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C O D I C E E T I C O E D I C O M P O R T A M E N T O D I B R E S C I A M O B I L I T Á S. P. A.

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Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Brescia Mobilità S.p.A. nella seduta del 18.12.2020

Pubblicato sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità, www.bresciamobilita.it, sezione “Società Trasparente”

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C O D I C E E T I C O E D I C O M P O R T A M E N T O

D I B R E S C I A M O B I L I T Á S. P. A.

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Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Brescia Mobilità S.p.A. nella seduta del 18.12.2020

Pubblicato sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità, www.bresciamobilita.it, sezione “Società Trasparente”

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CRONOLOGIA DEGLI AGGIORNAMENTI DEL CODICE ETICO E DI COMPORTAMENTO

REV APPROVATO DA DATA MOTIVO REVISIONE PUBBLICATO

0 Consiglio di Amministrazione

28.11.2005 Prima Emissione

1.0 Consiglio di Amministrazione

13.1.2014 Aggiornamento Modello 231 e Codice per introduzione nuove attività svolte dalla Società, a seguito dell’incorporazione di Sintesi S.p.A.

sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità

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2.0 Consiglio di Amministrazione

12.12.2014 Integrazione con P.T.P.C.

(2015-2017)

sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità

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3.0 Consiglio di Amministrazione

29.1.2016 Integrazione con 1° Aggiornamento del P.T.P.C. (2016-2018) sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità

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4.0 Consiglio di Amministrazione

14.12.2016 Integrazione con 2° Aggiornamento del P.T.P.C. (2017-2019) sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità

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5.0 Consiglio di Amministrazione

23.01.2018 Integrazione con 3° Aggiornamento del P.T.P.C. (2018-2020) sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità

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6.0 Consiglio di Amministrazione

30.01.2019 Integrazione con 4° Aggiornamento del P.T.P.C. (2019-2021) sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità

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7.0 Consiglio di Amministrazione

27.01.2020 Integrazione con 5° Aggiornamento del P.T.P.C. (2020-2022) sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità

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8.0 Consiglio di Amministrazione

18.12.2020 Aggiornamento Modello sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità

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Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Brescia Mobilità S.p.A. nella seduta del 18.12.2020

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I N D I C E

PRESENTAZIONE

CAPITOLO I – PREMESSA I.1. Brescia Mobilità

I.2. La Mission di Brescia Mobilità

CAPITOLO II – IL CODICE ETICO DI BRESCIA MOBILITÀ II.1. Il Codice Etico di Brescia Mobilità

II.2. Il coordinamento tra Codice Etico e principali strumenti societari di prevenzione degli illeciti ex D.Lgs. 231/2001, ex L.

190/2012 ed ex D.Lgs. 231/2007

II.3. Il coordinamento tra Codice Etico e Bilancio di Sostenibilità di Brescia Mobilità

II.4. Il coordinamento tra Codice Etico, Politica Aziendale e Sistema di Gestione Integrato di Brescia Mobilità II.5. Il coordinamento tra la “Carta di Pisa” e il Codice di Comportamento del Comune

CAPITOLO III – I DESTINATARI DEL CODICE ETICO

CAPITOLO IV – PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE, PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DEGLI ILLECITI AMMINISTRATIVI – PREVENZIONE DEL RICICLAGGIO - OBBLIGHI DEI DESTINATARI - SEGNALAZIONI ALLA SOCIETÀ E/O ALL’ORGANISMO DI VIGILANZA E/O AL RESPONSABILE ANTICORRUZIONE

IV.1. Principi di carattere generale

IV.2. Prevenzione della corruzione e degli illeciti amministrativi – prevenzione del riciclaggio IV.3. Obblighi dei destinatari

IV.4. Segnalazioni alla Società e/o all’Organismo di Vigilanza e/o al Responsabile Anticorruzione CAPITOLO V – IMPEGNI DI BRESCIA MOBILITÀ

V.1. Impegni di Brescia Mobilità

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4 V.2. Ulteriori obblighi per i dirigenti e/o responsabili delle varie funzioni societarie

V.3. Strutture di riferimento, attuazione e controllo CAPITOLO VI – RAPPORTI CON GLI STAKEHOLDERS

VI.1. Principi generali VI.2. Conflitti di interesse

VI.3. Regali, compensi e altre utilità VI.4. Corrispettivi

VI.5. Rapporti con gli utenti dei servizi pubblici e con il pubblico

VI.6. Rapporti con gli affidatari di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture o di beni VI.7. Rapporti con il Gruppo e con Comune

VI.8. Rapporti con eventuali committenti diversi dal Comune

VI.9. Rapporti con la Pubblica Amministrazione e con le istituzioni pubbliche che svolgono attività di pubblica utilità o di pubblico interesse

VI.10. Rapporti con le eventuali società concorrenti

VI.11. Rapporti con le Autorità di vigilanza e di controllo e con le Autorità giudiziarie VI.12. Rapporti con le Organizzazioni politiche e sindacali

VI.13. Rapporti con la stampa e con gli altri mezzi di comunicazione di massa VI.14. Sponsorizzazioni e contributi a scopo benefico

CAPITOLO VII – TRASPARENZA DELLA CONTABILITÀ CAPITOLO VIII – SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE

VIII.1. Salute e sicurezza VIII.2. Ambiente

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5 CAPITOLO IX – POLITICHE DEL PERSONALE

IX.1. Risorse umane

IX.2. Rapporti fra Dipendenti IX.3. Molestie sul luogo di lavoro

IX.4. Abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti IX.5. Fumo

IX.6. Beni aziendali CAPITOLO X – RISERVATEZZA

X.1. Principi generali X.2. Destinatari

CAPITOLO XI – PRINCIPI NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ SPECIFICHE XI.1. Servizi relativi alla mobilità, al trasporto ed alla gestione del traffico

XI.2. Progettazione, costruzione e manutenzione delle infrastrutture, degli impianti tecnologici innovati e dei veicoli speciali XI.3. Gestione dei parcheggi

CAPITOLO XII – VALORE DEL CODICE ETICO E SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO XII.1. Premessa

XII.2. Nei confronti dei Dipendenti di Brescia Mobilità

XII.3. Nei confronti dei soggetti diversi dai Dipendenti di Brescia Mobilità XII.4. Sistema di controlli interni – vigilanza sull’applicazione del Codice Etico CAPITOLO XIII – DIFFUSIONE E ADEGUAMENTO DEL CODICE ETICO

CAPITOLO XIV – APPROVAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL CODICE ETICO

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6 PRESENTAZIONE

Brescia Mobilità S.p.A. (“Brescia Mobilità” e/o la “Società”) - sensibile all'esigenza di assicurare condizioni di legalità, correttezza e trasparenza nella conduzione delle attività societarie, a tutela dell'immagine propria, del Comune di Brescia (il “Comune”) e delle società del gruppo Brescia Mobilità (il “Gruppo” e/o il “Gruppo Brescia Mobilità”), nonché in ragione del rapporto con una pluralità di attori, sia interni sia esterni, che impone di rispettare anche principi di responsabilità sociale - si è dotata, sin dal 2005, di un proprio codice etico e comportamentale, oggetto di aggiornamento con il presente documento (d’ora in poi, il presente documento, il “Codice Etico e di Comportamento” e/o il “Codice Etico” e/o il “Codice”), nel quale sono fissati i principi e le regole etiche alla base dell’attività della Società, ai quali sono chiamati ad uniformarsi tutti i destinatari, come di seguito individuati; ciò in conformità, tra l’altro:

a) al Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231, e ss.mm.ii. (“Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300”) (il “D.Lgs. 231/2001”

e/o il “Decreto” e/o il “Decreto 231”);

b) alla Legge 6 novembre 2012, n. 190, e ss.mm.ii. (“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”) (la “L. 190/2012”) e al Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, e ss.mm.ii. (“Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”) (il

“D.Lgs. 33/2013”);

c) al Decreto Legislativo 8 aprile 2013, n. 39, e ss.mm.ii. (“Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190") (il “D.Lgs. 39/2013”);

d) al Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231, e ss.mm.ii. (“Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione”) (il “D.Lgs. 231/2007”);

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7 e) alle linee guida e agli indirizzi di cui al codice di comportamento adottato - da ultimo, con Delibera di Giunta Comunale del 21.10.2020, n.

