• Non ci sono risultati.

INFORTUNI E OCCUPATI NEL 1° SEMESTRE2012 DATI

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "INFORTUNI E OCCUPATI NEL 1° SEMESTRE2012 DATI"

Copied!
4
0
0

Testo completo

(1)

33

A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O

DATI

©

NUMERO

9

SETTEMBRE 2012

I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma

QUESTO MESE:

Direttore Responsabile Carlo d’Amato Tabelle a cura di Andrea Bucciarelli

Capo redattore Alessandro Salvati Grafici a cura di Vitalina Paris

Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione STATISTICHE

ISSN 2035-5645

INFORTUNI E OCCUPATI NEL 1°

SEMESTRE 2012

IL PARADOSSO DEL LAVORO IN ITALIA: PIÙ ATTIVI MA PIÙ DISOCCUPATI

1° SEMESTRE 2012:

INFORTUNI A CONFRONTO PER TERRITORIO E GENERE

INFORTUNI E OCCUPATI NEL 1° SEMESTRE 2012

RAMI/SETTORI DI ATTIVITÀ INFORTUNI IN COMPLESSO CASI MORTALI

ECONOMICA 1° sem. 2011 1° sem. 2012(*) Var. % 1° sem. 2011 1° sem. 2012(*) Var. % INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA

PRIMO SEMESTRE 2011-2012

Agricoltura 23.506 22.000 -6,4 51 55 7,8

Industria 134.965 114.000 -15,5 213 190 -10,8

di cui Costruzioni 33.421 28.000 -16,2 96 85 -11,5

Servizi 213.481 202.000 -5,4 198 165 -16,7

TOTALE 371.952 338.000 -9,1 462 410 -11,3

Anche nel 2012 prosegue il trend in diminuzione degli infortuni.

I dati sugli infortuni avvenuti nel primo semestre 2012 (da consi- derare ancora ufficiosi e provvi- sori) segnano, infatti, una ridu- zione di circa 34.000 casi (da 372mila casi a 338mila) pari a -9,1% rispetto allo stesso perio- do del 2011.

Gli infortuni mortali risultano anch’essi in diminuzione: da 462 a 410 vittime, pari a -11,3%.

L’analisi per attività economica evi- denzia riduzioni diffuse ma di diversa intensità: il calo degli infor- tuni è più pronunciato nell’Industria (-15,5%) rispetto all’Agricoltura (-6,4%) e alle attività dei Servizi (-5,4%). Per questi due ultimi rami di attività l’Istat registra, peraltro, un aumento occupazionale rispetti- vamente (+3,5% e +0,4%) mentre per l’Industria un calo del 2,4% (il calo occupazionale complessivo è dello 0,3%).

Molto positivo il dato delle Costruzioni (-16,2%) anche se condizionato dal sensibile calo degli occupati nel settore (-4,8%).

Per i casi mortali, ad un decre- mento nei Servizi (-16,7%) e nell’Industria (-10,8%), fa riscontro

un incremento delle vittime nell’Agricoltura (+7,8%, quantifi- cato in 4 morti in più). Il settore Costruzioni presenta una contra- zione dell’11,5%, pari a undici decessi in meno.

(Alessandro Salvati)

Femmine 33,5%

Maschi 66,5%

Femmine 8,5%

Maschi 91,5%

INFORTUNI IN COMPLESSO CASI MORTALI

TAV. 1: INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI PER SESSO - PRIMO SEMESTRE 2012

(*) Stime sulla base delle denunce acquisite agli archivi gestionali Inail al 31/08/2012.

(2)

DENTRO LA NOTIZIA

1° SEMESTRE 2012:

INFORTUNI A CONFRONTO PER TERRITORIO E GENERE

34

Alla contrazione del fenomeno infortunistico contribuisce senz’al- tro un quadro economico e occu- pazionale sofferente per la reces- sione: è tornata in negativo la variazione tendenziale degli occupati (il -0,3% generale ha punte nell’Industria di -2,4% e nelle sole Costruzioni del -4,8%) dopo il cauto +0,4% di fine 2011.

L’Istat inoltre, ha recentemente dif- fuso i dati delle ore lavorate nelle imprese dell’Industria e Servizi nel 2° trimestre 2012, registrando un calo (sui dati grezzi) del 3,4%.

Sul piano territoriale il calo infor- tunistico risulta generalizzato: il Mezzogiorno e il Centro (rispetti- vamente –10,9% e -10,7% per gli infortuni in complesso) fanno meglio del Nord (-8,1%); per quest’ultimo si segnala un calo occupazionale dello 0,2%, che sale allo 0,4% per il Mezzogiorno e per il Centro.

