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TEMA D ESAME - ESEMPIO 1

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Academic year: 2022

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(1)

ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE C Allievi Biomedici / Chimici – A.A. 2015/2016

1

TEMA D’ESAME - ESEMPIO 1

1) Esercizio APPETITO

rev

La APPETITO S.r.l. è una piccola mensa per dipendenti di azienda sita in Brianza. Attualmente l’apertura è soltanto diurna e organizzata in un unico turno dalle 12:30 alle 13:30. Le due sale ospitano nel complesso massimo 200 sedie. La domanda media giornaliera è stimata pari a 230 pranzi, ma – dato il vincolo sulle sedie – solo 200 possono essere serviti. Il 30/10/2015 il proprietario, il Dr. Schiscetta, sta valutando la possibilità di ampliare le sale esistenti al fine di sistemare 230 sedie.

Il Dr. Schiscetta, al fine di valutare l'opportunità di investimento, ha richiesto:

 alla Errore s.r.l. di verificare la fattibilità tecnica dei lavori di ampliamento. Il contratto stipulato prevede il pagamento di 50.000 €, di cui 30.000 € per la valutazione tecnica (da pagarsi il 31/12/2015) e 20.000 € per la cura dei lavori di cantiere nel caso di ampliamento (da pagarsi a fine lavori il 30/06/2016);

 alla Invento s.r.l. di stimare gli impatti su ricavi e costi. Il contratto prevede il pagamento di 30.000 € a fine valutazione, cioè il 31/12/2015.

L’indagine sulla fattibilità tecnica condotta dalla Invento s.r.l. ha fornito al Dr. Schiscetta le seguenti informazioni:

 l’ampliamento delle sale avverrebbe nel periodo 01/01/2016 – 30/06/2016, per un investimento complessivo pari a 80.000 € (ammortamento a quote lineari costanti per quattro anni a partire dal 01/01/2016); il pagamento avverrebbe in due rate: la prima ad inizio lavori il 31/12/2015 (30% dell’investimento) e la seconda a chiusura lavori il 30/06/2016 (70% dell’investimento);

 la seconda rata dell’investimento sarebbe finanziata con la contrazione il 30/06/2016 di un debito finanziario con l’istituto di credito locale ad un tasso di interesse lordo del 10%; gli oneri finanziari sarebbero pagati alla fine di ogni anno secondo il principio di competenza economica; la restituzione del debito avverrebbe il 31/12/2019;

 l’aumento dei pranzi da servire comporterebbe di sostituire l’attuale sistema di fuochi della cucina (sistema con un valore di bilancio al 31/12/2015 pari a 6.000 € e vita utile fiscale residua pari a due anni) con un sistema più potente (si consideri per semplicità che l’investimento per il nuovo sistema di fuochi della cucina sia già compreso negli 80.000 € stimati dalla Investo s.r.l. e che la vita utile fiscale sia la medesima); l’attuale sistema di fuochi sarebbe di fatto rottamato con costi trascurabili;

 nei sei mesi di ristrutturazione non posso essere serviti i pranzi;

 l’apertura della mensa sarebbe per 200 giorni/anno e si servirebbe sempre il massimo di coperti possibili;

 il pranzo – primo, secondo, contorno – continuerebbe a essere a prezzo fisso (5 €/persona) e pagato pronta cassa;

 i costi per le materie prime sono ad oggi pari a circa 3 €/persona: l’aumento della domanda consentirebbe di accedere ad uno sconto del 20%;

 il personale stipendiato è attualmente composto da 2 camerieri e 2 cuochi e si sostengono costi complessivi per la manodopera pari a 40.000 €/anno; l’ingrandimento del locale richiederebbe di promuovere uno dei camerieri a capo cameriere riconoscendogli un aumento pari a 2.000 €/anno a partire dal 01/01/2016 (si trascuri per semplicità l’accantonamento al fondo TFR) e di fargli seguire un corso di aggiornamento professionale sul tema della sicurezza sul posto di lavoro il 31/12/2015 per un costo di 3.000 €.

