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1 SETTEMBRE Perch e la gente fa cose tanto cattive?

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1° SETTEMBRE 2010

Perch ´e la gente

fa cose tanto cattive?

(2)

1° SETTEMBRE 2010 Vol. 131, n. 17

ARTICOLI DI COPERTINA 3 Perch´

e la gente fa cose tanto cattive?

5 La fine delle azioni cattive `

e sicura

RUBRICHE

14 Accostiamoci a Dio:

Ci nobilita concedendoci il libero arbitrio 15 Lo sapevate?

&

16 Una lettera da Grenada

25 I lettori chiedono . . . 30 Per i giovani lettori: Dio `

e imparziale

IN QUESTO STESSO NUMERO

10 Non lasciatevi ingannare

18 Cinque secoli di calvinismo: un bilancio 22 La confessione: necessaria agli occhi di Dio?

&

26 Confida in Geova ed egli certamente ti aiuter`

a

34567

Tiratura di ciascun numero:

39.601.000 COPIE IN 182 LINGUE

LO SCOPO DI QUESTA RIVISTA,La Torre di Guardia,e quello di onorare Geova Dio, il Supremo Sovrano` dell’universo. Come le torri di guardia dell’antichita permettevano di scrutare in lontananza, questa` rivista indica il significato degli avvenimenti mondiali alla luce delle profezie bibliche. Reca conforto con la buona notizia che presto il Regno di Dio, un vero e proprio governo in cielo, eliminer`

a tutta la malvagit`

a e trasformer`

a la terra in un paradiso. Incoraggia a riporre fede in Ges`

u Cristo, che mor` ı affinche potessimo ottenere la vita eterna e che ora governa come Re del Regno di Dio. Questa rivista´ viene pubblicata dai Testimoni di Geova ininterrottamente dal 1879 e non ha carattere politico. Si attiene strettamente alla Bibbia.

Questa pubblicazione none in vendita. Viene distribuita nell’ambito di un’opera mondiale di istruzione biblica sostenuta mediante contribuzioni volontarie.` Salvo diversa indicazione, la versione biblica usatae la` Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti.

(3)

PERCH ´

E LA GENTE FA COSE

TANTO

CATTIVE?

C’`

E UNA cosa su cui siamo praticamente tutti d’accordo: siamo imperfetti, perci`

o commettiamo errori e facciamo cose di cui poi ci rammarichiamo. Ma basta questo a spiegare tutte le cose cattive, piccole e grandi, che vediamo o di cui sentiamo parlare quasi ogni giorno, personalmente o attraverso i mezzi di informazione?

Nonostante l’imperfezione umana, in genere le persone riconoscono che ci sono confini morali che non andrebbero mai varcati, come pure il fatto che l’uomo ha la capacit`

a di trattenersi dal compiere azioni malvage. La maggioranza, inoltre, non fara` fatica ad ammettere che c’e una bella` differenza tra dire involontariamente qualcosa di inesatto e diffamare qualcuno, tra ferire una persona in maniera

accidentale e commettere un omicidio premeditato. Eppure a compiere azioni scioccanti spesso sono persone

apparentemente normali, i classici vicini di casa. Ma com’`

e possibile? Perch´

e la gente fa cose tanto cattive?

L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010 3

(4)

4

La Bibbia fa luce sull’argomento. Individua con chiarezza alcuni dei fattori principali per cui la gente agisce consapevolmente in modo errato. Notate quello che dice.

ˇ“La semplice oppressione pu `

o far agire follemente il saggio”.— ECCLESIASTE 7:7.

La Bibbia riconosce che a volte sono le cir- costanze a indurre le persone a fare cose che altrimenti non farebbero. Alcuni arrivano a commettere azioni criminose pensando cos`

ı di risolvere un grosso problema o correggere un’ingiustizia subita. “In molti casi”, dice un libro, “la motivazione pi`

u pressante di un terrorista `

e la sincera frustrazione davanti a un potere politico, sociale ed economico ap- parentemente ingestibile”. — Urban Terro- rism.

ˇ“L’amore dei soldi `

e la radice di tutti i mali”.— 1 TIMOTEO 6:10,PAROLA DEL SIGNORE.

Il proverbio “ogni uomo ha un prezzo” sot- tintende che se c’`

e di mezzo il denaro anche le persone perbene sono disposte a trasgredire le norme della decenza e della morale. Alcuni che in circostanze normali sembrano bravi e gentili subiscono una vera e propria metamorfosi quando sono in gioco dei soldi, trasformandosi in individui odiosi e aggressivi. Basti pensare ai molti reati la cui matrice va ricercata nell’avi- dita: estorsioni, frodi, sequestri di persona e` persino omicidi.

ˇ“Poiche la sentenza contro un’opera´ cattiva none stata eseguita rapidamente,`

per questo il cuore dei figli degli uomini ` e in loro pienamente risoluto a fare il male”.

— ECCLESIASTE 8:11.

Il versetto menzionato sottolinea la tendenza umana a pensare che si possa sempre farla fran- ca quando non si `

e visti dall’autorit`

a costituita.

Questo vale per chi supera i limiti di velocit` a o copia agli esami, per chi si appropria di fondi pubblici o fa di peggio. Laddove le norme sono applicate debolmente o non si ha timore di es- sere scoperti, individui che normalmente os- servano la legge potrebbero permettersi di fare cose che forse non farebbero mai. “La facilit`

a con cui i delinquenti rimangono impuniti”, af- ferma un periodico, “sembra spingere i comu- ni cittadini a commettere i crimini pi`

u effera- ti”. — Arguments and Facts.

ˇ“Ciascunoe provato essendo attirato` e adescato dal proprio desiderio. Quindi il desiderio, quandoe divenuto fertile,` partorisce il peccato”.— GIACOMO 1:14, 15.

Pu`

o capitare a tutti di avere un pensiero catti- vo. Siamo quotidianamente bombardati da una propaganda che mira a spingerci a fare il male.

Nei tempi biblici ai cristiani fu detto: “Nessuna tentazione vi ha colti eccetto cio che` e comune` agli uomini”. (1 Corinti 10:13) Comunque, sta a ognuno di noi scegliere se scacciare subito il pensiero errato o lasciare che metta radice e si sviluppi nella nostra mente. Le succitate parole tratte dalla lettera ispirata di Giacomo ci metto- no in guardia: se lasciamo divenire “fertile” il desiderio errato, possiamo stare sicuri che com- metteremo azioni sbagliate.

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Gradireste altre informazioni o un gratuito studio biblico a domicilio? Scrivete ai Testimoni di Geova usando uno dei seguenti indirizzi.

Per l’elenco completo degli indirizzi, vedi www.watchtower.org/address.

Albania: PO Box 118, Tirana. Austria: PO Box 67, A-1134 Vienna.Belgio: rue d’Argile-Potaarde- straat 60, B-1950 Kraainem.Canada: PO Box 4100,

Georgetown, ON L7G 4Y4.Etiopia: PO Box 5522, Addis Abeba.Francia: BP 625, F-27406 Louviers ce- dex.Germania: Am Steinfels, 65618 Selters. Gran Bretagna: The Ridgeway, Londra NW7 1RN. Grecia:

Kifisias 77, GR 151 24 Marousi.Italia: Via della Bu- falotta 1281, I -00138 Roma RM.Paesi Bassi: Noord- bargerstraat 77, NL-7812 AA Emmen.Spagna: Apar- tado 132, 28850 Torrej´

on de Ardoz (Madrid).Stati Uniti d’America: 25 Columbia Heights, Brooklyn, NY 11201-2483.Sudafrica: Private Bag X2067, Krugers- dorp, 1740.Svizzera: PO Box 225, 3602 Thun.

La Torre di Guardia`

e un periodico quindicinale edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni

di Geova, Via della Bufalotta 1281, Roma. Direttore re- sponsabile: Romolo Dell’Elice. Reg. Trib. Roma n. 14289 - 10/1/1972. Stampata in Germania da:

Wachtturm Bibel- und Traktat-Gesellschaft der Zeugen Jehovas, e. V., Selters/Taunus

Druck und Verlag: Wachtturm Bibel- und Traktat-Ge- sellschaft der Zeugen Jehovas, e. V., Selters/Taunus.

Verantwortliche Redaktion: Ramon Templeton, Sel- ters/Taunus.

5 2010 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsyl- vania. Tutti i diritti sono riservati. Printed in Germany.

Semimonthly ITALIAN

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5

ˇ“Chi cammina con le persone sagge diverr`

a saggio, ma chi tratta con gli stupidi se la passer`

a male”.— PROVERBI 13:20.

