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WhatsApp, , sms e social: come cambia il rapporto con i genitori

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Academic year: 2022

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(1)

WhatsApp, e-mail, sms e social:

come cambia il rapporto con i genitori

Il pediatra tra e-mail e WhatsApp ai tempi di COVID-19: opportunità e rischi

15 settembre 2020

Mario Ancona

(2)

Telemedicina

È l’ambito dove la medicina e

l'informazione e la tecnologia delle telecomunicazioni si incontrano

È probabilmente parte di una rivoluzione tecnologica che

potrebbe avere il maggiore impatto sull'erogazione dell'assistenza

sanitaria

(3)

I cambiamenti

(4)

Origini

La maggior parte della telemedicina si è manifestata chiaramente negli ultimi 20-30 anni, in concomitanza con i progressi nella tecnologia

dell'informazione.

Se, invece, si considera la telemedicina come qualsiasi attività medica svolta a distanza, indipendentemente da come l'informazione viene

trasmessa, la sua storia è molto più antica.

Un primo esempio di medicina a distanza, forse una delle prime forme di sorveglianza sanitaria pubblica, la troviamo nel Medioevo, quando le informazioni sulla peste bubbonica erano trasmesse in tutta Europa con mezzi come i falò.

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Tipi di telemedicina

SINCRONA

ASINCRONA

(6)

Gli ambiti dove è più diffusa

Salute mentale, pediatria, dermatologia, cardiologia e

ortopedia rappresentano quasi il 60% di quesiti e consulti.

Il 50% utilizza video interattivi

Il resto modalità asincrone e non video

(7)

Crossing the quality chasm: a new health system for the 21st

century

(8)

La prima delle dieci regole

1. Continuità delle cure.

La cura si basa su relazioni continue.

Gli operatori sanitari dovrebbero fornire assistenza ogni volta che i

pazienti ne abbiano bisogno e in molte forme, non solo in visite face to face.

Gli operatori sanitari dovrebbero essere sempre reattivi (24 ore al giorno, tutti i giorni) e fornire assistenza su Internet, per telefono e con altri mezzi.

(9)

La medicina al telefono

Il telefono è parte della vita professionale di ogni medico fin dagli anni ’80

Non meno del 25% delle interazioni tra medico e paziente avvengono attraverso il telefono

«La medicina interna è una serie infinita di telefonate interrotte dall’arrivo di pazienti che compaiono nel vostro studio»

Reisman A. B., Stevens D. L. (Eds.), Telephone medicine: a guide for the prac4cing physician, Philadelphia, American College of Physicians, 2002

Halberstam M., Medicine by telephone is it brave, foolhardy, or just inescapable? Mod Med., 74:11–5, 1977.

(10)

Il medico: un ruolo sempre più complesso

«Ogni decennio vede spingersi più avanti le frontiere di ciò che si ritiene debba rientrare propriamente nella sfera di competenza del medico».

Nuland S.B., Davan4 alla morte. Medici e pazien4, Vol. 22 di Lezioni Italiane, Roma-Bari, Laterza, 2002.

Il medico si trova a gestire eventi sempre più complessi, che implicano competenze e responsabilità via via maggiori.

(11)

Il tempo dell’ambulatorio liquido

Parafrasando Zygmunt Bauman potremmo dire che il telefono e le nuove tecnologie contribuiscono a trasformare lo spazio e il tempo dell’ambulatorio medico.

(12)

Il telefono in medicina

I call – center

Il consulto telefonico

(13)

I call center: obiettivi

Rendere più efficiente e razionale il consulto face to face

Operare al di fuori dell’orario di apertura dello studio medico.

Favorire l’accesso alle cure

(14)

I call center

Svolgono un ruolo prevalente di triage;

L’attività è svolta da personale sanitario non medico, che deve essere formato e seguire precisi protocolli.

Tre sono le possibili scelte dell’operatore:

1. il paziente deve essere visto immediatamente e quindi inviato al pronto soccorso;

2. il paziente può essere visitato il giorno dopo e quindi viene preso un appuntamento con un medico;

3. il paziente necessita di qualche consiglio e indicazione.

(15)

Favorire un uso più appropriato delle risorse

Il New England Healthcare Institute (NEHI) ha evidenziato che il 56%

delle visite in pronto soccorso si potrebbe evitare.