Il Dr. Schiscetta ha saputo dai suoi collaboratori che:

 la APPETITO sostiene costi fissi annuali per 50.000 € e che essi non dipendono dal numero di pranzi erogati;

 il contratto che ha firmato nei giorni scorsi lo impegna in ogni caso a vendere il 1/1/2020 la mensa a una società svizzera per 150.000 €;

 l’utile imponibile della mensa previsto senza l’ampliamento della sala è sintetizzato nella tabella seguente:

2015 2016 2017 2018 2019

Utile Lordo + 500 € 0 € - 500 € - 1.000 € 0 €

 il costo opportunità del capitale proprio al netto dell’effetto fiscale è pari al 15%;

 la pressione fiscale è pari al 40%.

Sapendo che il Dr. Schiscetta è solito valutare gli investimenti secondo la logica del capitale investito e al netto delle imposte, si richiede di calcolare il NPV di tale investimento.

Come cambierebbe il NPV valutando l’investimento con la logica del capitale proprio al netto delle imposte?

(2)

ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE C Allievi Biomedici / Chimici – A.A. 2015/2016

2

2) Esercizio DIVINA

rev

La Divina S.p.A. è un’azienda pugliese che produce e vende diverse tipologie di poltrone e divani imbottiti. In particolare la produzione della Divina S.p.A. si articola su tre modelli: Altamura, Matera e Santeramo che si distinguono per dimensioni e componenti. All’inizio di gennaio 2016 il dott. Pioggia, responsabile delle vendite dell’azienda (stipendio annuo pari a 42.000 €), riceve dalla catena di negozi Salottino S.p.A. una richiesta di fornitura per il 2016 pari a 4.100 unità, divise in: 1.300 unità di Altamura, 800 di Matera e 2.000 di Santeramo. Le tre tipologie di prodotto hanno un prezzo rispettivamente pari a 1.000 €/unità (Altamura), 2.000 €/unità (Matera) e 4.000 €/unità (Santeramo).

In sede di budget, il dott. Pilati, che è il responsabile del controllo di gestione e riceve uno stipendio annuale pari a 42.000 €, ha stimato la quantità di risorse necessarie per produrre le unità di destinate alla vendere, il loro costo, nonché la quantità di prodotti finiti e materiali diretti da mantenere a scorta. I suoi risultati sono i seguenti:

 la Divina S.p.A. conserva a magazzino 100 unità di Altamura (per un valore totale di 70.000 €), 80 di Matera (per un valore totale di 112.000 €) e 50 di Santeramo (per un valore totale di 150.000 €). Sono inoltre presenti a magazzino 100 kg di ferro (valorizzati a 28 €/kg) e 50 kg di legno (valorizzati a 65 €/kg).

 l’azienda utilizza per la produzione un unico impianto acquistato nel 2015 per 8,04 milioni di € ed ammortizzato in 5 anni a quote costanti; l’impianto può lavorare per un massimo di 22.840 ore/anno e il tempo di produzione è pari a 2 h/unità per Altamura, 4 h/unità per Matera e 8 h/unità per Santeramo.

 alla supervisione dell’impianto sono dedicati 10 operai indiretti non licenziabili, il cui costo annuo è pari a 18.000

€/persona;

 per la verniciatura delle parti in legno di poltrone e divani vengono impiegati alcuni operai diretti assunti con contratto “job on call” (paga oraria pari a 20 €) e che impiegano rispettivamente 2 h/unità per verniciare Altamura, 6 h/unità per Matera e 11,5 h/unità per Santeramo;

 la Divina S.p.A. ha un contratto per la manutenzione dell’impianto industriale che prevede un canone fisso di 50.760 €/anno e corrisponde alla società fornitrice di energia elettrica 0,7 €/kWh consumato (il consumo di energia di Altamura, Matera e Santeramo è rispettivamente di 50 kWh/unità, 100 kWh/unità e 300 kWh/unità);

 le materiali diretti che si prevede di utilizzare per la produzione e il loro prezzo sono riportate in Tabella 1.

