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Appena i piccoli si separano dalle loro madri si uniscono a gruppi di subadulti

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Academic year: 2021

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2.5 Comunità

Le comunità di Tursiops truncatus sono composte da molti piccoli sottogruppi, ossia delfini che occupano la stessa area litoranea (Pryor e Norris 1991). La struttura della popolazione è spesso caratterizzata dal sesso e dall’età dei delfini all’interno del gruppo.

Da osservazioni effettuate in Sarasota Bay è stato trovato che erano presenti quattro unità strutturali principali della popolazione. Le unità strutturali inclusero la madre e una coppia di piccoli, gruppi di sottoadulti e gruppi di femmine e maschi adulti (Pryor e Norris 1991).

I piccoli stanno con la madre da tre e sei anni normalmente. La separazione del piccolo dalla madre può essere indetta precocemente da una gravidanza.

Appena i piccoli si separano dalle loro madri si uniscono a gruppi di subadulti. Le osservazioni hanno evidenziato che questo tipo di gruppi è diviso per età. Le età dei subadulti sono state stimate con la lunghezza del corpo come indicatore di età. E’ stato trovato che delfini di età simile tendevano a fare associazioni. Anche gruppi di subadulti nella Baia di Sarasota tendevano ad essere isolati riguardo all’intesa dei maschi e delle femmine. Furono trovati più maschi in media che femmine. Questa differenza di sesso nei numeri fu attribuita alle differenze nel tipo di storia di vita tra i sessi. Potrebbe essere che sono nati un più grande numero di maschi che femmine, o che la percentuale di sopravvivenza è più grande per maschi che per le femmine, comunque l’evidenza è netta in questa area. E’ risaputo comunque che le femmine lasciano il gruppo di subadulti prima dei maschi. Perciò il movimento più frequente delle femmine dai gruppi di subadulti potrebbe contribuire alle differenze di composizione di sesso.

Anche il comportamento dei due sessi all’interno dei gruppi di subadulti è diverso. Mentre i maschi formano le associazioni solo all’interno dei gruppi di subadulti, è stato osservato che le femmine avrebbero interagito con gli adulti più frequentemente che i maschi (Pryor e Norris 1991). Mentre le femmine cominciano a visitare gruppi di femmine i maschi cominciano a formare associazioni appartate.

Osservazioni sui gruppi di delfini subadulti di Sarasota Bay rivelano che i subadulti tendono ad essere più attivi. Saltare, inseguire e socializzare così come una serie di contatti fisici e vicini (strofinare, vogare, spingere, interazioni omosessuali ed eterosessuali) sono azioni compiute.

Diversamente sebbene la percezione umana da parte dei delfini sia decisamente passiva è stato osservato anche un comportamento violento (Pryor e Norris 1991).

I gruppi di femmine non sono statici, la composizione può cambiare in seguito a mescolamento di diversi gruppi. Questi cambiamenti nella composizione possono avvenire quando i gruppi si muovono attraverso l’area di altri gruppi.

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L’osservazione dei gruppi di femmine nella comunità di Sarasota Bay indica che il numero all’interno del gruppo è di solito piccolo. Il più grande gruppo di femmine di Sarasota Bay era composto da 13 femmine oltre alla discendenza.

Come con associazioni di maschio-maschio, le femmine tendono ad associarsi con le altre femmine allo stesso livello riproduttivo (per esempio, femmine senza piccoli nuotano insieme, femmine con piccoli nati da poco nuotano insieme).

L’evidenza indica che femmine di gruppi di subadulti sono arruolate in gruppi di femmine già esistenti invece di formare il loro proprio gruppo. Le femmine che lasciano i gruppi di subadulti assai probabilmente ritornano al gruppo dal quale sono venute. Il grado di parentela di femmine nei gruppi di Sarasota Bay è calcolato dalle analisi genetiche (Pryor e Norris 1991).

Alla maturità sessuale, approssimativamente a 8 anni le femmine e 10-12 i maschi, coppie di maschi lasciano il gruppo di subadulti e cominciano ad incontrarsi con individui di gruppi di femmine (Pryor e Norris 1991), incontri rivolti solo all’accoppiamento.

Anche se sappiamo che la maggioranza dei delfini maschi formano unioni appaiate, sono stati osservati dei maschi solitari all’interno della comunità di Sarasota Bay (Pryor e Norris 1991). I maschi solitari tendono ad avere un piccolo raggio abitativo comparato a quello di maschi appaiati.

Si pensa che alleanze siano importanti per raggruppare femmine per gli accoppiamenti (Condor, Smolker e Richard 1992).

I delfini vivono in società uniche nelle quali ci sono molti sottogruppi di individui. I gruppi sono fluidi, con sottogruppi più piccoli e più stabili. Si pensa che la stabilità dei sottogruppi promuova obbligazioni sociali tra individui. Gli individui all’interno di questi gruppi sono spesso fuori di vista l’uno all’altro e perciò hanno bisogno di un modo per mantenere la comunicazione.

Nei delfini si formano anche alleanze, unioni formate per il beneficio reciproco. I maschi cominciano a formare alleanze una prima volta nei gruppi di subadulti. Queste alleanze sembrano durare piuttosto a lungo, e sono molto stabili. I maschi nelle alleanze sembrano avere un raggio abitativo più grande che non i maschi solitari (Pryor e Norris 1991). L’abilità di coprire una più grande area può venire come risultato dell’alleanza. Per esempio l’alleanza può portare ad una protezione supplementare (cioè sicurezza nel numero) permettendo così rischi più grandi (come avventurandosi più lontano da aree note). Così, suggerito da Pryor e Norris (1991), le associazioni vicine possono lasciare spazio per le scorribande. Per esempio, un delfino può rimanere vigile mentre l’altro ha tempo di riposare (Pryor e Norris 1991). La formazione di alleanza non solo porta benefici per il cibo e la sicurezza ma anche per assicurare partner di accoppiamento. Le osservazioni sulle alleanze appaiate in Sarasota Bay mostrarono che coppie di delfini possono introdursi in un gruppo di femmine per “pescare fuori” una femmina (Pryor e Norris 1991).

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