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PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

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Academic year: 2022

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AREA V - SERVIZI ALLA PERSONA

Attività Servizi per l’Infanzia

SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE “DON ENRICO PAPETTI” – via Monfalcone ,21 Varese

(D.D. n. 69 prot.n. 1648 del 6 febbraio 2003)

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

triennio 2019-2022

(approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 99 del 30 aprile 2019)

Anno scolastico 2019-2020

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INDICE

PREMESSA pag. 1

CONTESTO TERRITORIALE pag. 2

FINALITA’ pag. 3

PRINCIPI METODOLOGICI pag. 4

IL PROGETTO PEDAGOGICO pag. 5

FORMAZIONE DEL PERSONALE pag. 9

CONDIZIONI GENERALI DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO pag. 9

LA SPECIFICITA’ DEL “NOSTRO” PROGETTO EDUCATIVO pag.12

PROGETTI COMUNI ALLE QUATTRO SCUOLE

DELL’INFANZIA COMUNALI pag.16

RETI DI SCUOLE / RAPPORTI CON IL TERRITORIO pag.18

RISORSE UMANE pag.19

RISORSE FINANZIARIE pag.20

CRITERI PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEGLI ESITI pag.21

ASSETTO ORGANIZZATIVO DEI SERVIZI pag.21

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PREMESSA

Le leggi di riforma sull’autonomia scolastica della fine degli anni Novanta costituiscono un punto di svolta nell’evoluzione del sistema scolastico italiano. La Legge 59/1997 riconosce a ogni istituzione scolastica la “personalità giuridica” e l’autonomia gestionale; il Piano dell’Offerta Formativa (POF) diviene il documento fondamentale che costituisce “l’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche”. La recente riforma attuata con la legge 107 del 2015 introduce come novità la durata triennale del documento.

Il POF viene elaborato sui principi e criteri delineati nel Progetto Pedagogico dei servizi per l'infanzia, considerando le risorse disponibili; si completa con una parte dedicata ai progetti annuali, aggiornati a seconda delle esigenze e delle proposte presentate dai singoli plessi.

LE SCELTE EDUCATIVE E GLI OBIETTIVI

Le scuole dell’infanzia comunali realizzano da molti anni progetti di alta valenza educativa e formativa. La centralità dei bambini è il presupposto fondamentale e la ragion d’essere dell’intero sistema-scuola. La qualità della scuola si misura attraverso la capacità dell’intero sistema di coinvolgere nella sua progettualità tutti i soggetti che a vari livelli sono interessati al processo di formazione ed educazione.

Il POF delinea le scelte di tipo educativo e si pone degli obiettivi coerenti e realizzabili nell’intento di mantenere alta la qualità delle proposte e del servizio, privilegiando le aree della inclusività, della innovazione e ricerca educativa , delle competenze di cittadinanza, dell’intervento sul disagio, del potenziamento delle competenze dei vari campi di esperienza.

I PRINCIPI FONDAMENTALI

Il POF si basa sui principi costituzionali di solidarietà, uguaglianza, pari opportunità e laicità della scuola pubblica. Al contempo, nella consapevolezza che la scuola costituisce un microcosmo sociale con le sue dinamiche, i suoi diritti e le sue regole, la nostra scuola propone con forza i principi di condivisione, trasparenza, accoglienza e inclusività.

COLLABORAZIONE FAMIGLIE

Altro fondamentale pilastro del POF è la compartecipazione della componente dei genitori al progetto educativo, esplicitato nel Patto di Corresponsabilità, che costituisce un impegno reciproco di un lavoro che mette al centro i bambini e la loro crescita.

Risulta indispensabile, inoltre, il contributo di tutte le istituzioni ed Enti pubblici e privati che si occupano di educazione al fine di creare una rete a sostegno della crescita dei bambini.

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CONTESTO TERRITORIALE

La Scuola dell’Infanzia si delinea oggi come un servizio educativo, integra e sostiene l’opera della famiglia e si colloca in naturale continuità con la Scuola primaria e con il territorio.

Questo servizio, rivolto ai bambini dai 2,5 ai 5/6 anni, si pone non solo come un importante momento sociale, ma anche come agenzia formativa che offre al bambino la possibilità di realizzare diverse esperienze, di soddisfare la propria curiosità e creatività, di sviluppare le proprie potenzialità in un ambiente stimolante e sereno.

I servizi educativi comunali per la prima infanzia costituiscono un sistema integrato che comprende: cinque Asili Nido, quattro Scuole dell’Infanzia, una Sezione Primavera, gestiti e coordinati dall’Area V del Comune di Varese.

Nell’Attività operano il funzionario responsabile dell'attività, uno staff pedagogico e uno staff gestionale amministrativo con lo scopo di promuovere, monitorare e verificare l’integrazione e lo sviluppo culturale e sociale dei diversi servizi rivolti all’infanzia.

Nella realtà varesina anche i servizi educativi privati concorrono a pieno titolo al soddisfacimento della domanda.

Asili Nido e Scuole dell'Infanzia comunali – anno scolastico 2018/2019 Tipologia N. Asili-

Scuole N.

totale iscritti

Di cui residenti

fuori Varese Di cui stranieri

N. % N. %

Asilo Nido 5 232 0 0 74 31,9

Scuola

Infanzia 4 272 21 7,72 66 24,26

Sezione Primavera

1 10 1 10 1 10

Totale 10 514 22 4,28 141 27,43

Fonte : Servizi Educativi del Comune di Varese : asilo nido al 29.11.2018 – scuola infanzia al 30.9.2018

Scuole Infanzia private – anno scolastico 2018/2019

Tipologia scuola n. scuole n. iscritti

Convenzionata con il Comune 16 1273

Statale 6 359

Privata 4 198

Totale 26 1830

Fonte: Servizi Educativi scuole convenzionate al 30.9.2018, scuole statali e private a novembre 2018.

FINALITA’

I Servizi Educativi per la prima infanzia si propongono di offrire opportunità educative per lo sviluppo armonico della personalità delle bambine e dei bambini e di contribuire alla

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costruzione dell’identità personale e dell’autonomia, alla promozione della socialità e allo sviluppo delle competenze di ciascuno, nonché alla formazione della personalità nelle sue componenti fisiche, affettive emotive, cognitive, etiche, sociali e relazionali.

Le scuole dell’infanzia aderiscono e partecipano al Progetto Pedagogico dei Servizi 0/6 promosso dall’Area V – Servizi alla Persona del Comune di Varese. Il progetto individua alcuni presupposti basilari per l’educazione dei bambini nel territorio di Varese, valorizza l’originalità e le differenze dei diversi plessi e pone le basi per una continuità effettiva fra i Servizi 0/3 (Nidi, Sezione Primavera) e le Scuole dell’Infanzia.