Quelli con cui trascorriamo il tempo influi- scono su di noi, in bene o in male: su questo non ci piove. Capita spesso che le persone fac- ciano cose che non avevano nessuna intenzio- ne di fare, con conseguenze tragiche, solo per- ch´

e condizionate da quelli che hanno intorno o, come dicono molti, per colpa delle amicizie sbagliate. Nel linguaggio biblico, con il termine

“stupidi” non ci si riferisce a persone prive di intelligenza, ma a coloro che ignorano i saggi consigli della Parola di Dio. Che sia giovane o meno, chi fa scelte sbagliate in fatto di amicizie

e compagnie non tenendo conto delle buone norme della Bibbia sicuramente “se la passera` male”.

Questi e molti altri versetti biblici spiegano in breve perch´

e persone altrimenti normali compiono azioni malvage, se non addirittura scioccanti. Certo, `

e utile capire cos’`

e che spinge la gente ad agire in modo terribile. Ma al di la di` questo, si puo sperare che le cose cambino in` meglio? S`

ı, perch´

e la Bibbia spiega non solo il motivo per cui gli esseri umani si comportano male ma promette pure che tutto questo avr`

a fine. Cosa promette esattamente? Davvero un giorno non si commetteranno piu azioni catti-` ve? Il prossimo articolo risponde a queste do- mande.

D

IO ci ha dato la sua Parola ispirata, che spiega le ragioni per cui le persone fan- no cose cattive. Ci ha anche dotato del libe- ro arbitrio e della capacita di avere padro-` nanza di noi stessi, il che ci permette di scegliere di non fare cose cattive. (Deutero- nomio 30:15, 16, 19) Con queste caratteri- stiche, siamo in grado di riconoscere qual- siasi tendenza negativa potremmo avere e

di prendere le misure necessarie per correg- gerla. Astenendoci dal compiere azioni cat- tive renderemo felice sia la nostra vita che quella delle persone che ci circondano.

— Salmo 1:1.

Comunque, per quanto ognuno di noi si sforzi di non fare cose cattive, il mondo continua a essere afflitto a causa delle azio- ni malvage perpetrate dagli esseri umani

LA FINE DELLE AZIONI CATTIVE ` E SICURA

SI PUBBLICA ORA IN 182 LINGUE: afrikaans, alba- nese, amarico, arabo, armeno, armeno occidentale, aymar´

a, azerbaigiano, azerbaigiano (caratteri cirilli- ci), baule, bengali, bicolano, birmano, bislama, bul-` garo, cambogiano, cebuano, ceco,7 chichewa, chi- tonga, chuukese, cibemba, cinese (semplificato), cinese (tradizionale)7 (audio solo in mandarino), co- reano,67 creolo delle Seicelle, creolo di Haiti, creo- lo di Maurizio, croato, danese,7 ebraico, efik, estone, ewe, figiano, finlandese,7 francese,687 ga, georgia- no, giapponese,67 gilbertese, greco, groenlandese, guaran´

ı, gujarati, gun, haussa, hiligaynon, hindi, hiri motu, ibo, ilocano, indonesiano, inglese67 (anche in braille), islandese, isoko, italiano,67 kannada, kaon-

de, kazaco, kikongo, kiluba, kinyarwanda, kirghiso, kirundi, kongo, kwangali, kwanyama, lettone, linga- la, lituano, luganda, lunda, luo, luvale, macedone, malagasy, malayalam, maltese, marathi, marshalle- se, maya, mizo, mor´

e, ndebele, ndonga, nepalese, niueano, norvegese,67 nyaneka, olandese,67 oro- mo, ossetico, otetela, palauano, pangasinan, papia- mento (Cura ¸cao), persiano, pidgin delle Salomone, polacco,67 ponapese, portoghese,687 punjabi, que- chua (Ancash), quechua (Ayacucho), quechua (Boli- via), quechua (Cuzco), quichua, rarotongano, rome- no, russo,67 samoano, sango, sepedi, serbo, serbo (caratteri latini), sesotho, shona, silozi, singalese, slo- vacco, sloveno, spagnolo,67 sranantongo, svedese,7

swahili, swati, tagalog, tahitiano, tamil, tataro, tede- sco,67 telugu, tetum, thai, tigrino, tiv, tok pisin, ton- gano, totonaco, tshiluba, tsonga, tswana, tumbuka, turco, tuvaluano, twi, tzotzil, ucraino, umbundu, un- gherese,67 urdu, uruund, uzbeco, venda, vietnami- ta, wallisiano, waray-waray, wolaita, xhosa, yapese, yoruba, zande, zapoteco (Istmo), zul`

u 6 Disponibile anche su CD.

8 Disponibile anche su CD-ROM in formato MP3.

7 Disponibile anche in formato audio sul sito www.jw.org.

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6 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010

contro i loro simili. La Bibbia mette in guar- dia: “Sappi questo, che negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili”. Cosa rende que- sti giorni “difficili”? La Bibbia prosegue:

“Gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, millantatori, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, sleali, senza affezione naturale, non disposti a nessun accordo, calunniatori, senza padronanza di se, fieri, senza amore´ per la bont`

a, traditori, testardi, gonfi d’or- goglio, amanti dei piaceri anzich´

e amanti di Dio, aventi una forma di santa devozione ma mostrandosi falsi alla sua potenza; e da questi allontanati”. — 2 Timoteo 3:1-5.`

Forse nella dichiarazione profetica citata sopra avete notato l’espressione “ultimi giorni”. Secondo voi cosa significa? Nor- malmente quando si parla di “ultimi gior- ni” ci si riferisce a qualcosa che sta giungen- do al termine. Cosa potrebbe essere? Notate cio che promette Dio nella sua Parola.`

I malvagi

saranno eliminati.

“E ancora un poco, e il malvagio non sara` piu; e certamente presterai attenzione al suo` luogo, ed egli non sara. Ma i mansueti stessi` possederanno la terra, e in realt`

a proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”.

— SALMO 37:10, 11.

“Geova custodisce tutti quelli che lo amano, ma annientera tutti i malvagi”.` — SALMO 145:20.

Non ci sar ` a pi `

u oppressione.

“Liberera il povero che invoca soccorso, an-` che l’afflitto e chiunque non ha soccorritore.

Redimer`

a la loro anima dall’oppressione e dalla violenza”.— SALMO 72:12, 14.

“La creazione stessa sara pure resa libera dal-` la schiavit`

u della corruzione e avr`

a la gloriosa liberta dei figli di Dio”.` — ROMANI 8:21.

I nostri bisogni materiali saranno soddisfatti.

“Realmente sederanno, ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, e non ci sara nessuno che` li faccia tremare”.— MICHEA 4:4.

“Certamente edificheranno case e le occupe- ranno; e certamente pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non edificheranno e qualcun altro occuper`

a; non pianteranno e qualcun altro manger`

a. Poich´

e come i giorni dell’albero saranno i giorni del mio popolo; e i miei eletti useranno appieno l’opera delle loro proprie mani”.— ISAIA 65:21, 22.

La giustizia trionfer ` a in tutta la terra.

“Certamente, dunque, non far `

a Dio giustizia ai suoi eletti che gridano a lui giorno e not- te . . . ? Vi dico: Rapidamente far`

a loro giustizia”.— LUCA 18:7, 8.

“Geova ama la giustizia, e non lascer` a i suoi leali. A tempo indefinito saranno certamente custoditi”.— SALMO 37:28.

“Gli abitanti del paese produttivo certamente imparano la giustizia”.— ISAIA 26:9.

“Secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorera la` giustizia”.— 2 PIETRO 3:13.

Le persone possono cambiare sin d’ora Condizioni del genere farebbero la felici- ta di ognuno di noi. Ma quale garanzia ab-` biamo che queste promesse si adempiran- no? In realta, ne abbiamo gi` a la prova.` Quale prova? Il fatto che oggi milioni di persone in tutto il mondo sono gia riuscite`

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a eliminare tratti egoistici, immorali o vio- lenti e hanno imparato a essere oneste, pacifiche e gentili. I testimoni di Geova, ormai piu di sette milioni, sono una fratel-` lanza internazionale che trascende le bar- riere razziali, etniche, nazionali, politiche ed economiche, le quali hanno causato nel corso della storia cosı tanto odio, violenza e` spargimento di sangue.1 Che questi cam- biamenti oggi avvengano costituisce un va- lido motivo per credere che Dio adempira` su vasta scala le sue promesse.

Ma cos’e che produce simili cambiamen-` ti? La rispostae in un’altra promessa bibli-` ca, che troviamo nel libro del profeta Isaia:

“In effetti il lupo risiedera temporanea-` mente con l’agnello, e il leopardo stesso giacera col capretto, e il vitello e il giovane` leone fornito di criniera e l’animale ingras- sato tutti insieme; e un semplice ragazzino li condurra. . . . Perfino il leone manger` a la` paglia proprio come il toro. E il lattante cer- tamente giochera sulla buca del cobra; e un` bambino svezzato effettivamente mettera` la sua propria mano sull’apertura per la luce di una serpe velenosa. Non faranno danno n´

e causeranno rovina in tutto il mio monte santo; perch´

e la terra sar`

a certamen- te piena della conoscenza di Geova come le acque coprono il medesimo mare”. — Isaia 11:6-9.

