• Non ci sono risultati.

formazione e valutazione dei risultati così cambiamo i servizi ai cittadini

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "formazione e valutazione dei risultati così cambiamo i servizi ai cittadini"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

1 / 3

Data Pagina Foglio

10-06-2021

LA STAMPA 1+9

RISPOSTA A COTTARELLI

Lo Stato svolta con la mia riforma

RENATO BRUNETTA

Se si sta appiccicati con gli oc- chi a pochi centimetri da un dipinto, si finisce per perdere di vista il quadro e, inevitabilmen-

te, deformare il particolare osser- vato. Questo è il torto che Carlo Cottarelli fa non solo a quanto il mio ministero con tutto il gover- no ha prodotto e sta producendo per dare forma a una vera e pro- pria rivoluzione, sia pure genti- le, della Pubblica amministrazio- ne. Fa un torto a se stesso. Co- munque sia lo ringrazio. Non pos- so tuttavia non contestare il suo approccio riduzionistico: si limi- ta a commentare una parte, mini-

ma, senza considerare il tutto. E così facendo travisa, allo stesso tempo, il frammento e l'insieme.

E invece proprio una visione olisti- ca, evolutiva e diacronica che ci ha guidato in questi primi quattro mesi di governo e che ha guidato anche Cottarelli, che ha partecipa- to attivamente e utilmente al grup- po di lavoro sulla riforma della Pa perla scrittura finale del Piano na- zionale di ripresa e resilienza.

CONTINUA A PAGINA9

L'INTERVENTO

formazione e valutazione dei risultati così cambiamo i servizi ai cittadini

II ministro per la Pubblica amministrazione risponde a CottarcllÍ: la riforma è una svolla rispel[,o al passalo

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

C

ottarelli dimentica innanzitutto un passaggio fonda- mentale: il 10 mar- zo, assieme al presidente Draghi, abbiamo siglato con i sindacati il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione socia- le. Tra i punti dell'accordo ci sono proprio la valorizza- zione della contrattazione decentrata per la valutazio- ne della produttività, la re- visione delle progressioni di carriera e la rivisitazio- ne degli ordinamenti del personale per adeguare la disciplina contrattuale ai fabbisogni di nuove profes- sionalità e competenze, nonché il riconoscimento della formazione come "di- ritto soggettivo" del dipen- dente pubblico.

Quel Patto è la cornice che ha inaugurato la stagio- ne dei rinnovi contrattuali, linfa vitale per il cambia- mento della Pa. La materia in cui Cottarelli ci rimprove- ra di non aver fatto abba- stanza è regolata dai con- tratti collettivi di lavoro più che dalle norme. E talmen- te vero che la mia riforma del 2009, quella che cita po- sitivamente per aver intro- dotto in Italia il "ciclo della

performance" e i premi di produttività, è rimasta in parte inattuata proprio a causa del blocco della con- trattazione, dovuto alla cri- si finanziaria.

Richiamando la legge 150/2009, Cottarelli am- mette che le norme già ci so- no: scritte e mai abrogate, re- cepite peraltro in diversi con- tratti. Ecco perché nel Pnrr abbiamo deciso di imbocca- re la strada che ci sembrava più giusta ed efficace: fare te- soro di ciò che abbiamo im- parato in questi anni e lavo- rare sull'ultimo miglio, per rimuovere i colli di bottiglia che hanno lasciato inattuate quelle norme.

La nostra diagnosi — suf- fragata sia dal gruppo di la- voro di cui ha fatto parte lo stesso Cottarelli, sia dalla

"Commissione tecnica per la performance" — è stata lu- cida: finché le amministra- zioni pubbliche non avran- no una misurazione più chiara di cosa e quanto pro- ducono, ancorare la valuta- zione dei singoli a misure di risultato finisce con il ge- nerare indicatori di proces- so molto modesti (il nume- ro di riunioni per misurare l'attività di coordinamen- to, tanto per citarne uno).

Memori dell'esperienza precedente, abbiamo allo-

ra deciso di partire dalla mi- surazione di quello che una amministrazione pro- duce, o dovrebbe produr- re, ossia di uscire dall'auto- referenzialità dell'azione amministrativa per guarda- re a cosa succede realmen- te ai cittadini, alle famiglie e alle imprese. Allineare i si- stemi di valutazione indivi- duale alle performance or- ganizzative, poggiando su dati di realtà più solidi e si- gnificativi: questo è l'ulti- mo miglio.