514 - dal Comune, ai sensi dell’art. 54 del D.Lgs. 30.3.2001, n. 165 e ss.mm.ii e in attuazione del d.P.R. 16.4.2013, n. 62 (il “Codice di Comportamento”) nonché alla Deliberazione del Comune medesimo del 30.6.2014, n. 67, di adesione al “codice etico per promuovere la cultura della legalità e della trasparenza negli Enti Locali” denominato “Carta di Pisa” (la “Carta di Pisa”);

f) agli indirizzi e alle linee guida dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (l’“A.N.A.C.”);

g) ai documenti adottati in materia dall’associazione di categoria A.S.S.T.R.A. (Associazione Trasporti) e da Confindustria;

h) nonché alle ulteriori normative e/o discipline e/o interpretazioni e/o direttive e indirizzi in materia applicabili alla Società.

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8 CAPITOLO I – PREMESSA

I.1. BRESCIA MOBILITÀ

Brescia Mobilità è la società del Comune, costituita in data 20.12.2001, con la scissione dal ceppo originario di ASM Brescia S.p.A., per realizzare e gestire, in forma integrata e coerentemente con gli indirizzi del Comune, la mobilità e gli spostamenti all’interno dell’area urbana con l’obiettivo di migliorare la vivibilità del territorio, ridurre la congestione stradale e favorire soluzioni ecologiche ed eco-compatibili. La Società, in ottemperanza alle direttive del Comune e degli altri Enti locali territoriali, provvede allo svolgimento di attività di pubblico interesse e, in particolare, alla gestione dei processi di mobilità delle persone e delle merci e di governo del traffico. Il capitale azionario di Brescia Mobilità è posseduto:

a) per il 99,749% dal Comune;

b) per lo 0,251% da A2A S.p.A.

Brescia Mobilità è la capogruppo del Gruppo Brescia Mobilità ,di cui fanno parte le seguenti società:

(i) Brescia Trasporti S.p.A. (“Brescia Trasporti”);

(ii) Metro Brescia Società a Responsabilità Limitata (“Metro Brescia”);

(iii) OMB International S.r.l. - In liquidazione (“OMB International”);

(di seguito, congiuntamente, le “Società del Gruppo”).

Brescia Mobilità, oltre alle partecipazioni detenute in Brescia Trasporti, Metro Brescia ed OMB International, detiene una partecipazione pari al 50%

nella società Nuovi Trasporti Lombardi S.r.l.

Brescia Mobilità è società in house del Comune, sottoposta al controllo analogo di tale Amministrazione Pubblica, ai sensi del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 175, e ss.mm.ii. (“Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”) (il “D.Lgs. 175/2016”) e della normativa vigente in materia; Brescia Mobilità è, altresì, soggetta al coordinamento e alla direzione del Comune, ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile. Il tutto, come si ricava dallo Statuto della Società, pubblicato sul sito web istituzionale www.bresciamobilita.it (il “Sito”), cui si rinvia.

I.2. LA MISSION DI BRESCIA MOBILITÀ

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9 La mission di Brescia Mobilità e del Gruppo è pianificare, gestire e promuovere un sistema integrato di mobilità urbana al fine di garantire servizi sicuri, efficienti e tecnologicamente avanzati, coerentemente con gli indirizzi del Comune e nel rispetto delle esigenze degli utenti del servizio pubblico, dei dipendenti, della valorizzazione dell’ambiente e del territorio, in un’ottica di:

a) legalità, trasparenza, correttezza e lealtà;

b) valorizzazione delle risorse umane, quale fattore fondamentale di crescita e continuità della Società;

c) tutela della privacy nel rispetto delle normative vigenti in materia, per assicurare la riservatezza delle informazioni, delle banche dati e degli archivi personali;

d) tutela dell’immagine al fine di salvaguardare la buona reputazione e la credibilità della Società, del Comune e del Gruppo;

e) apertura al cambiamento, al fine di individuare continue nuove soluzioni per migliorare il servizio e soddisfare gli utenti;

f) imparzialità nelle relazioni con gli stakeholder, evitando ogni discriminazione, disparità di trattamento e/o favoritismo.

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10 CAPITOLO II – IL CODICE ETICO DI BRESCIA MOBILITÁ

II.1. IL CODICE ETICO DI BRESCIA MOBILITÀ

Il Codice Etico costituisce un insieme di principi etici, morali e deontologici caratterizzanti l’attività societaria di Brescia Mobilità, quale strumento servente ad attuare un equo e corretto contemperamento fra esigenze strettamente societarie e pretese di sostenibilità sociale, nonché finalizzato ad evidenziare in modo netto e cristallino la propria mission, i propri valori fondanti e la propria cultura organizzativa; il tutto, tenuto conto della natura di Brescia Mobilità, quale società in house providing del Comune, e in ragione degli interessi e degli obiettivi di servizio pubblico, del cui efficiente perseguimento la stessa ha la responsabilità. Con il Codice Etico, la Società si prefigge i seguenti prioritari obiettivi:

a) fornire le linee guida al proprio personale per contribuire a riconoscere e ad affrontare i problemi etici;

b) mantenere l’attenzione sulle modalità di gestione delle aree a rischio;

c) contribuire a mantenere una cultura d’integrità, onestà e responsabilità all’interno della Società respingendo la corruzione e ogni pratica illecita e/o illegale.

II.2. IL COORDINAMENTO TRA CODICE ETICO E PRINCIPALI STRUMENTI SOCIETARI DI PREVENZIONE DEGLI ILLECITI EX D.LGS.

231/2001, EX L. 190/2012 ED EX D.LGS. 231/2007

Il Codice Etico - quale parte integrante e sostanziale sia del “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Brescia Mobilità S.p.A.” e successivi aggiornamenti (il “Modello 231”) adottato dalla Società ai sensi del D.Lgs. 231/2001 sia del “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione Gruppo Brescia Mobilità” e successivi aggiornamenti (il “P.T.P.C.”) adottato dalla Società, ai sensi della L. 190/2012 e del D.Lgs. 33/2013, documenti entrambi pubblicati sul Sito cui si rinvia, nonché parte integrante e sostanziale di tutte le regolamentazioni e/o di tutte le disposizioni di servizio e/o di tutti gli atti adottati dalla Società in materia di corretto comportamento e giusta condotta - rappresenta il principale fondamento di tali documenti:

considerati unitariamente, tali documenti si pongono come strumenti basilari per prevenire ed attenuare l’eventuale incidenza di condotte irresponsabili e/o immorali e/o illegittime e/o illecite e/o deontologicamente scorrette, suscettibili di realizzazione all’interno della Società. Ai sensi del D.Lgs. 231/2001, della L. 190/2012, del D.Lgs. 33/2013 e del D.Lgs. 231/2007, Brescia Mobilità ha nominato sia un Organismo di Vigilanza

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11 (l’“O.d.V.” e/o l’“Organismo di Vigilanza”) sia un Responsabile della Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (il “R.P.C.T.” e/o il

“Responsabile Anticorruzione”) sia un Responsabile Antiriciclaggio (il “Responsabile Antiriciclaggio”) sia un gestore per le comunicazioni all’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) (il “Gestore”). Le facoltà di controllo attribuite sia all’O.d.V. sia al Responsabile Anticorruzione sia al Responsabile Antiriciclaggio, ai sensi del Modello 231, del P.T.P.C. e della richiamata normativa, sono estese anche al Codice Etico.