Altamura Matera Santeramo Costo materiali

Ferro 8 kg/u 5 kg/u 17,5 kg/u p = 30 €/kg

Legno 3 kg/u 10 kg/u 18 kg/u p = 65 €/kg

Tessuti 4,1 kg/u 10 kg/u 13,16 kg/u p = 10 €/kg

Imbottitura 4 kg/u 8 kg/u 13 kg/u p = 9 €/kg

Tabella 1. Prezzo e Consumo di materiali diretti per unità nel 2016

 al termine del 2016 la Divina S.p.A. desidera avere a scorta 120 unità di Altamura, 80 unità di Matera e 200 unità di Santeramo e intende mantenere a magazzino 200kg di ferro, 50kg di legno e 40kg di tessuti.

Si sa, inoltre, che la Divina S.p.A.:

 utilizza la logica LIFO per la scorte valorizzazione delle scorte;

 utilizza il tempo di produzione come base di allocazione dei costi indiretti di produzione;

 impiega 5 addetti alle vendite, che ricevono uno stipendio mensile pari a 1.700 €/persona e sostiene spese generali pari a 3.700 €/mese;

 riceve trimestralmente 1.500 € proventi da partecipazioni in società collegate;

 paga oneri finanziari pari a 12.000 €/anno.

a) Determinare il volume aggregato e la quantità di ciascuna tipologia di prodotti (A, M e S) che sarebbe necessario vendere per raggiungere il punto di pareggio o volume di break-even (MON = 0). Si consideri il mix della fornitura richiesta dalla Salottino Spa.

Sapendo inoltre che:

 in caso di incapacità di soddisfare la domanda della Salottino S.p.A., l’azienda dovrebbe pagare una penale di 10.000 € per il prodotto Altamura, 20.000 € per il prodotto Matera e 30.000 € per il prodotto Santeramo;

 non vuole modificare la quantità di prodotto tenuta a scorta né ricorrere all’outsourcing.

b) Definire il piano di produzione ottimale della Divina S.p.A. per l’anno 2016.

c) Calcolare il CPI unitario dei prodotti finiti (Altamura, Matera e Santeramo) considerando il piano di produzione ottimale per l’anno 2016.

d) Calcolare il costo del venduto nell’anno 2016.

e) Calcolare il valore delle scorte finali di prodotti finiti e materiali diretti a fine 2016.

(3)

3

SOLUZIONE ESERCIZIO APPETITO

rev

2015 2016 2017 2018 2019 2020

Caso Base

Posti 200 200 200 200 200 -

Giorni 200 200 200 200 200

Prezzo 5 €/u 5 €/u 5 €/u 5 €/u 5 €/u

Cvar 3 €/u 3 €/u 3 €/u 3 €/u 3 €/u

AMMCB (vecchi

fuochi) 3.000 3.000 3.000

Vendita mensa 150k

UTL cb + 500 € 0 € - 500 € - 1.000 € 0 €

Caso Investo

Posti 200 230 230 230 230

Giorni 200 100 200 200 200

Prezzo 5 €/u 5 €/u 5 €/u 5 €/u 5 €/u

Cvar 3 €/u 2,4 €/u 2,4 €/u 2,4 €/u 2,4 €/u

Lavori cantiere 20.000 €

Aumento stipendio 2.000 € 2.000 € 2.000 € 2.000 €

Costo del corso 3.000 €

AMMCI 3.000

(vecchi fuochi)

20.000 € (nuovo)

20.000 € (nuovo)

20.000 € (nuovo)

20.000 € (nuovo) Rottamazione

vecchi fuochi il 31/12/2015

ICF

24.000 € Prima rata con capitale azion.

