• Non ci sono risultati.

Valutazione dell'incidenza di comportamenti indesiderati in differenti razze canine

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Valutazione dell'incidenza di comportamenti indesiderati in differenti razze canine"

Copied!
87
0
0

Testo completo

(1)

Indice 

Riassunto

... 3 

CAPITOLO I

Introduzione

... 4 

1.1 Origini e storia del cane

... 5 

1.2 Domesticazione

... 9 

1.3 Caratteristiche di razza

... 12 

1.4 Scopo

... 22 

CAPITOLO II

Materiali e Metodi

... 23 

2.1 Questionario

... 24 

2.2 Soggetti

... 27 

2.3 Analisi dei dati

... 28 

CAPITOLO III – Risultati

... 29 

3.1. Prima sezione: dati proprietario

... 30 

3.2 Seconda sezione: dati del cane

... 31 

3.3 Terza sezione: comportamenti indesiderati del cane

... 32 

3.4 Quarta sezione: interventi sui comportamenti indesiderati

... 62 

CAPITOLO IV

Discussione

... 63 

CAPITOLO V

Conclusioni

... 75 

Bibliografia

... 77 

Sitografia

... 83 

Allegato

... 84 

Ringraziamenti

... 88 

(2)

Riassunto

Parole chiave: aggressività, cane, comportamenti indesiderati, questionario, razze.

Lo scopo di questa ricerca è stato quello di indagare quale fosse l’incidenza di comportamenti indesiderati in diverse razze canine: Pastore Tedesco, Labrador Retriever, Golden Retriever, Boxer, Barbone Nano e Border Collie. I dati ottenuti tramite 881 questionari anonimi compilati da proprietari di cani sono stati analizzati statisticamente mediante il test del X2 (p<0,05).

È emerso che i cani di razza Barbone Nano, rispetto agli altri cani esaminati, presentano una maggiore incidenza dei seguenti comportamenti indesiderati: defecare ed urinare in casa, fare troppe feste al rientro dei proprietari, saltare addosso ai proprietari, non obbedire ai comandi, leccare insistentemente il proprietario, inseguire veicoli/ biciclette/ persone, rizzare il pelo quando incontrano altri cani, avere paura del veterinario/ambulatorio veterinario. I Boxer sono risultati predisposti nel fare troppe feste al rientro dei proprietari, saltare addosso alle persone, tirare al guinzaglio, essere molto agitati ed eccitabili, correre dietro ai gatti. I Labrador Retriever presentano maggiormente comportamenti indesiderati quali mordicchiare parti del corpo delle persone, mangiare cose per strada, distruggere oggetti (non da soli), rizzare il pelo quando incontrano altri cani. I Pastori Tedeschi hanno mostrato un’alta incidenza di: inseguire veicoli/biciclette/ persone, mangiare cose per strada, tentare di mordere altri cani, avere atteggiamenti aggressivi se rimproverati, non gradire di essere accarezzati. I Border Collie presentano frequentemente: saltare addosso e leccare insistentemente la bocca del proprietario.

Il Medico Veterinario deve pertanto conoscere le differenze etologiche fra le razze canine, per prevenirne o risolverne i frequenti comportamenti indesiderati.

Summary

Keywords: breed, dog, questionnaire, undesirable behaviour.

This research aimed at surveying the incidence of undesirable behaviours in differing canine breeds: German Shepherd, Labrador Retriever, Golden Retriever, Boxer, Miniature Poodle and Border Collie. Data obtained by 881 anonymous questionnaires filled in by dog owners were statistically analyzed by using the X2 test (p<0.05).

It emerged that Miniature Poodles, compared to other examined dogs, have a higher incidence of the following undesirable behaviours: house soiling, jumping on people, exaggeratedly jumping on owners’ when they come back, not obeying at commands, insistently licking of owners, chasing vehicles/bicycles/people, bristling when meeting other dogs, being scared of veterinarians/veterinary clinics.

Boxers resulted predisposed to exaggeratedly jumping on owners’ when they come back, jumping on people, pulling the leash, being very excited and excitable, chasing cats. Labrador Retrievers highly display undesirable behaviours such as chewing people’s body parts, scavenging, destroying objects (not alone), bristling when meeting other dogs. German Shepherds show a high incidence of: chasing vehicles/bicycles/people, scavenging, attempting to bite other dogs, being aggressive when reproached, disliking to be stroked. Border Collies often display: jumping on people and insistently licking of owners’ mouth.

The Veterinarian should know the ethological differences between canine breeds, in order to prevent and solve the frequent undesirable behaviours.

(3)

CAPITOLO I

Introduzione

(4)

1.1 Origini e storia del cane

I canidi originano da un gruppo di carnivori (Beaver, 2009), i Miacis.

Questo gruppo di carnivori è vissuto circa 40 milioni di anni fa nell’Eocene (Colbert, 1980; Fox, 1971, 1972; Olsen, 1985; Perlson, 1968). I miacidi avevano corpi lunghi e affusolati, le dimensioni di una donnola e gli arti anteriori erano più corti di quelli posteriori (Colbert, 1980; DVM, 1983); possedevano unghie retrattili grazie alle quali potevano arrampicarsi sugli alberi; avevano 44 denti e i denti carnassiali (il quarto premolare superiore e il primo molare inferiore, grandi e a forma di lama, usati per tritare e tagliare). Dall’ultimo periodo dell’Eocene si è evoluto il Cynidictus che probabilmente ha dato origine all’Hesperocyon (formalmente Pseudocynonsides) (Colbert, 1980; Fox, 1972; Mestel, 1994; Olsen, 1985). Quest’ultimo gruppo, caratteristico per l’ampia taglia, i lunghi arti, la migliore evidenza dei denti carnassiali e maggiore larghezza della massa cerebrale, è esistito approssimativamente 3 milioni di anni fa nell’Oligocene (Colbert, 1980). Gli antenati che seguirono sono meno conosciuti: alcuni propongono che il Cynodesmus del Miocene abbia dato origine al Tomarctus del Pliocene e che, infine, il Tomarctus abbia dato origine ai canidi (Colbert, 1980; Fox, 1972); altri studiosi teorizzano che Hesperocyon abbia dato origine al Leptocyn, un possibile antenato dei cani, o al Tomarctus, un altro possibile antenato (Mestel, 1994; Olsen, 1985).

(5)

Nonostante l’esatta linea degli antenati, tutti i predatori appartengono ad una delle tre superfamiglie: Miacoidea, Feloidea (Aeluroidea) o Canoidea (Arctoidea). Gatti, iene e civette del vecchio mondo appartengono alla Feloidea. Cani, lupi, volpi, e sciacalli appartengono alla subfamiglia dei Canoidea (Colbert, 1980; Eisemberg, 1981). Pur andando a restringere le famiglie filogenetiche ciò non soddisfa un’altra annosa questione: qual è l’antenato immediatamente vicino al cane domestico? La maggior parte degli esperti sono d’accordo sul fatto che il lupo giochi un ruolo preponderante nel pool genetico del cane, ma ci sono 32 sottospecie di Canis lupus (Olsen, 1985). Dei canidi, solo il lupo, il coyote e lo sciacallo hanno lo stesso numero di cromosomi (78) come il cane e possono incrociarsi per produrre prole fertile (Clutton - Brock, 1984). Rimane ancora aperta la questione su quali siano altri comuni vicini antenati o altre possibili specie di antenati (Fox 1972, 1978; Voith, 1979). Cani e lupi condividono da 71 a 90 pattern comportamentali, più di quelli condivisi da qualsiasi altra coppia di specie (Scott, 1967). Gli studi genetici mostrano che il cane è molto più imparentato col lupo che con altri canidi (Hemmer, 1990; Milgram, 1993; Unterwald, 1993; Voith, 1985). Assumendo che il lupo (Canis lupus) abbia dato origine al Canis lupus familiaris (Olsen, 1985), che a sua volta ha originato il Canis familiaris, ci domandiamo quali sottospecie di lupo abbiano iniziato il processo e, nuovamente, ci troviamo

(6)

origine nel nord dell’Eurasia (Scott, 1954), il Vicino Oriente (Davis, 1987) o il Nord America (Hemmer, 1990; Olsen, 1985). Altri concordano sulla possibilità della domesticazione di differenti specie in diversi luoghi (Fiennes e Fiennes, 1968; Clutton - Brock, 1977; Clutton - Brock, 1984; Morey, 1994).