II.3. IL COORDINAMENTO TRA CODICE ETICO E BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ DI BRESCIA MOBILITÀ

Brescia Mobilità, Brescia Trasporti e Metro Brescia considerano rilevante fornire ai propri stakeholders uno strumento di rendicontazione, non finanziaria, al fine di offrire un’immagine completa delle stesse, dei risultati raggiunti attraverso un quadro etico di riferimento, che possa guidare le scelte strategiche e gestionali. Dopo l’esperienza positiva che ha interessato inizialmente solo Brescia Trasporti, dal 2016, le Società del Gruppo Brescia Mobilità, Brescia Trasporti e Metro Brescia hanno deciso di redigere e adottare, congiuntamente, con cadenza annuale, il bilancio di sostenibilità. Alla data di redazione del presente documento è stato adottato il “Bilancio di Sostenibilità 2019”, pubblicato sul Sito, sezione “Società Trasparente”, finalizzato a progettare, gestire, valutare, migliorare e sviluppare i relativi servizi del Gruppo attraverso l’approccio tipico della Corporate Social Responsibilty (Responsabilità Sociale di Impresa), in linea con i 17 Sustainable Development Goals (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) delle Nazioni Unite al 2030, definiti, per l’appunto, a livello mondiale (il Bilancio di Sostenibilità della Società e ss.mm.ii., d’ora in poi, il

“Bilancio di Sostenibilità” e/o il “Bilancio di Sostenibilità Sociale”). Il Codice Etico è l’altra faccia del Bilancio di Sostenibilità: il primo rivolto ai comportamenti individuali, il secondo rivolto al controllo della politica della Società, entrambi, in combinato disposto, costituenti le fondamenta dell’etica sociale di Brescia Mobilità.

II.4. IL COORDINAMENTO TRA CODICE ETICO, POLITICA AZIENDALE E SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO DI BRESCIA MOBILITÀ II.4.1. Brescia Mobilità, Brescia Trasporti e Metro Brescia hanno definito gli impegni e gli obiettivi generali delle stesse attraverso l’emissione e la diffusione della politica aziendale del Gruppo (la “Politica Aziendale”), pubblicata sul Sito, cui si rinvia. La Direzione della Società esprime annualmente i propri obiettivi, sulla base dei risultati dell’analisi del contesto, dei rischi e delle opportunità, aggiornando, se necessario, il documento di Politica Aziendale.

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12 II.4.2. La Società, unitamente a Brescia Trasporti ed a Metro Brescia, si è dotata di un sistema di gestione aziendale integrato (il “Sistema Gestione Integrato”), con la finalità di migliorare i processi, la qualità del servizio offerto agli utenti del servizio pubblico, gli impatti delle attività sull’ambiente circostante e migliorare, altresì, la tutela della salute e sicurezza dei propri dipendenti e del pubblico nonché la responsabilità sociale ed etica del proprio agire. Il Sistema Gestione Integrato ha ottenuto varie certificazioni, come indicate sul Sito, cui si rinvia.

II.5. IL COORDINAMENTO TRA LA “CARTA DI PISA” E IL CODICE DI COMPORTAMENTO DEL COMUNE

II.5.1. Il Comune ha aderito alla Carta di Pisa, pubblicata sul Sito, cui si rinvia. La Carta di Pisa è il codice etico e di comportamento destinato agli amministratori pubblici e contenente regole specifiche di condotta, che hanno l’obiettivo di rafforzare la trasparenza e la legalità all’interno delle istituzioni pubbliche, in particolar modo contro la corruzione e l’infiltrazione mafiosa. Nello specifico, come sancito in tale codice, i relativi principi e le relative disposizioni costituiscono specificazione degli obblighi generali di diligenza, lealtà, onestà, trasparenza, correttezza e imparzialità che qualificano l’esercizio delle funzioni di pubblica responsabilità da parte degli “amministratori”, come ivi identificati, tra cui vi rientrano – oltre al Sindaco, agli assessori, ai consiglieri comunali – anche qualsiasi dipendente o funzionario che eserciti un mandato conferitogli mediante nomina da parte del Sindaco o della Giunta comunale o di un assessore, ovvero eserciti una funzione rappresentativa o esecutiva per conto del Comune, tra l’altro, in società pubbliche o a partecipazione pubblica.

II.5.2. Il Comune ha anche adottato un proprio Codice di Comportamento – pubblicato sul Sito, cui si rinvia – le cui norme costituiscono guida ed indirizzo per l’elaborazione del Codice Etico della Società.

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13 CAPITOLO III – I DESTINATARI DEL CODICE ETICO

Il Codice Etico si applica a tutti coloro che, a vario titolo e con differenti responsabilità, caratterizzano l’organizzazione interna della Società e ne realizzano, direttamente o indirettamente, gli scopi sociali; nello specifico, a titolo esemplificativo, il Codice Etico si applica:

a) ai soci della Società;

b) ai componenti dell’Organo Amministrativo della Società (l’“Organo Amministrativo” e/o l’”Amministratore”, a singolare, gli

“Amministratori”, al plurale);

c) ai componenti dell’organo di controllo della Società (l’“Organo di Controllo”);

d) ai componenti dell’organo di revisione della Società (l’“Organo di Revisione”);

e) ai soggetti preposti al controllo analogo sulla Società da parte del Comune;

f) ai dipendenti della Società, con contratto a tempo determinato e con contratto a tempo indeterminato (il “Dipendente”, al singolare, e i

“Dipendenti”, al plurale);

g) al/ai soggetto/i cui è conferito (i) un incarico individuale di collaborazione con contratto di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ai sensi della normativa vigente ed applicabile in materia; (ii) un incarico individuale professionale con contratto di lavoro autonomo, ai sensi della normativa vigente ed applicabile in materia, come disciplinati dal “Regolamento di Brescia Mobilità S.p.A. per il conferimento di incarichi di collaborazione a soggetti esterni”, nonché agli stagisti e simili (il “Collaboratore” e/o “il

“Consulente” al singolare, e i “Collaboratori” e/o i “Consulenti” al plurale);

h) al/ai soggetto/i, persona/e fisica/he o giuridica/he, che, in virtù di specifici contratti, eroga/erogano alla Società servizi o prestazioni di qualsivoglia natura (il “Fornitore” al singolare e i “Fornitori” al plurale);

i) ai soggetti che possono agire in nome e/o per conto della Società, direttamente e indirettamente, stabilmente o temporaneamente, o a coloro i quali instaurano rapporti o relazioni con la Società ed operano per perseguirne gli obiettivi;

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14 j) ai soggetti, interni e/o esterni, che svolgono, a qualsiasi titolo, funzioni di vigilanza e/o controllo sulla Società in base alla legge, allo Statuto

e ai regolamenti e modelli organizzativi interni [a titolo esemplificativo, l’O.d.V., il Responsabile Anticorruzione, il Responsabile Antiriciclaggio, l’Organismo Indipendente di Valutazione (l’“O.I.V.”), etc.];

(tutte queste categorie o alcune di esse, a seconda della tematica di volta in volta trattata, saranno identificate, nel presente documento, con il

“Destinatario”, al singolare, e i “Destinatari” al plurale).