PRINCIPI METODOLOGICI

CONDIVISIONE : è garanzia di coinvolgimento di tutti i

soggetti nelle fasi di elaborazione, realizzazione e verifica delle attività;

implica un’opera di mediazione ricorrente senza escludere il contributo di nessuno.

TRASPARENZA : possibilità concreta per tutti gli interessati di conoscere con facilità ed in qualsiasi momento:

- I soggetti incaricati ad agire

- Le attività avviate e loro andamento - Le decisioni prese

- I criteri utilizzati - I documenti elaborati

PARTECIPAZIONE : coinvolgimento operativo

GRADUALITÀ : - procedere in modo non rigido

- tenere conto delle risorse umane e materiali disponibili

CICLICITÀ : continuo controllo dei risultati e

riformulazione degli obiettivi

PIANIFICAZIONE : PER OGNI PROGETTO :

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-definizione degli obiettivi

- individuazione delle fasi di lavoro - individuazione dei risultati attesi - indicazione dei soggetti, compiti, tempi - analisi dei vincoli e delle risorse da acquisire e da impegnare

- preparazione degli elementi richiesti dal progetto

- monitoraggio continuo

- valutazioni e verifiche in itinere e finali

IL PROGETTO PEDAGOGICO Riferimenti generali e finalità

La progettazione pedagogica riguarda l’elaborazione e la formalizzazione da parte degli operatori di un progetto globale sull’attività del servizio educativo.

La progettualità educativa si ispira alle Indicazioni Nazionali e alle Linee Guida del Comune di Varese, documento che delinea il pensiero pedagogico presente nelle scuole comunali con particolare riferimento alla concezione di un bambino attivo nella scoperta di se stesso e del mondo, attraverso le proprie strategie cognitive e relazionali.

Il progetto educativo annuale viene elaborato dal Collegio Docenti, costituito dalle insegnanti e dalla coordinatrice di plesso, prevede l’individuazione di possibili obiettivi educativi rispettosi dei bisogni, degli interessi e delle caratteristiche evolutive del bambino.

Il progetto educativo è uno strumento che guida le azioni, che dà significato ai pensieri e agli interventi, che consente al bambino di vivere la scuola dell’infanzia come un contesto educativo-affettivo-sociale per lui pregnante e coerente, anche rispetto alle sue esperienze pregresse e attuali. L’agire educativo nel contesto scuola dell’infanzia comunale è frutto di una elaborazione dell’esperienza, della competenza e della formazione delle figure professionali coinvolte. I momenti che i bambini vivono nelle scuole dell’infanzia comunali, trovano significato in un progetto che cerca di connettere idee, realtà, stili e conoscenze che ruotano intorno a loro, che li pongono al centro di un processo complesso come quello dell’educazione.

I momenti e i livelli della progettualità attraversano diverse fasi di pensiero e azione, di coinvolgimento e di condivisione. La ricerca e la tessitura di un filo di connessione parte dall’interfaccia che le coordinatrici di plesso attuano tra i collegi docenti e l'Attività Servizi per l'infanzia dell'Area V. Le Linee Guida trovano applicazione nella ricerca del significato delle azioni, partendo sia dalle competenze presenti sia dalla situazione che ogni anno si presenta

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attraverso l’unicità dei bambini e delle famiglie. Il progetto educativo non è standard ma centrato sul bambino e la sua famiglia.

Particolare attenzione viene dedicata alla strutturazione degli ambienti, all’organizzazione degli spazi e alla scelta del materiale ludico per le diverse attività.

L’ambiente, infatti, è un contesto intriso di emozioni, relazioni, idee; promuove e favorisce l’apprendimento. Per un migliore sviluppo delle competenze dei singoli bambini le educatrici organizzano attività differenziate e in piccolo gruppo, strutturando spazi e angoli in modo adeguato. L’organizzazione in piccoli gruppi risulta fondamentale per consentire maggiore attenzione all’interazione tra bambini, tra bambini e adulti e migliorare così la qualità dell’esperienza educativa.

La progettazione si articola nell’intero arco della giornata e riguarda la globalità dell’esperienza del bambino, considerando anche le attività di routine quali importanti momenti educativi.

Linee guida del progetto educativo 0-6 del Comune di Varese

“Condividere con i bambini la scoperta di se stessi e del mondo”

Le Linee guida sono il frutto di un processo di elaborazione durato quattro anni, a cura di un gruppo di lavoro costituito da educatrici dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali e coordinato dall’Assessorato alla Persona del Comune di Varese.

L’idea di bambino è quella di una persona con caratteristiche, competenze e sensibilità proprie, ciò implica la capacità di riconoscere al bambino la sua “unicità” e di aiutarlo a esplorarla ed esprimerla. E’ essenziale che gli adulti si assumano la responsabilità di instaurare relazioni, creare situazioni, allestire ambienti in cui il bambino si senta continuamente co-protagonista di ciò che accade.

I riferimenti principali e le scelte educative vengono individuati all’interno delle Linee Guida.

I riferimenti principali.

 l’importanza del “pensare” e del sapere “dare un nome” all’esperienza educativa che diventa linguaggio e cultura condivisa del collegio docenti;

 la definizione di una visione di bambino e adulto competenti all’interno della relazione:

una figura di adulto competente capace di accompagnare il bambino durante il suo processo di apprendimento;

 la ricerca di metodi e strumenti per rendere applicativo il pensiero condiviso rispetto al:

- pensare – insieme - stare – insieme - fare – con - documentare - informare

intesi come ambiti di scambio interni alla Scuola (fra adulti e fra adulti e bambini) e del confronto con le famiglie, l’Amministrazione, il territorio;

 l’attenzione al contesto della Scuola, che è collegata ad altre agenzie educative, inserita in un territorio specifico, con cui può essere in costante dialogo.

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Le scelte educative.

Le esperienze educativo-didattiche nascono da una attenta osservazione dei ritmi e dei tempi di sviluppo dei bambini e dai loro livelli di competenza. Il gioco si pone come mezzo di apprendimento privilegiato in ogni momento e attività. Consente al bambino di conoscere ed esplorare la realtà, intervenendo su di essa secondo i propri bisogni e interessi.

Dopo l’approvazione delle Linee Guida per valorizzare l’esperienza delle Scuole e individuare ambiti comuni di scambio, riflessione, lavoro, il Progetto Educativo individua, insieme alle Scuole che aderiscono al presente progetto, quattro settori operativi:

 Abitare a Varese e dintorni

 Incontrare le famiglie

 Incontrare le differenze

 Scoprirsi capaci di fare

Allo stadio attuale di elaborazione del Progetto Educativo si specificano come ambiti operativi prioritari i quattro sopra individuati che vengono di seguito descritti.