Da dove derivino le diversità tra le varie razze che osserviamo nei cani al giorno d’oggi è stato oggetto di molte speculazioni nel corso degli anni. Molti studiosi ritengono che le razze artiche furono probabilmente le prime, grazie al loro aspetto fisico molto simile a quello del lupo. Altri sono persuasi che i “village dogs” furono i primi (Brisbin e Risch, 1997; Coppinger e Coppinger, 1998).

La Federazione Cinologica Internazionale (FCI) attualmente riconosce 347 razze di cani, classificate in 10 gruppi secondo la loro funzione e, a un minor livello, secondo la supposta area di origine. Ognuna di queste razze è caratterizzata da una morfologia e un comportamento piuttosto unici, caratteristiche che li rendono facilmente riconoscibili. L’analisi genetica di Parker et al. (2004) delinea solo quattro suddivisioni genetiche.

L’organizzazione in gruppi primitivi includeva un’ampia diversità di razze, che in base alle origini geografiche si estendeva dall’Africa (Basenji) all’Asia (Chow – Chow e Akita) all’Artico (Siberian Husky e Alaskan Malamute), questo suggerisce che i cani si siano diffusi in un area molto grande subito dopo la domesticazione. Con l’analisi genetica è possibile

(7)

definire altri tre gruppi di razze: I) razze Europee che si sono divise nel diciannovesimo secolo, II) cani pastore, inclusi il collie, i cani da gregge e simili al gruppo I della FCI (cani da pastore e bovari), III) cani simili al mastino, inclusi il bulldog e il boxer. Il primo di questi gruppi (cani primitivi) può sembrare così diverso da tutte le altre razze, perché gli altri gruppi includono la maggior parte delle razze di origine europea e, quindi, hanno basi genetiche molto ristrette. D’altra parte, gli altri gruppi possono indicare scambi preferenziali di cani tra le razze comprese all’interno dei gruppi stessi.

Studi correnti basati sui microsatelliti (Koskinen e Bredbacka, 2000) hanno individuato almeno quattro raggruppamenti distinti. I quattro gruppi con raggruppamenti genetici simili tendono anche a condividere l’origine geografica, morfologia, e/o somiglianze genetiche al lupo del sud est dell’Asia, che hanno seguito gli umani in differenti parti del mondo.

Ricerche nei comportamenti comuni mostrano anche alcune similitudini all’interno dei quattro gruppi. Quelli più vicini al lupo mostrano più aggressività e meno richiesta di affetto rispetto a quelli più lontani (Hart, 2004).

(8)

1.2 Domesticazione

La più antica traccia di cane domestico proviene dal nord di Israele, dove gli archeologi scoprirono una tomba contenente lo scheletro di un uomo con a fianco lo scheletro completo di un giovane cane. Altri ritrovamenti furono fatti in varie parti del mondo. Sicuramente, questi ritrovamenti possono essere attribuiti al periodo Mesolitico, durante il quale la sussistenza dei raggruppamenti umani era principalmente fondata sulla caccia e sulla raccolta di cereali primitivi. L’effettivo ruolo del cane nelle società umane primitive può essere soltanto ipotizzato: come spazzini per ripulire i villaggi, come collaboratori nella caccia, come guardiani. Fino al IV millennio a. C., con la diffusione dell’agricoltura e dell’allevamento del bestiame, l’utilità del cane si estese ulteriormente. Razze canine specializzate si svilupparono rapidamente. Le popolazioni fondatrici devono essere state tenute in isolamento e fatte riprodurre in consanguineità, così si sarebbero sviluppate le razze oggi conosciute.

Il cane è stato addomesticato a partire dal lupo grigio. È difficile da determinare esattamente quando l’uomo ha iniziato a interagire con i lupi. I lupi grigi sono naturalmente diffusi in Europa, Asia e Nord America, ma è stato visto che i lupi americani e eurasiatici non hanno aplotipi (si definisce aplotipo, un segmento cromosomico contenente loci strettamente associati tra di loro) in comune e gli aplotipi del cane sono molto più vicini agli

(9)

aplotipi dei lupi eurasiatici che a quelli americani; questo restringe il range di possibilità all’Eurasia.

Per identificare più precisamente la zona di domesticazione, Savoilanen et al. (2002) hanno confrontato la diversità degli aplotipi del cane in diverse parti del mondo e hanno concluso che si è verificato un singolo episodio di domesticazione nell’Asia orientale. Hanno basato le loro conclusioni sulla presenza di una più ampia varietà di sequenze in questa regione rispetto ad altre zone del mondo, comunque sia, queste conclusioni, possono esser state fortemente influenzate dalla predominanza nell’Asia orientale di cani non appartenenti a razze pure riconosciute dalla FCI. Mentre i cani di razza mostrano un elevato livello di consanguineità, gli incroci mostrano una diversità genetica notevole (Irion et al., 2005); quindi ci si attende che un gruppo di cani che non ha subito un processo estremo di selezione, come quello applicato a cani di razza appartenenti ai club di allevatori, abbia una maggior diversità genetica rispetto ad un altro gruppo composto da cani di razza. Uno studio di Leonard et al. (2002) dimostra che gli odierni cani americani di razza sono molto diversi dai cani di qualche secolo fa. La storia, la demografia, le migrazioni e anche la moda umane hanno sicuramente modificato le popolazioni canine (Valadez, 1995) e le informazioni su passati tipi di differenze sono confuse. Conseguentemente, lo studio sui cani odierni può non essere la miglior via per studiare il luogo

(10)

ricerca archeologica che tenta di risolvere la questione sul numero dei centri di domesticazione e sul luogo di origine dei cani attuali.

Come evidenza della domesticazione, gli scienziati mostrano I) la taglia più piccola dei resti ritrovati comparati con quelli della popolazione indigena di lupi; II) alcune differenze anatomiche del cranio, delle mandibole, denti; III) variazioni filogeografiche. In accordo con questi criteri la divergenza tra cani e lupi è stimata intorno a 40 mila anni fa (Gazzano, 2006).

Tuttavia, studi genetici condotti sul DNA mitocondriale hanno permesso di stabilire che il cane si sarebbe separato dal lupo almeno 135 mila anni fa (www.premier.com, 4/9/2007).

Come e perché la domesticazione si sia verificata sarà sempre fonte di speculazione, comunque due sono i sistemi proposti che possono essere stati utilizzati per arrivare al lupo domestico:

1. l’adozione diretta di cuccioli allevati a mano; 2. la progressiva integrazione e commensalismo; anche se questa ultima sembra essere la più probabile.

(11)

1.3 Caratteristiche di razza

Di seguito sono riportate alcune caratteristiche comportamentali e selettive relative alle razze studiate nella presente ricerca.

