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SDeMC: traccia delle soluzioni degli esercizi del parziale del 4/12/2012

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Academic year: 2021

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(1)

SDeMC: traccia delle soluzioni degli esercizi del parziale del 4/12/2012

Esercizio SD1 Il potenziale `e:

V := 3

2x4+ 7 x3+15 2 x2 Le derivate di V sono date da

V = 6 x3+ 21 x2+ 15 x = 3 x (2 x + 5) (x + 1) , V′′ = 18 x2+ 42 x + 15.

I punti critici (gli zeri della derivata V) sono:

{x = 0} , {x = −1} e {x = −5/2}

I valori critici dell’Energia sono Emin = V (−5/2) = −125

32, E0= V (0) = 0, Emax= V (−1) = 2 Il grafico di V `e:

Le traiettorie si determinano dalle curve di livello della funzione

E := 1/2 y2+ 3/2 x4+ 7 x3+ 15/2 x2

(2)

Nota: Le traiettorie sono tutte orientate in senso orario (il grafico qui sopra d`a solo le curve di livello.) In particolare:

1. Non ci sono traiettorie per E < Emin= −125/32; la curva per E = Emin

`e il punto di equilibrio (−5/2, 0).

2. Le curve in rosso sono per −125/32 < E < 0;

3. le curve in verde per 0 < E < 2 (Per E = 0 la curva ha gi`a due componenti:

un ”ovale” intorno a (−5/2, 0) e il punto di equilibrio (0, 0).

4. La curva in blu `e la separatrice (per E = 2)- cui corrispondono tre trai- ettorie: il punto di equilibrio instabile, e i ”lobi” destro e sinistro della curva.

5. Le curve (connesse) in nero sono quelle per E > 2.

Punto 2 il valore della derivata seconda del potenziale nei punti critici `e dato da:

V′′(−5/2) = 45

2 , V′′(−1) = −9, V′′(0) = 15.

Quindi:

1. I periodi delle piccole oscillazioni attorno ai punti di equilibrio stabile sono, rispettivamente:

x = −5/2 : T−5/2= 2√ 2π 3√

5 x = 0 : T0= 2π

√15. (le frequenze sono gli inversi, ovvero f−5/2= 235

e f0= 15.

2. Le tangenti alla separatrice nel punto di equilibrio instabile hanno equazioni:

y = ±3(x + 1).

(3)

Punto 3 Le soluzioni dell’equazione E = 0 diverse dal punto critico x = 0 sono

{x = −5/3} , {x = −3}

Quindi l’integrale che d`a il periodo del moto periodico con E = 0 `e

TE=0,x<0= 2 Z −5/3

−3

dx p−2 V (x)

Esercizio SD2 − 12 Crediti

Il campo vettoriale definito dal sistema dinamico (equazione differenziale)

 ˙x = −y + (1 − a) x − x3

˙y = −y + (2 − a) x − x3

`e

X :=

 −y + (1 − a) x − x3

−y + (2 − a) x − x3



Sommando le due equazioni si ha che l’unico punto di equilibrio (∀ a) `e l’origine P = (0, 0).

La matrice jacobiana di X in P = (0, 0) `e:

J :=

"

1 − a −1 2 − a −1

#

Il polinomio caratteristico di J `e

λ2+ aλ + 1, e dunque i due autovalori sono

λ+ = 1/2 (−a +p

a2− 4), λ = −1/2 (a +p a2− 4).

Per ∆ = a2−4 ≤ 0 le parti reali di λ±sono date da −12a, da cui P `e instabile se −2 ≤ a < 0 e stabile per 0 < a ≤ 2.

Per |a| > 2 si osserva che |√

a2− 4| < |a| e si conclude (visto anche il caso ∆ < 0) che la parte reale di λ± `e negativa per a > 0 ed `e positiva per a < 0. Dunque se a < 0 P `e di equilibrio instabile, mentre se a > 0 P `e di equilibrio stabile.

Lyapunov Per a = 0 il campo vettoriale `e

X0 := 

−y + x − x3 −y + 2 x − x3 

(4)

Consideriamo la funzione

W := 1

2y2− xy + x2

E immediato verificare, dato che l’Hessiano di W in (0, 0) `e`

"

2 −1

−1 1

# ,

e dunque W ha un minimo forte in P = (0, 0). Con qualche conto si vede che la derivata di Lie di W rispetto ad X0`e

LieX0W = −x4

che `e non positiva nel piano (e dunque in ogni intorno di (0, 0)). Dunque W

`e una buona funzione di Lyapunov per il sistema e quindi possiamo concluderne che anche per a = 0 P `e di equilibrio stabile.

