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IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E ANALISI DEI DATI (IMAD)

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Academic year: 2022

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(1)

IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E ANALISI DEI DATI (IMAD)

SPEAKER

Prof. Mirko Mazzoleni

PLACE

Universitร  degli Studi di Bergamo

Corso di Laurea Magistrale in INGEGNERIA INFORMATICA

Lezione 12: Identificazione โ€“ analisi

e complementi

(2)

Syllabus

Parte II: sistemi dinamici

8. Processi stocastici

8.1 Processi stocastici stazionari (pss) 8.3 Rappresentazione spettrale di un pss 8.4 Stimatori campionari media\covarianza 8.5 Densitร  spettrale campionaria

11. Identificazione

11.3 Identificazione di modelli ARX 11.4 Identificazione di modelli ARMAX 11.5 Metodo di Newton

10. Predizione

10.1 Filtro passa-tutto

9. Famiglie di modelli a spettro razionale

9.1 Modelli per serie temporali (MA, AR, ARMA)

9.2 Modelli per sistemi input/output (ARX, ARMAX)

12.Identificazione: analisi e complementi 12.1 Analisi asintotica metodi PEM

12.2 Identificabilitร  dei modelli

12.3 Valutazione dellโ€™incertezza di stima 10.2 Forma canonica

10.3 Teorema della fattorizzazione spettrale 10.4 Soluzione al problema della predizione

(3)

โ€ข ๐œฝdeterministico

o NO assunzioni su ddp dei dati

โœ“ Modelli lineari di pss

โœ“ Predizione

โœ“ Identificazione

โœ“ Persistente eccitazione

โœ“ Analisi asintotica metodi PEM

โœ“ Analisi incertezza stima (numero dati finito)

โœ“ Valutazione del modello

Parte I: sistemi statici Parte II: sistemi dinamici

Stima parametrica เทก๐œฝ Stima parametrica เทก๐œฝ

IMAD

Machine learning

โ€ข ๐œฝdeterministico

o NO assunzioni su ddp dei dati

โœ“ Stima parametri popolazione

โœ“ Stima modello lineare: minimi quadrati o SI assunzioni su ddp dei dati

โœ“ Stima massima verosimiglianza parametri popolazione

โœ“ Stima modello lineare: massiva verosimiglianza

โœ“ Regressione logistica

โ€ข ๐œฝvariabile casuale

o SI assunzioni su ddp dei dati

โœ“ Stima Bayesiana

(4)

Outline

1. Analisi asintotica dei metodi PEM

2. Identificabilitร  dei modelli e persistente eccitazione

3. Valutazione dellโ€™incertezza della stima PEM

4. Robustezza dei metodi PEM e prefiltraggio

5. Empirical Transfer Function Estimate (ETFE)

(5)

Outline

1. Analisi asintotica dei metodi PEM

2. Identificabilitร  dei modelli e persistente eccitazione 3. Valutazione dellโ€™incertezza della stima PEM

4. Robustezza dei metodi PEM e prefiltraggio

5. Empirical Transfer Function Estimate (ETFE)

(6)

Analisi asintotica dei metodi PEM

Nella lezione precedente, abbiamo visto come ottenere una stima เทก๐œฝ๐‘ data una singola sequenza di ๐‘ dati ๐‘ข 1 , โ€ฆ , ๐‘ข ๐‘ , ๐‘ฆ 1, าง๐‘  , โ€ฆ , ๐‘ฆ ๐‘, าง๐‘  , utilizzando lโ€™approccio PEM.

Abbiamo esplicitato lโ€™esito ๐‘  = าง๐‘  per indicare che lavoriamo con delle sequenze di numeri Lโ€™idea dellโ€™approccio predittivo รจ la seguente: data una famiglia di modelli โ„ณ ๐œฝ |๐œฝ โˆˆ ๐šฏ , la stima เทก๐œฝ๐‘ รจ ottenuta minimizzando la funzione di costo

๐ฝ๐‘ ๐œฝ = 1

๐‘ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐œ€1 ๐‘ก; ๐œฝ 2

dove ๐œ€1 ๐‘ก; ๐œฝ = ๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ เทœ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ รจ lโ€™errore di predizione ad un passo

(7)

Analisi asintotica dei metodi PEM

Problema: la stima เทก๐œฝ๐‘, calcolata in questo modo, ci fornisce un ยซbuonยป modello?

Per poter rispondere a questa domanda, non possiamo limitarci ad una specifica realizzazione dei dati corrispondente ad un particolare esito าง๐‘ : dobbiamo studiare quello che succede ยซin generaleยป, ovvero considerando tutte le possibili realizzazioni di sequenze di dati

IPOTESI DI LAVORO

โ€ข Sia lโ€™ingresso ๐‘ข ๐‘ก, ๐‘  sia lโ€™uscita ๐‘ฆ ๐‘ก, ๐‘  sono processi stocastici stazionari ed ergodici (il che implica che tutte le funzioni di trasferimento sono asintoticamente stabili)

(8)

Analisi asintotica dei metodi PEM

Di conseguenza, i dati misurati saranno una realizzazione dei processi ๐‘ข ๐‘ก, ๐‘  e ๐‘ฆ ๐‘ก, ๐‘  in corrispondenza di un particolare esito าง๐‘ 

๐‘ข 1, าง๐‘  , โ€ฆ , ๐‘ข ๐‘, าง๐‘  ๐‘ฆ 1, าง๐‘  , โ€ฆ , ๐‘ฆ ๐‘, าง๐‘ 

da cui otterrรฒ la stima เทก๐œฝ๐‘ าง๐‘ 

Ne consegue che, in generale, la stima เทก๐œฝ๐‘ ๐‘  รจ una variabile casuale perchรฉ il suo valore dipende dai dati, i quali dipendono dallโ€™esito ๐‘ 

La funzione di costo dipende anchโ€™essa dallโ€™esito าง๐‘  poichรฉ utilizza i dati misurati

๐ฝ๐‘ ๐œฝ, าง๐‘  = 1

๐‘ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐œ€1 ๐‘ก; ๐œฝ, าง๐‘  2

(9)

Analisi asintotica dei metodi PEM

๐œƒ ๐ฝ

๐‘

๐œƒ, ๐‘ 

๐œƒ เท  ๐‘ 

Ogni curva corrisponde

ad una diversa

realizzazione di ๐‘ dati La funzione di costo ๐ฝ๐‘ ๐œƒ, ๐‘  dovrebbe essere interpretata come un insieme di curve, e la stima เทก๐œฝ๐‘ ๐‘  come un insieme di punti โž” difficile da descrivere per ๐‘ finito!

(10)

Analisi asintotica dei metodi PEM

๐œƒ ๐ฝ๐‘ ๐œƒ, ๐‘ 

๐œƒแˆ˜๐‘ ๐‘  ๐œƒ

๐ฝ๐‘ ๐œƒ, ๐‘ 

แ‰Š

แˆ˜

๐œƒ๐‘ ๐‘ 

๐œƒ าง๐ฝ ๐œƒ

าง

๐‘ โ†’ +โˆž

(11)

Analisi asintotica dei metodi PEM

Grazie allโ€™ipotesi di ergodicitร  di ๐‘ข ๐‘ก, ๐‘  e ๐‘ฆ ๐‘ก, ๐‘  , abbiamo che i momenti temporali convergono ai rispettivi momenti di insieme. Di conseguenza:

๐ฝ

๐‘

๐œฝ, ๐‘  = 1

๐‘ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐œ€

1

๐‘ก; ๐œฝ, ๐‘ 

2

าง๐ฝ ๐œฝ โ‰ก ๐”ผ

๐‘ 

๐œ€

1

๐‘ก, ๐œฝ

2

๐‘ โ†’ +โˆž

cioรจ, le curve ๐ฝ๐‘ ๐œฝ, ๐‘  convergono ad unโ€™unica (deterministica) curva าง๐ฝ ๐œฝ Definiamo lโ€™insieme dei punti di minimo globale di าง๐ฝ ๐œฝ come

ฮ”

๐œฝ

= เดฅ ๐œฝ | าง๐ฝ ๐œฝ โ‰ฅ าง๐ฝ เดฅ ๐œฝ , โˆ€๐œฝ

(12)

Analisi asintotica dei metodi PEM

Caso particolare: ฮ”๐œฝ = เดฅ๐œฝ, ovvero าง๐ฝ ๐œฝ ha un unico minimo globale

๐ฝ๐‘ ๐œฝ, ๐‘  าง๐ฝ ๐œฝ

๐‘ โ†’ +โˆž

๐œฝเทก๐‘

ฮ”

๐œฝ

๐‘ โ†’ +โˆž

Ne segue che se ฮ”๐œฝ = เดฅ๐œฝ, allora เทก๐œฝ๐‘ ๐œฝเดฅ

๐‘ โ†’ +โˆž

Teorema

Sotto le ipotesi correnti, man mano che il numero di dati ๐‘ tende allโ€™infinito, si ha che

(13)

Analisi asintotica dei metodi PEM

Osservazioni

Analizzare la singola curva าง๐ฝ ๐œฝ รจ molto piรน facile che analizzare un insieme di curve!