Pastore Tedesco

FCI – Standard N° 166 / 07. 08. 1996 / GB Gruppo I: cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) Origine: Germania

Brevi cenni storici: il suo nome originario in tedesco è “Deutsche Schaferhund” (Schafer = pastore, Hund = cane). Chiamato da moltissimi profani “Cane lupo” per le sue somiglianze con il Lupo nelle linee generali. Ci sono molte teorie più o meno valide sulle sue origini. Alcuni esperti sostengono la teoria che la razza si sia originata dall’incrocio di un comune cane da pastore ed un Lupo. Molti altri studiosi dicono che il Cane da

(12)

Pastore tedesco derivi dal “canis familiaris matris optimae” del quale si sono trovati residui in Austria, Moldavia e appunto in Germania. Vi è anche chi sostiene la derivazione da antichissimi cani che non hanno discendenza diretta dal Lupo e dallo Sciacallo, in sostanza un “cane primordiale”. Comunque, anche se si riconoscono le sue antiche origini, il Pastore tedesco come lo intendiamo oggi, cioè il “tipo moderno”, fu esposto alla fine dell’Ottocento a Hannover per la prima volta. La razza dal Novecento si è diffusa sempre più in tutto il mondo fino a diventare la più popolare. Popolarità contribuita fortemente da grandi allevatori come Walter Martin dell’allevamento “Wienerau” e molti altri grandi personaggi della cinofilia. Lo Standard viene stabilito ufficialmente dalla Società per il Cane da Pastore Tedesco (S.V.), con sede ad Augsburg, membro della Società Cinofila Tedesca (VDH), in qualità di società fondatrice della razza e responsabile per lo Standard del Cane da Pastore Tedesco.

L'approvazione dello Standard avvenne nel 1899, secondo le proposte di A.Meyer e di M. von Stephanitz ed è stato completato dalle aggiunte apportate negli anni a seguire e catalogato con risoluzione nel 1991 da parte del Consiglio e della Commissione Consultiva. Il cane da Pastore Tedesco, il cui allevamento pianificato ebbe inizio a partire dall'anno 1899, dopo l'avvenuta fondazione della Società, è stato selezionato da ceppi di cane da pastore esistenti allora nella Germania centrale e meridionale, con l'obiettivo finale di creare un cane di utilità idoneo a prestazioni rilevanti.

(13)

Per raggiungere lo scopo, è stato definito lo Standard della razza del Cane da Pastore Tedesco, che contempla sia le caratteristiche fisiche che quelle del temperamento e del carattere.

Temperamento e carattere: deve essere equilibrato, saldo di nervi, sicuro di sé, disinvolto e, salvo provocazione, di indole assolutamente buona. Deve essere vigile e docile, idoneo come cane da accompagnamento, da guardia, da difesa, di servizio e da pastore. Deve possedere coraggio, combattività e tempra (fonte: standard F.C.I.).

Labrador Retriever

FCI – Standard N° 122 / 29. 01. 1999 / GB Gruppo VIII: cani da riporto, cani da cerca e cani da acqua Origine: Gran Bretagna

Brevi cenni storici: il Labrador è un diretto discendente del Cane di St. John, un incrocio tra una razza autoctona e i cani da caccia importati

(14)

partire dal XVII secolo. Le sue radici si intrecciano con quelle del Cane di Terranova.

Agli inizi del 1800, fu importato in Inghilterra a bordo di navi provenienti dalla penisola del Labrador.

La razza fu quindi allevata e selezionata da alcuni nobili inglesi, tra cui il Conte di Malmesbury, al quale si deve la nascita, nel 1885, di Buccleuch Avon, il primo esemplare di Labrador come oggi lo conosciamo.

Quattro anni dopo la nascita di Buccleuch Avon, che aveva il manto nero, nacque il primo labrador giallo, Ben of Hyde. La diffusione dei cani dal manto chiaro divenne però significativa solo dopo il 1920. L'allevamento di labrador "chocolate" iniziò invece solo negli anni '30 del XX secolo.

Per le sue grandi doti di cane da caccia e da riporto, il Labrador conobbe una grande diffusione in Inghilterra, tanto da essere allevato persino da re Giorgio VI.

Il Kennel Club riconobbe ufficialmente la razza nel 1903.

Il primo standard della razza è del 1916, e fu in parte modificato nel 1950. Lo Standard della FCI attualmente in vigore è del 1989. Lo standard del Kennel Club americano è del 1994 e si discosta lievemente da quello della FCI. Oggi i Labrador sono tra i cani più diffusi al mondo, in particolare in Inghilterra, nell'Europa occidentale e negli Stati Uniti.

(15)

Temperamento e carattere: di indole buona, senza traccia di aggressività o di eccessiva timidezza, molto attivo. Appassionato dell’acqua. Adattabile, compagno devoto. Intelligente, entusiasta, docile, desideroso di compiacere (fonte: standard F.C.I.).

Golden Retriever

FCI – Standard N° 111 / 28.10.2009 / GB Gruppo VIII: cani da riporto, cani da cerca e cani da acqua Origine: Gran Bretagna

Brevi cenni storici: Lord Tweedmouth nel 1868 accoppiò un Retriever giallo dal pelo ondulato (wavy-coated) con una Tweed Water Spaniel, razza oggi scomparsa, che veniva descritta dai cinologi dell'epoca di aspetto simile ad un piccolo Retriever dal mantello ondulato e di tonalità marrone. Dal 1868 al 1890 Lord Tweedmouth con passione continuò l'allevamento di questa linea, incrociandola per una seconda volta con un

(16)

un Bloodhound color sabbia. Tutto questo dovuto all'avvento delle nuove tecnologie legate alle armi venatorie che fecero aumentare di numero gli appassionati nella caccia ai volatili. Serviva, quindi, un "ausiliario del cacciatore" con eccellenti doti nel riporto e che portò Lord Tweedmouth a selezionare i primi soggetti di "Golden Retriever". Nel 1913 la razza ottenne un proprio “Libro Origini” nel Kennel Club inglese con la denominazione di "Golden or Yellow Retriever" per poi, nel 1920, adottare la denominazione attuale di "Golden Retriever", lo stesso anno si ebbe anche la prima stesura dello standard ad opera del Golden Retriever Club. Fu solo nel 1960 che il Golden venne riconosciuto come nuova razza.

Temperamento e carattere: Addestrabile, intelligente, con una naturale predisposizione al lavoro; è un cane gentile, amichevole e sicuro di sé (fonte: standard F.C.I.).

(17)

Boxer

FCI – Standard N°144 / 09.07.2008 / GB

Gruppo II: cani di tipo Pinscher e Schnauzer – molossoidi e cani bovari svizzeri

Origine: Germania

Brevi cenni storici: l’immediato antenato del boxer è il bullenbeisser brabantino. L’allevamento del bullenbeisser era in passato nelle mani dei cacciatori che lo impiegavano per la caccia. Il suo compito era di afferrare e immobilizzare la selvaggina che veniva inseguita dai cani da seguito, finché non arrivava il cacciatore che abbatteva la preda. Per assolvere a questo compito, il cane doveva avere un’apertura delle mascelle il più possibile ampia e una forte dentatura per afferrare bene e tenere ferma la preda. Ogni bullenbeisser che presentava queste caratteristiche era meglio adatto al suo compito e per questo riceveva anche un’ulteriore selezione che inizialmente considerava soltanto l’attività e l’utilizzo effettuato. Così venne praticata anche una selezione di razza che portasse ad un cane dal

(18)

Temperamento e carattere: il Boxer deve essere saldo di nervi, consapevole di sé, tranquillo ed equilibrato. Il suo carattere é di massima importanza e richiede una avveduta cura. L’attaccamento e la fedeltà al suo padrone e a tutta la casa, la vigilanza e il coraggio come difensore, sono da tempo famosi. È innocuo in famiglia ma diffidente verso gli estranei, é allegro e cordiale nel gioco ma é impavido in situazioni gravi. Si addestra facilmente grazie alla sua disponibilità alla sottomissione, al suo slancio e coraggio, alla sua naturale tempra e al suo fiuto. Dato che non ha pretese ed é pulito, é piacevole e prezioso sia in famiglia che come difensore, accompagnatore o cane di servizio. Il suo carattere é leale, senza falsità e perfidia anche in età avanzata (fonte: standard F.C.I.).

