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a possibilità di introdurre sistemi computeriz- zati di gestione della mandria e di automatiz- zare diverse operazioni di stalla,fra cui la mun- gitura, costituisce un importante progresso tecnolo- gico nella conduzione degli allevamenti bovini.Que- ste innovazioni,infatti,possono permettere di ridur- re il tempo di lavoro e la fatica richiesti per tali atti- vità e di svincolare gli operatori dal rispetto di orari disagevoli. Inoltre, con tali tecnologie è possibile fare fronte al problema della scarsità di manodopera qua- lificata, particolarmente sentito nelle zone economi- camente più sviluppate del Paese.UN’INDAGINE CAMPIONARIA Alcuni di questi aspetti hanno interessato l’attività che il Crpa ha condotto, in collaborazione con il Di- proval dell’Università di Bologna, nell’ambito del progetto di ricerca “Studio di fattibilità sull'automa- zione integrale delle sale di mungitura tradizionali”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.Di segui- to si riportano i principali risultati scaturiti dall'in- dagine, finalizzata al sondaggio delle idee e delle im- pressioni degli allevatori sull’automazione della stal- la e, in particolare, delle operazioni di mungitura.
Complessivamente le aziende interessate al son- daggio sono state 79, di cui la maggior parte nelle provincie di Parma (44%), Reggio Emilia (20%) e Bologna (18%); si tratta di un campione partico- larmente rappresentativo della realtà del compren- sorio del Parmigiano-Reggiano (76%). Per quanto riguarda la dimensione aziendale, la classe più rap- presentata è stata quella da 51 e 100 vacche in latta- zione (43% del campione); seguono a pari merito le classi 15-50 vacche e 101-200 vacche, che ammon- tano ciascuna al 23% del totale delle aziende.
Il 12,7% delle vacche in lattazione è allevato in sta- bulazione fissa, mentre la rimanente quota è alleva- ta in stabulazione libera a lettiera permanente (35,4%
dei casi) e a cuccette (51,9%). La conduzione diret- ta con lavoro famigliare è il sistema più comune di gestione (75% degli allevamenti), mentre nel 53%
è presente manodopera salariata. Complessivamente gli allevamenti del campione impiegano in media 2,8 unità lavorative, variando da 1 a 8 unità.
LO SVILUPPO DELLE NUOVE TECNOLOGIE Negli ultimi anni lo sviluppo delle nuove tecnolo- gie ha riguardato principalmente la mungitura e il
DOSSIER/L'ALLEVAMENTO DELLE BOVINE DA LATTE
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Graf. 1 - Interesse degli allevatori ad installare un robot di mungitura e/o automatizzare la sala di mungitura tradizionale.
ALESSANDRO GASTALDO MARZIA BORCIANI Centro Ricerche Produzioni Animali, Reggio Emilia
Mungitura automatizzata:
gli allevatori ci credono
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monitoraggio in continuo degli animali, con scopi gestionali, selettivi e di controllo igienico-sanitario.
La maggioranza degli intervistati (quasi l'85%) con- sidera i sistemi computerizzati di identificazione e gestione della mandria in maniera positiva o par- zialmente positiva. I pareri favorevoli aumentano nelle aziende con un responsabile di stalla di età com- presa fra 30 e 49 anni, in quelle con il numero più alto di vacche in lattazione e nelle aziende con pre- senza di manodopera salariata.
La stragrande maggioranza degli intervistati (81%) considera l'automazione delle operazioni di stalla (alimentazione, distribuzione della lettiera, aspor- tazione delle deiezioni, ecc.) in maniera positiva o parzialmente positiva. I pareri favorevoli aumenta- no nelle aziende con un responsabile di stalla di età al di sotto dei 50 anni, mentre non sono state evi- denziate differenze significative legate alla diversa tipologia di stabulazione, al numero di vacche in lat- tazione allevate e al tipo di conduzione.
