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Bari, 25 ottobre 2011

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Bari, 25 ottobre 2011

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(4)

Le Linee guida intendono suggerire alle pubbliche amministrazioni criteri e strumenti per:

1) la razionalizzazione dei contenuti on line 2) la riduzione dei siti web pubblici obsoleti 3) il miglioramento di quelli attivi

Le Linee guida per i siti web della PA Le Linee guida per i siti web della PA

new

(5)

Sommario delle Linee guida Sommario delle Linee guida

Presentazione e sintesi

1. Destinatari delle Linee guida e normativa di riferimento 2. Analisi e identificazione degli interventi da realizzare 3. Criteri d’indirizzo per la razionalizzazione dei contenuti

e per la riduzione dei siti web delle PA

4. Criteri di indirizzo e strumenti per garantire la qualità dei siti web delle pubbliche amministrazioni

5. Criteri di indirizzo e strumenti per il trattamento dei dati, della documentazione pubblica e per la loro

reperibilità

6. Metodi per la rilevazione e il confronto della qualità dei servizi online e dei siti web delle PA

Appendice: Contenuti minimi dei siti istituzionali delle PA

(6)

Struttura delle Linee guida

Struttura delle Linee guida

(7)

Vademecum

Vademecum Sviluppo e gestione dei siti web delle PA Sviluppo e gestione dei siti web delle PA

Componenti funzionali per la costruzione dei siti web delle PA

Criteri per lo sviluppo e la gestione dei siti web delle PA

Ruoli coinvolti nello sviluppo e nella gestione dei siti web delle PA

(8)

Vademecum

Vademecum Albo on line Albo on line

(9)

Vademecum

Vademecum Dominio gov.it Dominio gov.it

(10)

Vademecum

Vademecum Open Data Open Data

(11)

1. Destinatari delle Linee 1. Destinatari delle Linee guida e normativa di

guida e normativa di riferimento

riferimento

definisce i destinatari delle Linee guida e illustra i riferimenti normativi più rilevanti

(12)

Destinatari delle Linee guida Destinatari delle Linee guida

Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165

art.1, comma 2 - Tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e

associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli Enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche

amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300

Tutte le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n.

165, nel rispetto della loro autonomia organizzativa

(13)

Responsabile del procedimento di pubblicazione Responsabile del procedimento di pubblicazione

La Direttiva n. 8/2009 introduce la figura del responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti

http://www.nomesito.gov.it/responsabile nome sito

Responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti

Mario Rossi

Dirigente responsabile Settore Comunicazione [email protected]

Tel 06/060567 Curriculum Vitae

Il responsabile è chiamato a raccogliere le segnalazioni inerenti la presenza di un contenuto obsoleto ovvero la non corrispondenza delle informazioni presenti sul sito a quelle contenute nei provvedimenti originali.

Nel caso non sia espressamente nominato, è il vertice della struttura organizzativa dell'Amministrazione.

Note legali | Privacy | Contatti | Responsabile PPC

(14)

Ruoli coinvolti nello sviluppo e nella gestione dei siti web Ruoli coinvolti nello sviluppo e nella gestione dei siti web

Responsabile dei sistemi informativi

Responsabile

dell'accessibilità Responsabile del procedimento di pubblicazione

Capo ufficio

stampa Responsabile

URP

Avviamento del

progetto X X X X

Analisi dei

requisiti X X X X

Disegno e progettazione tecnica

X X

Sviluppo e migrazione del sito

X X

Collaudo e messa in esercizio

X X

Gestione del sito X X X X X

(15)

Normativa di riferimento Normativa di riferimento

1) Principi dell'amministrazione digitale

2) Accessibilità

3) Trasparenza e partecipazione

4) Privacy

5) Qualità del web

6) Comunicazione pubblica

7) Normativa regionale

(16)

1) Principi dell'Amministrazione digitale 1) Principi dell'Amministrazione digitale

Il testo normativo che riunisce i principi alla base dell’Amministrazione digitale è il Codice

dell'Amministrazione Digitale (CAD), considerato nella versione del testo integrato che comprende:

• Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, pubblicato in G.U. del 16 maggio 2005, n. 112 - S.O. n.

93 "Codice dell'amministrazione digitale";

• Decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 159, pubblicato in G.U. del 29 aprile 2006, n. 99 - S.O. n.

105 "Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 recante Codice dell'amministrazione digitale";

• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 aprile 2008 - "Regole tecniche e di sicurezza per il funzionamento del Sistema pubblico di connettività previste dall'art. 71, comma 1- bis del Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il “Codice dell'Amministrazione Digitale”;

• Decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito in Legge 28 gennaio 2009, n. 2 che ha introdotto modifiche al CAD;

• Legge 18 giugno 2009, n. 69, che ha introdotto il comma 2-ter e 2-quater all’art. 54 del CAD in materia di contenuto dei siti delle pubbliche amministrazioni

• Decreto legislativo n. 235 del 30 dicembre 2010, che ha modificato e integrato il CAD.