(19)

Barbone

FCI – Standard N° 172 / 18.04.2007 / GB Gruppo IX: cani da compagnia

Origine: Francia

Brevi cenni storici: originariamente questo cane era utilizzato per la caccia alle anatre. Discende dal Barbet, del quale ha conservato molte caratteristiche. Nel 1743, era chiamato “caniche” (la femmina Barbet in francese), in seguito il Barbet e il Barbone (Poodle) vennero gradualmente separati grazie al duro lavoro degli allevatori per ottenere soggetti dal colore uniforme. Il Barbone è diventato molto popolare come cane da compagnia grazie al suo carattere amichevole e festoso e grazie anche al fatto di poter scegliere tra quattro taglie differenti (fonte: standard F.C.I.). Temperamento e carattere: rinomato per la sua fedeltà, in grado di imparare e di essere addestrato, così da essere un cane da compagnia particolarmente piacevole (fonte: standard F.C.I.).

(20)

Border Collie

FCI – Standard N° 297 / 28.10.2009 / GB Gruppo I: cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) Origine: Gran Bretagna

Brevi cenni storici: la razza ha avuto origine tra Scozia e Inghilterra, da qui il nome “border” (confine); “collie” in celtico significa “utile”, ed il termine indicava proprio un cane adatto al sostegno umano nei pascoli. L´isolamento della Scozia, favorì il fissaggio delle caratteristiche della razza, ma solo tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 ebbe inizio la storia dell´attuale Border Collie. Una suggestiva teoria sostiene che il Border Collie discenda dai cani da pastore da renna giunti in Scozia con l'invasione dei Vichinghi. In seguito sarebbero stati incrociati con cani da pastore autoctoni. Grazie alle eccellenti capacità di sorveglianza e di conduzione delle greggi, la razza si è affermata all'epoca del boom della produzione laniera, nel XIII secolo. Nonostante il grande apprezzamento, il

(21)

suo ingresso nel gruppo dei cani da pastore del Kennel Club inglese è avvenuto solo molto tardi, nel 1976.

Temperamento e carattere: brillante, vigile, reattivo e intelligente. Ne’ diffidente ne’ aggressivo (fonte: standard F.C.I.).

1.4 Scopo

Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare l’incidenza dei più comuni comportamenti indesiderati nella specie canina, con particolare riferimento ad alcune razze: Pastore Tedesco, Labrador Retriever, Golden Retriever, Boxer, Barbone nano e Border Collie.

(22)

CAPITOLO II

(23)

2.1 Questionario

Il presente studio è stato realizzato con l’ausilio di un questionario, distribuito a proprietari di cani di razza e meticci, reclutati attraverso vari canali come allevamenti, raduni di razza e centri cinofili, ambulatori, facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa. In totale sono stati raccolti 881 questionari nel periodo compreso fra novembre 2008 e aprile 2010. Sono state prese in considerazione le razze con un numero di soggetti superiore o uguale a 30, per avere un campione sufficientemente ampio per l’analisi statistica.

I questionari sono stati compilati in maniera completamente anonima dal proprietario del cane, quindi direttamente recapitati al Dipartimento di Scienze Fisiologiche dell’Università di Pisa ed esaminati per ottenere dati analizzabili statisticamente.

Il questionario (vedi Allegato A) era costituito da 4 sezioni con domande • Chiuse: una o più risposte possibili;

• Semi – aperte: comprendenti una serie di risposte predefinite con la possibilità di aggiungere commenti;

• Completamente aperte: a completa discrezione dell’intervistato. La prima sezione era relativa alla raccolta dei dati del proprietario, quali età, sesso, titolo di studio e attuale professione.

(24)

La seconda sezione analizzava i dati del cane: età, sesso, eventuale castrazione/ sterilizzazione, razza, taglia, tipo d’attività svolta e motivo dell’adozione da parte del proprietario; in particolare per quest’ultima domanda erano possibili più risposte.

La terza sezione era relativa al comportamento del cane ed era suddivisa in 3 parti. Nella prima si chiedeva se erano presenti altri animali in casa e, in caso affermativo, c’era la possibilità di indicarne la specie e il numero. Di seguito veniva richiesto di definire i rapporti del cane con gli eventuali altri animali secondo la seguente casistica: “buoni con tutti”, “non buoni con…” e “non buoni con alcun animale”.

La seconda parte di questa sezione contemplava un insieme di 43 comportamenti da considerarsi problematici e/o indesiderati; per ognuno di essi era esprimibile una frequenza di emissione a scelta fra le tre proposte (spesso, a volte o mai). Ad esempio al proprietario si chiedeva di illustrare con quale frequenza il cane mostrasse i vari comportamenti elencati, per esempio, il fatto che il cane urinasse in casa, mordicchiasse oggetti o parti del corpo del proprietario, che fosse molto agitato ed eccitabile, che ringhiasse contro altri cani e così via.

Nell’ultima parte di questa sezione, si richiedeva se il cane mostrasse reazioni riconducibili a paura (pianto, ricerca di attenzioni, fuga, etc.) in tre occasioni: in caso di temporale, di rumori forti (traffico, fuochi d’artificio, botti, etc.) e in luoghi affollati. Le possibilità di risposta erano sì o no.

(25)

La quarta sezione era composta da 4 domande. Si chiedeva al proprietario se avesse intenzione di modificare alcuni comportamenti fra quelli sopracitati o altri da lui riportati, ed eventualmente come riteneva si potessero correggere; se erano già stati effettuati interventi su comportamenti indesiderati e, in caso affermativo, a chi si fosse rivolto; se c’erano altri comportamenti non graditi; se c’erano comportamenti incompresi. Da notare che in questa ultima sezione si faceva particolare attenzione a quali comportamenti il proprietario ritenesse indesiderati e la sua visione sui possibili interventi da attuare per modificarli.

(26)

2.2 Soggetti

Le caratteristiche dei cani appartenenti alle razze maggiormente rappresentate nel campione sono riassunte in tabella 1.

Razza Età in mesi

(media±dev.st.) Femmine Maschi Totale

Barbone Nano 64,9±38,6 13 19 32 Border Collie 54,5±28,3 15 16 31 Boxer 62,5±38,1 11 21 32 Golden Retriever 65,4±43,6 21 11 32 Labrador Retriever 54,1±37,1 28 24 52 Pastore Tedesco 67,8±44,1 54 56 110 Meticci 65,9±44,1 143 143 286

Tabella 1: razza, età, sesso e numero totale di individui appartenenti alle razze maggiormente rappresentate nel campione.

Oltre ai cani i cui comportamenti sono stati analizzati statisticamente, nel campione erano presenti: 23 Setter Inglese, 21 Bassotti, 20 Epagneul Breton, 13 Carlino, 13 Yorkshire Terrier, 11 Cocker Spaniel, 11 Pinscher, 10 Springer Spaniel. I restanti 183 soggetti appartenevano a razze rappresentate da meno di 10 individui.

(27)

2.3 Analisi dei dati

I dati ottenuti sono stati immessi in un file di Microsoft Excel® allo scopo di creare un unico database, ed in seguito elaborati tramite un’analisi statistica.

Le comparazioni relative all’incidenza in alcune razze canine (Pastore Tedesco, Labrador Retriever, Golden Retriever, Boxer, Barbone nano e Border Collie) di comportamenti problematici e/o indesiderati (vedi tabella in Allegato) sono state effettuate tramite il test del Х2 (p<0,05).

(28)

CAPITOLO III

Risultati

(29)

Analizzando le risposte al questionario fornite dagli intervistati abbiamo ottenuto i risultati di seguito riportati.

3.1. Prima sezione: dati proprietario

La popolazione dei proprietari risulta abbastanza omogenea, anche se è formata prevalentemente da soggetti di sesso femminile; infatti è composta per il 39,1% da maschi (= 342 individui), e dal 60,9% da femmine (= 533 individui), appartenenti ad una fascia di età per il 4,3% al di sotto dei 20 anni, per il 50,2% compresa tra i 20 ed i 30 anni, per il 30,4% tra i 30 ed i 50 anni, per il 12,8% tra i 50 ed i 70 anni ed infine per il 2,3% al di sopra dei 70 anni (vedi Fig.1 ).

