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Biblioteca digitale sella Società Ligure di Storia Patria

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Academic year: 2022

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PUBBLICAZION I D E G L I A RC H IV I D I STATO FO N TI X I II

(2)

FO N TI P E R LA STO RIA DELLA LIG U R IA I I

I Libri Iurium

della Repubblica di Genova

Voi. I/ l

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a cura di Antonella Rovere

REGIONE LIGURIA - ASSESSORATO ALLA CULTURA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA

Genova 1992

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Questo volume comprende l ’edizione dei documenti contenuti nelle prime 48 carte del codice V etustior, corrispondenti, come si dimostra nel volume introduttivo, alla parte derivata dal perduto registro del X I I secolo.

Si è tenuto conto, in apparato, delle varianti degli originali, del codice Duplicatum e di tutte le copie anteriori al 1500 non dipendenti dai libri iurium pervenutici, con esclusione di quelle del codice Settim o e del L iber A, perché copia diretta di V etustior il primo, indiretta il secondo.

Mentre per i criteri generali di edizione si rinvia al volume intro­

duttivo, in questa sede ci limitiamo a fornire alcune avvertenze sui problemi specifici della prima parte.

Per la tradizione ci siamo attenuti al principio di considerare come C tutti quei documenti che non recano nessuna sottoscrizione originaria, ipotizzando una derivazione dell’antigrafo da originali, dei quali non sono state riportate le com pletiones, o estratti da atti pubblici; come B tutti quelli che, corredati della relativa com pletio, potevano essere stati redatti in originale nel registro del X I I secolo, pur non potendo esclu­

dere, almeno per alcuni di questi, una redazione in copia semplice nel- l ’antigrafo, il che comporterebbe una variazione della tradizione allo stesso modo abbiamo considerato come B quelle brevi notizie o anno­

tazioni, relative a documenti non tramandati per esteso nel registro, riportate in modo schematico direttamente sulla più antica raccolta2.

Abbiamo definito autentiche esclusivamente le copie accompagna­

te dalla sottoscrizione di Nicolò di San Lorenzo, che solo eccezional­

m ente3 dichiara in modo esplicito di autenticare un blocco di documenti, non sempre ben definito (. . . transcripsi et exem plificavi hec ut supra ex autentico . . . et om nibus sicut inveni scriptum in registro com u n is. . .),

1 Rientrano in questo caso i nn. 47, 138: il primo perché rogato probabil­

mente da un notaio forestiero, il secondo perché inserito in una serie di documenti attribuiti da Nicolò di San Lorenzo alla mano di Guglielmo de Columba.

2 Su questi problemi v. volume introduttivo.

3 Cfr. nn. 94, 142, 252, 255, 279.

~ V —

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nel qual caso abbiamo considerato autenticati tutti quelli che seguono la precedente sottoscrizione del redattore di V etustior, anche se è pos­

sibile che altre autentiche siano da interpretarsi in modo più estensivo come abbiamo illustrato nel volume introduttivo.

Poiché le prime carte di V etustior sono gravemente danneggiate, alcune ridotte a semplici brandelli spesso illeggibili, siamo ricorsi per completare le lacune alla lezione di Settim o, indicata tra parentesi quadre;

fanno eccezione le sottoscrizioni di Nicolò di San Lorenzo, non riferite da Settim o, le cui restituzioni, tra parentesi quadre, sono nostre.

Per lo scioglimento dell’abbreviazione Ian, non potendo ricorrere all’uso di Nicolò di San Lorenzo, che sembra ripetere fedelmente le lezioni dell’antigrafo, si è cercato di risalire alle abitudini dei singoli notai, non sempre univoche.

Quanto al compendio istus - a - um, frequentissimo in questa prima parte e costantemente sciolto in infrascriptus - a - u m dagli editori pre­

cedenti, riteniamo di dover accettare la proposta suprascriptus - a - um, formulata dal Caturegli e dal Barbieri4.

Il problema riguarda soprattutto gli atti del notaio Guglielmo de Columba, nei quali l’aggettivo si presenta sempre in forma compendiata.

Il rifiuto della soluzione iamscriptus - a - um, proposta dallo Scalfati5, trova le sue ragioni nella constatazione che, mentre è ricorrente nei casi sciolti la forma iamdictus - a - um, altrettanto non si può dire per il participio scriptus - a - um\ infatti nei notai Giovanni, Riccardo, Bonvas- sallo e Bertolotto Alberti compare sempre, se sciolto, suprascriptus - a - u m , se abbreviato il compendio s s t u s - a - u m .

Per comodità del lettore abbiamo ritenuto opportuno corredare ogni volume con un repertorio cronologico dei documenti limitato alla sola indicazione della data e del riferimento al numero d’ordine nell’edizione,

4 N . Ca t u r e g l i, II compendio istus-a-um nelle carte pisane prima del se­

colo X III, in «Bollettino Storico Pisano», III (1934), pp. 31-41; E. Ba r b i e r i,

I compendi per contrazione « sstus -a- um » e « istus -a - um » nelle carte pavesi, in

«Bollettino Storico - bibliografico Subalpino, LX X V III (1980), pp. 277-282.

5 S.P.P. Sc a l p a t i, Note paleografiche intorno ai compendi per contrazione sstus - a-um, st us- a- um e istus-a-um nelle pergamene pisane dei secoli X I e X II, in

« Bollettino Storico Pisano », XXXIX (1970), pp. 265-270,

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I L i b r i i u r i u m d e l l a R e p u b b l i c a d i G e n o v a

riservandoci di fornire il repertorio generale di tutti i documenti, degli inserti e delle notizie, completato dai regesti, nell’ultimo volume.

Per la cartulazione ci riferiamo costantemente a quella arabica di epoca moderna (probabilmente settecentesca). Abbiamo preferito espri­

mere con numeri arabici i rinvii alle edizioni, anche qualora in queste siano usati quelli romani. Avvertiamo inoltre che in genere l ’indizione espressa è quella genovese, in ritardo di un’unità fino al 23 settembre.