Ambiti Operativi prioritari Incontrare le famiglie

“Accogliere il bambino è percorrere un pezzo della sua storia con lui, significa accogliere tutto il suo mondo, a cominciare dalla sua famiglia…”

Il collegamento con le famiglie dei bambini che frequentano le Scuole dell’Infanzia, è fondamentale nel nostro progetto.

L’incontro, le occasioni di scambio e di confronto tra adulti, genitori ed educatori, è indispensabile per creare armonia nel processo educativo che gli adulti realizzano per e con il bambino.

Il bambino vive molto tempo nell’ambiente Scuola dell’Infanzia e la presenza delle famiglie all’interno delle strutture è fondamentale per poter condividere le finalità dell’azione educativa .

Solo creando le condizioni perché il bambino viva serenamente e in sintonia nei due ambienti (casa e servizi) l’azione educativa diventa significativa, si rinforza, dando al bambino gli strumenti per aprirsi al mondo.

Inoltre, lo scambio fra le famiglie e le strutture è anche formativo per gli operatori e i genitori, che possono trovare ambiti di confronto e sostegno reciproco.

Strumenti per realizzare quanto enunciato possono essere gli incontri con le famiglie:

 prima dell’inserimento del bambino a scuola i genitori hanno l’opportunità di conoscere le insegnanti e visitare con il proprio bambino la struttura che lo accoglierà;

 nel primo periodo di inserimento un genitore può avere la possibilità di fermarsi per qualche ora nel plesso, affinché il bambino viva il distacco in modo graduale e sereno;

 sono favoriti momenti di colloquio individuale con l’insegnante durante i quali si possono scambiare informazioni sul bambino;

 durante l’anno scolastico vengono organizzati incontri collettivi di sezione in cui le famiglie conoscono l’andamento generale della sezione, il lavoro che viene svolto e le varie problematiche che nascono all’interno del gruppo dei bambini. E’ un momento di scambio

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durante il quale un genitore può dare suggerimenti e fare richieste nell’ottica di un confronto comune.

 gli incontri collettivi a tema coinvolgono le famiglie di tutta la scuola . Sono incontri che stimolano la riflessione , il confronto e la ricerca . L’esperto, figura esterna , diventa spesso il conduttore, la guida di queste giornate in cui è richiesta una partecipazione attiva e costruttiva intorno a specifiche tematiche riguardanti l’infanzia.

 sono organizzati , inoltre , incontri di tipo ricreativo con lo scopo di far entrare in relazione le famiglie e creare così una rete forte intorno ai bambini.

Scoprirsi capaci di fare

“Ogni bambino ha la tendenza innata a conquistare il mondo con le mani e con tutto il corpo…”

E’ compito dell’educatore proporre un ambiente adeguatamente strutturato in cui il bambino ha la possibilità, attraverso i diversi linguaggi, di sperimentare, ricercare, formulare ipotesi, verificare e trovare le strategie per la risoluzione dei problemi. Durante queste esperienze il rapporto tra bambini e adulti assume un significato particolare in quanto il confronto, la collaborazione e la condivisione sono presupposti indispensabili affinché le varie fasi di sviluppo dei percorsi educativi trovino il giusto equilibrio all’interno di un processo dinamico e in continua evoluzione.

Ulteriore arricchimento alla metodologia del laboratorio può essere costituita dalla condivisione di percorsi coordinati fra diverse Scuole che favoriscono lo scambio fra adulti e bambini: questo stile di approccio al laboratorio viene definito “laboratorio collettivo”.

Bambini e adulti sono coinvolti in un confronto continuo dove la ricerca e la sperimentazione rappresentano una modalità di apprendimento. Attraverso l’uso di materiali vari e tecniche specifiche conoscono la realtà e imparano ad interpretarla.

Incontrare le differenze

“..nell’altro noi possiamo in qualche modo incontrare noi stessi…”

La Scuola dell’Infanzia, in questo ambito, si propone di promuovere la maturazione dell’identità di ciascuno, di favorire l’autonomia e lo sviluppo delle competenze individuali, attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze.

Vengono, perciò, promossi interventi di inserimento e di integrazione a favore di bambini disabili e di bambini stranieri.

Si vuole così offrire a tutti l’opportunità di crescere valorizzando la diversità e considerandola una ricchezza.

1. Gli interventi relativi ai bambini disabili vengono promossi e coordinati nelle Scuole Comunali e in quelle Convenzionate, dal funzionario pedagogico.

Le attività connesse sono:

 Progettare attività di inserimento - integrazione dei minori e delle loro famiglie nell’ambito della Scuola (analisi della situazione di partenza, osservazione della situazione scolastica degli utenti, stesura degli obiettivi, promozione del progetto individuato, riunioni collegiali di confronto e di verifica , valutazione finale)

 Fornire strumenti di approccio al bambino disabile, che consentano all’insegnante di cogliere quelle specifiche abilità che possono essere potenziate, pur considerando le aree più problematiche

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 Momenti di riflessione sulle proprie azioni educative attraverso un gruppo di supervisione, finalizzati sia ad individuare obiettivi e strategie adeguate sia al confronto con altre esperienze.

2. In relazione alle culture, alle religioni, alle diverse storie di vita, la Scuola si propone di:

 Offrire ai bambini l’esperienza di valorizzazione della diversità come ricchezza e come spunto per un processo di cambiamento creativo.

 Offrire strumenti di conoscenza e d’informazione tra le famiglie e alle famiglie . Abitare a Varese e dintorni

“…un’altra occasione per scoprire il mondo è l’esperienza delle uscite sul territorio…”

Nell’ottica di un progetto educativo che riconosce l’importanza del territorio di appartenenza come luogo per definire una identità, è necessario, intensificare e stimolare gli scambi con la città, intesa come territorio e ambito culturale.

Per la pedagogia di progetto è importante la sperimentazione di modalità e mete diverse per strutturare le uscite sul territorio. E’ utile che questo aspetto venga esplorato partendo dal desiderio di apertura che deve motivare anzitutto l’adulto ( genitore ed educatore).

Impegnativa e interessante, la scoperta del territorio offre opportunità educative e didattiche infinite: sarà compito dell’educatore selezionarle in rapporto agli interessi e desideri del bambino in un’ottica di progetto.

Inerente a questo ambito vengono organizzate periodicamente giornate di riflessione guidata su tematiche specifiche che portano a una attenzione particolare al territorio e al senso di appartenenza ad esso . L’organizzazione di uscite in città rappresenta uno degli strumenti di conoscenza di un luogo caratterizzato da una storia culturale, sociale, economica e politica.

