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Corso di Analisi Matematica II. Spazi euclidei di dimensione finita

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Academic year: 2022

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(1)

a.a. 2021/2022 Laurea triennale in Fisica

Corso di Analisi Matematica II Spazi euclidei di dimensione finita

Avvertenza

Al termine della lezione queste pagine verranno rese disponibili online;

non `e quindi necessario copiarne il contenuto.

(2)

Lo spazio vettoriale euclideo R

n

Sia n ∈ N,n ≥ 2.

Denoteremo gli elementi di Rncon una lettera in grassetto e le loro componenti con la stessa lettera in chiaro, con un pedice che ne indica la posizione.

Per esempio: x `e un elemento di Rn, il numero reale x3`e la terza componente di x.

Cominciamo con alcuni richiami dai corsi di Geometria e di Fisica Generale I.

• L’insiemeRn`e unospazio vettoriale realedidimensione n. Gi`a richiamato!

Le operazioni di addizionee diprodotto esterno sono definite come segue:

se x = (x1, . . . , xn), y = (y1, . . . , yn) e λ ∈ R, allora

x + y := (x1+ y1, . . . , xn+ yn), λ x:= (λ x1, . . . , λ xn).

Labase canonica di Rn`e costituita dai vettori e1, . . . , en, doveei`e l’elemento di Rn avente lai -esima componente uguale a 1 e tutte le altre uguali a 0.

Ogni x ∈ Rnsi pu`o rappresentare nella formax =

n

X

i =1

xiei.

1

(3)

• L’insiemeRn`e unospazio vettoriale euclideo.

Ilprodotto scalare standardsi definisce ponendo x · y:=

n

X

i =1

xiyi per ogni x, y ∈ Rn; esso induce lanorma euclidea

kxk:=√ x · x =

v u u t

n

X

i =1

xi2, che soddisfa le seguenti propriet`a:

1 per ogni x ∈ Rn: kxk ≥ 0; inoltre,kxk = 0se e solo se x = 0;

2 per ogni λ ∈ R e x ∈ Rn: kλ xk = |λ| kxk;

3 per ogni x, y ∈ Rn: |x · y| ≤ kxk kyk; disuguaglianza di Cauchy-Schwarz

4 per ogni x, y ∈ Rn: kx + yk ≤ kxk + kyk; disuguaglianza triangolare

5 per ogni x, y ∈ Rn:

kxk − kyk

≤ kx − yk; 2a disuguaglianza triangolare

6 per ogni x ∈ Rn: |xk| ≤ kxk ≤

n

X

i =1

|xi|, per k ∈ {1, . . . , n}.

2

(4)

• InR3si definisce ilprodotto vettorialeponendo

x × y := (x2y3− x3y2, x3y1− x1y3, x1y2− x2y1)

per ogni x, y ∈ R3. Notazione alternativa: x ∧ y Nota: x × y si ottiene formalmente sviluppando rispetto alla prima riga il determinante simbolico

e1 e2 e3

x1 x2 x3

y1 y2 y3 .

Il prodotto vettoriale soddisfa le seguenti propriet`a:

1 x × y = − y × x

2 x × y = 0 se e solo se x e y sono linearmente dipendenti

3 (x × y ) · x = (x × y ) · y = 0 ← x × y `e ortogonale . . .

4 kx × yk `e uguale all’area del parallelogramma costruito sui vettori x e y

3

(5)

Elementi di topologia in R

n

Per ogni x, y ∈ Rn, definiamo ladistanza euclideadi x e y ponendo

d (x, y ):= kx − y k

=

v u u t

n

X

i =1

(xi− yi)2

.

L’applicazioned : Rn× Rn→ R+cos`ı definita si chiamametrica(o distanza) euclidea; la coppia(Rn, d )si chiamaspazio metrico euclideo. La nozione di

spazio metrico sar`a approfondita nel corso di AM III Siano x0∈ Rn e r ∈ R+. L’insieme

Br(x0):=x ∈ Rn| d(x, x0) < r = x ∈ Rn| kx − x0k < r si chiama intorno sferico (o palla)di centro x0 e raggio r .

