La psicologia sociale dei nuovi media
Ruggieri Stefano
Università degli Studi di Enna
Le interazioni sociali mediante il Web
Le ICT stanno modificando le interazioni sociali e lavorative
L’interazioni sociali come uno degli usi
L’interazioni sociali come uno degli usi prevalenti del Web
Punto di partenza del Web 2.0
Le interazioni sociali mediante il Web
Internet come il più evoluto dei social medium
Tendenza favorita da:
Tendenza favorita da:
diffusione della banda larga
diffusione dei sistemi open source
Le interazioni sociali mediante il Web
Interazione con altri mediante computer e Web aspetto fondamentale della nostra epoca
costruzione di strumenti che consentono il dialogo tra l’uomo ed il computer
l’interazione con altri individui attraverso il computer
l’interazione con altri individui attraverso il computer
Queste due prospettive hanno consentito di
sviluppare l’idea chiave qui presentata: la possibilità di definire l’esistenza e le forme di una ergonomia sociale dei sistemi di comunicazione elettronici
Ergonomia
HCI
Web Usability
Didattica sul Web 2.0 CMC
FAD di III generazione
Web 2.0
Comunità di pratiche
ERGONOMIA SOCIALE
L’ergonomia
Ergonomia al crocevia di numerose discipline
Non è l’uomo a doversi adattare al lavoro, ma quest’ultimo deve essere organizzato in modo da rispettare esigenze e bisogni dell’individuo da rispettare esigenze e bisogni dell’individuo
Obiettivo
produrre e validare conoscenze utili alla
progettazione di prodotti sicuri, funzionali, auto- esplicativi, e/o ambienti di lavoro sempre più user friendly
L’ergonomia
A partire dagli anni ’70 si declina come ergonomia cognitiva
Avvento dell’informatica e delle ICT
Avvento dell’informatica e delle ICT
Attenzione alle interfacce informatiche
L’ergonomia
Obiettivo primario
comprendere le regole che rendono intuitive, efficaci ed usabili le interfacce
ma anche le retroazioni e le ristrutturazioni
cognitive che generano negli utenti, cercando cognitive che generano negli utenti, cercando di rendere l’interazione uomo-sistema:
fluida
affidabile
piacevole
gratificante
L’ergonomia
L’ergonomia si preoccupa principalmente del supporto allo studio e alla
progettazione di interfacce comuni e
generiche, adatte cioè a più applicazioni
Scopo è di personalizzare il generico,
sviluppando metodi di progettazione che permettono di capire e sfruttare la
“specificità” piuttosto che la genericità
L’ergonomia
user centered design
conseguenza dell’adozione di una nuova
prospettiva per la quale l’ergonomia rinuncia a prevedere il comportamento delle persone e ad essere “prescrittiva”
fornisce strumenti utili a studiare, progettare,
testare e riprogettare con l’utente le nuove attività
fornisce strumenti utili a studiare, progettare,
testare e riprogettare con l’utente le nuove attività sociali
Il progetto parte dallo studio delle effettive capacità e bisogni dell’essere umano e
continua a riferirsi ad essi attraverso tutto il
processo di sviluppo
Interazione uomo-computer
Analisi delle problematiche connesse con l’interazione tra uomo e macchina
dapprima in un assetto esclusivamente off line e progressivamente incrementando gli aspetti della mediazione del Web
mediazione del Web
Tale modello teorico ha contribuito a chiarire le
problematiche connesse alla facilità d’uso delle
interfacce elettroniche, che va oggi sotto il nome
di usabilità
Interazione uomo-computer
Presupposto:
l’interazione coinvolge un utente ed un
ambiente elettronico
entro uno spazio comune e che interagiscono
entro uno spazio comune e che interagiscono per mezzo di un’interfaccia, istituendo un
codice condiviso ispirato alla logica di
funzionamento della mente umana
Interazione uomo-computer
L’interazione è finalizzata al raggiungimento di un obiettivo e spesso risulta possibile
valutare l’efficacia dello scambio in termini di avvicinamento alla meta prefissata
Non a caso, nell’affrontare il tema
dell’usabilità di un’interfaccia, si tende a ricorrere per lo più a criteri quantitativi, espressi in termini di efficacia della
performance
Interazione uomo-computer
Indicatori comunemente impiegati:
il tempo necessario per portare a termine un compito
il numero degli errori commessi
la percentuale di sotto-obiettivi raggiunti, di quelli non raggiunti e di quelli conclusi solo parzialmente
raggiunti e di quelli conclusi solo parzialmente
La web-usability
Sfrutta i contributi dell’ergonomia cognitiva entro un ambito più ristretto: le interazioni sul web
Usabilità (norma ISO DIS 9241-11):
il grado di efficacia, efficienza e soddisfazione con cui specifici utenti possono raggiungere specifici scopi specifici utenti possono raggiungere specifici scopi all’interno di specifici ambienti
Usabilità come prodotto dell’azione congiunta di tre elementi:
caratteristiche dell’utente
compiti che è chiamato a svolgere ambiente nel quale opera