FO N TI M AN OSCRITTE C IT A TE IN FORMA ABBREVIATA V etustior = A.S.G. (Archivio di Stato di Genova), L ibri iurium, I,

Vetustior.

Settim o = A .S.G ., L ibri iurium, V II.

L iber A = Biblioteca Universitaria di Genova, L ibri iurium, I, ms.

B .IX .2.

Duplicatum = A.S.G ., Duplicatum, mbr. LXXXVI.

L iber B = Biblioteca Universitaria di Genova, L ibri iurium, I I , ms.

B .IX .3.

B IBLIO G R A FIA

Ag o s t o = A . Ag o s t o, Continuità storica e urbanistica di Chiavari, in Atti del Convegno internazionale per l'V III centenario dell’urbanizzazione d i Chiavari (8-10 novembre 1978), Chiavari 1980.

Annali — Annali genovesi di C affaro e d e ’ suoi continuatori, a cura di L. T . Be l g r a n o e C. Im p e r i a l e d i Sa n t’An g e l o, in Vonti per la storia d ’Italia, nn. 11-14 bis, Roma 1890-1929.

Antichi docum enti — Antichi docum enti intorno allo stabilim ento della zecca di G enova, in «Giornale Ligustico», 1827.

A rchives = Archives des missions scientifiques et littéraires, I I , Paris 1851.

— VII —

(7)

A SLI = « Atti della Società Ligure di Storia Patria ».

Ba n c h e r o, II D uom o — G. Ba n c h e r o, I l Duomo di G enova, Genova 1855.

Ba n c h e r o, G enova e le due Riviere = G, Ba n c h e r o, G enova e le due R iviere, Genova 1846.

I l Banco di' San G iorgio = I l Banco di San Giorgio. F on ti e cim eli, mo­

stra a cura del Banco di Roma, Genova, Palazzo S, Giorgio, 16-28 mag­

gio 1970.

Ba s i l i-Po z z a = A. Ba s i l i - L. Po z z a, L e carte del m onastero di San Siro di Genova, dal 952 al 1224, Genova 1974.

Ba y e r r i = E. Ba y e r r i, Iiistoria de T oriosa y su com erce, Tortosa 1954.

Be l g r a n o — L. T. Be l g r a n o, I l registro della curia arcivescovile di G e­

nova, in « Atti della Società Ligure di Storia Patria », I I , parte I I (1862).

Be r t o l o t t o = G. Be r t o l o t t o, N uova serie di docum enti sulle rela­

zioni dì G enova coll'im pero bizantino raccolti dal can. A ngelo Sanguineti e pubblicati con m olte aggiunte dal prof. G. B ., in « Atti della Società Ligure di Storia Patria », X X V III (1898).

Ca f f a r o (1828) = Ca f f a r o e i suoi continuatori, Annali di G enova

dall’anno 1100 all’anno 1294, Genova 1828.

Ca i s d e Pi e r l a s, I conti di V e n t im ila — E. Ca i s d e Pi e r l a s, I conti di Ventimiglia, il priorato di San M ichele e il principato di Seborga, in

« Miscellanea di Storia Italiana », X X III (1884).

Ca i s d e Pi e r l a s = E. Ca i s d e Pi e r l a s, D ocuments inédits sur les Grim aldi et M onaco, Torino 1885.

Ca m p o r a = B . Ca m p o r a, Capriata d ’Orba. Docum enti e notizie, I, Torino, 1909.

Ca n a l e = M . G. Ca n a l e, Storia civile com m erciale letteraria dei G en o­

vesi dalle origini all’anno 1797, Genova 1844-1849.

Ca n a l e, Nuova istoria = M . G. Ca n a l e, Nuova istoria della Repub-

— Vili —

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I L i b r i i u r i u m d e l l a R e p u b b l i c a d i G e n o v a

blica di G enova, d el suo com m ercio e della sua letteratura dalle origini all’anno 1797, Firenze 1858-1864.

Ca p p e l l e t t i = G . Ca p p e l l e t t i, G enova e le sue chiese suffraganee, in L e chiese d ’Italia, 226, Venezia 1859.

Catalogo — Catalogo della raccolta di statuti, a cura d i C . Ch e l a z z i, Firenze 1942-1963.

Chartarium D ertonense = E. Ga b o t t o, Chartarium D ertonense e altri docum enti d el com une di Tortona, in Biblioteca della Società Storica Subal­

pina, XXXI, Pinerolo 1909.

Chartarum = Chartarum, in H istoriae Patriae M onumenta, I, V I, Torino 1836-1853.

Ci b r a r i o, D ella econom ìa = L. Ci b r a r i o, D ella econom ia politica del M edio E vo2, Torino 1841-1842.

Ci b r a r i o, Storia = L. Ci b r a r i o, Storia della monarchia di Savoia, To­

rino 1840.

Cip o l l i n a, Cenni — G. Cip o l l i n a, Cenni critico - storici su Rìvarolo (Polcevera), Genova 1934.

Cip o l l in a = G. Cip o l l i n a, R egesti di Val Polcevera, Genova 1932.

Codice diplom atico = C odice diplom atico della R epubblica di G enova, a cura di C. Im p e r i a l e d i Sa n t’An g e l o, in Ponti per la storia d ’Italia, nn. 77, 79, 89, Roma 1936-1942.

Co s t a m a g n a, L a scom parsa = G. Co s t a m a g n a, L a scomparsa della ta­

chigrafia notarile nell’avvento dell’imbreviatura, in « Atti della Società Ligure di Storia Patria », n,s,, I I I (1963); anche in Id e m, Studi di Pa­

leografia e di diplom atica, Roma 1972.

Cu n e o = C . Cu n e o, M em orie sopra l’antico debito pubblico. Mutui,

com pere e banca di S. G iorgio in G enova, Genova [1 8 4 2 ],

De l l a To r r e = R . De l l a To r r e, Controversiae Pinarienses adversus senatorem Lagunam-, Cyrologia, Genova [1 6 4 2 ],

De Ne g r i = E. Ma z z in o, Portovenere genovese nella storia e nell’urba­

nistica, con contributi di T. O. De Ne g r i e M , G. Ru t t e r i, in « Bol­

lettino Ligustico », X V I (1964).