Per converso soltanto poco più della metà degli inter- vistati (54%) considera il robot di mungitura in maniera positiva o parzialmente positiva. I pareri favorevoli aumentano nelle aziende con stalle a sta- bulazione libera, in quelle con un responsabile di stalla di età al di sopra dei 30 anni e nelle aziende con un numero di vacche in lattazione compreso fra 51 e 100.
Più della metà degli intervistati (59%) considera la possibilità di automatizzare la sala di mungitura tra- dizionale in maniera positiva o parzialmente posi- tiva. I pareri favorevoli aumentano negli allevamenti con stalle a stabulazione libera, nelle aziende con un responsabile di stalla di età compresa fra 30 e 39 anni, in quelle con un numero di vacche in lattazione compreso fra 51 e 100 e a conduzione famigliare.
L'interesse degli allevatori ad installare un sistema au- tomatico di mungitura viene riportato nel grafico a pag. 70. Più della metà degli intervistati (58%) sono interessati ad installare un sistema automatico di mungitura (20,3% robot,35,4% automazione sala di mungitura tradizionale,2,5% entrambe le soluzioni).
In generale, l'interesse ad installare un sistema auto- matico di mungitura aumenta nelle aziende con un responsabile di stalla di età compresa fra 30 e 39 anni.
L’interesse solo per il robot di mungitura aumenta nelle aziende con stalle a stabulazione fissa, in quel- le con un responsabile di stalla di età compresa fra 50 e 59 anni e nelle aziende di dimensioni contenu- te. L'interesse ad automatizzare la sala di mungitu- ra tradizionale aumenta negli allevamenti con stal- le a stabulazione libera, in quelli con un responsa- bile di stalla di età compresa fra 30 e 49 anni e nelle aziende di maggiori dimensioni.
LE MOTIVAZIONI IMPRENDITORIALI Ai 46 allevatori interessati ad automatizzare la mun- gitura (robot o automazione sala tradizionale) sono state chieste le motivazioni di questa scelta. Nella maggioranza dei casi (63%) le ragioni sono di ordi- ne sia sociale, sia economico: le prime hanno più peso nelle aziende con stalle a stabulazione fissa, in quelle con un responsabile di stalla di età compresa fra 50 e 59 anni e nelle aziende con un numero di vacche in lattazione compreso fra 51 e 100; le secon- de nelle aziende con un responsabile di stalla di età inferiore a 30 anni e in quelle medio-grandi, con un numero di vacche in lattazione compreso fra 101 e 350. Nello specifico le risposte positive più frequenti sono state la maggiore flessibilità e il minor carico di lavoro, la riduzione dell’impiego di manodopera salariata, la possibilità di avere più tempo da dedi- care ad altre attività in azienda e la difficoltà di repe- rimento della manodopera.
Anche agli allevatori che hanno dichiarato il man- cato interesse verso l’automazione della mungitu- ra sono state chieste le motivazioni di questa scel- ta. In questo caso le risposte più frequenti sono sta- te l'elevato costo d'investimento, le scarse infor- mazioni e l'inaffidabilità di queste tecnologie, il minore controllo degli animali, il divieto imposto da certi disciplinari di produzione (per esempio quello del Parmigiano-Reggiano) e il layout di stal- la da rivedere. Questi allevatori ritengono che i principali svantaggi dell’automazione della sala di mungitura sono il possibile aumento di problemi tecnici (manutenzione, blocchi dell'impianto, ecc.), il minore controllo degli animali, le complicazio-
Tab. 1 - Opinione degli allevatori sul costo richiesto per automatizzare con attacco robotizzato
una sala di mungitura tradizionale.
Maggiorazione di costo (1)(%) Inferiore o uguale a 10
Tra 11 e 25 Tra 26 e 50 Uguale o superiore a 51
Risposte degli allevatori (2)(%) 7,3
41,5 26,8 24,4
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(1)Percentuale in più sul costo della sala tradizionale - (2)Numero totale di allevatori = 41
Tab. 2 - Opinione degli allevatori sul risparmio di manodopera conseguente all’installazione di un attacco
robotizzato in una sala di mungitura tradizionale.