Ma c'è dell'altro. Dopo il Patto Governo-sindacati del 10 marzo e dopo il riav- vio dei tavoli per i rinnovi dei contratti, abbiamo ap- provato quattro riforme fon- damentali per la Pa con tre decreti: la digitalizzazione e lo sblocco dei concorsi pubblici, la governance del Pnrr e le semplificazioni per rendere fluide le proce- dure amministrative, le mo- dalità per il reclutamento del personale che lavorerà ai progetti del Piano e nuo- ve regole sulle carriere.

Non esattamente le sei ri- ghe e mezza del Pnrr citate da Cottarelli, ma il più gran- de piano di investimento sul capitale umano pubbli- co nella storia della Repub- blica. Indispensabile anche perché, tra le assunzioni a

tempo indeterminato per il ripristino del turnover al 100% e quelle a tempo de- terminato legate al Next Ge- neration Eu, stimiamo dai 100 mila ai 150 mila ingres- si l'anno nella Pubblica am- ministrazione nel prossimo quinquennio.

Nell'ultimo decreto legge

"reclutamento", gli "assess- ment" e la valutazione di competenze, attitudini e motivazioni individuali so- no indicati come gli stru- menti principali tanto per le progressioni di carriera verticali, quanto per le nuo- ve assunzioni. Si tratta di un dettaglio non di poco conto: finora le procedure concorsuali si sono basate sulla valutazione di cono- scenze scolastiche, non cer- to del potenziale più adatto per "performare" nelle va- rie posizioni organizzative.

Abbiamo capovolto la pro- spettiva.

Il superamento dei tetti sul salario accessorio, affi- dato alla contrattazione, va nella stessa direzione e rece- pisce proprio l'impegno as- sunto nell'intesa con i sinda- cati. Un altro degli "strap- pi" da leggere nel comples- so della riforma.

Ancora: siamo convinti che per orientare i comporta- menti delle persone serva an-

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scenario politico

045688

Quotidiano

(2)

2 / 3

Data Pagina Foglio

10-06-2021

LA STAMPA 1+9

cne investire in maniera im- portante sulla formazione.

Perché non basta seleziona- re le persone dotate di poten- ziale, occorre poi fornire loro le conoscenze e gli strumenti adeguati all'incarico. Le com- petenze dei singoli e le capa- cità dei dirigenti non potran- no mai sostituire anche il più perfetto e capillare sistema di "performance manage- ment". Anche su questi due punti rompiamo con il passa- to, attraverso l'ingente inve- stimento in formazione che abbiamo proposto nel Pnrr.

Il motivo per cui voglia- mo valutare il prodotto del- la Pa inteso come effetti ge- nerati sulla collettività di- pende anche dal fatto che gli stessi dipendenti hanno bisogno di recuperare il contatto emotivo con quan- to hanno contribuito a ge- nerare: il miglioramento della qualità e la soddisfa- zione degli utenti nei servi- zi pubblici deve essere il fa- ro di tutti. Lo ripeto in ogni occasione: le amministra- zioni pubbliche — una galas- sia di oltre 30 mila enti, non un unico datore di lavo- ro — non esistono per sé. Esi- stono per fornire servizi di qualità a 60 milioni di ita-

"Abbiamo approvato il maggiore investimento sul pubblico nella storia.

della Repubblica"

liani. Vogliamo finalmente sul tavolo i dati concreti sui servizi prodotti. Questa è la nostra "milestone", che trascina tutto il resto. Per essere sicuri che ciò avven- ga, stiamo anche introdu- cendo misure atte a rinfor- zare il ruolo degli Organi- smi indipendenti di valuta- zione (Oiv).

Risponde all'approccio olistico, infine, e ne è forse la migliore incarnazione, il Piano unico integrato intro- dotto anch'esso con il de- creto "reclutamento". Ap- pare davvero curiosa la de- finizione di "piano omni- bus" data da Cottarelli: il Piano unico è l'integrazio- ne degli impegni program- matori in una sola prospet- tiva, orientata alla produ- zione di valore, cioè ad ave- re obiettivi collegati ai ri- sultati. Sinora le Pa erano tenute a predisporre oltre 25 documenti di program- mazione. Una delle ragioni di mancata performance era proprio la dispersione in mille rivoli, con la logica del mero singolo adempi- mento. Evitare la frammen- tazione programmatoria — per cui le politiche del per-

sonale non si parlano con gli obiettivi di performan- ce, per cui la corruzione e la trasparenza sono mondi a sé che non si coordinano con il resto — è la base perla misurazione e il migliora- mento della performance.