FORMAZIONE DEL PERSONALE

Le insegnanti in servizio presso le Scuole dell’Infanzia comunali sono in possesso di titolo di studio specifico. L’Amministrazione Comunale predispone, in collaborazione con l’Università di Milano e con collaboratori esterni, interventi di formazione e aggiornamento per le insegnanti e le coordinatrici di plesso nell’ambito dei contenuti attinenti le attività educative e organizzative della scuola. Una particolare attenzione è dedicata anche alla formazione, per tutto il personale, in collaborazione con l’ATS, negli ambiti igienico-alimentari (HACCP), nelle procedure di pronto soccorso e negli ambiti relativi alle norme che regolano la sicurezza degli edifici. Anche il personale non docente ha acquisito una preparazione professionale mediante corsi di formazione specifici.

CONDIZIONI GENERALI DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO Spazi e strutture della Scuola

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Gli spazi sono realizzati secondo gli standard strutturali e di sicurezza previsti dalla normativa vigente. La Scuola dell’Infanzia “Don Enrico Papetti” può accogliere 104 bambini.

L’organizzazione e le modalità d’uso dell’ambiente hanno un ruolo determinante per lo sviluppo del bambino.

E’, infatti, attraverso il rapporto continuo tra sé e gli altri, con le cose, con gli oggetti, con gli arredi e con l’ambiente più in generale che il bambino può raggiungere la conquista del sé e la consapevolezza del proprio io corporeo e sociale.

Gli ambienti all’interno sono ampi e luminosi, attrezzati per le diverse attività giornaliere; essi vengono strutturati in modo che spazi , arredi e materiale ludico siano stimolanti, desiderabili, raggiungibili e in grado di offrire a tutti il massimo delle opportunità di gioco.

- Spazi interni ed esterni

In relazione alle attività della giornata e ai percorsi educativi, viene organizzato lo spazio dei diversi ambienti.

Nello specifico gli spazi interni sono strutturati nel seguente modo:

 Ufficio direzione/segreteria

 Spazio polifunzionale e guardaroba

 5 sezioni-laboratorio in cui i bambini possono sperimentare attività grafico-pittorico, espressivo-narrativo, gioco simbolico, zona pranzo…

 Spazio comune centrale con arredi per momenti collettivi e giochi motori

 Spazio laboratorio, annesso al salone centrale e adibito a laboratorio di psicomotricità e gioco simbolico, strutturato con materiale specifico

 Aula- multifunzionale adibita a laboratorio (al mattino) e al momento del riposo (al pomeriggio)

 3 bagni a misura di bambino per permettere l’autonomia dell’igiene personale

 3 bagni adulti

 Cucina con annessa la dispensa

 Locali accessori: guardaroba, servizi adulti, lavanderia Spazio esterno:

 Giardino progettato per l’esplorazione naturalistica e per attività di gruppo

Calendario di funzionamento

La scuola dell’infanzia funziona da settembre a giugno di ogni anno con chiusure temporanee per le festività natalizie e pasquali.

Il calendario scolastico non può superare le 42 settimane annue.

L’attività settimanale è distribuita nell’arco di 5 giorni, dal lunedì al venerdì.

L’orario di funzionamento è dalle ore 7.30 alle ore 17.30.

Per le famiglie con entrambi i genitori lavoratori o che si trovino in particolari condizioni, l’Assessorato attiva, secondo le possibilità organizzative dei singoli plessi, in presenza di un numero minimo di 15 iscritti , servizi di ingresso anticipato (7.30 – 9.00) e uscita posticipata (16.00 – 17.30).

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Le fasce d’orario per la frequenza sono così stabilite:

- entrata anticipata (prescuola): dalle 7.30 alle 9.00 (entrata dalle 7.30 alle 8.45) - orario ordinario: dalle ore 9.00 alle 16.00 (ingresso dalle 9.00 alle 9.15,

uscita dalle 15.45 alle 16.00) - orario ridotto: dalle ore 9.00 alle 13.30 (ingresso dalle 9.00 alle 9.15, uscita dalle 13.15 alle 13.30)

- uscita posticipata (doposcuola): dalle 16.00 alle 17.30 (uscita dalle16.30 alle 17.30) . Le famiglie che scelgono l’orario ordinario possono utilizzare anche l’uscita pomeridiana dalle 13.15 alle 13.30 e

dalle 14.50 alle 15.00.

L’eventuale apertura del servizio estivo sarà comunicata ai genitori entro il 31 maggio dell’anno scolastico di riferimento.

Partecipazione e gestione sociale

Presso ogni Scuola dell’Infanzia sono attivati i seguenti organi di partecipazione:

 Il Consiglio di Scuola, composto da un rappresentante dei genitori per ogni sezione, dal dirigente dell’Area V o un suo delegato, dalle insegnanti, dalla coordinatrice di plesso e da un rappresentante del personale ausiliario (se nella scuola è presente personale comunale).

Il Consiglio si riunisce su convocazione del Presidente, eletto tra i rappresentanti dei genitori, almeno due volte l’anno.

Al Consiglio compete la promozione di attività di informazione e collaborazione fra il personale scolastico e i genitori, azioni di collaborazione e sostegno alle attività educative, di socializzazione e di assistenza e promozione di incontri con altre Agenzie Educative, Associazioni e Organismi di partecipazione sociale attinenti alle finalità e al progetto della Scuola.

Il Consiglio di scuola ha durata annuale.

 Il Collegio delle Insegnanti è composto da tutte le insegnanti inclusa la coordinatrice di plesso. Svolge funzioni di progettazione, programmazione, documentazione e verifica dell’attività educativo-didattica della scuola, in sintonia con il Piano dell’Offerta Formativa e il Progetto Educativo dei servizi 0-6. Il Collegio Docenti valorizza le caratteristiche peculiari del territorio e tiene conto delle esigenze educative individuali specifiche di ciascun bambino. Inoltre, cura e promuove i rapporti con le famiglie, col territorio e con le altre Agenzie educative.

 Il Consiglio di sezione è composto dalle insegnanti della sezione, dalla coordinatrice e dal rappresentante dei genitori. In particolare promuove e favorisce la collaborazione fra la scuola e le famiglie.

 Le Assemblee di sezione.

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Le insegnanti possono convocare le assemblee di sezione, a cui partecipano le insegnanti di classe, la coordinatrice e i genitori, hanno lo scopo di informare i genitori dei percorsi educativi attivati e degli obiettivi raggiunti.

Le assemblee di sezione favoriscono il confronto tra scuola e famiglia coinvolgendo i genitori nella realtà scolastica.

Alimentazione e dieta

La produzione dei pasti avviene presso cucine situate all’interno delle strutture.