Idea: per studiare le proprietร  della stima, studiamo le sue caratteristiche asintotiche, ovvero studiamo il modello stimato asintotico โ„ณ เดฅ๐œฝ oppure lโ€™insieme di modelli stimati asintotici โ„ณ ๐œฝ |๐œฝ โˆˆ ฮ”๐œฝ

โ€ข Il teorema dice che il risultato dell'identificazione PEM รจ lo stesso, indipendentemente dalle realizzazioni misurate dei processi ๐‘ข ๐‘ก , ๐‘ฆ ๐‘ก purchรฉ il numero di dati ๐‘ sia abbastanza grande

Se le proprietร  di โ„ณ เดฅ๐œฝ sono buone, posso pensare che lo siano anche quelle di โ„ณ เทก๐œฝ๐‘ , fintanto che ๐‘ รจ grande

(14)

Analisi asintotica dei metodi PEM

IPOTESI DI LAVORO AGGIUNTIVA

Assumiamo che ๐’ฎ โˆˆ โ„ณ ๐œฝ , ovvero che esista ๐œฝ0 โˆˆ ๐šฏ tale che ๐’ฎ = โ„ณ ๐œฝ0

Domanda: il vettore ยซveroยป dei parametri ๐œฝ0 appartiene allโ€™insieme ฮ”๐œฝ dei minimi globali della cifra di costo าง๐ฝ ๐œฝ ? Ciรฒ รจ equivalente a chiedersi se เทก๐œฝ๐‘ tende asintoticamente a ๐œฝ0

Se ciรฒ fosse vero, vorrebbe dire che i metodi PEM sono in grado di trovare la parametrizzazione ยซveraยป del modello

Dimostriamo che, sotto le ipotesi fatte, ๐œฝ0 appartiene sempre a ฮ”๐œฝ

(15)

Analisi asintotica dei metodi PEM

Dimostrazione

Consideriamo un generico modello โ„ณ ๐œฝ , per il quale

Supponiamo che i dati siano generati dal sistema ๐’ฎ, tale che

๐‘ฆ ๐‘ก = เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ + ๐œ€

1

๐‘ก; ๐œฝ

๐‘ฆ ๐‘ก = เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

0

+ ๐‘’ ๐‘ก , ๐‘’ ๐‘ก โˆผ WN 0, ๐œ†

2

Non รจ detto che ๐œ€1 ๐‘ก; ๐œฝ sia biancoโ€ฆ

Lโ€™errore di predizione ad un passo commesso dal modello โ„ณ ๐œฝ รจ dunque

๐œ€

1

๐‘ก; ๐œฝ = ๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

(16)

Analisi asintotica dei metodi PEM

Aggiungiamo e togliamo เทœ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ0 , ovvero il predittore del sistema ๐’ฎ che genera i dati

๐œ€

1

๐‘ก; ๐œฝ = ๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

0

+ เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

0

โˆ’ เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

Errore di predizione ยซottimoยป

๐œ€1 ๐‘ก; ๐œฝ0 = ๐‘’ ๐‘ก Pertanto

๐œ€

1

๐‘ก; ๐œฝ = ๐‘’ ๐‘ก + เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

0

โˆ’ เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

Calcoliamo la varianza dellโ€™errore di predizione (che รจ a media nulla poichรฉ il predittore รจ corretto):

๐”ผ ๐œ€

1

๐‘ก; ๐œฝ

2

= ๐”ผ ๐‘’ ๐‘ก + เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

0

โˆ’ เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

2

(17)

Analisi asintotica dei metodi PEM

๐”ผ ๐œ€

1

๐‘ก; ๐œฝ

2

= ๐”ผ ๐‘’ ๐‘ก + เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

0

โˆ’ เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

2

าง๐ฝ ๐œฝ = ๐”ผ ๐‘’ ๐‘ก

2

+ ๐”ผ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ เทœ

0

โˆ’ เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

2

+2๐”ผ ๐‘’ ๐‘ก โ‹… เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

0

โˆ’ เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

2

Le quantitร  เทœ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ0 e เทœ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ sono predittori, e quindi dipendono solo dai dati (e dal rumore bianco) a tempi passati. Per cui, sono incorrelati con ๐‘’ ๐‘ก

(18)

Analisi asintotica dei metodi PEM

าง๐ฝ ๐œฝ = ๐”ผ ๐‘’ ๐‘ก

2

+ ๐”ผ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ เทœ

0

โˆ’ เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

2

าง๐ฝ ๐œฝ = ๐œ†

2

+ ๐”ผ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ เทœ

0

โˆ’ เทœ ๐‘ฆ ๐‘ก|๐‘ก โˆ’ 1; ๐œฝ

2

รˆ una varianza, quindi una quantitร  โ‰ฅ 0. In particolare, si annulla solo per ๐œฝ = ๐œฝ0

าง๐ฝ ๐œฝ โ‰ฅ ๐œ†

2

= าง๐ฝ ๐œฝ

0

, โˆ€๐œฝ

าง๐ฝ ๐œฝ โ‰ฅ าง๐ฝ ๐œฝ 0 , โˆ€๐œฝ

๐œฝ0 รจ un minimo di าง๐‘ฑ ๐œฝ

(19)

Analisi asintotica dei metodi PEM

Conclusione (fondamentale)

Se ๐’ฎ โˆˆ โ„ณ ๐œฝ e ๐‘ข ๐‘ก , ๐‘ฆ ๐‘ก sono pss ergodici, allora, per ๐‘ โ†’ +โˆž , un metodo PEM garantisce che il modello stimato รจ quello ยซveroยป

Osservazioni

โ€ข Se ๐’ฎ โˆˆ โ„ณ ๐œฝ , allora in corrispondenza di ๐œฝ0 si ha che ๐œ€1 ๐‘ก; ๐œฝ0 = ๐‘’ ๐‘ก โˆผ WN

Quindi, possiamo verificare a posteriori se il modello identificato รจ quello vero facendo un test di bianchezza sui residui ๐œ€1 ๐‘ก; เทก๐œฝ๐‘

โ€ข Se ๐’ฎ โˆ‰ โ„ณ ๐œฝ , allora i metodi PEM non garantiscono di stimare correttamente TUTTE le componenti del sistema ๐’ฎ (i.e. modello I\O e modello del rumore)

(20)

Quando identifichiamo un modello โ„ณ ๐œฝ , possono capitarci quattro casi possibili:

๐’ฎ = โ„ณ ๐œฝ

0

โ„ณ เทก ๐œฝ

๐‘

1) ๐’ฎ โˆˆ โ„ณ ๐œฝ e ฮ”

๐œฝ

= เดฅ ๐œฝ, allora เดฅ ๐œฝ = ๐œฝ

0

โ„ณ ๐œฝ

๐œฝเทก๐‘

๐œฝ = ๐œฝ เดฅ

0

๐‘ โ†’ +โˆž

๐’ฎ โ„ณ เทก ๐œฝ

๐‘

2) ๐’ฎ โˆˆ โ„ณ ๐œฝ e ฮ”

๐œฝ

contiene piรน valori

โ„ณ ๐œฝ

๐œฝเทก๐‘

๐œฝ โ‰  ๐œฝ เดฅ

0

๐‘ โ†’ +โˆž

๐‘ โ†’ +โˆž

๐‘ โ†’ +โˆž

ฮ”

๐œฝ

Ma โ„ณ เดฅ๐œฝ ha la stessa capacitร  di

0 nello spiegare i dati

โ„ณ เดฅ ๐œฝ

(21)