Risparmio di manodopera (1) 1/2
1
Uguale o superiore a 2
Risposte degli allevatori (2)(%) 11,4
81,8 6,8
(1)Espresso in unità lavorative - (2)Numero totale di allevatori = 44 073_86AG9_08 DossierBL 10-09-2008 18:56 Pagina 83
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elle stalle per vacche da latte si possono di- stinguere le aree di stabulazione, destinate alla vita degli animali, e le aree di servizio (corsia di foraggiamento,zona di mungitura).Tra le prime, grande rilevanza hanno le seguenti corsie di stabulazione:zona di alimentazione, presente in ogni tipolo- gia di stalla libera (sia con zona di riposo a lettie- ra, sia con zona di riposo a cuccette) e destinata principalmente ad ospitare gli animali durante la fase di alimentazione;
corsia di smistamento, presente soltanto nelle stalle libere con zona di riposo a due o più file di cuccette, destinata principalmente agli sposta- menti degli animali nella zona di riposo.
Gli aspetti fondamentali da considerare per le cor- sie di stabulazione sono: il tipo e la superficie del pa- vimento; la larghezza e le pendenze; il sistema di al- lontanamento degli effluenti zootecnici.
IL TIPO DI PAVIMENTAZIONE I pavimenti delle corsie di stabulazione possono es- sere pieni (continui) o fessurati/forati (discontinui).
In entrambi i casi vengono realizzati in prevalenza con calcestruzzo. Nel caso di pavimento pieno as- sume notevole importanza la rigatura della superfi- cie; si consiglia di intervenire con solchi, profondi 10-12 millimetri, da realizzarsi mediante appositi stampi di metallo sul conglomerato ancora fresco (da 1 a 2 ore dopo la posa), avendo cura di elimina- re eventuali sporgenze e bordi taglienti prima del- l’ingresso degli animali (Foto a fianco). Sui pavi- menti esistenti è possibile intervenire con speciali ne nella movimentazione della mandria e i mag-
giori costi.
LA FATTIBILITÀ ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI
Per gli allevatori interessati ad automatizzare la sala sono molto importanti il costo dell’intervento e la possibilità di risparmiare manodopera. Secondo il 41,5% degli intervistati il costo aggiuntivo necessa- rio per automatizzare con attacco robotizzato una sala di mungitura tradizionale non deve superare il 25% del costo della sala (tab. 1 a pag. 71), mentre per l’82% l’automazione può avere un vantaggio apprezzabile se la manodopera risparmiata corri- sponde ad almeno 1 unità lavorativa (tab. 2).
Infine, relativamente alle priorità dell’investimento
economico indicate dagli intervistati, esse riguar- dano principalmente la realizzazione di una nuova stalla per vacche in lattazione con o senza zona di mungitura (rispettivamente il 32% e il 14,1%) e di una nuova stalla per bovini da rimonta, vitelli o vac- che in asciutta (14,1%). Una discreta importanza viene attribuita anche agli interventi di ristruttura- zione di stalle per vacche da latte con o senza zona di mungitura (rispettivamente il 10,2% e il 6,4%) e agli interventi di rigatura dei pavimenti delle corsie e di installazione di materiali sintetici (6,4%). Agli ultimi posti fra le priorità si trovano gli interventi di ristrutturazione della sola zona di mungitura e di sostituzione dell’impianto di mungitura e l’acqui- sto di un nuovo sistema computerizzato di identi- ficazione e gestione mandria.
DOSSIER/L'ALLEVAMENTO DELLE BOVINE DA LATTE
Le caratteristiche ottimali delle corsie di stabulazione
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PAOLO ROSSI, ALESSANDRO GASTALDO Centro Ricerche Produzioni Animali, Reggio Emilia
Foto Arch. Crpa
Rigatura con disegno a rombi in fase di realizzazione.
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