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QUESITI N° 20 V F 20.1 In una verifica di ipotesi la regione di accettazione e la regione di rifiuto dell’ipotesi nulla non possono avere alcun punto in comune

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Academic year: 2021

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QUESITI N° 20 V F 20.1 In una verifica di ipotesi la regione di accettazione e la regione di rifiuto dell’ipotesi nulla non

possono avere alcun punto in comune

20.2 In una verifica di ipotesi su un parametro l’intero campo di variazione della statistica test è suddiviso nella regione di accettazione e nella regione di rifiuto dell’ipotesi nulla

20.3 In una verifica di ipotesi di indipendenza fra due variabili effettuata a livello di significatività

, la regione di rifiuto dell’ipotesi nulla è costituita da due intervalli, posti sulle code della distribuzione della statistica test, che isolano entrambi un’area pari ad /2

20.4 Nella verifica di ipotesi del tipo H0: = 0 contro l’ipotesi alternativa H1: ≠ 0, scelto un livello di significatività , la regione di rifiuto di H0 è costituita da due intervalli, posti sulle code della distribuzione della statistica test, che isolano entrambi un’area pari ad /2

20.5 In una verifica di ipotesi effettuata a livello di significatività = 0.05 un p-valore pari a 0.06 porta a non rifiutare l’ipotesi nulla

20.6 In una verifica di ipotesi di indipendenza fra due variabili effettuata a livello di significatività

, la regione di rifiuto dell’ipotesi nulla è posizionata solo a destra perché la distribuzione chi- quadrato è asimmetrica

20.7 In una verifica di ipotesi di indipendenza fra due variabili, la regione di rifiuto dell’ipotesi nulla è posizionata solo sulla destra perché la distribuzione chi-quadrato ha campo di variazione [0, +∞)

20.8 In una verifica di ipotesi su un parametro la regione di rifiuto di H0 è costituita dall’insieme di quei valori della statistica campionaria T, stimatore di , che risultano meno probabili sotto H0

20.9 In una verifica di ipotesi al crescere del livello di significatività  aumenta l’ampiezza della regione (o delle regioni) di rifiuto di H0

20.10 In una verifica di ipotesi c’è sempre una probabilità non nulla di rifiutare un’ipotesi vera 20.11 In una verifica di ipotesi c’è sempre una probabilità non nulla di accettare un’ipotesi falsa 20.12 In una verifica di ipotesi la regione di rifiuto dell’ipotesi nulla ha un’ampiezza che tende a crescere all’aumentare della probabilità dell’errore di prima specie

20.13 In una verifica di ipotesi l’errore di prima specie consiste nell’accettare un’ipotesi falsa 20.14 In una verifica di ipotesi il livello 1– corrisponde alla probabilità di accettare un’ipotesi vera

20.15 In una verifica di ipotesi del tipo H0: =0 la distribuzione dello stimatore T di  a cui si fa riferimento è quella che si ottiene assumendo come vera l’ipotesi H0

20.16 Una verifica di ipotesi del tipo H0: = 0 richiede una numerosità campionaria elevata per poter applicare il teorema del limite centrale e fare riferimento ai quantili della distribuzione normale

20.17 Una verifica di ipotesi del tipo H0: = 0 richiede che sia nota la varianza della variabile nella popolazione

20.18 In una verifica di ipotesi sul valore atteso  di una variabile, la varianza della popolazione, se è nota, va corretta con il fattore di correzione (n-1)/n

20.19 In una verifica di ipotesi sul valore atteso  di una variabile, è necessario calcolare la varianza campionaria corretta solo se non è nota la varianza della popolazione

20.20Considerato il parametro  che caratterizza la distribuzione di una variabile di Bernoulli nella popolazione e il suo stimatore corretto 𝑋̅ “media campionaria”, una verifica di ipotesi può assumere la forma H0: 𝑋̅=𝑥̅0

20.21 In una verifica di ipotesi sul valore atteso  di una variabile di varianza non nota, la regione di rifiuto dell’ipotesi nulla è posizionata sulle code di una distribuzione t di Student o di una distribuzione normale a seconda che si possa utilizzare o meno il teorema limite centrale