(17)

2) Accessibilità 2) Accessibilità

Il tema dell’accessibilità è stato normato dalla Legge 9 gennaio 2004, n. 4 (c.d. Legge Stanca), recante “Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici” che ha introdotto l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di dotarsi di siti web accessibili.

Successivamente sono stati emanati i regolamenti attuativi:

• D.P.R. 1 marzo 2005, n. 75 recante il regolamento di attuazione della Legge Stanca per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

• Decreto Ministeriale 8 luglio 2005 contenente i requisiti tecnici ed i diversi livelli per l’accessibilità agli strumenti informatici; sono in corso di revisione i nuovi requisiti tecnici proposti dal gruppo di lavoro incaricato della revisione dell’Allegato A del D.M. 8 luglio 2005

(18)

3) Trasparenza e partecipazione attiva del cittadino 3) Trasparenza e partecipazione attiva del cittadino

La partecipazione del cittadino alla vita democratica è un principio che discende direttamente dal diritto di sovranità popolare e dal diritto di cittadinanza, riaffermato dalla normativa europea.

• Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, definisce i contenuti obbligatori che le pubbliche amministrazioni hanno l’onere di pubblicare in una apposita sezione sui propri siti web istituzionali

• Delibera CiVIT n. 105/2010, “Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità” specifica i contenuti che devono essere pubblicati sul sito istituzionale e le modalità di pubblicazione per facilitarne la reperibilità e l’uso da parte dei cittadini

• Legge 7 giugno 2000, n. 150, nel disciplinare le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni, ha riconosciuto il diritto di accesso del cittadino all’azione

amministrativa

(19)

4) Privacy 4) Privacy

La regolamentazione in materia di privacy è definita dal Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196

“Codice in materia di protezione dei dati personali” (c.d. Codice della Privacy).

Le prescrizioni contenute nel Codice della Privacy sono state aggiornate dai seguenti provvedimenti normativi:

• Legge 6 agosto 2008 n. 133, di conversione, con modificazioni, del Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 "Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria";

• Decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 109, "Attuazione della Direttiva 2006/24/CE riguardante la conservazione dei dati generati o trattati nell'ambito della fornitura di servizi di capi”.

• Deliberazione 2 marzo 2011 “Linee guida in materia di trattamento di dati personali contenuti anche in atti e documenti amministrativi, effettuato anche da soggetti pubblici per finalità di pubblicazione e diffusione sul web”.

(20)

5) Qualità del web 5) Qualità del web

Il tema della qualità del web è direttamente connesso alla finalità di una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini e delle imprese.

• Direttiva 24 marzo 2004 sulla rilevazione della qualità percepita dai cittadini del Dipartimento della Funzione Pubblica, introduce il tema delle indagini di customer satisfaction come metodologia di rilevazione delle esigenze dei cittadini, con lo scopo di migliorare la performance dei servizi

• Direttiva 27 luglio 2005 per la qualità dei servizi on line e la misurazione della soddisfazione degli utenti prevede, tra i compiti delle pubbliche amministrazioni, il miglioramento della comunicazione istituzionale e la verifica della soddisfazione del pubblico nei confronti dell'utilizzo dei servizi on line (punti 5 e 6)

• Direttiva 24 ottobre 2005 del Ministro per la funzione pubblica sulla semplificazione del linguaggio delle pubbliche amministrazioni

• Direttiva del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione 19 dicembre 2006 fornisce alla amministrazioni le indicazioni per accogliere un approccio organizzativo improntato sulla qualità, sulla autovalutazione e sul miglioramento continuo

(21)

6) Comunicazione pubblica 6) Comunicazione pubblica

Il testo fondamentale che norma la materia della comunicazione pubblica è la Legge 7 giugno 2000, n. 150, che disciplina le attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni, ed il regolamento attuativo contenuto nella Direttiva P.C.M. 21 settembre 2000 sul programma delle

iniziative di informazione e comunicazione istituzionale delle amministrazioni dello Stato.

Gli strumenti previsti dalla Legge per la comunicazione istituzionale rivolta a cittadini ed imprese

prevedono: l’Ufficio stampa, l’Ufficio relazioni con il pubblico (URP) ed “analoghe strutture”. Le strutture analoghe previste richiamano i nuovi mezzi di comunicazione messi a disposizione dalla tecnologia: siti web, portali, newsletter.