Questa profezia si limita a predire un tempo in cui ci sara armonia fra gli animali` e gli uomini? No, c’e dell’altro. Si noti che` nell’ultima parte del brano viene indicato cos’e che causa la trasformazione: “La terra` sara certamente piena della conoscenza di` Geova”. La conoscenza di Dio cambia forse il comportamento degli animali? No, ma

1 Per ulteriori informazioni, vedi l’opuscolo I Testimoni di Geova: Chi sono? In che cosa credono?, edito dai Testimo- ni di Geova.

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puo cambiare le persone, e in effetti lo fa!` Questa profezia prediceva che, imparando quello che la Bibbia insegna e mettendolo in pratica, individui che forse avevano ten- denze animalesche sarebbero cambiati e avrebbero sviluppato una personalita cri-` stiana.

Prendete il caso di Pedro.1 Quando si un `ı a un’organizzazione terroristica credeva di lottare per la giustizia. Una volta terminato l’addestramento, fu incaricato di far saltare in aria una caserma della polizia. Mentre si preparava per farlo, la polizia lo arresto. Pe-` dro trascorse 18 mesi in prigione, ma pure dietro le sbarre continu`

o l’attivit`

a sovversi-

1 Il nome `e stato cambiato.

va. Nel frattempo sua moglie inizio a stu-` diare la Bibbia con i testimoni di Geova.

Quando fu rilasciato, anche Pedro comin- cio a studiare la Bibbia e quello che impar` o` riguardo a Geova Dio lo spinse a fare gran- di cambiamenti nel modo di pensare e di vivere. “Ringrazio Geova di non aver ucci- so nessuno quando ero un terrorista”, dice Pedro. “Ora uso la spada dello spirito di Dio, la Bibbia, per trasmettere alle persone un messaggio di vera pace e giustizia, la buona notizia del Regno di Dio”. Pedro si `

e perfino recato nella caserma che voleva far saltare in aria per predicare un messaggio di pace e parlare di un mondo senza vio- lenza.

(9)

Il potente effetto che la Parola di Dio puo` avere sulle persone `

e una ragione in pi` u per credere che la promessa divina, secondo cui tutte le azioni malvage finiranno, si av- verera sicuramente. Le persone non conti-` nueranno per sempre a fare il male, ma cambieranno diventando migliori. Tra bre- ve Geova eliminera colui che ha dato origi-` ne al male, Satana il Diavolo, il quale trama dietro le quinte di questo mondo mano- vrandone le vicende. La Bibbia dice: “Tutto il mondo giace nel potere del malvagio”.

(1 Giovanni 5:19) Ma presto egli sara tolto` di mezzo, cos`

ı come coloro che si ostinano a non abbandonare i loro comportamenti

empi. Come sara meraviglioso vivere a quel` tempo!

Cosa bisogna fare per garantirsi un futuro come questo? Ricordiamo che `

e grazie alla

“conoscenza di Geova” che oggi le persone cambiano e che nel prossimo futuro tutto il mondo cambier`

a. Acquistando accurata co- noscenza della Bibbia e mettendola in prati- ca, come fece Pedro, anche voi potete spera- re di vivere in un mondo in cui “dimorera la` giustizia”. (2 Pietro 3:13) Pertanto, finch´

e ce n’e ancora il tempo, vi esortiamo a cogliere` l’opportunita di acquistare conoscenza di` Dio e di Gesu Cristo, poich` e pu´ o significare` vita eterna per voi. — Giovanni 17:3.

Anche voi potete sperare di vivere in un mondo in cui “dimorer`

a la giustizia”.

— 2 PIETRO 3:13

9

(10)

10 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010

D

ON CHISCIOTTE `

e l’eroe di una cele- bre opera spagnola del XVI secolo. Il personaggio, nato dalla penna di Miguel de Cervantes, si nutre di letture incentrate sul- le storie di impavidi cavalieri che si lancia- no con le loro armature lucenti in difesa di donzelle in pericolo. Si appassiona al pun- to di cominciare a credere di essere lui stes- so un nobile cavaliere. In una delle scene pi`

u famose del romanzo, Don Chisciotte si scaglia contro dei mulini a vento scam- biandoli per minacciosi giganti. Vuole uc- ciderli, convinto di fare cos`

ı la volont` a di Dio, ma ne esce completamente umiliato.

Don Chisciotte `

e solo un personaggio della fantasia, ma il suo problema, quello di cadere vittima dell’inganno, `

e reale, e non va preso alla leggera. Si pensi ad esem- pio agli alcolisti, che credono di poter bere quanto vogliono, solo per ritrovarsi con la salute rovinata e la famiglia distrutta. O prendete il caso delle povere vittime dell’a- noressia, che si vedono ben nutrite e in sa- lute mentre in realt`

a si consumano lenta- mente per inedia.

Potrebbe succedere anche a noi di cadere vittima dell’inganno? Purtroppo la rispo- sta `

e s`

ı. Effettivamente siamo tutti a rischio.

Potremmo essere ingannati anche in fatto di credenze religiose che ci stanno molto a cuore, con conseguenze tragiche. Perch´

e? E come possiamo proteggerci dall’inganno?

I pericoli dell’inganno

Secondo un dizionario, “ingannare” si- gnifica “trarre in errore, indurre a credere in [qual]cosa di falso”. (DIR, Dizionario italia- no ragionato) Ingannare vuol dire anche imporre un’idea o una credenza falsa, con l’effetto di generare ignoranza, causare con- fusione e rendere vulnerabili. Il concetto chiave racchiuso in questo termine, proprio

Non lasciatevi

ingannare

IncisionediDor

´ e

(11)

L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010 11 come in verbi simili quali “sviare” o “illude-

re”,e quello di fuorviare qualcuno servendosi` di mezzi subdoli. Senza dubbio, il pericolo di cui stiamo parlando `

e serio: cadere vittime in- consapevoli della disinformazione, causata da chi miri deliberatamente a tenere nell’igno- ranza, confondere e rendere vulnerabili.

La cosa piu triste` e che molto spesso chi vie-` ne ingannato, o illuso, tende a rimanere stret- tamente ancorato a quello in cui crede nono- stante le evidenze indichino chiaramente che la realt`

a `

e diversa. Forse `

e talmente affeziona- to alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qua- lunque cosa possa farle vacillare.

Anche noi siamo in pericolo?

Forse vi starete chiedendo: ‘Ma non sar` a un po’ esagerato dire che tutti corriamo il perico- lo di essere ingannati in fatto di religione?’

No, non `

e esagerato, visto che ingannare e il- ludere tutti noi `

e proprio l’obiettivo di Satana il Diavolo, che Ges`

u chiam`

o “il padre della menzogna”. (Giovanni 8:44) Nella Bibbia, Sa- tana `

e definito pure “l’iddio di questo siste- ma di cose”. Nel corso dei secoli egli “ha accecato le menti” di milioni di persone.

(2 Corinti 4:4) Anche nei nostri giorni “svia l’intera terra abitata”. — Rivelazione [Apoca- lisse] 12:9.

Satana inizi`

o a ingannare l’umanit`

a sin da- gli albori della storia. Ad esempio, ingann`

o Eva facendole credere che non fosse tenuta a rispettare le leggi del Creatore e che potesse essere simile “a Dio, conoscendo il bene e il male”, decidendo cio`

e da sola cosa era bene e cosa era male. (Genesi 3:1-5) Questo fu il pri- mo grande inganno della storia visto che, an- che se dotati della libert`

a di scelta, gli esseri umani non sono stati creati con la capacit`

a di decidere da s´

e cosa `

e giusto e cosa `

e sbagliato.

Solo Dio, in qualit`

a di Creatore e Sovrano, ha tale diritto e autorit`

a. (Geremia 10:23; Rivela- zione 4:11) `

E da illusi credere che avere il dirit-

to di scegliere tra bene e male significhi avere il diritto di determinare cosa `

e bene e cosa ` e male. Purtroppo, noi esseri umani cadiamo molto facilmente in questa trappola.

Potrebbe accadere anche a voi?

Le idee religiose che vi sono tanto care forse vengono ormai insegnate da secoli, magari tramandate di generazione in generazione.

Non basta per`

o questo a renderle corrette. Per- ch´

e no? La Bibbia narra che, subito dopo la morte degli apostoli di Cristo, nella congrega- zione cristiana si insinuarono uomini menzo- gneri che insegnarono “cose storte per trarsi dietro i discepoli”. (Atti 20:29, 30) Con gran- de abilita, questi sviarono i fedeli servendosi` di “argomenti persuasivi”, nonch´

e “per mez- zo della filosofia e di un vuoto inganno secon- do la tradizione degli uomini”. — Colossesi 2:

4, 8.

Le cose sono cambiate nei nostri tempi?