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15 CAPITOLO IV – PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE, PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DEGLI ILLECITI AMMINISTRATIVI –

PREVENZIONE DEL RICICLAGGIO - OBBLIGHI DEI DESTINATARI - SEGNALAZIONI ALLA SOCIETÀ E/O ALL’ORGANISMO DI VIGILANZA E/O AL RESPONSABILE ANTICORRUZIONE

IV.1. PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE

La Società, nello svolgimento delle proprie attività, si ispira ai seguenti principi generali, dei quali viene richiesta l’osservanza da parte di tutti i Destinatari, come poi meglio dettagliati nel prosieguo del documento.

a) Legalità

Il rispetto della legge e delle norme statutarie e regolamentari è principio fondamentale per Brescia Mobilità, che conduce le proprie attività nel rispetto delle normative, di qualsiasi natura, internazionali, comunitarie, nazionali e regionali, respingendo ogni forma di corruzione ed ogni pratica illecita e/o illegale. Nell’ambito delle proprie funzioni, i Destinatari sono, pertanto, tenuti al rispetto rigoroso e puntuale di tali normative e devono astenersi dal commettere violazioni delle stesse. A tal fine, essi devono acquisire la necessaria conoscenza delle vigenti disposizioni normative applicabili alla Società per lo svolgimento idoneo ed appropriato delle proprie funzioni.

b) Moralità

La qualità, l’efficienza e l’efficacia dell’organizzazione societaria, nonché la reputazione di Brescia Mobilità, del Comune e del Gruppo costituiscono un patrimonio acquisito, che è determinato sostanzialmente dalla condotta dei Destinatari, i quali sono tenuti a contribuire alla salvaguardia di tale patrimonio sia nel luogo di lavoro sia al di fuori di esso. In particolare, nello svolgimento delle proprie funzioni, i Destinatari devono tenere una condotta ispirata all’integrità morale, anche tenuto conto del contesto sociale, economico, politico e culturale di riferimento, ispirata a principi di lealtà, onestà, buona fede e correttezza. Il perseguimento degli interessi di Brescia Mobilità non può in alcun modo giustificare condotte contrarie a tali principi e valori.

c) Rispetto della persona e della dignità umana

Nello svolgimento delle attività di Brescia Mobilità e nella conduzione quotidiana degli affari deve essere osservato e perseguito da tutti i Destinatari il rispetto della persona e della dignità umana, in conformità alla Costituzione Italiana e alle norme di diritto internazionale concernenti i diritti e le

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16 libertà fondamentali dell’uomo, col rifiuto di qualsiasi discriminazione basata, a titolo esemplificativo, sull’origine razziale ed etnica, sulla nazionalità, sulle opinioni politiche, sulle credenze religiose, sul sesso, sullo stato di salute, sull’età.

d) Spirito di servizio e creazione di valore

Lo spirito di servizio, cui i Destinatari devono conformare la propria attività, consiste nella costante considerazione, nell’esercizio delle proprie funzioni, della mission aziendale, come sopra descritta, con l’obiettivo di fornire un servizio di alto valore economico e sociale alla collettività. L’attività lavorativa deve essere orientata verso la massima efficienza ed efficacia; tale obiettivo si realizza attraverso l’impegno a perseguire la migliore qualità professionale secondo gli standard più avanzati di ciascun settore e profilo di attività lavorativa. I Destinatari devono, quindi, condividere gli obiettivi societari e perseguire la migliore prestazione in termini di qualità ed efficienza dei servizi pubblici da Brescia Mobilità gestiti. La creazione di valore costituisce obiettivo primario, al cui fine sono orientate le strategie industriali e finanziarie e le conseguenti condotte operative, ispirate all’efficienza nell’impiego delle risorse, con l’intento di rendere la Società sempre più solida ed in grado di crescere e svilupparsi autonomamente.

L’obiettivo sopra enunciato va perseguito in funzione dell’interesse del socio Comune e degli stakeholders, fra i quali assumono particolare e primaria rilevanza i fruitori dei servizi pubblici resi dalla Società. Deve essere, in particolare, perseguita: (i) l’eccellenza della prestazione e dei risultati in termini di qualità ed economicità, facendo leva anche sull’innovazione, (ii) un’organizzazione snella, efficiente ed efficace, tesa alla massimizzazione delle sinergie sia all’interno della Società sia con il Comune sia con i partner terzi.

e) Imparzialità e rispetto dei diritti fondamentali della persona

Ogni relazione, sia interna sia esterna alla Società, deve avere come canone comportamentale fondamentale il rispetto dell’uguaglianza di trattamento a parità di condizioni; ciò impone ai Destinatari sia l’astensione dal compiere azioni arbitrarie che possano generare trattamenti sperequativi, incidendo negativamente sulla sfera giuridica individuale del soggetto, sia di evitare ogni tipo di discriminazione diretta ed indiretta1. La

1 Ai sensi dell’art. 2, comma 1, della Direttiva 2006/54/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego (rifusione), ), “Ai sensi della presente direttiva si applicano le seguenti definizioni: a) discriminazione diretta: situazione nella quale una persona è trattata meno favorevolmente in base al sesso di quanto un'altra persona sia, sia stata o sarebbe trattata in una situazione analoga; b) discriminazione indiretta: situazione nella quale una disposizione, un criterio o una prassi apparentemente neutri possono mettere in una situazione di particolare svantaggio le persone di un determinato sesso, rispetto a persone dell'altro sesso, a meno che detta disposizione, criterio o prassi siano oggettivamente giustificati da una finalità legittima e i mezzi impiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessari;”.

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17 Società si impegna a garantire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone, a tutelarne l’integrità morale e fisica ed a garantire eguali opportunità a parità di condizione. Viene, inoltre, riconosciuta l’esigenza di tutelare la libertà individuale in tutte le sue forme e manifestazioni, ripudiando qualsiasi manifestazione di violenza, soprattutto se volta a limitare la libertà personale o a pregiudicarne l’integrità morale.

f) Consapevolezza e responsabilità

I comportamenti dei Destinatari devono essere improntati alla consapevolezza e alla determinazione ad operare per il perseguimento dell’interesse pubblico e degli obiettivi comuni nonché alla condivisione del senso di appartenenza alla Società, nel rispetto delle diverse personalità, opinioni, conoscenze ed esperienze. Deve altresì essere perseguita la promozione dell’immagine, del decoro e della reputazione della Società, del Comune e delle Società del Gruppo. Il processo decisionale deve tener conto di criteri di responsabilità, di delega e di semplicità e deve essere seguito dalla verifica dei risultati. Il raggiungimento anche pieno di obiettivi individuali non rappresenta di per sé il miglior contributo al successo della Società, se non è unito a una forte e diffusa propensione al lavoro di squadra, con unione delle competenze necessarie per il buon fine delle diverse operazioni.