— IX —

(9)

De No b i l i = L. De No b i l i, L a cessione d i Portovenere fatta dai signori di Vezzano al com une genovese, in « Memorie dell’Accademia lunigianese di scienze G. Capellini », X II (1932).

De Sa c y = S . De Sa c y, Pièces diplom atiques tirées des archives de la république de G ènes, in N otices et extraits des manuscrits de la bi- bliothèqu e du R oi, X I, Paris 1827.

De Sa n d o l i = S . De Sa n d o l i, Corpus inscriptionum crucesignatorum Terrae Sanctae (1099-1291), Jerusalem 1974.

De Si m o n i, Annali — C . De s i m o n i, Annali storici della citta di G avi e delle sue fam iglie, Alessandria 1896.

De s i m o n i, Documenti — C . De s i m o n i, Docum enti ed estratti di docu­

menti per la storia dì Gavi, Alessandria 1896.

De s i m o n i, Spigolature = C . De s i m o n i, Spigolature genovesi in Oriente, in « Giornale Ligustico », XI (1884).

De s i m o n i, Sui m archesi di Massa — C , De s i m o n i, Sui marchesi di Mas­

sa in Lunìgiana e di Parodi, nell’O ltregiogo ligure, in « Archivio Storico Italiano», s. IV , X (1882); anche in « A tti della Società Ligure di Sto­

ria Patria », X X V III (1896).

De Vi c-Va i s s è t e = Cl. De Vi c- J . J . Va i s s è t e, H istoire générale de Languedoc, V, Toulouse 1872.

Fa n u c c i == G. Fa n u c c i, Storia dei tre celebri popoli marittimi d ell’Ita ­ lia-. Veneziani, G enovesi e Pisani e delle loro navigazioni e com m ercio nei bassi secoli, Pisa 1817-1822.

F e d e r i c i 1 = F . F e d e r i c i , Lettera nella quale si narrano brevem ente alcune m em orie della R epubblica G enovese, Genova, Pavoni, 1634.

F e d e r i c i 2 = F . F e d e r i c i , Lettera scritta al Sìg. Gasparo S dop p io, conte di Claravalle, nella quale si narrano brevem ente alcune m em orie della R epubblica G enovese, Milano, Bidelli, 1634.

F e d e r i c i 3 = F . F e d e r i c i , L ettera nella quale si narrano alcune m em o­

rie della R epubblica G enovese, Genova, Farroni, Pesagni, Barberi, 1641.

— X —

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I L i b r i i u r i u m d e l l a R e p u b b l i c a d i G e n o v a

F e d e r i c i 4 = F . F e d e r i c i , Lettera scrìtta ad un am ico nella quale si nar­

rano alcuni m eriti più im portanti della Serenissima Republica di G enova verso la Santa Sede A postolica Romana, Genova, Calenzani, 1642.

Fe r r a r i = E . Fe r r a r i, Liguria trionfante d elle principali nazioni d el m ondo, Genova 164-3.

Fe r r e t t o, Annali = A. Fe r r e t t o, Annali storici di, Sestri Ponente, in « A tti della Società Ligure di Storia P atria», XXXIV (1904).

Fe r r e t t o, Cronotassì — A. Fe r r e t t o, Cronotassi di Savona dal 660 al 1200, in Savona nella storia e nell’arte, Scritti offerti a Paolo Boselli, Genova 1928,

Fe r r e t t o, D ocum enti genovesi = A, Fe r r e t t o, Docum enti genovesi di Novi e Valle Scrivia, in B iblioteca della Società Storica Subalpina, L I, L II, Pinerolo 1909-1910.

Ga n d o g lia = B. Ga n d o g l ia, La città di N oli, S av o n a 1885.

Ga n d o l f i = G . C. Ga n d o l f i, Della m oneta antica di G enova, G e n o ­ va 1841.

Ga n d o l f o = A. Ga n d o l f o, Oneglia, Dalle origini alle relazioni con­

tratte colla Casa di Savoia, Oneglia 1906.

Ga s p a r o l o = F. Ga s p a r o l o, Cartario Alessandrino, in B iblioteca della Società Storica Subalpina, C X III, CXV, C X V II, Torino 1928-1930.

Ge r m a i n, C om m erce = A. Ge r m a i n, H istoire du com m erce de M ont­

pellier, Montpellier 1861.

Gongora = Reai grandezza della serenissima repubblica di G enova

scritta in lingua spagnuola da D. Luis de Gongora, Alcasar, e Pem picileon, e poi aggionta, e tradotta nella lingua Italiana da Carlo Sperone, Ge­

nova 1669.

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— X I —

(11)

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1986 (Collana storica di fon ti e studi difetta da Ge o Pi s t a r i n o, 48).

Ko h l e r = J . Ko h l e r, H andelvertràge zwischen Genua und N arbonne

im 12. und 13. Jahrhundert, in Berliner Beitrdge zum Civilrecht, Handel- recht, Strasrecht und Strasprozess, 3. Heft, Berlin 1903 (1904); trad.

italiana (dalla quale citiamo): A ccordi com m erciali tra G enova e N arbona nei secoli X I I e X I I I , trad. di M. A. Fo r g io n e, a cura di G. Ai r a l d i, in Saggi e docum enti, I, Genova 1978 (Civico Istituto colombiano, Studi e testi, serie storica a cura di G. Pi s t a r i n o, 2).

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rino 1872.

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cura di C. Ma n a r e s i, Milano 1919.

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— XII —

(12)

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stici, in « Atti e memorie della Società Storica Savonese », I (1888).

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XIV —

(14)

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cuni particolari delle storie del Piem onte e della Liguria nei secoli X I e

XV -

(15)

X II , in « Memorie della R. Accademia delle scienze di Torino » s, I I , X III (1853).