La web-usability
Caso importante di usabilità è rappresentato dallo studio delle interfacce informatiche
Nielsen (2000), l’usabilità di un’interfaccia può essere declinata nei termini di indicatori
essere declinata nei termini di indicatori fondamentali:
facilità con cui l’utente impara ad utilizzare un prodotto o un sistema
efficacia ed efficienza
personalizzazione
soddisfazione lavorativa
La Comunicazione Mediata dal Computer
L’interazione coinvolge utenti che comunicano
attraverso un’interfaccia e il cui compito è quello di definire ed istituire un contesto condiviso in cui le azioni dei partecipanti si intrecciano
Chiama in causa uno scambio comunicativo
Chiama in causa uno scambio comunicativo reticolare in cui l’interazione si sviluppa tra nodi costituiti da utenti del sistema
Nodi tra i quali si sviluppano relazioni, le cui regole sono definite all'interno del sistema che si
configura come veicolo della comunicazione
La Comunicazione Mediata dal Computer
La Comunicazione Mediata dal Computer
Tre differenti prospettive di ricerca:
Reduced Social Cues (RSC)
Social Information Processing (SIP)
Social Identity model of De-Individuation (SIDE)
La Comunicazione Mediata dal Computer
Reduced Social Cues (RSC)
Individuazione delle condizioni necessarie affinché l'introduzione delle nuove
tecnologie potesse assicurare migliori tecnologie potesse assicurare migliori risultati nei contesti organizzativi
Obiettivo: ottenere il massimo dalle nuove
tecnologie per utenti orientati al compito
La Comunicazione Mediata dal Computer
Reduced Social Cues (RSC)
Comunicazione attraverso il mezzo elettronico caratterizzata da:
esiguo numero di informazioni relative al contesto sociale in cui avviene
scarsità di norme condivise in grado di orientare lo sviluppo dell'interazione
Distinzione tra media “ricchi” e media “poveri”
Visione della CMC come povera dal punto di vista sociale:
mancanza di feedback
scarsa visibilità delle differenze di status
acquisizione di una maggior libertà ed impersonalità dello stile comunicativo
Ampiezza di banda del medium
la quantità di informazioni veicolabili nell’unità di tempo attraverso i diversi canali comunicativi
Prospettiva deterministica secondo la quale la povertà sociale della CMC è una caratteristica
La Comunicazione Mediata dal Computer
Reduced Social Cues (RSC)
Prospettiva deterministica secondo la quale la povertà sociale della CMC è una caratteristica intrinseca al medium e quindi inevitabile
La comunicazione veicolata attraverso il computer indurrebbe, rispetto ad una situazione
comunicativa tradizionale, un impoverimento della dimensione sociale
La CMC possiede delle caratteristiche che la spingono a sovraccaricarsi di contenuti sociali (iperpersonale)
Gli esseri umani sviluppano i bisogni di riduzione
La Comunicazione Mediata dal Computer
Social Information Processing (SIP)
Gli esseri umani sviluppano i bisogni di riduzione dell’incertezza e di affinità nei confronti degli altri
Gli utenti tendono a soddisfare tale bisogno
adattando le proprie strategie comunicative alle possibilità offerte dal medium
:-( ;-P 8-) :-o
Categorizzazione
le persone categorizzano sé stesse e gli altri come appartenenti ad una determinata categoria sociale
chi scrive un messaggio può infatti preparare la propria presentazione di sé (optimized self-presentation)
Analogamente chi riceve un messaggio tende a categorizzare
La Comunicazione Mediata dal Computer
Social Information Processing (SIP)
Analogamente chi riceve un messaggio tende a categorizzare il proprio interlocutore e, in mancanza di altre informazioni, lo fa stereotipicamente attraverso le informazioni disponibili
Questi aspetti di costruzione di una realtà sociale condivisa vengono costantemente ricalibrati sulla base dei feedback ricevuti nel corso dell’interazione
Contestazione all’approccio RSC una confusione tra dimensione sociale ed interpersonale
la larghezza di banda di un medium non ha nulla a che fare con la sua capacità di trasmettere indici sociali, buona parte dei quali sarebbero al contrario ugualmente esprimibili tramite accorgimenti ed opzioni
La Comunicazione Mediata dal Computer
Social Identity model of DEindividuation (SIDE)
ugualmente esprimibili tramite accorgimenti ed opzioni di cui la maggior parte dei sistemi sono dotati
Differenza tra identità personale degli individui in
interazione e identità sociali che entrano in gioco nel momento in cui l'interazione attraverso il mezzo
elettronico si configura come interazione tra gruppi
Prospettiva vicina alla Self Categorization Theory
deindividuazione come salienza dell'identità sociale a scapito di quella individuale, in
La Comunicazione Mediata dal Computer
Social Identity model of DEindividuation (SIDE)
sociale a scapito di quella individuale, in
seguito alla consapevolezza di essere membri di uno specifico gruppo sociale,
