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MaurizioGarrione Maggiorazioni

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Academic year: 2021

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Maggiorazioni

Maurizio Garrione

Parliamo di limiti in coordinate polari ed uniformit`a nell’angolo.

Per semplicit`a, supponiamo di dover calcolare il nostro limite per (x, y) → 0 o per (x, y) → ∞ (se invece stiamo calcolando un limite in un altro punto (x0, y0) ∈ R2, `e sufficiente scrivere x = x0+ ρ cos θ, y = y0 + ρ sin θ e fare ragionamenti analoghi).

In generale, lo scopo del gioco, una volta passati a coordinate polari, `e quello di trovare una disuguaglianza del tipo

|f (ρ cos θ, ρ sin θ) − l| ≤ g(ρ),

con g(ρ) → 0 per ρ → 0 (se il limite viene calcolato in un punto di R2) o ρ → ∞ (se il limite `e all’infinito). Nell’espressione sopra, l `e il “candidato limite”.

Ci`o significa che scriviamo f (x, y) in coordinate polari e poi cerchiamo di controllare f (x, y) − l dall’alto con una funzione del solo ρ. Per fare ci`o dobbiamo eliminare tutte le funzioni che contengono θ, maggiorandole op- portunamente.

Qualche principio per fare le maggiorazioni:

1. il valore assoluto del prodotto `e uguale al prodotto dei valori assoluti:

|a · b| = |a| · |b|;

2. la disuguaglianza triangolare:

|a + b| ≤ |a| + |b|;

3. se a, b, c, d sono quattro numeri positivi, possiamo scrivere a

b c d

se a ≤ c e b ≥ d!!! (e non b < d, infatti se divido per un numero pi`u “grande” ho una quantit`a pi`u “piccola”). Ovviamente, se si sa soltanto che a ≤ c, si ha

a b c

b; 1

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parimenti, se si sa soltanto che b ≥ d, a b a

d;

4. se si riesce a trovare M > 0 tale che |f (x, y)| ≤ M per ogni (x, y), cio`e se f (x, y) `e limitata, si pu`o utilizzare ci`o nelle maggiorazioni;

5. per eliminare una funzione di θ, pu`o essere necessario studiarla come una funzione di una variabile, con i principi dell’Analisi 1.

Per esempio, se voglio mostrare che lim

(x,y)→∞f (x, y) = 0, dove

f (x, y) = y x2+ y2+ xy, scrivo

f (ρ cos θ, ρ sin θ) = ρ sin θ ρ2(1 + sin θ cos θ).

Dopo aver semplificato i ρ, devo riuscire a produrre una disuguaglianza del tipo

sin θ ρ(1 + sin θ cos θ)

≤ g(ρ),

con g(ρ) → 0 per ρ → ∞, quindi devo eliminare le dipendenze da θ. Ma:

- a numeratore,

| sin θ| ≤ 1, quindi

sin θ ρ(1 + sin θ cos θ)

= | sin θ|

|ρ(1 + sin θ cos θ)| 1

|ρ(1 + sin θ cos θ)|, usando 1) e 3) sopra;

- a denominatore, sfruttando il principio 3) sopra, devo trovare una disuguaglianza del tipo

|(1 + sin θ cos θ)| ≥ cost, ove cost `e una costante positiva.

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Allora studio la funzione h(θ) = 1+sin θ cos θ come funzione di una variabile:

studiandone la derivata prima, determino massimi e minimi nell’intervallo in cui varia θ, ovvero [0, 2π], e scopro che, in tale intervallo, `e effettivamente

≥ di una costante positiva (per esercizio si determini quale). Chiamo questa costante C.

Allora

sin θ ρ(1 + sin θ cos θ)

1

|ρ(1 + sin θ cos θ)| = 1

|ρ| |(1 + sin θ cos θ)| 1 ρ

1 C (usando 1) e 3) sopra). A questo punto, visto che C `e una costante stretta- mente positiva, la funzione g(ρ) = 1/ρ · 1/C → 0 per ρ → ∞ e lo scopo `e raggiunto.

Uniformit`a in θ vuol dire che devo essere in grado di fare una maggiorazione simile eliminando tutti i θ presenti; se invece sono soltanto in grado di fare il ragionamento per ogni θ FISSATO, ma non riesco a trovare una maggio- razione uniforme, non posso dire che il limite corrisponde al candidato (si riguardino gli esempi fatti a lezione).

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