Niente affatto, poich´

e l’apostolo Paolo avvert` ı che la situazione sarebbe peggiorata negli “ul- timi giorni”, quelli in cui viviamo. Scrisse:

“Uomini malvagi e impostori progrediranno di male in peggio, sviando ed essendo sviati [o, “ingannando gli altri e ingannati essi stes- si”, CEI]”. — 2 Timoteo 3:1, 13.

`E quindi saggio prendere sul serio l’esorta- zione data dall’apostolo Paolo: “Chi pensa di stare in piedi badi di non cadere”. (1 Corinti 10:12) Naturalmente Paolo si riferiva allo

“stare in piedi” dinanzi a Dio. In realt` a pensa- re che Satana non potrebbe mai ingannarci `

e gi`

a di per s´

e una pia illusione. Non c’`

e assolu- tamente nessuno che sia immune dalle “astu- zie” di Satana. (Efesini 6:11, nota in calce) Ecco perche Paolo espresse dei timori in re-´ lazione ai compagni di fede quando disse:

“Temo che in qualche modo, come il serpen- te con la sua astuzia sedusse Eva, le vostre menti siano corrotte e distolte dalla sincerit`

a e dalla castit`

a che son dovute al Cristo”. — 2 Co- rinti 11:3.

(12)

Come potete proteggervi dall’inganno?

Ma allora, come potete impedire a Satana di ingannarvi? Come fate a essere sicuri di ado- rare Dio “con spirito e verit`

a”? (Giovanni 4:24) Il segretoe avvalersi di quello che Geova` Dio ci ha dato. Innanzi tutto, ci ha dotato di capacit`

a intellettuali, cos`

ı che possiamo di- stinguere la verita dalla falsit` a. (1 Giovanni` 5:20) Inoltre ci ha permesso di riconoscere i disegni di Satana. (2 Corinti 2:11) In realt`

a ci ha fornito tutto quello di cui abbiamo biso- gno per contrastare i tentativi di Satana di sviarci. — Proverbi 3:1-6; Efesini 6:10-18.

Ma soprattutto, Dio ci ha dato un mezzo in- fallibile grazie al quale ognuno di noi pu`

o proteggersi. Di cosa si tratta? Della stessa cosa in cui avrebbe dovuto confidare Timoteo in fatto di fede religiosa. L’apostolo Paolo, suo compagno d’opera, gli diede uno specifico in- coraggiamento al riguardo. Dopo averlo mes- so in guardia contro gli “uomini malvagi e impostori”, gli disse di opporsi loro basando tutto ci`

o in cui credeva sugli “scritti sacri”, cio`

e la Bibbia, la sacra Parola di Dio. — 2 Ti- moteo 3:15.

Naturalmente qualcuno potrebbe obiettare che chiunque creda in Dio e consideri la Bib- bia la sua Parola ispirata si sia gi`

a lasciato svia- re. Ma in realt`

a a essere sviati sono proprio quelli che ignorano cocciutamente le prove dell’esistenza del Creatore e del fatto che la Bibbia `

e davvero l’ispirata Parola di Dio.1

— Romani 1:18-25; 2 Timoteo 3:16, 17; 2 Pie- tro 1:19-21.

Invece di farvi ingannare da quella che vie- ne “falsamente chiamata ‘conoscenza’ ”, sta- bilite qual `

e la verit`

a per mezzo della Parola di Dio. (1 Timoteo 6:20, 21) Imitate l’esempio dei bereani a cui predic`

o Paolo, uomini e don- ne definiti di mente nobile, che “ricevettero la parola con la massima premura di mente”.

Abbracciarono con entusiasmo quello che l’apostolo Paolo insegnava loro e andarono oltre, “esaminando attentamente le Scritture

1 Per ulteriori dettagli, vedi i libri Esiste un Creatore che si interessa di noi? e La Bibbia: Parola di Dio o dell’uomo?, editi dai Testimoni di Geova.

Negli anni ’30 Oscar Reutersv¨

ard, un artista sve- dese, realizz`

o e mostr` o al mondo una serie di imma- gini che divennero note come figure impossibili.

A sinistra `

e riprodotto un esempio moderno. Di pri- mo acchito, i disegni fanno apparire realistiche delle figure che in realt`

a violano palesemente ogni regola logica. A un esame pi`

u attento, per`

o, emerge chiaramente che si tratta di illu- sioni ottiche create dall’artista per confondere e ingannare l’occhio e la mente dell’osservatore.

Le figure impossibili non sono le uniche cose ad apparire diverse dalla realt`

a. Circa duemila anni fa, nella Bibbia fu messo per iscritto que-

sto avvertimento: “State attenti che qualcuno non vi porti via come sua preda per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose ele- mentari del mondo e non secondo Cristo”.

— Colossesi 2:8.

Ad avvalorare queste parole c’`

e il fatto che lo scrittore stesso era stato vittima dell’inganno.

Eppure era stato educato ai piedi di uno dei pi`

u famosi insegnanti religiosi dell’epoca e po- teva contare su conoscenze altolocate. Una per- sona con queste prerogative correva meno di altri il rischio di essere ingannata. — Atti 22:3.

Si trattava di Saulo di Tarso, un uomo che era stato indotto a credere che chiunque non condividesse le sue stesse tradizioni e i suoi stessi costumi fosse da condannare. Istigato dai capi religiosi ebrei, riteneva che perseguitare

L’apparenza inganna

(13)

L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010 13 ogni giorno per vedere se queste cose stavano

cosı”. — Atti 17:11.`

Non vi dovrebbe spaventare l’idea di esami- nare in questo modo le vostre credenze. Infat- ti la Bibbia vi incoraggia ad “[accertarvi] di ogni cosa” prima di prenderla per buona.

(1 Tessalonicesi 5:21) Verso la fine del I seco- lo E.V., l’apostolo Giovanni esort`

o gli altri cri- stiani: “Diletti, non credete ad ogni espressio- ne ispirata, ma provate le espressioni ispirate per vedere se hanno origine da Dio”. (1 Gio- vanni 4:1) Proprio cos`

ı, per quanto una certa dottrina possa sembrare “ispirata”, cio`

e di ori- gine divina, `

e comunque saggio verificarla alla luce delle Scritture prima di accettarla.

— Giovanni 8:31, 32.

Agite sulla base di ci`

o che imparate Comunque c’`

e qualcos’altro che bisogna fare. Il discepolo Giacomo scrisse: “Divenite operatori della parola, e non solo uditori, in- gannando voi stessi con falsi ragionamenti”.

(Giacomo 1:22) Non basta sapere quello che la Bibbia insegna. `

E necessario metterlo in

pratica. In che modo? Facendo ci`

o che Dio co- manda ed evitando quello che vieta.

Pensate ad esempio al declino morale a cui assistiamo. Non indica forse che Satana ce l’ha fatta a illudere la gente che si possa- no ignorare impunemente le leggi morali di Dio? Per questo motivo l’apostolo Paolo die- de ai cristiani questo schietto avvertimento:

“Non siate sviati: Dio non `

e da beffeggiare.

Poich´

e qualunque cosa l’uomo semini, que- sta pure mieter`

a”. — Galati 6:7.

In conclusione, non siate come l’“uomo stolto” menzionato da Ges`

u. Quest’uomo

“ode” le sue parole ma “non le mette in prati- ca”. Proprio come Don Chisciotte, il perso- naggio di Cervantes ingannato dalla sua fervi- da immaginazione, un uomo del genere `

e vittima dell’inganno perch´

e pensa di poter costruire una casa solida e sicura su un fonda- mento sabbioso, instabile e traballante. Siate invece come l’uomo che “edific`

o la sua casa sul masso di roccia”. Ges`

u lo definisce “discre- to” perch´

e “ode” le sue parole e “le mette in pratica”. — Matteo 7:24-27.

coloro che rifiutavano di rinnegare la propria fede fosse un compito affidatogli da Dio stesso.

Appoggi`

o persino l’assassinio di un suo conna- zionale condannato ingiustamente per bestem- mia. — Atti 22:4, 5, 20.

Successivamente Saulo fu aiutato a discerne- re la differenza tra il bene e il male, tra ci`

o che Dio approva e ci`

o che disapprova. Quando si rese conto di essere nel torto, quest’uomo pie- no di zelo cambi`

o drasticamente e in seguito divenne noto come Paolo, un apostolo di Ges`

u Cristo. Non pi`

u vittima dell’inganno, Paolo cap` ı quale il giusto modo di adorare Dio. — Atti 22:` 6-16; Romani 1:1.

Proprio come accadde a Paolo, in passato molte persone sincere sono state ingannate da

insegnamenti paragonabili alle figure impossi- bili, ovvero insegnamenti che possono sembra- re plausibili ma che non trovano riscontro nella Parola di Dio. (Proverbi 14:12; Romani 10:2, 3) Poi per`

o sono state aiutate a vedere le credenze della loro religione e i frutti da essa prodotti per quello che sono veramente. (Matteo 7:15- 20) Man mano che hanno acquistato accurata conoscenza della Bibbia, hanno fatto i dovuti cambiamenti nella propria vita e nel proprio modo di pensare per poter avere l’approvazio- ne di Dio.