Il menù è stagionale, e si alterna nelle versioni estivo ed invernale. La tipologia di piatti proposti e le tabelle dietetiche seguite derivano dalle indicazioni riportate nelle “Linee di indirizzo per la refezione scolastica”, emanate dal Ministero della Salute a maggio 2010 e dalle

“Linee guida per la refezione scolastica” emanate da Regione Lombardia e dall’Ats della Provincia di Varese. Le scelte alimentari e nutrizionali adottate tengono comunque conto di quanto viene riscontrato a livello di gradibilità generale e di quanto emerso a livello di controllo del servizio, esplicato dalla figura del Tecnologo Alimentare.

Si garantisce l’erogazione di menù compatibili con scelte etico/religiose e di diete speciali per gli utenti portatori di patologie che richiedono un definito vincolo dietetico.

La scelta dei prodotti utilizzati, in gran parte biologici, Dop, Igp e da produzioni locali, si colloca in una fascia di elevato livello qualitativo. Tale scelta esprime la volontà di rendere il servizio di refezione un importante strumento per delineare una politica di prevenzione delle possibili patologie legate a una scorretta alimentazione e per approcciare in maniera concreta un percorso di scelta di corretti stili di vita.

I genitori partecipano attivamente al possibile miglioramento del servizio attraverso l’attività svolta dai rappresentanti delegati per le apposite Commissioni Mensa. I compiti e le funzioni della Commissione sono disciplinati da apposito regolamento.

Igiene e cura degli ambienti

I servizi di pulizia e riordino degli ambienti sono svolti giornalmente in base a una analitica programmazione e verifica. Il servizio è affidato in appalto.

La Coordinatrice della scuola ha l’incarico di sovrintendere alle attività svolte dall’impresa affidataria dell’appalto e al corretto rispetto delle prescrizioni del Capitolato d’appalto. Gli operatori ausiliari , che nella scuola rappresentano figure costanti e significative di riferimento per i bambini, sono adeguatamente formati dalla ditta appaltatrice.

Gli ambienti vengono puliti e disinfettati con procedure, mezzi e prodotti a norma e certificati ecolabel.

Servizi forniti a supporto della scuola

 Gestione amministrativa del personale comunale

 Gestione delle iscrizioni ( modalità, documenti da presentare,liste d’attesa…)

 Fornitura di arredi, attrezzature didattiche e materiale di cancelleria

 Proposte di formazione e aggiornamento del personale

 Coordinamento pedagogico delle attività educative e didattiche

 Supervisione del tecnologo alimentare

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LA SPECIFICITA’ DEL “NOSTRO” PROGETTO EDUCATIVO La progettazione educativa e didattica

La progettazione prevede alcuni momenti significativi:

- osservazione della situazione di partenza in relazione alla peculiarità dei bambini e delle famiglie da parte delle insegnanti

- valutazione nel collegio docenti delle tematiche e degli ambiti preferenziali in cui collocare il progetto annuale di plesso

- confronto e definizione in sede di coordinamento pedagogico del progetto annuale - stesura del progetto e relativa programmazione in sede di collegio docenti

- valutazione e confronti in itinere rispetto agli obiettivi e alle modalità operative sia in sede di collegio che di coordinamento, finalizzato ad una ri-calibrazione ove necessario

- valutazione finale del percorso annuale Programmazione: orario delle attività

La giornata alterna momenti definiti “routine” alle attività. Le routine (l’appello della mattina, il lavarsi le mani prima di pranzo, ecc.) sono momenti di notevole rilevanza pedagogica perché forniscono al bambino dei punti fissi e prevedibili, in cui sperimentare le competenze acquisite e l’autonomia, che lo lasciano libero di pensare e organizzare altri momenti.

Le attività si snodano durante tutta la giornata e possono avere contenuti, modalità e finalità diverse:

7.30 - 9.00 Attività di prescuola 9.00 - 9.15 Accoglienza

9.15 - 11.00 Attività nelle sezioni

Con modalità e caratteristiche diverse vengono proposte varie attività ludiche che stimolano la conoscenza e l’interesse verso il mondo esterno; il gioco sviluppa l’espressione e la creatività del bambino, educa all’iniziativa e alla comprensione delle prime regole di convivenza sociale. Alle ore 9.45 è previsto uno spuntino a base di frutta.

11.00-11.30 Giochi in salone o all’aperto,

11.30-12.00 Attività di preparazione al pranzo (autonomia e igiene personale) 12.00-12.45 Pranzo

Il momento del pranzo rappresenta un rituale importante, caratterizzato da una valenza affettiva molto forte che rimanda a quelle che sono le abitudini e il rapporto con il cibo che il bambino vive all’interno della famiglia. E’ anche un momento di crescita collettiva e di scambio di relazioni, un momento di contatti affettivi e di intensi scambi sociali.

Seduti intorno al tavolo, ci si scambiano pensieri ed emozioni: i più grandi raccontano, i più piccoli ascoltano e iniziano a partecipare.

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12.45-13.00 Igiene personale 13.15-13.30 Prima uscita

13.00-14.30 Momento del riposo (per i più piccoli)

E’ un momento delicato al quale viene dedicata particolare attenzione: i ritmi personali, la stanza, il tono della voce, gli oggetti, tutto è curato in funzione di un tranquillo riposo e di un sereno risveglio.

13.00-14.00 Giochi in salone/ in giardino 14.00-14.50 Attività in sezione

(laboratori, proposte e giochi a piccoli gruppi..) 14.50 -15.00 Seconda uscita

15.00-15.45 Giochi liberi e strutturati in sezione a grande gruppo 15.45-16.00 Terza uscita

16.00-16.30 Momento della merenda per gli iscritti al doposcuola 16.30-17.30 Attività di gioco e uscita

Le Linee Guida: quali percorsi formativi?

I bambini sono divisi in sezioni di età disomogenee, ma sono previsti momenti di incontro e apprendimento per gruppi misti provenienti dalle diverse sezioni: attività di intersezione, del pre e doposcuola, attività libere, laboratori.

Le attività didattico-educative prevalenti in relazione ai quattro ambiti descritti nella premessa, sono:

1) Incontrare le famiglie:

- “open day” a dicembre/gennaio: giornate di presentazione della Scuola aperta alla visita dei genitori in orario di funzionamento

- giornate della continuità comuni per tutti gli Asili Nido e le Scuole dell'Infanzia del territorio di Varese al fine di creare una rete tra le diverse realtà educative e offrire un sistema educativo sempre più qualificato e integrato, in linea con la normativa vigente.