โ„ณ เทก ๐œฝ

๐‘

3) ๐’ฎ โˆ‰ โ„ณ ๐œฝ e ฮ”

๐œฝ

= เดฅ ๐œฝ , allora เดฅ ๐œฝ โ‰  ๐œฝ

0

โ„ณ ๐œฝ

๐œฝเทก๐‘

๐œฝ โ‰  ๐œฝ เดฅ

0

๐‘ โ†’ +โˆž

โ„ณ เทก ๐œฝ

๐‘

4) ๐’ฎ โˆ‰ โ„ณ ๐œฝ e ฮ”

๐œฝ

contiene piรน valori

โ„ณ ๐œฝ

๐œฝเทก๐‘

๐œฝ โ‰  ๐œฝ เดฅ

0

๐‘ โ†’ +โˆž

๐‘ โ†’ +โˆž

๐‘ โ†’ +โˆž

โ„ณ เดฅ๐œฝ รจ la miglior approssimazione di ๐’ฎ nella famiglia di modelli โ„ณ ๐œฝ

โ„ณ เดฅ ๐œฝ

๐’ฎ โ„ณ เดฅ ๐œฝ

๐’ฎ ฮ”

๐œฝ

โ„ณ เดฅ๐œฝ con เดฅ๐œฝ โˆˆ ฮ”๐œฝ sono i migliori

approssimanti (equivalenti) di ๐’ฎ nella famiglia di modelli โ„ณ ๐œฝ

(22)

Outline

1. Analisi asintotica dei metodi PEM

2. Identificabilitร  dei modelli e persistente eccitazione 3. Valutazione dellโ€™incertezza della stima PEM

4. Robustezza dei metodi PEM e prefiltraggio

5. Empirical Transfer Function Estimate (ETFE)

(23)

Identificabilitร  dei modelli

Lโ€™ analisi asintotica vista precedentemente ci dice che, se ๐’ฎ โˆˆ โ„ณ ๐œฝ , allora i metodi PEM stimano asintoticamente il modello vero ๐’ฎ = โ„ณ ๐œฝ0 o un insieme equivalente di modelli โ„ณ ๐œฝ |๐œฝ โˆˆ ฮ”๐œฝ

Questa seconda situazione, in cui troviamo un modello allโ€™interno di โ„ณ ๐œฝ |๐œฝ โˆˆ ฮ”๐œฝ , porta ad un legittima domanda:

In quali condizioni il sistema ๐’ฎ puรฒ essere identificato univocamente dai dati?

(24)

Identificabilitร  dei modelli

Affinchรฉ un modello sia univocamente identificabile รจ necessario avere:

1. Identificabilitร  ยซstrutturaleยป: il modello โ„ณ ๐œฝ non deve essere sovra- parametrizzato rispetto al sistema ๐’ฎ

2. Identificabilitร  ยซsperimentaleยป: i dati ๐‘ข ๐‘ก , ๐‘ฆ ๐‘ก ๐‘ก=1๐‘ devono contenere sufficiente informazione

ll problema di non identificabilitร  piรน critico รจ quello sperimentale: se non abbiamo sufficiente informazione nei dati, non possiamo fare nulla (se non ripetere lโ€™esperimento) La non identificabilitร  strutturale รจ, invece, facilmente risolvibile riducendo lโ€™ordine del

(25)

Esempio: problema di identificabilitร  strutturale

Supponiamo che i dati siano generati da

un sistema (deterministico) del tipo ๐’ฎ: ๐บ0 ๐‘ง = ๐‘ง

๐‘ง + 0.5 ๐‘ง + 0.8

Per lโ€™identificazione, usiamo un modello del tipo

โ„ณ ๐œฝ : ๐บ ๐‘ง = ๐‘ง ๐‘1๐‘ง + ๐‘2

๐‘ง + ๐‘Ž1 ๐‘ง + ๐‘Ž2 ๐‘ง + ๐‘Ž3 ๐œฝ = ๐‘1 ๐‘2 ๐‘Ž1 ๐‘Ž2 ๐‘Ž3 โŠค

Notiamo che ๐’ฎ โˆˆ โ„ณ ๐œฝ . Infatti, posso ottenere ๐บ0 ๐‘ง imponendo, per esempio, che ๐‘1๐‘ง + ๐‘2 = ๐‘ง + ๐‘Ž3 , in modo che il modello diventi

โ„ณ ๐œฝ : ๐บ ๐‘ง = ๐‘ง

๐‘ง + ๐‘Ž1 ๐‘ง + ๐‘Ž2

(26)

Esempio: problema di identificabilitร  strutturale

Nonostante riusciamo a identificare un modello che รจ simile al sistema che genera i dati, tale modello identificato non รจ unico in quanto la condizione ๐‘1๐‘ง + ๐‘2 = ๐‘ง + ๐‘Ž3 รจ soddisfatta da un numero infinito di triplette di valori ๐‘1, ๐‘2, ๐‘Ž3

Questo accade perchรฉ la struttura del modello รจ sovra-parametrizzata rispetto alla struttura del sistema vero

(27)

๐ป ๐‘ง; ๐œฝ

Esempio: problema di identificabilitร  sperimentale

Supponiamo che i dati siano generati da un sistema del tipo ๐’ฎ: ๐‘ฆ ๐‘ก = ๐‘0๐‘งโˆ’1

1 + ๐‘“0๐‘งโˆ’1 ๐‘ข ๐‘ก + 1

1 + ๐‘‘0๐‘งโˆ’1 ๐‘’ ๐‘ก

Consideriamo un ingresso ๐‘ข ๐‘ก = 0 โˆ€๐‘ก, cioรจ un ingresso costante a zero, e un modello

โ„ณ ๐œฝ : ๐‘ฆ ๐‘ก = ๐‘๐‘งโˆ’1

1 + ๐‘“๐‘งโˆ’1 ๐‘ข ๐‘ก + 1

1 + ๐‘‘๐‘งโˆ’1 ๐œ‚ ๐‘ก ๐บ ๐‘ง; ๐œฝ

๐ป0 ๐‘ง ๐บ0 ๐‘ง

Notiamo che ๐’ฎ โˆˆ โ„ณ ๐œฝ

๐œฝ = ๐‘ ๐‘“ ๐‘‘ โŠค

(28)

Esempio: problema di identificabilitร  sperimentale

๐œ€1 ๐‘ก; ๐œฝ = ๐ปโˆ’1 ๐‘ง, ๐œฝ ๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ ๐บ ๐‘ง, ๐œฝ ๐‘ข ๐‘ก = ๐ปโˆ’1 ๐‘ง, ๐œฝ ๐บ0 ๐‘ง ๐‘ข ๐‘ก + ๐ป0 ๐‘ง ๐‘’ ๐‘ก โˆ’ ๐บ ๐‘ง, ๐œฝ ๐‘ข ๐‘ก

= ๐บ0 ๐‘ง โˆ’ ๐บ ๐‘ง, ๐œฝ

๐ป ๐‘ง, ๐œฝ ๐‘ข ๐‘ก + ๐ป0 ๐‘ง

๐ป ๐‘ง, ๐œฝ ๐‘’ ๐‘ก Calcoliamo lโ€™errore di predizione a un passo

= 0

= ๐ป0 ๐‘ง

๐ป ๐‘ง, ๐œฝ ๐‘’ ๐‘ก ๐œ€1 ๐‘ก; ๐œฝ = 1 + ๐‘‘๐‘งโˆ’1

1 + ๐‘‘0๐‘งโˆ’1 ๐‘’ ๐‘ก

La quantitร  ๐”ผ ๐œ€1 ๐‘ก; ๐œฝ 2 รจ minimizzata quando ๐œ€1 ๐‘ก; เดฅ๐œฝ = ๐‘’ ๐‘ก . Questo accade quando ๐ป0 ๐‘ง = ๐ป ๐‘ง, เดฅ๐œฝ , ovvero quando

๐œฝ = ๐‘ ๐‘‘ เดฅ

0

๐‘“

โŠค

, โˆ€๐‘, ๐‘“ โˆˆ โ„

Abbiamo stimato il vero parametro ๐‘‘0!

