MALATO Male-Habìtus. Che sta male
in salute.
DEGENTE Degens-tis. Che, per malattia, sta a letto o in un ospedale.
PAZIENTE Patìens-tis. Che patisce,
sopporta, soffre. Che ha pazienza aspetta senza dolersene e soffrire.
UTENTE Utens-tis. Chi ha l’uso, si
serve.
CLIENTE Cliens-tis. Chi si metteva
sotto la protezione di un
COMUNICARE e/o INFORMARE
• Fare partecipe gli altri, dividendo insieme, i propri comportamenti,
pensieri, sentimenti e gestualità
• Dare notizie a chi ne ha bisogno o, comunque, fornire dati limitati nel
Sintesi del rapporto com./inf.
• Le campagne pubblicitarie: contro il fumo; contro l’alcool; per la lotta alle droghe: per la prevenzione dell’AIDS; di prevenzione degli incidenti stradali; ecc.
* Campagne per la prevenzione delle malattie genetiche
Ministero della Salute
DIDATTICA
Scienza dell’insegnamento.
Appropriatezza nella trasmissione
di processi culturali.
FORMAZIONE
Nutrire con la persuasione, l’esempio, l’insegnamento, a un fine o tipo
prestabilito.
Costituzione di parti che si organizzano e si sviluppano, si
ordinano e si regolano in un ricchissimo svolgimento di temi.
PROFESSIONALITA’
E’ la condizione personale
dell’infermiere determinata dai crediti formativi riconosciuti e attestanti le
Competenza Professionale
L’apprendimento della competenza
professionale è legata allo sviluppo
di una capacità di riflessione
LAVORABILITA’
Attitudine del professionista a lavorare secondo le conoscenze acquisite che mette sul mercato del
“Ogni sistema educativo deve essere
giudicato non per ciò che concede a
pochi, ma per ciò che assicura ai molti,
pur senza impedire ai pochi di andare
anche più lontano”
Metodologia della “transizione”
• Pensiero • Lineare • Libro • Testo = Sapere • Analiticità • Scomponibilità • Sequenzialità • Intelligenza • Connettiva • Multimedialità • Spazio = Conoscenza • Reticolarità • Condivisione • SimultaneitàCosa è l’infermiere in tale
contesto?
E’ il tecnico delle scienze
infermieristiche in quanto persona particolarmente competente nelle applicazioni pratiche e strumentali di
un’arte, una scienza o disciplina. “Devoto – Oli”
Come si articola il suo ruolo?
• PROGETTISTA dell’iter diagnostico-terapeutico infermieristico
• ATTIVATORE di risorse
• VALUTATORE dell’iter assistenziale
Competenze Quotidiane
• TECNICHE per l’attivazione di procedure tecniche diagnostiche-terapeutiche relative al processo
assistenziale e di protocolli prodotti dalla tecnostruttura • COMUNICATIVE per una corretta comunicazione che è
alla base sia della relazione di aiuto e terapeutica con il cliente, sia della relazione interculturale con gli altri professionisti
• EDUCATIVE per soddisfare i bisogni formativi
CUSTOMER SATISFATION
• I clienti sono i destinatari dell’attività
dell’organizzazione con un ruolo determinante nel definire gli elementi di ingresso.
• Svolgono un ruolo di arbitro finale relativamente all’attività dell’organizzazione.
• Hanno un valore economico (fonte di ricavi e di costi), principale generatore di margine delle
OUTPUT
INPUT
Ricovero e Intervento
Servizio Alberghiero Tempo di Attesa
Privacy Comunicazione Ottimizzazione delle turnazioni di lavoro Gestione delle professionalità parallele Customer Satisfaction
Degenza e Monitoraggio (uso di Alta Tecnologia)
Infezioni osp. e Dolore
Interscambio con il pers. medico Divulgazione di una qualità
diversa da quella percepita
Continua richiesta di prestazioni
Nascita Morte
Accettazione Dimissione
Bisogni
Bisogni
Vita cognitiva (comun. e didat.)
Vita cognitiva (comun. e didat.)
BENCHMARKING
• Il benchmarking è un furto spudorato (Roger Milliken – 1990).