- primo incontro (maggio/giugno) con i genitori dei nuovi iscritti alla presenza dell’intero collegio docente, della coordinatrice di plesso, finalizzato ad un’iniziale reciproca conoscenza sia attraverso un primo confronto sia mediante le informazioni basilari relative alla frequenza, le abitudini e gli interessi del bambino

- “open day” a maggio/giugno, in cui la scuola accoglie genitori e bambini per un iniziale ambientamento

- incontri di sezione durante l’anno al fine di consentire uno scambio tra le famiglie e tra le famiglie e la scuola

- colloqui individualizzati coi genitori (a inizio anno e durante tutto il percorso scolastico)

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- momenti di condivisione delle attività: feste, laboratori, gite, preparazione mercatini di Natale, fine anno

- promozione degli organi collegiali e loro costante convocazione 2) Incontrare le differenze

- valorizzazione delle “diversità”: ricerca di attività volte sia all’integrazione nel gruppo classe sia alla scoperta di linguaggi e modalità diverse e creative

- valorizzazione della lingua inglese mediante l’attivazione di laboratori specifici

- valorizzazione di altre culture, attraverso la curiosità rispetto a usanze, abitudini e stili di vita, attraverso il dialogo, lo scambio, il confronto durante la giornata.

3) Abitare a Varese e dintorni

- promozione di laboratori, uscite, attività legate alla specificità territoriale e culturale cittadina

4) Scoprirsi capace di fare

- osservazione del bambino nella complessità delle sue espressioni e delle sue competenze - valorizzazione delle attività di routine come vincoli su cui costruire le possibilità del

pensare e dell’agire

- progettazione e realizzazione di spazi strutturati che consentano al bambino di organizzare e padroneggiare ruoli, relazioni, attività

- promozione delle attività di laboratorio come momenti di progettualità trasversale al curricolo annuale

Progetto inserimento e accoglienza

Nel periodo dell’accoglienza dei nuovi iscritti, (primi mesi dell’anno scolastico) è fondamentale creare un rapporto di fiducia e di collaborazione con i genitori in modo che il bambino/a possa percepire la scuola come luogo rassicurante e gli adulti come significative figure di riferimento.

Il collegio docenti progetta e organizza, con particolare attenzione, sia i primi contatti con le famiglie nella fase di preparazione all’inserimento, sia le prime settimane di frequenza del bambino a scuola.

L’accoglienza a settembre avviene con gradualità, mirando gli interventi su ogni singolo bambino/a e con la presenza del genitore o di una persona significativa , secondo modi e tempi concordati tra famiglia e a scuola.

La partecipazione del genitore a momenti di gioco e di attività scolastica, proposti dalle insegnanti, facilita il distacco dall’ambiente familiare e favorisce nei bambini la costruzione di legami significativi con altri adulti e bambini.

Le famiglie sono coinvolte nel progetto inserimento secondo queste tappe:

 Dicembre/Gennaio: i genitori hanno l’opportunità di conoscere il personale educativo e d’appoggio e visitare la struttura ( open-day).

 Giornate della continuità comuni per tutti gli Asili Nido e le Scuole dell'Infanzia del territorio di Varese al fine di creare una rete tra le diverse realtà educative e offrire un sistema educativo sempre più qualificato e integrato, in linea con la normativa vigente.

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 Maggio/Giugno: incontro con i genitori dei nuovi iscritti condotto dalla coordinatrice di plesso finalizzato alla presentazione del personale educativo e d’appoggio, alla conoscenza reciproca, alle informazioni relative alle modalità di inserimento e al funzionamento del plesso.

 Giugno: bambini e genitori “nuovi” partecipano ad alcuni momenti di attività e di gioco all’interno della scuola con i futuri compagni (2 giorni o più di open day);

incontro di sezione con i genitori dei nuovi iscritti condotti dal personale docente.

 Settembre: Inserimento graduale dei bambini secondo le modalità illustrate nell’incontro del mese di maggio; colloqui individuali con le insegnanti .

Progetto Partecipazione famiglie

“Accogliere il bambino è percorrere un pezzo della sua storia con lui, significa accogliere tutto il suo mondo, a cominciare dalla sua famiglia”

(Linee guida del progetto educativo 0/6” Comune di Varese)

Il coinvolgimento delle famiglie è fondamentale. L’incontro, le occasioni di scambio e di confronto tra adulti, genitori ed educatori, sono indispensabili per creare armonia nel processo educativo che gli adulti realizzano per e con il bambino.

L’azione educativa diventa significativa solo se si creano le condizioni affinché il bambino viva serenamente e in sintonia nei due ambienti, casa-scuola.

Lo scambio fra le famiglie e la scuola è formativo per i genitori e gli operatori che possono trovare spazi di confronto e sostegno reciproco.

La partecipazione delle famiglie durante l’anno scolastico, avviene nel seguente modo:

 Incontri con tutti i genitori per far conoscere il progetto educativo annuale, per la promozione degli organi collegiali.

 Consigli di scuola: riunioni con i rappresentanti dei genitori e il collegio docenti per discutere su: andamento generale del plesso, partecipazione delle famiglie, organizzazione di feste.

 Incontri di verifica , per fasce d'età, a maggio, sul percorso educativo-didattico,

 Mensilmente: momenti di colloquio individuale con le insegnanti di sezione per scambi di informazioni relative allo sviluppo globale del bambino.

Nella Scuola dell’Infanzia di San Fermo numerose sono le iniziative e i progetti rivolti alle famiglie quali laboratori creativi legati a feste ( festa dei nonni, Natale, fine anno…).

Progetto “raccordo” scuola dell’infanzia - scuola primaria

Ogni anno viene attuato un progetto di “raccordo” con lo scopo di creare un rapporto di continuità che favorisca il passaggio dei bambini da una scuola all’altra

I bambini coinvolti sono quelli dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e quelli che frequentano le classi prime e quinte della vicina Scuola Primaria “IV Novembre”.

Le insegnanti delle due istituzioni elaborano un percorso e concordano le date degli incontri per le visite e lo svolgimento delle proposte didattiche comuni; progettano, inoltre, l’organizzazione dell’accoglienza a settembre alla scuola primaria.

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Questo progetto rappresenta, per i docenti, un significativo momento di osservazione del gruppo di bambini e di scambio di informazioni sul programma educativo-didattico svolto nel corso degli anni di permanenza alla Scuola dell’Infanzia.

Progetto biblioteca scolastica

E’ stata allestita una biblioteca all’interno della Scuola dell’Infanzia con l’intento di accostare i bambini e le famiglie al piacere della lettura e all’uso quotidiano del libro.

Un gruppo di genitori e nonni, con l’incarico di “bibliotecari”, si occupano di garantire un servizio di prestito-libri alle famiglie una volta alla settimana, organizzato con le modalità di una normale biblioteca: tessera personale, catalogazione libri…. Questo spazio viene vissuto dai bambini come luogo di conversazione e di ascolto, dalle famiglie come luogo di incontro e formazione.