(29)

Esempio: problema di identificabilitร  sperimentale

Misurando lโ€™uscita ๐‘ฆ ๐‘ก quando lโ€™ingresso ๐‘ข ๐‘ก = 0 ci consente di ยซmisurare lโ€™effetto prodotto dal rumore ๐‘’ ๐‘ก sullโ€™uscitaยป. Ciรฒ permette di identificare correttamente il modello dellโ€™errore (sotto lโ€™ipotesi che ๐ป0 ๐‘ง โˆˆ ๐ป ๐‘ง, ๐œฝ , implicito nel fatto che ๐’ฎ โˆˆ โ„ณ ๐œฝ ) Perรฒ, questi dati non ci consentono di identificare i parametri di ๐บ0 ๐‘ง ! Infatti, la funzione di costo รจ minimizzata indipendentemente da ๐‘ ed ๐‘“, che possono assumere qualsiasi valore. Ancora una volta, il modello non viene stimato in modo univico

Diciamo quindi che i dati non sono abbastanza informativi per stimare in modo completo ed univoco tutto il sistema (cioรจ, sia ๐บ0 ๐‘ง che ๐ป0 ๐‘ง )

(30)

Identificabilitร  sperimentale dei modelli ARX

Investighiamo il problema di identificabilitร  sperimentale, considerando per semplicitร  lโ€™identificazione di un modello ARX ๐‘›๐‘Ž, ๐‘›๐‘, 1 , avendo ๐‘ dati ๐‘ข 1 , โ€ฆ , ๐‘ข ๐‘ , ๐‘ฆ 1 , โ€ฆ , ๐‘ฆ ๐‘

โ„ณ ๐œฝ : ๐‘ฆ ๐‘ก = ๐ต ๐‘ง, ๐œฝ

๐ด ๐‘ง, ๐œฝ ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 + 1

๐ด ๐‘ง, ๐œฝ ๐‘’ ๐‘ก , ๐‘’ ๐‘ก โˆผ WN 0, ๐œ†

2

โ€ข ๐ด ๐‘ง = 1 โˆ’ ๐‘Ž1๐‘งโˆ’1 โˆ’ ๐‘Ž2๐‘งโˆ’2 โˆ’ โ‹ฏ โˆ’ ๐‘Ž๐‘›๐‘Ž๐‘งโˆ’๐‘›๐‘Ž

โ€ข ๐ต ๐‘ง = ๐‘0 + ๐‘1๐‘งโˆ’1 + โ‹ฏ + ๐‘๐‘›๐‘๐‘งโˆ’๐‘›๐‘

Sappiamo che la stima puรฒ essere ottenuta tramite il metodo dei minimi quadrati

๐œฝ เทก

๐‘

= เท

๐‘

๐‹ ๐‘ก ๐‹

โŠค

๐‘ก

โˆ’1

โ‹… เท

๐‘

๐‹ ๐‘ก ๐‘ฆ ๐‘ก

1 ร— ๐‘‘ ๐‘‘ ร— 1

๐‘‘ ร— 1 ๐‘‘ ร— 1

(31)

Identificabilitร  sperimentale dei modelli ARX

Problema di identificabilitร : quando เทก๐œฝ๐‘ esiste ed รจ unico?

Definiamo:

quando เท รจ invertibile?

๐‘ก=1 ๐‘

๐‹ ๐‘ก ๐‹โŠค ๐‘ก

1 ร— ๐‘‘ ๐‘‘ ร— 1

๐‘† ๐‘ = เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‹ ๐‘ก ๐‹โŠค ๐‘ก

๐‘‘ ร— ๐‘‘

๐œฝเทก๐‘ = ๐‘† ๐‘ โˆ’1 โ‹… เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‹ ๐‘ก ๐‘ฆ ๐‘ก

๐‘‘ ร— 1 ๐‘‘ ร— 1 ๐‘‘ ร— ๐‘‘

๐‘… ๐‘ = 1

๐‘ ๐‘† ๐‘

๐‘‘ ร— ๐‘‘

๐œฝเทก๐‘ = ๐‘… ๐‘ โˆ’1 โ‹… 1

๐‘ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‹ ๐‘ก ๐‘ฆ ๐‘ก

๐‘‘ ร— 1 ๐‘‘ ร— 1 ๐‘‘ ร— ๐‘‘

(32)

Identificabilitร  sperimentale dei modelli ARX

Le matrici ๐‘† ๐‘ e ๐‘… ๐‘ sono semidefinite positive in quanto prodotto di un vettore per sรฉ stesso. Affinchรฉ เทก๐œฝ๐‘ esista ed sia unico, รจ perรฒ necessario che ๐‘† ๐‘ โ‰ป 0 o ๐‘… ๐‘ โ‰ป 0, cioรจ che

Analizziamo la matrice ๐‘… ๐‘ per ๐‘ โ†’ +โˆž. Consideriamo come punto di partenza un modello ARX 1, 0, 1 , ovvero con ๐‘›๐‘Ž = 1, ๐‘›๐‘ = 0, ๐‘˜ = 1

๐‘ฆ ๐‘ก = ๐‘Ž1๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ 1 + ๐‘0๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 + ๐‘’ ๐‘ก , ๐‘’ ๐‘ก โˆผ WN 0, ๐œ†2 dove ๐‘ฆ ๐‘ก e ๐‘ข ๐‘ก sono pss ergodici a media nulla

det ๐‘… ๐‘ > 0

๐‘‘ ร— ๐‘‘

(33)

Identificabilitร  sperimentale dei modelli ARX

๐‘ฆ ๐‘ก = ๐‘Ž1๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ 1 + ๐‘0๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 + ๐‘’ ๐‘ก , ๐‘’ ๐‘ก โˆผ WN 0, ๐œ†2

Notiamo che ๐‘… ๐‘ contiene

ยซsomme temporaliยป

๐‹ ๐‘ก ๐‹โŠค ๐‘ก =

๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ 1 2 ๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ 1 ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 ๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ 1 ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 2

2 ร— 1 1 ร— 2

๐‘… ๐‘ = ๐‘† ๐‘

๐‘ =

1

๐‘ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ 1 2 1

๐‘ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ 1 ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1

1

๐‘ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 ๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ 1 1

๐‘ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 2

2 ร— 2

๐‘† ๐‘ = เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‹ ๐‘ก ๐‹โŠค ๐‘ก

2 ร— 2

๐œฝ = ๐‘Ž ๐‘

2 ร— 1

๐‹ ๐‘ก =

๐‘ฆ ๐‘ก โˆ’ 1 ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1

2 ร— 1

(34)

Identificabilitร  sperimentale dei modelli ARX

Grazie allโ€™ipotesi di ergodicitร , abbiamo che ๐‘… ๐‘

๐‘… เดค

๐‘ โ†’ +โˆž

La matrice เดค๐‘… รจ la matrice di autocovarianze del processo congiunto ๐‘ฆ ๐‘ก , ๐‘ข ๐‘ก

Idea: trovare le condizioni per cui เดค๐‘… รจ invertibile. Quando queste condizioni valgono, allora possiamo supporre con ragionevole certezza che, per ๐‘ grande, anche ๐‘… ๐‘ รจ invertibile

๐‘… =เดค

๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 0 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ฆ 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0

2 ร— 2

Anche perchรฉ ๐‘ฆ

e ๐‘ข hanno media nulla

(35)

Identificabilitร  sperimentale dei modelli ARX

In generale, per un generico modello ARX ๐‘›๐‘Ž, ๐‘›๐‘, 1 abbiamo che la matrice เดค๐‘… puรฒ essere divisa in quattro sotto-matrici

๐‘… = เดค

๐‘›๐‘Ž+ ๐‘›๐‘ + 1 ร— ๐‘›๐‘Ž+ ๐‘›๐‘ + 1

๐‘›๐‘Ž ร— ๐‘›๐‘Ž

๐‘›๐‘ + 1 ร— ๐‘›๐‘ + 1 ๐‘›๐‘ + 1 ร— ๐‘›๐‘Ž

๐‘›๐‘Žร— ๐‘›๐‘ + 1

๐‘… เดค

๐‘ฆ๐‘ฆ

๐‘… เดค

๐‘ข๐‘ฆ

๐‘… เดค

๐‘ฆ๐‘ข

๐‘… เดค

๐‘ข๐‘ข

โ€ข Matrice autocovarianza di ordine ๐‘›๐‘Ž โˆ’ 1 di ๐‘ฆ ๐‘ก

โ€ข Struttura Toeplitz

โ€ข Dimensioni ๐‘›๐‘Ž ร— ๐‘›๐‘Ž ๐‘…เดค๐‘ฆ๐‘ฆ =

๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 0 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 1 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 2 โ‹ฏ โ‹ฏ ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ ๐‘›๐‘Ž โˆ’ 1 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 1 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 0 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 1 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 2 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ ๐‘›๐‘Ž โˆ’ 2 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 2 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 1 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 0 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 1 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ ๐‘›๐‘Ž โˆ’ 3