Esempi

Per n = 1, Br(x0) `e un intervallo aperto;

per n = 2, Br(x0) `e un cerchio (privato della circonferenza);

per n = 3, Br(x0) `e una sfera (privata della superficie sferica). 4

(6)

Sia E ⊆ Rn. Sia x0∈ Rn. Diciamo che x0`e

• punto internoa E seesiste un intorno sferico di x0contenuto in E;

• punto esternoa E se `e interno al complementare di E (denotato conEc), cio`e seesiste un intorno sferico di x0 contenuto in Ec;

• punto di frontieraper E se non `e interno n´e esterno a E , cio`e seogni intorno sferico di x0contiene sia punti di E che punti di Ec.

Chiamiamo

• interioreointerno di E l’insieme dei punti interni a E , denotato conint(E ) (oppureE˚);

frontiera di E l’insieme dei punti di frontiera per E , denotato con∂E;

chiusura di E l’insiemeE ∪ ∂E, denotato conE.

Osservazioni

∂E = int(E ) ∪ int(Ec)c

E e il suo complementare Ec hanno la stessa frontiera

int(E ) ∩ ∂E = ∅

int(E ) ⊆ E ⊆ E 5

(7)

Diciamo che E `e un insiemeapertose `e soddisfatta una qualsiasi delle seguenti propriet`a, tra loro equivalenti:

(a) int(E ) = E

(b) tutti gli elementi di E sono punti interni a E (c) E ∩ ∂E = ∅

Diciamo che E `e un insiemechiusose `e soddisfatta una qualsiasi delle seguenti propriet`a, tra loro equivalenti:

(a) E = E (b) ∂E ⊆ E

6

(8)

Esempi

]a, b[, [a, b], ]a, b], [a, b[

(x, y ) ∈ R2| x ∈ [a, b], y = 0

(x, y ) ∈ R2| x > 0 ∪ (0, y ) ∈ R2| y ≥ 0

E = R2\ {(0, 0)}

x ∈ Rn| kx − x0k < r , x ∈ Rn| kx − x0k > r

x ∈ Rn| kx − x0k ≤ r , x ∈ Rn| kx − x0k ≥ r , x ∈ Rn| kx − x0k = r

(x, y ) ∈ R2| x ∈ [0, 1] ∩ Q, y ∈ [0, 1] ∩ Q

7

(9)

Proposizione (operazioni insiemistiche con insiemi aperti e con insiemi chiusi)

1 Un insieme E `e aperto se e solo se il suo complementare `e chiuso.

Un insieme E `e chiuso se e solo se il suo complementare `e aperto.

2 L’unione di una arbitraria famiglia di insiemi aperti `e un insieme aperto.

L’intersezione di una arbitraria famiglia di insiemi chiusi `e un insieme chiuso.

3 L’intersezione di una famigliafinitadi insiemi aperti `e un insieme aperto.

L’unione di una famigliafinitadi insiemi chiusi `e un insieme chiuso.

↑ senza questa condizione 3 non vale

Osservazioni

• La frontiera di un qualsiasi insieme `e un insieme chiuso.

• Esistono insiemi che sono sia aperti che chiusi, e insiemi che non sono n´e aperti n´e chiusi. Esempi . . .

8

(10)

Sia E ⊆ Rn. Sia x0∈ Rn.

Diciamo che x0`epunto di accumulazioneper E seogni intorno di x0 contiene almeno un elemento di E diverso da x0. ← Superfluo se x06∈ E .

Chiamiamoderivato di E l’insieme dei punti di accumulazione per E e lo denotiamo conDr (E ).

Osservazioni

In generale, E e Dr (E ) non sono confrontabili per inclusione, cio`e esistono elementi di E che non sono punti di accumulazionedi E (punti isolati) e punti di accumulazione di E che non appartengono a E . Esempi?

In generale, Dr (E ) e ∂E sono insieme diversi e non confrontabili per inclusione. Esempi?

Tuttavia: E ∪ Dr (E ) = E (=: E ∪ ∂E )

E `echiusose e solo seDr (E ) ⊆ E, cio`e se contiene tutti i propri punti di accumulazione.