Non vorreste anche voi seguire l’esempio del- l’apostolo Paolo ed esaminare alla luce della Parola di Dio, la Bibbia, quello in cui credete?

I testimoni di Geova saranno lieti di aiutarvi.

(14)

2 RE 18:1-7

D

AI genitori ci si aspetta che diano il buon esempio ai figli. Tale influenza positiva pu`

o aiutarli a sviluppare belle qualit`

a e a fare scelte sagge nella vita. Molti genitori, purtroppo, non danno un buon esempio. Significa questo che la vita dei loro figli sia condannata al fallimento?

C’`

e una verit`

a molto rassicurante che risponde a tale domanda: Geova Dio ha nobilitato ognuno di noi con il dono del libero arbitrio. Lo dimostra la vicenda di Ezechia, narrata in 2 Re 18:1-7.

Ezechia era “figlio di Acaz re di Giuda”. (Ver- setto 1) Acaz era un re malvagio il quale aveva al- lontanato i suoi sudditi dalla pura adorazione di Geova e praticava il culto di Baal, che prevedeva sacrifici umani. Fece mettere a morte uno o pi`

u fratelli di Ezechia, ordin`

o di chiudere le porte del tempio e “si fece altari in ogni angolo di Gerusa- lemme”. In tal modo “offese Geova”. (2 Crona- che 28:3, 24, 25) `

E evidente che Ezechia non avrebbe potuto avere un padre peggiore. Ma era forse destinato a ripeterne gli errori?

Succeduto ad Acaz, Ezechia dimostr` o subito di non essere una vittima inerme, costretto a ri- calcare le orme di un pessimo padre. Infatti

“continu`

o a fare ci`

o che era retto agli occhi di Geova”. (Versetto 3) Confid`

o in Dio, tanto che

“non ci fu nessuno simile a lui fra tutti i re di Giu- da”. (Versetto 5) Nel suo primo anno di regno il giovane re avvi`

o una riforma religiosa che port` o all’abbattimento degli alti luoghi, dove si adora- vano gli idoli. Il tempio fu riaperto e la pura ado- razione ristabilita. (Versetto 4; 2 Cronache 29:

1-3, 27-31) Ezechia “si teneva stretto a Geova.

. . . E Geova mostr`

o d’essere con lui”. — Versetti 6, 7.

Cosa permise a Ezechia di discostarsi dal catti- vo esempio del padre? `

E possibile che sua ma- dre Abia, di cui si sa poco, abbia esercitato un’in- fluenza positiva su di lui. Anche il buon esempio di Isaia, che cominci`

o la sua attivit`

a di profeta prima della nascita di Ezechia, potrebbe aver contribuito alla formazione del giovane princi- pe.1 La Bibbia non fornisce dettagli in merito, ma una cosa `

e certa: Ezechia scelse di tenere una condotta in netto contrasto con quella del pa- dre.

L’esempio di Ezechia `

e incoraggiante per chi forse ha avuto un’infanzia difficile per colpa dei genitori. `

E vero che il passato non si pu`

o cambia- re e non si possono cancellare le brutte esperien- ze vissute, ma tali esperienze non ci condanna- no al fallimento. Possiamo fare al presente scelte che ci faranno avere un futuro felice. Come Eze- chia, possiamo scegliere di amare e adorare il vero Dio Geova. Se lo faremo, avremo fin d’ora un’esistenza soddisfacente, oltre alla possibilit`

a di vivere per sempre nel suo nuovo mondo.

(2 Pietro 3:13; Rivelazione [Apocalisse] 21:3, 4) Dovremmo essere davvero grati al nostro amo- revole Dio per aver nobilitato ognuno di noi con il preziosissimo dono del libero arbitrio!

1 Isaia profetizz `o grossomodo dal 778 a.E.V. fino a qual- che tempo dopo il 732 a.E.V. Ezechia comincio a regnare` nel 745 a.E.V., quando aveva 25 anni.

ACCOSTIAMOCI A DIO

Ci nobilita concedendoci il libero arbitrio

(15)

L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010 15

ˇLe Scritture non rispondono esplici- tamente a questa domanda, anche se ci sono indizi, supportati dalla tradizio- ne, secondo cui alcuni dei dodici erano imparentati con Ges`

u.

Gli scrittori dei Vangeli menzionano il nome delle donne che rimasero vici- ne a Ges`

u mentre era sul palo di tortu- ra. Giovanni 19:25 ne cita quattro:

“Sua madre [Maria] e la sorella di sua madre; Maria la moglie di Clopa, e Ma- ria Maddalena”. Da un confronto tra questo versetto e le descrizioni paralle- le di Matteo e Marco emergerebbe che la sorella della madre di Ges`

u fosse Sa- lome, la quale a sua volta era probabil- mente la madre dei figli di Zebedeo.

(Matteo 27:55, 56; Marco 15:40) Que-

sti figli, altrove identificati con Giaco- mo e Giovanni, sarebbero stati quindi cugini di primo grado di Ges`

u. Egli in- vit`

o i due fratelli, che erano pescatori, a diventare suoi discepoli. — Matteo 4:

21, 22.

Secondo la tradizione extrabiblica Clopa, o Alfeo, marito di una delle donne menzionate in Giovanni 19:25, era il fratello di Giuseppe, padre adot- tivo di Ges`

u. Perci`

o, se questa tradizio- ne si basa sui fatti, anche un altro dei dodici apostoli era cugino di Ges`

u, e cio`

e “Giacomo il figlio di Alfeo”.

— Matteo 10:3.

LO SAPEVATE?

Gesu era imparentato con qualcuno` dei dodici apostoli?

ˇAlcuni ritengono che i due fossero cugini di secondo grado. Questa idea si basa su una traduzione imprecisa di Luca 1:36. Infatti alcune versioni, come laDiodati, dicono che Elisabetta, ma- dre di Giovanni, e Maria, madre di Ges`

u, erano cugine.

In realt` a, per`

o, la parola greca che compare nel versetto non `

e cos` ı speci- fica, ma indica solo che le due donne erano parenti, non per forza cugine.

Un dizionario biblico precisa che “il termine ha un’accezione troppo ampia per permettere di determinare il rap- porto di parentela che le legava”. (The

Interpreter’s Dictionary of the Bible) Com’`

e nata allora l’idea che Ges` u e Giovanni fossero cugini? Stando a un’opera di consultazione, la tradizio- ne cattolica trae tutte le informazioni relative ai genitori di Maria da fonti apocrife. —The Catholic Encyclopedia.

In conclusione, Ges`

u e Giovanni era- no in qualche modo imparentati, ma non necessariamente cugini di secon- do grado.

Che rapporto di parentela esisteva fra Gesu e Giovanni il Battezzatore?`

(16)

16 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010

S

E MAI foste inviati in un paese straniero per svolgere il servizio missionario, l’emozio- ne sarebbe incontenibile. Come un bambino con gli occhi sgranati, pieni di curiosit`

a, non vedreste l’ora di conoscere le persone del posto e i luoghi, e di sapere quali esperienze vi atten- dono nel ministero.

Quando io e mia moglie fummo incaricati di andare a Grenada non potemmo fare a meno di pensare al suo splendido litorale, che vanta circa 45 spiagge. Presto avremmo tra- scorso su una di esse una bella giornata, anche se a renderla speciale sarebbero state le persone pi`

u che il sole e il mare.

Il tragitto da casa nostra alla spiaggia di Grand Anse `

e breve, ma che spettacolo! La stra- da serpeggiante offre alcuni degli scorci piu pittoreschi che si possa-` no immaginare. La vegetazione delle colline `

e verde e lussureg- giante. A ogni tornante si posso- no ammirare le montagne, la foresta pluviale, le cascate e l’o- ceano con i suoi panorami moz- zafiato. Non sorprende che que- sta sia una meta turistica molto gettonata. Il paesaggio `

e cos` ı meraviglioso che chi `

e alla gui- da deve stare attento a non farsi distrarre. Le strade sono piene

di curve e a volte la carreggiata si restringe cos` ı tanto che ti chiedi come farai a evitare i veicoli che provengono dalla direzione opposta.

Giungemmo al Trade Center, un centro con- gressi situato sulla strada lungo la spiaggia di Grand Anse. Di lı a poco circa 600 testimoni di` Geova vi si riunirono per passare insieme una gioiosa giornata all’insegna dell’istruzione bi- blica. Quel giorno fu particolarmente signifi- cativo per Lesley e Daphne, una coppia di coniugi sulla settantina. Lesley stava per bat- tezzarsi. Daphne aspettava quel momento da anni, visto che lei si era battezzata diventando testimone di Geova nel lontano 1958.