PROGETTI COMUNI ALLE QUATTRO SCUOLE DELL’INFANZIA COMUNALI ABITARE A VARESE E DINTORNI

Uscite sul territorio

Lo scopo di tale progetto è quello di promuovere nei bambini e nelle loro famiglie il senso di appartenenza a un luogo attraverso la costruzione di percorsi educativo–didattici che offrono ai bambini la possibilità di esplorare, conoscere e vivere la propria città.

Ogni scuola stabilisce un percorso annuale specifico a partire dal progetto pedagogico dei Servizi 0 - 6.

Ad inizio anno scolastico, il Collegio Docenti delinea il percorso tenendo conto della storia del plesso, dei bisogni e interessi dei bambini e delle risorse presenti nel territorio (musei, biblioteca, monumenti..)

Progetto Educativo

La proposta progettuale , facendo riferimento alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e alle Linee Guida 0/6 del Comune di Varese, parte da un’analisi dei bisogni dei bambini, svolta nei primi mesi dell’anno e prende forma arricchendosi delle proposte fatte in risposta agli interessi dei bambini.

Il bisogno prevalente dei bambini è quello di fare esperienze corporee, manipolative e sensoriali, che attraverso il piacere di fare e di scoprire favoriscono uno sviluppo globale della personalità. E’ importante far vivere loro esperienze relazionali di gruppo che presuppongono capacità organizzative, di condivisione e di rispetto di regole per raggiungere un fine comune.

Da un punto di vista metodologico, il progetto suggerisce un metodo non direttivo che considera l’importanza della relazione come presupposto per il riconoscimento dell’unicità del bambino e di conseguenza indispensabile per favorire l’apprendimento e lo sviluppo.

Il compito dell’adulto è quello di creare un contesto adatto a favorire lo sviluppo delle autonomie e delle potenzialità evolutive di ciascun bambino.

INCONTRARE LE DIFFERENZE

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Laboratorio di inglese

Questo laboratorio, proposto ai bambini di 3,4,5 anni, prevede giochi e attività ludiche in inglese con lo scopo di motivare, coinvolgere il gruppo ad esprimersi e comunicare nella seconda lingua.

Le insegnanti comunali (specialista e referenti), in collaborazione col Collegio Docenti, elaborano un percorso didattico specifico in sintonia col piano educativo della scuola. Le famiglie sono coinvolte e condividono “l’esperienza inglese” attraverso la documentazione (cartelloni, disegni, frasi, fotografie..) e soprattutto all’interno delle feste tradizionali (Natale, fine anno..), nelle quali i bambini cantano- recitano in lingua inglese.

SCOPRIRSI CAPACI DI FARE Attività motoria/psicomotricità

I bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia conoscono, attraverso il proprio corpo, se stessi, il loro mondo interiore fatto di sentimenti, emozioni, desideri e il mondo che li circonda, fatto di relazioni sociali, regole e cultura….

Proprio per questa ragione, all’interno delle Scuole dell’Infanzia comunali viene organizzata un’attività motoria settimanale in salone, rivolta a tutti i bambini, divisi per fasce d’età.

Attraverso proposte ludiche in piccolo gruppo e la costruzione di percorsi motori con l’uso di materiali strutturati (palle, cerchi, cubi, corde…) e non strutturati ( stoffe, scatoloni, nastri…) le insegnanti conducono i bambini alla scoperta, all’affinamento delle abilità motorie (equilibrio, coordinazione oculo-manuale…) e allo sviluppo delle capacità relazionali, cognitive, affettive…

INCONTRARE LE FAMIGLIE Progetto continuità Nido - Scuole dell’Infanzia comunali

La continuità tra Nido e Scuola dell’infanzia prevede interventi atti a sostenere un sereno passaggio alla Scuola dell’Infanzia, nel rispetto delle esperienze e delle conquiste già maturate nei primi anni.

Sono previste giornate d’incontro dei bambini dell'Asilo Nido di San Fermo con i bambini della Scuola dell’Infanzia, accompagnati dalla propria insegnante, per iniziare una graduale conoscenza degli spazi, dell’organizzazione delle classi e per conoscere le insegnanti che incontreranno a settembre.

RETI DI SCUOLE /RAPPORTI CON IL TERRITORIO

…tra le scuole

le Scuole dell’Infanzia comunali creano una rete di scambio, conoscenza, competenze, esperienze che consentono un arricchimento continuo e un’ omogeneità nella qualità del servizio, pur valorizzando gli aspetti caratterizzanti di ciascun plesso.

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Le Scuole dell’Infanzia attuano con gli Asili Nido Comunali il progetto 0-6, che intende creare una forte continuità didattico-affettivo-cognitiva, sia per il bambino che per le famiglie, nel percorso che può iniziare da pochi mesi di vita.

Le Scuole dell’Infanzia Comunali s’impegnano a promuovere il raccordo e lo scambio sia con gli asili nido da cui i bambini provengono, sia con le scuole del primo ciclo che i bambini frequenteranno. Il raccordo avviene attraverso incontri con le educatrici o le insegnanti volti anche a concordare momenti che consentano ai bambini di familiarizzare con il contesto educativo che li accoglierà successivamente.

...tra servizi e tra servizi e le famiglie

Con l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 65 del 13 aprile 2017 attuativo della Legge 13 luglio 2015 n. 107, denominata “Buona Scuola”, l'Ente Locale è chiamato a sostenere iniziative ed esperienze di continuità, a valorizzare le risorse professionali e, attraverso un coordinamento pedagogico, a promuovere una continuità di processi e una “idea di bambino”

condivisa dai diversi soggetti che gestiscono servizi educativi per l'infanzia sul territorio.

L'Attività Servizi per l'Infanzia, ai sensi dell'art. 7 del D.Lgs. 65/2017, ha messo a punto un progetto pluriennale finalizzato ad “assicurare integrazione e unitarietà delle rete dei servizi e delle strutture educative” a evitare sovrapposizioni di interventi e a sostenere la primaria funzione educativa della famiglia ,favorendone il coinvolgimento e la partecipazione.

Il progetto, strutturato in attività specifiche e articolate su più livelli, ha lo scopo di creare continuità nei processi educativi tra i servizi e tra servizi e le famiglie, contiene proposte che si rinnovano annualmente attraverso azioni e fasi di sviluppo diversificate tenendo conto dei bisogni osservati e dagli interessi maturati e può essere arricchito e integrato con proposte , iniziative ed esperienze di continuità educativa verticale e orizzontale a integrazione di attività già presenti nei servizi per l'infanzia.