Nei casi mortali il Mezzogiorno si distingue ancora per una riduzio- ne molto significativa (31 decessi in meno, -22,0%), seguito dal Centro (12 casi in meno, -13,0%) e dal Nord (9 in meno, -3,9%).

L’analisi di genere evidenzia che la diminuzione degli infortuni sul lavoro nei primi 6 mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011 (-9,1%) ha riguardato sia gli uomini che le donne, con un decremento meno sensibile per queste ultime (-4,7% contro -11,2%), in presenza di un

aumento dell’1,3% delle occupa- te contro un -1,3% della compo- nente maschile.

Anche per i casi mortali si regi- stra un analogo andamento con un segno negativo più elevato per i maschi (-11,6%) che per le donne (-7,9%).

Ad oggi, tuttavia, si può ragione- volmente affermare che, nell’ipo-

tesi che anche l’andamento del 2°

semestre si mantenesse su questa linea, si potrebbe prospettare un bilancio consuntivo per l’intero anno 2012 con un numero di infortuni intorno ai 700mila casi (contro i 725mila del 2011) e un numero di morti sul lavoro al di sotto delle novecento unità.

(Andrea Bucciarelli)

TAV. 2: INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI PER AREA GEOGRAFICA - PRIMO SEMESTRE 2012

Nord 61,4%

Centro 20,0%

Mezzogiorno 18,6%

Nord 53,7%

Centro 19,5%

Mezzogiorno 26.8%

CASI MORTALI INFORTUNI IN COMPLESSO

AREA GEOGRAFICA INFORTUNI IN COMPLESSO CASI MORTALI

1° sem. 2011 1° sem. 2012(*) Var. % 1° sem. 2011 1° sem. 2012(*) Var. % INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI PER AREA GEOGRAFICA - PRIMO SEMESTRE 2011-2012

Nord 225.910 207.700 -8,1 229 220 -3,9

Centro 75.665 67.600 -10,7 92 80 -13,0

Mezzogiorno 70.377 62.700 -10,9 141 110 -22,0

ITALIA 371.952 338.000 -9,1 462 410 -11,3

(*) Stime sulla base delle denunce acquisite agli archivi gestionali Inail al 31/08/2012.

(3)

APPUNTI PROFESSIONALI

35

IL PARADOSSO DEL LAVORO IN ITALIA: PIÙ ATTIVI MA

PIÙ DISOCCUPATI

vità sia totale che giovanile (dal 62,2% al 63,7% nel primo caso;

dal 27% al 28,8% nel secondo) e una diminuzione del tasso di inat- tività totale (dal 38% al 36,4%), mentre il numero di persone occu- pate è risultato all’incirca costan- te (da 22.984 a 22.920 migliaia di unità, pari al 57% delle forze di lavoro).

Questo fenomeno si spiega soprattutto con il ritorno al merca- to del lavoro di molte persone che in precedenza non avevano inte- resse a cercarlo per vari motivi;

tuttavia questo aumento di forza lavoro, non trovando immediata occupazione a seguito della diffi- cile congiuntura economica, si è tramutato quasi interamente in un

aumento di persone in cerca di lavoro.

È interessante analizzare cosa è accaduto nelle singole fasce d’età decennali, nell’intervallo 15-64 anni (trascurando cioè le età più anziane). Confrontando i primi sei mesi del 2011 e del 2012, il tasso di disoccupazione, come già detto, aumenta di 2,6 punti, ma la variazione è ben maggiore per i giovanissimi fino a 24 anni (+6,4) e per i giovani tra i 25 e i 34 anni (+3,4). La fascia d’età centrale 35-44 evidenzia un incremento in linea con la media (+2,3) mentre le fasce d’età più mature presentano incrementi più contenuti (+1,6 e +1,7).

(Paolo Perone)

TAV. 3: TASSI DI DISOCCUPAZIONE PER CLASSE DI ETÀ (FONTE ISTAT) - I° SEMESTRE ANNI 2011 E 2012

Nei primi sei mesi del 2012 la situazione occupazionale italiana ha mostrato un andamento insoli- to; rispetto all’analogo periodo del 2011 emergono segnali sia positivi che negativi.

Da un lato, il dato che spicca di più è l’aumento del tasso di disoc- cupazione (dall’8,3% medio al 10,9% medio), così come il peg- gioramento dei tassi di occupazio- ne e disoccupazione per la classe di età 15-24 (quest’ultimo è balza- to da un valore medio del 28,5%

nel primo semestre 2011 a quasi il 35% nello stesso periodo dell’anno in corso, mentre il primo è sceso dal 19,3% al 18,8%).