9

(11)

Insiemi limitati

Sia E ⊆ Rn.

Diciamo cheE `e limitatoseesiste M ∈ R+tali che kxk ≤ M per ogni x ∈ E. Cio`e?

Se E non `e limitato diciamo che `eillimitato.

Osservazioni

• Gli intorni sferici sono limitati.

• Il complementare di un insieme limitato `e illimitato; il complementare di un insieme illimitato pu`o essere sia limitato, sia illimitato. Esempi?

• La frontiera di un insieme limitato `e limitata; la frontiera di un insieme illimitato pu`o essere sia limitata, sia illimitata. Esempi?

• Definiamo il diametro di E ponendodiam(E ):= sup

(x,y )∈E ×E

kx − yk.

E facile riconoscere che E `` e limitato se e solo se il diametro di E `e finito (cio`e `e un numero reale).

10

(12)

Successioni convergenti in R

n

Siano {xk} ⊂ Rne x ∈ Rn(n ≥ 2).

Per ogni i ∈ {1, . . . n}, denotiamo con xk,i e xi, rispettivamente, la i -esima componente di xk e di x.

Diciamo che{xk} converge a x se `e soddisfatta una delle seguenti propriet`a, tra loro equivalenti:

(a) lim

k→+∞kxk − xk = 0;

(b) per ogni i ∈ {1, . . . n}, la successione di numeri reali{xk,i} converge a xi. Perch´e (a) e (b) sono equivalenti?

In tal caso diciamo che x `e illimitedella successione {xk} e scriviamo lim

k→+∞xk = x oppurexk → x.

Diciamo che la successione {xk} `econvergente se esiste x ∈ Rn tale che {xk} converge a x.

11

(13)

Osservazione

Come nel caso delle successioni di numeri reali:

una successione {xk} ⊂ Rn non pu`o convergere a due limiti distinti;

• ogni successione convergente `e limitata.

Teorema (operazioni algebriche)

Siano {xk} e {yk} due successioni in Rn, sia {ck} una successione in R e sia λ ∈ R. Siano x, y ∈ Rn e c ∈ R. Se xk → x, yk → y e ck → c, allora:

xk + yk → x + y regola della somma

xk − yk → x − y regola della differenza

λ xk → λ x regola del multiplo

ckxk → c x regola del prodotto

xk · yk → x · y regola del prodotto scalare

xk × yk → x × y regola del prodotto vettoriale(solo per n = 3) Dimostrazione . . . Applicare alle componenti le regole dei limiti di successioni in R 12

(14)

Proposizione (successioni e topologia) (a) Siano {xk} ⊂ Rne x ∈ Rn (n ≥ 2).

La successione {xk} converge a xse e solo se per ogni intorno U di x si ha xk ∈ U definitivamente.

(b) Siano E ⊆ Rne x ∈ Rn.

x ∈ Dr (E )se e solo se esiste una successione di elementi di E \ {x}

convergente a x.

(c) Siano E ⊆ Rne x ∈ Rn.

x ∈ E se e solo se esiste una successione di elementi di E convergente a x.

(d) Un insiemeE `e chiusose e solo se contiene i limiti di tutte le proprie successioni convergenti, cio`e:

per ogni successione {xk} di elementi di E , se {xk} converge a x, allora x ∈ E .

Dimostrazione . . .

13

(15)

Successioni estratte

Definizione identica a quella vista per successioni in R Siano {xk} e {xk0} due successioni in Rn.

Diciamo che {xk0} `e unasuccessione estrattadalla successione {xk}, o anche unasottosuccessionedi {xk}, se esiste una successione{jk} ⊂ N strettamente crescentetale chexk0 = xjk per ogni k ∈ N. Significato “pratico” . . . Osservazioni

• Se una successione converge, ogni sua sottosuccessione converge allo stesso limite a cui converge la successione di partenza.

• Una successione pu`o avere sottosuccessioni convergenti e tuttavia non essere convergente. Esempi?