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ

๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ ๐‘›๐‘Ž โˆ’ 1 โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ ๐›พ๐‘ฆ๐‘ฆ 0

๐‘›๐‘Ž ร— ๐‘›๐‘Ž

(36)

Identificabilitร  sperimentale dei modelli ARX

๐‘…เดค๐‘ข๐‘ข =

๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 2 โ‹ฏ โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘›๐‘ ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 2 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘›๐‘ โˆ’ 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 2 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘›๐‘ โˆ’ 2

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ

๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘›๐‘ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0

๐‘›๐‘ + 1 ร— ๐‘›๐‘ + 1

โ€ข Matrice autocovarianza di ordine ๐‘›๐‘ di ๐‘ข ๐‘ก

โ€ข Struttura Toeplitz

โ€ข Dimensioni ๐‘›๐‘ + 1 ร— ๐‘›๐‘ + 1

โ€ข Matrice autocovarianza tra ๐‘ฆ e ๐‘ข

โ€ข ๐‘…เดค๐‘ฆ๐‘ข = เดค๐‘…๐‘ข๐‘ฆโŠค

โ€ข Dimensioni ๐‘›๐‘Ž ร— (๐‘›๐‘+1) ๐‘…เดค๐‘ฆ๐‘ข =

๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 2 โ‹ฏ โ‹ฏ ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข ๐‘›๐‘Ž โˆ’ 1 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 2 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข ๐‘›๐‘Ž โˆ’ 2 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 2 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 1 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข ๐‘›๐‘Ž โˆ’ 3

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ

๐›พ๐‘ฆ๐‘ข ๐‘›๐‘Ž โˆ’ 1 โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ ๐›พ๐‘ฆ๐‘ข 0

๐‘›๐‘Žร— ๐‘›๐‘ + 1

Cerchiamo una condizione per lโ€™invertibilitร  di เดค๐‘…

(37)

Identificabilitร  sperimentale dei modelli ARX

Lemma di Schur

Data una matrice ๐‘€ nella forma ๐‘€ = , con ๐น e ๐พ simmetriche. Condizione necessaria e sufficiente per lโ€™invertibilitร  di ๐‘€ รจ che valgano:

โ€ข ๐ป โ‰ป 0

โ€ข ๐น โˆ’ ๐พ๐ป

โˆ’1

๐พ

โŠค

โ‰ป 0

๐น ๐พโŠค

๐พ ๐ป

Ricordando che

๐‘… = เดค

๐‘… เดค

๐‘ฆ๐‘ฆ

๐‘… เดค

๐‘ข๐‘ฆ

๐‘… เดค

๐‘ฆ๐‘ข

๐‘… เดค

๐‘ข๐‘ข

Condizione necessaria per lโ€™invertibilitร  di เดค๐‘… รจ che เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข โ‰ป 0

(38)

Identificabilitร  sperimentale dei modelli ARX

La condizione (solo necessaria) sulla matrice เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข รจ interessante perchรฉ riguarda solo il segnale di ingresso ๐‘ข ๐‘ก , che tipicamente progettiamo noi!

Possiamo quindi tenere conto di questa condizione in fase di progettazione dellโ€™esperimento, e scegliere il segnale di eccitazione piรน opportuno al fine di ottenere dati informativi

(39)

Persistente eccitazione

Definizione (Persistente eccitazione)

๐‘…เดค๐‘ข๐‘ข๐‘– =

๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘– โˆ’ 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘– โˆ’ 2

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ

๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘– โˆ’ 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘– โˆ’ 2 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0

๐‘– ร— ๐‘–

Definiamo la matrice เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘– di autocovarianza di ๐‘ข ๐‘ก di ordine ๐‘– come

Il segnale ๐‘ข ๐‘ก รจ detto persistentemente eccitante di ordine ๐‘› se:

โ€ข เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข1 โ‰ป 0, เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข2 โ‰ป 0, โ€ฆ , เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘› โ‰ป 0

โ€ข เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘›+1 โ‰ฝ 0, เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘›+2 โ‰ฝ 0, โ€ฆ โ‰ฝ 0

Ovvero se ๐‘› รจ il massimo ordine per cui เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘– รจ invertibile

(40)

Persistente eccitazione

Possiamo quindi dire che condizione necessaria per lโ€™identificabilitร  sperimentale di un modello ARX ๐‘›๐‘Ž, ๐‘›๐‘, 1 รจ che il segnale ๐‘ข ๐‘ก , usato per produrre i dati, sia

ยซpersistentemente eccitanteยป di ordine pari ad almeno ๐‘›๐‘ + 1 (infatti, เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข ha dimensione ๐‘›๐‘ + 1 ร— ๐‘›๐‘ + 1 )

Tale conclusione si puรฒ generalizzare nel modo seguente. Supponendo che ๐’ฎ โˆˆ โ„ณ ๐œฝ , definiamo il numero di parametri di ๐บ ๐‘ง, ๐œฝ come ๐‘›๐‘”. Allora, la soluzione del problema di identificazione เดฅ๐œฝ = arg min

๐œฝ ๐”ผ ๐œ€1 ๐‘ก, ๐œฝ 2 ha unโ€™unica soluzione ๐œฝ = ๐œฝเดฅ 0 se il segnale ๐‘ข ๐‘ก che genera i dati รจ persistentemente eccitante di ordine โ‰ฅ ๐‘›๐‘”

(41)

Persistente eccitazione

Osservazioni

โ€ข Se un segnale ๐‘ข ๐‘ก รจ persistentemente eccitante di ordine ๐‘› , allora รจ anche persistentemente eccitante di ordine ๐‘› โˆ’ 1

โ€ข Ribadiamo che la condizione vista รจ solamente necessaria: anche se เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข โ‰ป 0, la เดค๐‘… potrebbe comunque non essere invertibile per ragioni di non identificabilitร  strutturale, per le quali il minimo di าง๐ฝ ๐œฝ non รจ unico

โ€ข Il concetto di persistente eccitazione che abbiamo visto รจ stato esemplificato per la stima di modelli ARX, ma avere un segnale eccitante รจ importante in ogni caso si voglia identificare un modello dinamico

(42)

Esempio: ingresso impulsivo

Consideriamo come ingresso ๐‘ข ๐‘ก = imp ๐‘ก = แ‰ 1 se ๐‘ก = 0

0 se altrimenti 1 2

๐‘ข ๐‘ก

โˆ’2 โˆ’1 ๐‘ก

๐‘…๐‘ข๐‘ข ๐‘ = 1 ๐‘

เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 2 เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 โ‹ฏ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ ๐‘›๐‘

เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 2 โ‹ฏ โ‹ฏ

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ

เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ ๐‘›๐‘ โ‹ฏ โ‹ฏ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 2

= 1

๐‘ 0 โ‹ฏ 0 0 1

๐‘ โ‹ฏ โ‹ฏ

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ 0 0 โ‹ฏ โ‹ฏ 1 ๐‘ La matrice ๐‘…๐‘ข๐‘ข ๐‘ assume la forma seguente:

๐‘›๐‘ + 1 ร— ๐‘›๐‘ + 1

(43)

Esempio: ingresso impulsivo

Dato che ๐‘…๐‘ข๐‘ข ๐‘ = 1

๐‘ 0 โ‹ฏ 0 0 1

๐‘ โ‹ฏ โ‹ฏ

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ 0 0 โ‹ฏ โ‹ฏ 1 ๐‘

allora lim

๐‘โ†’โˆž ๐‘…๐‘ข๐‘ข ๐‘ = เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข =

0 0 โ‹ฏ 0

0 0 โ‹ฏ โ‹ฏ

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ 0

0 โ‹ฏ โ‹ฏ 0

Per cui lโ€™impulso non รจ persistentemente eccitante di nessun ordine

Questo non vuol dire che la risposta allโ€™impulso non puรฒ essere usata per stimare modelli, anzi ci dร  molte informazioni sul sistema ๐บ0 ๐‘ง . La nozione di persistente eccitazione serve perรฒ a garantire stime consistenti anche in presenza di disturbi