0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500 <20 20 - 30 31 - 50 51 - 70 70+ Fasce di età (anni)

(30)

Più della metà degli intervistati possiede un diploma di scuola media superiore (61,1%), mentre il 14,5% ha ottenuto la licenza di scuola media inferiore e solo il 17,8% degli intervistati ha conseguito una laurea (vedi Fig. 2). 0 100 200 300 400 500 600 licenza media diploma superiore

laurea post - laurea

Figura 2: livello di istruzione dei proprietari

3.2 Seconda sezione: dati del cane

Dal presente studio emerge che la popolazione dei cani risulta essere abbastanza omogenea anche se i maschi sono più numerosi delle femmine e rappresentano il 51,0% dei cani presi in esame, di questi il 90,9% sono maschi interi, mentre il restante 9,1% sono castrati. Al contrario il 49,0% è rappresentato da soggetti di sesso femminile ed è composto per il 63,2% da

(31)

femmine intere, mentre il restante 36,8% sono femmine sterilizzate (vedi Tab. 2).

Sesso Totale Castrati Interi % sul totale % castrati % interi Maschi 449 41 408 51,0% 9,1% 90,9% Femmine 432 159 273 49,0% 36,8% 63,2%

Tabella 2: sesso dei cani

Per quanto riguarda la razza, i meticci rappresentano la categoria più numerosa (286 – 32,5%), seguiti da: Pastore Tedesco (110 – 12,5%), Labrador Retriever (52 – 5,9%), Golden Retriever, Boxer, Barbone Nano (32 – 3,6%) e Border Collie (31 – 3,5%). Le altre razze costituiscono, tutte insieme, il 34,7%.

Per quanto riguarda l’età, la media e la deviazione standard sono rispettivamente: media (mesi) 63,0±43,3.

3.3 Terza sezione: comportamenti

indesiderati del cane

Analizzando la serie di domande relative ad eventuali comportamenti che il cane può assumere con diverse frequenze, sono stati ottenuti i seguenti risultati: è stato utilizzato un test del Х2 su ogni singola domanda per

(32)

valutare se esistessero differenze tra le razze maggiormente rappresentate e il grado di risposta della singola domanda del questionario (i.e., spesso, a volte, mai). In caso di significatività, sono state valutate le frequenze delle classi (razza e grado di risposta) che si discostavano in maniera significativa (p < 0.05) da quelle attese in caso di indipendenza tra la razza e i gradi della risposta. In particolare, è risultato un chi quadro statisticamente significativo per i seguenti comportamenti indesiderati:

1. Urinare in casa in grandi quantità

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano che urinano in grande quantità, spesso e a volte.

Х2 = 44,644 / p = 0,000 (Fig. 3)

Urinare in casa (grandi quantità)

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

(33)

2. Urinare in casa in piccoli spruzzi

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano che urinano in piccoli spruzzi, spesso e a volte.

Х2 = 39,991 / p = 0,000 (Fig. 4)

Urinare in casa (piccoli spruzzi)

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

Figura 4: Urinazione in casa (in piccoli spruzzi)

3. Defecare in casa

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano che defeca in casa, spesso e a volte.

(34)

Defecare in casa 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

Figura 5: Defecazione in casa

4. Fare troppe feste al rientro

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano e Boxer che spesso fa troppe feste al rientro dei proprietari.

Х2 = 33,513 / p = 0,000 (Fig. 6)

Troppe feste al rientro

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

(35)

5. Saltare addosso al proprietario (non al rientro)

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano che spesso saltano addosso ai proprietari (non al loro rientro).

Х2 = 26,393 / p = 0,003 (Fig. 7)

Saltare addosso (proprietario)

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

Figura 7: Saltare addosso al proprietario

6. Saltare addosso (altre persone)

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Border Collie e Boxer che a volte saltano addosso ad altre persone, si nota inoltre un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Pastore Tedesco che non saltano mai addosso ad altre persone.

(36)

Saltare addosso (altre persone) 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

**

Figura 8: Saltare addosso ad altre persone

7. Scavare buche

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano e di Border Collie che non scavano mai buche.

Х2 = 30,222 / p = 0,001 (Fig. 9) Scavare buche 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

(37)

8. Non obbedire ai comandi (seduto, terra, resta, ecc.)

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano che non obbediscono spesso ai comandi e un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Border Collie che obbediscono ai comandi.

Х2 = 27,833 / p = 0,002 (Fig. 10)

Non obbedire ai comandi

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

Figura 10: Non obbedire ai comandi

9. Non tornare quando viene richiamato

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Border Collie che torna quando viene richiamato.

(38)

Non tornare quando richiamato 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

Figura 11: Non rispondere al richiamo

10. Mordicchiare parti del corpo delle persone

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Labrador che mordicchia parti del corpo delle persone (spesso e a volte).

Х2 = 32,437 / p = 0,000 (Fig. 12)

Mordicchiare parti del corpo

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

(39)

11. Leccare insistentemente la bocca del proprietario

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano e Border Collie che lecca insistentemente la bocca del proprietario (a volte).

Х2 = 32,654 / p = 0,000 (Fig. 13)

Leccare bocca proprietario

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

** **

Figura 13: Leccare insistentemente la bocca del proprietario

12. Leccare insistentemente altre parti del corpo del proprietario In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano che lecca insistentemente altre parti del corpo del proprietario (spesso) e Golden Retriever (mai).

(40)

Leccare altre parti corpo (proprietario) 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

*

*

Figura 14: Leccare insistentemente altre parti del corpo del proprietario (* = p < 0,05)

13. Inseguire veicoli/biciclette/persone

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano che insegue veicoli/biciclette/persone (spesso) e di Pastore Tedesco (a volte). Х2 = 28,134 / p = 0,002 (Fig. 15) Inseguire veicoli/biciclette/persone 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

(41)

14. Mangiare qualsiasi cosa per strada

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Labrador che mangia qualsiasi cosa per strada (spesso) e di Pastore Tedesco (a volte).

Х2 = 29,048 / p = 0,001 (Fig.16)

Mangiare cose per strada

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

Figura 16: Mangiare qualsiasi cosa per strada

15. Abbaiare se lasciato da solo

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Border Collie che abbaia se lasciato da solo (mai).

(42)

Abbaiare se lasciato solo 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

*

Figura 17: Abbaiare quando viene lasciato solo

16. Distruggere oggetti se lasciato da solo

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Border Collie che distrugge oggetti se lasciato da solo (mai).

Х2 = 24,561 / p = 0,006 (Fig. 18)

Distruggere se lasciato solo

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

(43)

17. Distruggere (non da solo)

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Labrador che distrugge non da solo (spesso).

Х2 = 23,366 / p = 0,009 (Fig. 19)

Distruggere (non da solo)

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

*

Figura 19: Distruzione oggetti quando NON è solo

18. Tirare al guinzaglio

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Boxer che tira al guinzaglio (spesso).

(44)

Tirare al guinzaglio 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

*

Figura 20: Ingestibilità al guinzaglio

19. Fissarsi su un oggetto

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Boxer che si fissa su un oggetto (a volte).

Х2 = 18,349 / p = 0,049 (Fig. 21) Fissarsi su un oggetto 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

*

(45)

20. Essere molto agitato ed eccitabile

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Boxer che sono molto agitati ed eccitabili (spesso).

Х2 = 33,367 / p = 0,000 (Fig. 22)

Essere molto agitato/eccitabile

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

Figura 22: Essere molto agitato/eccitabile

21. Correre dietro ai gatti

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Boxer che corre dietro ai gatti (spesso).

(46)

Correre dietro ai gatti 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

Figura 23: Rincorrere i gatti

22. Tentare di mordere altri cani

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano che tenta di mordere altri cani (mai) e di Pastore Tedesco (spesso).

Х2 = 50,904 / p = 0,000 (Fig. 24)

Mordere altri cani

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

(47)

23. Rizzare il pelo quando incontra altri cani

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano e Labrador che rizza il pelo quando incontra altri cani (spesso).