Con i diversi interventi realizzati in questi primi mesi di governo, abbiamo posto le fondamenta della nostra azione. Ma senza uno sforzo complessivo, quotidiano, graduale, dal li- vello centrale al livello loca- le, il cambiamento della Pubblica amministrazione è destinato a restare quel che è sempre stato: un mi- to. Non ce lo possiamo più permettere. Anche perché il rimbalzo del Pil a cui for- tunatamente stiamo assi- stendo, e che ci porterà a una crescita annua intorno al 5%, ha bisogno, per esse- re sostenuto, di una macchi- na amministrativa rinnova- ta e ben oliata che corra in sintonia con il resto del Pae- se. Per questo parlo di "ulti- mo miglio" con riferimento alla transizione amministra- tiva prodromica alla transi- zione digitale ed ecologica:

molto è stato fatto, ora biso-

gna mettere a tattor comu- ne su tutto il territorio le esperienze di successo, la- vorare per una Pa proattiva che accompagni cittadini e imprese e non li ostacoli.

Il Ragioniere generale del- lo Stato, Biagio Mazzotta, ha ricordato ieri come l'esi- genza di rendere interopera- bili le banche dati delle am- ministrazioni sia preceden- te alla stessa digitalizzazio- ne e come la Pa debba tende- re verso un modello che met- ta al centro l'integrazione tra processi. Ne siamo tal- mente convinti che stiamo lavorando a uno strumento dirompente per l'orienta- mento dei cittadini nella grande mappa delle Pa.

Detto in altri termini: noi stiamo formando la squa- dra (le norme e i mezzi ope- rativi) per vincere la sfida.

Le critiche al singolo ele- mento, ignorando la forma- zione complessiva e dopo un minuto dal fischio di ini- zio, sembrano quanto me- no premature, se non inge- nerose. Almeno si aspetti la fine della partita. In palio c'è la nuova Italia. Ministro per laPubblica amministrazione

O RIPRODUZIONE RISERVATA

"La qualità, ela soddisfazione degli

utenti deve essere il faro di tutti"

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scenario politico

045688

Quotidiano

(3)

3 / 3

Data Pagina Foglio

10-06-2021

LA STAMPA 1+9

Renato Brunetta

SU LA STAMPA

Pubblica zunminintrazione. riti umilita metà ora servono le palle per i dipendenti

Ieri l'analisi di Carlo Cottarelli sulla Pubblica Amministrazio- ne. Quella appena varata, ha scritto, è una riforma a metà per- ché servirebbe un sistema di va- lutazione per i dipendenti. Un versante su cui il piano per il Re- covery è ancora debole.

IL DL BRUNETTA E IL PIANO DI ASSUNZIONI

L'ATTUALE ORGANICO DELLA P.A

3,2 milioni

ETÀ MEDIA

50,7 anni

3% o 16,9%

ha meno ha più

di 30 anni di 60 anni

I CONCORSI A REGIME Iter in 100 giorni

Modalità obbligatorie

Una sola prova scritta e una prova orale

J L

r Ÿ

Uno di strumenti informatici e digitali

Modalità eventuali

Sedi decentrate e non contestualità delle prove

IL TURNOVER NELLA PA Immediato

12.000

o POSTI

6.303 2.800

NEI DIVERSI CONCORSO

MINISTERI PER IL SUD

Futuro

20mila 16.500

al Ministero Ufficio della Giustizia del Processo

L'EGO - HUB

LA STAMPA

.lstr mene . sic uubia Nani: non ì per I giovani

FtsMialinneevalutazionedei risultai r-Os7 i•xunhiouun i ser-r Lei ai cilirulini

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scenario politico

045688

Quotidiano

Riferimenti

Documenti correlati

Si enunci e si dimostri la formula delle proba- bilit` a totali per due eventi A, B di uno spazio di probabilit`

Tra i vari dati emersi dalla ricerca 2008, quello relativo al consumo settimanale di televisione appare essere uno dei più interessanti (Figura 2); più del 53% del

Dopo aver conseguito il diploma di Maturità Classica, si laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Milano con massimi voti 110/110 cum laude

- AbdallaEK, et al (2004) Recurrence and outcomes following hepatic resection, radiofrequency ablation, and combined resection/ablationforcolorectallivermetastases.AnnSurg:818–25

li nel suo turbine violento, allo stesso modo in cui la furia della passione li ha trascinati durante la vita, sradicandoli dalle loro basi razionali. L’oscurità stessa in cui le

Polverini impugnati davanti alla Corte Costituzionale. Anzi, caso mai ci sarebbe da spiegare come mai sono rimasti vigenti per un altro anno e mezzo, con conseguenze sull’ambiente

VINCENZI (Pd).. davvero difficile intervenire in un dibattito così, perché c’è quasi, da parte dell’opposizione, una raffica di interventi, perché se si esprime un’opinione,

Promuovere strategie alternative all’uso dei fitofarmaci tradizionali contro i fitofagi degli agrumi (Minatrice serpentina, Aonidiella e altre cocciniglie), attraverso