Per i Testimoni il battesimo, che consiste nella completa immersione in acqua, ha gran- de significato. `

E un passo che la persona com- pie solo quando ha acquistato accurata cono- scenza della verit`

a biblica e la mette in pratica nella propria vita. Si tratta di una cerimonia pubblica durante la quale si rende noto che ci si `

e dedicati a Geova Dio.

Mi era stato chiesto di pronunciare un di- scorso per spiegare cosa dicono le Scritture sul battesimo. Al termine Lesley si alz`

o insieme ad altri due che si sarebbe-

UNA LETTERA DA

GRENADA

Una giornata sulla spiaggia

(17)

L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010 17 ro battezzati. Indossava una camicia bianca

ben stirata e la cravatta, e aveva un largo sorri- so. Chiesi: “Ti sei pentito dei tuoi peccati e ti sei dedicato a Geova per fare la sua volont`

a?” Il sentito “s`

ı” che i tre pronunciarono trasmise tutta la loro sincerit`

a e devozione.

Io che conoscevo il passato di Lesley ero par- ticolarmente commosso. Per decenni non ave- va voluto studiare la Bibbia. Poi un giorno lui e sua moglie si erano recati su un’altra isola e avevano deciso che, mentre erano l`

ı, sarebbero andati ognuno nella propria chiesa. “Tu vai alla tua e io alla mia”, disse Lesley a Daphne.

L’uomo lasci`

o sua moglie fuori della Sala del Regno e and`

o nella chiesa anglicana della zona. Al termine della funzione, torn`

o a ri- prenderla. Una volta nella Sala del Regno, pur non conoscendo nessuno, Lesley fu accolto ca- lorosamente da persone gentili e amichevoli.

Questo lo colp`

ı. Nella sua chiesa nessuno gli aveva rivolto la parola. “Non metter`

o pi` u piede in quella chiesa”, disse a Daphne. “Nessuno, nemmeno il pastore, mi ha prestato atten- zione o degnato di un saluto. Come sono entrato cos`

ı sono uscito”. Lesley non torn` o pi`

u sui suoi passi.

Dopo ci` o inizi`

o a studiare seriamente la Parola di Dio, e ora era pronto per il battesi- mo. Coloro che erano in procinto di battez- zarsi si avviarono verso la spiaggia e noi li se-

guimmo. Con l’oceano a due passi non c’era stato bisogno di preparare una vasca per il bat- tesimo, come avviene nella maggioranza delle assemblee dei testimoni di Geova. Bast`

o attra- versare la strada.

La spiaggia di Grand Anse `

e una splendida striscia di sabbia bianca, lunga pi`

u di tre chilo- metri, lambita da un mare azzurro le cui acque sono calde tutto l’anno. I turisti rimasero stu- piti vedendoci arrivare in spiaggia tutti ben ve- stiti, gli uomini in camicia e cravatta e le don- ne in gonna. Lesley si era cambiato e ora indossava maglietta e pantaloncini. Immagi- nate cosa dovette provare Daphne quando vide suo marito battezzarsi, circa 50 anni dopo di lei! Aveva un sorriso radioso, proprio come il sole di mezzogiorno. Anche i turisti condivi- sero la gioia del momento e a ognuno dei bat- tesimi si unirono all’applauso.

Il cielo era blu, la sabbia bianca e il mare leg- germente increspato: un paesaggio che gi`

a da solo dava gloria al suo Creatore. E ancor pi`

u mentre i tre appena battezzati venivano fuori dall’acqua. Veder- li scald`

o il nostro cuore pi` u di quanto il sole scaldasse la nostra pelle. Quella giornata in spiaggia fu davvero speciale, per Lesley e Daphne la pi`

u bella della loro vita.

(18)

18 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010

G

IOVANNI CALVINO, nome italianizzato di Jean Cauvin, nacque a Noyon, in Francia, nel 1509. Fu il padre di un movimento religioso che ha segnato la vita di molte persone in Euro- pa, America, Sudafrica e anche altrove. `

E consi- derato uno dei principali riformatori religiosi della storia occidentale.

Oggi, circa 500 anni dopo la nascita di Calvi- no, le sue idee e i suoi insegnamenti, raccolti sotto il termine calvinismo, continuano in un modo o nell’altro a influire su varie denomina- zioni protestanti, come ad esempio la Chiesa Ri-

formata, la Presbiteriana, la Congregazionalista e la Puritana. In base a un rapporto stilato lo scorso settembre, l’Alleanza Mondiale delle Chiese Riformate contava 75 milioni di fedeli in 107 paesi.

Il conflitto con il cattolicesimo Il padre di Calvino era notaio e segretario del- la diocesi di Noyon. A causa del suo lavoro era probabilmente stato testimone oculare di molte delle malefatte cos`

ı comuni tra gli esponenti del clero cattolico dell’epoca. Non possiamo affer-

Cinque secoli di calvinismo

Un bilancio

Noyon PARIGI

Orleans´ Bourges

F R AN C I A

S V I Z Z E R A

GINEVRA

S PAG N A

Borgo francese:5 Mary Evans Picture Library

(19)

L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010 19 mare con certezza che il padre e il fratello di Gio-

vanni reagissero a tutto questo con proteste o atti irriverenti, ma sta di fatto che a suo tempo i due furono scomunicati. Quando il padre morı,` non fu facile per Calvino assicurargli una sepol- tura cristiana. Questo potrebbe aver alimentato la sua sfiducia nel cattolicesimo.

La maggior parte delle fonti sono avare di in- formazioni in merito agli anni giovanili di Cal- vino, a parte il fatto che lo descrivono come un ragazzo introverso e chiuso in se stesso. Pare che avesse pochi amici anche quando studiava a Pa- rigi, Orl´

eans e Bourges. Calvino per`

o era dotato di un grande acume e di una memoria prodigio- sa. Questo, associato alla sua sbalorditiva resi- stenza (riusciva infatti a studiare dalle cinque del mattino a mezzanotte), gli permise di lau- rearsi in legge prima di aver compiuto 23 anni.

Inoltre impar`

o l’ebraico, il greco e il latino allo scopo di studiare la Bibbia. Soprattutto, per`

o, Calvino era noto per la sua profonda e discipli- nata etica del lavoro, caratteristica che ancora oggi molti associano al calvinismo.

Nel frattempo, in Germania, Martin Lutero criticava apertamente la Chiesa Cattolica per la sua corruzione e i suoi insegnamenti non scrit- turali. Secondo la tradizione, nel 1517 affisse alla porta di una chiesa di Wittenberg le sue 95 tesi, o atti d’accusa, con cui invocava la necessita di` una riforma della Chiesa. Molti condivisero le idee di Lutero e presto i venti della Riforma sof- fiarono in tutta Europa. Come si poteva preve- dere, in molti luoghi questo suscit`

o forte oppo- sizione, e coloro che protestavano (e che per questo divennero noti come protestanti) diffu- sero le proprie idee a loro rischio e pericolo. Nel 1533 Nicholas Cop pronunci`

o a Parigi un di- scorso in difesa di Lutero. Dal momento che il suo amico Calvino lo aiuto nella stesura del di-` scorso, entrambi dovettero fuggire per mettersi in salvo. Calvino non sarebbe pi`

u tornato a vive- re in Francia.

Nel 1536 Calvino pubblico l’Institutio Chri-` stianae Religionis (Istituzione della religione cri- stiana), un vero e proprio manuale della fede protestante. Dedico l’opera al re Francesco I con`

l’obiettivo di difendere i protestanti francesi, in seguito conosciuti come ugonotti. In essa Calvi- no attacc`

o gli insegnamenti cattolici e sostenne il cardine della propria fede, la sovranita di Dio.` Oltre che per il suo impatto in ambito teologico, l’Institutioe nota per l’influenza che ha esercita-` to sulla lingua e la letteratura francese. Calvino fu acclamato come uno dei massimi esponenti della Riforma. Alla fine si stabilı a Ginevra, in` Svizzera, che dal 1541 divenne il “quartier gene- rale” del suo movimento riformatore.

Le riforme a Ginevra

Le idee di Calvino influirono profondamente su Ginevra. Mosso da un radicato senso della morale e della giustizia, egli la trasform`

o da

“una citta moralmente malata a una in cui un` austero codice etico regolava la vita di tutti”, os- serva un’opera di consultazione. (Encyclopedia of Religion) E i cambiamenti non finirono lı. Sa-` bine Witt, curatrice del Museo di Storia di Berli- no, spiega: “In seguito alle guerre di religione scoppiate in Francia e al conseguente arrivo di migliaia di rifugiati protestanti, nel giro di pochi anni la popolazione [ginevrina] raddoppio”.` Gli ugonotti, caratterizzati dalla stessa etica del

L’“Institutio”

di Calvino (1536) pose le basi della fede protestante

5INTERFOTO/Alamy

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20 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010

lavoro di Calvino, diedero un forte impulso al- l’economia della citt`

a. Grazie a loro, Ginevra di- venne una delle capitali della stampa e della produzione di orologi.