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QUESITI N° 20 V F 20.22 In una verifica di ipotesi sul valore atteso  di una variabile di varianza non nota, la varianza

campionaria va corretta o meno a seconda che la numerosità campionaria sia maggiore o uguale a 30 oppure sia inferiore a tale valore

20.23 Una verifica di ipotesi del tipo H0: = 0 può essere effettuata utilizzando le tavole della normale solo se si assume l’ipotesi che la variabile di interesse abbia una distribuzione normale 20.24 Una verifica di ipotesi di indipendenza fra due variabili può essere effettuata solo se si assume l’ipotesi che entrambe le variabili abbiano una distribuzione normale

20.25 Considerata una verifica di ipotesi del tipo H0: = 0 per una popolazione di varianza non nota, la regione di accettazione basata sui quantili della t di Student con n-1 gradi di libertà è sempre migliore della regione di accettazione basata sui quantili della normale, quale che sia la numerosità campionaria n

20.26 In una verifica di ipotesi un p-valore pari a 0.05 porta a rifiutare l’ipotesi nulla per qualsiasi livello di significatività minore di 0.05

20.27 In una verifica di ipotesi del tipo H0: =0, se la numerosità campionaria è inferiore a 30, deve essere verificata la normalità della variabile nella popolazione

20.28 Considerata una popolazione di varianza nota, la verifica di ipotesi del tipo H0: = 0 si basa su una regione di accettazione i cui estremi dipendono dal livello di significatività  e dalla media e dalla varianza corretta del campione estratto

20.29 Se il risultato ottenuto sul campione porta a non rifiutare un’ipotesi del tipo H0: = 0

esistono comunque altre ipotesi su compatibili con lo stesso risultato campionario

20.30 L’ampiezza della regione di accettazione di un’ipotesi H0: =0 diminuisce al crescere della numerosità campionaria

20.31 A parità di ogni altra condizione, l’ampiezza delle due regioni di rifiuto di un’ipotesi del tipo H0: =0 per una variabile normale di varianza 2 nota tende a diminuire al crescere di 2

20.32 Considerata un’ipotesi del tipo H0: =0, l’ampiezza della regione di accettazione ottenuto per un campione di numerosità n1 sarà sempre minore dell’ampiezza della regione di accettazione ottenuto per un campione di numerosità n2 quali che siano i valori delle due medie campionarie 20.33 In una verifica di ipotesi sull’indipendenza fra due variabili i gradi di libertà della chi- quadrato dipendono dal numero di determinazioni diverse assunte dalle due variabili

20.34 In una verifica di ipotesi sull’indipendenza fra due variabili i gradi di libertà della chi- quadrato dipendono dalla numerosità campionaria

20.35 Se i dati campionari non portano al rifiuto di una ipotesi del tipo H0: =0 non si può comunque essere certi che il valore del parametro nella popolazione sia esattamente uguale a 0

20.36 Se i dati campionari portano al rifiuto di una ipotesi del tipo H0: = 0 non si può comunque essere certi che il valore del parametro nella popolazione sia diverso da 0

20.37 In una verifica di ipotesi del tipo H0: =0 per una popolazione di varianza nota, si utilizza sempre la distribuzione normale, quale che sia la numerosità del campione estratto

20.38 In una verifica di ipotesi del tipo H0: =0 la regione di accettazione dell’ipotesi nulla è costituita dall’insieme dei risultati campionari dello stimatore T di  che risultano più probabili assumendo come vera l’ipotesi H0

20.39 In una verifica di ipotesi, a parità di ogni altra condizione, un aumento dell’errore di prima specie porta a una diminuzione dell’ampiezza dell’intervallo di accettazione dell’ipotesi nulla 20.40 In una qualsiasi verifica di ipotesi su un parametro , l’ipotesi nulla deve essere formulata solo dopo aver calcolato il valore dello stimatore T di  sul campione effettivamente estratto

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