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Regione Siciliana COMUNE DI MODICA

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Academic year: 2022

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Regione Siciliana

COMUNE DI MODICA

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TAVOLA

PROGETTISTA OGGETTO

scala

08

R.U.P.

PO FEAMP 2014-2020 - Misura 4.63 - Cod. prog. 08/SL/16 - CUP G64H17001170009 Strategia di sviluppo locale del GAC DEI DUE MARI.

AZIONE 3.A.1

Intervento di conservazione e tutela dei sistemi dunali-marini nel tratto costiero della zona SIC ITA 080008 Contrada Regilione a Marina di Modica

RELAZIONE PAESAGGISTICA

signed bySPADA ROVIVIAN C: ITA digita lment e daMODIC DARIOA C: IT

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COMUNE DI MODICA

1. OGGETTO : Intervento di conservazione e tutela dei sistemi dunali-marini nel tratto costiero della zona SIC ITA 080008 Contrada Regilione a Marina di Modica

2. RICHIEDENTE: COMUNE DI MODICA;

3. RICHIESTA PARERE DI COMPETENZA

Realizzazione di presidi atti alla salvaguardia, tutela e conservazione delle zona dunali e retrodunali, della costa di Marina di Modica, oltre alla realizzazione di passerelle al fine di garantire una facile fruizione della spiaggia ai diversamente abili.

4. TIPOLOGIA DELL'OPERA E/O DELL 'INTERVENTO

La relazione paesaggistica di seguito illustrata fa riferimento al progetto finalizzato alla conservazione e tutela dell’abito duale della costa di Marina di Modica.

5. OPERA CORRELATA A:

Opera removibile;

6. CARATTERE DELL'INTERVENTO:

area naturale;

7. DESTINAZIONE D'USO dell’area interessata costa bassa;

8. CONTESTO PAESAGGISTICO DELL'INTERVENTO E/O DELL'OPERA:

Spiaggia di Marina di Modica, con dune e litorale sabbioso;

9. MORFOLOGIA DEL CONTESTO PAESAGGISTICO:

costa marina sabbiosa;

8. UBICAZIONE DELL'OPERA E/0 DELL'INTERVENTO:

STRALCIO PIANO PAESISTICO 2016

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STRALCIO AEROFOTOGRAMMETRIA scala 1: 10.000

STRALCIO P.R.G.

Area di intervento

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9. ESTREMI DEL PROVVEDIMENTO

10g. Paesaggio di Cava Trippatore, Cava Labbisi-Cava di Mele-Cava Cugno, Cava della GisanaSerra d‘Amenta, Cava di S. Maria La Nova, Fiumara Modica – Scicli, Cava San Bartolomeo. Aree di interesse archeologico comprese

Livello di Tutela 2

Obiettivi specifici. Tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico attraverso misure orientate a:

- recupero paesaggistico - ambientale ed eliminazione dei detrattori e tutela delle formazioni riparali;

- garantire che gli impianti per la produzione di energia anche da fonti rinnovabili conseguano un miglioramento della qualità paesaggistico - ambientale tramite la realizzazione di aree boscate, fasce tampone e potenziamento rete ecologica;

- favorire la realizzazione di una fascia di verde, anche con specie arboree, con la finalità di mitigazione e schermatura paesaggistica.

In queste aree non è consentito:

- realizzare attività che comportino eventuali varianti agli strumenti urbanistici previste dagli artt. 35 L.R.

30/97, 89 L.R. 06/01 e s.m.i. e 25 l.r. 22/96 e s.m.i.;

- realizzare tralicci, antenne per telecomunicazioni ad esclusione di quelle a servizio delle aziende, impianti per la produzione di energia anche da fonti rinnovabili escluso quelli destinati all’autoconsumo e/o allo scambio sul posto architettonicamente integrati negli edifici esistenti;

- realizzare nuove cave;

- effettuare movimenti di terra e le trasformazioni dei caratteri morfologici e paesistici dei versanti anche ai fini del mantenimento dell’equilibrio idrogeologico.

Per le aree di interesse archeologico valgono inoltre le seguenti prescrizioni:

- tutela secondo quanto previsto dalle Norme per la componente “Archeologia”.