consapevolezza che deriva dall'essere in
interazione con membri di un gruppo diverso
dal proprio
In una situazione di deindividuazione (tipica della CMC) si realizzano due tipi opposti di
comportamento normativo:
condotte antisociali quanto condotte ipersociali, a
seconda del tipo di identità di riferimento dei soggetti in quella specifica situazione
La Comunicazione Mediata dal Computer
Social Identity model of DEindividuation (SIDE)
in quella specifica situazione
Nel caso in cui il soggetto venga coinvolto in qualità di membro di un gruppo, il suo
comportamento on line può risultare persino più conforme alle norme del gruppo di cui si sente membro di quanto non avverrebbe in
un'interazione faccia a faccia
La Formazione a Distanza
Dalla metà degli anni ’90 crescita degli
strumenti della comunicazione elettronica
Sviluppo di strumenti in grado di favorire i
Sviluppo di strumenti in grado di favorire i processi di apprendimento
Sviluppo della formazione a distanza (FAD) di III generazione
Apprendimento come processo sociale
Comunità di pratiche
Strumenti sul Web favoriscono lo sviluppo di
“comunità di apprendimento”
Favoriscono sia il superamento dell’isolamento del singolo individuo davanti al computer, sia la valorizzazione dei suoi rapporti con il gruppo, valorizzazione dei suoi rapporti con il gruppo, definendo, in questo modo, una concezione
essenzialmente sociale dell’apprendimento e della conoscenza
Stimolo delle teorizzazioni psico-pedagogiche
sull’apprendimento collaborativo
Comunità di pratiche
La dimensione collettiva ricopre un ruolo fondamentale sulla costruzione dell’identità personale e sociale di ciascun membro di una comunità
Se è vero che i fenomeni sociali sono il prodotto
della volontà e dell’azione di un singolo individuo, è altrettanto vero che questi riguardano individui che si riferiscono ad altri individui, ovvero trovano la loro ragione d’esistere nel fatto stesso di appartenere a contesti allargati che contribuiscono alla definizione
Costrutto fondamentale è quello di comunità di pratiche, caratterizzato da tre dimensioni:
impegno reciproco
impresa comune repertorio condiviso
Comunità di pratiche
repertorio condiviso
Comunità di pratiche
Concezione culturale dell’apprendimento che ribalta l’impostazione individualistica
non più singoli individui che apprendono in isolamento, ma comunità che elaborano creativamente conoscenza
L’apprendimento avviene quando esperienze, scoperte, informazioni, diventano patrimonio
comune dell’intera organizzazione, sedimentando la conoscenza nelle pratiche condivise,
codificandole sotto forma di norme, valori, metafore in base alle quali ogni membro
Didattica attraverso il web 2.0
Mark Zuckerberg: «stiamo andando verso la costruzione di un Web dove la condizione di base sarà quella sociale»
(BBC News, 2010)
Internet del 201* non è più confinato dentro un sistema lineare di funzionamento unidirezionale, dove un singolo utente scarica dati, informazioni e altre risorse prodotte da lineare di funzionamento unidirezionale, dove un singolo utente scarica dati, informazioni e altre risorse prodotte da un numero relativamente basso e selezionato di fornitori di contenuti
Al contrario, oggi Internet può essere guidato (ed entro certi limiti determinato) dalle attività dei suoi normali utenti - ciò che alcuni tecnologi hanno descritto come connettività
“molti-a-molti” piuttosto che “uno-a-molti” (O’Reilly, 2005)
Ergonomia sociale
Ricerche sui Computer Mediated Group (CMG)
Analisi fondamentale per tutti coloro che progettano sistemi virtuali per l’interazione
Ergonomia sociale
Ergonomia sociale
una prospettiva caratterizzata da regole e indicazioni da seguire al fine di operare una accurata progettazione degli ambienti di comunicazione e di interazione sociale
Obiettivo è di ottimizzare il processo interattivo in funzione degli obiettivi che si vogliono raggiungere affinché la CMC produca risultati in termini di interazioni, soddisfazione
d’uso, performance, efficienza, ma anche stabilità e
Tipologia di ambiente
Caratteristiche dei media
Copresenza Visibilità Udibilità Simultaneità Sequenzialità
Face to face X X X X X
Real-time audio/video (videoconferenza)
X X X X
Ergonomia sociale
Solo audio (conferenza telefonica)
X X X
Dialogo elettronico in real-time testuale (chat)
X X
Dialogo elettronico differito testuale (forum, mail)
X
Oltre ogni determinismo sociologico o tecnologico, è possibile affermare che gli strumenti
interagiscono in un rapporto di reciproco feedback con la situazione individuale e sociale
Ergonomia sociale
Di conseguenza, la scelta di strumenti specifici è un passaggio necessario che corrisponde ad
esigenze specifiche, i cui limiti e potenzialità sono definiti attraverso le interazioni con essi e il cui uso viene modellato dai bisogni contingenti della
comunità e dei suoi membri