Con riferimento all’ambito “Salute”, la bozza individua come punti critici del SSN la
razionalizzazione dei ricoveri ospedalieri, l’inadeguato sviluppo della medicina territoriale, la
riduzione dei fondi destinati alla ricerca biomedica e sanitaria, il numero di produzioni
scientifiche e brevetti registrati da parte degli IRCCS e la carenza di personale sanitario.
Per far fronte a tali carenze, la bozza di PNRR prevede investimenti per 9 miliardi di
euro in:
• Assistenza di prossimità e telemedicina (4,8mld): servizi integrati e incentrati sul bisogno della
persona e della comunità, attraverso percorsi di prevenzione e cura che coinvolgano attori territoriali pubblici e privati (comprese le associazioni del terzo settore), attraverso:
o l’integrazione complessiva dei servizi assistenziali socio-sanitari per una presa in carico globale
della persona all'interno della Casa della Comunità;
o la riorganizzazione della gestione dei servizi di cure domiciliari integrate e lo sviluppo e
implementazione locale di un modello digitale dell’assistenza domiciliare integrata;
o la promozione della salute, la prevenzione primaria e secondaria e il controllo delle malattie
trasmissibili e non trasmissibili, per tutte le persone prese in carico nella Casa della Salute, anche grazie all'integrazione delle soluzioni tecnologiche;
o l’implementazione di presidi sanitari a degenza breve (Ospedali di comunità) che svolgano una
funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero tramite la costituzione di Centrali Operative Territoriali;
o il miglioramento degli standard assistenziali nelle Residenze sanitarie per pazienti disabili e
non autosufficienti;
o sviluppo capillare della rete di centri territoriali per il contrasto alla povertà sanitaria, per
rispondere più puntualmente ai bisogni della popolazione hard to reach hard to treat.
• Innovazione, ricerca e digitalizzazione dell'assistenza sanitaria (4,2mld): rendere sinergica
l’assistenza territoriale, ospedaliera e la ricerca del SSN, attraverso il rafforzamento dell’assistenza di prossimità, la definizione di un nuovo assetto istituzionale di prevenzione Salute-Ambiente-Clima (c.d. approccio “One-Health”) e la rivisitazione del regime giuridico degli IRCCS. Gli obiettivi dei progetti sono:
o Ammodernamento tecnologico/digitale SSN: con particolare riferimento all’ammodernamento
complessivo del parco tecnologico degli ospedali, al rafforzamento del sistema emergenza-urgenza, agli interventi di integrazione ospedale-territorio per la presa in carico dei percorsi assistenziali e alla realizzazione di interventi regionali per l’evoluzione e il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (anche ampliandone gli strumenti che abilitino la raccolta di nuove informazioni su base volontaria da parte del cittadino).
o Potenziamento della ricerca: lo sviluppo di un ecosistema per l’innovazione nell’area “Salute”,
tramite partenariati misti per soluzioni innovative nel settore life science e la creazione di nuove imprese science-based; voucher per il sostegno al trasferimento tecnologico negli ambiti della salute.
La bozza individua inoltre come presupposto per la realizzazione del piano e l’efficace
utilizzo delle risorse, la seguente struttura organizzativa:
• Comitato esecutivo: si prevede un Comitato esecutivo composto da Presidente del Consiglio,
Ministro dell’Economia e delle Finanze e Ministro dello Sviluppo Economico.
•
Referente per la Commissione europea: si individua il Ministro degli Affari europei
- di intesa con il Ministro degli Affari esteri per quanto di competenza - quale
referente unico con la Commissione Europea per tutte le attività legate
all’attuazione del Piano.
o
aggiornare periodicamente il CIAE sull’attuazione del Piano, incluso lo stato di
implementazione delle riforme;
o
sottoporre al CIAE le questioni di maggior rilievo, tra cui le modifiche
sostanziali dei progetti, nonché particolari difficoltà nell’esecuzione degli
stessi;
o
riferire periodicamente alle Camere, trasmettendo, con cadenza trimestrale,
una relazione;
o
indirizzare e coordinare l’attività dei Responsabili di missione, i quali sono
tenuti a conformare la propria attività alle indicazioni del Comitato, al quale
riferiscono periodicamente;
o