La capacità, la serietà, la competenza professionale sono componenti fondamentali e necessarie dell’attività di ogni individuo per raggiungere risultati di eccellenza. I Destinatari, nell’esercizio dei propri compiti e funzioni, ispirano decisioni e comportamenti alla cura dell’interesse pubblico, usando normalmente la diligenza del “buon padre di famiglia” e orientando il proprio operato al raggiungimento degli obiettivi assegnati.

g) Collaborazione tra colleghi e valorizzazione delle risorse umane

La Società riconosce l’importanza dell’attività svolta dai propri Dipendenti e/o Collaboratori e/o Consulenti, enfatizzandone la centralità ed il valore al fine dello sviluppo e successo degli stessi. L’impegno profuso in tal senso è diretto a favorire lo sviluppo del potenziale e la crescita professionale di ogni risorsa, offrendo a tutti pari opportunità e sviluppi professionali secondo criteri meritocratici. Solo con il pieno coinvolgimento delle proprie risorse umane, infatti, è possibile sviluppare e garantire servizi di elevato livello ai propri utenti. La Società valorizza “il saper fare” e il “saper far fare”

al fine di favorire condizioni che permettano alle persone che operano nella e per la Società di poter esprimere al meglio le proprie competenze e personalità e crescere professionalmente. Nello svolgimento delle attività lavorative deve sempre essere favorita la leale collaborazione fra colleghi - a tutti i livelli e gradi di responsabilità – e verso il Comune e le Società del Gruppo, mirando ad agevolare la migliore prestazione possibile ed a promuovere un dinamico sviluppo delle capacità professionali di ogni lavoratore.

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18 h) Integrità e rigore

La Società condanna la corruzione, l’evasione fiscale, il riciclaggio e l’autoriciclaggio di denaro, la frode, l’appropriazione indebita, la turbativa d’asta nonché qualsivoglia comportamento che possa costituire illecito penale, mala gestio e maladministration. In particolare, anche quale società in house providing del Comune, Brescia Mobilità sostiene fermamente la lotta contro ogni forma di corruzione. I Destinatari sono tenuti, nel perseguire gli obiettivi della Società nei diversi contesti di operatività, a rispettare e a far rispettare dai propri collaboratori le norme di legge e di regolamento, il Codice Etico, il P.T.P.C., il Modello 231, i vari regolamenti adottati e tutte le altre regole interne di condotta, rifuggendo da comportamenti illegittimi, illeciti o, comunque, scorretti; al fine di acquisire compiuta conoscenza delle regole da rispettare dovranno usufruire della formazione messa in atto dalla Società. I Destinatari sono altresì tenuti ad agire nell’interesse degli utenti dei servizi pubblici gestiti dalla Società per conto del Comune.

i) Conflitti di interesse ed obbligo di astensione

La Società si impegna al fine di evitare il verificarsi di qualsiasi situazione che possa dar luogo ad un conflitto di interessi; essa, infatti, può interferire con la possibilità di assumere, in modo imparziale, decisioni che abbiano come obiettivo il miglior interesse per la Società medesima e/o per il Comune e/o per le Società del Gruppo. Per tale ragione, nel caso in cui tale circostanza si verifichi, i Destinatari devono astenersi dal prendere o dal partecipare all’adozione di decisioni o svolgere attività in situazioni di conflitto con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado o con persone o organizzazioni con cui abbiano frequentazione abituale, cause pendenti o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi. Ciò anche nel caso di rapporti con soggetti od organizzazioni di cui siano tutori, curatori, procuratori o agenti, ovvero di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui siano amministratori o gerenti o dirigenti.

j) Chiarezza, trasparenza, accesso, tracciabilità e correttezza

I comportamenti verso il Comune, i Soci, l’Organo Amministrativo, l’Organo di Controllo, l’Organo di Revisione, i Dipendenti e i Collaboratori, l’O.d.V., il Responsabile Anticorruzione, il Responsabile Antiriciclaggio, l’O.I.V., altri organi di controllo e vigilanza societaria, le istituzioni, la Pubblica Amministrazione, le parti sociali, il mondo finanziario, il mercato e i soggetti terzi in generale devono essere improntati a chiarezza e trasparenza, al di là della stretta osservanza delle disposizioni normative applicabili alla Società. La Società adempie agli obblighi di trasparenza previsti nel P.T.P.C., facendosi promotrice della qualità dei contenuti pubblicati. La Società assicura la regolare attuazione dei procedimenti di accesso nelle varie forme

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19 (accesso documentale, accesso civico e accesso civico generalizzato) in conformità alla normativa in materia e all’apposita regolamentazione dalla Società stessa adottata. La Società adempie agli obblighi di tracciabilità dei processi decisionali dalla stessa adottati in conformità alla normativa in materia. La Società si impegna a far sì che ogni operazione e transazione sia correttamente registrata, autorizzata, verificabile, legittima, coerente e congrua per assicurare che tutte le azioni e le operazioni della Società abbiano una registrazione adeguata e che sia possibile la verifica del processo di decisione, autorizzazione e di svolgimento. Tutti i Destinatari devono assicurare la massima veridicità, trasparenza e completezza delle informazioni, sia verbali che documentali (cartacee e digitali), prodotte nell’ambito dello svolgimento delle attività, ciascuno per la parte di propria competenza e responsabilità. Tutti i soggetti che partecipano alla formazione dei dati contenuti nei bilanci, nelle relazioni aziendali e in tutte le comunicazioni sociali previste dalla legge devono attenersi a tali principi e a verificare con diligenza la correttezza delle informazioni.

k) Principi generali dell’attività amministrativa

La Società valorizza il rispetto da parte dei Destinatari dei principi generali dell’attività amministrativa e, in particolare, di buon andamento, di economicità, efficacia, efficienza, imparzialità, pubblicità e trasparenza, secondo le modalità previste dalla normativa vigente in materia ed applicabile alla Società. La tempestività e la determinazione nell’assunzione delle decisioni e nella loro attuazione sono fattori determinanti dell’agire amministrativo. I Destinatari svolgono i propri compiti perseguendo l’interesse pubblico senza abusare della posizione e dei poteri di cui sono titolari.

La gestione di risorse pubbliche ai fini dello svolgimento delle attività societarie deve seguire una logica di contenimento dei costi, che non pregiudichi la qualità dei risultati. Nei rapporti con i destinatari dell’azione amministrativa, siano essi interni o esterni alla Società, deve essere assicurata la piena parità di trattamento, a parità di condizioni, scongiurando azioni arbitrarie che abbiano effetti negativi sui destinatari dell’azione amministrativa o che comportino discriminazioni basate su sesso, nazionalità, origine etnica, lingua, religione o credo, convinzioni personali o politiche, appartenenza a una minoranza nazionale, appartenenza sindacale, disabilità, condizioni sociali o di salute, età e orientamento sessuale o su altri diversi fattori.

l) Segreto d’ufficio e riservatezza

La Società valorizza il rispetto del segreto d’ufficio e il non uso, a fini privati, delle informazioni di cui i Destinatari dispongono per ragioni di ufficio o di funzione, i quali devono evitare situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti e nuocere agli interessi

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20 e all’immagine della Società, del Comune, del Gruppo e della Pubblica Amministrazione in generale. Prerogative e funzioni pubbliche sono esercitate unicamente per le finalità di interesse generale per le quali sono state conferite. Resta fermo l’obbligo di osservare tutte le norme che impongono su determinate materie ed argomenti il rispetto e la protezione del segreto e della riservatezza, quali, ad esempio, le norme sul trattamento dati, sulle informazioni price sensitive, sul segreto professionale, in materia di procedure di affidamento di contratti pubblici, in materia di selezione del personale, etc.

