SUPERFICI DI RIEMANN 2013-’14 ALCUNI ESERCIZI
FUNZIONI DI PI ´ U VARIABILI COMPLESSE.
1.1. Si consideri la funzione f : C 2 → C, f (z 1 , z 2 ) = z 1 3 z 2 + z 1 z 2 + z 1 2 z 2 2 + z 2 2 + z 1 z 2 3 . Trovare una decomposizione f = g w h come nel Teorema di Preparazione di Weierstrass.
1.2. Trovare il polinomio di Weirstrass g w (z) della funzione f (z, w) = sin(w 2 − z 3 ).
1.3. Sia O n l’anello dei germi in 0 ∈ C n delle funzioni olomorfe. ` E un dominio di integrit` a? Sia A n l’anello dei germi in 0 ∈ R n delle funzioni C ∞ . ` E un dominio di integrit` a? ` E noetheriano?
1.4. Sia U ⊂ C n un aperto e f : U → C olomorfa. Dimostrare che U − Z(f ) ` e connesso e denso in U . 1.5. Sia n ≥ 2. Sia U ⊂ C n un aperto e f : U − C n−2 → C olomorfa. Mostrare che c’` e una (unica) estensione olomorfa ¯ f : U → C.
1.6. Sia F : C 2 → C 2 , f (z, w) = (z, zw). ` E aperta? Confrontare con il caso di funzioni olomorfe da C a C.
VARIET ´ A COMPLESSE.
2.1. Quali sono le sottovariet` a analitiche compatte di C n ?
2.2. Quali dei seguenti gruppi sono gruppi di Lie complessi? (un gruppo di Lie complesso ` e un gruppo G che ha una struttura di variet` a complessa tale che la composizione G × G → G, (g 1 , g 2 ) 7→ g 1 g 2 , e l’inversione G → G, g 7→ g −1 , sono morfismi di variet` a complesse).
(a) GL n (C). (b) SL n (C) (matrici di determinante =1). (c) O n (C) (matrici ortogonali a coefficienti complessi). (d) Sp 2n (C) (matrici simplettiche a coefficienti complessi). (e) U n (C) (matrici unitarie).
2.3. Si consideri un toro complesso X Λ = C/Λ (dove Λ = e 1 Z + e 2 Z, con e 1 , e 2 linearmente indipendenti su R).
(a) Dimostrare che si pu` o sempre trovare un reticolo della forma Λ τ = 1 Z + τ Z, con Im(τ ) > 0, tale che X Λ ` e biolomorfo a X Λ
τ.
(b) Mostrare che X Λ
τe X Λ
τ 0
(con Im(τ 0 ) > 0) sono biolomorfi se e e solo se τ 0 = aτ + b
cτ + d con a b
c d
∈ SL 2 (Z)
2.4. Sia Λ 0 ⊂ C n il reticolo 1 Z n +iZ n e sia Λ ⊂ C n il reticolo e 1 Z+· · ·+e 2n Z. Dimostrare che se e 1 , . . . e 2n
sono algebricamente indipendenti su Q (non esiste un polinomio P ∈ Q[X 1 , . . . , X 2n ] tale che P (e i ) = 0 per i = 1, . . . , 2n) allora i tori complessi n dimensionali X Λ
0= C n /Λ 0 e X Λ = C n /Λ non sono biolomorfi.
2.5. Sia λ ∈ R, 0 < λ < 1. Si consideri la seguente azione di Z su C n − {0}: (k, ¯ z) 7→ λ k z. ¯ (a) Mostrare che (C n − {0})/Z ha una struttura naturale di variet` a complessa.
(b) Mostrare che, per n = 1, la variet` a complessa del punto precedente ` e biolomorfa ad un toro complesso C/Λ e determinare Λ esplicitamente.
(c) Mostrare che, in generale, la variet` a del punto (a) ` e diffeomeorfa a S 2n−1 × S 1 .
2.6. (a) Se P = P (x 1 , . . . , x n ) ` e un polinomio omogeneo di grado d dimostrare la seguente identit` a:
P n
i=1 x 1 (∂P/∂x i ) = dP .
(b) Sia X ⊂ P n C la sottovariet` a analitica definita dalle equazioni polinomiali omogenee
P 1 (z 1 , . . . , z n ) = 0
· · ·
· · ·
P k (z 1 , . . . , z n ) = 0 (k ≤ n). Dimostrare che X ` e liscia di dimensione n − k se e solo se rk( ∂P ∂z
ij
) ≡ k.
2.7. Sia G(k, n) = {V | V ` e un C-sottospazio vettoriale di C n e dim C V = k }. Dimostrare che G(k, n) ha una struttura naturale di variet` a complessa di dimensione k(n − k) (se k = 1 o k = n − 1 coincide con lo spazio proiettivo complesso).
2.8. Sia T → P n C is fibrato vettoriale olomorfo tautologico ( si ricorda che T = {(¯ v, [¯ z]) ∈ C n+1 × P n C | ¯ v ∈ Span(¯ z)} ). Sia E l’O P
n- modulo localmente libero associato. Calcolare Γ(X, E ) (in pratica, le sezioni olomorfe di T → P n ).