56.000 € Seconda rata

con prestito

(56k) con logica capitale proprio

Prestito

Apertura il 30/6/2016:

56k

Chiusura: 56k

OF 56k*0,1/2 =

2.800 €

56k*0,1 = 5.600 €

56k*0,1 =

5.600 € 56k*0,1 = 5.600€

Vendita mensa 150k

L’esercizio è risolto secondo la logica del capitale investito. Nei box a lato sono riportate le soluzioni secondo la logica del capitale proprio, come richiesto dalla seconda domanda.

Anno 2015

R = 0 €

C* =

C* (MD) = 0 €

C* (LD) = 0 €

C* (formaz) = 3.000 €

R - C* = -3.000 €

AMM = 0 €

UTL = R - C* - AMM = -3.000 UT(CB) = 500  tax (CB) = 200 UT (CI) = - 2.500 €  tax (CI) = 0

IMP = -200

CF = R - C* - IMP = -3.000 – (-200) = - 2.800 I = 24.000 € (prima rata: 30% di 80.000 €)

NCF = CF - I = - 2.800 - 24.000 = - 26.800 €

LOGICA DEL CAPITALE PROPRIO Anno 2015

Nessuna differenza, la prima rata è pagata con capitale proprio.

NCF = CF - I = - 26.800 €

(4)

4 Anno 2016

R = 5*100gg*230 - 5*200*200 € = - 85.000 €

C* = - 42.800 €

C* (MD) = 3*0,8*(100*230) - 3*200*200 € = - 64.800

C* (LD) = 2.000 €

C* (consulenza) = 20.000 €

R - C* = - 85.000 - (- 42.800) € = - 42.200

AMM = (20.000 - 3.000) € = 17.000

UTL = R - C* - AMM = - 42.200 – 17.000 = - 59.200 UTL(CB) = 0  tax (CB) = 0

UTL(CI) = < 0  tax (CI) = 0

OSS: la rottamazione non ha alcun effetto su IMP.

IMP = 0

CF = R - C* - IMP = - 85.000 + 42.800 – 0 = - 42.200 I (CF) = 56.000

NCF = CF - I = -42.200 – 56.000 = 98.200 Anno 2017

R = 5*30*200 = 30.000

C* = -7.600 €

C* (MD) = 3*0,8*(200*230) - 3*200*200 € = - 9.600 €

C* (LD) = 2.000 €

R - C* = 30.000 - (- 7.600) € = 37.600

AMM = (20.000 - 3.000) € = 17.000

UTL = R - C* - AMM = 37.600 – 17.000 = 20.600 UT(CB) = - 500  tax (CB) = 0

UT (CI) = 20.100  tax (CI) = 8.040 €

IMP = 20.100 * 0,4 = 8.040 €

CF = R - C* - IMP = 37.600 – 8.040 = 29.560 I = 0

NCF = CF - I = + 29.560 €

Anno 2018

R = 5*30*200 € = 30.000

C* = -7.600 €

C* (MD) = 3*0,8*(200*230) - 3*200*200 € = - 9.600 €

C* (LD) = 2.000 €

R - C* = 30.000 - (- 7.600) € = 37.600

AMM = 20.000

UTL = R - C* - AMM = 37.600 – 20.000 = 17.600 UT(CB) = - 1.000  tax (CB) = 0

UT (CI) = 16.600  tax (CI) = 6.640 €

IMP = 16.600 * 0,4 = 6.640 €

CF = R - C* - IMP = 37.600 – 6.640 €= 30.960 € I = 0

NCF = CF - I = + 30.960 €

LOGICA DEL CAPITALE PROPRIO Anno 2016

R = - 85.000 €

C* = - 40.000 €

C* (MD) = - 64.800

C* (LD) = 2.000 €

C* (consulenza) = 20.000 €

C* (OF) = 56.000 * 10% / 2 = 2.800 € (sei mesi di interessi)