m) Rotazione ordinaria e straordinaria

La rotazione del personale addetto alle aree a più elevato rischio di corruzione rappresenta una misura fondamentale tra gli strumenti di prevenzione della corruzione. La Società, ai sensi della normativa in materia e delle indicazioni rese dall’A.N.A.C., si conforma, con appositi regolamenti e/o atti, a tali indicazioni in materia di rotazione “ordinaria”, nel caso in cui riguardi gli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nelle aree a maggior rischio, e di rotazione “straordinaria”, quando invece essa venga attuata nel caso di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva. Il tutto come indicato nel P.T.P.C. cui si rinvia.

n) Tutela del Dipendente che segnala illeciti

La Società favorisce, nella comunità aziendale, la comprensione e la pratica della segnalazione di illeciti come atto di manifestazione di senso civico che può facilitare l’emersione di fatti corruttivi o, comunque, pregiudizievoli per la Società medesima e per l’interesse collettivo di tutte le sue componenti e stimolare l’attivazione di misure preventive. La Società tutela il Dipendente che segnala illeciti, garantendone l’anonimato fin dall’invio della segnalazione e per tutto il corso del procedimento e facendo rispettare il divieto di discriminazioni nei suoi confronti così come previsto nell’apposita regolamentazione a tal fine adottata.

o) Salute e sicurezza

La tutela della salute e della sicurezza delle persone è uno degli obiettivi primari della Società. Le attività della Società si svolgono nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro nonché delle specifiche normative di prevenzione applicabili.

La Società si impegna ad assicurare condizioni di lavoro sicure e salutari, finalizzate alla tutela dell'integrità fisica e morale delle persone che operano presso le proprie sedi.

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21 p) Tutela dell’ambiente

L'ambiente è un bene primario che la Società si impegna a salvaguardare e, a tal fine, programma le proprie attività ricercando un equilibrio tra iniziative economiche ed esigenze ambientali, sviluppando il proprio business nel massimo rispetto delle normative ambientali vigenti. La Società promuove comportamenti e attività volte alla riduzione dei propri impatti ambientali e dei consumi energetici dei propri siti produttivi e dei propri servizi.

q) Innovazione tecnologica

La Società individua adeguati piani di investimenti nell'ottica di monitorare costantemente, con programmi di manutenzione programmata, i cespiti, attuando nuovi investimenti per migliorare l'efficienza, la sicurezza negli impianti e l'impatto ambientale degli stessi.

r) Comunicazioni all’esterno

Le informazioni e comunicazioni verso l'esterno devono essere veritiere, accurate, complete, chiare e rispettose della riservatezza delle persone e degli obblighi di confidenzialità previsti dal Codice Etico e possono essere divulgate solamente dalle funzioni societarie a ciò espressamente delegate.

s) Comunicazioni sociali e registrazioni contabili

La Società ritiene che la trasparenza amministrativa nonché la tenuta delle scritture contabili, secondo principi di verità, completezza, chiarezza, precisione, accuratezza e conformità alla normativa vigente siano il presupposto fondamentale per un efficiente controllo.

IV.2. PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DEGLI ILLECITI AMMINISTRATIVI – PREVENZIONE DEL RICICLAGGIO

IV.2.1. Il Codice Etico contiene doveri di comportamento ritenuti utili e necessari per contribuire alla piena attuazione delle misure di prevenzione della corruzione e degli illeciti amministrativi, individuate sulla base dell’analisi della mappatura dei processi e dei rischi collegati ai medesimi. La Società cura che siano rispettate da tutti i Destinatari le misure necessarie per prevenire e contrastare i fenomeni corruttivi e gli illeciti nella Società, di cui anche al P.T.P.C. e al Modello 231. I dirigenti curano che siano rispettate dai propri collaboratori le misure necessarie per prevenire e contrastare i fenomeni della corruzione e degli illeciti amministrativi nella Società. In particolare, essi rispettano e fanno rispettare le prescrizioni e le misure organizzative contenute nel P.T.P.C. e nel Modello 231, prestando la più ampia collaborazione al Responsabile Anticorruzione e

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22 all’Organismo di Vigilanza. Nello specifico, hanno il dovere di fornire la massima collaborazione in tutte le fasi di predisposizione del P.T.P.C. e del Modello 231 e di attuazione delle misure e di vigilanza. Il dovere di collaborazione è finalizzato a:

(a) garantire una partecipazione attiva nelle attività di analisi organizzativa, di mappatura dei processi, di rilevazione e di identificazione dei rischi nonché di definizione di misure concrete e sostenibili;

(b) fornire tutti i dati necessari alla stesura, all’aggiornamento e alla rendicontazione del P.T.P.C. e del Modello 231, nonché i dati e le informazioni relativi agli obblighi di cui al D.Lgs. 33/2013 e al D.Lgs. 39/2013;

(c) attuare le misure di prevenzione della corruzione e di prevenzione degli illeciti amministrativi;

(d) consentire l’acquisizione delle informazioni e degli atti necessari per porre in essere in modo compiuto ed esauriente l’attività di controllo e di vigilanza del Responsabile Anticorruzione e/o dell’Organismo di Vigilanza, anche completando la documentazione per il monitoraggio sull’attuazione del P.T.P.C. e/o del Modello 231 nella tempistica richiesta. Per quanto non ivi previsto si rinvia al P.T.P.C. e al Modello 231.

IV.2.2. È vietata tassativamente qualsiasi operazione che possa comportare la possibilità di coinvolgimento della Società in vicende di ricettazione, riciclaggio, impiego di beni o denaro di provenienza illecita. La Società, con la funzione antiriciclaggio, mette in atto i necessari controlli per la verifica preventiva delle informazioni disponibili sulle controparti prima di instaurare con essi rapporti contrattuali e simili, nelle ipotesi applicabili alla Società ai sensi della specifica normativa in materia. Inoltre, per evitare di dare o ricevere pagamenti indebiti e simili, la Società, in tutte le trattative, deve rispettare i seguenti principi riguardanti la documentazione e la conservazione delle registrazioni:

(a) tutti i pagamenti e gli altri trasferimenti fatti da o a favore della Società devono essere accuratamente ed integralmente registrati nei libri contabili e nelle scritture obbligatorie;

(b) tutti i pagamenti devono essere effettuati solo ai destinatari e per le attività contrattualmente formalizzate e/o deliberate dalla Società.

Per quanto non ivi previsto si rinvia al P.T.P.C., al Modello 231 e alla specifica regolamentazione aziendale in materia di prevenzione del riciclaggio.

IV.3. OBBLIGHI DEI DESTINATARI

IV.3.1. L’attuazione del Codice Etico dipende, in prima istanza, dall’impegno e dalla responsabilità di tutti i Destinatari, attraverso la piena consapevolezza dei relativi contenuti e dei valori che lo hanno ispirato. I Destinatari sono tenuti ad adeguare i propri comportamenti alle disposizioni

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23 ed ai principi del Codice Etico, ad orientare le proprie azioni ai principi, agli obiettivi ed agli impegni in esso previsti, nonché ad osservare o a far osservare, per quanto di propria competenza e di propria responsabilità, i principi in esso contenuti ed a non assumere iniziative in contrasto con lo stesso. La Società si impegna a sua volta a promuovere la conoscenza del Codice Etico da parte dei Destinatari e a facilitare il loro contributo costruttivo sui contenuti. Nel caso di dubbi sui comportamenti da tenere in applicazione dei principi e delle regole del Codice Etico, i Dipendenti potranno rivolgersi al proprio dirigente e/o responsabile o al proprio referente per ottenere i chiarimenti necessari. Particolare attenzione deve essere rivolta dai Destinatari al P.T.P.C., al Modello 231 e ai vari regolamenti e/o procedure aziendali adottati dalla Società, cui i Destinatari devono attenersi.