(22)

7) Normativa regionale 7) Normativa regionale

Regione Abruzzo L.R. del 14 marzo 2000, n. 25 Legge generale sulla società dell’informazione

Regione Basilicata L.R. del 4 novembre 1996, n. 53 Legge generale sulla società dell’informazione

Regione Emilia Romagna

L.R. del 24 maggio 2004, n. 11 Legge generale sulla società dell’informazione

Regione Friuli Venezia Giulia

L.R. del 9 gennaio 2006, n. 1

L.R. del 18 maggio 2006, n. 8 Principi e norme del sistema Regione-EELL Diffusione cultura informatica

Regione Lazio L.R. del 3 agosto 2001, n. 20 Istituzione società regionale per l'informatica Legge generale in corso di preparazione

Regione Liguria L.R. del 18 Dicembre 2006, n. 42 Legge generale sulla società dell’informazione

Regione Molise L.R. del 27 gennaio 1999, n. 3 Informatizzazione uffici e servizi regionali

Regione Piemonte L.R. del 26 marzo 2009, n. 9 Legge sul pluralismo informatico, software libero e portabilità dei documenti informatici

Regione Siciliana L.R. del 3 maggio 2001, n. 6

L.R. del 27 aprile 1999, n. 10 Istituzione del Coordinamento sistemi informativi Razionalizzazione spesa informatica

Regione Toscana L.R. 26 gennaio 2004, n. 1

L.R. 5 ottobre 2009, n. 54 Legge generale sulla società dell’informazione

Istituzione del sistema informativo e del sistema statistico regionale

Regione Umbria L.R. 31 luglio 1998, n. 27

L.R. 25 luglio 2006, n. 11 Legge generale sulla società dell’informazione

Legge sul pluralismo informatico, software a sorgente aperto e portabilità dei documenti informatici

Regione Valle d'Aosta L.R. 12 luglio 1996, n. 16 Legge generale sulla società dell’informazione

Regione Veneto L.R. del 14 novembre 2008, n. 19 Legge sul pluralismo informatico, riuso, formati aperti e standard

(23)

2. Analisi e identificazione 2. Analisi e identificazione degli interventi da realizzare degli interventi da realizzare

identifica i possibili interventi da realizzare sulla base delle diverse tipologie di siti web

pubblici

(24)

1) Accertata utilità

2) Semplificazione dell'interazione tra PA e cittadino 3) Trasparenza dell'azione amministrativa

4) Facile reperibilità e fruibilità dei contenuti 5) Costante aggiornamento

Caratteristiche dei siti web della PA Caratteristiche dei siti web della PA

I siti web delle PA devono concorrere ad affermare il diritto dei cittadini ad un'efficace comunicazione, offrendo all’utenza cui si rivolgono un canale permanente di dialogo con l’istituzione

(25)

Siti istituzionali

presentare una istituzione pubblica descrivendone l'organizzazione, i compiti, ecc.

Tipologia dei siti web della PA Tipologia dei siti web della PA

Siti tematici

presentare un progetto o un evento, erogare un servizio, promuovere una nuova iniziativa di policy, comunicare con specifici target, focalizzare un’area di interesse

www.lavoro.gov.it www.cliclavoro.gov.it

(26)

Livelli di interattività Livelli di interattività

Livello Obiettivo primario Servizi offerti

Livello 1 Informazione Informazioni sul procedimento amministrativo e sulle modalità di espletamento

Livello 2 Interazione a una via Moduli per la richiesta dell’atto/procedimento amministrativo di interesse che dovrà poi essere inoltrata attraverso canali

tradizionali

Livello 3 Interazione a due vie L’utente può avviare l’atto/procedimento amministrativo di interesse e viene garantita on line solo la presa in carico dei dati immessi dall’utente

Livello 4 Transazione L’utente può avviare l’atto/procedimento amministrativo di interesse fornendo i dati necessari ed eseguire la transazione corrispondente interamente on line

Livello 5 Personalizzazione L'utente, oltre ad eseguire on line l'intero ciclo del

procedimento amministrativo di interesse, riceve informazioni che gli sono inviate preventivamente

(27)

Obiettivi primari dei siti web della PA Obiettivi primari dei siti web della PA

Tipologia Obiettivo primario Contenuti caratterizzanti Interazione Istituzionale Informare gli utenti Chi siamo, dove siamo, attività istituzionali,

organigramma, normativa, documentazione, concorsi, gare e appalti, ecc.

Dal 1°al 3°

Erogare servizi Servizi informativi, modulistica, servizi di interazione con l’utente, servizi transattivi

Dal 1°al 5°

Tematico Presentare un progetto/iniziativa

Interviste, interventi, sala stampa, comunicati stampa, speciali, approfondimenti, ecc.

