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Academic year: 2022

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LETTERA APERTA AGLI AMMINISTRATORI, AI POLITICI, AGLI OPERATORI ECONOMICI E FINANZIARI, ALLE PERSONE DI BUONA VOLONTA’

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Art. 4.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

A partire dalla crisi del sistema bancario americano del 2008, la fase di instabilità economica e finanziaria ha determinato un continuo generale clima di sfiducia che sta pesantemente minacciando la possibilità di ripresa economica dell’Italia.

In questo contesto riteniamo urgente e necessario dare impulso ad una più diffusa e condivisa consapevolezza che la responsabilità della ripresa economica e politica, ma soprattutto etica e morale, non possa più ormai essere delegata a terzi ma debba essere assunta a pieno da ciascun cittadino e da ciascun attore sociale, individualmente e collettivamente.

La possibilità della creazione di una rete solidale, ma soprattutto l’affermarsi di una rinnovata coscienza orientata al bene comune, devono costituire le strade maestre per il rilancio di una struttura economica in affanno, non adeguatamente sostenuta da politica ed istituzioni.

Come insegna la storia della nostra Regione, solo una struttura sociale solida e partecipe sta alla base, nutrendosi delle proprie risorse, dello sviluppo del territorio. Se il Veneto è divenuto una Regione ispiratrice di nuovi modelli di crescita, è stato per il confluire dell’azione di soggetti della cooperazione, privati, pubblici, delle forze sociali, degli istituti di credito cooperativo, ma soprattutto per la persuasione che lo sviluppo, per avere successo, dovesse essere il più possibile diffuso o sarebbe stato troppo parziale e limitato.

La concezione del Piccolo-è-bello ha funzionato perché è stata sostenuta da attori riuniti a sistema: ancora una volta riteniamo che questa sia la strada da intraprendere, una strada solidale capace di collegare la nostra cultura regionale e la concezione veneta del lavoro con le possibilità di rilancio e crescita per la costruzione di un futuro nuovo. Siamo convinti che questo consentirà di rigenerare la ricchezza del patrimonio di competenza e la capacità ideativa, di innovazione e di ricerca, associandole alla coesione sociale, alla diffusione della ricchezza e con essa della sicurezza.

La via dello ‘sviluppo sostenibile’ apre nuovi percorsi per rinnovati protagonisti, in cui si evidenzia che la crescita non possa più essere concepita “a scapito” di qualcosa (ambiente, tutela sociale, sicurezza) ma realizzarsi con il coinvolgimento di tutte le forze e gli interessi presenti verso un obiettivo comune e condiviso.

A questo scopo vogliamo riunire le forze più positive e propositive della nostra Regione per indicare, congiuntamente alle istituzioni, la necessità di tutela e garanzia del patrimonio economico e sociale del Veneto, il richiamo al potenziamento della gestione dei mezzi che

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consentano facilitazioni all’economia, il richiamo a prevenire il formarsi di sacche di disagio con un potenziale distruttivo, sia della pace sociale sia della spesa pubblica.

Riprendendo le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:

“Impegno che non può venire o essere promosso solo dallo Stato, ma che sia espresso dalle persone, dalle comunità locali, dai corpi intermedi, secondo quella concezione e logica di sussidiarietà che (…) ha fatto, di una straordinaria diffusione di attività imprenditoriali e sociali e di risposte ai bisogni comuni costruite dal basso, un motore decisivo per la ricostruzione e il cambiamento del nostro Paese.

Si può ben invocare oggi una simile mobilitazione, egualmente differenziata e condivisa, se si rende chiaro quale sia la posta in giuoco per l’Italia”

A tal fine sosteniamo le seguenti proposte e linee* di intervento:

1. sostenere l’impresa Socialmente Responsabile;

2. stimolare una finanza e un sistema di credito a servizio delle persone, delle aziende e dello sviluppo sostenibile delle comunità locali;

3. introdurre percorsi formativi e di accompagnamento al lavoro per giovani;

4. favorire una alleanza per consentire di:

 ridurre il peso burocratico sulla vita dei cittadini e delle imprese;

 produrre interventi mirati nella gestione degli appalti, premianti per le imprese, con strumenti e processi dimostrati di Responsabilità Sociale di Impresa;

5. sostenere progetti di reinserimento al lavoro e politiche attive efficaci;

6. garantire interventi diretti al rispetto della legalità nella finanza e nella produzione;

7. promuovere un azionariato diffuso e uno viluppo della democrazia economica quale realizzazione della partecipazione dei lavoratori.

(*linee che fanno riferimento al Patto per il Nuovo Veneto promosso dall’associazione Veneto Responsabile e sottoscritto dalla Regione Veneto, Unioncamere, Filca Cisl Veneto, Cisl Veneto ecc.)

Nel richiedere tale contributo invitiamo all’adesione alla MANIFESTAZIONE che coinvolgerà i lavoratori dei materiali da costruzione dell’intera Regione:

per la vita e lo sviluppo del territorio per la vita e lo sviluppo del territorio per la vita e lo sviluppo del territorio per la vita e lo sviluppo del territorio

per la vita del nostro lavoro per la vita delle nostre aziende per la vita della nostra comunità

15 ottobre 2011 ore 9.30 Piazza Grande, Oderzo TV

Il Segretario Generale Filca Cisl Veneto

S. Federico Mestre (VE), 20 settembre 2011

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