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F. Fiorentin-C. Fiorio, Manuale di diritto penitenziario, Giuffrè Francis Lefebvre, 2020 RECENSIONE

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Recensioni C. De Robertis

La legislazione penale

ISSN: 2421-552X 1 15.01.2021

F. Fiorentin-C. Fiorio, Manuale di diritto penitenziario, Giuffrè Francis Lefebvre, 2020

RECENSIONE di Chiara De Robertis

(Dottoranda di ricerca in Diritti e Istituzioni presso l’Università degli Studi di Torino)

Il Manuale di diritto penitenziario di Fabio Fiorentin e Carlo Fiorio è il frutto dell’unione di due distinti saperi: da una parte, quello del Magistrato di sorveglianza, che si trova a maneggiare e ad applicare quotidianamente il diritto penitenziario e, dall’altra parte, quello dello studioso del diritto processuale penale. Il Manuale, così come concepito dai due Autori, illustra il complesso meccanismo del sistema penitenziario, dando ordine a una materia che, molto spesso, soprattutto agli occhi dei meno esperti, potrebbe apparire farraginosa e poco chiara.

Non può peraltro essere trascurata la dirompente centralità dell’esecuzione penale: la questione carceraria, infatti, emerge spesso nel dibattito pubblico, senza dimenticare la recente riforma dell’Ordinamento penitenziario ad opera dei d.lgs. nn. 121 e 123 del 2018.

A queste ragioni, se ne aggiungono altre richiamate dagli stessi Autori. In primis, vengono in risalto i numerosi interventi della Corte europea dei diritti dell’uomo e della Corte costituzionale, sintomatici della sempre maggiore giurisdizionalizzazione del diritto penitenziario. Per quanto riguarda il primo versante, l’attenzione della Corte europea è in particolare ricaduta sul rispetto dei diritti fondamentali nell’esecuzione della pena. Sul piano nazionale, invece, il Giudice delle Leggi si è prodigato – si pensi alle censure relative al regime ostativo di cui all’art. 4 bis OP – in un’opera di attenta rimozione di presunzioni assolute e automatismi legislativi, favorendo un maggiore ricorso alla valutazione ponderata del caso concreto.

Infine, ha riportato la luce dei riflettori sul diritto penitenziario anche la recente legislazione d’emergenza, volta a fronteggiare la crisi sanitaria da Covid-19, che, focalizzandosi sulla condizione di persistente sovraffollamento dei nostri di istituti di pena, è intervenuta con misure deflative della popolazione carceraria, al fine di ridurre il rischio di contagio.

Tutte queste cruciali tematiche sono state trattate nel Manuale qui recensito, che, oltre a costituire un utile ausilio per lo studio di una materia sicuramente molto complessa, si presenta come uno dei testi più aggiornati di diritto penitenziario.

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Recensioni Manuale di diritto penitenziario C. De Robertis

La legislazione penale

ISSN: 2421-552X 2 15.01.2021 Il rigore metodologico adottato si evince dalla struttura stessa del Manuale che, diviso in nove parti, ordina, descrive e spesso commenta.

Dai fondamenti dell’esecuzione penale, alla disamina dei titoli privativi della libertà personale, dal trattamento penitenziario, alla vera e propria vita detentiva; non mancano, inoltre, richiami alle circolari interne del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria le quali, pur non assurgendo all’alveo degli atti normativi, svolgono – come è noto – un’importante funzione di indirizzo nella gestione interna degli istituti penitenziari.

Il Manuale vaglia poi, analiticamente, i diritti delle persone detenute e internate, la disciplina dei permessi e quella delle misure alternative alla detenzione, con riferimenti alle più significative pronunce giurisprudenziali nazionali e sovranazionali.

Segue una dettagliata illustrazione delle pene sostitutive e pecuniarie, nonché delle misure di sicurezza, da cui emerge il chiaro intento di andare oltre i fondamenti teorici del diritto penitenziario e di soffermarsi sugli aspetti maggiormente operativi. All’interno di questo solco, posto il cospicuo numero di detenuti stranieri presenti all’interno degli istituti penitenziari italiani, appare particolarmente innovativa la parte riguardante l’esecuzione penale nei confronti dello straniero.

Nei capitoli dedicati ai procedimenti di esecuzione e sorveglianza, gli Autori offrono una panoramica completa della giurisdizione di competenza della Magistratura di sorveglianza, soffermandosi anche sulle questioni più tecniche e sui procedimenti speciali e atipici.

L’ultima parte si concentra sull’esecuzione della pena nei confronti dei minorenni, materia che, per molti anni, ha risentito della mancanza di una disciplina organica, ma è ora globalmente regolata dal d.lgs. n. 121 del 2018.

Va da ultimo segnalato che ogni parte è stata arricchita con i commenti della più autorevole dottrina e che, al fondo dei capitoli, sono presenti schemi riassuntivi, utili per orientare il lettore.

Insomma, tutte queste caratteristiche contribuiscono a fare del Manuale di diritto penitenziario di Fabio Fiorentin e Carlo Fiorio uno strumento indispensabile non solo per lo studente, ma anche per gli studiosi e gli operatori del diritto.

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