Dal 1°al 3°

Gestire una

community Forum, Wiki, social navigation, ecc. Dal 3°al 5°

Erogare servizi Servizi informativi, modulistica, servizi di interazione con l’utente, servizi transattivi

Dal 1°al 5°

Formare Documenti formativi, corsi on line , folksonomie Dal 3°al 5°

(28)

Obiettivi fondamentali:

1) razionalizzare le informazioni 2) ridurne i costi di gestione 3) offrire un servizio migliore

Tipologie di intervento da realizzare Tipologie di intervento da realizzare

Siti istituzionali

- revisione dei contenuti

- eventuale cancellazione di pagine obsolete

Siti tematici

- revisione dei contenuti

- eventuale dismissione del sito

(29)

L'analisi comprende tre fasi fondamentali:

1) raccolta delle informazioni critiche 2) valutazione preliminare

3) individuazione dello scenario di riferimento

Analisi dell’intervento da realizzare

Analisi dell’intervento da realizzare

(30)

Deve essere finalizzata a:

1) realizzare una mappa di tutti i siti dell’ente

2) predisporre una scheda che includa un insieme minimo di elementi conoscitivi

Raccolta delle informazioni critiche Raccolta delle informazioni critiche

Scheda per la raccolta delle informazioni Nome sito

Tipo sito

Dominio principale

Domini di comunicazione Responsabile sito

Ruolo e responsabilità dell’Ente Descrizione degli obiettivi

Storia del sito

Aggiornamento dei contenuti Accessi unici e pagine visitate Soddisfazione degli utenti Dati di costo

Valutazione Finale

Tipologia di intervento da realizzare

(31)

Valutazione preliminare: checklist di base Valutazione preliminare: checklist di base

Checklist di base per l’individuazione della tipologia di intervento da realizzare

Identificare il numero dei siti tematici e quando sono stati realizzati

Individuare i siti coincidenti con progetti, iniziative, eventi conclusi già da tempo Determinare l’esistenza di altri siti tematici con contenuti ridondanti rispetto a altri siti

Valutare la possibilità di ricomprendere nel sito istituzionale le tematiche trattate nei siti tematici

Effettuare la rilevazione e l’analisi degli accessi, con particolare riguardo alla soddisfazione degli utenti

Nel caso della gestione di una community, valutare la coerenza tra risultati attesi e risultati conseguiti, in termini di numero di iscrizioni, discussioni avviate e messaggi ricevuti

Nel caso dei siti web tematici dedicati a specifici servizi, valutare la coerenza tra risultati attesi e risultati conseguiti, in termini di transazioni gestite e di visite degli utenti

Nel caso di siti web tematici relativi alla formazione, valutare l’adeguatezza dell’aggiornamento dei contenuti didattici, l’adeguatezza del numero di utenti e del livello di utilizzo

Valutare quanto sia necessario rendere visibili contenuti che si considerano obsoleti

Analizzare l’effettiva utilità di un sito tematico creato per supportare una attività o un progetto ormai concluso Valutare se il sito è gestito con un numero congruo di persone

Individuare i costi di gestione del sito Analizzare i contratti in essere legati al sito

Verificare l’avvenuta registrazione del sito al dominio .gov.it

(32)

Individuazione dello scenario di riferimento Individuazione dello scenario di riferimento

Raccolta delle informazioni +

Valutazione preliminare

Caso A - sito da mantenere

Il sito non richiede interventi di riduzione

Caso B - sito da razionalizzare

Il sito non risponde positivamente alla valutazione, ma sussistono le condizioni che hanno portato alla sua realizzazione

Caso C - sito da dismettere

Non sussistono le condizioni che hanno portato alla sua realizzazione  deve essere dismesso

Caso D - sito da realizzare

Delineare una procedura

standardizzata che identifichi le azioni da intraprendere

(cfr. Appendici delle Linee guida)

(33)
(34)

3. Criteri d'indirizzo per la 3. Criteri d'indirizzo per la

razionalizzazione dei contenuti e razionalizzazione dei contenuti e per la riduzione dei siti web delle per la riduzione dei siti web delle PA PA

illustra il processo di razionalizzazione dei contenuti e di riduzione dei siti web obsoleti

(35)

1) Controllare e aggiornare periodicamente i contenuti soggetti a obsolescenza

2) Evidenziare elementi informativi relativi alla effettiva validità del singolo contenuto

3) Evidenziare la data di pubblicazione sulla singola pagina, sezione del sito, banca dati

4) Monitorare gli accessi e verificare la rispondenza dei contenuti/servizi alle aspettative degli utenti

5) Valutare la necessità di una revisione del nome di dominio e della architettura dell'informazione

Razionalizzazione dei contenuti (Caso B) Razionalizzazione dei contenuti (Caso B)

1. Contenuti 2. Validità

3. Data di pubblicazione 4. Accessi

5. Architettura dell’informazione

(36)

1) Effettuare un controllo dei contenuti pubblicati 2) Identificare i collegamenti chiave del sito web

3) Identificare e gestire i contenuti che non devono più essere più essere pubblicati on line