Х2 = 29,177 / p = 0,001 (Fig. 25)

Rizzare pelo quando incontra altri cani

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

**

Figura 25: Rizzare il pelo quando incontra altri cani

24. Atteggiamenti aggressivi quando lo si rimprovera

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Pastore Tedesco che ha atteggiamenti aggressivi quando lo si rimprovera (spesso).

(48)

Atteggiamenti aggressivi (quando si rimprovera) 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

Figura 26: Atteggiamenti aggressivi quando viene rimproverato

25. Non gradire di essere accarezzato

In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Pastore Tedesco che non gradisce di essere accarezzato (spesso).

Х2 = 23,138 / p = 0,010 (Fig. 27)

Non gradire essere accarezzato

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

*

(49)

26. Mostrare paura del veterinario/dell’ambulatorio veterinario In particolare si nota un numero maggiore (rispetto al valore atteso) di Barbone Nano che mostra paura del veterinario/ambulatorio veterinario (spesso).

Х2 = 23,733 / p = 0,008 (Fig. 28)

Paura veterinario/ambulatorio vet

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

**

(50)

Per i seguenti comportamenti indesiderati analizzati è risultato un Х2 NON statisticamente significativo.

1. Fuggire di casa (Fig. 29)

Fuggire di casa 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

Figura 29: Fuga da casa

2. Mordicchiare oggetti (Fig. 30)

Mordicchiare oggetti 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

(51)

3. Mangiare le proprie feci (Fig.31)

Mangiare proprie feci

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

Figura 31: Mangiare le proprie feci

4. Mangiare feci di altri cani (Fig. 32)

Mangiare feci altri cani

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

(52)

5. Abbaiare insistentemente (non da solo) (Fig. 33)

Abbaiare (non da solo)

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

Figura 33: Abbaiare quando NON viene lasciato solo

6. Leccarsi insistentemente (Fig. 34)

Leccarsi insistentemente 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

(53)

7. Seguire le ombre (Fig. 35) Seguire le ombre 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

Figura 35: Seguire le ombre

8. Girare su se stesso (Fig. 36)

Girare su se stesso 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

(54)

9. Inseguirsi la coda (Fig. 37) Inseguirsi la coda 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

Figura 37: Inseguirsi la coda

10. Ripetere una certa azione insistentemente (Fig. 38)

Ripetere certa azione insistentemente

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

(55)

11. Mimare l’atto sessuale (Fig. 39)

Mimare atto sessuale

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

Figura 39: Mimare l'atto sessuale

12. Abbaiare ad altri cani (Fig. 40)

Abbaiare ad altri cani

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

(56)

13. Ringhiare contro altri cani (Fig. 41)

Ringhiare contro altri cani

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

Figura 41: Ringhiare contro altri cani

14. Atteggiamenti aggressivi quando gli si mette la mano sulla testa (Fig. 42)

Atteggiamenti aggressivi (mano sulla testa)

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

(57)

15. Atteggiamenti aggressivi quando gli si impone di fare qualcosa che non vuole (Fig. 43)

Atteggiamenti aggressivi (quando si impone fare qsa)

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

Figura 43: Mostrare atteggiamenti aggressivi quando gli si impone di fare qualcosa che non vuole

16. Non gradire l’entrata di persone, soprattutto estranei, nel suo territorio (Fig. 44)

Non gradire entrata estranei nel proprio territorio

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

(58)

17. Difendere uno o più oggetti (es. giocattoli, ciotola del cibo) che considera suoi (Fig. 45)

Difendere oggetti 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8

spesso a volte mai

barbone nano border collie labrador golden boxer pastore tedesco

Figura 45: Difendere oggetti che considera suoi

Riassumendo, è emerso che i cani di razza Barbone Nano, rispetto agli altri cani esaminati, presentano una maggiore incidenza dei seguenti comportamenti indesiderati: urinare in casa (in grandi quantità e in piccoli spruzzi) e defecare in casa (spesso e a volte), fare troppe feste al rientro dei proprietari e saltare addosso ai proprietari (spesso), scavare buche (mai), non obbedire ai comandi (spesso), leccare insistentemente la bocca del proprietario (a volte), leccare insistentemente altre parti del corpo del proprietario (spesso), inseguire veicoli/ biciclette/ persone (spesso), tentare di mordere altri cani (mai), rizzare il pelo quando incontra altri cani (spesso), mostrare paura del veterinario/ambulatorio veterinario (spesso).

(59)

I Boxer sono risultati predisposti nel fare troppe feste al rientro dei proprietari (spesso), saltare addosso alle persone (a volte), tirare al guinzaglio (spesso), fissarsi su un oggetto (a volte), essere molto agitati ed eccitabili e correre dietro ai gatti (spesso).

I Labrador Retriever presentano maggiormente comportamenti indesiderati quali mordicchiare parti del corpo delle persone (spesso e a volte), mangiare cose per strada (spesso), distruggere oggetti non da soli (spesso), rizzare il pelo quando incontrano altri cani (spesso).

I Pastori Tedeschi hanno mostrato un’alta incidenza di: saltare addosso alle persone (mai), inseguire veicoli/biciclette/persone e mangiare cose per strada (a volte), tentare di mordere altri cani, avere atteggiamenti aggressivi se rimproverati e non gradire di essere accarezzati (spesso).

I Border Collie presentano frequentemente: saltare addosso alle persone e leccare insistentemente la bocca del proprietario (a volte), scavare buche, non obbedire ai comandi, non tornare quando richiamati, abbaiare se lasciati soli e distruggere oggetti se lasciati soli (mai).

Per quanto riguarda i dati sui Golden Retriever, risulta statisticamente significativo, il comportamento di leccare insistentemente altre parti del corpo del proprietario (mai).

Per quanto riguarda la domanda sulle eventuali manifestazioni di paura mostrata dal cane in caso di temporale, rumori forti (traffico, fuochi

(60)

d’artificio, botti, ecc.) e in luoghi affollati, sono risultati i seguenti dati riportati in Tab. 3: Sì No Temporale 244 286 Rumori forti 314 218 Luoghi affollati 180 352 Totale 738 856

Tabella 3: Manifestazioni di paura in risposta a temporali, rumori forti e in luoghi affollati

Il 42,5% delle risposte affermative, quindi, è rappresentato da manifestazioni comportamentali riferibili a paura in presenza di rumori forti.

(61)

3.4 Quarta sezione: interventi sui

comportamenti indesiderati

Analizzando le risposte alla domanda relativa ad eventuali interventi effettuati sui comportamenti indesiderati, sono risultati i seguenti dati riportati in Tab. 4:

Interventi %

Sì 190 22,2

No 666 77,8

Totale 856

Tabella 4: Risposta alla domanda sugli eventuali interventi effettuati sui comportamenti indesiderati

Delle 190 persone che hanno dato una risposta affermativa, la maggior parte (42,1%) si sono rivolte ad un educatore cinofilo. Gli altri risultati sono riportati in Tab. 5:

Quantità %

Veterinario generico 29 14,7

Veterinario comportamentalista 34 17,3 Comportamentalista (non vet.) 13 6,6 Educatore cinofilo (metodo gentile) 83 42,1

Addestratore (metodo coercitivo) 11 5,6

Amico con competenza 11 5,6

(62)

CAPITOLO IV

Discussione

(63)

I dati riportati sui questionari dai proprietari dei cani, sono stati analizzati ed è emerso che, per quanto concerne i dati relativi agli intervistati, la popolazione dei proprietari risulta non essere del tutto omogenea per il sesso: maggiormente rappresentati sono i soggetti di sesso femminile (60,9%), contro il 39,1% dei soggetti di sesso maschile.

Questo è un aspetto importante da considerare, in quanto alcuni studi hanno evidenziato come le donne siano più sensibili degli uomini alle condizioni degli animali (Herzog, 2007), anche se non si osservano differenze fra ragazze e ragazzi nei confronti dei cani (Daly e Morton, 2003).