In questo caso, il problema รจ che ยซosservo solo una voltaยป ogni valore della risposta allโ€™impulso, e quindi se quel valore รจ corrotto da rumore ยซnon posso confrontarloยป con altri valori analoghi, e me lo devo tenere sporcato dal rumore

๐‘›๐‘ + 1 ร— ๐‘›๐‘ + 1 ๐‘›๐‘ + 1 ร— ๐‘›๐‘ + 1

(44)

Esempio: ingresso scalino

Consideriamo come ingresso ๐‘ข ๐‘ก = sca ๐‘ก = แ‰ 1 se ๐‘ก โ‰ฅ 0

0 se altrimenti 1 2

๐‘ข ๐‘ก

โˆ’2 โˆ’1 ๐‘ก

๐‘…๐‘ข๐‘ข ๐‘ = 1 ๐‘

เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 2 เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 โ‹ฏ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ ๐‘›๐‘

เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 2 โ‹ฏ โ‹ฏ

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ

เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ ๐‘›๐‘ โ‹ฏ โ‹ฏ เท

๐‘ก=1 ๐‘

๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 2

โ†’

1 1 โ‹ฏ 1 1 1 โ‹ฏ โ‹ฏ

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ 1 1 โ‹ฏ โ‹ฏ 1 La matrice ๐‘…๐‘ข๐‘ข ๐‘ assume la forma seguente:

รˆ persistentemente eccitante di ordine 1

๐‘›๐‘ + 1 ร— ๐‘›๐‘ + 1

(45)

Esempio: ingresso impulso e scalino

Come informazione ulteriore, notiamo che impulso e scalino caratterizzano completamente un sistema dinamico lineare (a meno della sua condizione iniziale), grazie anche al periodo di transitorio della risposta a questi segnali

รˆ utile ricordare che il framework PEM che stiamo studiando qui non รจ adatto allโ€™utilizzo di segnali con transitori (infatti richiede che essi siano realizzazioni di pss)

Altri metodi, come quelli di identificazione a sottospazi, possono utilizzare segnali con transitorio

(46)

Esempio: ingresso rumore bianco

Consideriamo ora come ingresso ๐‘ข ๐‘ก = WN 0, ๐œ†2 .In questo caso, la matrice เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘– risulta essere:

๐‘…เดค๐‘ข๐‘ข๐‘– =

๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘– โˆ’ 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘– โˆ’ 2

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ

๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘– โˆ’ 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘– โˆ’ 2 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0

=

๐œ†2 0 0 โ‹ฏ 0

0 ๐œ†2 0 โ‹ฏ 0 0 0 ๐œ†2 โ‹ฏ 0

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ 0

0 0 0 0 ๐œ†2

= ๐œ†2 โ‹… ๐ผ๐‘– โ‰ป 0

๐‘– ร— ๐‘–

Quindi, un white noise รจ un segnale persistentemente eccitante di ordine โˆž. Se usiamo un WN per eccitare il sistema, i dati generati saranno molto informativi. Questo perchรฉ eccitiamo tutte le frequenze del sistema (con la stessa ยซenergiaยป)

(47)

Persistente eccitazione nel dominio delle frequenze

La nozione di persistente eccitazione di un segnale di ingresso ๐‘ข ๐‘ก puรฒ essere interpretata anche nel dominio delle frequenze

A tale fine, consideriamo un processo stocastico stazionario generato nel modo seguente:

๐‘ฆ ๐‘ก = ๐‘0๐‘ข ๐‘ก + ๐‘1๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 + ๐‘2๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 2 + โ‹ฏ + ๐‘๐‘›๐‘ข ๐‘ก โˆ’ ๐‘›

dove ๐‘ข ๐‘ก รจ un processo stazionario a media nulla e con funzione di autocovarianza ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐œ (๐‘ข ๐‘ก non รจ per forza un WN)

Questo processo รจ anche chiamato Generalized Moving Average (GMA) data la sua somiglianza al processo MA

(48)

Persistente eccitazione nel dominio delle frequenze

Calcoliamo la varianza di ๐‘ฆ ๐‘ก

Var ๐‘ฆ ๐‘ก = ๐”ผ ๐‘ฆ ๐‘ก 2 = ๐‘02๐”ผ ๐‘ข ๐‘ก 2 + ๐‘12๐”ผ ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 2 + โ‹ฏ + ๐‘๐‘›2๐”ผ ๐‘ข ๐‘ก 2 +

+๐‘0๐‘1๐”ผ ๐‘ข ๐‘ก ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 + ๐‘1๐‘2๐”ผ ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 2 + โ‹ฏ +๐‘0๐‘2๐”ผ ๐‘ข ๐‘ก ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 2 + ๐‘1๐‘3๐”ผ ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 2 + โ‹ฏ

Per cui

Var ๐‘ฆ ๐‘ก = ๐‘02 + ๐‘12 + โ‹ฏ + ๐‘๐‘›2 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 + ๐‘0๐‘1 + ๐‘1๐‘2 + โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 + ๐‘0๐‘2 + ๐‘1๐‘3 + โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข 2 + โ‹ฏ

(49)

Persistente eccitazione nel dominio delle frequenze

Definiamo ora la matrice เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘– di ordine ๐‘– = ๐‘› + 1

๐‘…เดค๐‘ข๐‘ข๐‘›+1 =

๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘› ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘› โˆ’ 1

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ

๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘› ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘› โˆ’ 1 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 ๐‘…เดค๐‘ข๐‘ข๐‘– =

๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘– โˆ’ 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘– โˆ’ 2

โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ โ‹ฏ

๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐‘– โˆ’ 1 โ‹ฏ โ‹ฏ ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0

๐‘– ร— ๐‘–

Ponendo ๐’„ = ๐‘0 ๐‘1 ๐‘2 โ€ฆ ๐‘๐‘› โŠค โˆˆ โ„ ๐‘›+1 ร—1, possiamo scrivere che

Var ๐‘ฆ ๐‘ก = ๐’„

โŠค

โ‹… เดค ๐‘…

๐‘ข๐‘ข๐‘›+1

โ‹… ๐’„

๐‘› + 1 ร— ๐‘› + 1

๐‘› + 1 ร— ๐‘› + 1 ๐‘› + 1 ร— 1

(50)

Esempio: autocovarianza di un processo GMA

Consideriamo il seguente processo GMA di ordine ๐‘› = 1, dove ๐‘ข ๐‘ก pss a media nulla ๐‘ฆ ๐‘ก = ๐‘0๐‘ข ๐‘ก + ๐‘1๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1

Var ๐‘ฆ ๐‘ก = ๐”ผ ๐‘ฆ ๐‘ก 2 = ๐‘02๐”ผ ๐‘ข ๐‘ก 2 + ๐‘12๐”ผ ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 2 + ๐‘0๐‘1๐”ผ ๐‘ข ๐‘ก ๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 Calcoliamo la varianza di ๐‘ฆ ๐‘ก

= ๐‘02๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 + ๐‘12๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 + ๐‘0๐‘1๐›พ 1 + ๐‘1๐‘0๐›พ 1

๐‘…เดค๐‘ข๐‘ข1+1 = ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 La matrice di autocovarianze di ๐‘ข ๐‘ก รจ:

(51)

Esempio: autocovarianza di un processo GMA

Definiamo ๐’„ = ๐‘0 ๐‘1 โŠค โˆˆ โ„2ร—1 Per cui

Var ๐‘ฆ ๐‘ก = ๐’„โŠค โ‹… เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข1+1 โ‹… ๐’„ = ๐‘0 ๐‘1 โ‹… ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1

๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 โ‹… ๐‘0 ๐‘1 =

= ๐‘0 ๐‘1 โ‹… ๐‘0

๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1

+ ๐‘1

๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0

= ๐‘0 ๐‘1 โ‹… ๐‘0 โ‹… ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 + ๐‘1 โ‹… ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 ๐‘0 โ‹… ๐›พ๐‘ข๐‘ข 1 + ๐‘1 โ‹… ๐›พ๐‘ข๐‘ข 0