AMM = 17.000 €

UTL = R - C* - AMM = - 62.000 €

IMP = 0

CF = - 85.000 + 40.000 – 0 = - 45.000 €

I = 0 € (la seconda rata è pagata con il prestito) NCF = CF – I = - 45.000 €

LOGICA DEL CAPITALE PROPRIO Anno 2017

R = 30.000 €

C* = - 2.000 €

C* (MD) = - 9.600 €

C* (LD) = 2.000 €

C* (OF) = 56.000 * 10% = 5.600 € (dodici mesi di interessi)

AMM = 17.000 €

UTL = R - C* - AMM = - 15.000 €

IMP = 14.500 * 0,4 = 5.800 € CF = 30.000 + 2.000 – 5.800 = 26.200 € I = 0 €

NCF = CF – I = 26.200 €

LOGICA DEL CAPITALE PROPRIO Anno 2018

R = 30.000 €

C* = - 2.000 €

C* (MD) = - 9.600 €

C* (LD) = 2.000 €

C* (OF) = 56.000 * 10% = 5.600 €

AMM = 20.000 €

UTL = R - C* - AMM = 12.000 €

IMP = 11.000 * 0,4 = 4.400 € CF = 30.000 + 2.000 – 4.400 = 27.600 € I = 0 €

NCF = CF – I = 27.600 €

(5)

5 Anno 2019

R = 5*30*200 € = 30.000

C* = -7.600 €

C* (MD) = 3*0,8*(200*230) - 3*200*200 € = - 9.600 €

C* (LD) = 2.000 €

R - C* = 30.000 - (- 7.600) € = 37.600

AMM = 20.000

UTL = R - C* - AMM = 37.600 – 20.000 = 17.600 UT(CB) = 0  tax (CB) = 0

UT (CI) = 17.600  tax (CI) = 7.040 €

IMP = 17.600 * 0,4 = 7.040 €

CF = R - C* - IMP = 37.600 – 7.040 € = 30.560 € I = 0

NCF = CF - I = + 30.560 € Anno 2020

OSS: la vendita della mensa è non differenziale tra caso investo e caso base

R = 0 ; C* = 0

R - C* = 0

AMM = 0

UTL = 0

CF = R - C* - IMP = 0 I = 0

NCF = CF - I = 0 €

Calcolo del K e del NPV

k = 30%*15%+70%*(1-0,4)*10% = 8,7%

2015 2016 2017 2018 2019

NCF -26.800 -98.200 29.560 30.960 30.560

(1+k)^t 1,000 1,087 1,182 1,284 1,396

NCF attualizzato -26.800 -90.340 25.018 24.105 21.889

NPV -46.128 NPV è negativo, l’investimento è dunque da rifiutare.

LOGICA DEL CAPITALE PROPRIO Anno 2019

R = 30.000 €

C* = - 2.000 €

C* (MD) = - 9.600 €

C* (LD) = 2.000 €

C* (OF) = 56.000 * 10% = 5.600 €

AMM = 20.000 €

UTL = R - C* - AMM = 12.000 €

IMP = 11.000 * 0,4 = 4.800 € CF = 30.000 + 2.000 – 4.800 = 27.200 € I = 56.000 € (restituzione del prestito) NCF = CF – I = - 28.800 €

LOGICA DEL CAPITALE PROPRIO Nessuna differenza.

LOGICA DEL CAPITALE PROPRIO K = Ke = 15%

2015 2016 2017 2018 2019

NCF -26.800 -45.000 26.200 27.600 -28.800

(1+k)^t 1,000 1,150 1,323 1,521 1,749

NCF attualizzato -26.800 -39.130 19.811 18.147 -16.466

NPV -44.439

(6)

6

SOLUZIONE ESERCIZIO DIVINA

rev

a) Determinare il punto di pareggio (MON = 0).

