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VIVAISMO E CASTANICOLTURA. Nicoletta Vai Regione Emilia-Romagna, Servizio Fitosanitario

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Academic year: 2022

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(1)

VIVAISMO E

CASTANICOLTURA

Nicoletta Vai

Regione Emilia-Romagna, Servizio Fitosanitario

(2)

Alcune considerazioni

• I castagneti dell’Emilia-Romagna sono per lo più costituiti da varietà locali di Castanea sativa

• Si tratta di castagneti maturi, il cui rinnovo è lento

• L’importanza del castagno per l’agroecosistema montano richiede nuove strategie e scelte colturali moderne

• E’ possibile modernizzare la castanicoltura?

• Ci sono le condizioni, in Emilia-Romagna, per nuovi modelli colturali

compatibili con l’ecosistema castagneto?

(3)

Alcune considerazioni

• Disporre di materiale vivaistico sano e di qualità è fondamentale per il successo di ogni coltivazione.

• Al momento, in Regione, la produzione di materiale di moltiplicazione di castagno è limitata a poche aziende e i numeri sono molto bassi

• Oggi facciamo il punto sulle regole da seguire per intraprendere e

sviluppare il vivaismo di materiale destinato alla produzione di frutti

(4)

L’attività vivaistica è normata da un sistema di regole

Obiettivo è garantire la la qualità del materiale sotto il profilo

sanitario e genetico ai fini della commercializzazione e della

circolazione dei vegetali dentro e

fuori i confini dell’UE

(5)

Vivaismo: attività di produzione e passaporto delle piante

• Per esercitare l’attività vivaistica è necessaria una specifica autorizzazione rilasciata dal Servizio fitosanitario. I vivaisti autorizzati vengono iscritti in un Registro regionale gestito dal SF

• Se l’attività riguarda la produzione di piante per le quali la normativa fitosanitaria prevede l’uso del Passaporto delle Piante (PP), il produttore viene iscritto al RUP (Registro Ufficiale dei Produttori) e autorizzato a emettere il Passaporto

• Il PP è un’etichetta ufficiale e obbligatoria, apposta sui vegetali dai produttori, la quale attesta che il materiale è prodotto da un vivaista autorizzato e ne garantisce lo stato fitosanitario, in particolare relativamente agli organismi nocivi da

quarantena

(6)

Il castagno è una specie da passaporto per

Cryphonectria parasitica

Il passaporto deve accompagnare i vegetali fino all’ultimo

professionista (sono esclusi gli

utilizzatori non professionalmente impegnati nella produzione e

commercializzazione)

(7)

Commercializzazione del materiale vivaistico

• Il castagno rientra tra i vegetali elencati nel Decreto 6 dicembre 2016, il quale stabilisce le norme per la produzione e la certificazione dei materiali di

moltiplicazione delle piante da frutto e delle piante da frutto ai fini della loro commercializzazione

• In base a questo decreto i materiali di castagno possono essere commercializzati solo se appartengono ad uno di questi livelli di qualificazione:

✓CAC (Conformità Agricola Comunitaria) – è il livello minimo di base necessario per la commercializzazione;

✓Certificazione volontaria europea (certificato UE)

• Tali materiali possono essere commercializzati solo se accompagnati da un documento del fornitore che contiene una serie di informazioni. Il PP, se

opportunamente integrato con tali informazioni, può costituire il documento del fornitore

(8)

Commercializzazione

del materiale vivaistico: requisiti fitosanitari

(Decreto 6 dicembre 2016)

Organismo nocivo Periodicità controlli fitosanitari visivi

Mycosphaerella maculiformis Annuale

Phytophthora cambivora Annuale

Phytophthora cinnamomi Annuale

Mosaico del castagno (ChMV) Annuale

(9)

Riassumendo: per produrre materiale vivaistico di castagno……

• Il produttore deve essere autorizzato all’esercizio dell’attività vivaistica

• Deve essere iscritto al RUP ed

autorizzato ad emettere il passaporto

• Il PP accompagna il materiale nella commercializzazione e negli

spostamenti

• Il materiale deve essere esente dagli on da quarantena e da quelli previsti dal Decreto 6 dicembre

• La commercializzazione prevede i documenti del fornitore («norme e regole UE»)

(10)

Normative che regolano l’attività vivaistica e l’autorizzazione all’uso del Passaporto

• Direttiva 2000/29/CE (Misure di protezione contro l’introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità) e successive mm.ii

• L.R. 20 gennaio 2004 n. 3 (Norme in materia di tutela fitosanitaria)

• D. Lgs. 19 agosto 2005 n.214 (Attuazione della Direttiva 2000/29/CE)

• D.M. 12 novembre 2009 (Determinazione dei requisiti di professionalità e della dotazione minima delle attrezzature occorrenti per l’esercizio delle attività di produzione,

commercio e importazione di vegetali e prodotti vegetali)

• D. Lgs. 25 giugno 2010 n. 124 (Attuazione della Direttiva 2008/90 relativa alla

commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante da frutto destinate alla produzioni di frutti)

• D.M. 4 marzo 2016 (Registro nazionale delle varietà di piante da frutto)

• Decreto 6 dicembre 2016 (Norme pe la produzione e la certificazione dei materiali di moltiplicazione di piante da frutto ai fini della loro commercializzazione)

(11)

Se davvero si vuole avviare e sviluppare la produzione di materiale vivaistico di castagno bisogna mettersi al lavoro

Grazie

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