10h. Paesaggio della pianura costiera sottoposta a forte pressione antropica di pantano Spinasanta, Punta del Corvo e Marina di Modica. Aree di interesse archeologico comprese

Livello di Tutela 2

Obiettivi specifici. Tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico attraverso misure orientate a:

- decementificazione dell’alveo e delle sponde del torrente Spinasanta;

- rinaturalizzazione e riqualificazione paesaggistico-ambientale del torrente e del pantano con interventi di ingegneria naturalistica per la ricostituzione delle dune, fasce verdi perimetrali alle sponde in modo da potenziare e ricostituire corridoi ecologici; creazione di sentieri ciclopedonali entro dette fasce;

- garantire che le eventuali nuove costruzioni destinate a funzioni residenziali, dovranno essere a bassa densità, di dimensioni contenute; dovranno distanziarsi adeguatamente dalle sponde del torrente in modo che l’osservatore percepisca l’elemento paesaggistico in una dimensione ottico-spaziale che ne restituisca quanto più possibile la completezza e i rapporti tra i vari elementi costituenti;

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- garantire che tutti gli interventi antropici si inseriscano senza produrre alterazione del paesaggio tutelato, rispettando la morfologia dei luoghi, utilizzando criteri e tecniche di ingegneria naturalistica.

In queste aree non è consentito:

- realizzare attività che comportino eventuali varianti agli strumenti urbanistici previste dagli artt. 35 L.R.

30/97, 89 L.R. 06/01 e s.m.i. e 25 l.r. 22/96 e s.m.i.;

- realizzare tralicci, antenne per telecomunicazioni ad esclusione di quelle a servizio delle aziende, impianti per la produzione di energia anche da fonti rinnovabili escluso quelli destinati all’autoconsumo e/o allo scambio sul posto architettonicamente integrati negli edifici esistenti;

Per le aree di interesse archeologico valgono inoltre le seguenti prescrizioni:

- tutela secondo quanto previsto dalle Norme per la componente “Archeologia”.

10. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

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11. NOTE DESCRITTIVE DELLO STATO ATTUALE DELL'AREA:

Il litorale di progetto non si presenta omogeneo, in quanto i cordoni dunali si alternano a promontori rocciosi e molto spesso nelle depressioni umide retrodunali ancor oggi persistono piccoli pantani salmastri come ad esempio quello di Marina di Modica;

In questo tratto di territorio si possono distinguere 5 habitat principali che si compenetrano e si susseguono regolarmente:

1. Il litorale roccioso prossimo al mare;

2 Le dune;

3 Le zone umide;

4 La macchia;

5 La vegetazione nitrofila.

1. Il litorale roccioso prossimo al mare ospita una vegetazione casmofitica costituita da piccoli arbusti, dove si rinvengono specie vegetali adattate a vivere in ambienti altamente selettivi.

Nella parte più interna invece questi piccoli pulvini arbustivi vengono rimpiazzati da una macchia xerofila,.

2. La duna è l’habitat maggiormente rappresentato all’interno dei territori indagati. L’ambiente dunale è costituito da numerose psammofite (cioè specie adattate a vivere su substrati sabbiosi) tra cui ricordiamo:

l’Elytrigiajuncea (Agropyronjunceum) (la gramigna delle spiagge), l’Ammophila littoralis (lo sparto pungente), il Cyperuskalli (lo zigolo delle spiagge), l’Otanthus maritimus (la santolina delle spiagge), l’Echinophora spinosa (il finocchio litorale spinoso), la Centaurea sphaerocephala (il fiordaliso delle spiagge), ecc...

3. I canneti anche se poco rappresentati all’interno del territorio indagato sono estremamente importanti a livello faunistico..

Da un punto di vista fruitivo, il litorale ha molte potenzialità per essere fruito, in quanto l’orografia del territorio, presenta pendenti dolci, facilmente adattabili a percorsi e passerelle.

12. DESCRIZIONE SINTETICA DELL'INTERVENTO E DELLE CARATTERISTICHE DELL'OPERA

L’intervento prevede in sintesi:

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- il ripascimento delle specie arboree presenti;

- la piantumazioni di nuove specie, al fine di consolidare la dune, rispetto ai venti prevalenti;

-

- il posizionamento di residui vegetali posizionati ai piedi della dune, al fine di evitare lo spostamento della duna durante gli eventi ventosi;

- il posizionamento di barriere antivento, realizzate con canne di altezza di mt 1,50, per una lunghezza variabile;

- il posizionamento di passerelle in legno, sopraelevate da terra;

Descrizione degli interventi da eseguire:

a) Consolidamento cordoni dunali.