EsercizioL

Scegliamo come coordinate l’ascissa x di P1 e l’ascissa ξ di P2.

ξ

P P

z

x g

1 2

x

Si ha, per le coordinate cartesiane dei due punti:

(xP1 = x, zP1 = 0), e (xP2 = ξ, zP2= ξ2 2 L+ L)

Per l’energia cinetica abbiamo: T = TP1+ TP2 =12m||vP1||2+12(2m||vP2||2) Per l’energia potenziale abbiamo, dato che la quota di P1`e vincolata ad essere

(5)

costante,

U = Ugrav,2+ U1,2= 2mgzP2+k

2||P2− P1||2

Esprimendo U tramite le coordinate libere (x, ξ) si ha U = 1

2k (ξ − x)2+ 1 2

ξ2 L + L

2!

+ 2 mg 1 2

ξ2 L + L

 , ovvero, a meno di costanti,

U =k 2



2 ξ2+ x2+ ξ4

4 L2− 2 ξ x



+mgξ2 L . L’energia cinetica `e data da:

T = 1 2m



˙x2+ 2

 1 + ξ2

L2

 ˙ξ2 Dunque la Lagrangiana L `e

L := 1 2m



˙x2+ 2

 1 + ξ2

L2



˙ξ2

−1

2k (ξ − x)2+ 1 2

ξ2 L + L

2!

− 2 mg 1 2

ξ2 L + L



cio`e, a meno di costanti:

L = 1 2m



˙x2+ 2

 1 + ξ2

L2

 ˙ξ2

−k 2



2 ξ2+ x2+ ξ4

4 L2 − 2 ξ x



−mgξ2 L . Per scrivere le equazioni di Eulero–Lagrange si nota che:

∂L

∂ ˙x= m ˙x, ∂L

∂ ˙ξ = 2 m

 1 + ξ2

L2



˙ξ,

∂L

∂ x= −k(x − ξ), ∂L

∂ ξ = 2mξ ˙ξ2

L2 − 1/2 k



4 ξ + ξ3 L2 − 2 x



− 2mgξ L Dunque si avranno le equazioni E–L:

m¨x = −k(x − ξ) e

2 m

 1 + ξ2

L2



ξ = −2¨ mξ ˙ξ2

L2 − 1/2 k



4 ξ + ξ3 L2 − 2 x



− 2mgξ L

(6)

Punto critico. Il gradiente dell’energia potenziale `e

∇U =



k (−ξ + x) ,k 2



4 ξ + ξ3 L2 − 2 x



+ 2mgξ L

 .

Per calcolare il punto in cui ∇U = (0, 0) dalla prima si ricava x = ξ.

Sostituendo nella seconda si ottiene, tenuto conto che L > 0, che l’unica soluzione `e il puntoP = (0, 0)

L’Hessiano di U in P `e

H(0 , 0 ) :=

"

k −k

−k 2 k + 2mgL

#

che `e definito positivo. Quindi P = (0, 0) `e punto di equilibrio stabile.

Piccole Oscillazioni

L’energia cinetica delle piccole oscillazioni `e 1/2 m

˙x2+ 2 ˙ξ2 e dunque la matrice G0`e

G0=

"

m 0

0 2 m

#

Sostituendo la condizione 2mg = kL nell’Hessiano di U (calcolato nella parte precedente), si ottiene che dobbiamo considerare

H0=

"

k −k

−k 3 k

#

In altre parole, la Lagrangiana delle piccole oscillazioni `e L0= m

2

˙x2+ 2 ˙ξ2

−k

2 x2− 2xξ + 3ξ2

Dobbiamo calcolare dunque gli zeri del determinante di λG0− H0=

"

λ m − k k

k 2 λ m − 3 k

#

Ora, Det(λG0− H0) = 2 m2λ2− 5mk λ + 2 k2, da cui

λ± =5 mk ±√

25 m2k2− 16 m2k2

4 m2 ⇒ λ= k

2m, λ+=2k m.

(7)

Si ha, sostituendo nell’espressione di λG0− H0):

λG0− H0=

"

−1/2 k k

k −2 k

#

il cui nucleo `e generato da (2, 1)T, e

λ+G0− H0=

"

k k k k

#

il cui nucleo `e generato da (1, −1)T.

Dunque, le frequenze proprie del sistema sono:

ω = r k

2m con modo normale ψ= (2, 1)T, e ω+=r 2k

m con modo normale ψ+= (1, −1)T.

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