= ๐‘02๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 + ๐‘12๐›พ๐‘ข๐‘ข 0 + ๐‘0๐‘1๐›พ 1 + ๐‘1๐‘0๐›พ 1

(52)

Persistente eccitazione nel dominio delle frequenze

Consideriamo quindi un generico vettore ๐œถ = ๐›ผ1 ๐›ผ2 โ€ฆ ๐›ผ๐‘› โŠค โˆˆ โ„๐‘›ร—1, ๐œถ โ‰  ๐ŸŽ, ed il segnale

เทค

๐‘ข ๐‘ก generato filtrando il pss ๐‘ข ๐‘ก a media nulla come

เทค

๐‘ข ๐‘ก = ๐›ผ1๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 1 + ๐›ผ2๐‘ข ๐‘ก โˆ’ 2 + โ‹ฏ + ๐›ผ๐‘›๐‘ข ๐‘ก โˆ’ ๐‘› La funzione ๐ป๐›ผ ๐‘ง di trasferimento del filtro รจ

๐ป๐›ผ ๐‘ง = ๐›ผ1๐‘ง๐‘›โˆ’1 + โ‹ฏ + ๐›ผ๐‘› ๐‘ง๐‘›

Possiamo quindi scrivere

เทค

๐‘ข ๐‘ก = ๐ป๐›ผ ๐‘ง ๐‘ข ๐‘ก

(53)

Persistente eccitazione nel dominio delle frequenze

Essendo เทค๐‘ข ๐‘ก un processo GMA, la sua varianza รจ

Var เทค๐‘ข ๐‘ก = ๐œถโŠค โ‹… เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘› โ‹… ๐œถ รˆ perรฒ possibile esprimere la varianza di เทค๐‘ข ๐‘ก anche come

Var เทค๐‘ข ๐‘ก = 1

2๐œ‹ เถฑ

โˆ’๐œ‹ +๐œ‹

ฮ“๐‘ขเทฅเทฅ๐‘ข ฯ‰ ๐‘‘๐œ” = 1

2๐œ‹ เถฑ

โˆ’๐œ‹ +๐œ‹

๐ป๐›ผ ๐‘’๐‘—๐œ” 2 โ‹… ฮ“๐‘ข๐‘ข ฯ‰ ๐‘‘๐œ” Da cui segue che

๐œถโŠค โ‹… เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘› โ‹… ๐œถ = 1

2๐œ‹ เถฑ

โˆ’๐œ‹ +๐œ‹

๐ป๐›ผ ๐‘’๐‘—๐œ” โ‹… ฮ“๐‘ข๐‘ข ฯ‰ ๐‘‘๐œ”

(54)

Persistente eccitazione nel dominio delle frequenze

Il fatto che เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘› โ‰ป 0 (e quindi che ๐‘ข ๐‘ก sia persistentemente eccitante di ordine ๐‘›) equivale a dire che ๐œถโŠค โ‹… เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘› โ‹… ๐œถ > 0. Quindi เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘› รจ non singolare se e solo se

๐œถโŠค โ‹… เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘› โ‹… ๐œถ = 1

2๐œ‹ เถฑ

โˆ’๐œ‹ +๐œ‹

๐ป๐›ผ ๐‘’๐‘—๐œ” 2 โ‹… ฮ“๐‘ข๐‘ข ฯ‰ ๐‘‘๐œ”

๐œถโŠค๐‘…เดค๐‘ข๐‘ข๐‘› ๐œถ = 0 โŸน ๐œถ = ๐ŸŽ La precedente implicazione puรฒ essere riscritta come

1

2๐œ‹ เถฑ

โˆ’๐œ‹ +๐œ‹

๐ป๐›ผ ๐‘’๐‘—๐œ” 2 โ‹… ฮ“๐‘ข๐‘ข ฯ‰ ๐‘‘๐œ” = 0 โŸน ๐ป๐›ผ ๐‘’๐‘—๐œ” = 0 โˆ€๐œ”

(55)

Persistente eccitazione nel dominio delle frequenze

Quando succede che ๐œถโŠค โ‹… เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘› โ‹… ๐œถ = 0 nonostante sia ๐œถ โ‰  ๐ŸŽ? Notiamo che la funzione di trasferimento ๐ป๐›ผ ๐‘ง puรฒ avere al massimo ๐‘› โˆ’ 1 zeri

Perรฒ, se ฮ“๐‘ข๐‘ข ๐œ” โ‰  0 per almeno ๐‘› pulsazioni distinte nellโ€™intervallo ๐œ” โˆˆ โˆ’๐œ‹, ๐œ‹ , allora

ืฌโˆ’๐œ‹+๐œ‹ ๐ป๐›ผ ๐‘’๐‘—๐œ” โ‹… ฮ“๐‘ข๐‘ข ฯ‰ ๐‘‘๐œ” โ‰  0 e quindi ๐œถโŠค โ‹… เดค๐‘…๐‘ข๐‘ข๐‘› โ‹… ๐œถ > 0

Quindi, ๐ป๐›ผ ๐‘ง puรฒ annullarsi se ๐‘ง๐‘˜ = ๐‘’๐‘—๐œ”๐‘˜ รจ uno dei suoi zeri, con ๐‘˜ = 1, โ€ฆ , ๐‘› โˆ’ 1

Questa interpretazione ci permette di dare una definizione equivalente di persistente eccitazione

(56)

Persistente eccitazione nel dominio delle frequenze

Definizione (Persistente eccitazione)

Un segnale ๐‘ข ๐‘ก , con spettro ฮ“๐‘ข๐‘ข ๐œ” , รจ persistentemente eccitante di ordine ๐‘› se e solo se, per tutti i filtri della forma

๐ป๐›ผ ๐‘ง = ๐›ผ1๐‘งโˆ’1 + ๐‘Ž2๐‘งโˆ’2 + โ‹ฏ + ๐‘Ž๐‘›๐‘งโˆ’๐‘› la relazione

๐ป๐›ผ ๐‘’๐‘—๐œ” 2 โ‹… ฮ“๐‘ข๐‘ข ฯ‰ = 0 โˆ€๐œ” implica che ๐ป๐›ผ ๐‘’๐‘—๐œ” = 0 โˆ€๐œ”

(57)

Persistente eccitazione nel dominio delle frequenze

Possiamo quindi concludere che:

2. Un processo ARMA รจ persistentemente eccitante di ogni ordine

1. Un pss ๐‘ข ๐‘ก a media nulla (media non nulla) รจ persistentemente eccitante di ordine ๐‘› (๐‘› + 1) se ฮ“๐‘ข๐‘ข ๐œ” โ‰  0 in almeno ๐‘› pulsazioni ๐œ” โˆˆ โˆ’๐œ‹, ๐œ‹ distinte

Infatti, ฮ“๐‘ฆ๐‘ฆ ๐œ”๐‘˜ = 0 solo se ๐‘ง๐‘˜ = ๐‘’๐‘—๐œ”๐‘˜ รจ uno degli zeri di ๐ถ ๐‘ง , e vi sono altre infinite frequenze per cui la sua densitร  spettrale di potenza non si annulla

Esempio: il segnale ๐‘ข ๐‘ก = sin ๐œ”0๐‘ก รจ persistentemente eccitante di ordine ๐‘› = 2 (ฮ“๐‘ข๐‘ข ๐œ” ha contributi alle pulsazioni ยฑ๐œ”0)

(58)

Persistente eccitazione nel dominio delle frequenze

Considerazioni ulteriori

โ€ข Un segnale ๐‘ข ๐‘ก , periodico di periodo ๐‘‡, รจ al massimo (potrebbe essere anche minore) persistentemente eccitante di ordine ๐‘› = ๐‘‡

๐œ” ฮ“๐‘ข๐‘ข ๐œ”

โˆ’๐œ‹ ๐œ‹

Esempio: consideriamo un pss completamente predicibile periodico di periodo ๐‘‡, con media non nulla

๐œ” = โˆ’๐œ‹ e ๐œ” = ๐œ‹ sono lo stesso punto e vanno contati una volta sola 1

2 3

4

5 6

(59)

