© 2012 Cristian Lucisano Editore • LE BASI DI FISICA - Aldo Marinoni
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Il campo magnetico terrestre
Ogni bussola, oltre a indicarci il nostro orientamento rispetto a un punto fi sso a nord dell’equatore ter- restre, ci informa che il nostro pianeta è un immenso elettromagnete.
Il campo elettrico generato dalla Terra orienta lungo le linee di forza l’ago della bussola nel modo fami- liare a chi abbia osservato la disposizione della limatura di ferro intorno a un magnete.
I poli magnetici terrestri sono le zone in cui le linee di campo si incurvano fi no a ricadere all’interno della Terra.
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Il campo magnetico terrestre devia lungo le proprie linee le particelle cariche ad alta energia provenienti dalle profondità del cosmo e dal vento solare che diversamente si abbatterebbero sull’atmosfera distrug- gendola in breve tempo.
Poiché il vento solare è costituito da elettroni e protoni, il campo magnetico terrestre è in grado di deviarlo fi no a disperderlo nello spazio profondo oppure fi no a ricadere ai poli magnetici generando all’impatto con l’atmosfera le aurore boreali.
Al momento, l’ipotesi più plausibile riguardo al meccanismo alla base della formazione del campo ma- gnetico terrestre è quella che considera l’interno della Terra come un enorme dinamo capace di condurre corrente elettrica.
La grande quantità di metalli fusi degli strati più interni posti in rotazione dal moto di rivoluzione terre- stre e dai moti termici convettivi sarebbe alla base del funzionamento della dinamo planetaria.