Osservazione

Dal corso di Analisi Matematica I `e noto ilteorema di Bolzano-Weierstrass, secondo il quale da ogni successionelimitata di numeri realisi pu`o estrarre una successioneconvergente.

Questo risultato si estende alle successioni limitate di elementi di Rn.

Motivazione . . . 14

(16)

Insiemi compatti

Sia E ⊆ Rn.

Diciamo che E `e un insiemecompattoseogni ricoprimento di E costituito da insiemi aperti contiene un ricoprimento finito di E.

In simboli: per ogni famiglia {Ai}i ∈I di sottoinsiemi aperti di Rn, tale che E ⊆[

i ∈I

Ai, esiste un sottoinsieme finito J di I tale che E ⊆[

i ∈J

Ai.

Diciamo che E `e un insiemesequenzialmente compattoseda ogni successione di elementi di E si pu`o estrarre una sottosuccessione convergente a un elemento di E .

Teorema

Sia E ⊆ Rn. Sono equivalenti le seguenti affermazioni:

(a) E `ecompatto;

(b) E `esequenzialmente compatto;

(c) E `echiusoelimitato.

L’equivalenza tra (a) e (c) `e nota come teorema di Heine-Borel

Esempi . . . 15

(17)

Alcuni sottoinsiemi particolari di R

n

Siano x, y ∈ Rn. L’insieme

[x, y ]:=z ∈ Rn | z = x + t (y − x) , t ∈ [0, 1]

si chiama segmento (chiuso) di estremi x e y.

Nota: se n = 1 e x ≤ y , il segmento chiuso di estremi x e y coincide con l’intervallo chiuso di estremi x e y ; ci`o giustifica la notazione utilizzata.

Dati x1, . . . , xk ∈ Rn, l’unione dei segmenti [x1, x2] , [x2, x3] , . . . , [xk−1, xk] si chiama poligonale di vertici x1, x2, . . . xk (nell’ordine).

I punti x1 e xk si chiamanoestremidella poligonale.

I segmenti [x1, x2], . . . , [xk−1, xk] si chiamanolatidella poligonale.

Siano x, y ∈ Rne sia γ ⊂ Rn.

Diciamo che γ `e unarco congiungente x e y se esistono un intervallo [a, b] e una funzionecontinua ϕ : [a, b] → Rn tale cheϕ([a, b]) = γ,ϕ(a) = x eϕ(b) = y.

↑ ???

nel prossimo capitolo 16

(18)

Insiemi convessi, stellati, connessi

Sia E ⊆ Rn. Diciamo che E `e un insieme

• convessose per ogni x, y ∈ E il segmento [x, y ] `e contenuto in E ;

• stellatose esiste x0∈ E tale che per ogni x ∈ E il segmento [x0, x]

sia contenuto in E ;

• connesso per poligonalise per ogni x, y ∈ E esiste una poligonale di estremi x e y contenuta in E ;

• connesso per archise per ogni x, y ∈ E esiste un arco congiungente x e y contenuto in E ;

• connessose non esistono due insiemi aperti A1e A2, non vuoti e disgiunti, tali che (A1∪ A2) ∩ E = E ; se E `e un insiemeaperto, ci`o equivale a dire che non esistono due insiemi aperti A1 e A2, non vuoti e disgiunti, tali che A1∪ A2= E .

Nota: le prime tre definizioni poggiano sulla nozione di segmento, quindi sulla struttura di spazio vettoriale di Rn; le ultime due possono essere formulate in

contesti pi`u generali. 17

(19)

Osservazioni

• Ogni insieme convesso`estellato, e ogni insieme stellato `econnesso per poligonali. Le implicazioni inverse non valgono. Esempi . . . (immediati)

• Ogni insieme connesso per poligonali`econnesso per archi, e ogni insieme connesso per archi `econnesso.

Le implicazioni inverse non valgono. Esempi . . . (un po’ meno immediati) Per i sottoinsiemiapertidi Rnvalgono anche le implicazioni inverse, quindi le tre nozioni sono equivalenti.

• I sottoinsiemi connessi di R sono tutti e soli gli intervalli.

• Gli intorni sferici sono convessi, quindi connessi. Verifica . . .

18

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