New England Healthcare Institute (NEHI), How Many More Studies Will It Take? A

Collec4on of Evidence That Our Health Care System Can Do BeKer, Cambridge, New England Healthcare Institute (NEHI), 2008

In una indagine, condotta su 483 pazienti che hanno telefonato ad un servizio di medicina interna di New York, è stato osservato che il 33%

dei pazienti si sarebbe rivolto al pronto soccorso, se non avesse

avuto la possibilità di raggiungere un medico; solo l’8% si è recato al pronto soccorso, dopo aver contattato al telefono un medico

 Delichatsios H., Callahan M., Charlson, M., Outcomes of telephone medical care, Journal of General Internal Medicine, 13, 579, 1998. https://doi.org/10.1046/

j.1525-1497.1998.00179.x

(16)

La valutazione dell’emergenza:

divergenze tra operatori e genitori

In ambito pediatrico si evidenzia una dissonanza tra gli operatori sanitari e i genitori nel definire e valutare l’emergenza.

In due terzi dei casi gli operatori avevano escluso la necessità di

recarsi al pronto soccorso; mentre in un 15% dei casi la situazione veniva riconosciuta grave, in contrasto con l’orientamento dei

genitori a restare a casa.

 Schmitt B., Schuman A. J., Pediatric call centers fast-track urgent care. Contemporary Pediatrics, 34(4), 39, 2017

(17)

Il consulto telefonico in pediatria

Nella pratica pediatrica, l'assistenza telefonica è utilizzata in misura anche maggiore rispetto ad altre specialità mediche.

https://www.aap.org/en-us/professional-resources/practice-transformation/

managing-patients/telehealth-care/Pages/implementing-telephone- care.aspx

Il contatto telefonico può migliorare i risultati clinici, la soddisfazione del paziente e la relazione medico paziente.

Reisman A. B., Stevens D. L. (Eds.), Telephone medicine: a guide for the prac4cing physician, Philadelphia, American College of Physicians, 2002

(18)

La consultazione telefonica

Il setting della consultazione telefonica:

non è conosciuto in forma sistematizzata dai medici

si apprende per prova ed errori

I comportamenti sono guidati più dal buon senso che dalla riflessione consapevole

(19)

E il setting delle e-mail, sms etc ?

Ancora meno conosciuto

La comunicazione diviene ancora più impoverita

Perdiamo la prosodia, il tono della voce etc …

Non possiamo chiedere immediati chiarimenti

Dobbiamo adattarci a forme

comunicative ancora più carenti

(20)

Un generico minor controllo

Chi ci sta davvero scrivendo?

Sono adeguate le emozioni che suscita in noi il tono

del messaggio?

Abbiamo veramente compreso la comunicazione?

(21)

Gli obiettivi

Riprendere e chiarire temi affrontati nel corso della visita

Verificare la comprensione da parte del paziente

Verificare l’andamento clinico e adeguare la terapia

Condividere nuove informazioni

Condividere e chiarire risultati di esami e referti

Problem solving, empowerment del paziente

Migliora la relazione e consolida l’alleanza terapeutica

(22)

Tipi di comunicazioni

Le comunicazioni proattive promosse dal medico

Le comunicazioni reattive del paziente

(23)

Proattive

Monitorare la risposta alla terapia

Verificare la compliance del paziente

Valutare le condizioni del

paziente (ad esempio dopo un esame invasivo o dopo le

dimissioni)

Condividere informazioni significative

Comunicare i risultati di esami Modifcare nel tempo la terapia (titolazione di un farmaco)

Condividere e chiarire i risultati di esami

Verificare l’assenza ad un appuntamento

23

(24)

Comunicazioni del paziente - reattive


 


Aggravamento di un sintomo Chiarimenti o timori per l’interazione tra farmaci

Comparsa di un nuovo sintomo Richiesta di rassicurazione

Malattia concorrente Comparsa di effetti collaterali

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Differenze tra telefonate proattive e reattive

La differenza sostanziale tra le telefonate proattive del medico e le telefonate reattive del paziente è che le prime sono programmabili, le seconde no, e possono interrompere, in qualsiasi momento, il

medico.

Non è prevedibile il livello di difficoltà delle telefonate in arrivo

Sono inattese, giungono in momenti in cui il medico può essere meno pronto, più stanco o preoccupato.