4) Migrare i contenuti da conservare on line

Riduzione dei siti web pubblici (Caso C)

Riduzione dei siti web pubblici (Caso C)

(37)

Per ogni contenuto, è necessario identificarne:

1) il proprietario 2) la rilevanza

3) la data di ultimo aggiornamento 4) l'accuratezza

1) Effettuare un controllo dei contenuti pubblicati 1) Effettuare un controllo dei contenuti pubblicati

Determinare il contenuto da migrare verso un altro sito web

Identificare i contenuti da archiviare Identificare i contenuti di perenne utilità

(38)

2) Identificare i collegamenti chiave del sito web 2) Identificare i collegamenti chiave del sito web

Alcuni pagine web da dismettere potrebbero essere referenziate da siti esterni

Informare i gestori di questi siti della eventuale operazione di dismissione

Reindirizzare gli utenti verso il nuovo sito o avvertirli dell'avvenuta dismissione

Verificare la necessità di mantenere la proprietà del dominio per reindirizzarlo al sito istituzionale

(39)

3) Identificare e gestire i contenuti che non devono più 3) Identificare e gestire i contenuti che non devono più essere raggiungibili via web

essere raggiungibili via web

I contenuti possono continuare ad essere utili

Identificare delle procedure interne per la gestione delle informazioni e della

documentazione

Archiviare il sito  archivio.nomesito.gov.it

(40)

4) Migrare i contenuti da conservare on line 4) Migrare i contenuti da conservare on line

Il contenuto che deve essere mantenuto on line deve essere spostato su un altro sito web

Rivedere i contenuti e garantire risiedano in un sistema di archiviazione

Elaborare un documento contenente le procedure da adottare

Determinare come e quando i contenuti saranno migrati

Utilizzare differenti sistemi di gestione dei contenuti per i vecchi e per i nuovi siti web

Verificare il buon esito della migrazione prima di dismettere il sito in via definitiva Comunicare l'elenco dei siti da dismettere a [email protected]

(41)
(42)

4. Criteri di indirizzo e strumenti 4. Criteri di indirizzo e strumenti per garantire la qualità dei siti web per garantire la qualità dei siti web della pubblica amministrazione

della pubblica amministrazione

propone criteri di indirizzo per il miglioramento della qualità dei propri siti web

(43)

La qualità dei siti web delle PA dipende da:

1) la riconoscibilità della natura pubblica del sito 2) la chiara identificazione dell'amministrazione che lo gestisce

3) Il rispetto di alcuni requisiti minimi

La qualità dei siti web della pubblica amministrazione

La qualità dei siti web della pubblica amministrazione

(44)

Le PA sono tenute a iscrivere al dominio gov.it tutti i siti che intendono mantenere attivi (Direttiva 8/2009) I nomi dei siti istituzionali sono assegnati in analogia con quanto stabilito per il dominio .it

I siti tematici devono preferibilmente risiedere all'interno del dominio istituzionale dell'Ente

Iscrizione al dominio ".gov.it"

Iscrizione al dominio ".gov.it"

Linee guida per i siti web delle Aziende ed Istituti Pubblici del Servizio Sanitario Regionale

Le Aziende ed Istituti pubblici del SSR devono:

• provvedere alla registrazione al dominio gov.it del proprio sito aziendale

• Utilizzare la seguente struttura ad albero per i nomi da assegnare ai siti istituzionali:

<<tipo struttura.nome

struttura(opzionale).provincia(esteso).gov.it>>

ad esempio: asl.bari.gov.it, policlinico.bari.gov.it, ospedaliriuniti.foggia.gov.it

• iscrivere contestualmente lo stesso nome anche sotto il

dominio .it e mantenere attivi i nomi precedentemente utilizzati

(45)

Principio di trasparenza

Trasparenza Trasparenza

Assicurare la massima circolazione possibile delle informazioni

Definizione di trasparenza

Trasparenza come “accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle

amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli

andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del

(46)

Contenuti minimi Contenuti minimi

Aggiungere alle pagine web meta- dati che ne descrivano il contenuto Utilizzare lo Standard Dublin Core

La Tabella 5 schematizza i contenuti che devono essere presenti sui siti istituzionali, collegandoli alle norme di

riferimento e segnalando alla voce “Indicazioni di reperibilità”

i principali suggerimenti operativi per ciascuna voce

(47)

Contenuti minimi della sezione

Contenuti minimi della sezione Trasparenza, valutazione e Trasparenza, valutazione e merito

merito

Per l’organizzazione della Sezione Trasparenza, valutazione e merito si rimanda alla Delibera CiVIT n.105/2010

(48)

Contenuti minimi dei siti istituzionali Contenuti minimi dei siti istituzionali

Trasparenza, valutazione e merito Caselle di posta elettronica e posta elettronica certificata