Anche da altri studi (Lore e Eisenberg, 1986; van der Borg et al., 1991; Wickens et al., 1995) è emerso che il sesso del proprietario influisce sul tipo di rapporto che l’uomo ha con il proprio cane e di conseguenza sulla capacità del padrone di comprendere ed interpretare i comportamenti del proprio animale; da questo si evince che coloro che hanno risposto al presente studio potrebbero essere particolarmente attenti al comportamento del proprio cane e quindi particolarmente attendibili nelle risposte fornite. D’altro canto però è stato osservato che i cani mostrano un comportamento diverso a seconda della persona che si trovano di fronte, ad esempio un atteggiamento più aggressivo nei confronti degli uomini rispetto alle donne, abbaiando e mantenendo uno sguardo fisso più a lungo (Beaver, 1982; Blackshaw, 1985; Millot, 1994).

(64)

Se ne deduce che, la differenza di sesso fra i partecipanti potrebbe aver comportato una differenza nel comportamento dei cani oggetto della ricerca. Ulteriori studi sono necessari per stabilire la reale importanza di questo fattore nel manifestarsi di disturbi comportamentali nel cane.

Per quanto riguarda l’età degli intervistati, si ha una maggiore incidenza di soggetti compresi nella fascia di età tra 20 e 30 anni (50,2%), per il 30,4% tra i 30 ed i 50 anni, per il 12,8% tra i 50 ed i 70 anni per il 4,3% al di sotto dei 20 anni ed infine, per il 2,3% al di sopra dei 70 anni.

Più della metà degli intervistati possiede un diploma di scuola media superiore (61,1%), mentre il 14,5% ha ottenuto la licenza di scuola media inferiore e solo il 17,8% degli intervistati ha conseguito una laurea; il titolo di studio risulta essere abbastanza elevato ed è stato studiato che l’interesse verso gli animali aumenta con l’educazione e diminuisce con l’età (Kellert, 1996), indipendentemente dal sesso di appartenenza (Randler et al, 2007). Dallo studio risulta che la popolazione canina presa in esame è omogenea per il sesso di appartenenza.

Sul totale dei cani di sesso femminile, il 36,8% sono state sterilizzate, mentre dei cani maschi solo una piccola percentuale (9,1%) sono stati sottoposti a intervento di castrazione.

Questi dati dimostrano come, ad oggi, gli interventi di ovariectomia/sterilizzazione sui cani femmine siano molto più diffusi

(65)

rispetto agli interventi di orchiectomia/castrazione sui cani di sesso maschile.

Questi interventi sono poco praticati, ma molti non sanno che, oltre ad evitare cucciolate indesiderate, hanno il vantaggio di ridurre quei comportamenti sgraditi che, essendo maggiormente influenzati dall’azione degli androgeni, possono essere eliminati con la castrazione (Hart e Hart, 1985), quali il vagabondaggio, la marcatura con l’urina, la monta e l’aggressività verso i conspecifici.

I meticci sono la categoria più numerosa nel presente studio (32,5%), seguiti dai Pastore Tedesco, Labrador Retriever, Golden Retriever, Boxer, Barbone Nano e Border Collie. Le altre razze costituiscono, tutte insieme, il 34,7%. L’età media è di circa 63 mesi.

Oggigiorno i cani vengono tenuti come animali da compagnia e utilizzati per svariati scopi quali cani guida, cani da caccia, cani pastore e per la ricerca di determinate sostanze chimiche (esplosivi, droghe, ecc.) (Svartberg e Forkman, 2002).

Condividere l’esistenza con dei compagni animali può essere di grande beneficio, ma può anche avere implicazioni negative (Robinson, 1996). I buoni rapporti tra animali e proprietari si sviluppano soltanto quando si stabilisce una buona combinazione tra le aspettative ambientali degli uni e degli altri, l’amministrazione della casa e il senso di responsabilità

(66)

I problemi comportamentali dei cani sono in larga misura il risultato dell’incomprensione, da parte dei proprietari, del loro comportamento naturale.

Il presente studio si proponeva di analizzare l’incidenza di comportamenti indesiderati in alcune razze canine: Barbone Nano, Boxer, Labrador Retriever, Pastore Tedesco, Border Collie e Golden Retriever.

È emerso che i cani di razza Barbone Nano, rispetto agli altri cani esaminati, presentano una maggiore incidenza di problemi di eliminazione in casa. I problemi comportamentali associati con l’eliminazione in casa sono comuni e considerati dalla maggior parte dei proprietari come problemi seri (Beaver, 2009). I maschi interi presentano una maggiore incidenza rispetto ai maschi castrati o alle femmine e ciò è associato con la loro tendenza alla marcatura (Houpt, 1983; Voith, 1992). Esiste anche una predilezione di razza (Campbell, 1972), soprattutto riportata per i Beagle e i Bichon Frises (Bamberger e Houpt, 1991 – 2001); per cui potremmo ipotizzare che ci sia una certa tendenza a mostrare questo comportamento nei cani di piccola/media taglia. Potremmo anche ricercare la causa di tale disturbo nella scarsa frequenza di uscite giornaliere dei cani di piccola taglia, che solitamente vengono tenuti in casa. L’eliminazione inappropriata potrebbe anche essere segno di un problema di iperattaccamento al proprietario (Pageat, 1999).

(67)

I Barboni Nani sono risultati predisposti a saltare addosso ai proprietari. Saltare addosso è un problema comportamentale frequente, ma di minore entità, tanto minore quanto più il cane è piccolo (Houpt, 2003). Probabilmente, deriva dal comportamento dei lupi di leccare la faccia a mo’ di saluto (Vollmer, 1979 e Neilson, 2002). Il saltare addosso può essere interpretato anche come comportamento di richiesta di attenzioni, che diventa eccessiva nel momento in cui il proprietario la percepisce come tale (Bowen, 2004); anche il leccare insistentemente la bocca e altre parti del corpo del proprietario (comportamenti risultati statisticamente significativi proprio nel Barbone Nano e anche nel Border Collie, mentre nel Golden Retriever è risultato statisticamente significativo l’assenza di questo comportamento) potrebbero essere date da un’eccessiva richiesta di attenzioni. Potrebbe anche sottintendere qualcosa di più serio, come problemi correlati con la gestione, la gerarchia o la separazione (Bowen, 2004).

Nel presente studio è risultato statisticamente significativo che il Pastore Tedesco non salta mai addosso alle persone; questo dato potrebbe essere correlato al fatto che, solitamente, chi sceglie questa razza tende ad avere particolare cura nell’educazione o nell’addestramento del cane. Il fare troppe feste al rientro dei proprietari, dato risultato statisticamente maggiore sia per il Barbone Nano che per il Boxer, secondo Beaver (2009),

(68)

del proprietario. Potrebbe essere indice di uno stato di iperattaccamento, soprattutto se associato ad altri comportamenti indesiderati come le eliminazioni inappropriate, la distruttività e le vocalizzazioni (Pageat, 1999). Lo stato di iperattaccamento sottintende un problema di ansia da separazione ed è stato visto che un’elevata proporzione di cani che soffrono di questo disturbo vivono in appartamento (Takeuchi et al., 2001). Sembra però che non ci sia una prevalenza in una determinata razza (Pageat, 1999). È risultato statisticamente significativo il saltare addosso ad altre persone per i cani di razza Border Collie e Boxer. Il saltare addosso è un comportamento normale nel cane, ad esempio per richiamare l’attenzione o per invitare al gioco (Lindell, 2004). Tuttavia, non sempre è tollerato dalle persone, soprattutto se si tratta di un cane di media o grande taglia come il Boxer e il Border Collie.

È risultato statisticamente significativo il fatto che i Barboni Nani spesso non obbediscono ai comandi. Si potrebbe ricercare la causa di questo problema nella gestione (Lindell, 2004) del cane da parte del proprietario, proprio perché, essendo un cane di piccola taglia, talvolta viene “viziato” dai proprietari, o comunque sia, gli vengono concessi determinati comportamenti che poi risultano nella non obbedienza anche ai comandi più semplici.