Responsabile delle vendite 42.000 € / anno Responsabile delle Controllo di Gestione 42.000 € / anno

Ammortam 1.608.000 € / anno

10 supervisori 180.000 € / anno

Canone manutenz 50.760 € / anno

5 addetti vendite 102.000 € / anno

Spese generali 44.400 € / anno

Costi Fissi totali 2.069.160 €

Quantità totali 4100 unità

Tipo prodotto A M S

Quantità per prodotto 1.300 800 2.000 unità

Mix 31,7% 19,5% 48,8% %

Prezzo 1.000 2.000 4.000 €/u

Cvar 587 1.162 2.384 €/u

m = pv- Cvar 413 838 1.616 €/u

Mix 31,7% 19,5% 48,8%

Qbe = 2.069.160 € / 1.082,9 € = 1.910,7  1.911 unità totali

Moltiplicandi il volume di break-even aggregato per il mix di ciascun prodotto:

 Q(A) = 605,8

606 u

 Q(M) = 372,8

373 u

 Q(S) = 932,0

932 u

b) Definire il piano di produzione ottimale della Divina S.p.A. per l’anno 2016.

Verifica della capacità produttiva

Qp (Altamura) = Qv + (Sc.fin – Sc.iniz) = 1300 + 120 – 100 = 1320 u Qp (Matera) = 800 + 80 – 80 = 800 u

Qp (Santeramo) = 2000 + 200 – 50 = 2150 u

CP necessaria = 1320 u * 2 h/u + 800 u *4 h/u + 2150 u * 8 h/u = 23.040 h necessarie > 22.840 h disponibili Criticità  200 h 200h  100 u di A 200h  50 u di M 200h 25 u di S

Scelta Mix ottimale

m unitario = Pv – (ferro + legno + tessuto + imb. + ener + operaio “job on call” (20€/h* tempo di lavoro)) mc (Altamura) = 1000 – (240 + 195 + 41 + 36 + 35 + 40) = 1000 – 587 = 413 €/u

mc (Matera) = 2000 – (150 + 650 + 100 + 72 + 70 + 120) = 2000 – 1162 = 838 €/u

mc (Santeramo) = 4000 – (525 + 1170 + 131,6 + 117 + 210 + 230) = 4000 – 2383,6 = 1616,4 €/u

(7)

7

riduco A riduco M riduco S

SCENARI ALTERNATIVI Caso Base

non fattibile ALT 1 ALT 2 ALT 3

A 1.320 1.220 1.320 1.320

M 800 800 750 800

S 2.150 2.150 2.150 2.125

CF evitabili - 10.000 20.000 30.000

MARG. CONTR. TOTALE 4.639.520 € 4.628.920 € 4.620.410 €

Alt. 1 Riduco Altamura di 200/2=100 u

MCT = 1220*413 + 800*838 + 2150*1616,4 – 10.000 = 4.639.520 € Alt. 2 Riduco Matera di 200/ 4 = 50 u

MCT = 1320*413 + 750*838 + 2150*1616.4 – 20.000 = 4.628.920 € Alt. 3 Riduco Santeramo di 200/8=25 u

MCT = 1320*413 + 800*838 + 2125*1616,4 – 30.000 = 4.620.410 €

L’alternativa migliore è l’Alternativa 1 (riduco Altamura di 100u e pago una penale di 10.000 €).

Il mix produttivo ottimale sarà quindi:

Qp (Altamura) = 1220 u Qp (Matera) = 800 u Qp (Santeramo) = 2150 u

c) Calcolare il CPI unitario dei prodotti finiti (Altamura, Matera e Santeramo) realizzati nel 2016.