Sa u l i = L. Sa u l i, Della colonia d ei genovesi in Galata, Torino 1831.

Sc a r s e l l a = A. R. Sc a r s e l l a, I l com une dei consoli, Milano 1942.

Sc h i a p a r e l l i = I diplom i di Ugo e di Lotario, di Berengario I I e di A dalberto, a cu ra di L. Sc h i a p a r e l l i, Fonti per la storia d ’Italia, n . 3 8 , R o m a 1 9 2 4 .

Se r r a = G. Se r r a, Storia dell’antica Liguria e di G enova, Capolago

1835.

Sf o r z a = G. Sf o r z a, La vendita di Portovenere ai G enovesi e i primi signori di Vezzano, in « Giornale storico e letterario della Liguria », I I I (1902).

Ta c c i-i e l l a = L. Ta c c i-i e l l a, La m edia ed alta Val B orbera nella storia, Genova 1961.

To l a = P. To l a, Codex dìplom aticus Sardiniae, in H istoriae Patriae

M onumenta, X, X II, Torino 1861-1868.

To m a i n i-Ro s s i g n o t t i = P. To m a i n i- A . Ro s s i g n o t t i, S. Maria di Na­

zareth parrocchia - collegiata - cattedrale - basìlica di Sestri Levante, Sar- zana 1975.

Tr u c c o = A. F. Tr u c c o, G li ultimi giorni della R epubblica dì G enova e la comunità dì N ove, Milano 1901.

U g h e l l i 1 = F, U g i - i e l l i , Italia Sacra1, Roma 1644-1662.

U g h e l l i 2 = F. U g h e l l i , Italia Sacra2, Venezia 1717-1728.

Vi t a l e = V . Vi t a l e, Breviario della storia di G enova, Genova 1955.

(16)

I Libri Iurium

della Repubblica di Genova

V E T U S T I O R

(17)
(18)

I Li b r i i u r i u m d e l l a Re p u b b l i c a d i Ge n o v a

Incipit prologus [in ] registro comunis lanue.

C[um ] multa privi[l]egia, con[ventiones, fidelitates vassallorum], laudes et instrumen[ta diversorum] negociorum comunis Ian[ue et alia diversa] rerum negotia scripta reperire[ntur per diversas] manus nota­

riorum più [ribus volumi ]nibus registrorum et difficile foret illa sepi[us invelnire et né eorum memoria depe[riret, p]lacuit consilio lanue ea in unum volumen [redigi] facere ut quesita facilius [inveniantur] et in uno volum[ine] commodius conserven[tur]. Ad que scribenda magister N[ico- la]us de Sancto Laurentio, [sacri palatii] notarius, fuit [constitutus per]

dominum Enricum Confa[l]onerium, potestatem lanue, et per octo [no­

biles quorum nomina sunt] hec: Iacobus Z ur[lus], Marin[us Ususma]ris, Bonusvassallus Sar[dena, Nicola Scarcia]ficus et Iacobus R ic[iu s].

Mill[esimo ducentesimo] quinquagesimo tercio, ind[ictione x ia, die prima oc]tubris, presentibus [testi]bus [Oberto de Languasco, s]criba comunis, Ruffino de Ast [iudice et Nicolao de Por]ta notario, in quorum pres[ entia dictus potestas sta]tuit et laudavit quod ea que in [hoc volumine sc rib e n ­ tur eandem [habeant] vim et for[tiam cum] originali.

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I n c ip it re g istru m co m u n is la n u e

958, luglio 18, Pavia

Berengario e A dalberto re, dietro intervento e petizione del fed ele E bone, conferm ano agli abitanti di G enova quanto posseggono a qual­

siasi titolo, secondo le lor'o consuetudini, entro e fuori la città, i

C o p i a semplice del XII sec. [C], A.S.G., Archivio segreto, n. 2720/1, da una perduta copia; copia semplice [D], Vetustior, c. Ir., dal registro del XII secolo, tratta dalla stessa fonte di C; c o p i a autentica [ D’], Duplicatum, c. 2 r., dalla stessa fonte di D; c o p i a semplice del sec. XII-XIII [ E] , A.S.G., Registro della curia arcivescovile, mbr. x c i i, c. c l v i v., da C attraverso un perduto registro della curia; c o p i a semplice [ E ’], Settimo, c. Ir. , da D; c o p i a semplice del sec. XV

[E ”], Liber B, c. 4v., da D’; c o p i a semplice [F] , Liber A, c. Ir., da E ’.

C presenta ampie lacerazioni con perdita di testo. D è pressoché illeggibile a causa dell’umidità e di ampie lacerazioni.

D’ fa parte di un gruppo di documenti (nn. 1, 2, 4, 5, 24, 63, 81, 247, 272, 567, 568, 737, 741, 764), così autenticati ac. 7t>. : « S.T.) Ego Rollandinus de Richardo, sacri palacii notarius, suprascripta instrumenta, laudes et omnia que superius continen­

tur extraxi et exemplavi ex registris comunis lanue scriptis per manus diversorum notariorum sicut in eis vidi et legi, nichil addito vel diminuto nisi forte littera vel sillaba, titulo seu puncto abreviationis causa, sententia non mutata, de mandato tamen domini Danii de Osenaygo, civitatis Ianue potestatis, presentibus testibus Iohanne Bonihominis, Loysio Calvo, cancellariis comunis Ianue, et Iacobo de Albario notario, millesimo ccc° primo, indictione xm , die xx iunii ».

E d i z i o n e : De Sa c y, p. 2, da D’; Ca f f a r o (1828), p, 151, da D’;

Ca n a l e, IV, p. 593, da D, D’; Chartarum, II, n. 27, «dalla copia dei codice Pallavicino della cattedrale di Sarzana » (ma da E ); Liber iurium, I, n. 1, da D’, E ”, F ; Be l g r a n o, p. 310, da E; Lu m b r o s o, p. 39; Sc h i a p a r e l l i, p. 325, da C ,

D’, E, E ”, F; Codice diplomatico, I, n. 1, da C ; Ni c c o l a i, p. 97, dal testo del Liber iurium e dall’edizione dello Schiapparelli; Ro v e r e, p. 377.