Pubblicazioni e messaggi di informazione e di comunicazione

Bandi di gara e di concorso, bilanci

Servizi disponibili on line e servizi di futura pubblicazione

Pubblicità legale

Appendice “Contenuti minimi dei siti istituzionali”

Fornisce anche alcune raccomandazioni sulla

pubblicazione di indirizzi dei centri di contatto (vedo:

MiaPA) e Domande & Risposte (vedi: Linea Amica)

(49)

Contenuti minimi dei siti tematici Contenuti minimi dei siti tematici

Deve essere presente la pagina Informazioni sul sito che contenga i seguenti contenuti:

• Amministrazioni responsabili

indicazione delle Amministrazioni, una o più, che hanno realizzato il sito e che lo gestiscono, aggiornandolo

• Finalità del sito

sintetica descrizione delle finalità del sito con il riferimento alle norme, ai protocolli d’intesa, al progetto o all’iniziativa che ne hanno determinato o reso opportuna la realizzazione

• Frequenza di aggiornamento dei contenuti

descrizione dei motivi, delle modalità e dei tempi previsti per l’aggiornamento dei contenuti

• Periodo di validità del sito

segnalazione della data eventualmente prevista per la chiusura del sito

• Informativa sulla privacy

(50)

Aggiornamento dei contenuti Aggiornamento dei contenuti

Principali attributi di validità di un contenuto:

• Permanente

il contenuto in sé non è soggetto ad

obsolescenza (es. sezione La nostra storia del sito INPS)

• Collegata

il contenuto è collegato ad un evento che ne determina la necessità di aggiornamento (es.

Organigramma)

• A termine

Il contenuto ha una scadenza che ne

determina l'eliminazione o lo spostamento in un archivio (es. un avviso, una notizia, ecc.).

(51)

Visibilità dei contenuti Visibilità dei contenuti

Le Amministrazioni sono tenute ad informare gli utenti dell'esistenza dei loro siti web:

nella modulistica nei comunicati pubblicitari

stampa, radiofonici e televisivi

nella carta intestata e nei biglietti da visita

nella firma istituzionale delle e-mail

nei documenti a circolazione esterna nelle pubblicazioni cartacee

di ogni tipo

(52)

Requisiti per l'accessibilità Requisiti per l'accessibilità

La Legge 4/2004 prevede l'obbligo per tutti i siti delle amministrazioni pubbliche di essere accessibili ai disabili

La finalità della Legge è di garantire ai disabili il diritto di accesso a tutte le fonti di informazione ed ai relativi servizi della Pubblica Amministrazione

Revisione requisiti tecnici

L’Allegato A del Decreto Ministeriale 8 luglio 2005 è in via di revisione per permettere un adeguamento della normativa italiana alle evoluzioni degli strumenti tecnologici e delle regolamentazioni internazionali intervenute dalla sua pubblicazione

Attualmente la proposta di adeguamento è stata notificata alla Commissione europea e potrà essere adottata al termine del periodo di statu quo previsto (settembre 2011)

(53)

Breve cronologia sull’accessibilità dei siti web Breve cronologia sull’accessibilità dei siti web

maggio 1999 WCAG 1.0

dicembre 2009

WCAG 2.0 in italiano

gennaio 2004 Legge 4/2004

luglio 2005

DM 8 luglio 2005

aprile 2008

DM 30 aprile 2008

dicembre 2008 WCAG 2.0

??

Nuovi requisiti aprile 2010

Proposta revisione requisiti tecnici marzo 2005

DPR 30 marzo 2005

(54)

Proposta di revisione dei requisiti tecnici Proposta di revisione dei requisiti tecnici

1. Percepibile

2. Utilizzabile

3. Comprensibile

4. Robusto

1. Alternative testuali

2. Contenuti audio/video e animazioni 3. Adattabile

4. Distinguibile

5. Accessibile da tastiera

6. Adeguata disponibilità di tempo 7. Crisi epilettiche

8. Navigabile

9. Leggibile 10. Prevedibile

11. Assistenza nell’inserimento di dati

12. Compatibile

Principi Requisiti Punti di controllo

1.1 2.1 - 2.4 3.1 - 3.3 4.1 - 4.5

5.1 - 5.2 6.1 - 6.2 7.1 8.1 - 8.7

9.1 - 9.2 10.1 - 10.4 11.1 - 11.4

12.1 - 12.2

(55)

I siti web della PA devono contenere informazioni e servizi facilmente utilizzabili da tutti, qualsiasi sia la loro competenza informatica o abilità fisica

Indirizzi sul design e usabilità Indirizzi sul design e usabilità

Per essere usabile un sito deve:

- essere adeguato ai bisogni e alle aspettative di specifici utenti che lo utilizzano in specifici contesti d'uso

- risultare facile da capire, da imparare, da usare ed essere gradevole

- consentire di eseguire le specifiche attività lavorative in maniera corretta, veloce e con soddisfazione