IV.3.2. Ciascun Destinatario è tenuto (i) a svolgere le proprie attività con la richiesta diligenza e con rigore professionale, utilizzando al meglio le proprie capacità e gli strumenti messi a sua disposizione, (ii) a conformare la propria attività ai principi di cui al precedente articolo IV.1., (iii) a fornire apporti professionali adeguati alle responsabilità assegnate (iv) ad agire secondo i canoni generali di lealtà e di correttezza, (v) ad evitare situazioni e/o attività che possano condurre a conflitti di interesse con quelli di Brescia Mobilità e/o del Comune e/o delle Società del Gruppo o che potrebbero interferire con la sua capacità di prendere decisioni imparziali, (vi) a rispettare le regole interne aziendali e ad attenersi ai precetti del Codice Etico, (vii) a conformare la propria condotta ai doveri istituzionali di servire l’utenza pubblica con diligenza, rettitudine e trasparenza, nel rispetto della legge, dei principi del buon andamento e dell’imparzialità, della concorrenza leale, perseguendo l’interesse sociale senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare, (viii) ad agire in ogni circostanza evitando situazioni e comportamenti che possono nuocere agli interessi e/o all’immagine e/o alla reputazione della Società, delle Società del Gruppo, del Comune e, in generale, della Pubblica Amministrazione.

IV.3.3. Nessun comportamento contrario alla legislazione vigente, al Codice Etico, al P.T.P.C., al Modello 231 od alle procedure e/o ai regolamenti adottati dalla Società può considerarsi giustificato, anche se motivato dal perseguimento di un interesse sociale, e può comportare l’adozione di provvedimenti sanzionatori, indipendentemente dal fatto che la violazione sia stata posta in essere dagli organi costituenti la governance societaria (soggetti preposti al controllo analogo da parte del Comune, Organo Amministrativo, Organo di Controllo, Organo di Revisione), dai Dipendenti, ivi compresi i dirigenti, e dai Collaboratori nell’esecuzione delle mansioni o compiti a loro affidati. I Destinatari devono conformare la propria condotta ai doveri istituzionali di servire l’utenza pubblica con diligenza, rettitudine e trasparenza, nel rispetto della legge, dei principi del buon andamento e dell’imparzialità, della concorrenza leale, perseguendo l’interesse sociale senza abusare della posizione o dei poteri di cui sono titolari.

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24 IV.3.4. Il Destinatario non accetta, per sé o per altri, da un proprio subordinato, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità, salvo quelli d'uso di modico valore. Il Destinatario non offre, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, salvo quelli d’uso di modico valore.

IV.3.5. Nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto della Società, nonché nella fase di esecuzione degli stessi, il Dipendente non ricorre a mediazione di terzi, né corrisponde o promette ad alcuno utilità a titolo di intermediazione, né per facilitare o per aver facilitato la conclusione o l’esecuzione del contratto. Il presente comma non si applica ai casi in cui la Società abbia deciso di ricorrere all’attività di intermediazione professionale. Il Dipendente non conclude, per conto della Società, contratti di appalto, di fornitura o di servizio con imprese con le quali abbia stipulato contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente, ad eccezione di quelli conclusi ai sensi dell’art. 1342 del Codice Civile. Nel caso in cui la Società concluda contratti di appalto, di fornitura o di servizio con imprese con le quali il Dipendente abbia concluso contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente, questi si astiene dal partecipare all’adozione delle decisioni e alle attività relative all’esecuzione del contratto, redigendo apposito verbale scritto di tale astensione da conservare agli atti dell’Area/Ufficio cui appartiene. Il Dipendente che conclude accordi o negozi ovvero stipula contratti a titolo privato, ad eccezione di quelli conclusi ai sensi dell’art. 1342 del Codice Civile, con persone fisiche o giuridiche private con le quali abbia concluso nel biennio precedente contratti di appalto, di fornitura o di servizio per conto della Società, ne informa per iscritto il dirigente dell’Area/Ufficio cui appartiene. Se il dirigente si trova nelle medesime situazioni di cui sopra, questi informa per iscritto il Direttore Generale. Il Direttore Generale individua per iscritto il dirigente sostituto. Il Dipendente che riceva, da persone fisiche o giuridiche partecipanti a procedure negoziali nelle quali sia parte la Società, rimostranze orali o scritte sull’operato dell’ufficio o su quello dei propri collaboratori, ne informa immediatamente, di regola per iscritto, il proprio dirigente. Per quanto non ivi previsto si rinvia al Modello 231, al P.T.P.C., alle disposizioni di servizio, alle comunicazioni di servizio, alle procedure ed ai regolamenti adottati dalla Società.

IV.3.6. Fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il Dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri Dipendenti il compimento di attività o l’adozione di decisioni di propria spettanza. Il Dipendente ha sempre un atteggiamento collaborativo, di disponibilità con tutti i colleghi e in modo particolare con i Dipendenti di nuova assegnazione per favorire un rapido

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25 inserimento lavorativo e garantire loro una solerte autonomia lavorativa, il tutto nell’ottica di favorire lo scambio e la circolarità delle informazioni e delle comunicazioni interessanti il servizio ed evitare monopoli di capacità e di informazione. L’utilizzo dello strumento di rilevazione della presenza è strettamente personale; il Dipendente deve segnalare al proprio dirigente/responsabile qualsiasi utilizzo non conforme dello stesso. Nei rapporti privati, e anche nell’uso dei social network, il Destinatario deve comportarsi correttamente in modo da non ledere l’immagine di sé come Dipendente e/o Collaboratore e/o Amministratore e/o incaricato di società pubblica né l’immagine della Società, del Comune e delle Società del Gruppo; in particolare, non rende pubblici informazioni, foto, video, audio che possono ledere tale immagine, l’onorabilità dei colleghi, la riservatezza e la dignità delle persone. Nei rapporti privati, comprese le relazioni extralavorative con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, il Dipendente non sfrutta, né menziona la posizione che ricopre nella Società per ottenere utilità che non gli spettino; non avvantaggia o svantaggia i competitori; non facilita terzi nel rapporto con il proprio ufficio o con altri uffici; non partecipa in qualità di relatore a incontri e convegni, a titolo personale, aventi ad oggetto l’attività dell’amministrazione di appartenenza, senza aver preventivamente informato il proprio dirigente e/o responsabile per i Dipendenti, il Direttore Generale per i dirigenti. In merito all’utilizzo dei beni aziendali e alla disciplina del comportamento in servizio, la Società adotta appositi regolamenti e/o disposizioni di servizio cui i Destinatari, ciascuno per la propria competenza, devono attenersi.

IV.3.7. I Destinatari collaborano con il Responsabile Antiriciclaggio e con il Gestore per il rispetto del D.Lgs. 231/2007. Per quanto non ivi previsto si rinvia al P.T.P.C. e alla specifica regolamentazione aziendale in materia di prevenzione del riciclaggio.