Il Labrador Retriever presenta maggiormente il comportamento di mordicchiare parti del corpo delle persone. Questo comportamento può

(69)

essere considerato o meno come indesiderato ed essere segno di una eccessiva richiesta di attenzioni (Bowen, 2004), ma potrebbe essere anche dato dal fatto che i Labrador sono rinomati per la loro socievolezza e la continua ricerca di attenzioni anche da persone che non conoscono.

Il Pastore Tedesco e il Barbone Nano presentano maggiormente i comportamenti di inseguimento di veicoli, biciclette e persone. Secondo Beaver (2009), questo comportamento rappresenta un serio rischio sia per il cane che per le persone. È legato all’istinto per la predazione, che spinge i cani ad inseguire oggetti e/o soggetti in movimento (Beaver, 1982 e 1994). In accordo con quanto riportato da Bowen (2004), questo tipo di comportamento rappresenta una caratteristica di molti cani da pastore, ma è da segnalare che nel presente studio non è stato riscontrato in misura maggiore nel Border Collie rispetto alle altre razze indagate.

Il Labrador e il Pastore Tedesco presentano in maniera statisticamente evidente il comportamento indesiderato di mangiare cose per strada. L’uso della bocca per il cane è una normale forma di esplorazione e investigazione, che inizia col periodo della socializzazione, a circa tre settimane di vita (Fox, 1965 e Houpt, 1991). Alcune razze sembrano mostrare maggiormente questo comportamento (Beaver, 2009). I Labrador Retriever sono rinomati per lo spiccato interesse per il cibo (Landsberg et al., 2003). Gazzano e collaboratori (2008) riportano che questa

(70)

di mangiare qualsiasi cosa. Il Labrador inoltre mostra maggiormente il comportamento di distruggere oggetti (non da solo). Le distruzioni possono avvenire come parte di un comportamento legato al gioco o di un comportamento esplorativo, in animali giovani e attivi che non possono svolgere un adeguato esercizio fisico (Simpson, 2000); come manifestazioni territoriali (localizzate a porte e finestre); nel corso di attacchi fobici correlati alla presenza di rumori o tuoni (Horwitz, 2004). Probabilmente il distruggere oggetti quando non è da solo potrebbe essere correlato alla carenza di stimoli ambientali, particolarmente vero se si tratta di un cane di grossa taglia o che non fa un esercizio fisico adeguato (Houpt, 2003). Il dato qui rilevato concorda con quello che riporta Beaver (2009), cioè che la super-attività è spesso associata a cani di razze con elevato livello di energia, cani da lavoro o da sport, quindi concorda anche con i dati che abbiamo riscontrato riguardo ai Boxer (tirare al guinzaglio, essere molto agitati ed eccitabili, correre dietro ai gatti).

I Boxer sono risultati maggiormente predisposti a comportamenti quali fissarsi su un oggetto. Si potrebbe ipotizzare un disturbo ossessivo-compulsivo, che però Luescher (1998 – 2003) riporta più per altre razze (Border Collie, Pastore Tedesco, Doberman Pinscher, Shnauzer nano, Bull terrier e Cane da pastore Australiano).

I Pastori Tedeschi sono risultati maggiormente predisposti a comportamenti di aggressività verso altri cani (tentare di mordere altri cani). Questo dato è

(71)

in disaccordo con quanto riportato da Duffy e collaboratori (2008), secondo i quali la maggior percentuale di tentativi di morsicare altri cani è stata riscontrata in cani di razza Akita, Jack Russel terrier e Pit Bull terrier; la discordanza potrebbe essere dovuta sia a differenze metodologiche che alla differente popolazione canina indagata. Il dato può essere in accordo a quanto riportato da Beaver (2009), cioè che questo comportamento è frequente tra cani maschi interi, soprattutto in terriers e cani da guardia. Dal presente studio è risultato che il Barbone Nano non mostra mai tentativi di mordere altri cani.

Per quanto riguarda il mostrare atteggiamenti di aggressività quando rimproverati e di non gradire essere accarezzati, si potrebbe pensare ad aggressività da dominanza in accordo allo studio italiano di Notari e Goodwin (2007) nel quale il Pastore Tedesco viene incluso nel gruppo delle razze a elevata aggressività e in accordo anche con quanto riportato da Bamberger e Houpt (2001) in uno studio effettuato nel corso di dieci anni. Borchelt (1983) e Takeuchi et al. (2001) hanno riscontrato che i Pastori Tedeschi sono frequentemente presentati a visite comportamentali per atteggiamenti aggressivi verso gli estranei, cosa che non è stata rilevata dal presente studio a causa del differente metodo di reclutamento dei soggetti in esame, che è più aderente alla distribuzione di soggetti sul territorio.

(72)

Il Barbone Nano e il Labrador Retriever presentano atteggiamento di piloerezione quando incontrano altri cani. Questo tipo di postura ha la funzione di creare un ingannevole aumento in altezza soprattutto in cani con il pelo lungo (Beaver, 2009). Inteso come atteggiamento di minaccia, che indica un elevato livello di eccitazione, in realtà non è necessariamente legato alla dominanza (Sheperd, 2002).

I Barboni Nani presentano maggiormente paura del veterinario o dell’ambulatorio veterinario. Secondo Marcella (1983) tutte le razze possono mostrare aggressività verso i veterinari, e questo perché la paura è per lo più secondaria alle esperienze negative vissute dall’animale in determinate condizioni. È pertanto possibile ipotizzare che le razze che siano predisposte a molti problemi organici, dovendo subire manipolazioni dolorose, sviluppino spesso paura del medico veterinario e/o dell’ambulatorio in cui questo opera.

Dall’analisi dei dati è risultato che il Barbone Nano e il Border Collie non scavano buche. Secondo Beaver (2009), scavare è un problema comune nei cani e i motivi possono essere molteplici: dalla regolazione della temperatura corporea all’esercizio fisico. Secondo Beaver (2009), i cani appartenenti alle razze da lavoro possono scavare per scaricare l’eccesso di energia, questo non concorda con i dati rilevati dal nostro studio.

Dalla presente ricerca è emerso che il Border Collie non mostra mai i seguenti comportamenti: non obbedire ai comandi, non tornare quando

Figura

Tabella 1: razza, età, sesso e numero totale di individui appartenenti alle razze maggiormente  rappresentate nel campione.
Figura 3: Urinazione in casa (in grandi quantità) (** = p &lt; 0,01)
Figura 6: Manifestazioni eccessive al rientro dei proprietari
Figura 7: Saltare addosso al proprietario
+7

Riferimenti

Documenti correlati

• Livello I: verifica (screening) - processo che identifica la possibile incidenza significativa su un sito della Rete Natura 2000 di un piano o un progetto, singolarmente o

Alcuni farmaci competono per le stesse proteine plasmatiche, il farmaco con legame più forte può spiazzare quello con legame più debole. Riveste importanza

È credenza popolare che il Labrador Retriever sia originario delle coste della Groenlandia dove i pescatori usavano un cane simile per recuperare il pesce.. È un

23/b, codice fiscale MDCDRA79B27C352X, iscritto al RNSE Repertorio nazionale soci esperti naturalisti al num 174, dottore in Scienze Naturali indirizzo

357/1997 (e s.m.i.), è da assoggettare a Valutazione di Incidenza Ambientale ed in particolare lo Studio di Valutazione di Incidenza Ambientale ha lo scopo di individuare e

diverse circa lo stato di detenzione dei cani; lamentano inoltre che il provvedimento impugnato sarebbe contraddittorio là dove, da un lato, ha confermato il ritenuto

Le &#34;Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza&#34; sono state predisposte nell’ambito della attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità 2011-2020

Il disturbo, cioè la tensione indesiderata, provocato da un circuito in un altro circuito per accoppiamento capacitivo, risulta dunque essere proporzionale alla capacità parassita,