Anche altri vennero a rifugiarsi a Ginevra, tra cui molti dall’Inghilterra, dove i protestanti era- no in pericolo a causa della regina Maria I. Es- sendo perlopi`

u appartenenti a minoranze in esilio, i calvinisti svilupparono quella che un pe- riodico religioso definisce “la teologia dei perse- guitati”. (Christ in der Gegenwart) Nel 1560 quei rifugiati pubblicarono la Bibbia di Ginevra, la prima traduzione biblica in inglese a suddivide- re il testo in versetti numerati. Dalle dimensioni compatte, questa versione facilitava il compito di chi voleva studiare la Parola di Dio a livello personale. Fu probabilmente questa la traduzio- ne biblica che i puritani portarono con s´

e quan- do, nel 1620, emigrarono nel Nordamerica.

Ginevra per`

o non si rivel`

o un luogo sicuro per tutti. Prendiamo il caso di Michele Serveto. Nato in Spagna nel 1511, questi aveva studiato greco, latino ed ebraico, oltre che medicina. Probabil- mente aveva conosciuto Calvino quando en- trambi erano studenti a Parigi. Studiando la Bib- bia, Serveto dedusse che la dottrina della Trinit`

a non era scritturale. Era suo desiderio corrispon- dere con Calvino sull’argomento, ma quest’ulti-

mo lo considerava piu un avversario che un` amico. Perseguitato in Francia dai cattolici, Ser- veto cerc`

o scampo a Ginevra, la citt`

a di Calvino, dove pero non era il benvenuto. Nel 1553 fu ar-` restato, processato per eresia e messo al rogo. Lo storico Friedrich Oehninger dice che “l’esecu- zione di Serveto rimane un’onta nella vita e nel- l’opera di quello che fu comunque un grande Riformatore”, ovvero Calvino.

Calvino fu estremamente prolifico nella pro- duzione di opere volte a divulgare la Riforma. Si dice che abbia scritto oltre 100 testi di consulta- zione e 1.000 lettere, e che abbia pronunciato a Ginevra circa 4.000 sermoni. Tutto questo gli permise non solo di presentare il suo concetto di cristianesimo, ma anche di affermare energi- camente la sua idea di come i cristiani dovessero vivere, specialmente a Ginevra. Nella sua conce- zione, infatti, Ginevra doveva diventare una sor- ta di citta di Dio.1`

Quali risultati produssero a Ginevra gli in- stancabili sforzi di Calvino nell’ambito della Ri- forma? Secondo l’Ufficio federale di statistica svizzero, nel 2000 solo il 16 per cento degli abi- tanti della citt`

a appartenevano alla Chiesa Rifor- mata (calvinista), e anche oggi ci sono pi`

u gine- vrini cattolici che calvinisti.

Si accende la discordia religiosa Sulla scia della Riforma, singoli stati e citt`

a di- chiararono fedelta al cattolicesimo, al luterane-` simo o al calvinismo, accendendo cos`

ı in tutta Europa la miccia della discordia religiosa. Anche se erano concordi nella loro critica alla Chiesa Cattolica, i riformatori erano in disaccordo gli uni con gli altri. La gi`

a citata dottoressa Witt os- serva che “sorsero divergenze teologiche an- che all’interno dell’ambiente protestante”. Per quanto tutti riconoscessero che la Bibbia doveva essere la base della fede cristiana, i vari insegna- menti si discostavano di molto gli uni dagli altri.

I primi scontri ebbero relazione con il significa- to dell’Ultima Cena e della presenza di Cristo.

1 Per ulteriori informazioni, vedi il libro L’uomo alla ricerca di Dio, pagine 322-325, edito dai Testimoni di Geova.

L’esecuzione di Serveto rimane un’onta nella vita e nell’opera di Calvino

5MaryEvansPictureLibrary

(21)

L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010 21 Col tempo i calvinisti formularo-

no una delle loro dottrine piu` controverse: la predestinazione.

La definizione stessa di prede- stinazione fu oggetto di accese po- lemiche. Una fazione all’interno del movimento calvinista affer-

mava che, prima che gli uomini peccassero, Dio aveva deciso che pochi eletti avrebbero ottenuto la salvezza per mezzo di Cristo, mentre tutti gli altri sarebbero stati abbandonati al loro destino.

Questa fazione credeva quindi che fosse il decre- to di Dio a determinare chi si sarebbe salvato e che inoltre gli uomini non fossero tutti uguali.

Altri calvinisti pensavano invece che la salvezza fosse alla portata di tutti gli esseri umani, quindi stava al singolo decidere se avvalersi o no di que- sta possibilit`

a. La salvezza dell’uomo dipendeva perci`

o dal libero arbitrio. Fino a molto tempo dopo la morte di Calvino, i suoi seguaci conti- nuarono a contendere su argomenti come il de- creto divino, il libero arbitrio e la possibilita che` le stesse opportunit`

a fossero garantite a tutti gli uomini.

Una dolorosa eredit` a

Nel XX secolo la Chiesa Riformata Olandese, di matrice calvinista, sfrutt`

o la dottrina della predestinazione per giustificare la discrimina- zione razziale in Sudafrica. A proposito della po- litica governativa di supremazia dei bianchi, Nelson Mandela, primo presidente nero del Su- dafrica, scrisse nella sua autobiografia: “Tale po- litica era supportata dalla Chiesa riformata olan- dese, che forniva all’apartheid la giustificazione religiosa sostenendo che gli afrikaner erano il popolo eletto da Dio e che i neri erano una razza inferiore. Nella visione del mondo degli afrika- ner, la Chiesa e l’apartheid andavano d’amore e d’accordo”.1

Negli anni ’90 la Chiesa Riformata Olandese fece pubblica ammenda per il sostegno dato al- l’apartheid. In un’esternazione ufficiale, ricor- 1 Lungo cammino verso la liberta, trad. E. Dornetti, Fel-` trinelli, Milano, 1996, pagina 114.

data come la Dichiarazione di Rustenburg, i lea- der della Chiesa riconobbero: “Alcuni di noi hanno cercato di usare la Bibbia in maniera im- propria per giustificare l’apartheid, inducendo molti a credere che in qualche modo esso fosse sancito da Dio”. Nel corso degli anni, la posizio- ne assunta dalla Chiesa in relazione all’apar- theid non solo ha contribuito alle sofferenze de- rivanti dal pregiudizio razziale, ma ha perfino suggerito l’idea che Dio ne fosse responsabile.

Giovanni Calvino mor`

ı a Ginevra nel 1564.

Secondo le fonti, prima di spegnersi ringrazio i` suoi compagni di fede “per aver attribuito tanto onore a un uomo che chiaramente non ne meri- tava affatto” e chiese anche perdono per l’impa- zienza e la collera, sue persistenti debolezze. In ogni caso `

e innegabile che l’etica del lavoro pro- mossa dal protestantesimo, all’insegna dell’in- dustriosita, dell’autodisciplina e della dedizio-` ne, rechi l’impronta della personalit`

a e delle idee di Giovanni Calvino.

Sulla scia della Riforma, singoli stati e citt`

a dichiararono fedelt`

a al cattolicesimo, al luteranesimo o al calvinismo, accendendo cos`

ı in tutta Europa la miccia della discordia religiosa

La “Bibbia di Ginevra” (1560) fu la prima Bibbia in inglese a suddividere il testo in versetti numerati

Pergentileconcessionedell’AmericanBibleSociety

(22)

22 L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010

L

E IDEE al riguardo sono contrastanti. Ad esem- pio, il canadese National Post ha pubblicato un commento secondo cui, se da un lato `

e dif- ficile far ammettere a una persona di aver com- messo un errore, dall’altro “c’`

e qualcosa di estre- mamente liberatorio nella presenza di qualcuno che ne prende atto, prega con te e ti dice cosa `

e necessario che tu faccia”. In contrasto, un libro sull’argomento riporta quanto affermato da un uomo: “La confessione `

e uno degli aspetti pi` u deleteri della Chiesa. Non fa che alimentare le nevrosi”. (Bless Me, Father, for I Have Sinned) Quale il punto di vista biblico al riguardo?`

Cosa dice la Bibbia?

La Legge che Dio diede alla nazione di Israele conteneva istruzioni specifiche che ognuno doveva seguire quando peccava. Per esempio, chi commetteva un peccato ai danni di un’altra persona o infrangeva una legge divina doveva confessarlo a un sacerdote della trib`

u di Levi, il quale avrebbe fatto espiazione in favore del peccatore offrendo a Dio un sacrificio per il perdono del peccato. — Levitico 5:1-6.

Secoli dopo, il re Davide fu ripreso dal profe- ta Natan a motivo dei suoi peccati. Come reag`

ı?

Immediatamente ammise: “Ho peccato contro Geova”. (2 Samuele 12:13) Inoltre preg`

o Dio implorandolo di mostrargli favore. Quale fu

l’esito della vicenda? In seguito Davide scrisse:

“Infine ti confessai il mio peccato e non coprii il mio errore. Dissi: ‘Far`

o confessione delle mie trasgressioni a Geova’. E tu stesso perdonasti l’errore dei miei peccati”. — Salmo 32:5; 51:1-4.