- generare pochi errori non critici

(56)

L'accesso ai servizi erogati in rete dalle PA è consentito tramite:

- la carta d'identità elettronica (CIE) - la carta nazionale dei servizi (CNS) - strumenti diversi in grado di consentire l'accertamento dell'identità del soggetto - la Gestione delle Identità Federate (GFID)

Accesso ai servizi on line Accesso ai servizi on line

GFID

Il documento “Modello di Gestione Federata delle Identità Digitali (GFID)”, pubblicato sul sito di DigitPA, approfondisce gli scenari e gli utilizzi a cui fare riferimento per un corretto utilizzo di tale modalità di accesso

(57)

Gestione automatizzata dei contenuti: il Content Management Gestione automatizzata dei contenuti: il Content Management System (CMS)

System (CMS)

Un CMS (content management system) permette di costruire e aggiornare un sito dinamico (intranet, community, e-commerce...)

Esistono CMS specializzati, cioè appositamente progettati per un tipo preciso di contenuti (un blog, un forum, ecc.) e CMS generici che consentono la pubblicazione di diversi tipi di contenuti

I CMS consentono di definire utenti, gruppi e diritti in modo da poter permettere una distribuzione del lavoro tra più persone

(58)

CMS: Strumenti di back end e servizi di front end CMS: Strumenti di back end e servizi di front end

Back end  organizzare la produzione dei contenuti

front end  fruire dei contenuti e delle applicazioni del sito

Strumenti di back end

Controllo degli accessi

Gestione del layout grafico

Statistiche accesso utenti

Workflow di pubblicazione

Monitoraggio dei contenuti

Search Engine Optimization

Servizi di front end

RSS

Moduli web (form)

Multilingua

Contenuti per il mobile

Tassonomia

(59)

Ogni sito pubblico deve fornire ai propri utenti una informativa chiara e completa in merito a:

- le caratteristiche generali dei contenuti proposti dal sito e loro corretto utilizzo

- le modalità di trattamento dei dati eventualmente resi disponibili dagli utenti

Policy Policy

Policy

Deve essere costantemente disponibile un link nel piè di pagina del sito

Distinguere due tipi di contenuti:

- “Note” o “Note legali”

- “Privacy” o “Protezione dei dati personali”

“Note legali”:

- Copyright - Utilizzo del sito

- Accesso a siti esterni collegati - Download

“Privacy”

Modalità di gestione del sito (vedi

“Codice in materia di protezione dei dati personali”)

Tipi di dati trattati:

- Dati di navigazione

- Dati forniti volontariamente dall'utente - Cookies

(60)

Ogni PA deve organizzare la rilevazione di dati statistici utili a comprendere il livello di utilizzo del proprio sito e i contenuti più graditi

I dati minimi da misurare sono:

- visitatori unici - sessioni utente - pagine viste

Tali dati, riferiti all’ultimo anno, devono essere forniti al momento dell’iscrizione del sito al dominio

“.gov.it”

Dati per il monitoraggio Dati per il monitoraggio

Rendere disponibili mensilmente i dati nella sezione www.nomesito.gov.it/datimonitoraggio

(61)

5. Criteri di indirizzo e strumenti per il 5. Criteri di indirizzo e strumenti per il trattamento dei dati, della

trattamento dei dati, della

documentazione pubblica e per la loro documentazione pubblica e per la loro reperibilità

reperibilità

indica criteri e strumenti per il trattamento dei dati e della documentazione pubblica

(62)

risorsa strategica da un punto di vista sociale, politico, economico e culturale

I dati come risorsa strategica I dati come risorsa strategica

La diffusione di queste informazioni può:

- favorire la crescita economica, la ricerca, l'innovazione, la competitività

- incoraggiare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica

I dati e i contenuti prodotti e gestiti dalla PA

(63)

Vademecum

Vademecum Open Data Open Data

(64)

Migliorare la reperibilità dei contenuti

- promuovere una organizzazione dei contenuti condivisa anche con altre amministrazioni

- utilizzare lo standard di metadati Dublin Core

- organizzare i contenuti secondo un’architettura dell’informazione che consenta la loro

presentazione in ordine di rilevanza e pertinenza

- rendere disponibile un motore di ricerca interno

- coltivare una politica di accesso aperto ai documenti prodotti

- facilitare l'accesso ai contenuti prevedendo un’area “Documentazione”

Classificazione e semantica Classificazione e semantica

I sistemi di classificazione devono individuare in modo omogeneo gli attributi che descrivono una risorsa (metadati) e i valori che gli attributi possono assumere (vocabolari)

(65)

Nella scelta dei formati da usare per la diffusione e archiviazione dei propri dati si deve:

