La corrente elettrica nei liquidi e nei gas

© 2012 Cristian Lucisano Editore • LE BASI DI FISICA - Aldo Marinoni

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La corrente elettrica nei liquidi e nei gas

Non sono solamente i metalli a condurre la corrente elettrica.

Sappiamo tutti quanto siano pericolosi i fulmini che si propagano nell’aria e che l’acqua contenuta nel nostro corpo conduce l’elettricità (è indispensabile infatti fare molta attenzione agli impianti elettrici quando si debba intervenire su di essi in tensione).

Mentre nei metalli la corrente è costituita da elettroni in scorrimento nel conduttore, nei liquidi le cariche in movimento sono costituite dalle sostante ionizzate disciolte in soluzione in essi (sali, acidi....).

La capacità di condurre elettricità nei liquidi è inferiore rispetto a quella dei metalli poiché il numero, l’inerzia e la distanza delle cariche elettriche in gioco sono diverse.

Bisogna però osservare che, mentre nei metalli le cariche in movimento sono costituite esclusivamente dagli elettroni, nelle soluzioni elettrolitiche a trasportare le cariche sono sia gli ioni positivi (cationi) sia gli ioni negativi (anioni).

Se poniamo in acqua due elettrodi collegati a una batteria, gli ioni positivi e gli ioni negativi degli elettroliti disciolti nell’acqua verranno attratti verso gli elettrodi aventi carica elettrica opposta agli ioni stessi: questo spostamento di ioni costituisce il trasporto di corrente elettrica all’interno del liquido.

Una volta a contatto con gli elettrodi, le sostanze ioniche acquistano o perdono un elettrone in modo da neutralizzare la loro carica.

Anche i gas se ionizzati possono condurre elettricità.

Se ionizzati da radiazioni ionizzanti, gli ioni, essendo atomi carichi, migrano verso gli elettrodi creando così una corrente all’interno del gas.

Le scintille e i fulmini sono il risultato del passaggio di corrente molto rapido attraverso gas

ionizzati con emissione di calore e radiazione luminosa.