COSTI VARIABILI Altamura Matera Santeramo

Ferro 8 Kg/u * 30 €/kg = 240 €/u

5 Kg/u * 30 €/kg = 150 €/u

17,5 Kg/u * 30 €/kg = 525 €/u

Legno 195 €/u 650 €/u 1170 €/u

Tessuti 41 €/u 100 €/u 131,6 €/u

Imbottitura 36 €/u 72 €/u 117 €/u

Materiali Diretti 512 €/u 972 €/u 1.943,6 €/u

Lavoro diretto (verniciatura) 2 h * 20 €/h = 40 €/u

6 h * 20 €/h = 120 €/u

11,5 h * 20 €/h = 230€/u Energia 0,7 €/kWh * 50 kWh/u =

35 €/u

0,7 €/kWh * 100 kWh/u = 70 €/u

0,7 €/kWh * 300 kWh/u = 210 €/u Totale Costi Variabili Unitari 587 €/u 1162 €/u 2383,6 €/u

Unità da produrre 1.220 u 800 u 2150 u

Totale Costi Variabili 716.140 € 929.600 € 5.124.740

(8)

8 COSTI FISSI DI PRODUZIONE

Ammortamento impianto 8,04 M€ / 5 anni = 1.608.000 €

Supervisori 180.000 €

Canone energia 50.760 €

TOTALE 1.838.760 €

Base di allocazione: tempo di produzione.

Base di allocazione totale: 22.840 h  Con il mix di produzione ottimale saturo la capacità produttiva disponibile.

K = 1.838.760 € / 22.840 h = 80, 506 €/h

ALLOCAZIONE COSTI FISSI Altamura Matera Santeramo

K 80, 506 €/h 80, 506 €/h 80, 506 €/h

Tempo di produzione 2 h 4 h 8 h

Costi fissi 161,01 €/u 322,02 €/u 644,05 €/u

CPI unitario (Altamura) = 587 €/u + 161,01 €/u = 748 €/u CPI unitario (Matera) = 1162 €/u + 322,02 €/u = 1.484,04 €/u CPI unitario (Santeramo) = 2383,6 €/u + 644,05 €/u = 3.027,6 €/u

d) Calcolare il costo del venduto nell’anno 2016.

Costo del venduto (Altamura) = 1200 * 748 = 897.600 € Costo del venduto (Matera) = 800 * 1.484 = 1.187.200 €

Costo del venduto (Santeramo) = 2.000 * 3.027,6 = 6.055.200 € Costo del venduto totale = 8.140.000 €

e.1) Calcolare il valore delle scorte finali di prodotti finiti (Altamura, Matera e Santeramo) a fine 2016.

Logica LIFO. Sono state vendute prima le ultime unità realizzate nel periodo, di conseguenza le altre sono rimaste a magazzino.

Sc iniz Sc fin Delta Scorte

Altamura 100 u 120 u + 20 u

Matera 80 u 80 u 0

Santeramo 50 u 200 u + 150 u

Valore scorte finali (Altamura) = 100 * 700 + 20 * 748 = 84.960 € Valore scorte finali (Matera) = 80 * 1.400 = 112.000 €

Valore scorte finali (Santeramo) = 50 * 3.000 + 150 * 3.027,6 = 604.140 €

(9)

9 e.2) Calcolare il valore delle scorte finali di materiali diretti (ferro, legno e tessuti) a fine 2016.

Logica LIFO. Sono utilizzate per la produzione prima i materiali acquistati per ultimi, di conseguenza le altre sono rimaste a magazzino.

Sc iniz Sc fin Delta Scorte Ferro 100 kg

a 28 €/kg 200 kg + 100 kg

Legno 50 kg

a 65 €/kg 50 kg -

Tessuti - 40 kg + 40 kg

Imbottitura - - -

Valore scorte finali (ferro) = 100 u * 28 €/kg + 100 u * 30 €/kg = 5.800 € Valore scorte finali (legno) = 50 u * 65 €/kg = 3.250 €

Valore scorte finali (tessuti) = 40 u * 10 €/kg = 400 €

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