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La Spezieria di Santa Maria della Scala a Roma: caratterizzazione e valorizzazione di materiali inorganici ad uso pittorico e artistico

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Academic year: 2021

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La Spezieria di Santa Maria della Scala

a Roma

Caratterizzazione e valorizzazione di materiali inorganici ad uso

pittorico e artistico

Interno della Spezieria di Santa Maria della

Scala a Roma. Ampolle contenenti diversi materiali conservati all’interno della Spezieria di S. Maria della Scala a Roma

Campioni M-83 (A-D) Smerald, campionati dall’interno della Spezieria e analizzati tramite Spettroscopia micro-Raman. Studente: Marina Babic

Relatore: Giovanni Cavallo Correlatore: Maria Laura Santarelli

Maria Luisa Vazquez de Agredos Pasqual

Abstract

Questa tesi presenta una ricerca ri-guardante lo studio delle molteplici attività e della complessa storia delle farmacie storiche localizzate in tutta Europa, concentrandosi soprattut-to nel contessoprattut-to del terrisoprattut-torio italia-no e focalizzando l’attenzione sulla Spezieria di Santa Maria della Sca-la a Roma, aperta nel XVII secolo e gestita da monaci dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, e sulle diverse sostanze e materiali ancora conser-vati al suo interno.

Lo scopo della ricerca è quello di ri-uscire ad identificare 56 campioni selezionati di materiali inorganici, tra cui gemme, pigmenti e composti medicinali, campionati dall’interno della spezieria, contestualizzarli nel campo della produzione di oggetti d’arte e trovare infine una maniera efficace di valorizzare i risultati ot-tenuti e renderli fruibili al pubblico.

Svolgimento

La ricerca si è concentrata principal-mente sulla caratterizzazione e lo studio dei campioni scelti attraverso la tecnica di analisi spettroscopica micro-Raman, eseguita a Roma presso l’Università La Sapienza, af- fiancata da ricerche di tipo storico sul ruolo e le occupazioni delle farma-cie antiche, sull’impiego di gemme e pigmenti nella produzione di ope-re di valoope-re artistico e culturale e sull’efficacia dell’applicazione della spettroscopia Raman allo studio dei beni culturali.

Conclusioni

L’indagine scientifica ha permesso di caratterizzare 47 dei 56 campioni selezionati, tra cui tutte le gemme e i pigmenti presenti. Non è stato possibile identificare i restanti cam-pioni a causa delle poche informa-zioni a disposizione e delle difficoltà di interpretazione dei risultati mi-cro-Raman.

I risultati ottenuti attraverso le ana-lisi scientifiche hanno confermato la presenza di materiali che possono avere un effettivo utilizzo nel campo dell’arte. Grazie a questi dati è possi-bile ipotizzare che la Spezieria

roma-na di Santa Maria della Scala avesse anche un ruolo nella commercia-lizzazione di pigmenti, gemme, le- ganti e materiali annessi con lo sco-po di rifornire gli artisti.

Per valorizzare i risultati ottenuti e far conoscere la storia di questa far-macia romana, si propone di aprire al pubblico gli spazi della spezieria, al momento difficilmente visitabili, ma che presentano ancora l’arreda-mento originario, offrendo anche la possibilità di condurre visite guidate che comunichino l’attività dei car-melitani. Assieme a ciò si propone la realizzazione dei cataloghi dedicati alle sostanze ed ai materiali ana-lizzati e di renderli accessibili anche attraverso piattaforme online, per poter essere consultati in ogni mo-mento da chiunque ne abbia la ne-cessità.

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