L'analisi ambientale e i rilievi effettuati portano all’interpretazione delle caratteristiche qualitative e quantitative del sistema arenile-duna-retroduna e delle sue criticità e dinamiche spazio-temporali. In base a tale interpretazione si possono definire le tipologie e classi prestazionali delle opere da realizzare ai fini della difesa idrogeologica e del ripristino morfologico e ambientale e dei vari tratti duna li interessati dal demanio.

Si prevede la realizzazione dei seguenti interventi:

b) Impianto specie arbustive psammofile

L'intervento verrà realizzato negli ambiti di duna mobile e fissa e retrodunali degradati e frammentati, gli obiettivi dell'intervento sono:

- Riqualificare ed ampliare habitat dunali di duna fissa con particolare riferimento all'habitat prioritario a Juniperus macrocarpa;

- Consolidamento morfologico e creazione di habitat maggiormente in grado di resistere all'erosione costiera ed al disturbo antropico;

- Arrestare il processo di erosione e scalzamento eolico dei corpi dunali stabilizzati;

- Chiudere i varchi tra la vegetazione connessi con il passaggio pedonale attraverso il cordone dunale;

- Contenere l'incanalamento del vento tra i varchi e gli spiazzi aperti privi di vegetazione;

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c) Collocazione residui vegetali sciolti

La tecnica di collocamento dei residui vegetali sciolti consiste nella formazione di cataste di legname grossolano sciolto, quali alberi interi, tronchi, rami, con sviluppo lineare parallelo alla duna, addossata ad essa o ad una distanza di alcuni metri.

Il materiale legnoso, inoltre, biodegradabile, costituisce un apporto di sostanza organica e, soprattutto, microhabitat per insetti e vegetazione e riparo per alcune specie di microfauna. La tipologia dell'intervento,

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comunque, non impedisce totalmente il passaggio dell'acqua e può favorire, qualora la catasta sia posta in zone soggette ad elevata azione marina, la formazione di erosioni localizzate. Per questo motivo, tale soluzione deve essere adottata in zone soggette ad azione marina ridotta.

d) Realizzazione di percorsi pedonali su passerelle sopraelevate in legno per la protezione dal calpestio degli habitat presenti ed impianto sotto-passerella di Crithmum maritimum.

Il progetto prevede la realizzazione di una passerella in legno che permetta l’attraversamento delle dune e la fruizione dell’arenile senza alterazione dello strato superficiale, consentendo l’innesco di processi evolutivi della vegetazione, che riducano i fenomeni erosivi. sarà realizzata una passerella con struttura principale in legno e tavolatura in abete e poste ad una altezza minima di 40 cm dal piano di campagna per consentire la diffusione della vegetazione erbacea sotto la passerella, ed avrà una larghezza di 1,6 metri per consentire il transito alternato in entrambe le direzioni sotto la quale saranno impiantate plantule di chritmum maritimum onde evitare la contaminazione genetica e stabilizzare la duna.

13. EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA

La realizzazione della passerella si configura come un elemento di protezione degli habitat ripristinati o tutelati dal calpestio annullando la pressione antropica e consentendo ai visitatori stagionali e non di poter fruire dei luoghi senza alterarne le qualità ecologiche

presenti.

L’intervento è previsto in alcune piccole aree aperte su duna mobile interessate dalla chiusura dei sentieri o dalla realizzazione di sentieri attrezzati con divieto di accesso nelle aree limitrofe, si veda la Carta degli interventi. Gli obiettivi sono:

✓ Ampliamento della vegetazione psammofila delle dune embrionali mobili;

✓ Riqualificazione ed ampliamento habitat dunali;

✓ Promuovere lo sviluppo della vegetazione stabilizzatrice e consolidatrice delle dune;

✓ Consolidamento morfologico e creazione di habitat maggiormente in grado di resistere all'erosione costiera ed al disturbo antropico.

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14. MITIGAZIONE DELL'IMPATTO DELL'INTERVENTO

Non sono necessarie mitigazioni particolari riguardo questa tipologia di intervento, in quanto la soluzione progettuale proposta adotta soluzioni atte a garantire una migliore qualità paesaggistica del luogo e la fruibilità dello stesso.

Firma e timbro del Progettista ………..

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