(20)

I L i b r i i u r i u m d e l l a R e p u b b l i c a d i G e n o v a

R e g e s t o : Catalogo, III, p, 255; Li s c i a n d r e l l i, n. 1.

In n o m in e De i e t e r n i a. Be r e n g a r iu s [e t Al d e b e r t u s b divina facente clementia0 Re g e s. Decet regalem excellentiam ut votis suo­

rum fidelium aures sue pietatis inclinet quatinus eos devotiores ac]

prom[ptiores] in [suo] obsequio [reddat. Idcirco omnium sancted Dei Ecclesie nostrorumque presentium scilicet ac futurorum noverit univer­

sitas qualiter interventu ac peticione Hebonis nostri dilecti fidelis per huius preceptie paginam secundum] consuetudinem illorum confirmamus [et corroboramur omnibus] nostris fidelibus [et habitatoribus in] civi­

tate lanuensi cun Letas res et proprietates illorum seu] libellarias et precarias et om[nia] que secundum consuetudinem [illorum tenent aliquo titulo vel modulo] scriptionis acquisierunt [vel] que illis ex parte patris et matris advener[unt; omnia et ex omnibus] et infra et extra civitatem [in in]tegrum eis confirmamus pleniusque corroboramus* [una cum terris], vineis, pratis, pascuis, silvis, stalareis, saletis, sazionibus, ripis, rupinis, molen[dinis, piscationibus], montibus8, vallibus, planiciebush, aq[uis, aqu]arumve decursibus, ser[vis et ancillis utriusque sexus et omnia que dici] vel nominari possunt [que secundum] consuetudi[nem illorum tenent pertinentibus vel aspicientibus in integrum. Precipientes itaque iubemus ut nullus dux, marchio, comes, vicecomes, sculdaxius, decanus vel quelibet regni nostri magna parvaque persona in eorum domibus potestative ingredi audeat aut mansionem1 tollat vel aliquam iniuriam vel molestationem facere conetur], sed liceat eisJ' [pacifice et quiete vivere ac nostra fulti preceptali] confirmatione, omnium [homi­

num] remota co[ntradictione vel diminorationek. Si quis igitur huius nostre confir]mationis [preceptum] pro aliquo ingenio infrangere vel violare temptaverit, sciat se compositurum auri optimi libras m ille], medietatem camere [nostre et medietatem predictis hominibus illorumque heredibus ac proheredibus. Quod] ut verius credatur dili[gentiusque ab omnibus observetur, manibus propriis roborantes anuli nostri im pressione insigniri iussi sumus '.

Signum [serenissimorum (MM) m] Berengarii et s[ubscripsi Alde- berti regum n.

Ulbertus ° cancellarius iussu regum p.

Data x v kalendas augustasq, anno incarnationis Domini] d c c c c l[v iix,

_ 5 _

(21)

regni vero domini Berengarii atque Aldebertir regums octavo, indictione prima]. Actum [Papie, in Dei nomine, feliciter].

a In No m i n e De i Et e r n i: in D posto dopo il prologo; in D’ rubrica', Privi­

legium regum Lombardorum b Adelbertus in C 0 Div i n a F a v e n t e Cl e­

m e n t i a in C d omnium fidelium sancte in ediz. Schiaparelli e huius no­

stri precepti in C; huius precepti nostri in D’ f corroboramur in C, D ’ 8 mon­

tis in D' h placiebus in C ' mansionaticum in C J eos in C k homi­

num contradictione vel diminoratione remota in C 1 iussimus in C m in D risulta leggibile solo la s finale del secondo monogramma n in C Berengarii et Adelberti regum. L’errata collocazione di subscripsi in D e D’ è addebitabile al registro del X II secolo, il cui redattore, forse poco esperto di diplomi regi, non ha saputo comprendere l’esatta posizione della s che nell’antigrafo, ad imitazione dell’originale, probabilmente si allungava, andando ad inserirsi tra i nomi dei due sovrani ° Ful- bertus in C; Hubertus in ediz. Schiaparelli p in C segue subscripsi 11 aug.

in C r Adelberti in C s regum: om. C.

1056, maggio

I l m archese A lberto M alaspina giura, per mezzo di tre ’b on i hom i­

nes’, di rispettare le consuetudini degli abitanti di Genova.

C o p i a semplice del XII secolo [C], A.S.G., Archivio Segreto, n. 2720/1, da una perduta copia; c o p i a semplice [D], Vetustior, c. l v. , dal registro del XII secolo, tratta della stessa fonte di C; c o p i a autentica [D’], Duplicatum, c. l v. , rlfllla stessa fonte di D; c o p i a semplice del sec. XII-XIII [E] , A.S.G., Registro della curia arcivescovile, mbr. xcii, c. c v n v ., da C attraverso un per­

duto registro della curia; c o p i a semplice [ E’], Settimo, c. l v. , da D; c o p i a semplice [ F] , Liber A, c. 1 r., da E ’.

C presenta ampie lacerazioni con perdita di testo, D è pressoché illeggibile a causa dell’umidità e di ampie lacerazioni.

Nel margine esterno di E ’ le seguenti annotazioni di Iacopo Doria: « Infra in xxxim a, xxxva, xxxxn a, xxxxvia, clxx3, CLXXia. Item in cartulario Bonivasali Cali- gepalii de m°cc°xii de eadem materia». Nel margine inferiore albero genealogico dei Malaspina: v. introduzione, cap. V.

— 6 —

(22)

I L i b r i i u r i u m d e l l a R e p u b b l i c a d i G e n o v a

Per l’autentica di D’ v. n. 1.