• Copiare è rischioso. E’ necessario capire la teoria che sta alla base di quanto si vuole fare (W. Edwards Deming).
• Adattate, non adottate. Copiare è un errore (W. Edwards Deming).
BENCHMARKING
• Benchmarking stategico
• Benchmarking operativo
• Benchmarking della performance
• Benchmarking delle percezioni
• Benchmarking di processo
BENCHMARKING STRATEGICO
Si concentra su quelle aree critiche di business che si vuole cambiare se si
vuole mantenere un vantaggio competitivo ed ha lo scopo di
individuare opportunità di
miglioramento della redditività e della produttività.
BENCHMARKING OPERATIVO
Si concentra su specifiche attività operative delle quali si giudica
necessario un miglioramento e mira a identificare le procedure operative, le
attrezzature, le competenze e le metodologie di analisi che generano
un miglioramento sostenuto dalla performance.
BENCHMARKING DELLA
PERFORMANCE
“Quale prodotto o servizio poggia più di altri su test rigorosi effettuati con
BENCHMARKING DELLE
PERCEZIONI
• Indagini sulla soddisfazione circa le attività di formazione
• Indagini sulla soddisfazione del personale per
determinare le condizioni dell’ambiente di lavoro • Indagini sulla soddisfazione dei clienti circa la
disponibilità e accessibilità di un prodotto o di un servizio sul mercato
Benchmarking: cosa è e cosa non è!
• Un processo di scoperta • Una metodologia di
miglioramento
• Una fonte di idee nuove ed originali
• Un’opportunità di imparare • Un’analisi oggettiva del lavoro • Un approccio di
apprendimento basato su processi
• Un mezzo per generare idee
• Una ricetta già pronta • Una panacea per tutti i
problemi
• Un modo per “tirare avanti” • Una moda manageriale
• Un’intuizione o opinione soggettiva
• La semplice misurazione delle performance dei processi
• Una semplice serie di confronti quantitativi
BENCHMARKING
• Analizza i propri processi e coordina lo studio di altre organizzazioni
• Analizza e misura la performance
(sincronica e diacronica) dei processi ed
effettua una dettagliata mappatura di questi ultimi insieme ad una focalizzazione delle differenze esistenti tra processo e processo.
STORYTELLING
• METAFORE • PARABOLE • FAVOLE • RACCONTI • NARRAZIONEEsempi di Narrazione
La gara di canottaggio (reporting di processo) Come riempire il barattolo (didattica e conoscenza per la gestione del tempo e dello stress)La piccola onda
(partecipazione alla vita aziendale)
Da una stanza all’altra (per aiutare nel
La figura moderna del Pandit
Appartenenti alla casta brahmanica, erano maestri della comunicazione usando il linguaggio e le immagini
(di impronta sanscrita).
Sviluppavano livelli notevoli di
empatia e contatto con le persone che, incoraggiate nell’apprendimento, riuscivano a comprendere situazioni
Comunicazione finalizzata
• Per affrontare il cambiamento • Per essere creativi
• Per il riconoscimento del leader • Per la gestione del team
• Per affrontare lo stress
MOBBING: un caso o due di “non
comunicazione”
Una cultura organizzativa che tollera il mobbing o non lo riconosce come un problema
Un cambiamento improvviso nella organizzazione L’insicurezza del posto di
lavoro Fare della vittima un “capro espiatorio” La scarsa qualità del
rapporto tra il personale e la direzione
Un basso livello di soddisfazione nei
MOBBING: un caso o due di “non
comunicazione”
La scarsa qualità del rapporto tra i colleghi
I livelli estremamente
elevati delle richieste che vengono avanzati al
lavoratore Una politica del personale
carente e valori comuni insufficienti
Un aumento generalizzato del livello di stress legato all’attività lavorativa
Conflitti di ruolo Ignorare la legislazione in materia (direttiva 89/391 del Consiglio del 1989 della
La formazione è centrata sullo studente e
sull’apprendimento
• Identificazione degli ambiti di apprendimento • La valutazione come garanzia di qualità e momento di autoapprendimento • Il tirocinio come metodo di apprendimento • Infermieri coinvolti nella formazione clinicaCOMPETENZE DI RUOLO