Esempio: effetto dellโ€™ingresso sulla stima

Consideriamo il seguente meccanismo di generazione dei dati ๐’ฎ

๐’ฎ: ๐‘ฆ ๐‘ก = 0.103 + 0.181๐‘งโˆ’1

1 โˆ’ 1.991๐‘งโˆ’1 + 2.203๐‘งโˆ’2 โˆ’ 1.841๐‘งโˆ’3 + 0.894๐‘งโˆ’4 ๐‘งโˆ’3๐‘ข ๐‘ก + ๐‘’ ๐‘ก , ๐‘’ ๐‘ก โˆผ WN 0,0.52 Notiamo che il sistema รจ del tipo Output Error OE ๐‘›๐‘, ๐‘›๐‘“, ๐‘˜ , con ๐‘˜ = 3, ๐‘›๐‘ = 1, ๐‘›๐‘“ = 4

Utilizziamo una famiglia di modelli tali che ๐’ฎ โˆˆ โ„ณ ๐œฝ , ovvero

โ„ณ ๐œฝ : ๐บ ๐‘ง, ๐œฝ = ๐‘0 + ๐‘1๐‘งโˆ’1

1 + ๐‘“1๐‘งโˆ’1 + ๐‘“2๐‘งโˆ’2 + ๐‘“3๐‘งโˆ’3 + ๐‘“4๐‘งโˆ’4 ๐‘งโˆ’3; ๐ป ๐‘ง, ๐œฝ = 1

I parametri sono ๐œฝ = ๐‘0 ๐‘1 ๐‘“1 ๐‘“2 ๐‘“3 ๐‘“4 โŠค โˆˆ โ„6ร—1. Il numero di parametri di ๐บ ๐‘ง, ๐œฝ รจ ๐‘›๐‘” = 6

(60)

Esempio: effetto dellโ€™ingresso sulla stima

Misuriamo ๐‘ = 2000 dati con ingresso sinusoidale ๐‘ขsin ๐‘ก = sin 0.1๐‘ก , p.e. di ordine 2

(61)

Esempio: effetto dellโ€™ingresso sulla stima

Misuriamo ๐‘ = 2000 dati con ingresso rumore bianco ๐‘ขwn ๐‘ก โˆผ WN 0,0.52 , p.e. di ordine โˆž

(62)

Segnali di eccitazione ulteriori

Abbiamo visto che un rumore bianco รจ un ottimo segnale di eccitazione. Nella pratica, perรฒ, รจ impossibile generare un rumore bianco ยซperfettoยป:

โ€ข al piรน, le sequenze di numeri saranno pseudo-casuali, e non casuali

โ€ข a causa di limiti dellโ€™elettronica (e.g. capacitร  parassite), il segnale generato e trasmesso agli attuatori sarร  ยซfiltrato passa-bassoยป, per cui non si avrร  uno spettro

ยซperfettamente piattoยป. Inoltre, talvolta non si vuole sollecitare troppo gli attuatori ad alta frequenza per non rovinarli

Inoltre, lโ€™ampiezza del rumore bianco non รจ ยซlimitataยป. Talvolta, รจ necessario garantire che lโ€™attuatore non saturi lโ€™ingresso, al fine di non introdurre nonlinearitร  nellโ€™esperimento e nei dati misurati

(63)

Pseudo-Random Binary Signal (PRBS)

Il segnale di tipo PRBS รจ un segnale deterministico, periodico, a tempo discreto, che commuta tra due livelli

Lโ€™ utente deve definire i due livelli โˆ’เดค๐‘ข, +เดค๐‘ข , il periodo e lโ€™intervallo di clock (il numero minimo di intervalli di tempo dopo i quali il segnale puรฒ cambiare livello)

(64)

Pseudo-Random Binary Signal (PRBS)

Di solito il periodo viene posto uguale al numero di dati ๐‘ che si vuole collezionare, e lโ€™intervallo di clock a un tempo di campionamento

I tool per la generazione dei segnali (come Matlab) generano automaticamente dei PRBS di lunghezza massima, ovvero dei segnali il cui periodo รจ ๐‘‡ = 2๐‘›prbs โˆ’ 1, dove ๐‘›prbs รจ detto ordine del PRBS. รˆ poi possibile ripetere piรน volte il segnale con tale periodo

Per cui, se settiamo ๐‘‡ = ๐‘ e ๐‘ non รจ esprimibile come 2๐‘›prbs โˆ’ 1, il periodo effettivamente generato non sarร  di ๐‘ ma del valore 2๐‘›prbs โˆ’ 1 piรน vicino a ๐‘

In matlab

idinput([N 1 3], 'prbs', Band, Range) Periodo di lunghezza ๐‘ ripetuto 3 volte

(65)

Pseudo-Random Binary Signal (PRBS)

Tali ยซmaximum length PRBSยป hanno proprietร  interessanti. Infatti, si dimostra come la funzione di autocovarianza di un max. length PRBS puรฒ essere espressa come

Notiamo che quando ๐‘‡ โ†’ โˆž il PRBS approssima un rumore bianco. Il PRBS รจ persistentemente eccitante di ordine ๐‘€ (e non puรฒ esserlo di piรน essendo periodico)

๐›พ๐‘ข๐‘ข ๐œ = 1

๐‘€ เท

๐‘ก=1 ๐‘€

๐‘ข ๐‘ก โˆ’ ๐‘š๐‘ข ๐‘ข ๐‘ก + ๐œ โˆ’ ๐‘š๐‘ข =

เดค

๐‘ข2 1 โˆ’ 1

๐‘‡ se ๐œ = 0, ยฑ๐‘€, ยฑ2๐‘€, โ€ฆ

โˆ’๐‘ขเดค2

๐‘‡ 1 + 1

๐‘‡ se altrimenti

๐‘š๐‘ข รจ la media del PRBS, che non รจ esattamente zero

(66)

Esempio: effetto dellโ€™ingresso sulla stima

Riprendiamo lโ€™esempio precedente e misuriamo ๐‘ = 2000 dati con ingresso PRBS โˆ’2, +2

(67)

Multiseno

Il segnale multiseno รจ un segnale periodico, definito come una media pesata di sinusoidi, con frequenze multiple della risoluzione in frequenza della DFT ๐‘“0 = ๐‘“๐‘ /๐‘

๐‘ข ๐‘ก = เท

๐‘˜=0 ๐น

๐ด๐‘˜ โ‹… cos 2๐œ‹ โ‹… ๐‘˜๐‘“0 โ‹… ๐‘ก + ๐œ™๐‘˜

โ€ข ll numero ๐น di componenti in frequenza deve soddisfare il teorema del campionamento

โ€ข Gli sfasamenti ๐œ™๐‘˜ sono in generale scelti in modo casuale, e si possono anche ottimizzare per minimimizzare il valore di picco del segnale

(68)

Multiseno

Molto spesso le ampiezze ๐ด๐‘˜ vengono scelte ad un valore costante nella banda di frequenze di interesse, e 0 altrove. Per esempio, se ๐ด๐‘˜ = 1 โˆ€๐‘˜, l'ampiezza dello spettro in frequenza dellโ€™ uscita ๐‘ฆ ๐‘ก assume la forma dell'ampiezza della funzione di trasferimento alle frequenze eccitate

(69)

Multiseno

Quando lโ€™ingresso ๐‘ข ๐‘ก da un multiseno, anche il segnale di uscita ๐‘ฆ ๐‘ก di un sistema LTI รจ un multiseno (dopo un transitorio), come conseguenza del principio di sovrapposizione degli effetti

โ€ข Di solito si scartano i primi periodi del segnale multiseno generato

Quando si progetta un multiseno, si puรฒ fissare la risoluzione in frequenza desiderata e la massima frequenza eccitata, per calcolare automaticamente la lunghezza ๐‘ โ‹… ๐‘ƒ del segnale, dove ๐‘ = numero dati per periodo e ๐‘ƒ = numero di periodi del multiseno

(70)

Multiseno

Visivamente, un multiseno รจ molto simile ad un rumore bianco

White noise Multiseno

(71)

Esempio: multiseno

Progettiamo un multiseno con ๐‘ = 1000 campioni per periodo, campionato a

๐‘“๐‘  = 1 Hz

Misuriamo ๐‘ƒ = 2 periodi. Ogni periodo del multiseno รจ un segnale che eccita le frequenze da 1 bin = ๐‘“๐‘ /๐‘ = 10โˆ’3 fino a 0.5 Hz, con una risoluzione di 1 bin = ๐‘“๐‘ /๐‘ (la componente DC non รจ eccitata)

Riferimenti

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