SUPERFICI DI RIEMANN
3.1. Per P (z, w) ∈ C[z, w] della forma z 2 + b(w)z + c(w) dimostrare che il discriminante (= risultante di P (z, w) e ∂P (z, w)/∂z ) ` e d(w) = b(w) 2 − 4c(w), Per P (z, w) = z 3 + b(w)z + c(w) dimostrare che d(w) = 4b(w) 3 + 27c(w) 2 .
3.2. Determinare il genere delle superfici di Riemann associate alle seguenti curve algebriche in C 2 : (a) z 3 + zw 3 + w = 0. (b) z 2 − (w − a 1 ) · · · (w − a m ) = 0, con a i 6= a j . (c) z 3 − w 6 + 1 = 0. (d) 4z 3 − 3z 2 w + w 3 − 2w = 0. (e) z 3 − 3z 2 + w 6 = 0. (f) z m + w m + 1 = 0.
3.3. Dimostrare che, dati 2g + 2 punti su S 2 , c’` e una superficie di Riemann di genere g compatta munita di un rivestimento di grado due: X → S 2 ramificato esattamente su quei punti, e che il rivestimento ` e unico a meno di isomorfismo.
FORME DIFFERENZIALI SU VARIET ` A DIFFERENZIABILI
4.1. Dimostrare che se una variet` a con bordo X ` e orientabile allora anche ∂X lo ` e, e un’orientazione di X induce naturalmente un’orientazione di ∂X.
4.2. Dimostrare il Teorema di Stokes per H n (semispazio x n ≥ 0 per ogni n.
4.3. Mostrare che l’usuale Teorema della Divergenza (detto anche di Gauss) per integrali su un dominio di R 3 ` e un caso particolare del nostro Teorema di Stokes. Generalizzare a domini di R n il Teorema di Gauss (cio` e dare tutte le definizioni necessarie, enunciare il teorema e mostrare che ` e un caso particolare del Teorema di Stokes)
4.4. Con metodi elementari (cio` e senza il Teorema di De Rham) determinare H DR ∗ (X), dove (a) X ` e una superficie liscia orientabile compatta di genere g,
(b) X ` e una superficie orientabile compatta di genere g con k buchi, (c) X = S n
(d) X = P n C
(e) X = C 2 /Λ un toro complesso di dimensione due
(f) X = C n /Λ un toro complesso di dimensione n
4.5. Per r > 0 sia ω r = (1/r) P n+1
i=1 (−1) i−1 x i dx 1 ∧ · · · c dx i · · · ∧ dx n+1 . (a) Mostrare che ω 1 ` e chisa. Calcolare R
S
nw 1 e concludere che w 1 non ` e esatta.
(b) Sia r 2 = x 2 1 + · · · + x 2 n+1 . Verificare che dr ω r = dx 1 ∧ · · · ∧ dx n+1 . Concludere che ω r ` e una forma di volume su S n (r) (sfera di raggio r).
4.6. Mostrare che H DR i (S n ) = R se i = 0, n e 0 altrimenti.
.4.7 Sia X la regione di R 3 definita da 1 < x 2 1 + x 2 2 + x 2 3 < 4. Mostrare che H DR 1 (X) = 0 e che H DR 2 (X) 6= 0.
Concludere che X non ` e diffeomeorfa a una palla di R 3 .
4.8. Sia F : X → Y un morfismo di variet` a complesse. Mostrare che F ∗ (A p,q Y ) ⊂ A p,q X .
FASCI E COOMOLOGIA
5.1. Sia A un anello commutativo. Dimostrare che un A-modulo libero ` e proiettivo.
5.2. Si consideri il diagramma
0 → F → E •
↓ f
0 → G → I •
dove E • ` e una risoluzione qualsiasi e I • ` e una risoluzione iniettiva. Siano g • , h • E • → I • due morfismi di complessi che estendono f . Mostrare che f • e g • sono omotopi. Estendere la proposizione al caso di risoluzioni proiettive.
5.3. (a) Sia 0 → I → A → B → 0 una successione esatta corta, con I iniettivo. Dimostrare che la successione esatta ` e spezzata, cio` e esiste un isomorfismo f : A → I ⊕ B tale che il diagramma seguente ` e commutativo:
0 → I → A → B → 0
↓ id ↓ f ↓ id
0 → I → I ⊕ B → B → 0
(b) Estendere al caso proiettivo. Dimostrare che ogni A-modulo proiettivo P ` e sommando diretto di un A-modulo libero (cio` e esistono due A-moduli C e D, con D libero, tali che P ⊕ C = D).
5.4. Sia U = C 2 − (0, 0). Sia D(Z i ) = {(z 1 , z 2 ) | z i 6= 0}. Si consideri il ricoprimento aperto U = D(Z 1 ) ∪ D(z 2 ). Mostrare che il gruppo di coomologia di Cech H ∨,1 (U , O U ) ` e un C-spazio vettoriale di dimensione infinita.