E d i z i o n e : Ci b r a r i o, Stona, p, 310; Ca n a l e, II, p. 378; Liber iurium, I, n, 6 ; Be l g r a n o, p. 311; Lu m b r o s o, p. 52; Codice diplomatico, I, n, 3; Nic c o l a i,

p. 99. Il breve de consuetudine anche in Sa n Qu i n t i n o, p. 32 e Fe r r e t t o, Docu­

menti genovesi, n. 15.

T r a n s u n t o : Ci b r a r i o, Della economici, I , p . 1 0 4 e d e d iz io n i s u c c e s s iv e .

R e g e s t o : Catalogo, III, p. 255; Li s c i a n d r e l l i, n, 6.

[ a Cunctis habitantibus infra civitatem Ianue vestrisque filiis et filia­

bus atque heredibus ut nullam b unquam in tempore habe]amus licentiam [nec potestatem per ullum ius, ingenium] nullamque occasio[nem que potest0 agere ] nec causare no [minative de vestra consuetudine quam]

vestri priores parentes [in hac civitate] habueruntd et fuit cons[uetudo de scriptionibus foricis hominibus] falsis appella[tis si no]tarius erat vivus cum testibus [et pre]sentes [erant, cum ostensor prebebat] sacra­

mentum quod nullam ma[liciam] falsitatis in eis s[ criptis comisisset] na[m inter vos secundum legem] ipsam scriptionem finiebatis. Si autem [no- tari]us et testes absentes [vel mortui] erant, nunc6 [ostensor se quinto]

iurabat quod ipsum scriptum [falsum non esset. De prediis] vero si orta contentio* [ in t e < r > vos et foricos] homines inter [vos non mora­

batur ulla pugna] nec probationem de [ipsis recipiebatis. Femina L o n g o ­ barda [vendebat et donabat res suas] cui volebat sine interogatione E [pa­

rentum su ]orum et sine noticia [principis et cui exinde] tali modo cartulam emi[ttebat stabat secundum] vestram consuetudinem. [Servi vel aldiones h ecclesiarum] et servi [regis et comitis vendebant et donabant res] suas proprie[tarias et libellarias cui] volebant [et stabat eorum venditio]

et donatio iuxta vestram consue [tudinem. Massarii vestri super rebus vestris1 residentes non debent dare aliquod] foderum n e cJ foderellum [nec albegariam k nec ullum] datum n e c1 [placitum] nec ad marchiones nec ad vice[com itesm n ec" ad aliquem ipsorum0 missum. Habitantes infra civi]tatem Ianue que de rebus ecclesiarum [vel familia libellos aut cartulam] habebant et [ipsas] res tenebant, [si] pro gravi necessitate omni [anno pensionem dare non poterant] usque ad decem annos totam p ipsam pensionem adimplebant [quodq si rectores ecclesiarum ipsam pensionem recipere nolebant super altari1 ipsius] ecclesie ponebatur [et nullam calumpniam habebant. C lericis vero qui de rebus ecclesiarum vel familiis cessionem habebant iuxta * vestram consuetudinem. Habitantes

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infra civitatem Ianue placidumu non custodiebant, legem non faciebant nisi infra civitatem. Rectores Sancti Ambroxii mittebant libellos et firma­

bant et stabantv iuxta] vestram consuetudinem. Advene [homines qui vobiscum morantur si per gentem paganam op]presio erit in qualitcumque w parte guardiam [feceritis], ipsi omni [anno facere debent]. De [pre]diis vero [vel de] aliis querimoniis ta[lis f]u it consuetudo ut [ille qui erat] per xxxta annos nullus episcopus neque archiepiscopus a [ut abbas]

vel advocatores sive [rectores ecclesiarum] aut comes nullam probatio­

nem x neque per pugnam [exinde] dabat, [sed] ipsey qui inves[titus erat se quinto] iurabat e t z res ipsas per triginta annos poss[essas ha]beret.

Ban[dum vero non amplius quam] quindecim dies [missum] erat, quando marchio [nes placidum] ad tenendum v[eniebant. Omnes laici qui in personam clerici cessionem de rebus vel familiis ecclesiarum] acqui­

rebant, nec [ipse clericus neque episcopus ei idem aa homini qui tali modo per cessiones res v e lbb familias tenebant diebus vite illius clerici firmi­

ter tenebant iuxta vestram consuetudinem. Homines vel femine vestre ci­

vitatis] q u icc de rebus vel familiis [ecclesie vel comitatus libellos habebant aut de parentibus ei dimis]sa erant, nullus ullum libellum super eum acqui [rat et qui tali modo acquisierit alter nullo modo] stabilis erit, et si intentio dd inde eis ee orta fu [erit ille qui tenet se quinto iuret quod per decem] annos ille vel sui datores [per suum scriptum tenuerunt.

Clerici qui de rebus vel familiis ecclesiarum cessionem] habebant et investiti [erant nullus alius clericus acquiretM quousque illi clerici viverent.

Omnes] homines [vestri® pastenatores vel heredes eorum qui super res vestras residere volebant habeant1* potestatem residendi sine ullo servicio publice " et stabatji secundum vestram consuetudinem kk.

Breve de consuetudine quam fecit dominus 11 Albertus marchio, fi­

lius Opizonis itemque marchionis, et firmavit per sacramentum per tres bonos homines quorum mm nomina: in n“ primis Obertus filius quondam Astulfi et Guillelmus] 00 de Valle que dicitur [Tebla et Rusticus de Auramala suprascriptam consuetudinem et preceptum] de hominibus [civitatis Ianue quod ipse marchio firmiter observare debet et cartulam promissionis] debent facere pred[icti marchiones de consuetudinepp et precepto lanuensium qualiter iudex Ianuensium lauda]veruntM. Anno dominice incarnationis millesimo quinquagesimo sexto, imperante do­

m ino1'1' Henrico in Ytalia anno decimo, mensis madii, indictione vm .