• Pianificare, fornire, valutare l’assistenza infermieristica globale
• Organizzare l’assistenza infermieristica globale • Essere membro di un gruppo
• Agire in collaborazione con altri operatori sanitari e sociali
• Avvalersi dell’opera di personale di supporto
• Assumere le responsabilità inerenti l’assistenza infermieristica
Bisogno Formativo dello Studente
• Visita preparatoria al tirocinio (Tutor pedagogico)
• Inserimento nell’organizzazione (Tutor clinico) • Affiancamento e tutoraggio
• Clinical debriefing (Supervisore) • Valutazione formativa
TUTOR PEDAGOGICO
• E’ l’infermiere della sede lavorativa con specifiche competenze pedagogiche • Ha la visione globale del
percorso formativo dello studente
• Individua le opportunità formative nella sede
operativa
• Concorda gli obiettivi formativi • Definisce e sviluppa il progetto di tirocinio • Programma e realizza incontri di clinical debriefing • Concorre alla valutazione formativa e certificativa
• Mantiene i contatti con l’U.O. ed è consulente per gli aspetti educativi
TUTOR CLINICO
• E’ l’infermiere della sede operativa con specifica competenza clinica e conoscenze aggiornate
• Ha frequentato un corso di preparazione
• Svolge un ruolo di facilitatore dell’apprendimento di
competenze
tecnico-assistenziali e relazionali
• Accoglie e orienta lo studente nell’U.O.
• Supporta nella elaborazione della pianificazione
assistenziale
• Collabora nel definire e sviluppare il progetto di tirocinio • Assicura il feedback su progressi e criticità • Affianca e supporta lo studente nell’esperienza clinica
• Favorisce una graduale
assunzione di responsabilità • Stimola la rielaborazione
immediata dell’esperienza • Concorre alla valutazione
SUPERVISORE
• E’ il coordinatore
infermieristico della sede operativa
• Ha frequentato un corso di preparazione
• Ha la responsabilità di promuovere un clima
organizzativo favorevole per l’apprendimento nel contesto clinico
• Collabora nel definire e sviluppare il progetto di tirocinio
• Accoglie e orienta lo studente nell’U.O.
• Promuove il confronto nel gruppo infermieristico
• Organizza i membri del team infermieristico
• Seleziona, con il Tutor
Clinico, attività in coerenza con gli obiettivi formativi • Assicura il feedback sui
progressi e criticità
• Concorre alla valutazione formativa e certificativa
INFERMIERE
• E’ l’infermiere della sede operativa che propone un modello di ruolo professionale • Segue lo studente nell’apprendimento delle competenze tecnico-assistenziali e relazionali • Affianca lo studente nelle
attività assistenziali • Assicura il feedback su progressi e criticità • Concorre a consolidare le abilità tecniche • Concorre alla valutazione formativa e certificativa
MODALITA’ PER AIUTARE
NELLA RIFLESSIONE
• “Ti mostro come si fa, tu osserva e poi tu lo dimostrerai a me” (seguitemi)
• “Vieni con me, vediamo insieme quale
problema ha il signor … “ (sperimentazione
comune)
• “Qual’è il problema di questo paziente? Da cosa potrebbe essere causato?” (sala degli
specchi)
La presentazione di un caso reale con
riflessione a distanza consente allo studente di:
• Verbalizzare la storia della persona
• Sintetizzare gli aspetti più significativi dei problemi del paziente • Presentare e motivare la scelta delle Diagnosi Infermieristiche e
dei Problemi Collaborativi ipotizzati
• Analizzare i dati che sono alla base del ragionamento diagnostico • Valutare la diagnostica effettuata dal paziente
• Confrontare la diagnostica fatta con quella standard analizzata nel contesto teorico con la metodologia del PBL
• Approfondire gli aspetti della terapia farmacologica collegandola all’efficacia terapeutica desiderata, ai controlli da fare sul paziente, ai parametri di laboratorio da interpretare e monitorare
• Acquisire capacità di autovalutazione