- evitare di imporre vincoli tecnologici ed economici agli utenti

- assicurare interoperabilità tra i sistemi e flessibilità nell'utilizzo dei dati

- evitare vincoli nei confronti di particolari produttori, favorendo la libera concorrenza di mercato

- utilizzare standard che siano certificati e diffusi

Formati aperti Formati aperti

Formati raccomandati

HTML/XHTML per la pubblicazione di informazioni pubbliche su Internet

PDF con marcatura (ISO/IEC 32000-1:2008) XML per la realizzazione di database di pubblico accesso ai dati

ODF e OOXML per documenti di testo PNG per le immagini

OGG per i file audio Theora per file video Epub per libri

(66)

Nella divulgazione dei dati e dei

contenuti prodotti, si deve considerare l'eventuale rilascio attraverso licenze che ne favoriscano la diffusione e ne incoraggino il riutilizzo

Contenuti aperti Contenuti aperti

Attribuzione Bisogna sempre indicare l'autore dell'opera

Non uso commercial e

Non sono consentiti usi commerciali dell'opera

Non opere

derivate Non sono consentite elaborazioni dell'opera

Condividi allo stesso modo

Si può modificare l'opera, ma deve essere rilasciata secondo le stesse condizioni scelte dall'autore

originale Italian Open Data Licence (IODL)

Licenza con cui si raccomanda di rilasciare i dati delle pubbliche amministrazioni in formato aperto

Sviluppata nell'ambito del progetto MiaPA e progettata in maniera specifica per i dataset della PA

(67)

Un esempio italiano di Open Data: MiaPA

Un esempio italiano di Open Data: MiaPA

(68)

Il portale dati.gov.it

Il portale dati.gov.it

(69)

Alcune App della PA

Alcune App della PA

(70)

Apps4Italy

(71)

6. Metodi per la rilevazione e il confronto 6. Metodi per la rilevazione e il confronto della qualità dei siti web della PA

della qualità dei siti web della PA

illustra orientamenti e principi generali sulla valutazione da parte degli utenti, le

rilevazioni di qualità, il confronto e l'interazione dei cittadini

(72)

La PA deve adottare sistemi di valutazione dei servizi per monitorare la qualità percepita e la soddisfazione degli utenti

Si raccomanda di:

- attivare modalità di raccolta delle segnalazioni dei cittadini

- adottare sistemi di rilevazione della customer satisfaction

- utilizzare i dati raccolti per attivare processi di miglioramento dei servizi erogati

Valutazione degli utenti

Valutazione degli utenti

(73)

Misurare la qualità di un sito permette di effettuare opportune scelte strategiche e operative utili nella pianificazione, progettazione e valutazione

L'utilizzo di una metodologia comune consente il confronto e l'individuazione dei punti di forza e di debolezza

Indici di qualità e benchmarking

Indici di qualità e benchmarking

(74)

Per i siti web delle PA è prioritario dotarsi di strumenti che aumentino la partecipazione degli utenti (e-Participation)

Gli strumenti di e-Participation devono garantire:

- la semplificazione della partecipazione al processo decisionale

- l'introduzione di spazi che consentano

l'interazione tra il cittadino e l'amministrazione - l'adozione di soluzioni adeguate a tutelare la privacy e la protezione dei dati dei cittadini

Partecipazione

Partecipazione

(75)

Web 2.0

Web 2.0

(76)

Il coinvolgimento dei cittadini ha come

precondizione l'adozione dell'approccio web 2.0 per la comunicazione e condivisione delle risorse on line

I social media possono essere considerati dalle pubblica amministrazione come canali di broadcasting ad alto potenziale di audience

Web 2.0

Web 2.0

(77)

La fine (definitiva) del broadcasting La fine (definitiva) del broadcasting

“My page”

Filtri cognitivi

(78)

Web 2.0

UGC

Folksonomie

Filtering SaS

Relazioni

Auto Publishing

Collaboration Social sharing

Youtube Slideshare

Flickr

Tag Tagclouds

Rss My page

API aperte Ajax

Social networks Yahoo answers

Blog

Wikipedia Google docs Yahoo gruppi

Forum Delicious

Last FM Anobii

Fonte: Giacomo Mason (http://www.intranetmanagement.it/)

(79)

Pubblicazione di immagini Pubblicazione di video Localizzazione

Presentazioni

Informazioni in tempo reale Social network

Strumenti del Web 2.0

Strumenti del Web 2.0

(80)

Esempi di PA 2.0 Esempi di PA 2.0

Comune di Torino

Regione Puglia

(81)

Grazie!

Grazie!

Gianluca Affinito

[email protected]

http://www.innovatoripa.it/users/gianluca-affinito

Sergio Agostinelli

[email protected]

http://www.innovatoripa.it/users/sagostinelli

Formez PA

http://www.formez.it

http://elearning.formez.it

Riferimenti

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