In senso positivo è da notare tut- tavia un aumento del tasso di atti-

TAV. 3: TUMORI PROFESSIONALI DENUNCIA- TI PER PRINCIPALE LOCALIZZAZIONE O TIPO - TUTTE LE GESTIONI - ANNO MANIFESTA- ZIONE 2011

15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 Totale (15-64)

0 5 10 15 20 25 30 35 40

(Valori %)

2011 2012

CLASSE DI ETÀ I° semestre 2011 I° semestre 2012 DIFFERENZA Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale TASSI DI DISOCCUPAZIONE PER CLASSE DI ETÀ E SESSO (VALORI PERCENTUALI) - ANNI 2011 E 2012, MEDIA PRIMO SEMESTRE.

15-24 anni 25,8 32,4 28,5 33,4 37,2 34,9 7,6 4,8 6,4

25-34 10,0 13,1 11,3 13,4 16,4 14,7 3,5 3,3 3,4

35-44 5,8 7,6 6,5 7,7 10,3 8,8 1,9 2,7 2,3

45-54 4,7 5,2 4,9 6,1 7,1 6,6 1,4 1,9 1,6

55-64 4,1 3,1 3,7 6,3 4,2 5,5 2,2 1,1 1,7

TOTALE (15-64) 7,5 9,4 8,3 10,1 11,9 10,9 2,6 2,5 2,6

Fonte: Istat

(4)

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

36

L’OSSERVATORIO STATISTICO

a cura di Adelina Brusco

LA PRODUZIONE INAIL

GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO

INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Luglio 2011 36.440 2.993 39.433

Luglio 2012 34.760 2.927 37.687

Variazione % -4,61 -2,21 -4,43

Ago. 2010 - Lug. 2011 450.986 39.253 490.239

Ago. 2011 - Lug. 2012 408.602 35.685 444.287

Variazione % -9,40 -9,09 -9,37

(1)Per data di definizione.

Ago2011 Set2011 Ott2011 Nov2011 Dic2011 Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Ago2011 Set2011 Ott2011 Nov2011 Dic2011 Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012

0 300 600 900

TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Ago2011 Set2011 Ott2011 Nov2011 Dic2011 Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012

0 40 80 120 160

TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Luglio 2011 2.262 298 2.560

Luglio 2012 1.961 248 2.209

Variazione % -13,31 -16,78 -13,71

Ago. 2010 - Lug. 2011 28.754 4.003 32.757

Ago. 2011 - Lug. 2012 26.638 3.646 30.284

Variazione % -7,36 -8,92 -7,55

(2)Per data di erogazione.

RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Luglio 2011 616 85 701

Luglio 2012 549 97 646

Variazione % -10,88 14,12 -7,85

Ago. 2010 - Lug. 2011 7.674 1.200 8.874

Ago. 2011 - Lug. 2012 7.302 1.199 8.501

Variazione % -4,85 -0,08 -4,20

(3)Per data di costituzione della rendita.

RENDITE A SUPERSTITI (4)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Luglio 2011 105 6 111

Luglio 2012 122 14 136

Variazione % 16,19 133,33 22,52

Ago. 2010 - Lug. 2011 1.535 190 1.725

Ago. 2011 - Lug. 2012 1.389 158 1.547

Variazione % -9,51 -16,84 -10,32

(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).

Ago2011 Set2011 Ott2011 Nov2011 Dic2011 Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012

0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000

TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Riferimenti

Documenti correlati

Le trasformazioni da tempo determinato nei primi nove mesi del 2021 sono risultate 339.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2020 (-11%); dal secondo trimestre 2021

Negli 11 mesi del 2010, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si rileva la forte diminuzione della ordinaria (termine del limite massimo di 52 settimane),

Tra i soli lavoratori delle professioni artistiche più diffuse il calo delle assunzioni nei primi 6 mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo precedente è fortissimo: 3.155 rispetto

Nel 2015 sono stati denunciati quasi 15mila infortuni occorsi a insegnanti e maestri delle scuole pubbliche e private: circa l’87% dei casi ha riguardato il genere

(variazione assoluta nei primi 9 mesi del 2020 rispetto ai primi 9 mesi del 2019 - valori in milioni di euro). + 521

La stabilità rispetto a un anno prima presenta andamenti differenziati per genere, territorio e cittadinanza: all’aumento per gli uomini (44 mila unità su base

Nella media del periodo settembre-novembre 2015, il tasso di occupazione maschile è in crescita rispetto ai tre mesi precedenti (+0,2 punti percentuali), mentre quello femminile è

 Nel periodo maggio-luglio si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,3%, +65 mila), determinata dall’aumento dei dipendenti, sia