Nella congregazione cristiana del I secolo Dio continu`

o a richiedere che i peccati venisse- ro confessati. Giacomo, fratellastro di Ges`

u e colonna della congregazione di Gerusalemme, esort`

o i compagni di fede: “Confessate aperta- mente i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinch´

e siate sanati”. (Gia- como 5:16) Quali peccati devono allora confes- sare i cristiani, e a chi?

Cosa si dovrebbe confessare?

A causa della nostra natura imperfetta ogni giorno siamo indotti ad agire o a parlare in modo sconsiderato, peccando cosı gli uni con-` tro gli altri. (Romani 3:23) Significa questo che, per ogni trasgressione che commettiamo, dob- biamo confessarci dinanzi a una specifica per- sona o autorit`

a costituita?

Anche se ciascun peccato `

e un’offesa agli oc- chi di Dio, nella sua misericordia egli tiene conto del fatto che sbagliamo a causa dell’im- perfezione ereditata. Il salmista infatti riconob- be: “Se tu guardassi gli errori, o Iah, o Geova, chi potrebbe stare in piedi? Poich´

e presso di te

La confessione:

necessaria agli occhi di Dio?

In molte Chiese l’atto di confessare i propri peccati a un prete o un ministroe ancora parte` integrante del rituale religioso e del culto. Ma nella societa odierna permissiva e tollerante ha` ancora senso, oe perfino necessario, confessarsi?`

(23)

L A TORRE DI GUARDIA ˙ 1° SETTEMBRE 2010 23 c’e il vero perdono, affinch` e tu sia temuto”.´

(Salmo 130:3, 4) Come dovremmo comportar- ci allora quando sbagliamo e pecchiamo, forse senza volerlo, contro qualcun altro? Ricordia- mo che nella preghiera modello insegnata da Ges`

u ai suoi seguaci era inclusa questa richie- sta: “Perdonaci i nostri peccati, poich´

e anche noi perdoniamo a chiunque sia in debito verso di noi”. (Luca 11:4) Quindi Dio ci concedera il` perdono se ci rivolgiamo a lui e glielo chiedia- mo nel nome di Ges`

u. — Giovanni 14:13, 14.

Fatto interessante, Ges`

u menzion`

o un’altra condizione, e cio`

e che noi stessi perdoniamo chiunque “sia in debito verso di noi”. L’aposto- lo Paolo ricord`

o agli altri cristiani: “Divenite benigni gli uni verso gli altri, teneramente compassionevoli, perdonandovi liberalmente gli uni gli altri, come anche Dio vi ha liberal- mente perdonati mediante Cristo”. (Efesini 4:32) Se perdoniamo agli altri i loro errori, ab- biamo buone ragioni per aspettarci che Dio perdoner`

a i nostri.

Che dire pero di peccati gravi come furto,` menzogna, immoralit`

a sessuale, ubriachezza e simili? Chi commette peccati del genere in- frange la legge di Dio e quindi pecca contro di lui. Cosa dovrebbe fare?

A chi vanno confessati i peccati?

Dio non conferisce agli uomini l’autorit` a di perdonare i peccati commessi contro di lui; egli

`e l’unico che pu`

o farlo. La Bibbia dice chiara- mente: “Se confessiamo i nostri peccati, [Dio]e` fedele e giusto da perdonarci i peccati e purifi- carci da ogni ingiustizia”. (1 Giovanni 1:9) Ma allora, a chi vanno confessati i peccati?

Dal momento che Dio `

e l’unico che pu` o con- cedere il perdono, `

e a lui che si devono confes- sare i peccati. Come abbiamo visto,e proprio` quanto fece Davide. Su quale base, per`

o, viene concesso il perdono? La Bibbia dice: “Pentitevi, perci`

o, e convertitevi perch´

e i vostri peccati sia- no cancellati, affinch´

e vengano dalla persona di Geova stagioni di ristoro”. (Atti 3:19) Il per- dono `

e quindi legato a una condizione impre-

scindibile: la persona non solo deve ammettere il peccato e confessarlo, ma deve anche essere disposta ad abbandonare la condotta errata.

Compiere quest’ultimo passo spesso non ` e fa- cile. Ma si pu`

o ricevere aiuto.

Soffermiamoci ulteriormente sulle parole di Giacomo: “Confessate apertamente i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinch´

e siate sanati”. Giacomo aggiunse:

“La supplicazione del giusto, quando opera, ha molta forza”. (Giacomo 5:16) Il “giusto”

qui menzionato pu`

o essere uno degli “anziani della congregazione” cui si fa riferimento al

versetto 14. Nella congregazione cristiana ci sono “anziani”, uomini spiritualmente maturi, incaricati di assistere coloro che vogliono otte- nere il perdono di Dio. Ovviamente questi an- ziani non possono assolvere nessuno dai pecca- ti, visto che nessun uomo `

e autorizzato a perdonare un proprio simile che ha peccato contro Dio.1 Tali uomini hanno per `o il baga- glio spirituale necessario per riprendere una persona colpevole di un peccato grave e fare in modo che si ristabilisca, aiutandola a compren- dere la gravita dell’errore commesso e il biso-` gno di pentirsi. — Galati 6:1.

1 Alcuni ritengono che le parole di Ges `u riportate in Giovanni 20:22, 23 legittimino il ruolo di un confessore.

Per una trattazione approfondita di questo soggetto, vedi La Torre di Guardia del 15 aprile 1996, pagine 28-29.

Dio passer`

a sopra alle nostre mancanze e ci conceder`

a il perdono se ci rivolgiamo a lui e glielo chiediamo nel nome di Ges `

u

(24)

Perche confessare i peccati?´ Al di l`

a di quanto sia grave un peccato, chi lo commette danneggia la propria relazione con Dio e con il prossimo. Di conseguenza coloro che sono in questa situazione potrebbero sen- tirsi turbati o a disagio. A farli sentire cosı` e la` coscienza, una facolt`

a di cui il Creatore ci ha dotato. (Romani 2:14, 15) Che fare a questo punto?

Sempre nel libro di Giacomo troviamo delle parole incoraggianti: “C’e qualcuno [spiritual-` mente] malato fra voi? Chiami gli anziani della congregazione presso di s´

e, e preghino su di lui, spalmandolo d’olio nel nome di Geova. E la preghiera della fede far`

a star bene l’indispo- sto e Geova lo dester`

a. E se ha commesso dei peccati, gli sar`

a perdonato”. — Giacomo 5:

14, 15.

Ancora una volta gli anziani vengono invita- ti a prendersi cura dei bisogni del gregge.

Come? Non semplicemente limitandosi a udir- ne le confessioni. Piuttosto, quando si trovano dinanzi a una persona spiritualmente malata, devono agire per far “star bene l’indisposto”.

Giacomo menziona due cose che si possono fare.

Il passo in questione parla prima di tutto del- lo ‘spalmare d’olio’, alludendo al potere curati- vo della Parola di Dio. L’apostolo Paolo spiego` che essa “`

e vivente ed esercita potenza . . . e pu`

o discernere i pensieri e le intenzioni del cuore”, toccando nel profondo la mente della persona e i suoi sentimenti. (Ebrei 4:12) Grazie a un uso esperto della Bibbia, gli anziani posso- no aiutare chi `

e spiritualmente malato a scorge- re la causa del problema e a compiere passi ap- propriati per mettere le cose a posto con Dio.

Poi viene menzionata “la preghiera della fede”. Anche se non modificano l’applicazione della giustizia da parte di Dio, le preghiere degli anziani sono senz’altro importanti ai suoi oc- chi, visto che egli desidera perdonare i peccati sulla base del sacrificio di riscatto di Cristo.

(1 Giovanni 2:2) Dioe pronto a perdonare qua-` lunque peccatore purche sia sinceramente pen-´ tito e compia “opere degne di pentimento”.

— Atti 26:20.

La ragione principale per cui confessare un peccato — commesso contro un proprio simile o contro Dio — `

e quella di avere una condizio- ne approvata dinanzi al Creatore. Ges`

u Cristo indic`

o che per poter adorare Dio con una buo- na coscienza bisogna prima di tutto risolvere qualunque problema si possa avere con altri e ristabilire la pace con loro. (Matteo 5:23, 24) Pro- verbi 28:13 dice: “Chi copre le sue trasgressioni non riu- scir`

a, ma a chi le confessa e le lascia sar`

a mostrata mi- sericordia”. Se ci umiliamo agli occhi di Geova Dio e chiediamo di essere perdona- ti otterremo il suo favore, ed egli ci ‘esalter`

a a suo tempo’.

— 1 Pietro 5:6.

La ragione principale per cui confessare un peccato

`e avere una condizione approvata dinanzi a Dio

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