(24)

I L i b r i i u r i u m d e l l a R e p u b b l i c a d i G e n o v a

a In D’ precede’. De consuetudine civitatis Ianue b nullum in E 0 oc­

casionem quod (que in D’) fieri potest in C, D', E d vestri parentes priores habuerunt in E e nunc: tunc in C, D ’, E f orta erat contentio in C, E

* interogotione in E h corretto su alidiones in E ‘ vestris rebus in C, D E i foderum nec: om. E k albergariam in C, D' 1 nec: vel in D ’ m nec ad marchiones nec ad iudices vicecomites in D’ n neque in E 0 illo­

rum in C, D ’, E p annos calumpniam non habebant si ad predictos decem annos totam in C, E q quod: quas in D' r altare in E s clericis in E 1 habebant iuxta ipsam cessionem libellos (libellum in C, E) mittebant et pensionem scribebant' et stabant iuxta in C, D\ E u placitum in D ’ E v sta­

bat in C, E w qualicumque in C, D, E x nulla probatione in E y ipse:

ille in C, E z et: quod in C, D’, E aa ei idem: eidem in D', E bb vel:

in sopralinea in E cc qui: ripetuto in E dd contentio in E ee eis inde in C, DJ, E H acquireret in C, E vestri: nostri in C, E ; nel margine esterno di D’ la seguente annotazione coeva Pro agricultoribus hh habebant in C, D’, E “ publico in C, E M in E segue depennato scm kk nel margine esterno di D’ la seguente annotazione coeva Nota. Ipsi fuerunt marchiones de Horamala 11 domnus in C mm homines de quorum in D' nn in:

ripetuto in E 00 W(illelmus) in C, E pp et preceptum-de consuetudine:

ripetuto in E ^ laudaverit in C, D', E rr domno in C, E.

3 \ /

< 1128, febbraio 2 - 1130, febbraio 1 >

Lanfranco G abo e Azo determ inano Vammontare della tassazione d o ­ vuta dai mercanti forestieri e dalle navi genovesi che trasportano sale a Genova.

C o p i a semplice [C], Vetustior, c. 1 v., dal registro del XII secolo;

c o p i a semplice [D], Settimo, c. 1 v., da C; c o p i a semplice [E], Liber A, c, 1 v., da D.

Per la datazione occorre fare riferimento alla presenza di Ottone Gontardo, Guiscardo e Guglielmo Pevere, consoli nel 1128 e nel 1129, in carica dal 2 feb­

braio: Ol i v i e r i, Serie dei consoli, pp. 243-246.

Le condizioni del ms. impediscono di segnalare il cambio-carta.

E d i z i o n e : Antichi documenti, p. 213; Ga n d o l f i, p. 178; Liber iurium, I, n. 23; Codice diplomatico, I, n. 51.

(25)

[De da] citis comunis Ianue.

[Breve recordationis quod fecit Lanfrancus Gabus et Azo de dacito quod debent dare forici homines qui veni]unt Ian[uam prò mercato.

Si fuerit de Barchinonia et vendiderit] sar[racenum debet dare solidos quinque denariorum Papiensium antiquorum. Omnes homines de ultra- montanis] partibus debent [dare de unoquoque torsello lanio denarios sex de predicta moneta, de torsello de ca]nabaciis denarios [quatuor, Homo de Nicia debet dare] per unumquemque denarios [tres eiusdem monete. Homo de] Victimilio et [de Albinguena debet dare denarios quatuor. Homo de Saona et de Naboli et de Pingue et de] Pertica per unumquemque de [narium unum. Longobardi vero si vendiderint palium vel osbergum vel] cavallum debent dare denarios [sex et de spatis de centanario spatas tres, de cote denarium unum, de centa]nario vero piscium pisces sex. [Homines vero habitantes a Luna usque ad Romam debent dare per unum]quemque denarios sex, Romani per [unumquemque denarios decem et octo, Gaietani denarios duodecim, Neapolitani dena­

rios] x v iii, Amalfitani denarios xv m , [Salernitani denarios decem et octo. Omnes habitantes a Sancto Martino in Fr]amure usque ad Lu[nam debent dare denarium unum. Et hoc dacitum suprascriptum debent dare illi homines qui ve]nerint Ianuam pro [mercato, sicut superius deter­

minatum est. Et isti denarii sunt antiqui Papienses]. Naves Ianuensium [venientes de Sardinea cum sale debent dare modium salis unum et pro cervuna una] denarios x n [antiquorum Papiensium. Navis veniens de Provintia cum sale debet dare ollam salis unam]. Omnis homo habitans [ultra pontem Clericolem et vadit in Provinciam pro sale debet dare ollam, unam]. Omnes homines [qui sunt de villis et vadunt in Sardineam pro sale debent dare modium unum. In ecclesia Sancti Syri ante altare sancti Va]lentini [dedit Obertus Gabus hanc conditionem suprascriptam con­

sulibus Ianuensibus videlicet Ottoni Gontardo et Guiscardo atque Guillel- mo Piperi qui tunc erant consules et ipsi susceperunt] eam non ut in aliquo [noceat adversum comune huius civitatis].

10

(26)

I L i b r i i u r i u m d e l l a R e p u b b l i c a d i G e n o v a

< - 1 1 3 9 >

A ssegnazione dei servizi di guardia ■agli abitanti di alcuni sobborghi e vallate contigue alla città dì G enova e tassazione in denaro o in natura per lo stesso servizio degli abitanti di altri sobborghi e vallate non tenuti a provvedervi direttam ente.

C o p i a semplice [C], Vetustior, c. 2 r., dal registro del X II secolo; c o p i a autentica [ C’], Duplicatum, c. 3)'., dalla stessa fonte; c o p i a semplice [D], Set­

timo, c, 2 r., da C; c o p i a semplice [E], Liber A, c. 2 r., da D.

Per l’autentica di C’ v. n. 1.

La data 1142, proposta dall’imperiale in relazione alla determinazione delle funzioni del cintraco, tra cui l’assegnazione dei servizi di guardia, oggetto del n. 5, non sembra sufficientemente motivata, come pure quella del 1128 proposta dagli editori degli H.P.M., e accettata dagli editori posteriori, probabilmente in riferi­

mento al n. 3.