(26)

Competenze e tele-comunicazione

Competenze tecnico-specialistiche

Protocolli, linee guida

Competenze trasversali, soft-skill \ Conoscere gli strumenti tecnologici

Setting organizzativo

quando il paziente può comunicare\telefonare?

Chi raccoglie la prima comunicazione\telefonata?

Quanto tempo può trascorrere prima di essere richiamati\o ricevere una risposta?

Lo studio ha un registro delle telefonate effettuate e ricevute e delle altre interazioni?

È necessario, in ogni caso, che il modello sia condiviso con il paziente. Il

paziente deve sapere se può telefonare e quando per condividere dubbi, o

richiedere chiarimenti, o per follow-up concordati e deve sapere cosa aspettarsi, in generale, dal medico.

(27)

Criticità nella comunicazione telefonica

Il tempo per la comunicazione è limitato.

La comunicazione verbale e la

comunicazione non verbale sono più fragili. 

Manca il contatto oculare

Se la telefonata non è programmata, la disponibilità dell’interlocutore può

essere condizionata dalla pressione esercitata dalle attività interrotte.

Non conosciamo la vera disponibilità dell’interlocutore.

È utile nei casi di comunicazioni

puntiformi e precise. È più difficile gestire la comunicazione  di contenuti più complessi.

Alla fine della comunicazione è necessario verificare quanto

condiviso tra gli interlocutori.

(28)

Criticità specifiche del consulto medico al telefono

Non poter visitare il paziente.

La mancanza dell’esame fisico rappresenta una evidente difficoltà.

Il medico, senza vedere il paziente, deve prendere decisioni sulla necessità

di inviarlo al pronto soccorso,

di prescrivere un farmaco o modificarne il dosaggio, piuttosto che optare per un’attesa vigile.

deve valutare se il consulto possa procedere o meno senza la necessità di una visita

(29)

Competenze relazionali e Intelligenza Emotiva il modello Mayer e Salovey (1990)

Intelligenza Emotiva Esperienziale 1) Capacità di percepire con

precisione le emozioni

Capacità di percepire le emozioni in se stessi e negli altri

2) Usare le emozioni per facilitare il pensiero: problem solving e

creatività 

Utilizzare le emozioni per facilitare i processi cognitivi

Intelligenza Emotiva Strategica

3) Comprendere le emozioni  Comprendere le informazioni veicolate dalle emozioni, cogliere le sfumature e

l’evoluzione nel tempo 4) Gestire le emozioni: regolazione

emotiva

Gestire le  emozioni proprie e degli altri, favorire la crescita personale

(30)

Competenze per la comunicazione telefonica

Le soft skill richieste per comunicare al telefono sono il frutto di un adeguato sviluppo dell’IE.

L’IE è alla base delle competenze relazionali e comunicative

necessarie alla relazione medico e paziente e alla realizzazione di una solida alleanza terapeutica.

(31)

Competenze per la comunicazione telefonica

Gentilezza e accoglienza

Comunicare disponibilità, non apparire disattenti

Consapevolezza del tono della voce (cosa comunichiamo oltre le parole)

Raccogliere le informazioni Ascolto Attivo

Comprendere le necessità del paziente

Problem solving

Chiarezza nel fornire le informazioni

Gestire l’emotività del paziente

Gestire le interruzioni Gestire la propria emotività

Essere assertivi Attenzione alle 
 fasi conclusive

(32)

Verificare la propria disponibilità

Dobbiamo chiederci se siamo mentalmente disponibili alla comunicazione.

Siamo in grado, in un preciso momento, di creare uno spazio mentale per accogliere le richieste dell’altro, per ascoltare l’altro?

A questa domanda dobbiamo rispondere sia nel caso di una telefonata primitivamente proattiva, sia secondaria ad una  precedente richiesta

del paziente, a cui concediamo un successivo spazio specifico.

La domanda presuppone di essere consapevoli di cosa si stia facendo e del perché, momento per momento.

(33)

Obiettivo

Ascolto empatico

Ascolto attivo

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Un aspetto favorevole della pediatria di famiglia

La comunicazione per il pediatra di famiglia si inserisce all’interno di una relazione consolidata.

La famiglia, gli interlocutori sono ben conosciuti

Il consulto telefonico e le altre forme comunicative sono parte di un circolo virtuoso e ricorsivo, che approfondisce la fiducia e l’alleanza terapeutica.

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