5.5. Si consideri il ricoprimento standard U di P 1 C . Mostrare che H ∨,1 (U , O P
1) = 0 e che H ∨,1 (U , Ω 1 P
1) ∼ = C.
5.6. Riempire i dettagli delle dimostrazioni (viste a lezione) delle seguenti proposizioni:
(a) se G ` e un gruppo abeliano divisibile allora G ` e iniettivo.
(b) la categoria dei gruppi abeliani ha abbastanza iniettivi;
(c) la categoria dei fasci in gruppi abeliani su un fissato spazio topologico ha abbastanza iniettivi.
TEOREMI DI DE RHAM E DOLBEAULT
6.1. Dimostrare che H sing k (X.R) ∼ = (H k,sing (X, R)) ∗ ∼ = Hom Z (H k,sing (X, Z), R).
6.2. (1) Dimostrare che il teorema di De Rham fornisce isomorfismi FUNTORIALI H k (X, R) ∼ = H DR k (X) ∼ = H sing k (X, R) al variare di X nella categoria delle variet` a differenziabili .
(2) Dimostrare che di isomorfismi funtoriali come sopra ce n’` e uno solo. (usare l’esercizio 5.2).
6.3. Consideriamo la coomologia singolare H ∞,sing k fatta con i simplessi e le catene C ∞ (invece che continue).
(a) Imitare l’argomento gi` a studiato in Topologia Algebrica per dimostrare che se U ` e una palla di R n (o, pi` u generalmente, un aperto contraibile) allora H ∞,sing k (X, Z) = 0 per k > 0. (Aiutarsi con: Warner:
Foundations of Differentiable..., Sez.5.31). Lo stesso vale rimpiazzando Z con R.
(b) Dimostrare che H sing k (X, Z) ∼ = H ∞,sing k (X, Z) (dimostrare che anche il secondo spazio ` e isomorfo a H k (X, Z).
6.4. Adattare il teorema di Stokes ad un teorema che assicuri che il morfismo A k (U ) → C ∞,sing k (U, R) che associa ad una k-forma ω la mappa che associa ad una catena differenziabile in U l’integrale di ω sulla catena induce un morfismo di risoluzioni
0 → R → A • X
k ↓
0 → R → C ∞,sing,X •
6.5. Assumendo le conclusioni dei precedenti esercizi, enunciare e dimostrare la versione pi` u precisa del Teorema di De Rham, cio` e che l’isomorfismo H DR k (X) ∼ = H sing k (X, R) ` e ¯ ω 7→ ( ¯ C 7→ R
C ω).
TEOREMI DI HODGE E APPLICAZIONI
7.1. Sia V uno spazio vettoriale (reale) con un prodotto scalare ( , ). Dimostrare che (v i
1∧ · · · v i
k, v i
1∧
· · · v i
k) := det(a hk ) dove a hk = det(v i
h, w j
h), esteso linearmente a tutto Λ k V definisce un prodotto scalare su Λ k V . (2) Dimostrare la stessa cosa nel caso hermitiano.
7.2. Dimostrare che, dato un prodotto scalare su T x X e un’orientazione le seguenti definizioni dell’operatore
∗ : Ω k x,X → Ω n−k x,X (a) hanno senso e (b) sono equivalenti:
(i) (φ, τ ) x vol x = φ ∧ ∗τ ;
(ii) ∗ = Φ −1 ◦ ρ, dove ρ : W → W ∗ ` e l’isomorfismo indotto dal prodotto scalare e Φ : Ω i x,X → (Ω n−i X,x ) ∗ ` e l’isomorfismo indotto dalla mappa bilineare U : Ω i x,X × Ω n−i X,x → R definita da U (α, β) = vol(α ∧ β).
(iii) ∗(1) = (−1) u φ 1 ∧ · · · ∧ φ n , ∗(φ 1 ∧ · · · ∧ φ n ) = (−1) u 1, ∗(φ 1 ∧ · · · ∧ φ k ) = (−1) u φ k+1 ∧ · · · ∧ φ n , dove {e 1 , . . . , e n } ` e una qualsiasi base ortonormale e u = 2 se {e 1 , . . . , e n } ` e orientata positivamente e u = 1 altrimenti.
Dimostrare anche che ∗ ` e un’isometria.
7.3. Dimostrare che, dato un fibrato vettoriale olomorfo E su una variet` a complessa X, muniti entrambi
di metrica hermitiana, l’operatore ¯ ∂ E ∗ : A 0,q (E) → A 0,q−1 (E) definito a lezione ` e effettivamente l’aggiunto
di ¯ ∂ E (usare Stokes).
7.4. Dimostrare che, data una variet` a complessa X e un fibrato vettoriale olomorfo E su X, muniti entrambi di metrica hermitiana, si ha la commutazione
(∆ ∂ ¯
ΩnX⊗E∗
) (∗ E ) = (∗ ω
nX