L ’unico elemento utile per la datazione è offerto dalla presenza dei denari antichi pavesi, che, pur sostituiti nel 1102 dai bruneti (Annali, I, p. 13), continua­

rono a circolare a Genova ( Be l g r a n o, sub ìndice) fino alla coniazione della moneta genovese nel 1139 (Annali I, p, 29) e probabilmente anche oltre tale termine: diffi­

cilmente però avrebbero trovato posto in un documento ufficiale del Comune dopo questa data.

E d i z i o n e : Antichi documenti, p. 179; Ga n d o l f i, p, 208; Cu n e o, p. 244;

Liber iurium, I , n. 24; Ci p o l l i n a, Cenni, p. 80; Codice diplomatico, I , n. 120;

Pe r i, II, p. 133; Ra v e c c a, p. 187.

R e g e s t o : Fe r r e t t o, Annali, n. 11.

[De guardia civitatis et qualiter fieri debet]3.

Hec est [guardia] civitatis. [Homines de Carbonaria et homines de Morteto usque ad molendinos binellos debent] facere guardiam [in castello Ianue ad murum Sancte Crucis a medio mensis iulii usque ad kalendas septembris et homines de Casamavali similiter et de Campo Ursonis et de Zinestedo et de Vegoni et de Quici et de Terra Alba. Isti

— 11 —

(27)

supradicti debent facere guardiana, excepto servi et excepto illi qui habitant in donecatis Ianuensium quos ipsi Ianuenses pascunt. Homines de Ca- lignano debent facere guardiani in Calegnano. Homines Sancti Martini de Erclo et homines de Manzasco debent facere gardiamb ad Manzascum.

Homines de Tana Turba et de Rivarolio et de Porcili et de Cavanuza et de Granarolo et de Sosenedo debent] facere guardiam [ad turrem Capitis Fari. Homines Sancti Petri Arene, qui soliti sunt facere guardiam, debent]

eamdem guardiam facere. [Homines Campi Florenzani debent dare dena­

rios de Papia antiquos duos]. Homines de Maraxi, illi [de Terpi et de Monteasiano et de Lugo et de Melmi debent per unumquemque] dimi­

dium denarium pro [gardia. Homines de Murteto Suprano et de Cerreto debent dare pro gardia] denarios v im super totum. H[omines de Stroppa debent dare pro guardia denarios duodecim suprac totum ]. Homines de Bargagli per unumque[mque ramoxinum unum pro gardia d. Homines de Bavali et de Fontanegli supra totu]m debent dare pro [gardia d minas castanearum duodecim. Homines de Pradello et de Staiano per unum­

quemque . debent dare denarium dimidium antiquum. Illi de Molinello et de Rivaira similiter. Homines de Prementore et de Basali per unum­

quemque debent dare phiolam unam olei. Homines de Coronada et de Domezano et de Morteto et de Azali debent dare per unumquemque minam unam castanearum. Casa de Frenguello similiter. Homines de Sexto et de Priano et de Borzoli et de Burlo debent per unumquemque dare f axium unum de lignis. Homines de Langasco et de Celanexi et de Sancto Cipriano per unamquamque plebem debent dare denarios sex Papienses antiquos. Servi quoque et homines qui habitant super donicatos Ianuensium, quos domini terrarum pascunt, non debent gardiamb facere nec in suprascriptis dacitis dare].

a et-debet: om C' b guardiam in C c super in C’ Sguardia in C .

12

(28)

I Li b r i i u r i u m d e l l a Re p u b b l i c a d i Ge n o v a

< 1.142, febbraio 2 ~ >

D eterm inazione d elle funzioni, d ei doveri e delle prerogative del cintraco e d ei tributi dovutigli.

C o p i a semplice [C], Vetustior, c. 2 r., dal registro del XII secolo; c o p i a autentica [ C’], Duplicatum, c. 3 r., dalla stessa fonte; c o p i a semplice [D], Settimo, c. 2 r., da C; c o p i a semplice [E] , Liber A, c, 2 r., da D,

Per l’autentica di C’ v. n. 1.

Le condizioni del ms. impediscono di segnalare il cambio-carta.

Per il termine post quem occorre fare riferimento al cenno contenuto nel do­

cumento ad un lodo dei consoli del 1142, in carica dal 2 febbraio: v. nota 2.

E d i z i o n e : De l l a To r r e, p. 14; Mu r a t o r i, II, col. 921, con data 1190;

Ca f f a r o (1828), p, 80; Cu n e o, p. 246; Liber iurium, I , n. 75; Im p e r i a l e, Caffaro, p. 317 (parziale); Codice diplomatico I, n. 119.

De introitu cintraci Ianue a.

C[intragus debet esse] ad convi[vium illius qui intrat in macella- turam. Omne lignum quod venit de Sardinea cum sale] debet dare cintr[ago minas salis tres. E t si venerit per Corsicam et fecerit cambium debet ei dare minas] grani tres. [De unoquoque ligno de Maritima et de Romania minam unam. Quidam] Ia[nuenses fuerunt in] mercato ad P[opoloniam et venerunt cum ligno suo in portu nostro. Cintragus hoc sciens, credens b eos venisse] de Maritima, [quesivit eis minam grani unam, ipsi vero Ianuenses respondentes « quod nobis a cintraco petitur numquam dabi­

mus, quoniam in Maritima non fuimus ». Tandem cintracus duos vocavit testes, Gan]dulfum [Carmadinum] scilicet et Iohannem [Camerii, qui etiam iuraverunt quod consules Lanfrancus Piper et Ansaldus] Malo[nus 1 c et socii eorum laud]averunt [quod unumquodque lignum transiens Liurnam pro mercato grani debet] dare ad cin[tracum] minam grani [unam. Auditis dictis testium a consulibus Bonivassalli d Tetuice, Ansaldo Mallone, Ogle-

1 Consoli nel 1136 e 1138: Ol i v i e r i, Serie dei consoli, pp, 256, 258.

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