IV.3.8. Tutti i Dipendenti e/o Collaboratori e/o Consulenti e/o titolari di cariche e/o incarichi della Società hanno l’obbligo di comunicare tempestivamente agli organi competenti della Società la sussistenza di provvedimenti di rinvio a giudizio in procedimenti penali (senza distinzione di tipologie di fattispecie) e di aver ricevuto provvedimenti attestanti l’apertura o, comunque, l’esistenza di procedimenti penali a proprio carico riguardanti reati di tipo corruttivo. La mancata segnalazione comporta l’applicazione delle sanzioni previste nel “Codice Disciplinare di Brescia Mobilità S.p.A.” (il “Codice Disciplinare”) adottato dalla Società, per i soggetti ivi indicati, fatta salva, per determinate ipotesi, la revoca e/o la decadenza della/dalla carica e/o dell’incarico/dall’incarico e/o la risoluzione del contratto e/o dell’affidamento.

IV.4. SEGNALAZIONI ALLA SOCIETÀ E/O ALL’ORGANISMO DI VIGILANZA E/O AL RESPONSABILE ANTICORRUZIONE

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Pubblicato sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità, www.bresciamobilita.it, sezione “Società Trasparente”

26 La Società ha adottato un apposito “Regolamento di Brescia Mobilità S.p.A. per la tutela del dipendente che segnala illeciti (c.d. whistleblower)”, con la finalità di favorire nella comunità aziendale della medesima la comprensione e la pratica della segnalazione di illeciti, come atto di manifestazione di senso civico che può facilitare l’emersione di fatti corruttivi o comunque pregiudizievoli per la Società medesima e per l’interesse collettivo di tutte le sue componenti e stimolare l’attivazione di misure preventive. I soggetti ivi indicati hanno il dovere di segnalare le condotte illecite di cui sono venuti a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro o delle funzioni svolte. Le condotte illecite oggetto delle segnalazioni meritevoli di tutela comprendono non solo l’intera gamma dei delitti contro la Pubblica Amministrazione di cui al Titolo II, Capo I, del Codice Penale o delle condotte illecite rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231/2001, ma anche le situazioni in cui si riscontri l’abuso, da parte di un soggetto, del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati o, comunque, in difformità alle finalità pubbliche e all’interesse aziendale, nonché i fatti in cui – a prescindere dalla rilevanza penale – venga in evidenza un malfunzionamento della Società a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite o, comunque, in difformità alle finalità pubbliche e all’interesse aziendale. Sono altresì ricomprese le condotte poste in essere in violazione dei regolamenti interni alla Società, del P.T.P.C., del Codice Etico, del Modello 231, di altre disposizioni normative o regolamentari o di altre disposizioni sanzionabili in via disciplinare e le condotte suscettibili di arrecare un pregiudizio patrimoniale ovvero un pregiudizio all’immagine della Società o suscettibili di arrecare danno alla salute e alla sicurezza dei Dipendenti. Contestualmente all’adozione del Regolamento di cui sopra, Brescia Mobilità ha acquistato un’apposita piattaforma (unica per Brescia Mobilità, Brescia Trasporti e Metro Brescia) che permette ai Dipendenti delle Società del Gruppo di effettuare segnalazioni al R.P.C.T. e/o all’O.d.V. nel caso in cui vengano a conoscenza di illeciti come sopra indicati. Il Regolamento e la piattaforma sono disponibili sul Sito, sezione “Società Trasparente”, nell’apposita sottosezione, cui si rinvia. In ogni caso, chiunque può inviare alla Società e/o all’O.d.V. e/o al R.P.C.T. segnalazioni di violazione del Codice Etico o di illeciti in generale, ivi comprese le violazioni del Modello 231 e del P.T.P.C.;

sul tema, anche in ordine alle modalità di segnalazione e alla gestione delle stesse, si rinvia a tali ultimi documenti nonché al richiamato “Regolamento di Brescia Mobilità S.p.A. per la tutela del dipendente che segnala illeciti (c.d. whistleblower)”, per le fattispecie ivi previste, pubblicati sul Sito, sezione

“Società Trasparente”. Il Destinatario non potrà condurre indagini personali o riportare le notizie ad altri soggetti se non ai propri superiori o ai responsabili delle funzioni a ciò eventualmente deputate nonché all’O.d.V. e/o al R.P.C.T.

(27)

Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Brescia Mobilità S.p.A. nella seduta del 18.12.2020

Pubblicato sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità, www.bresciamobilita.it, sezione “Società Trasparente”

27 CAPITOLO V – IMPEGNI DI BRESCIA MOBILITÁ

V.1. IMPEGNI DI BRESCIA MOBILITÀ

Brescia Mobilità assicurerà, anche attraverso l’eventuale individuazione di specifiche funzioni interne:

a) la massima diffusione del Codice Etico presso i Destinatari e presso coloro che entrano in rapporti con la Società, anche attraverso specifica formazione;

b) l’approfondimento e l’aggiornamento del Codice Etico, ove si rendesse necessario e/o opportuno;

c) la messa a disposizione dei Destinatari di adeguati strumenti conoscitivi circa l’interpretazione e l’attuazione delle norme contenute nel Codice Etico;

d) l’emanazione di procedure intese a ridurre il rischio di violazione del Codice Etico;

e) la gestione delle segnalazioni di violazione del Codice Etico in conformità a quanto indicato al paragrafo IV.4. e, comunque, nel rispetto della normativa in materia;

f) che nessuno possa subire conseguenze di qualunque genere per aver fornito notizie di possibili violazioni del Codice Etico o delle norme ivi richiamate, nel rispetto della normativa in materia e delle regole adottate a tal fine dalla Società;

g) lo svolgimento delle opportune verifiche, nel rispetto del Codice Etico, assumendo le eventuali azioni correttive che si rendessero necessarie;

h) la valutazione dei fatti e la conseguente attuazione, in caso di accertata violazione, delle misure sanzionatorie previste.

V.2. ULTERIORI OBBLIGHI PER I DIRIGENTI E/O RESPONSABILI DELLE VARIE FUNZIONI SOCIETARIE Ogni dirigente e/o responsabile delle funzioni societarie ha l'obbligo di:

a) rappresentare con il proprio comportamento un esempio per i propri addetti e/o collaboratori;

b) promuovere l'osservanza delle norme del Codice Etico, del Modello 231 e del P.T.P.C. da parte dei Destinatari;

(28)

Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Brescia Mobilità S.p.A. nella seduta del 18.12.2020

Pubblicato sul sito ufficiale del Gruppo Brescia Mobilità, www.bresciamobilita.it, sezione “Società Trasparente”

28 c) operare affinché i Destinatari comprendano che il rispetto delle norme del Codice Etico costituisce parte essenziale della qualità della

prestazione di lavoro e della propria attività;

d) adottare misure correttive immediate quando richiesto dalla situazione;

e) adoperarsi per impedire, nei limiti delle proprie competenze e attribuzioni, possibili ritorsioni.

V.3. STRUTTURE DI RIFERIMENTO, ATTUAZIONE E CONTROLLO

Brescia Mobilità si impegna, anche attraverso l’individuazione di idonee strutture, organismi o funzioni, nel rispetto della normativa vigente:

a) a fissare criteri e procedure finalizzati a ridurre il rischio di violazione del Codice Etico;

b) a promuovere l'emanazione di linee guida e di procedure operative partecipando con le unità competenti alla loro definizione;

c) a predisporre programmi di comunicazione e di formazione dei Destinatari finalizzati alla migliore conoscenza degli obiettivi del Codice Etico;

d) a promuovere la conoscenza del Codice all'interno e all'esterno della Società e la sua osservanza;

e) ad informare le strutture competenti dei risultati delle verifiche rilevanti per l’assunzione delle misure correttive opportune.

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