Allo scopo di creare sinergie e progettare nuovi interventi sono costituiti tavoli di lavoro trasversali tra i diversi soggetti coinvolti .

...con il territorio

La Scuola, attraverso l’Assessorato alla Persona, stipula convenzioni per il tirocinio degli allievi provenienti da diverse Università: Università Bicocca, Università Cattolica di Milano, Università dell’Insubria di Varese e provenienti da Scuole Superiori di Varese ( Liceo Psicopedagogico, Istituti professionali..).

Nella collaborazione con le Università, il tirocinio diventa un momento di confronto e di ricerca sia per i tirocinanti sia per la scuola ospitante. Ciascun tirocinio, infatti, si svolge sulla base di un progetto concordato tra il docente di riferimento e la scuola.

Con l’ATS, in particolare con il Servizio di Neuropsichiatria infantile, si svolgono alcuni incontri durante l’anno, finalizzati alla ricerca di una linea educativa coerente riguardo a bambini disabili o con particolari situazioni familiari o disturbi relazionali.

Con la Provincia si collabora per la realizzazione di progetti relativi a specifiche tematiche (alimentazione, disabilità…).

Con gli Istituti Comprensivi, il Liceo Artistico, o altre agenzie formative si organizzano momenti di collaborazione in merito a manifestazioni o progetti finalizzati.

(21)

Con i Servizi Sociali del Comune di Varese avviene uno scambio di informazioni, finalizzate alla creazione delle condizioni organizzative e pedagogiche adeguate all’inserimento di bambini in situazioni di disagio psico-sociale.

Con l’Associazione genitori si organizzano momenti di confronto e di progettazione di percorsi educativi relativi a varie tematiche, al fine di creare una rete tra i soggetti che a titolo diverso partecipano allo sviluppo culturale sociale ed affettivo dei bambini e dei ragazzi.

Anche con la Biblioteca rionale e il Centro Anziani si progettano e realizzano attività educative.

RISORSE UMANE Modalità d’impiego dei docenti

L’orario dell’attività didattica ed educativa (rapporto diretto insegnante/bambini) è pari a 30 ore settimanali, articolate per permettere l’apertura del servizio dalle ore 7.30 alle ore 17.30 e per assicurare una fascia di compresenza dalle 10,00 alle 15.00, nel seguente modo:

 7.30 – 13.30

 9.00 – 15.00

 10.00 –16.00

 11.30 – 17.30

In rapporto al raggiungimento delle 36 ore settimanali contrattuali, viene svolto un monte ore da destinare esclusivamente all’organizzazione del lavoro, alla progettazione educativa, alla gestione sociale, all’aggiornamento e formazione professionale, pari a 200 ore annuali.

Il rapporto numerico massimo insegnante/bambini, in analogia da quanto previsto dalle normative statali, è fissato in 1/26.

Personale comunale anno scolastico 2018/2019 Personale educativo: n. 10

 1 coordinatrice di plesso

 7 insegnanti a tempo pieno

 1 insegnanti part-time

 1 insegnante a tempo determinato part time

La conferma dell’organico per il prossimo anno scolastico è subordinato al numero degli iscritti e alla normativa sulle assunzioni.

E’ previsto l’inserimento di volontari del Servizio Civile.

RISORSE FINANZIARIE

L’Amministrazione Comunale garantisce, nell’ambito del proprio bilancio, le risorse necessarie alle spese di funzionamento e per il personale.

Contribuzione dell’utenza

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E’ prevista una quota fissa mensile più il pagamento di una quota giornaliera per il servizio di refezione effettivamente usufruito.

Il sistema tariffario attualmente in vigore ha come riferimento l’indice ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) e le nuove modalità di calcolo, introdotte dal D.P.C.M.

n.159/2013 attuativo della D.L. n.201/2011, per la determinazione delle rette dei servizi (quota fissa, ingresso anticipato, uscita posticipata) e la possibilità, per i soli residenti a Varese, di usufruire di uno sconto del 20% sulle rette mensili per i nuclei familiari con 2 o più figli di età inferiore ai 14 anni, presenti nello stato di famiglia certificato dall’Ufficio Anagrafe.

Per usufruire delle agevolazioni tariffarie previste dal vigente sistema tariffario, è necessario consegnare l'attestazione ISEE in corso di validità nel primo mese di frequenza, se consegnata successivamente, l'agevolazione è applicata dal mese di presentazione;

La mancata presentazione dell’attestazione ISEE comporta l’applicazione delle tariffe massime previste per ogni servizio a cui il bambino è iscritto; ciò non esclude la richiesta di riduzione dovuta al numero di figli .

Per i non residenti nel Comune di Varese, si applica una tariffa pari alla tariffa massima prevista per gli utenti residenti senza concessione di agevolazioni tariffarie, salvo interventi di compartecipazione da parte dei comuni di residenza o dei datori di lavoro dei medesimi, in questo caso a titolo di welfare aziendale.

Per coloro che ne usufruiscono è prevista una quota mensile rispettivamente per il servizio di ingresso anticipato (prescuola) e di uscita posticipata (doposcuola), indipendentemente dalla frequenza.

I servizi di prescuola e doposcuola sono rivolti principalmente ai bambini con genitori entrambi lavoratori.

E' esclusa l'ammissione all'anno scolastico successivo in presenza di situazioni di non completo pagamento di quanto dovuto per l'anno scolastico precedente, fatti salvi casi assolutamente eccezionali dovuti a gravi situazioni sociali debitamente accertate e documentate dal Servizio Sociale.

CRITERI PER IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DEGLI ESITI

Come si è evidenziato precedentemente i momenti di confronto collegiale costituiscono l’ambito di riflessione rispetto agli esiti del percorso educativo e alla possibilità di identificare le azioni correttive.

Si considerano momenti per la valutazione:

 l’analisi della situazione di partenza

 l’osservazione

 le fasi del processo

 la documentazione

 la revisione del progetto in funzione dei bisogni e interessi dei bambini

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 questionari compilati dalle famiglie.

ASSETTO ORGANIZZATIVO DEI SERVIZI

Sede amministrativa e pedagogica dei servizi per l’infanzia: Varese, via Cairoli, 6 (tel. 0332 255001).

Il quadro istituzionale e organizzativo dell’Attività Servizi per l’Infanzia, che è parte dell’Area V – Servizi alla Persona - prevede:

Dirigente:Andrea Campane Capo Attività: Gabriella Mangano

Ufficio Coordinamento Pedagogico: Rosangela Iannella, Moira Rovedatti

Ufficio Gestione Asili nido: Gianna Cavaglià , Moira Cerutti, Ilaria Marcheselli, Ufficio Gestione Scuole dell’infanzia: Erminia Baratelli, Flavia Montalbetti.

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